Da Milano: La nuova vita di Francesco Passaro (con il programma di domani)

21/06/2022 22:39 7 commenti
Francesco Passaro  - Foto Francesco Peluso
Francesco Passaro - Foto Francesco Peluso

In pochi mesi, la carriera di Francesco Passaro è radicalmente cambiata: a suon di vittorie è diventato il nuovo “Next Gen” azzurro. “Tutto è cambiato grazie alla preparazione invernale a Tirrenia. Allenarmi sul cemento mi aiuterà, e adesso sono professionale anche nei dettagli”. A Milano è partito bene, così come gli azzurri: sono in sette al secondo turno. Ritiro di Benoit Paire.

I numeri non mentono mai. E raccontano che l’ascesa di Francesco Passaro è impressionante. Al momento dell’iscrizione all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (45.730€, terra battuta) non aveva una classifica sufficiente per giocare nel tabellone principale. Gli avevano riservato una wild card, ma avrebbe comunque giocato le qualificazioni. I fisiologici ritiri pre-torneo gli hanno garantito l’ammissione diretta ed è addirittura l’ottava testa di serie, tra i favoriti di un torneo partito decisamente bene per gli azzurri: ne abbiamo sette al secondo turno, in virtù di cinque vittorie su sei in questo maxi-martedì. Tanti riflettori sul perugino, che ha raccolto una vittoria di routine contro il giovane rumeno Nicholas David Ionel: 6-0 6-4 e un posto negli ottavi – da favorito – contro il canadese Alexis Galarneau, che ha causato l’unica sconfitta di giornata per l’Italia (6-1 6-3 a Federico Arnaboldi). In poche settimane, l’umbro è passato da essere underdog a favorito, punto di riferimento in tabelloni di questo livello. “In effetti c’è più pressione, ma vivo tranquillo e cerco di esprimere il mio miglior tennis – racconta Passaro – gli avversari iniziano a temermi perchè mi sono fatto valere. Ma sono sereno, non avverto ansie o pressioni”. Numero 600 del mondo a inizio stagione, oggi è in 254esima posizione dopo un semestre straordinario, con un titolo ITF e due finali Challenger, a San Remo e Forlì. Senza dimenticare la wild card agli Internazionali BNL d’Italia, guadagnata con le pre-qualificazioni. “Quest’anno ho investito in modo diverso sul mio tennis. Ho effettuato tutta la preparazione sul cemento, al Centro FIT di Tirrenia, e per questo devo ringraziare la federazione per l’opportunità. Inoltre sono cambiato molto ‘di testa’. Sono più positivo in campo, lotto punto su punto, e le vittorie hanno avuto effetto benefico”.

GRAZIE TIRRENIA
Il percorso di Passaro è stato più lento rispetto ad alcuni coetanei. Da bambino abitava sopra il Junior Tennis Perugia, laddove ha iniziato a 6 anni, ma quando ne aveva 12 si era dedicato al calcio, cessando gli allenamenti con la racchetta. “Dopo un anno ho capito che il tennis mi piaceva di più, così ho deciso di fare il professionista, anche se ho iniziato da poco a farlo sul serio. Però i tanti anni di lavoro mi hanno aiutato in termini di mentalità, mi piace lavorare e in allenamento lascio tutto me stesso”. In effetti sul campo è un generoso, uno che saprà farsi amare dal pubblico. A questo si aggiungono buone qualità, forgiate dal coach di una vita, Roberto Tarpani. Lo segue da quando aveva 9 anni e non si sono mai separati. “Credo che rimarrà il mio allenatore per sempre, anche perché stiamo lavorando bene – dice Passaro – magari per fare uno step in più potremo aggiungere qualcuno, ma per adesso non c’è bisogno di altre figure. Ormai il nostro rapporto è quasi da padre-figlio, lui mi ha fatto da padrino alla cresima e alla prima comunione. Avendomi cresciuto mi capisce molto bene, sa quando è il momento di spronarmi e quando magari non sono dell’umore giusto. È una chiave importante per svolgere al meglio gli allenamenti”. Nella sua giovane carriera, Passaro ha giocato 110 partite tra i professionisti, di cui 93 sulla terra battuta. Probabilmente resterà la sua migliore superficie, ma è consapevole dell’importanza del cemento. “Infatti se devo svolgere 2-3 settimane di allenamento cerco di andare al Centro FIT di Tirrenia, a patto che ci siano anche altri atleti di livello – racconta – mi trovo molto bene, credo sia la cosa giusta da fare perché non ci sono distrazioni. Il mio atteggiamento è cambiato anche grazie a quello, sono diventato un professionista anche nei dettagli. Quanto alla superficie, non mi ero mai allenato troppo sul cemento. Farlo con continuità mi darà una mano a migliorare tanti aspetti, anche sulla terra, come stare vicino al campo e prendere la rete. Diciamo che mi devo completare ed essere in grado di giocare su tutte le superfici”.

UNO SFIZIO CHIAMATO US OPEN
Per ora lo fa ottimamente sulla terra battuta, fedele a un percorso vissuto senza troppe ansie. All’ASPRIA Tennis Cup 2021 perse al primo turno delle qualificazioni contro il coetaneo Giulio Zeppieri: gli abbiamo chiesto se avrebbe pensato, 12 mesi dopo, di presentarsi nel ruolo di stellina. “Magari non quest’anno, ma sapevo di avere questo tennis nelle mie corde. Dovevo allenarmi meglio e con più costanza, ma sapevo di poterlo fare. Diciamo che ho un po’ accelerato i tempi”: Classe 2001, è coetaneo di Sinner e Zeppieri, oltre a essere più grande di Musetti, Cobolli e lo stesso Nardi. Però sta arrivando tardi: “Ma non ho mai pensato di perdere il treno, in fondo sono sempre stato in ritardo: ho giocato i primi tornei internazionali a 16 anni, poi ho accelerato intorno ai 18, quando sono arrivato a ridosso dei primi 30 nella classifica junior. Ma ognuno ha la sua maturazione e il suo percorso: guai farsi condizionare dagli altri, e chi ti sta vicino non ti deve mettere pressione o fretta, semmai aiutarti e incoraggiarti”. È il caso del 21enne perugino, i cui obiettivi stagionali sono radicalmente cambiati: prima voleva chiudere l’anno tra i top-350, poi costruirsi una classifica per giocare le qualificazioni in Australia… e adesso? “Beh, vorrei togliermi lo sfizio di giocare le qualificazioni dello Us Open. Le liste chiudono l’1 agosto, ho ancora questo torneo più altri quattro, penso di potercela fare. Ma non vorrei guardare troppo a punti e classifica: devo continuare a migliorare il mio gioco perché ho tanti margini. Non ho enormi obiettivi di classifica, ma diciamo che sarebbe bello chiudere l’anno tra i primi 200”.

L’ITALIA VA: IN SETTE AL SECONDO TURNO
È stata una buonissima giornata per gli azzurri: dei sei in campo, si è arreso il solo Andrea Arnaboldi. Per il resto solo vittorie, con l’esordio non facile di Marco Cecchinato. Il vincitore del 2016 ha dovuto lottare per battere il giovane svizzero Leandro Riedi, giocatore di qualità (è stato finalista al Roland Garros junior 2020) ma ancora un po’ immaturo: classe 2002, ha un po’ la tendenza a lamentarsi, ma è un buon prospetto. Per questo, il 7-6 6-4 di Cecchinato ha un certo valore. Il palermitano è reduce da una buona settimana a Parma e punta a fare ancora meglio all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS. Al prossimo turno ci sarà un bel derby generazionale contro Matteo Gigante, anche lui classe 2002. Sorride anche Raul Brancaccio, bravo a tenere a distanza Filip Peliwo (che pure era rodato dalle qualificazioni). Con una prestazione molto robusta, il campano si è imposto con un netto 6-1 6-3, mentre hanno passato il turno anche Giovanni Fonio e Luciano Darderi. Il primo ha vinto un match contro pronostico, superando il francese Martineau, mentre il secondo – molto atteso – ha avuto bisogno di un set per prendere le misure all’esperto Inigo Cervantes. Lo spagnolo lo ha messo in crisi per un set e mezzo, poi dal 3-3 nel secondo l’italoargentino non ha più perso un game. A metà del terzo set, Cervantes ha alzato bandiera bianca quando il punteggio era 4-6 6-3 3-0 per Darderi, che mercoledì sarà protagonista del match clou: sfiderà Ernests Gulbis in uno scontro generazionale, peraltro tra due giocatori con cultura e background profondamente diversi.

RITIRO PAIRE, IN ARRIVO GULBIS-DARDERI
In chiusura è arrivato il ritiro di Benoit Paire. Il numero 76 ATP era attesissimo, ma ha alzato bandiera bianca dopo un set. L’andamento del primo set aveva rispecchiato il suo momento di confusione: sotto di un break, ha rimontato e poi è andato a servire per il set sul 5-4… salvo incassare un break a zero. Dopo aver annullato due setpoint sul 5-6, ha fatto peggio nel tie-break: avanti 6-3 e con tre setpoint a disposizione (di cui due con il servizio a disposizione) ha perso cinque punti di fila. A quel punto, ha deciso che bastava così. Adesso il tabellone si “apre” ancora di più: chi emergerà tra Cecchinato e Gigante, nei quarti avrà il vincente di Marozsan-Vatutin. Ottimi professionisti, per carità, ma non certo imbattibili. Il programma di mercoledì prevede quattro match di singolare: oltre al clou Gulbis-Darderi, in campo altri due azzurri: Gianmarco Ferrari aprirà il programma sul Centrale contro il giapponese Mochizuki, mentre Giovanni Fonio cercherà una mezza impresa contro Alexander Shevchenko: in carriera, il piemontese ha vinto solo una partita contro un top-200 ATP (Gastao Elias a Genova, nel 2018) ma il tennis espresso in questi giorni alimenta qualche speranza. A chiudere il programma, il favorito del torneo Federico Coria sarà chiamato confermare le ottime sensazioni mostrate al primo turno, contro il belga Joris De Loore.

Center Court – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)
1. [LL] Shintaro Mochizuki JPN vs [WC] Gianmarco Ferrari ITA
2. [Alt] Ernests Gulbis LAT vs [7] Luciano Darderi ITA
3. [Q] Giovanni Fonio ITA vs [5] Alexander Shevchenko (non prima ore: 14:30)
4. [1] Federico Coria ARG vs [Alt] Joris De Loore BEL (non prima ore: 17:00)

Grandstand – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)
1. Matteo Martineau FRA / Juan Bautista Torres ARG vs [3] Romain Arneodo MON / Jonathan Eysseric FRA
2. Alexey Vatutin / Tristan-Samuel Weissborn AUT vs Zvonimir Babic CRO / Fabian Fallert GER
3. [WC] Federico Arnaboldi ITA / Gianmarco Ferrari ITA vs [PR] Raul Brancaccio ITA / Inigo Cervantes ESP
4. [4] Luciano Darderi ITA / Fernando Romboli BRA vs [PR] Alexander Merino PER / Petr Nouza CZE

Court 13 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)
1. Piotr Matuszewski POL / Andrew Paulson CZE vs Viktor Durasovic NOR / Aldin Setkic BIH
2. [WC] Matteo Gigante ITA / Francesco Maestrelli ITA vs [2] Diego Hidalgo ECU / Cristian Rodriguez COL

ASPRIA TENNIS CUP – TROFEO BCS (45.730€, terra battuta)
Primo Turno Singolare

Shintaro Mochizuki (GIA) b. Andrew Paulson (CZE) 6-0 6-1

Giovanni Fonio (ITA) b. Matteo Martineau (FRA) 6-3 7-6(6)

Luciano Darderi (ITA) b. Inigo Cervantes (SPA) 4-6 6-3 3-0 ritiro

Alexis Galarneau (CAN) b. Federico Arnaboldi (ITA) 6-1 6-3

Francesco Passaro (ITA) b. Nicholas David Ionel (ROM) 6-0 6-4

Viktor Durasovic (NOR) b. Georgii Kravchenko (UCR) 3-6 6-2 7-5

Raul Brancaccio (ITA) b. Filip Peliwo (POL) 6-1 6-3

Fabian Marozsan (UNG) b. Juan Bautista Torres (ARG) 6-2 6-2

Marco Cecchinato (ITA) b. Leandro Riedi (SUI) 7-6(7) 6-4

Alexei Vatutin (RUS) b. Benoit Paire (FRA) 7-6(6) ritiro

Primo Turno Doppio
Lomakin / Manafov (KAZ-UCR) b. Lammons / Withrow (USA-USA) 6-7(12) 6-3 10-8
Huey / Skugor (FIL-CRO) b. Cornea / Pavlasek (ROM-CZE) 6-4 7-5


TAG: ,

7 commenti

Toio (Guest) 26-06-2022 21:35

Scritto da il_tennista_affaticato
Belle parole di Passaro, trapela un misto di umiltà e ambizione che lascia ben sperare.

L’umiltà si apprezza a tutti i livelli ma se un 254 del ranking non ne dimostrasse…
Non riesco ad immaginare un vero salto di qualità per Passaro che oggi giocava contro un Coria penoso in fase di risposta e che si è ripreso un pò solo dopo aver vinto il primo set.
D’accordo: l’esperienza e l’abitudine a giocare tornei di maggior livello hanno certamente la loro importanza ma un giovane che oggi sembra una “promessa” doveva far meglio contro questo argentino.
Vabbè diamogli tempo…

7
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Nik (Guest) 22-06-2022 15:32

Migliorato a Tirrenia ???? Ma per favore con chi ahahhahaha

6
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Givaldo Barbosa (Guest) 22-06-2022 12:54

@ No Way (#3234360)

“Dopodomani cercherò di esserci”.

Eravamo in pensiero.
Poi sono io ad essere pieno di me…

5
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
carl (Guest) 22-06-2022 11:46

Ma la domanda : cosa è venuto a fare Paire a Milano??

4
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
cataflic (Guest) 22-06-2022 08:14

La cosa che mi colpisce di più di Passaro è che a guardarlo pensi “un arrotolatore muscolare di palline di scuola sudamericana” e invece sottorete ha una bella mano.

3
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
il_tennista_affaticato (Guest) 22-06-2022 07:58

Belle parole di Passaro, trapela un misto di umiltà e ambizione che lascia ben sperare.

2
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
No Way (Guest) 22-06-2022 01:05

Complimenti a chi ha scritto l’articolo, davvero molto buono, che lascia capire molto sulla giornata odierna all’Aspria. Dopodomani cercherò di esserci

1
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!