
Cincinnati: solo 4 giocatori sono riusciti a confermarsi campioni


Il Masters 1000 di Cincinnati è uno dei tornei più “duri” e difficili da vincere nella stagione tennistica. Il caldo dell’estate in Ohio può essere opprimente come in pochi altri eventi della stagione, i campi sono tra i più rapidi dell’anno e le condizioni mutevoli, il tutto a pochi giorni da US Open, uno dei massimi appuntamenti per ogni giocatore di grande ambizione e qualità. Jannik Sinner è il campione in carica del torneo e stanotte tornerà in campo affrontando il servizio super del canadese Diallo, tennista cresciuto molto nel 2025. Dopo un comodissimo esordio contro Galan, il n.1 del mondo punta ad estendere la sua striscia di successi iniziata a Wimbledon e soprattutto difendere i 1000 punti del 2024, per confermare la sua leadership nel tennis mondiale e tenere a distanza Carlos Alcaraz, voglioso di ritornare il cima alla classifica. Confermare il titolo dell’anno scorso è quindi un obiettivo primario per Sinner, ma storicamente l’impresa è tutt’altro che facile. Infatti nell’epoca moderna del tennis, diciamo quella del tennis Open, sono stati soltanto 4 i tennisti capaci di difendere il titolo dell’anno precedente: Mats Wilander, Michael Chang, Andrea Agassi e Roger Federer, riuscito in quest’impresa per due volte in carriera. Ripercorriamo un po’ di storia di quest’evento, centrale nell’estate tennistica in Nord America.
Dal 1971 al 1981 il torneo di Cincinnati è sempre stato vinto da tennisti statunitensi, con l’eccezione di Ilie Nastase, campione nell’edizione ’73, ma nessuno è riuscito a confermarsi campione, nemmeno il Jimmy Connors dominante di quel periodo (campione “solo” nel 1972) o l’astro nascente John McEnroe Solomon vinse due volte, ma non consecutive. Bisogna aspettare il 1984 per trovare il primo vincitore in due edizioni di fila: ci riuscì Mats Wilander, bravo a confermare il titolo vinto l’anno precedente (quando sconfisse il favorito McEnroe in due set) trionfando in finale sul connazionale Jarryd, nell’epoca d’oro del tennis svedese. Mats sfiorò il tris l’anno successivo, ma venne battuto in finale dalla potenza di Boris Becker, fresco campione a Wimbledon, quando divenne il più giovane ad aggiudicarsi i Championship (record ancora assoluto). Wilander si rifarà nell’86, quando sconfisse in finale Connors per il suo terzo titolo. Mats vincerà anche il quarto nel 1988, il suo anno da record, concluso con la vittoria a US Open, terzo Slam nella stagione, con la soddisfazione di scalzare Lendl come n.1 del mondo.
Per ritrovare un altro tennista capace di difendere il titolo dell’anno precedente a Cincinnati è necessario scorrere l’albo d’oro del torneo fino ai primi anni ’90 quando Michael Chang trionfò nelle edizioni ’93 e ’94. In entrambe le finali le rincorse a tutto gas e tennis difensivo dell’americano ebbero la meglio sul gioco di volo di Stefan Edberg, che a sua volta aveva vinto il torneo di “Cincy” due volte (1987, 1990). Le condizioni dei campi in Ohio piacevano proprio a Chang: raggiunse la finale anche nelle due edizioni successive, 1995 e 1996, ma in entrambe fu sconfitto da Andre Agassi, il terzo campione capace di confermare il titolo vinto l’anno precedente. Nell’estate del ’95 il Kid di Las Vegas volava sul campo: preparato benissimo fisicamente e sotto la guida di Brad Gilbert, dominò i tornei americani ma forse si spinse fin troppo al limite giocando quasi ogni settimana, tanto da arrivare con le pile scariche a US Open, quando fu battuto in finale da Pete Sampras. Il ’96 non fu un grande anno per Andre, arrivò l’Oro Olimpico ad Atlanta ma il torneo di Cincinnati restò una delle sue maggiori affermazioni. Proprio Sampras, il grande rivale di Agassi, trionfò tre volte a Cincinnati, ma non riuscì a confermarsi campione: dopo il successo nel 1997, nell’edizione ’98 fu stoppato in finale da Patrick Rafter al termine di una partita molto bella e anche piuttosto spigolosa… Il californiano si vendicò l’anno successivo, sconfiggendo l’australiano in finale e aggiudicandosi così il terzo (e ultimo) trofeo in Ohio.
Con l’arrivo degli anni 2000 il torneo di Cincinnati trovò un nuovo padrone di casa: Roger Federer. Lo svizzero adorava la velocità dei campi, tanto da vincere ben 7 edizioni del torneo, record assoluto, la prima nel 2005 e l’ultima nel 2015. Federer è stato l’unico tennista capace di confermarsi campione per due volte: nel 2009 alzo il terzo titolo a “Cincy” dominando in finale Djokovic, quindi nel 2010 ha difeso il titolo superando Mardy Fish al termine di una finale piuttosto combattuta. Roger, Murray e Djokovic domineranno le edizioni successive, con lo svizzero capace di ripetere la “doppietta” nelle stagioni 2014 (battendo Ferrer in finale) e 2015 (quando superò Djokovic nel match per il titolo).
Sono passati esattamente 10 anni dall’impresa di Roger, confermarsi campione a Cincinnati. Dopo lo svizzero hanno alzato il prestigioso trofeo Cilic, Dimitrov, tre volte Djokovic, Medvedev, Zverev e la sorpresa Coric (2022), fino alla vittoria di Jannik dell’anno scorso. Riuscirà l’azzurro a diventare il quinto giocatore capace di difendere il titolo?
Marco Mazzoni
TAG: Andre Agassi, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Cincinnati, Mats Wilander, Michael Chang, Roger Federer
sì, pareva dovesse caricare una cannonata ogni volta
Loro sono in fase di miglioramento, diciamo allo step 2, ma gli avversari devono ancora “imparare” quindi non sono neppure allo step 1.
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Rivedendo gli highlights Roger vs Nole del 2009, notare come era diverso il servizio del primo Novak rispetto al servizio attuale.
Il benzinaio sarebbe l’unico a riuscirci da numero 1 ATP (Federer era numero 2 ai tempi)
Caro Marco Mazzoni,fino a pochi anni fa,erano tutt’altre condizioni e soprattutto i migliori giocavano sia in Canada e poi a Cincinnati…
Stanotte con Diallo capiremo meglio la situazione, Galan non era un test attendibile, troppe categorie di differenza.
Io comunque lo vedo carico, sereno, motivato.
Sarà l’ennesima finale per i Sinne-Raz? Per me no, perché entrambi devono ancora migliorare il loro tennis. Nelle loro dichiarazioni continuano a ripeterlo. 😉
Secondo me Jannik ce la fa e saranno tanti i record sul cemento che ruscirà far cadere
Ricordo bene il 2015, quando alla premiazione, il serbo (gli mancava solo Cincinnati x completare il full di 1000 -impresa mostruosa riuscita solo a lui e x ben due volte) sconsolato disse: mi toccherà aspettare che Roger si ritiri per vincere questo torneo….e Roger ci rimase malissimo a sentire che x lui il tempo comunque era agli sgoccioli
Credo che già stanotte ci potremo rendere conto dello stato di forma del Divino e del suo adattamento alle palle adottate (definite molto “leggere” anche dalle donne che pure viaggiano a quasi 50 kmh in meno!).