
Cincinnati – Paolini: “Un sollievo chiudere così, ora cerco il coach giusto”


Dopo la sofferta vittoria su Maria Sakkari (7-6 7-6) al debutto nel WTA 1000 di Cincinnati, Jasmine Paolini ha analizzato un match in cui ha rischiato di complicarsi la vita nel secondo tie-break, dominato 6-0 prima di vedersi rimontare fino al 6-5.
«Mi dispiace per lei, nessuno vuole finire una partita con un doppio fallo, ma in quel momento ho provato molto sollievo» ha ammesso l’azzurra. «Avevo già avuto la chance di chiudere con una volée e l’ho sbagliata. Dal 6-0 al 6-5 ho iniziato a preoccuparmi. Cercavo di restare positiva e spingermi a conquistare l’ultimo punto, ma dentro di me speravo che arrivasse quella doppia per finire subito».
Sulle condizioni di gioco a Cincinnati, Paolini ha notato differenze rispetto al 2024: «Forse quest’anno sono un po’ più lente, ma resta un torneo veloce. C’è tanta umidità e fa molto caldo, è durissimo giocare così, ma a me piace quando c’è sole e bel tempo».
La toscana ha poi parlato dei recenti cambi in panchina: «Con Renzo Furlan ho vissuto sette anni magnifici, poi ho voluto provare qualcosa di diverso con Marc López, ma la collaborazione è finita dopo la stagione su erba. Ora sto lavorando con Federico Gaio, messo a disposizione dalla FIT. Ci conosciamo da tempo e c’è buon feeling, ma l’obiettivo è trovare la persona giusta, qualcuno che conosca bene il tennis e che sia molto rilassato, perché io sono l’opposto».
Infine, un commento sul doppio misto che giocherà allo US Open con Lorenzo Musetti: «Sono molto emozionata. Dovremo trovare il nostro modo di competere insieme. Ci sarà tanta gente a New York, sarà divertente. Con Sara Errani scherziamo sul fatto che potremmo affrontarci contro lei e Vavassori: spero non in primo turno ».
Marco Rossi
TAG: Jasmine Paolini
3 commenti
Tutto inventato, senza conoscere i protagonisti e senza sapere nulla.
Ottimo.
Il coach giusto ce l’aveva già.
E mi sono molto stupito che, nel suo discorso depo la vittoria della BJK cup, pur parlando a lungo e ringraziando parecchie persone, non citò Renzo Furlan.
In quel momento ho capito che c’era qualcosa di strano, infatti poi il rapporto è terminato. Credo che Furlan sia un signore, e i mancati ringraziamenti pubblici, anche in un secondo tempo, mi lasciano pensare che la Paolini non sia invece una gran signora…
Ma ce l’avevi già il coach giusto….è proprio vero che chi al pane non ha i denti