
Alcaraz, cuore e testa d’acciaio: “Mai smettere di lottare, oggi ho davvero rischiato di perdere”


Carlos Alcaraz ha regalato agli appassionati sicuramente delle emozioni superando Jaume Munar in una battaglia al Queen’s. Un match che ha messo in luce, ancora una volta, cosa voglia dire essere un campione: per battere giocatori del livello di Alcaraz, agli avversari non basta nemmeno giocare la partita della vita.
Alcaraz ha dovuto rimontare e soffrire. Munar, infatti, ha giocato un tennis di altissimo livello, sfiorando un successo che avrebbe avuto dell’incredibile. Eppure, anche quando sembrava vicino alla sconfitta – sotto 2-4 nel terzo set – Carlitos non ha mai smesso di crederci, e alla fine è riuscito a ribaltare il risultato con determinazione e sangue freddo.
A fine partita, Alcaraz ha raccontato di aver vissuto momenti di grande frustrazione: “Mi sentivo bene per tutto il match, giocavo bene da fondo, ma il servizio era un disastro. Avevo percentuali intorno al 50% in tutti i set, era frustrante. Sono riuscito a fare il break, ma poi Munar me lo ha ripreso subito due volte. Lì mi sono innervosito, non mi succede spesso. Di solito controllo le emozioni, ma oggi no. Nonostante tutto, non ho mollato. Ho continuato a lottare e sono rimasto attaccato al match come potevo. Sono felice di averla portata a casa”.
Sicurezza nei tornei e la pressione dei tifosi
Alcaraz ha parlato anche della sicurezza nei tornei: “Non mi sono mai sentito in pericolo in campo o nei club, ma fuori sì, a volte. Ci sono tifosi che ti spingono per avere una foto o un autografo. Quando dico che non posso fermarmi, non lo capiscono e lì mi sento a disagio. Non ho la sicurezza personale, ci ho pensato, ma non mi piace. Preferisco sentirmi una persona normale”.
Le tensioni con la giudice di sedia e il tempo tra i punti
La partita è stata lunga e dura anche per il caldo e la fatica: “Non avevo mai tempo per recuperare tra i punti. Ho parlato con la giudice di sedia perché non riuscivo a prepararmi bene, il tempo sul cronometro partiva subito anche dopo scambi lunghi. Anche Munar si è lamentato. Credo debbano cambiare questo aspetto e considerare quando serve dare qualche secondo in più”.
Prossimo avversario: Rinderknech
Ora Alcaraz se la vedrà con Arthur Rinderknech: “Mi ricordo che lo affrontai per la prima volta nel 2023 sulla stessa superficie ed è stato molto duro, poteva battermi. Più si gioca sull’erba, meglio ci si adatta. Partite come oggi mi aiutano a capire dove migliorare. Dovrò essere più efficace al servizio, oggi non ha funzionato come volevo”.
15 vittorie di fila, fiducia alle stelle
Quella contro Munar è la 15esima vittoria consecutiva per lo spagnolo, la striscia più lunga della sua carriera: “Forse è proprio adesso che mi sento più sicuro e fiducioso in campo. Il livello a cui sto giocando è davvero alto e ogni partita sull’erba mi fa sentire sempre più a mio agio”.
Mentalità vincente: mai arrendersi
Alcaraz chiude con una riflessione sulla mentalità: “Pensare positivo è fondamentale. Oggi ci sono stati momenti in cui mi sono lasciato andare al negativo, ma non ho mai smesso di lottare. È importante non mollare, anche quando tutto sembra perduto. Il rivale ti darà sempre un’occasione per tornare in partita: bisogna saperla cogliere e mostrare che, per batterti, dovrà davvero giocare il suo miglior tennis”.
Marco Rossi
TAG: Carlos Alcaraz
Però i 3 mesi di stop han pesato per i punti che non ha potuto fare Sinner, quantomeno. Ed allora era in forma. Oggi meno.
Mio caro, il Munar degli ultimi mesi gioca meglio sulle superfici veloci rispetto alla terra.
Alcaraz ha rischiato di perdere contro un tennista che in vita sua ha giocato 18 partite sull’erba perdendone 14, delle 4 vinte una è stata con Monteiro a W nel 2022, una con Isner nel 2023 quando lo statunitense aveva annunciato che sarebbe stato l’ultimo torneo e non giocava, credo, da mesi, una con Billy Harris a W lo scorso anno e quella per ritiro con Thompson.
Come scrivevo ieri, sarebbe stato come se Sinner avesse rischiato di perdere con Passaro a Miami…
Ma chissenefrega del n.1 o del n.2 ,conta vincere gli slam …..
@ Silvy__89 (#4418225)
Tu come altri non capisco che problemi avete con i “cambiamenti”? Da dove nasce la voglia di mettere “etichette” tipo “sarà sempre incostante”, contenti voi,io preferisco vedere l’evoluzione delle persone.
@ Betafasan (#4418171)
Boia…quasi lo ammazzeresti….che ti ha fatto,ti ha rubato in casa.. ?
Mah non so cosa intendete per progressi, il suo talento nessuno lo discute ma secondo me avrà sempre alti e bassi, o veramente pensate che vinca tutto da adesso a fine anno? Ma dai impossibile.
Se conferma i punti di Wimbledon o Sinner fa peggio di lui quasi sicuramente si prenderà il numero 1 a fine anno,anche per una questione matematica,Sinner deve praticamente difendere tutti i tornei sul cemento che ha vinto e potrebbe non bastare perché Alcaraz può comunque guadagnare su di lui,non può fare peggio dell’anno scorso,quello non è il suo reale rendimento sul cemento,non dimentichiamoci che 2 anni fa fece finale a Cincinnati e semifinale agli Us Open tanto per dire.A seconda del distacco a fine anno tra i 2 si potrà dire se i 3 mesi di stop hanno pesato o no,sopra i 2000 non penso perché Alcaraz comunque dei 4000 punti disponibili dei 4 tornei 1000 ne ha raccolti solo 1400,non ha ottenuto nulla a Miami ed ha saltato Madrid,il suo margine se lo è costruito al rientro di Sinner con la vittoria di Roma e Roland Garros battendolo peraltro in questi scontri diretti
gli capitasse bublik ai primi turni a wimbledon.. per una volta avra’ un po’ di sfiga nei sorteggi che cavolo!!!
Però alla fine se la cava sempre
Gli gira sempre bene
In questa partita ho rischiato veramente di perdere…. Invece a Parigi….
Eccezionalmente bravo ma anche fortunato.
Dalle mie parti si direbbe “Agh feda l maial “
Il maiale , oltre tutto, gli fa anche le uova !
…lo dico da Stratifoso di Jannik come tutti sanno
Oggi? Anche e peggio a Parigi!!
@ Silvy__89 (#4418113)
Forse ti sei fatta sfuggire i progressi agli occhi di Tutti in questi mesi, aggiornati perché potresti avere brutte sorprese
Secondo me è vicino a perdere il controllo a breve…vediamo cosa farà fino fine luglio…la fortuna chiede di pagare gli interessi!!
@ Giallo Naso (#4418102)
Non sono d’accordo. Senza il telecomando dell’allenatore è un ragazzo nervosetto e preoccupato.
@ Inox (#4418050)
La deve superare
@ MAURO (#4418115)
Aggiungi INSICURO E FORTUNATO!
Sei in debito con la fortuna di almeno DUE SLAM e presto o tardi DOVRAI pagare qs DEBITO!
Sembra maturato, siccome il suo tennis é superiore, dopo Wimbledon togliere lo scettro a Sinner, forse anche prima degli US Open. Il trend purtroppo sembra questo. Certo i 3 mesi di stop a Sinner pure pesano. Ma ancor più le sconfitte a Roma e Parigi.
C H E. U O M O
Si ma io faccio questa riflessione/domanda…è normale che un talento del genere sia così spesso a rischio di perdere?
Uno col suo talento avrebbe tutte le capacità di chiudere in 2.
Perché si fa spesso portare a un passo dal baratro da moltissimi giocatori?
Con Munar su erba rischiare di perdere non è una spia rossa per Alcaraz ma una Sentenza non a suo favore.
Molto bravo, l’alcaraz visto dalla semifinale di roma in poi ha veramente tanta cazzimma. Vedremo poi sul cemento dove più di un giocatore ha dimostrato di potergli fare male, ma sembra per adesso veramente il miglior alcaraz di sempre. Molto più capace di gestire le situazioni, ben più maturo e consapevole.
Bravo Alcaraz.
Se dovesse confermare i miglioramenti di questo periodo anche sul Cemento sarà dura per Jannik tenergli testa, stiamo vivendo un periodo cruciale e tutto dipende da come Jannik supererà questa sua crisi interiore più che di risultati.