
Cocciaretto cede a Ruse: il calo del servizio costa la finale di Hertogenbosch. Elise Mertens da spettacolo a s’Hertogenbosch: salva 11 match point e vola in finale (Video)


Due ore e trenta di match con due interruzioni per pioggia hanno avuto la meglio su Elisabetta Cocciaretto, sconfitta in semifinale a Hertogenbosch dalla rumena Elena-Gabriela Ruse con il punteggio di 2-6, 6-4, 6-3. L’azzurra ha pagato a caro prezzo un calo drastico per quanto riguarda la percentuale di prime in campo e di punti vinti sulla prima di servizio, elemento che si è rivelato decisivo nell’economia del match.
Nel primo set, Cocciaretto aveva mostrato il suo miglior tennis, servendo il 71% di prime e raccogliendo il 73% di punti con la prima in campo, numeri che le avevano permesso di dominare completamente la partita e di aggiudicarsi il parziale con un netto 6-2. La marchigiana sembrava avere il match sotto controllo, giocando con sicurezza e precisione.
Tuttavia, dal secondo set in poi, i numeri al servizio dell’italiana sono crollati verticalmente. Nel secondo parziale appena una prima su due finiva in campo (50%) e il rendimento scendeva al 63% di punti vinti, permettendo a Ruse di rientrare in partita e di pareggiare i conti vincendo 6-4.
Il tracollo definitivo è arrivato nel terzo set, dove Cocciaretto ha toccato solo il 46% di prime in campo e il 62% di punti vinti con la prima di servizio.
Le interruzioni per pioggia hanno probabilmente influito sul ritmo di gioco dell’azzurra, che aveva trovato il feeling giusto nel primo set ma non è riuscita a mantenerlo nelle fasi successive dell’incontro. Ruse, dal canto suo, è stata brava a sfruttare il momento di difficoltà dell’avversaria e a crescere progressivamente durante il match.
Il terzo e decisivo set si è aperto in maniera combattuta, con entrambe le giocatrici determinate a prendersi il comando. Cocciaretto ha provato a scuotere il parziale con qualche bel colpo, come il passante di rovescio incrociato sull’1-2 e alcuni recuperi prodigiosi che hanno tenuto vivo il punteggio, ma Ruse ha subito dimostrato di avere qualcosa in più nei momenti chiave.
Sul 1-2, la rumena ha messo a segno il break a zero, sfruttando il momento di appannamento dell’azzurra, che in quel frangente non è più riuscita a fare punti da fondo e ha subito la solidità da fondo campo di Ruse, bravissima a spingere con il rovescio lungolinea e ad alternare il ritmo. Da lì la partita ha preso una piega netta: Cocciaretto ha provato a reagire ma la rumena, galvanizzata, ha continuato a spingere e ha consolidato il vantaggio fino al 4-1 con una sicurezza sempre maggiore nei turni di battuta.
Il game finale è stato un thriller: tra ace sporchi, time violation, punti spettacolari e palle break annullate, la pressione era altissima da entrambe le parti. Cocciaretto ha avuto almeno quattro occasioni per rientrare, ma Ruse si è salvata con coraggio, trovando le soluzioni migliori nei momenti decisivi. Alla fine, con una prima vincente, la rumena ha chiuso la partita e si è assicurata la sesta vittoria consecutiva nel torneo, diventando la rivale di Elise Mertens in finale.


Elise Mertens da spettacolo a s’Hertogenbosch: salva 11 match point e vola in finale
Elise Mertens firma una delle rimonte più incredibili della stagione nel WTA 250 di s’Hertogenbosch 2025. La tennista belga, attuale numero 25 del mondo, ha compiuto un autentico capolavoro di carattere e determinazione, battendo Ekaterina Alexandrova dopo una maratona di quasi tre ore (2-6, 7-6(7), 6-4) e salvando ben 11 match point nel secondo set.
La partita sembrava segnata: Alexandrova aveva dominato il primo set per 6-2 e, nel secondo, aveva in mano più volte la possibilità di chiudere il match. Mertens, però, ha mostrato nervi d’acciaio, annullando una dopo l’altra tutte le occasioni dell’avversaria e forzando il tie-break, vinto 9-7 dopo una battaglia palpitante.
Nel set decisivo, la belga si è trovata nuovamente sotto di un break, ma non si è mai arresa, ribaltando ancora una volta la situazione e chiudendo la sfida 6-4. Dopo 2 ore e 51 minuti di lotta, Mertens conquista così la finale, dove sfiderà la Ruse.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Elisabetta Cocciaretto, WTA 250 Hertogenbosch, WTA 250 Hertogenbosch 2025
Chissà cosa mi aveva scritto…per subire la censura redazionale! 😀
Comunque nessun problema: spiego.
Ci credevo veramente, che tutt’e due vincessero.
Temevo un po’ di più per Coccia ma credevo proprio che ce la facessero tutt’e due.
Questo naturalmente non significa che avessi dimenticato che la pallina è rotonda e che c’è sempre chi dall’altra parte della rete la ributta indietro, ma la delusione è stata tanta.
Verranno tempi migliori.
Talmente incompetente da equiparare il servizio agli altri colpi.Secondo te quelli che perdono al servizio non calano mai? E soprattutto: frequenti le scuole/accademie? Sai come viene allenato?
Senza dimenticare che la Coccia dal servizio non può trarre chissà che e sull’erba inevitabilmente ha dovuto forzare.
Continua a guardare dall’alto ma i piccioni ti stanno colpendo duro E si nota.
Ho controllato.
Mertens ha salvato 6 match-point in risposta e 5 match-point al servizio.
Bella domanda boh..
Che polla la cocciaretto, come Luca nardi quando incontra avversari scarsi contro di lui e vince.
@ tinapica (#4414798)
Calo del servizio, scrive i lcronista, il dramma umano dei tennisti italiani, maschi e femmine. Il dritto lo imparano, il rovescio pure, ma il servizio, oggi assolutamente determinante, no! enzo
Volevo domandare: ma la Cocciaretto perché ride a comando sempre nello stesso momento aspettando di rispondere al servizio? Ma che c’è da ride?
Ovviamente l’ha buttata chi avrebbe dovuto e potuto vincerla 2-0 senza troppe complicazioni,in un match sempre in controllo ha avuto un parziale di 0-11 solo nei match points,ma i meriti della Mertens ci sono.
Nella totalità di questi 11 punti quanti colpi ha effettuato la Mertens senza sbagliare?senza mandarla in rete, lunga di qualche centimetro,larga.
Anche se bisogna aspettare meno che ci pensi l’avversaria ma andare comunque a conquistartelo il punto.
Ottima settimana di Cocciaretto, anche molti anni dopo l’entrata tra i pro c’era sempre qualcuno che pensava fosse da terra, come da tradizione, invece era la Paolini da terra,poi diventata man mano più universale,e come sono le altre di seconda e terza fascia,da terra.
Dai non fare ,,,, che non sei, la Cocciaretto ha comunque raggiunbto un risultato che le mancava da u anno, Bellucci, se è in giornata può battere (quasi) tutti se non lo è….
Undici pallIncontro salvate da Mertens, come Panatta al primo turno degli Internazionali d’Italia ’76 che poi finì per vincere…lessi che dieci di quegli undici salvataggi Panatta li portò a casa in risposta: oggi Mertens quanti?
Per la Coccia un gran peccato: sia l’avversaria odierna che l’altra finalista erano-sono-sarebbero state alla sua portata. Peccato ancor maggiore perché l’incontro era cominciato in tutt’altro modo.
Tra Cocciaretto e Bellucci, giornata disastrosa, direi.