
Tsitsipas a cuore aperto: “Il rapporto con mio padre era diventato tossico. Ivanisevic? Non credo di poter tornare a vincere tornei dopo un paio di settimane con lui”


La conclusione di Roland Garros 2025, come quella di ogni Slam, ha portato a importanti variazioni nel ranking ATP. Una delle più significative, ma in negativo, è l’ulteriore crollo di Stefanos Tsitsipas, battuto a Parigi al secondo turno dal nostro bravissimo Matteo Gigante. Con la perdita dei punti conquistati a Roland Garros 2024 il greco è sceso ancora in classifica, una caduta libera che l’ha affossato al n.26 ATP. Era dal 2018, in pratica ai tempi del suo primo grande anno da “Pro”, che non si ritrovava così indietro nel ranking. È lo specchio del suo valore attuale: un buon giocatore ma lontanissimo dai fasti di quando ha raggiunto due finali Slam e battagliava ad armi pari con i migliori. Sembra incredibile ripensare che nella primavera di manciata di anni fa una combinazione tutt’altro che impossibile di risultati l’avrebbe addirittura issato a n.1 ATP. Il suo best è rimasto n.3, ma più della classifica è il suo tennis che langue, da troppo tempo. Penalizzato da un problema e seguente operazione al gomito forse sottostimato nella considerazione generale, con la sua palla che da allora è meno ficcante con diritto e servizio (i pezzi forti del suo repertorio), Stefanos c’ha anche messo del suo convivendo da tempo con un “caos” totale a livello di coach e conseguentemente con la direzione da dare al suo gioco.
Lo storico rapporto con papà Apostolos si è interrotto a livello lavorativo dalla scorsa estate, anche se negli ultimi tornei si è visto di nuovo del box del figlio, anche se ufficialmente non come allenatore. È recente la notizia dell’ingaggio di un vero super-coach come Goran Ivanisevic, vincente prima con Marin Cilic e poi per diversi anni – eccezionali – a fianco di Djokovic. Dopo una breve e poco fortunata parantesi con Rybakina, il croato è stato scelto da Tsitsipas, e i due stanno iniziando a muovere i primi passi insieme proprio in questi giorni, su erba, con Stefanos che mai ha brillato sulla più antica delle superfici. In un podcast chiamato “The Changeover”, Tsitsipas è tornato sull’argomento coach e sul padre, rivelando quanto abbia sofferto per la brutta piega del loro rapporto, incrinato malamente prima in campo e quindi anche nella vita privata. Una dinamica fortemente negativa che ha portato alla rottura tra i due e mesi molto complicati anche a livello puramente familiare.
“Siamo arrivati a un punto in cui il tennis è diventato troppo, un intralcio“, racconta Tsitsipas. “E, per quanto brutto possa sembrare, credo che sia diventato persino tossico in un certo senso, perché lui era… sentivo che era costantemente col fiato sul collo, mettendomi enorme pressione. Siamo arrivati al punto in cui lui soffriva la situazione più di me ed è lì che entra in gioco la pressione. È lì che sento la tossicità di tutto questo. Il nostro rapporto è effettivamente migliorato negli ultimi mesi. All’inizio, quando ci siamo lasciati, è stato molto duro e difficile. È stato molto difficile per lui accettare di non far più parte della mia cerchia ristretta. È ancora mio padre ed è ancora una persona che mi è cara e vicina.”
Con i suoi soli 26 anni, Tsitsipas è nel pieno della sua carriera, ma i risultati ormai languono da tanto tempo, se si esclude la vittoria a sorpresa a Monte Carlo dell’anno passato. Stefanos si è detto molto realista sulla propria situazione, convinto che la svolta con Ivanisevic richiederà del tempo per portare i frutti sperati. “Non mi aspetto che questo nuovo rapporto diventi improvvisamente qualcosa che mi faccia vincere titoli già dalla prima o dalla seconda settimana“, riflette il greco. “Mi sto concentrando di più sul lungo periodo, sull’intero percorso di lavoro con lui, e il mio obiettivo principale è vedere miglioramenti”.
Tsitsipas si aspetta da Ivanisevic non solo una guida tecnica ma soprattutto mentale. “Credo che sia una parte importante dell’identità di un allenatore non solo insegnarmi come colpire meglio diritti e rovesci, ma anche insegnarmi nel modo in cui dovrei pensare in campo e fuori. Il modo in cui ha affrontato situazioni nella sua carriera personale può aiutarmi a capire come affrontare esperienze difficili, quei momenti di avversità, insegnandomi attraverso le sue esperienze.”
Il debutto della coppia avverrà la prossima settimana ad Halle, dove è previsto anche il rientro di Jannik Sinner in un torneo che, come ogni anno, presenta molti grandi giocatori (Zverev, Medvedev e diversi italiani).
Marco Mazzoni
TAG: Goran Ivanisevic, Marco Mazzoni, Stefanos Tsitsipas
Non lo sapremo mai.
Bisognerebbe avere più memoria.Fino a domenica tutti, appassionati/commentatori/tecnici/avversari elogiavano i progressi incredibili di Jannik in quel fondamentale. È bastato un match (e che match,con quale tensione) a fare riemergere gli Enzo di turno.
Sì, ma hanno rovinato la giocatrice….anzi, quello che sarebbe potuta essere la giocatrice in altre mani e cioè una bella ragazzina all’università oppure una campionessa.
Infatti quando era trentacinquesimo nella classifica dei battitori e nei primi tre tra i risponditori non vinceva mai contro i primi 5
@ Silvy__89 (#4413445)
i Giorgi non mi sembra si siano rovinati i rapporti.
Non c’è cosa peggiore che farsi allenare da un genitore, secondo me. Prima o dopo subentrano sempre problemi, ed il rapporto si rovina.
Solo perché il suo gioco da fondo campo è così superiore che lui non perde mai il servizio
Purtroppo è Enzo che batte in testa.
Sinner è al quinto posto tra i migliori battitori nelle ultime 52 settimane
Lo credo anch’io e spero i 2 interrompano la loro collaborazione a fine anno perché vedrei bene Ivanisevic nel box di Sinner.
Mi sembra ieri quando Djokovic dovette fare un miracolo per strappargli un RG che sembrava suo.
Incredibile la caduta di Tsitsi…
non credo glielo chieda nessuno, ma può stare da una parte, come il padre di jannik, ti danno tanta forza, aspetto ludovico, voglio vedere se musetti farà un altro step
Sharapova dopo l’operazione del 2008 ha vinto due Slam, completando il Career Grande Slam, fatto ulteriori 4 finali Slam perse, è tornata al numero uno del mondo e ha vinto un argento olimpico, piuttosto Thiem dopo l’infortunio al polso non è mai tornato lui
@ Sudtyrol (#4413325)
Murray però, dopo l’operazione, ha giocato a buon livello per altri due anni, con un l’osso dell’anca rivestito in titanio. Una cosa è certa, il tennsita ad alto livello, per ragiungere determinati traguardi deve essere integro. Berrettini poteva salire molto in alto se non fosse stato fermato per tutta unaserie d’infortuni alle caviglie ed agli addominali enzo
@ Francesco67 (#4413310)
Purtroppo modificare il servizio è una delle cose più difficili per un tennista. Sinner ci lavora da sempre, ma i risultati non sono quelli sperati. Se gli gli avesse funzionato almeno un 10% in più, domenica avrebbe vinto largamente. Un altro che ha il problema come il suo, forse più grave, è Flavio Cobolli. Ad un certo livello, la seconda palla è un regalo all’avversario. enzo
Da quando si è operato al gomito non è più lui. Stessa cosa successa a Sharapova dopo l’operazione alla spalla del 2008. Anche Murray dopo l’operazione all’anca non è più stato lo stesso. Mens sana in corpore sano.
Mi sa anche a me
Fra’ 2 settimane, con la cura di Cavallo Pazzo goran, uscirà dalla TOP 20.
Ivanisevic grande spreco per Tsitsipas,sarebbe stato buono per Sinner,anche per un tempo determinato,almeno gli avrebbe sistemato il servizio una volta per tutte come ha fatto con Djokovic
Non ti allontanare mai da tuo padre, al contrario degli amici, te lo troverai sempre pronto a sacrificarsi per te. Credo che sarà diventato ossessivo perchè ha visto che stavi scivolando nella mediocrità. Onora il padre e la madre, enzo
bastava anche il primo pezzo fino a ” tornei” 😆
“Non credo di poter tornare a vincere tornei dopo un paio di settimane con lui”.
Ma mi sa pure dopo le due settimane…..
Hai fatto un buon affare Tsitsipas.