
Alcaraz: “Non mi faccio problemi a mangiare hamburger e dolci durante i tornei. La rivalità con Sinner? Alla gente piace l’idea che ci siano attriti tra noi, è questo che ‘vende’, ma abbiamo un bellissimo rapporto”


“Mi piace molto giocare a tennis. È la mia passione, è ciò che ho scelto, è ciò che amo.” Così inizia una lunga e interessante intervista rilasciata da Carlos Alcaraz al Financial Times, nella quale il più giovane n.1 dell’era moderna della disciplina si racconta a 360°, spaziando tra il campo e la sua vita di tutti giorni. Interessante anche il passaggio dedicato al rapporto con Sinner, assai chiacchierato soprattutto dopo il rientro dell’italiano dai tre mesi di sospensione, con tre grandi finali disputate tra i due da Roma a Wimbledon passando per Roland Garros. La stagione in corso resterà segnata in modo indelebile dai loro cinque set di Parigi, a dir poco epici, e poi dalla rivincita di Jannik sui prati di Londra. Rivalità totale quando vuoi essere il migliore, ma anche stima e amicizia, con la giusta distanza necessaria in uno sport individuale così competitivo. Carlos parla del suo amore viscerale per il tennis, ma con un’importante nota: “Il tennis è la mia vita, ma alla fine, è come tutto il resto. Se giochi ogni giorno e non ti prendi mai una pausa per te stesso, per staccare la spina, quell’entusiasmo svanisce. Quindi cerco sempre di trovare momenti di divertimento, di voglia di vivere.”
La chiacchierata vira sul più grande successo nel 2025, la vittoria a Roland Garros. Un titolo strappato salvando tre match point, pochi centimetri tra la gioia immensa e la delusione cocente, non facile riprendere in mano una partita che era, di fatto, persa: “Ho semplicemente pensato di recuperare un po’ alla volta: un punto, poi un altro punto, poi un altro punto, soprattutto quei tre punti”, racconta Alcaraz “Chiudere un Grande Slam è molto, molto difficile, quindi sapevo che avrei avuto delle occasioni. Ecco perché sono rimasto calmo. Sapevo che non sarebbe stato facile per lui.” Anche sull’orlo della sconfitta, non è mai sembrato arretrare o totalmente sfiduciato. La sua sicurezza interiore è davvero così incrollabile o è semplicemente un bravo attore? “Era un po’ l’immagine che volevo dare anch’io”, sorride Carlos. “Non ho mai dubitato di poter rimontare, ma ovviamente devi mostrare un’immagine di fiducia in te stesso in ogni momento. Non appena mostri debolezza all’altro, è finita: sei perso.” È esattamente quel che invece è accaduto a Wimbledon quando, sovrastato dalla potenza e aggressività di Sinner, ha esternato al suo team tutta la frustrazione del sentirsi inferiore nello scambio, affermando “lui sta giocando molto meglio di me”.
Soprattutto sul web, ma anche da alcuni ex colleghi prestigiosi, Alcaraz è stato criticato per la sua voglia di vita extra tennistica e la necessità di staccare la spina, concedendosi serate e distrazioni che poco si addicono a una professione terribilmente intensa come quella del super campione con racchetta. Pure una dieta non così rigorosa come quelle di Djokovic o Sinner. Così Carlos: “Mangio un hamburger prima, durante o dopo un torneo. E mi concedo sempre un dessert, un po’ di cioccolato: non è un problema per me. Come festeggio? Magari quando torno a casa. Il cibo di mia madre è sempre il migliore. E bevo champagne e Coca-Cola, cosa questa che non faccio durante i tornei… Senza esagerare, ovviamente.” Resta sempre presente in lui la ricerca di un equilibrio tra l’iper professionismo del campione e la necessità di una valvola di sfogo, che sia una serata in un locale a tirar tardi o a tavola. Esplosivo come il suo gioco in campo.
“Quei tre sono degli Alieni”, così Alcaraz apostrofa scherzando le imprese del trio Federer – Nadal – Djokovic, capaci di vincere 66 Slam in alcuni lustri, dominando il tennis in modo totale e portandolo a livelli assoluti. Come vive Carlos la responsabilità di essere il leader, insieme a Sinner, dell’epoca successiva a quella dei big-three? “Il tennis ha sempre avuto grandi rivalità e grandi giocatori. È un privilegio che la gente guardi ai nostri match in questo modo, con tanto entusiasmo, ma alla fine non abbiamo alcun obbligo di fare quello che hanno fatto loro (Roger, Nole e Rafa, ndr), tutt’altro. Se non rimani saldo nei tuoi ideali, in ciò che vuoi, quella pressione può divorarti. Devi sapere come distinguerti. Cerchiamo di non pensare a nessuna pressione e men che meno a fare quello che hanno fatto loro.”
La rivalità con Sinner è intensa, già molte grandissime partite tra di loro e nel 2025 finalmente due finali Slam, con una vittoria a testa. Grande tensione agonistica tra i due, ma sempre in un clima di enorme rispetto, arrivando anche a sorridersi a vicenda per sottolineare alcuni punti splendidi. Davvero un abisso rispetto a quanto accadeva in rivalità del passato. Qua arriva anche l’interessante passaggio sul rapporto con Sinner: “Il trash-talking attira molta attenzione negli appassionati, è indubbio. Alla gente piace molto l’idea che ci siano attriti tra noi”, ammette Carlos. “Questo è ciò che vende. Ma anche se il tennis è uno sport individuale, anche se viviamo ogni settimana con gli stessi giocatori, in pratica giorno dopo giorno… Jannik e io abbiamo avuto grandi battaglie in campo, ma ci vediamo molto fuori. Parliamo, ci alleniamo insieme a volte. E alla fine si crea un buon rapporto, abbiamo un bellissimo rapporto. Vogliamo vincere e batterci a vicenda, ma poi fuori dal campo è un’altra cosa, e vogliamo essere brave persone e andare d’accordo. Per me questa è una delle virtù e dei valori dello sport. Questa rivalità sta diventando sempre più intensa, e ne sono davvero grato perché mi dà l’opportunità di dare il 100% in ogni allenamento, ogni giorno, solo per migliorare. Perché il livello che devo mantenere solo per battere Jannik è davvero alto.”
Social Media, altro tema molto dibattuto, ancor più in tempi recenti segnati da moltissimi abusi perlopiù da parte di scommettitori frustrati. Questo il pensiero di Alcaraz: “Uso molto i social media e non è un ambiente molto positivo, per non dire orribile“, Carlos ha 7,4 milioni di follower su Instagram e 1,1 milioni su TikTok. “È diventato uno strumento molto importante per il lavoro, ma a livello personale è un mondo davvero orribile. Alla fine, niente lì è reale. Le persone mostrano una vita che non è veramente la loro, un volto che non è il loro. E poi, a parte questo, ci sono molte persone che possono raggiungerti con un semplice commento e possono ferirti. Credo che non ci sia arma peggiore delle parole.”
Lo spagnolo rivela un suo punto debole: è fissato con le scarpe sportive, tanto da collezionarne un numero esagerato… “Sono un fanatico assoluto delle sneaker. Le adoro. E non c’è più spazio a casa! Mia madre mi rimprovera perché torno da ogni torneo con più sneaker e lei dice: ‘No, non portarne altre, non c’è posto dove metterle'”.
Il golf sta diventato il suo passatempo favorito: “Adoro giocare a golf e ho giocato in alcuni campi qui nel Regno Unito nel periodo di Wimbledon. Con la quantità di pioggia che piove, ci sono campi fantastici! Rafa gioca davvero bene, anche Alex de Minaur è bravo. L’altro giorno ho giocato contro Andy Murray e mi ha battuto. Ha passato molto tempo sul campo ad allenarsi e si vede… Ho giocato anche contro Casper Ruud e anche lui mi ha battuto.”
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Marco Mazzoni
Questo ragazzo a parte qualche pugnetto un pò troppo sopra le righe in campo in tutte le sue dichiarazioni e comportamenti fuori dal campo ha sempre dimostrato di essere una bravissima persona.
Gli piace mangiare e divertirsi un po’ più che a Sinner? Va bene così, da tifoso di Sinner gliele perdono tutte 🙂
Gli auguro di giocare tantissime finali importanti, di diventare il nr.2 più forte di sempre.
Se proprio posso augurargli di superare Jannik in qualcosa allora Gli auguro di tirar su ragazze 2x più belle ed in numero doppio se non triplo a quelle di Jannik e di potersi mangiare gli hamburger jumbo alti 3 volte quelli che potrà mai mangiare il nostro sbarbatello!
Spero non mischiate!
Se hai talento e lo insegna Alcaraz, basta allenarsi il giusto senza fare sacrifici particolari e i risultati arrivano mentre i sacrifici estremi le diete estreme e via discorrendo le fanno gli atleti mediocri che faranno una carriera mediocre. Nello Sport non si inventa nulla.
Ha 22 anni (beato lui) può mangiarsi la qualunque..
c’è tempo per la vegansantita’..
“…e bevo champagne e Coca-Cola…”
A me ha colpito di più <>
Alla gente? Agli ultras di Sinner casomai
Lei lo sa che sta seriamente rischiando la scomunica o almeno la sospensione a divinis del cardinale sander, vero? 😆
Non ti preoccupare Carlos, c’è anche gente a cui fa piacere sapervi amici
Sperando che almeno a golf si risparmi vamos e pugnetti
Vero ma per ora Alcaraz essendo ancora giovane ha un buon metabolismo.
Anche Sinner per certi aspetti è come Alcaraz,mette al primo posto amici e famiglia,vede il tennis per quello che è ovvero un gioco e non la vita reale,sono molto allegri e semplici.Il Sinner freddo e apatico che vediamo in campo è completamente diverso da quello fuori,non è come Borg che era gelido e robotico anche nella vita reale
@ MAURO (#4450976)
Chi brunofalla o lo spolliciatore
Anche a scrivere quante racchette ha incordato, con chi ha palleggiato oggi, cosa ha mangiato per cena. Questo break canadese sta diventando indigesto.
Però redazione, io sto aspettando qualche articolo del nostro n.1…
Sono in astinenza da tennis di Jannik, e l’unica cosa che allevia questa sofferenza sono i vostri articoli…
Provedete quanto prima!!!
Hamburgers, the cornerstone of any nutritious breakfast.
I love pulp fiction.
E sì vede dalla faccia quanto cibo spazzatura ingoi ! Vuoi imitare la superficie lunare
ma tu gli rispondi anche? questo qui non ha mai scritto una cosa intelligente qui dentro, solo provocazioni e scemenze, e tu tenti di farlo ragionare? lascialo perdere.
Ci sarebbe di bello che la finale tra i due la riesca a vincere Jannik.
ma che dici? leggiti il libro di djokovich o anche l’attenzione maniacale di ronaldo alla dieta, a certi livelli il corpo diventa una macchina che deve essere perfettamente oleata se vuoi stare ai vertici a lungo
sono due bravi ragazzi corretti ed educati al massimo e il più forte è italiano
Io ho il rovescio solo se faccio indigestione di hamburger ( non tutti la capiranno)
…parola di O’sarracino!!!
Micidiale come sempre, bravo capitano.
galleggiare
Dolci, hamburger, golf e Ibiza, è dura la vita per un’atleta, quando si capirà che senza un talento enorme non puoi primeggiare ma solo galleggiante nei bassifondi? Le pippe che ci vogliono sacrifici estremi, una mentalità vincente, e diete maniacali lasciamole ai perdenti.
“…a noi…”? A te..
Perché parli al plurale?
Bell’intervista , anche se sul caso Clostebol è stato direttamente un corresponsabile del trash talking su Jannik , ricordo anche che disse che non averlo a Miami non sarebbe cambiato nulla.
In definitiva mi sembra un ragazzo di intenzioni e sincero, però non tutto ciò che dice sembra provato.
Anche io ho il rovescio a una mano e anche se non lo tengo
in mano, il Big Mac con due birre dopo la partita difficilmente li rifiuto…
Gli piace l’hamburger? Per cui ben presto si papperà il tedeschino Mc Donald?
Bravo Carlitos, gli hamburger non fanno male se gli ingredienti sono genuini. Più che la Coca-Cola, prenditi 4-5 litri di birra con ruttone finale, segno che hai digerito.
A proposito di social media, enzo, Bianco e Landaluce hanno postato sul loro blog “trollodaavvinazzato.flame” un loro pensiero su questa intervista. Li riassumo.
Enzo: “io ho capito che Alcaraz ha dichiarato che la classifica ATP è falsa perchè Sinner non è il vero n.1 e comunque è troppo gracilino per il tennis”.
Bianco: “io ho capito che Alcaraz ha dichiarato che Sinner deve essere squalificato a vita per il caso clostebol, che è protetto dal peggior presidente ATP di tutti i tempi, cioè Gaudenzi, e che per tutta l’eternità non si dovrebbe mai più giocare nessun torneo di tennis in Italia: quelli assegnati all’Italia dovrebbero essere tutti trasferiti in Olanda”.
Landaluce: “io ho capito che Alcaraz ha dichiarato che Sinner gli ha confidato che era stato a lui stesso a ordinare a Ferrara di fornirgli prodotti dopanti, per questo lo ha riassunto in squadra, ma chiedendogli d’ora in poi doping molto più potente di quello precendente. Presto nel team rientrerà pure Naldi”.
Io gioco con un Big Mac in una mano e la racchetta nell’altra. ..ho il rovescio a una mano…
Tutto giusto e condivido anche l’approccio “vitalistico” alla professione sportiva..Tamberi per togliere quasi completamente la parte grassa dal suo corpo si è ammalato e ha compromesso le olimpiadi.. sicuramente una vita più sobria si fa preferire in senso generale ma se Carlos fosse “costretto” ad una vita monastica avrebbe ripercussioni negative quindi è un equilibrio che ognuno deve trovare in un gioco di costi-benefici..l’unica “bugia” l’ha detta sulla finale di Parigi..in “quel” game, come del resto in tutto il match visto che già dal secondo set si rivolgeva alla panchina in modo sconfortato, sapeva che era nelle mani di Sinner e semplicemente si è fatto il segno della croce e “sperato” che Semola potesse sentire l’emozione..cosa che è successa…
@ no Sinner no Party (#4450986)
Per me sarebbe bello solo se a vincere la finale tra loro 2 fosse Jannik.
Alcaraz vacci piano con gli hamburger e i dolci …. i dolci fanno male per uno sportivo.
sinceramente a noi non frega niente sia che vi odiate o che vi amate o chi state indifferenti i veri appassionati di tennis vogliono sentir parlare solo di tennis non di gossip
A me arrivino più dal pubblico (qua, su reddit, su twitter…) che dai media, determinate ricostruzioni “fantasiose”
A me Carlitos piace moltissimo sia come giocatore sia come ragazzo, in quanto mostra sempre grande educazione e grande rispetto nei confronti di tutti: avversario, arbitro, ball-boy e spettatori.
Ovviamente i “media” hanno bisogno di scaldare il confronto con Jannik per attirare attenzioni e contatti.
La loro rivalità è il “sale” del tennis attuale e tutti gli altri atleti sembrano 2 o più categorie inferiori, a partire dalla loro aura.
Cosa ci sarebbe di più bello di un’altra finale storica a New York?
Il nostro altoatesino è un Alieno.
Carlitos uguale.
Vengono entrambi da altri mondi.
quello che dice alcaraz sul trash-talking e sui social fa capire come sta messa molta gente, cioè male. anche qui dentro.
Lo so che voi siete tutti carota boys… ma Alcaraz è più umano, da italiano tuttora ho dubbi se tifare per lui o per il Terminator ruscio
C H E. U O M O
Che Uomo.