
Alcaraz a Roma: “Felice del ritorno di Sinner, spero di incontrarlo in finale”. Lo spagnolo commenta anche il successo del suo documentario e risponde alle critiche sul suo approccio alla carriera


Carlos Alcaraz è tornato a Roma per la sua seconda partecipazione agli Internazionali BNL d’Italia e si è presentato in conferenza stampa con il consueto entusiasmo, dissipando ogni dubbio sulle sue condizioni fisiche dopo il forfait di Madrid.
“Sono davvero felice di essere qui a Roma. È la seconda volta che giocherò qui, quindi sono emozionato”, ha esordito lo spagnolo. “Gli allenamenti finora sono stati ottimi. Sono in buona forma, sono pronto al 100% per iniziare il torneo. Non vedo l’ora di scendere in campo domani.”
Uno dei temi principali affrontati è stato il ritorno in campo di Jannik Sinner dopo lo stop di tre mesi. Alcaraz non ha nascosto la sua gioia nel rivedere il suo grande rivale: “È fantastico. Onestamente, sono davvero felice di averlo di nuovo qui. Sono stati tre mesi. Ovviamente per lui è stato difficile e sono sicuro che sia sembrato un periodo incredibilmente lungo. Ma credo che non ci fosse posto migliore per tornare che qui a casa sua, qui a Roma.”
Lo spagnolo ha espresso l’auspicio di un possibile scontro in finale: “Siamo in lati opposti del tabellone. Spero di incontrarlo in finale. Ma quello che voglio dire è che sono davvero felice di vedere lui e il suo team. Penso che mi divertirò a guardarlo giocare di nuovo, i suoi match. Per il pubblico credo sia fantastico.”
Alcaraz ha anche commentato il recente documentario Netflix sulla sua carriera, ammettendo di essere stato nervoso per la reazione del pubblico: “Sinceramente ero nervoso. Ero nervoso perché non sapevo come sarebbe stato accolto dalle persone, quali sarebbero state le loro reazioni. Mi è piaciuto. Mi è piaciuto. Ma volevo davvero che la gente si divertisse guardandolo, che piacesse anche a loro.”
Il feedback ricevuto ha superato le sue aspettative: “Finora le reazioni sono state super positive, il che per me è stato fantastico. Alcuni giocatori mi hanno detto che l’hanno adorato. Era anche molto onesto. Sono super felice che ci sia stato un grande impatto sulle persone, sui fan. Ho cercato di mostrare la mia persona, come sono, e come stavo lottando, i pensieri nella mia testa.”
Interrogato sulle critiche riguardanti il suo approccio alla carriera, emerse anche dal documentario, dove è apparsa una certa divergenza di vedute con il suo team riguardo all’equilibrio tra professionalità e vita privata, Alcaraz ha risposto con maturità: “Una cosa che ho imparato è di non pensare a ciò che dice la gente, ma solo alle persone reali, le persone a me vicine, il mio team, la mia famiglia o i miei amici stretti. Sto cercando di non pensare a queste cose. Sento cose buone e cose cattive al riguardo. Voglio solo mantenere il mio percorso, la mia strada.”
Il giovane campione ha difeso il suo approccio: “A volte trovano strano seguire quel percorso, come godersi la vita, non essere così professionali come probabilmente potrebbero fare loro. Ma io seguo le cose che voglio, che mi piacciono, il mio team, le cose che il mio team mi dice, le persone a me vicine, la mia famiglia e i miei amici, e basta.”
Alcaraz ha poi sottolineato come i confronti con il proprio allenatore siano normali per qualsiasi giocatore: “Le conversazioni che abbiamo, allenatore e giocatore, le abbiamo tutti. Abbiamo tutti quelle conversazioni su tutto: sui tornei, gli allenamenti, le cose che voglio fare che probabilmente non dovrei. Chiunque dica che non le ha, mente. Penso che questa sia la bellezza, avere sentimenti contrastanti, punti di vista diversi. Alla fine seguiamo lo stesso percorso. Andiamo tutti insieme. Quindi penso che anche questa sia una cosa bella.”
Riguardo alle sue possibilità al Roland Garros, nonostante il recente stop, Alcaraz si è detto fiducioso: “L’anno scorso è stato ancora più difficile. Qui non ho potuto giocare Madrid. Era un torneo speciale per me, quindi per me è stato significativo non poter giocare lì. Ma ho potuto disputare ottimi tornei, Monte-Carlo, Barcellona, buone partite. In questo momento ho fiducia. Gli allenamenti sono andati bene. Sono solo emozionato di iniziare il torneo. Penso che il mio livello sia ad un buon punto.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Dal Foro Italico, Foro Italico
@ Leftwing13 (#4379014)
Cori razzisti , lancio di motorini dagli spalti, feriti, dispiego di forze dell’ordine
Trogloditi ? Fai tu
Vuoi questo nel tennis ? Io no
Vuoi persone che ignorano qualsiasi cultura sportiva e parlano solo per individuare il
“nemico” di turno ? Io no
A ognuno il suo
E’ ovvio che persone come il kenobi di turno se tornano al calcio fanno un favore a chi segue e ama il tennis, nessuno ne sentira’ la mancanza
Non entro nel merito della disputa, ma anche a me dà molto fastidio l’atteggiamento snob, che alcune persone qui manifestano nei confronti di chi segue il calcio.
Anche perché è un atteggiamento che non trova fondamento e riscontro nei fatti: anche qui alcuni e non pochi commenti sono provocatori, sciocchi e improntati alla “filosofia” delle opposte fazioni, così come sugli spalti dei campi da tennis, o sui campi da tennis stessi da parte dei protagonisti, spesso si assiste a comportamenti a dir poco inopportuni.
Poi, se consideriamo che in ogni consesso sociale ci sono persone discutibili, è evidente che queste siano tanto più presenti quanto più quel consesso sociale è ampio ed è indiscutibile che il seguito mondiale del calcio sia molto più allargato di quello del tennis.
Quindi, per favore, basta spocchia “classista”, per citare Kenobi che ha correttamente usato quel termine.
Io amo lo sport, dal tennis al calcio, dall’atletica leggera allo sci e non attribuisco a nessuna disciplina, e a chi ne è appassionato, una patente di maggior purezza o addirittura ‘intelligenza’.
Silvy, guarda qualche partita di calcio e ti accorgerai che Inter-Barcellona è stata uno spettacolo non inferiore a un Sinner-Alcaraz e che le settantacinquemila persone presenti sugli spalti del Meazza sono state parte di quello spettacolo e non una massa di trogloditi.
@ Sabatino (#4378877)
Volendo hai ragione! Per quale motivo l’interesse del Papa per il tennis, dovrebbe essere una buona notizia? Nessuno, si fa per dire! Però, sei arguto! enzo
@ cecchinato (#4378861)
E tu che be sai se in privato lo ha fatto?
Per me Alcaraz è un’ottima persona. Poi è chiaro che caratterialmente è l’opposto di Jannik, può piacere o no.
Giudichiamolo sul campo.
Siamo fuori tema, non so se passa questa risposta! Speriamo di si per chiudere! Lo scienziato credente non è detto che sia cattolico. Crede in un essere superiore che nulla a che fare con gli uomini. Galileo non finì arrosto per grazia del cardinale Bellardino. Abiurò la sua teoria, secondo la quale, nessun uomo può nascere da donna vergine! Blaise Pascal è stato un vigliacco. Dire: “conviene credere”, è da pusillanimi. enzo
ma è esperto di bambismo…
E quale sarebbe la buona notizia?
Anche a me sembra che tra i 2 ci sia un buon rapporto e stima reciproca
Purtroppo c’è sempre qualcuno a cui interessa solo avvelenare l’ambiente , dipende molto dalla cultura sportiva che uno ha e in questo caso è evidente che manca.
GLI HAI MAI DETTO UNA PAROLA DI CONFORTO IN 3 MESI IPOCRITA
Citando Sant’Anselmo d’Aosta (Credo ut intellegam) si può dire che un matematico che crede è un matematico migliore (Oddifreddi è scadente anche come matematico).
Non ho parlato di odio , probabilmente dovrebbe tornare lei alle elementari perché non comprende un testo scritto.
Ho riportato solo le dichiarazioni di Alcaraz, mostravo l’incoerenza.
Non credo che i due si mettano a leggere Kenobi su livetennis.
“Torni a seguire il calcio ” definizione classista per insultare milioni di persone ritenendolole sub umani quando l’odiatrice esaltata è lei bimba.
@ Pikario Furioso (#4378802)
Tra gli altri anche Carlo Rubbia, nobel per la fisica e Fabiola Gianotti, fisica e direttrice generale del CERN di Ginevra.
Stavano per diventare amici, ma poi Alcaraz gli ha girato le spalle, attualmente comunque c’è rispetto reciproco
C’è in ballo la TdS#2 al Roland Garros e credo che Carlitos venga “forzato” a marcare stretto Sasha.
Solo dopo questo confronto potrà pensare a Sinner, credo.
esatto. carlos e Jannick sono buoni amici e in troppi vogliono vedere volari stracci tra i due..
un pò come Roger e Rafa.
Io credo che quando i 2 ragazzi si incontrano si fanno delle grosse e grasse risate su tutti quelli come te .
Non c’è nessun complotto , nessuno che odia nessuno, nessuna volpe o uva fattene una ragione o ritorna a seguire il calcio , nel tennis quelli come te che cercano solo di creare attrito NON sono necessari
Scusa Kenobi, ho sbagliato a quotare.
Al di là di tutto, Alcaraz si è pronunciato con belle parole nei confronti di Jannik.Bravo Carlitos.
Poi ha dimostrato il suo solito ottimismo.In questo sito mi si insegna che ognuno ha le proprie caratteristiche,le proprie emozioni e i propri tempi,per cui bisogna rispettare tutto ciò,senza riserve.
Io ne conosco di scienziati ultracattolici, sembrerebbe un controsenso ma non lo e’. E guardando al passato non dimentichiamo Gagileo Galilei e Pascal entrambi fortemente cattolici.
Evidentemente lei non conosce Platone e il platonismo
Te la mandiamo noi ogni giorno la benedizione
Ahahahaha Ahahahaha Ahahahaha
Si scherza eh!
Bravo Carlitos
Ma la finale sarà con Musetti
Con cui soccomberai in SF
Così disse il mago Otelma
😉
A Carlos viene il naso lungo , o meglio mi sembra la volpe con l’uva.
3 mesi fa disse che non sarebbe cambiato nulla senza Jannik e che avrebbe approfittato per diventare #1.
Invece ha fallito.
Ora lo vorrebbe in finale come se lui già ci fosse, rispetto per gli avversari zero.
Poi le classiche dichiarazioni da smargiasso , di solito quando fa così perde subito e non è al 100%.
Vedremo quanta verità c’è.
Una buona notizia, il nuovo Papa è appassionato di tennis e di matematica. Se legge i miei post,non mancherà di mandarmi la sua benedizione. Strano che ami la matematica, una scienza esatta e non fideistica come la religione. enzo
Una volta si facevano i documentari per celebrare la fine di una grande carriera.
Ora li fanno agli albori della carriera….mah