
Curiosità storica: La leggenda delle fragole e panna a Wimbledon e altre curiosità


Wimbledon, il torneo di tennis più antico del mondo, è molto più che un semplice evento sportivo: è un simbolo di tradizione, eleganza e storie affascinanti. Dal 1877, anno della sua prima edizione, il torneo ha custodito regole e rituali che lo rendono unico nel panorama internazionale.
Una delle caratteristiche più iconiche è senza dubbio il rigido dress code: a Wimbledon si gioca in bianco, sempre e comunque, con pochissime eccezioni. Questa regola, pensata originariamente per mascherare le macchie di sudore sui vestiti, oggi rappresenta l’emblema della classicità del torneo. Altro aspetto tradizionale è la celebre Royal Box, la tribuna d’onore sul Centre Court dove si siedono i membri della Famiglia Reale britannica, personalità dello spettacolo e ospiti illustri, solo su invito.
Wimbledon è anche noto per la sua attenzione ai dettagli: i raccattapalle e le raccattapalle, selezionati tra le scuole londinesi, si allenano per mesi per raggiungere la precisione e la discrezione che caratterizzano il torneo. Non manca poi il rispetto della tradizione con la famosa “Middle Sunday”, giornata storicamente senza incontri, introdotta per permettere ai campi di “riposare”, anche se dal 2022 si gioca regolarmente anche in questa data.
Impossibile non citare alcuni episodi che hanno segnato la storia del torneo: la maratona del 2010 tra Isner e Mahut, la partita più lunga mai giocata (11 ore e 5 minuti spalmate su tre giorni), ha imposto la necessità di introdurre il tie-break anche al quinto set, per evitare infiniti finali di match. E sempre restando in tema di innovazioni, dal 2009 il tetto retrattile del Centre Court, poi replicato sul Court 1, ha permesso di sfidare la pioggia londinese e assicurare spettacolo anche in caso di maltempo.
Wimbledon è stato anche un torneo pionieristico per le donne: nel 1884 ospitò il primo tabellone femminile di uno Slam, mentre la parità di montepremi tra uomini e donne è stata raggiunta solo nel 2007, dopo anni di battaglie. Un’altra curiosità riguarda i trofei: la coppa d’oro per il campione maschile e il Venus Rosewater Dish per la vincitrice sono tra i più riconoscibili dell’intero sport.
Infine, ogni anno la prima palla giocata a Wimbledon viene conservata come prezioso cimelio, simbolo dell’inizio di una nuova edizione in uno scenario che sembra fuori dal tempo. Wimbledon è fatto di storie, di tradizioni, di emozioni che si rinnovano anno dopo anno: dal silenzio reverenziale prima del primo servizio, al fragore degli applausi dopo una volée spettacolare, tutto contribuisce a creare il mito del torneo più amato e rispettato del tennis mondiale.
La leggenda delle fragole e panna a Wimbledon
Wimbledon è un torneo unico, ricco di tradizioni che affascinano ogni anno milioni di spettatori. Tra le tante curiosità storiche che lo contraddistinguono, ce n’è una che unisce sport e cultura popolare: l’irrinunciabile abbinamento tra fragole e panna (“strawberries & cream”).
Questa tradizione risale addirittura al 1877, anno della prima edizione del torneo. In quel periodo, le fragole rappresentavano uno dei frutti simbolo dell’estate inglese e la loro raccolta coincideva proprio con le settimane del torneo. Si dice che l’idea di servire fragole fresche con un po’ di panna sia nata per iniziativa di un ecclesiastico, il reverendo Samuel Henry Gladstone, vicino al mondo del tennis e della All England Club.
Anno dopo anno, questa usanza si è radicata e oggi rappresenta una vera e propria icona di Wimbledon. Ogni edizione vengono consumate in media circa 28.000 kg di fragole e oltre 7.000 litri di panna nei giardini del club: uno spettacolo nello spettacolo che unisce pubblico e giocatori.
Fragole e panna a Wimbledon non sono solo un semplice dessert: sono il simbolo di un evento che ha saputo conservare nel tempo la sua eleganza e le sue radici, offrendo a chi lo vive un’esperienza che va ben oltre il tennis.
Francesco Paolo Villarico
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3 commenti
Non capisco: noi siamo colonia, sì, ma non dell’impero britannico, bensì di quello stell&strisce.
Che poi a loro volta erano colonia britannica, ma è da un po’ che si emanciparono.
Piuttosto: della necessità di un tale elenco, scritto con orribile sintassi (quella dell’inintelligenza artificiale, spiace farlo notare), proprio non se ne sentiva il bisogno su un sito frequentato in buona parte da gente appassionata di tennis che queste cose le sa praticamente da sempre.
Sembra di essere su Grazia, su Gente o su Famiglia Cristiana (esisteranno ancora?), qualora abbiano deciso di dedicare un po’ di spazio a presentare il Torneo di tennis più importante al mondo, condendo le due paginette relative con un trafiletto di colore adatto ad incuriosire quel tipo di pubblico lettore.
Comunque nulla di grave: la Testata è della Redazione e come riempirne gli spazi decidono Loro.
Noi possiamo sempre saltare e passare oltre, senza danno.
Basta fragole con la panna, bisogna seguire i dettami culinari della Swiatek: pasta con fragole e yogurt, una vera prelibatezza! 😯
Quando si è schiavi di un impero viene facile appecoronarsi e godere della propria condizione.