Sinner: in finale a Parigi senza perdere un set, come Federer e Djokovic
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Nonostante non sia al massimo della condizione fisica, Jannik Sinner continua a dominare al Rolex Paris Masters 2025, lasciando dietro di sé una scia di numeri che lo collocano accanto ai più grandi della storia recente. L’azzurro ha raggiunto la finale del Masters 1000 di Parigi senza cedere nemmeno un set, impresa che solo due leggende come Roger Federer (2011) e Novak Djokovic (2014, 2019) avevano realizzato da quando il torneo si disputa sul cemento indoor.
Ma non è tutto. Con questa corsa impeccabile, Sinner diventa anche il terzo giocatore a raggiungere più di una finale di Masters 1000 nello stesso anno senza perdere un set, un traguardo che in precedenza avevano toccato soltanto Djokovic (Madrid e Parigi, 2019) e Daniil Medvedev (Montreal e Shanghai, 2019).
Un dato ulteriore sottolinea la portata della sua superiorità: dal 1990, anno dell’introduzione del formato Masters 1000, nessun giocatore aveva concesso così pochi giochi (solo uno) per battere un campione in carica di un Masters 1000, come Sinner ha fatto in questa edizione.
Nonostante le parole prudenti sulla sua condizione fisica, l’italiano ha mostrato una solidità impressionante, mantenendo una costanza di rendimento e una precisione che lo hanno reso intoccabile per tutti gli avversari affrontati finora. Ora lo attende la finale contro Félix Auger-Aliassime, in un match che promette spettacolo e potrebbe chiudere nel modo più memorabile una settimana già storica per Sinner.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Curiosità, Jannik Sinner

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I fatti comunque dimostrano che nessuno come Jannik sa essere estremamente performante su quasliasi tipo di superficie e che riesce sempre più ad adattarsi anche nelle diverse condizioni ambientali. Tutto ciò è qualità del fuoriclasse, come lui è senza se e senza ma, frutto di forza mentale, solidità, padronanza tattica, personalità e, ovviamente, bagaglio tecnico che sta affinando sempre di più.
Io non ne sono così certo. Sinner è sicuramente il migliore su cemento indoor, dove le variabili (vento, temperatura, umidità, superficie irregolare…) si riducono al minimo. Più ci si allontana da queste condizioni ideali, meno dominante diventa. Al contrario Alcaraz, avendo un estro innato, sembra adattarsi meglio in condizioni più variabili. Il prossimo anno se la giocheranno alla pari è vedremo alla fine.
La speranza è che Sinner confermi i miglioramenti del servizio anche in condizioni outdoor. In tal caso un certo predominio potrebbe effettivamente manifestarsi, a mio avviso.
No, è l’articolista che lo ha scritto nel titolo . Lui ha detto che deve gestire le energie ed essere al 100% per la prossima battaglia.
Inoltre c’è differenza non essere al 100% (che non significa nulla )dopo Vienna o avere dei problemi fisici.
Lo fa per intenerire la fidanzata, così lei si veste da infermiera e poi…
Sinner come la Seles, nel modo di giocare e nei risultati, la slava senza l’ accoltellamento avrebbe dominato per un decennio
Sinner come la Seles, nel modo di giocare e nei risultati, la slava senza l’ accoltellamento avrebbe dominato per un decennio
@ Kenobi (#4512990)
Però mi sembra che sia stato lo stesso Sinner a dire che non è al 100%.
Se segue questo sito da qualche anno comprenderà che sono per lo più persone ansiose che diffondono queste voci,con decine di messaggi per live, alla fine ci credono pure gli articolisti.
Anche nel 2024 quando vinse il suo primo AO si leggeva che non era più quello di prima , con Vagnozzi si era bruciato atleticamente , etc…poi prima ancora che non tirava più i “comodini” del 2019, che non era più lui , oggi si legge che durerà al massimo 3-4 anni.
Si legge sempre che zoppica, che si tocca i fianchi, che è affaticato, persino le regie ATP inquadrano appena si tocca e ne fanno articoli su articoli su bischerate assurde.
Ad ogni torneo non è in forma o ha qualcosa che non va e poi almeno in finale con qualche pagnotta ci arriva sempre.
Invece di concentrarsi su quello che si può conoscere, sul suo bel tennis, sui vincenti ,sulle riprese da dietro , sui suoi miglioramenti tecnici , etc…le chiacchiere vertono su aspetti oscuri triti e ritriti.
Io credo che dopo Vienna è andato a Parigi con un bel po’ di match sulle gambe e con un cambio di superficie assurda che non c’entra nulla con Vienna e con Torino e si è trovato in difficoltà soprattutto con il timing nei primi 2 incontri.
È una società ansiosa.
Comunque vedo che si accenna sempre al fatto che non sia al massimo della condizione fisica, in ogni caso mi parrebbe normale che a fine stagione uno ci arrivi un pochino in riserva fisica e mentale e questo succede a tutti, vedi Alcaraz che perde giocando malissimo con Norrie.
Detto questo io penso che il programma di Sinner dopo lo Slam americano prevedeva di arrivare al massimo della forma alle Finals, quindi è fisiologico che a livello fisico Sinner sia a Vienna che a Parigi non sia al massimo, penso che vedremo a Torino un Sinner da quel lato ancora piu’ forte rispetto a Parigi.
Detto ciò nel frattempo ha vinto a Pechino e Vienna, a Parigi è arrivato in finale senza perdere un set e trasformando in allenamenti agonistici le ultime due partite con gente come Shelton e Zverev. Meno male che non era al massimo della condizione fisica.
È il primo giocatore o il terzo, a raggiungere due finali 1000 senza perdere set? Poi ti chiedi tante cose.
Il rosso x mestiere fa l”asfaltatore”.
Apre il badile, prende la zappa e pone la malta….già in lontananza i suoi avversari iniziano a frignare e dimenarsi quando lo vedono all’opera.
Molti di loro hanno ormai ricorrenti tremende visioni notturne di ciambelloni e scoppoloni che campeggiano sul campo!
Il canadese ha già pronto il pallottoliere nel borsone
Titanico.