
Dal Foro Italico: Parlano Nardi, un emozionato Cobolli che piange, Paolini e Navone. Paolini vince e sorride al Foro Italico: “Contenta di come ho gestito la partita” (audio conferenze stampa)


Sorriso radioso e parole misurate. Jasmine Paolini si presenta in conferenza stampa dopo aver superato la neozelandese Sun al secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia, mostrando quella combinazione di entusiasmo e lucidità che la sta caratterizzando in questa fase della sua carriera.
“Il Foro Italico è particolare: è bello giocare con il tifo di questo pubblico ma allo stesso tempo crea un pochino di aspettative. Però son contenta di come l’ho gestita oggi”, ha dichiarato la tennista toscana, consapevole delle insidie che il torneo di casa può riservare ai giocatori italiani, stretti tra l’entusiasmo del pubblico e la pressione di dover fare bene.
Una partita non priva di difficoltà, come ha spiegato la stessa Paolini: “Pian piano è andata sempre meglio, ho avuto qualche alto e basso: era una partita che poteva diventare complicata perché lei secondo me giocava bene”. L’azzurra ha analizzato con onestà anche i momenti di difficoltà: “Il momento peggiore è stato quando lei mi ha recuperato dal 4-1 al 4 pari: un calo di attenzione, qualche palla girata male, lei che prende fiducia”.
Dal Foro Italico – Audio conferenze stampa
Nonostante questi passaggi a vuoto, Jasmine ha saputo mantenere la concentrazione nei momenti decisivi: “Credo di aver giocato bene i punti importanti dell’incontro. Ho vinto e son contenta: ed è quello che conta”. Una pragmaticità che ben si sposa con l’approccio mentale che la Paolini sta adottando in questo torneo: “Cerco di mantenere le aspettative basse, di pensare partita dopo partita, però allo stesso tempo si vuol dare il massimo quindi uno cerca di restare concentrata”.
L’azzurra ha ammesso che giocare al Foro Italico rappresenta una sfida particolare per i tennisti italiani: “Credo che tutti noi vogliamo far bene qui a Roma. A volte questa carica emotiva è quasi troppa. Però, ripeto, son contenta di aver vinto questa partita: ho già fatto meglio dell’anno scorso”. Un piccolo traguardo che le permette di guardare con fiducia al futuro immediato: “Ora ho l’opportunità di farne un’altra, sperando di giocare un po’ meglio”.
Il prossimo ostacolo ha un nome prestigioso: Ons Jabeur. “Sarà un match complicato perché comunque Ons ha tanta esperienza ad alto livello”, ha commentato Paolini, che vede però anche possibili vantaggi nella situazione: “Io avrò già giocato una partita, lei invece no”, riferendosi al forfait di Petra Kvitova che ha permesso alla tunisina di accedere direttamente al terzo turno.
Sul doppio impegno tra singolare e doppio, la Paolini ha mostrato equilibrio nelle scelte: “Quest’anno sto andando avanti o in singolo o in doppio. Lo scorso anno il doppio mi ha aiutato tanto: per ora è così, quando e se mi peserà ne parlerò con il mio team”.
Anche Luca Nardi, protagonista di un brillante derby contro Flavio Cobolli, ha condiviso le sue impressioni dopo la vittoria. “Non c’è una cosa in particolare che favorisce il mio gioco contro quello di Flavio. Ci conosciamo molto bene, siamo cresciuti insieme quindi ognuno conosce le debolezze dell’altro”, ha spiegato il marchigiano, che ha individuato nella strategia di gioco la chiave del successo: “Ho provato a stare più vicino alla riga di fondo ed essere più aggressivo possibile. Credo di aver giocato bene dalla parte del rovescio”.
Nardi ha riconosciuto che anche lui ha dovuto gestire la tensione, ma forse in misura minore rispetto all’avversario: “In realtà anche io ero parecchio teso all’inizio del match ma nei primi game mi sono sciolto. Magari lui, essendo di Roma, ha sentito di più la pressione nel cercare di fare bene qua”.
Con grande onestà, il giovane tennista ha identificato nella componente mentale il suo principale margine di miglioramento: “La parte caratteriale è forse quella più carente, penso che in questo momento io debba lavorare soprattutto su questo”. Nardi ha poi parlato del suo nuovo coach, Claudio Messina: “È un ragazzo di Fano che conosco da tanti anni e vive a Roma. È un giovane che ha voglia di imparare e crescere con me, mi trovo molto bene con lui”.
Guardando al prossimo impegnativo turno contro il numero 8 del mondo Alex De Minaur, Nardi ha le idee chiare: “Entrare con l’atteggiamento che ho avuto oggi, molto carico, deciso, poco titubante. Per affrontare uno come lui devi essere molto convinto delle tue scelte e giocate, spero di poterlo mettere in difficoltà”.
TAG: Dal Foro Italico, Flavio Cobolli, Jasmine Paolini, Luca Nardi, mariano navone
Simpaticissimo Navone, intervista piacevole.
Ogni volta mi stupisco della stupidità delle domande di certi intervistatori.
Flavio mi piace tanto la tua grinta! Forza! Hai i colpi per stare nei 30 ! CREDICI!
Se gli peserà il doppio ne parlerà col suo team..Siamo alle tragicissime comiche. Povera paolini completamente succube .. della errani che gli fa fare quello che vuole..che pena…
Giocare a Roma è troppo difficile e ancora più per un “local”. Non è più l’epoca di Panatta che li poteva fare un figurone: i giocatori sono tanti, l’organizzazione deve tener conto di vari fattori e Cobolli non è certo in grado di imporre un programma affine ai suoi desideri. Il tifo sarà sempre diviso con lui schieratissimo per la Roma e magari tanti Laziali e scommettitori che fanno sgambetti. Ma anche il tifo a favore può essere distraente ed esigente se troppo folkloristico come contro Korda. Quindi facendo una somma forse i contro superano i pro per eccesso di aspettative ed il voler far bene per forza magari paralizza con avversari distesi e che hanno meno da perdere, condizione utile nello sport tennis molto mentale e situazionale. Se non puoi fallire e tutti si aspettano qualcosa è la volta che ti paralizzi! Caso tipico nel calcio: playoff promozione, stadio pieno, aspettative a mille e passa con agio una squadretta in trasferta poco blasonata che non deve dimostrare nulla. La B infatti si è riempita di formazioni minori da C con pubblico ridotto! I Catania con i 20k in C se non in D! Ridicolo all’Italiana.
I nostri che hanno perso l’hanno fatto contro avversari più forti, contro avversari alla loro portata, contro avversari sulla carta battibili. Ciò che accomuna chi ha perso è stata la legn…. ops, non si dice, il … ehm … largo margine della sconfitta. Questo mi sembra un fatto molto negativo. Sei sconfitte senza neanche un long set. È Roma che blocca? Tutti e sei, poi?
adesso si vince solo se l affluenza del pubblico è di gradimento dei giocatori?a me pareva comunque abbastanza gremito
Chissà se le parole di Cobolli che lamenta di non avere potuto giocare davanti a spalti gremiti risuoneranno nelle orecchie di Binaghi o se il tintinnio dei soldi che scrosciano entrando nelle casse federali ne coprirà completamente l’eco?
Continuano le sconfitte non previste Arnaldi Bellucci Cobolli nette in 2 set e le vittorie impreviste Nardi Passaro Gigante.