
Alcaraz verso la finale: “Domenica si gioca una partita di tennis, semplice”


Carlos Alcaraz ha superato un complicato test in semifinale al Roland Garros 2025 per trovarsi a solo un grande passo dal ripetere l’impresa della scorsa stagione, quando conquistò il secondo Grand Slam dell’anno. Il giocatore spagnolo, numero due del mondo, aspetta l’avversario in finale dallo scontro tra Novak Djokovic e Jannik Sinner dopo aver superato in semifinale Lorenzo Musetti, ritiratosi nel quarto set a causa di un infortunio.
Carlitos ha alzato il livello man mano che avanzava nei turni a Parigi. Il murciano ha parlato in conferenza stampa di come ha vissuto la sua semifinale nonostante l’infortunio del rivale, di come vede la seconda semifinale e del suo livello in vista di domenica per quella battaglia finale.
Quando gli è stato chiesto cosa si gioca nella finale, Alcaraz ha risposto con la sua caratteristica naturalezza: “Cosa mi gioco domenica? Una partita di tennis, semplice.”
Nonostante la giovane età, Alcaraz dimostra una maturità sorprendente nel gestire le aspettative per quella che sarà la sua quinta finale di Grand Slam a soli 22 anni. “Noi lottiamo per essere in questo tipo di situazioni, in questo tipo di turni, lottando per giocare finali di Grand Slam. Cerchiamo di non darlo per scontato. Non perché siamo arrivati a cinque finali in poco tempo, a 22 anni, diamo per scontato che nei prossimi anni sarà uguale o meglio.”
“Noi vogliamo darle il credito che merita, cerchiamo di darle il valore che merita essere in una finale di Grand Slam come se fosse la prima. Questo è il bello, non pensare al passato, ma vivere il momento, dare l’apprezzamento che ha l’essere in una finale di Grand Slam. Non bisogna dare nulla per scontato.”
L’entusiasmo di Alcaraz per il tennis emerge chiaramente quando parla della semifinale tra i due contendenti: “Appena finirà la conferenza stampa, mi metterò a guardarla, in tv o al telefono. Farò qualsiasi cosa per vederla, e non solo per il fatto che mi dovrò scontrare con chi vince, ma come grande appassionato di tennis, è una partita degna di essere vista. Ogni volta che si affrontano, il livello è molto alto. La guarderò chiaramente.”
Sulla sua evoluzione come giocatore, Alcaraz ha spiegato: “Fisicamente, non c’è molto cambiamento. Siamo andati migliorando, ci stiamo conoscendo man mano che passano gli anni, quello di cui abbiamo bisogno e quello che ci fa bene, quello che no. Da lì, stiamo costruendo un percorso adeguato per la mia carriera.”
“Mentalmente siamo andati imparando dalle situazioni che abbiamo vissuto, dalle finali di Grand Slam, dai momenti brutti, dai momenti buoni, e siamo andati forgiando un livello mentale forte e capace di risolvere grandi problemi. Ho già 22 anni, è già momento di maturare un pochino. È momento di crescere e di imparare da quelle situazioni.”
Con grande onestà, Alcaraz ha affrontato il tema della gestione emotiva in campo, mostrando una consapevolezza rara per la sua età: “Acquisire esperienza non significa che sarò sereno, che non mi lamenterò mai o che la mia faccia non cambierà. È semplicemente imparare che non ti deve condizionare troppo a lungo. Oggi ci sono stati momenti in cui mi sono arrabbiato, in cui le cose non andavano bene, mi sono lamentato alcune volte, ho dato un calcio alla sedia. Abbiamo chiaro che questo è momentaneo. Sfoghi la rabbia che hai dentro e cerchiamo che nel punto successivo tu sia nella miglior forma possibile e che non ci condizioni per più di due game. Magari non sono come un altro, ma sono cose di un punto o due e poi ce ne dimentichiamo.”
Guardando alla finale, Alcaraz si aspetta una battaglia indipendentemente dall’avversario che uscirà vincitore dalla semifinale Sinner-Djokovic. “Uno o l’altro, mi aspetto una finale molto complicata, dove ci saranno momenti buoni e momenti cattivi, dove bisognerà saper gestire tutti i tipi di situazioni.”
Lo spagnolo ha poi analizzato entrambe le possibilità con la lucidità di un veterano: “Se vince Jannik, lo sguardo può andare alla finale di Roma, ma io credo che il bello che ha il tennis è che una settimana può essere in un modo e un’altra totalmente diversa. Dobbiamo imparare a non pensare molto alla finale di Roma se è contro Jannik e cercare di arrivare nel miglior modo perché le condizioni sono totalmente diverse.”
“Se è contro Djokovic, cercheremo di dare il meglio. Magari lo sguardo può andare alla finale di Parigi (Giochi Olimpici) e in un anno possono cambiare molte cose, per cui saremo preparati per chiunque sia l’avversario domenica, dare il meglio e soprattutto non aver paura, andare all’attacco.”
Marco Rossi
Alcaraz soffre Djokovic, Djokovic soffre Sinner e purtroppo Sinner soffre Alcaraz. Spero tanto che Jannick riesca a sovvertire questa sofferenza.
@ Golden Shark (#4408151)
Arriva tra pochissimo! La LiveTennis Cup con dei premi. Un abbraccio
Beh..beh . Musetti l’ha messo in difficoltà finché mente e fisico l’hanno sorretto… purtroppo Lorenzo non ha ancora la preparazione per impegni psico fisici prolungati a questi livelli ma arriverà
Shelton non è proprio una mezza calzetta.
Scusa? Ci vuole veramente tanto coraggio a dire che Akcaraz è fortunato, Sinner è più di 1 anno che lo è!
Qui gli è capitato il prossimo al ritiro Gasquet, Lehcka che ha fatto 1 gioco, Fils addirittura si ritira, Rublev mai avuto chance, Bublik ahahha ha battuto Draper solo il fondoschiena di Sinner poteva permetterglielo. E poi nonno Djokovic.
Fate il favore va
Beh ha incontrato il numero 13, il 12 ed il 7 del mondo.
Purtroppo in questo periodo il livello della TOP 20 e’ popolato da giocatori piuttosto mediocri o in crisi rispetto a quelli di qualche annata fa.
Non scrivo da tanto ed in molti ( vi anticipo
) risponderanno / penseranno … potevi continuare a farlo ( legittimamente ) .
@Redazione … avevo effettuato una nuova registrazione al sito ( molto bello ma molto molto meno bello di anni fa viste le innumerevoli intrusioni di banner / sponsor che rendono la fruizione stucchevole ) quando avevate annunciato in pompa magna la prossima ripresa del gioco LivetennisCup … poi invece lasciata cadere nell’oblio …
Comunque torniamo on topic …
Sappiate che Domenica 8 Giugno 2025 ci sarà la definitiva consacrazione ed imperitura collocazione nell’Olimpo tennistico del Predestinato … rimane ” solo ” da scoprire in quale modalità .
Queste sono esclusivamente 2 :
1 . 3 a 0 secco per Jannik con Carlitos impallinato da raffiche di vincenti e quasi ridotto in lacrime .
2 . 3 – 2 epico ( soluzione che personalmente auspico ) con rimontona del benzinaio quando tutto sembrava ormai perduto con Ferrero ad ingoiare di nascosto lo champagne già stappato .
In ogni caso , per i tifosi di Sinner ed alla faccia della scaramanzia , mi sento di poter dire in gran serenità ( io l’ho già fatto ) di marcare già da adesso nella bacheca del nostro campionissimo ” 4 SLAM ( … and counting ) ” !!!
Per tutti gli altri … c’è Master…. ehm …. il Malox !!!
BUON WEEKEND e alla PROCHAIN ( cioè Wimbledon … ) !!!
Ha avuto uno degli slam più ridicoli di sempre….nessun avversario di rilievo…se non è fortuna questa…
L’allungarsi della semifinale di JS, per di più con games e con scambi essi stessi lunghi, andava a tutto suo vantaggio: anche se Nole con un miracolo avesse vinto il tie-break, penso che alla fine sarebbe stato “schiantato”. Il fatto è, che per la finale, l’allungarsi della semifinale di JS è andato a tutto vantaggio di Carlos, che per questo motivo vedo proprio favorito (a meno che non paghi la stanchezza di aver vinto Roma di recente)…
Max sei tu?