
Rafael Nadal, una nuova vita tra famiglia, golf e… qualche peccato di gola


Non è passato nemmeno un anno da quando Rafael Nadal ha dato l’addio al tennis professionistico, ma la sua assenza pesa già moltissimo tra tifosi e appassionati. Il maiorchino, che ha ufficialmente chiuso il capitolo della carriera dopo l’ultima Coppa Davis, oggi si gode una vita molto diversa, tra eventi, partite a calcio tra amici, attività promozionali e – soprattutto – tanta famiglia. Proprio il recente omaggio ricevuto a Roland Garros ha fatto riaffiorare ricordi e nostalgie, ma anche curiosità su come sia cambiata la vita quotidiana di Rafa una volta appesa la racchetta al chiodo.
A raccontarlo è stato lo stesso Nadal, in una recente intervista in cui ha lasciato spazio al lato più umano e privato. La routine? “In realtà ho una vita con poca routine, adesso”, confessa. “Cerco di organizzare la giornata per passare più tempo possibile a casa. Mi piace andare a prendere mio figlio a scuola, lo faccio tutte le volte che posso. Poi cerco di concentrare tutto il lavoro e le riunioni nella mattinata.” La paternità, spiega Rafa, non gli ha cambiato il modo di vedere la vita, ma sicuramente ha portato nuove priorità: “Ho sempre amato i bambini, era il mio sogno diventare papà. Ora ho una responsabilità diversa, e anche se pensavo che avrei passato il tempo a giocare a golf quattro o cinque volte a settimana, alla fine tra lavoro e famiglia finisco per giocare solo due volte!” ride Nadal.
Il golf, sport che ha sempre amato perché lo aiutava a distrarsi durante la carriera senza rischiare infortuni, ora si alterna con qualche partita a calcio, una passione che non praticava da quasi quindici anni. “Non immagini quanto sono peggiorato!”, scherza Rafa, che però preferisce giocare in attacco piuttosto che in porta, per non sollecitare troppo la mano ancora dolorante.
Nadal ha poi raccontato che, quanto all’alimentazione, non si è mai imposto regole troppo ferree: “Non sono mai stato un maniaco della dieta. La cultura alimentare è arrivata tardi rispetto alla mia generazione: solo nella seconda parte della carriera ho iniziato a lavorare con nutrizionisti. Ma anche ora, da ritirato, mi concedo piccoli sfizi ogni giorno. Amo molto il cioccolato, ad esempio”. Rafa spiega che il suo approccio resta equilibrato: periodi più attenti, altri meno, ma la serenità e il piacere di godersi la vita vengono prima di tutto.
Insomma, un Nadal autentico, che si racconta senza filtri: meno routine, più tempo per la famiglia, passioni coltivate senza ossessioni e qualche peccato di gola concesso con il sorriso. Un Rafa forse diverso da quello visto in campo, ma non meno amato.
Francesco Paolo Villarico
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