
Jannik Sinner, lezione di forza e serenità dopo Parigi: “Scelgo di vedere il lato positivo, ora testa all’erba”


Dopo l’epica e dolorosa finale di Parigi, Jannik Sinner dimostra ancora una volta una maturità fuori dal comune, raccontando ai microfoni di Sky Sport come ha vissuto i giorni successivi a uno degli incontri più intensi e difficili della sua carriera. Nonostante i match point mancati e la delusione palpabile, il numero uno del mondo sceglie di concentrarsi su ciò che di buono ha portato con sé dalla battaglia francese.
“Dipende sempre da come uno reagisce e da cosa sceglie di vedere: i match point mancati oppure una partita nella quale non avevo mai giocato così bene su quella superficie, dove mentalmente sono stato presente per cinque ore e mezza, senza mai lamentarmi. Succede,” ha dichiarato Sinner, mostrando quella forza mentale che ormai lo contraddistingue. Guardare al lato positivo delle cose è una delle chiavi per superare le sconfitte e continuare a crescere.
Prima di volare in Germania per la stagione su erba, il campione altoatesino si è concesso qualche giorno di normalità in Val Pusteria, tra amici, familiari e momenti semplici. “Per me è importante trovare il tempo e il modo per vivere un po’ la normalità, ho la fortuna di essere circondato da persone che tengono a me, che sono oneste e mi vogliono molto bene,” ha raccontato, sottolineando il valore dell’equilibrio tra la vita privata e l’attività agonistica.
Ora la testa è rivolta a nuove sfide: il torneo di Halle segnerà il suo debutto sull’erba, una superficie che richiede subito adattamento e attenzione. “Sono qui ad Halle, inizia una nuova sfida, su una superficie totalmente diversa. Ci saranno difficoltà, ma sono molto contento,” ha spiegato Sinner, pronto a rimettersi in gioco già da martedì, quando affronterà un qualificato nel suo primo match del torneo, dopo aver testato il campo in doppio insieme a Lorenzo Sonego.
Una mentalità vincente, quella di Jannik, fatta di autocritica, gratitudine e voglia di voltare pagina: perché nel tennis, come nella vita, la differenza la fa soprattutto lo sguardo che scegliamo di avere sulle cose che ci accadono.
Marco Rossi
TAG: Italiani, Jannik Sinner
Penso che per Sinner sarebbe estremamente importante da un punto di vista mentale vincere Halle.
Ma siete così convinti che Jannik sull’erba sia più forte che sulla terra? Io lo scorso anno dissi che per me aveva più chances di vincere prima Parigi che Wimbledon. Visto com’è andata domenica scorsa, adesso mi auguro di sbagliarmi. Tuttavia rimango convinto che se sulla terra ancora gli manca qualcosa, su erba paga ancora l’insicurezza nei movimenti e negli appoggi. Mentre alcaraz si muove perfettamente.
Favorito si.
Sttafavorito no.
Prevedo una sua uscita a metà strada….diciamo quarti di fiale. Aspettiamo e vediamo se mi sbaglio.
Forse questa sconfitta era il peggio del peggio tra partite perse, ma a livello emotivo la questione Clostebol è stata molto peggio.
È stata una mazzata impressionante, che avrebbe steso chiunque.
Lui con una pendenza di quel tipo ha fatto il suo anno migliore per ora.
E dopo 3 mesi di stop, due finali in una delle superfici dove ancora non è tra i superfavoriti, portando al 5 il superfavorito.
Ai suoi detrattori piacerebbe che Sinner crollasse, che ne avesse una ricaduta a lungo termine…qualcuno lo da per spacciato a lungo termine.
Ma più che una previsione è una loro speranza.
Ma penso che rimarranno delusi dalle loro speranze, Che ne dici? Porelli…
Jannik sei un grande tennista e una grande persona.
Dopo aver guadagnato il 3° match point in finale al Rolando scrissi “se non crolla il mondo l’ ha vinta” e invece il mondo non è crollato ( o quasi,visto cosa succede con le guerre adesso) e lui l’ ha persa la finale.
Incredibile ma può succedere.
Adesso viene tracciata una linea e si ricomincia.
Forza Jannik,insisti che noi ti appoggeremo sempre.
Alcaraz sull’erba è semplicemente strafavorito
Jannik dice di essere stato mentalmente presente per 5,5 ore e evidentemente, aggiungo io, anche fisicamente per essere arrivato non distante dalla vittoria anche nel quinto set, immediatamente prima del disastroso super tie-break.
Ma l’aspetto sul quale sorvolano i suoi detrattori è il netto miglioramento delle sue prestazioni sulla terra rossa, ove ha praticamente quasi azzerato il divario rispetto ad Alcaraz (questo non lo dico solo io).
Dopo mesi di assenza dalle competizioni ha innalzato il proprio livello complessivo partita dopo partita da Roma a Parigi, raggiungendo il suo miglior tennis nella finale di domenica scorsa sulla superficie di gioco a lui meno congeniale.
Ora, se si prescinde dalla sconfitta in sé e per sé, la quale tutti abbiamo visto come è arrivata, io credo che ci siano da registrare, soprattutto in prospettiva futura, solo aspetti positivi.
D’altra parte, domenica scorsa i due fenomeni si sono incrociati per la prima volta nella finale di un torneo Major, mentre i due precedenti Major li ha vinti il nostro con l’altro che è stato eliminato prima di giungere in finale e quindi è quest’ultimo che è mancato all’appello nell’atto finale contro il nostro 🙂
Qui le critiche dei soliti noti verso Sinner sono per lo più ridicole 🙂
Purtroppo non è così. Non è questione di buonismo, è questione di agonismo, determinazione tra chi ha caratteristiche uguali.
Se fosse così come dici nessuno a quei livelli avrebbe mai dei crolli.
@ Luigi T (#4414890)
è come la penso , tutto qui.
sinner è impeccable, senza difetti
Pensandoci bene, l’erba spesso consente di vedere il lato positivo…
Dopo Wimbledon 2024, a Carlitos ci sono voluti 9 mesi per vincere un big titles (Master 1000 Madrid), volete dirmi che Jannik fino ad Ottobre non vincerà più nulla d’importante? Ma per favore!!
@ ospite1 (#4414835)
Quindi?
Facile dirlo a parole ma quando si ritorna in campo è tutt’altra storia,sarà anche bravo a metabolizzare gli avvenimenti molto dolorosi ma una finale persa in quel modo non può non avere ripercussioni,mi ricordo che dopo gli Us Open 2022 ci mise un paio di mesi per riprendersi,idem al Roland Garros 2023,ebbe un periodo di sfiducia che erano trapelate nei tornei sull’erba,molte partite che poteva vincere più comodamente ma che se l’era complicate,si avvertiva l’insicurezza in lui,si riprese solo al ritorno sul cemento
Forza sinner.
Invece di piangersi addosso per i tre championship point e per aver perso una Finale già vinta o quasi, prende i tanti lati positivi e guarda oltre, proiettandosi sulla breve stagione erbivora. Naturalmente fara’ tesoro delle mancanza che gli hanno fatto perdere Parigi, per lui sono step di crescita. Immenso Jannik, forza!
Ahahahahahahaha vorresti farci intendere che tu sai come ci rialza dopo una caduta?
Guarda, i tuoi commenti sono sempre gli stessi e fanno capire che persona sei.
Sai tutto tu, ma non puoi insegnare niente, spiace
È quello che ho pensato anche io alla fine della finale.
Migliore superficie di Carlos, con tetto aperto e vento non trascurabile
Se c’è uno che si debba preoccupare, quello è Alcaraz
Ovviamente sono sicuro che Jannik troverà molte motivazioni per migliorare dalla finale
Ha già avuto sconfitte cocenti nel passato, ovviamente mai come questa e ha sempre reagito bene.
Giusto così! Se la pensasse come i commenti funebri di qualche utente sarebbe finito…
però sempre questo buonismo, eccetera . Certo che vede il lato positivo , facile nella sua posizione .
Dovrebbe valere anche per chi commenta, commenti si critici, ma non sempre e in ogni contesto fuori luogo..
Capisco che la “bellissima” vita dei “tuttologi: a me non la si fa’” si nutra di tutto ciò che solo essi vogliono vedere, ma tant’è, andare avanti e cambiar disco mai, eh?
Detto ciò, alla faccia di chi lo voleva col morale sottoterra, mi pare bello pronto per questa stagione erbivora. Forza ragazzo! E un doveroso sostegno agli altri nostri portacolori, fatevi valere! 😉
Infatti ha dimostrato di saper reggere: a) su quella superficie; b) sia di fisico che di testa per tutte quelle ore (al 5° set non recuperi un break se sei uno che “se la fa sotto” oppure che che è cotto fisicamente: in quei casi dopo aver subito il break perdi per 6-0 in dieci minuti). Sbagliare quel match point su una seconda tenera può capitare: in semifinale anche Nole ha buttato fuori una palla non impossibile che gli avrebbe fatto vincere il 3° set, allora uno dovrebbe dire che Nole è debole mentalmente…
La sconftitta è arrivata per il servizio. Deve migliorarlo, fare molte più prime che assicurino punti “veloci”. Con CA non basta avere una grande seconda che per gli altri tennisti sia quasi imbreakkabile, perchè con lui senza una super-prima trasformi il match in una maratona e, per quanto tu sia in forma da fondocampo, sei sempre a rischio sconfitta…
Vincerà Wimbledon.
La terra è in assoluto la superficie che lo penalizza di più rispetto al rivale, l’erba gli sarà più amica perché non permetterà a quell’altro di prendergli di tutto come ha fatto a Parigi
Giusto! Importante essere positivi, magari non sempre e in ogni contesto..