
“Voi tifosi mi avete dato una mano pazzesca. Ho una piccola vescica”: Sinner omaggia il pubblico dopo la rimonta. Carlos Alcaraz “Orgoglioso del mio tennis, ma la finale sarà una grande sfida. Contento delle parole di Musetti”


“Ieri mi sono sentito benissimo in campo, oggi dopo mezz’ora ero 6-1 sotto. Posso giocare meglio a tennis, voi tifosi mi avete dato una mano pazzesca. Abbiamo girato una partita in cui non mi sono sentito benissimo in campo.” Con queste parole, cariche di sincerità ed emozione, Jannik Sinner ha commentato la sua vittoria in semifinale contro Tommy Paul agli Internazionali BNL d’Italia.
Il numero uno del mondo, dopo un inizio difficile che lo aveva visto perdere nettamente il primo set, ha saputo trovare le risorse per ribaltare completamente l’inerzia del match, conquistando l’accesso alla prima finale della sua carriera al Foro Italico. Un traguardo che arriva quasi inaspettato, considerando le premesse con cui l’altoatesino era arrivato al torneo romano.
“Sono arrivato qui che volevo fare due o tre partite, e sono in finale: è incredibile,” ha confessato Sinner, sottolineando come le sue aspettative iniziali fossero decisamente più contenute. Rientrare in un torneo così importante dopo un’assenza prolungata dai campi non è mai semplice, ma il campione azzurro ha superato ogni previsione, mostrando una crescita costante partita dopo partita.
Sinner ha poi analizzato le difficoltà incontrate durante il match, evidenziando i fattori esterni che hanno influito sulla sua prestazione: “Non mi sono sentito come ieri, ma anche le condizioni di gioco erano completamente differenti: faceva freddo e la palla faticava a camminare. Nel secondo set mi sono sbloccato: mi ero preparato con una tattica che non funzionava benissimo, l’ho cambiata un pochino.”
L’azzurro ha riconosciuto la validità di quanto aveva dichiarato dopo la precedente partita: “Ieri avevo detto che la partita poteva cambiare in un attimo e oggi è successo, sono riuscito a girare la partita in qualche modo e sono contento. Se voglio giocare alla pari in finale devo alzare il livello, c’è in mezzo un giorno di riposo che mi serve.”
Durante il terzo set, Sinner si è toccato la parte posteriore della coscia destra, suscitando qualche preoccupazione tra i tifosi. L’altoatesino ha però tranquillizzato tutti: “C’è una piccola vescica da due-tre turni, a volte la sento un po’ di più ed è connessa con la gamba, ma non ho paura. Domenica sarò al 100%, domani è un giorno importante di riposo e ci prepareremo per domenica.”
Intervenuto anche ai microfoni di Sky, ha ribadito: “Non ci sono scuse, la gamba è un po’ connessa con la vescica ma non ci sono preoccupazioni. Domani c’è il giorno di riposo, ci alleneremo non tantissimo. Oggi ero in difficoltà, dopo mezz’ora eravamo sotto 6-1 e poi ho trovato un modo per battere un giocatore che ama giocare qui. Domenica dobbiamo alzare il livello, ma sarà un problema di domenica.”
Il pensiero va già al Roland Garros, secondo Slam della stagione ormai alle porte: “Mi dà tanta fiducia per il Roland Garros comunque vada.” Un segnale importante, che dimostra come questo percorso a Roma abbia avuto un impatto significativo non solo per il prestigio del risultato in sé, ma anche in ottica futura, fornendo a Sinner le conferme necessarie sulla sua condizione fisica dopo lo stop forzato.
Parlando del suo prossimo avversario in finale, Carlos Alcaraz, Sinner ha mostrato grande rispetto per lo spagnolo: “Secondo me a 21-22 anni si migliora a prescindere, sta servendo meglio, fisicamente è sempre forte, sa fare le cose con più sicurezza. Oggi pomeriggio c’era tantissimo vento, gestisce tutti i momenti in ottima maniera, è un giocatore ultra completo, sa fare la smorzata, tira forte, tira alto. Dobbiamo prepararci al meglio, ma per me è un risultato incredibile fare finale a Roma: è un ottimo test per vedere dove sono ed è importante incontrarlo prima di Parigi.”
Non poteva mancare un riferimento al pubblico romano, che ha sostenuto l’azzurro nei momenti più difficili, aiutandolo a trovare la forza per la rimonta: “Questo è un posto speciale, darò tutto in finale.” Una promessa che suona come una dichiarazione d’intenti per l’ultimo atto del torneo, dove Sinner affronterà Alcaraz in quella che si preannuncia come una finale da sogno.
Le parole di Jannik rivelano non solo la sua proverbiale umiltà, ma anche la consapevolezza di poter fare ancora meglio, nonostante il risultato straordinario già raggiunto. “Posso giocare meglio a tennis,” ha ammesso l’azzurro, dimostrando quanto sia esigente con se stesso e quanto margine di miglioramento veda ancora nel suo gioco.
La finale contro Alcaraz sarà l’ennesimo capitolo di una rivalità destinata a segnare il tennis dei prossimi anni, un duello generazionale tra i due talenti più cristallini del panorama tennistico mondiale. E Sinner, sostenuto dal pubblico di casa, è pronto a dare battaglia per scrivere un’altra pagina di storia del tennis italiano.
Carlos Alcaraz ha conquistato la finale degli Internazionali BNL d’Italia battendo Lorenzo Musetti in semifinale con il punteggio di 6-3, 7-6. In conferenza stampa, lo spagnolo ha analizzato la sua prestazione e condiviso le sue impressioni sul match e sul possibile avversario in finale.
“A volte è difficile perché quando vedo la palla arrivare, mi vengono in mente molte soluzioni. A volte è difficile scegliere la decisione giusta,” ha spiegato Alcaraz parlando della sua capacità di essere solido e non fare troppo. “Sto cercando di migliorare questa parte del mio gioco, provando a non pensare troppo e a fare sempre le cose giuste, anche se non è il colpo o la decisione più brillante.”
Le condizioni di vento hanno influenzato il match, costringendo lo spagnolo ad adattare il suo tennis: “In giornate come oggi con molto vento, è sempre difficile colpire la palla in modo pulito. Devi prendere la decisione più intelligente, cercando di essere paziente e aspettare le tue occasioni. Se gli scambi vanno a 10, 12, 13 colpi, devi essere pronto per quella battaglia. Devi essere pronto per questo e cercare di aspettare finché non puoi attaccare. A volte è difficile, ma penso che oggi l’ho fatto piuttosto bene.”
Alcaraz ha poi parlato della possibilità di affrontare Jannik Sinner in finale, ammettendo che avrebbe seguito il match in serata: “Cenerò, ma il mio telefono sarà lì a guardare la partita. Devo sapere contro chi giocherò. Devo guardare la partita e vedere come giocheranno. Ma ovviamente sono un grande appassionato di tennis. La semifinale di Roma, Jannik contro Tommy, è una grande partita che amo guardare.”
Interrogato sulla nervosismo di Musetti, che ha commesso 28 errori non forzati nel primo set, lo spagnolo ha mostrato empatia verso l’italiano: “Ha già vissuto questa situazione prima. Questa è la terza semifinale di Masters 1000 consecutiva che gioca. Ma ovviamente a volte è difficile quando giochi in casa. Vuoi vincere. È nella tua mente tutto il tempo. Voglio vincere. Voglio arrivare in finale qui a casa. Voglio renderli orgogliosi di me. A volte questi pensieri giocano contro di te.”
“Probabilmente all’inizio ha commesso molti errori. All’inizio era molto nervoso. L’ho notato. Ho cercato di sfruttare al massimo quegli errori. Ho cercato di essere solido, giocando in modo intelligente in quei momenti. Ecco perché ho vinto il primo set.”
Alcaraz ha anche commentato l’affermazione di Musetti, che lo ha indicato come favorito per il Roland Garros ed il miglior giocatore su terra quando è al massimo della forma: “È fantastico che qualcuno come Lorenzo, che è nella top 10, mi veda come il favorito per il Roland Garros. Ho detto tante volte che non voglio pensarci. Tutto quello che posso dire è che mi sento alla grande. Ho molta fiducia in questo momento. Sì, mi piacerebbe andare al Roland Garros e cercare di godermi il torneo e stare più tempo possibile a Parigi.”
Sul suo livello di gioco e la possibilità di migliorare ulteriormente prima della finale, lo spagnolo ha dichiarato: “Dico sempre che si può migliorare. Ovviamente ho cercato di migliorare dopo ogni giorno, dopo ogni partita, dopo ogni allenamento. Penso che sia un’opportunità per migliorare, per crescere. Direi che sono pronto per questa finale. Sono entusiasta di giocare la mia prima finale qui a Roma. Ho molta fiducia. So che mi sento alla grande, sto giocando un ottimo tennis ma si può sempre migliorare.”
Infine, parlando della possibile finale contro Sinner, Alcaraz non ha nascosto l’entusiasmo: “Sarebbe fantastico, non mentirò. Lui ha una sfida davvero difficile contro Tommy Paul, che sta giocando un ottimo tennis. Chissà? Sta giocando alla grande. Ho guardato le sue partite. Il suo livello è davvero alto in questo momento. Ogni volta che gioco contro di lui è sempre una battaglia, è sempre molto, molto dura. Mi piacciono anche quei momenti. Ma affrontarlo in finale sarebbe ancora più impegnativo, giocare contro di lui in casa con il pubblico dietro di lui che lo sostiene. Sarà una sfida davvero difficile.”
“Ma vedremo. Guarderò la partita stasera. Chi vince stasera merita di essere in finale. Sarà una partita davvero difficile,” ha concluso lo spagnolo, mostrandosi rispettoso di entrambi i potenziali avversari (che poi alla fine, ma l’avremmo saputo solo dopo, sarà Jannik).
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Masters 1000 Roma, Masters 1000 Roma 2025
Alcaraz ha giocato quest’anno 34 incontri (29:5) e Sinner solo 12 (12:0) quindi è inevitabile che il divino non abbia una pari consistenza e continuità…
Ma con altri 3-4 turni a Parigi (da 3 set) potrebbe arrivare a quel 80-90% di forma sufficiente per portarlo in finale.
Intanto godiamoci l’ultimo atto in casa, al Foro Italico.
Forza J A N N I K !!!!!
Nel giro di 24 h visto un Sinner
da 10 , uno da 4 , uno da 7.
Montagne russe.
Posso dire?
Abbiamo due grandi tennisti e una grande tennista. Certo, sono tutti diversi, ma perché dovrebbero essere uguali? Sono talmente pieni di lati positivi che soffermarsi su quelli negativi è ozioso.
Ci stanno onorando il torneo di casa, uno dei tornei “duri” del circuito, se non altro perché si gioca su terra, quella vera, che ti sfianca. Oggi, alla fine, tanto Sinner quanto Paul erano sfiniti.
Vincere su rosso è talento, è fisico, è carattere. Tutti e tre i nostri lo hanno dimostrato in OGNI loro partita romana. Lorenzo ha smesso con leggero anticipo, perché dall’altra parte c’era Alky, un altro che gli spagnoli (e non solo loro) dovrebbero ringraziare per il solo fatto che è venuto al mondo.
Roma si sta confermando come il più bel torneo 2025 fino ad ora, seguito a distanza ravvicinata da Monte Carlo 2025, il quale però è stato falsato dalla Wada.
Trovo altresì bellissima questa occasione per noi tutti, tifosi, giornalisti, commentatori di ogni tipo, di ricordare il miglior giocatore su terra del 1976.
Dopo l’uscita di Nadal, ci volevano nuove, grandi, personalità da rosso, che celebrassero lo sport con sfide epiche. Ora che le abbiamo, godiamoci il momento.
Sinner ha faticato molto e ci ha spaventati: io non ci potevo credere; ma poi ha saputo reagire ed alla fine ha premiato il nostro tifo.
Musetti, purtroppo non ha ripetuto le sue prestazioni precedenti contro un Alcaraz non di massimo livello.
Vedremo come si comporteranno i due finalisti e speriamo che Sinner ritrovi il livello messo in scena ieri contro Ruud.
Obbiettivamente, dopo 3 mesi di stop, arrivare in finale al primo torneo è roba da fenomeno ( come lui è 🙂
Ora avremo la finale più bella, i due più forti, e adesso Jannik giocherà una grandissima partita, da campionissimo qual è!!
La tattica che funziona meglio per Jannik è tirare armadi a 5 cm dalla riga di fondo…..
Speravo in una finale Sinner Alcaraz.
Ora sono contento comunque vada. Certo è che una speranzuccia ce l’ho !
Con Moutet al RG andò in maniera simile, perse 62 il primo set, sembrava completamente sfasato, poi lascio al francese 6 games nei successivi 3 sets, e la partita dopo vinse senza problemi.
Comunque è la finale giusta, i due più forti al mondo, gli altri possono solo osservare e rosicare: penso si capisca a chi mi riferisco…
Per me con quei 9 game a zero all’americano dopo il 6/1 è entrato in una dimensione parallela. Non mi esaltavo così da Pantani sul Ventoso. Se penso a Jannik ormai devo pensare tipo ai Pink Floyd, Kubrick, Marlon Brando…
Il musetti di oggi contro sinner avrebbe fatto pochi punti
Ammazza quanto rosica musetti del fatto che, nonostante sia un top 10, c’è un giocatore italiano mooooooolto più forte di lui.
Un campione che commenta in questo modo dopo l’ennesima vittoria, ammettendo la sua prestazione negativa nel primo set con genuinità e candore “posso giocare meglio di così”.. beh, ragazzi, è unico.. che differenza con tanti altri colleghi che tendono a “lodarsi e imbrodarsi”