Hawk eye-Il tennis a 360 gradi (Spotlight su Blaz Rola)

25/03/2014 09:35 1 commento
Blaz Rola classe 1990, n.128 ATP
Blaz Rola classe 1990, n.128 ATP

Indoor con superficie velocissima quello di Rimouski. Il deco-turf e non poteva che essere terra di conquista di qualche tennista dalla pistola fumante. Uno di questi, tra i favoriti al momento della compilazione del tabellone, era Samuel Groth.

Il palestrato australiano punta sul gioco di forza per scardinare le porte del palazzetto dello sport della città francofona. Ma il suo non è più uno sbadiglioso tiro al bersaglio con il servizio. Pur con un minaccioso completo mimetico, che gli da un’aria da marine, Samuel da qualche tempo non ha solo l’arma impropria della prima. Da un po’ ha aggiunto un rovescio abbastanza resistente, colpi di volo meno costruiti, e una migliore gestione dei tempi dello scambio.
I risultati si sono visti già in alcuni tornei dell’ultima parte della passata stagione e in qualche apparizione di quest’anno. Nella sostanza il suo gioco è sempre lo stesso: una bordata per iniziare lo scambio e, se arriva la risposta, una buona copertura della rete gli consente di mettersi in una posizione di grande vantaggio per la conquista del punto. In difesa non è mai stato un granché, ma ultimamente pare voglia far ricredere coloro che lo conoscevano parecchio lacunoso nei colpi da fondo, specie in quelli dove la dinamica dello scambio lo portano vicino agli incroci delle linee.
Ante Pavic è la novità del torneo canadese. Primo squillo di una carriera che ad oggi non ha portato a traguardi degni di menzione. Il suo rovescio bimanelungolinea è un fondamentale su cui può costruire e dimostrare qualcosa. Per la trasferta nel Quebec il croato lascia intravedere un buon tennis, specie nelle partite centrali del torneo e nella semifinale con Sugita, giocata con sicurezza e bella personalità.
Ad onor del vero parte bene anche nella finale, andando avanti 4-2. Groth riesce ad impattare e con i servizi si giunge al tiebreak, dopo un game fiume, sul 4-4, in cui Pavic non riesce a piazzare il colpo per il break. Nel tb, sul 3-3, è decisivo uno spettacolare scambio dove, da una volèe corta di Pavic, parte un rovescio in cross stretto di Groth, sul quale la difesa con volèè in tuffo del croato è eroica; la traiettoria della palla però si solleva appena per superare la rete, senza avere parabola per correre in profondità. Dal corridoio Groth parte per una rincorsa che gli permette di rimettere una palla in campo con Pavic che, senza racchetta, è costretto a fermarla con le mani. Da quel punto decisivo Groth guadagna il minibreak, che lo porta a chiudere il set.
Nel secondo parziale Groth scappa con due break di vantaggio fin da subito e chiude la partita limitandosi a controllare l’ultimo scatto di orgoglio del croato, che sul 4-1 porta l’avversario a giocarsi il game più lungo del match. E’ l’ultimo sussulto prima della chiusura.
Groth migliora, è vero, e da oggi ritocca il suo best ranking, ma questi saranno sempre i tornei dove le sue qualità potranno luccicare. Sono altri gli esami da superare. La sua prima vittoria in un challenger arriva dopo tre sconfitte ad un passo dal titolo.

CHALLENGER RIMOUSKI (Indoor – Decoturf II) – $40.000H
(4)Groth b Krajicek 6-2 6-3
Pavic b Sugita(2) 6-3 6-4
(4)Groth b Pavic 7-6 6-2



Tra i master 1000 di Miami e Indian Wells, molti hanno deciso di restare nel territorio americano e si sono diretti a Panama, per giocare il torneo challenger da 40.000$. L’entry list è davvero intrigante, con le prime 8 teste di serie che classificate entro la 130esima posizione del ranking mondiale. La finale è appunto tra due di queste, la 7 (Pere Riba) e la 8 (Blaz Rola). Per lo spagnolo, tornato lo scorso anno dopo un grave infortunio, è il settimo successo challenger su 17 finali disputate e,finalmente, si avvicina il rientro in top 100. Riba si è imposto in una finale combattuta sullo sloveno Blaz Rola, sempre più vicino all’entrata nei top 100 e sempre più continuo nei risultati. Sempre più continuo è invece l’austriaco Gerald Melzer, ancora semifinalista nel torneo dopo una bellissima vittoria in una partita dai mille colpi di scena, contro Pablo Cuevas (Melzer era indietro 5-2 nel terzo set). Deludono le aspettative Ramos, semifinalista e Klizan,sempre più in difficoltà e uscito al secondo turno contro l’argentino Andreozzi. Tra gli italiani buon secondo turno di Potito Starace,sconfitto da Rola e sconfitta al primo turno per Lorenzo Giustino, in due set lottati, contro l’austriaco Haider Maurer.

CHALLENGER Panama-Terra rossa- 40.000$- Semifinali e finale:
Riba b. Melzer 75 63
Rola b. Ramos 63 76(4)
Riba b. Rola 75 57 62



Spotlight:
Blaz Rola (Ptuj, 5 ottobre 1990)

Blaz Rola è uno dei nomi nuovi su cui puntare per la stagione 2014. Ricordate le impennate di Janowitz e Klizan nel 2012? Ebbene il tennista sloveno è in grado di ripeterne le ascese, con altrettanti entusiasmanti risultati. Il tennista visto all’opera in questo inizio di stagione annuncia, infatti, che è pronto per i balzo nel tennis maggiore e, cosa ancor più notevole, può farlo giocando un tennis coinvolgente e vario.
Non è un caso che Rola abbia iniziato il 2014 con i fuochi d’artificio. La vittoria a Guangzhou sul cemento e la finale sulla terra a Panama City hanno fondamenta solide e tecnica pregevole. Blaz ha 23 anni. E’ alto 1,93 e ha una reattività nelle gambe fulminea. Tennisticamente è cresciuto in Europa ma la sua formazione comprende alcuni anni di affinamento in America, dove per la Ohio State University ha giocato per tre anni, divenendo campione NCAA nel singolo nel 2013 e nel doppio l’anno precedente. La ragione per cui il suo tennis sulla terra si completa con quello delle superfici dure sta in questo piccolo segreto. Rola aggiunge a doti atletiche di primissimo piano un gran senso geometrico, angolazioni mancine, che con il dritto diventano pericolosissime, e un rovescio a due mani dal movimento rapido e carico.
Il suo gioco da un anno a questa parte è cresciuto a dismisura, colpisce la gamma delle soluzioni da adottare in ogni fase di gioco e la naturale propensione a giocare in spinta, con veloce guadagno della rete. Osservare la partita contro Ramos per rendersi conto di quanto il suo gioco sia valido e quanta spessore abbia acquisito in poco tempo.
Blaz, insomma, sta diventando un cliente ostico per tutti, tatticamente difficile da superare, che concede agli avversari pochissime pause e mai punti scontati. La rapidità nella crescita di quest’ultimo anno è più che un indizio, sul fatto che Rola non si farà attendere a livelli di gioco ancora più alti. Quando avverrà per noi non sarà affatto una sorpresa….. Tennista i cui progressi consigliamo di seguire con enorme interesse.


Daniele Sforza
Alessandro C.


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1 commento

l Occhio di Sauron 25-03-2014 13:43

Bravi, bell’articolo.
Tenete anche d’occhio Aljaz Bedene, altro sloveno che è più o meno stessa pasta di giocatore.
Tutti più o meno fatti sullo stampino di Zemlja che sembra aver invertito la tendenza che sembrava volesse una scuola più pretenziosa con colpi di maggior tocco e talento come hanno cercato di fare con più o meno (scarso) successo i due precedenti esponenti Kavcic e Gregorc.

E’ l’effetto Djokovic adesso il modello è lui..
adesso la parola d’ordine non è più accelerazione ma ritmo.
(secondo me sempre peggio)

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