US Open 2020 Copertina, Generica

Us Open: L’USTA vuole escludere i giocatori che abbiano anche un solo membro dello staff infettato dal coronavirus durante il torneo. L’ATP non è d’accordo

04/08/2020 10:28 29 commenti

L’USTA non scherza e vuole che gli US Open si tengano in condizioni di massima sicurezza nonostante la situazione attuale dovuta al coronavirus.

Infatti, secondo il quotidiano spagnolo Marca, l’organizzazione americana del Grand Slam intende eliminare/escludere qualsiasi giocatore che abbia un membro dello staff infettato dal coronavirus durante il torneo.

Questo è un punto chiave e che genera discordia poiché l’ATP, l’entità che gestisce il tennis maschile, intende togliere punti al torneo se questa decisione sarà definitiva.


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DelPo Fan (Guest) 04-08-2020 21:50

Scritto da paolo

Scritto da smash&lob
Divisivo, provocatore («Ma io dico solo la verità»), personaggio mediatico. Il dottor Alberto Zangrillo, 62enne, medico di fiducia di Silvio Berlusconi, primario di Terapia intensiva e rianimazione all’Ospedale San Raffaele di Milano e prorettore dell’Università VitaSalute di Milano, in ogni occasione in cui rilascia una dichiarazione sul Coronavirus non manca di innescare un vespaio di polemiche. Sarà ospite, insieme al direttore generale Marco Elefanti e al primario di riabilitazione geriatrica del Policlinico Gemelli, Francesco Landi, del festival «Mistero dei monti» di Madonna di Campiglio, oggi pomeriggio alle 17.30 al Salone Hofer (prenotazione obbligatoria e gratuita, posti limitati, obbligo di autodichiarazione e mascherina). «Covid-19. Discesa sul campo» il titolo dell’incontro. Non ci sta a passare per negazionista rispetto all’emergenza sanitaria, Zangrillo, ma rivendica di parlare di evidenze in base al lavoro suo e della sua équipe al San Raffaele con l’osservazione e la cura diretta dei pazienti (oltre 1.200): «Il virus esiste ma la malattia è cambiata. I focolai ci sono ma hanno poco significato: i contagiati non sono malati». «L’emergenza sanitaria non c’è più, ma non ho mai detto che il virus non esiste più: già ad aprile dissi che dovremo conviverci finché non ci sarà un vaccino» non finisce di ripetere nelle interviste che rilascia e lo ha ribadito anche in un incontro in Senato, qualche giorno fa, dove è intervenuto a fianco del leader leghista Matteo Salvini e di Vittorio Sgarbi. Per Zangrillo oggi «il virus circola poco e clinicamente è inesistente, sono pochi i casi gravi. Emergenza vorrebbe dire situazione grave e drammatica. Invece i contagi ci sono ma la malattia è molto debole. Tra contagio e malattia c’è un’enorme differenza» ha ribadito ai convegni che l’hanno visto ospite in questi ultimi giorni prima della tappa campigliana. Zangrillo contesta soprattutto la psicosi da virus ed è convinto che in autunno non ci sarà una seconda ondata di Covid tale da dover far preoccupare. «Ho sbagliato nei toni, chiedo scusa, ma nessuno è mai riuscito a contraddirmi» ha concesso nei giorni scorsi.

Specifichiamo che il Prof. Zangrillo non e’ certo una voce fuori dal coro…ma moltissimi perclari professori la pensano come lui, come tantissimi clinici e medici di minor fama.
Chi li osteggia sono per lo piu burocrati legati alle posizioni del governo perche’ occupano cariche pubbliche e consulenze ben retribuite. Basta controllare i nomi e le cariche… le cose vanno di pari passo…sono per lo piu’ personaggi mediocri legati a doppio filo alla politica

Giustissimo. È il concetto di dittatura sanitaria. Le posizioni dei “medici” (in realtà politicanti o aspiranti tali) associati al comitato e al governo sono le più allarmiste ed emergenziali perché hanno tutto da guadagnarci. Di pari passo il governo si appoggia ai pareri di questi soggetti (dal governo stesso nominati) per giustificare i propri provvedimenti liberticidi. La situazione reale, che con un’emergenza non ha nulla a che vedere, ormai non conta più niente.

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+1: il capitano
puertoescondido (Guest) 04-08-2020 21:16

@ smash&lob (#2571976)

Zangrillo..le tasche piene colme dei dollaroni del Berlusca, se ne va a fare sto convegni, attento che non ci sia mai un adeguato contraddittorio per farlo zittire

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Ago (Guest) 04-08-2020 20:32

Spiegate a Zangrillo che non esiste nessunissimissima evidenza scientifica che il virus sia cambiato in maniera consistente. Quello che è cambiato è il numero di persone ricoverate conseguenza di mesi di lockdown e isolamento precoce dei contagiati

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paolo (Guest) 04-08-2020 19:26

Scritto da smash&lob
Divisivo, provocatore («Ma io dico solo la verità»), personaggio mediatico. Il dottor Alberto Zangrillo, 62enne, medico di fiducia di Silvio Berlusconi, primario di Terapia intensiva e rianimazione all’Ospedale San Raffaele di Milano e prorettore dell’Università VitaSalute di Milano, in ogni occasione in cui rilascia una dichiarazione sul Coronavirus non manca di innescare un vespaio di polemiche. Sarà ospite, insieme al direttore generale Marco Elefanti e al primario di riabilitazione geriatrica del Policlinico Gemelli, Francesco Landi, del festival «Mistero dei monti» di Madonna di Campiglio, oggi pomeriggio alle 17.30 al Salone Hofer (prenotazione obbligatoria e gratuita, posti limitati, obbligo di autodichiarazione e mascherina). «Covid-19. Discesa sul campo» il titolo dell’incontro. Non ci sta a passare per negazionista rispetto all’emergenza sanitaria, Zangrillo, ma rivendica di parlare di evidenze in base al lavoro suo e della sua équipe al San Raffaele con l’osservazione e la cura diretta dei pazienti (oltre 1.200): «Il virus esiste ma la malattia è cambiata. I focolai ci sono ma hanno poco significato: i contagiati non sono malati». «L’emergenza sanitaria non c’è più, ma non ho mai detto che il virus non esiste più: già ad aprile dissi che dovremo conviverci finché non ci sarà un vaccino» non finisce di ripetere nelle interviste che rilascia e lo ha ribadito anche in un incontro in Senato, qualche giorno fa, dove è intervenuto a fianco del leader leghista Matteo Salvini e di Vittorio Sgarbi. Per Zangrillo oggi «il virus circola poco e clinicamente è inesistente, sono pochi i casi gravi. Emergenza vorrebbe dire situazione grave e drammatica. Invece i contagi ci sono ma la malattia è molto debole. Tra contagio e malattia c’è un’enorme differenza» ha ribadito ai convegni che l’hanno visto ospite in questi ultimi giorni prima della tappa campigliana. Zangrillo contesta soprattutto la psicosi da virus ed è convinto che in autunno non ci sarà una seconda ondata di Covid tale da dover far preoccupare. «Ho sbagliato nei toni, chiedo scusa, ma nessuno è mai riuscito a contraddirmi» ha concesso nei giorni scorsi.

Specifichiamo che il Prof. Zangrillo non e’ certo una voce fuori dal coro…ma moltissimi perclari professori la pensano come lui, come tantissimi clinici e medici di minor fama.
Chi li osteggia sono per lo piu burocrati legati alle posizioni del governo perche’ occupano cariche pubbliche e consulenze ben retribuite. Basta controllare i nomi e le cariche… le cose vanno di pari passo…sono per lo piu’ personaggi mediocri legati a doppio filo alla politica

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me-cir te no 04-08-2020 19:18

Scritto da nicknole1964
Ca..ata megagalattica.
Quindi: un tennista gioca e vince sei incontri (3 su 5) e mentre si prepara per la finale, il suo fisioterapista risulta positivo ad un test (magari è asintomatico e sta meglio di noi).
Il tennista fa il tampone ma è negativo, si sente da dio, ma viene eliminato dalla finale per via del fisioterapista; l’altro giocatore vince a tavolino.
Altri commenti sono superflui.

Scusa, ma é un eventualità che non può succedere: se tutti sono negativi da piú di 15 giorni ed hanno vissuto in una “bolla”, uno non diventa positivo il giorno prima della finale

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paolo (Guest) 04-08-2020 19:17

Scritto da Carl
@ smash&lob (#2571976)
Il personaggio citato è certamente persona preparata e capace però sta guardando la cosa solo dall’interno del suo reparto all’ospedale.
Sicuramente quanto dice è vero, ma appunto solo relativamente al ristretto ambito che gli compete.
Estendere le sue affermazioni al di fuori di questo, in tutta Europa o in tutto il mondo, è un grave errore da parte di chi ne riporta le parole. Lui stesso se ne guarda bene da commetterlo.

Capisco in un reparto di TI di Madrid o di Miami e’ tutt’ altra storia…,,li ci sono malati diversi con sintomi diversi…ahahahah leggere cose del genere…non e’ possibile

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paolo (Guest) 04-08-2020 19:15

Scritto da smash&lob
Divisivo, provocatore («Ma io dico solo la verità»), personaggio mediatico. Il dottor Alberto Zangrillo, 62enne, medico di fiducia di Silvio Berlusconi, primario di Terapia intensiva e rianimazione all’Ospedale San Raffaele di Milano e prorettore dell’Università VitaSalute di Milano, in ogni occasione in cui rilascia una dichiarazione sul Coronavirus non manca di innescare un vespaio di polemiche. Sarà ospite, insieme al direttore generale Marco Elefanti e al primario di riabilitazione geriatrica del Policlinico Gemelli, Francesco Landi, del festival «Mistero dei monti» di Madonna di Campiglio, oggi pomeriggio alle 17.30 al Salone Hofer (prenotazione obbligatoria e gratuita, posti limitati, obbligo di autodichiarazione e mascherina). «Covid-19. Discesa sul campo» il titolo dell’incontro. Non ci sta a passare per negazionista rispetto all’emergenza sanitaria, Zangrillo, ma rivendica di parlare di evidenze in base al lavoro suo e della sua équipe al San Raffaele con l’osservazione e la cura diretta dei pazienti (oltre 1.200): «Il virus esiste ma la malattia è cambiata. I focolai ci sono ma hanno poco significato: i contagiati non sono malati». «L’emergenza sanitaria non c’è più, ma non ho mai detto che il virus non esiste più: già ad aprile dissi che dovremo conviverci finché non ci sarà un vaccino» non finisce di ripetere nelle interviste che rilascia e lo ha ribadito anche in un incontro in Senato, qualche giorno fa, dove è intervenuto a fianco del leader leghista Matteo Salvini e di Vittorio Sgarbi. Per Zangrillo oggi «il virus circola poco e clinicamente è inesistente, sono pochi i casi gravi. Emergenza vorrebbe dire situazione grave e drammatica. Invece i contagi ci sono ma la malattia è molto debole. Tra contagio e malattia c’è un’enorme differenza» ha ribadito ai convegni che l’hanno visto ospite in questi ultimi giorni prima della tappa campigliana. Zangrillo contesta soprattutto la psicosi da virus ed è convinto che in autunno non ci sarà una seconda ondata di Covid tale da dover far preoccupare. «Ho sbagliato nei toni, chiedo scusa, ma nessuno è mai riuscito a contraddirmi» ha concesso nei giorni scorsi.

110 e lode con menzione

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paolo (Guest) 04-08-2020 19:11

ma cos’e’ un torneo o il soggiorno in un gulag sovietico ?

22
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Ago (Guest) 04-08-2020 19:10

Scritto da LunaDiamante

Scritto da Carl
@ smash&lob (#2571976)
Il personaggio citato è certamente persona preparata e capace però sta guardando la cosa solo dall’interno del suo reparto all’ospedale.
Sicuramente quanto dice è vero, ma appunto solo relativamente al ristretto ambito che gli compete.
Estendere le sue affermazioni al di fuori di questo, in tutta Europa o in tutto il mondo, è un grave errore da parte di chi ne riporta le parole. Lui stesso se ne guarda bene da commetterlo.

Per me Zangrillo, per il solo fatto che parla ai congressi assieme ai due negazionisti Salvini e Sgarbi, è assolutamente poco credibile, sotto tutti gli aspetti. E pure antipatico.

Sottoscrivo in pieno

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nicknole1964 (Guest) 04-08-2020 17:22

Ca..ata megagalattica.
Quindi: un tennista gioca e vince sei incontri (3 su 5) e mentre si prepara per la finale, il suo fisioterapista risulta positivo ad un test (magari è asintomatico e sta meglio di noi).
Il tennista fa il tampone ma è negativo, si sente da dio, ma viene eliminato dalla finale per via del fisioterapista; l’altro giocatore vince a tavolino.
Altri commenti sono superflui.

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Markux in (Guest) 04-08-2020 16:28

So che l’USTA vuole escludere anche chi ha un parente, fino al quinto grado, pregiudicato da ogni evento pubblico o privato.

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Tennisaddicted (Guest) 04-08-2020 15:07

Scritto da Mario
A Nadal non servono nè i punti né i soldi. Ha smesso da anni di guardare la classifica
Quest’anno vuole uno slam.
Agli Us.Open è sempre andato bene ( ne ha vinti 4 contro i 3 di Nole e i 5 di Roger ) ma da persona intelligente qual’è, sa bene che è difficile vincerli entrambi quest’anno e che quindi dovrà fare una scelta.
Non credo gli convenga andare a perdere tempo negli Usa

Sono d’accordo su tutto tranne che sulla conclusione. Visto che Madrid non si fa, non ha più senso saltare New York. Certamente vuole preparare bene Parigi, tiene più alla 13a vittoria in Francia che alla 5a in USA. Ma se va a New York, non lo farà comunque da turista, e potete scommetterci che darà tutto. Senza Madrid avrà tutto il tempo per recuperare energie.

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LunaDiamante 04-08-2020 14:59

Scritto da Carl
@ smash&lob (#2571976)
Il personaggio citato è certamente persona preparata e capace però sta guardando la cosa solo dall’interno del suo reparto all’ospedale.
Sicuramente quanto dice è vero, ma appunto solo relativamente al ristretto ambito che gli compete.
Estendere le sue affermazioni al di fuori di questo, in tutta Europa o in tutto il mondo, è un grave errore da parte di chi ne riporta le parole. Lui stesso se ne guarda bene da commetterlo.

Per me Zangrillo, per il solo fatto che parla ai congressi assieme ai due negazionisti Salvini e Sgarbi, è assolutamente poco credibile, sotto tutti gli aspetti. E pure antipatico.

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Mario (Guest) 04-08-2020 13:52

A Nadal non servono nè i punti né i soldi. Ha smesso da anni di guardare la classifica

Quest’anno vuole uno slam.

Agli Us.Open è sempre andato bene ( ne ha vinti 4 contro i 3 di Nole e i 5 di Roger ) ma da persona intelligente qual’è, sa bene che è difficile vincerli entrambi quest’anno e che quindi dovrà fare una scelta.

Non credo gli convenga andare a perdere tempo negli Usa

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ibson 04-08-2020 13:24

Scritto da Tennisaddicted

Scritto da Tennisaddicted

Scritto da roberto
@ Andrea (#2571985)
RAFAEL NADAL.. ha solo da perderci in termini di punti e non ha bisogno di soldi

Ma.figuriamoci

Nadal vuole solo vincere uno slam per agguantare Federer, assolutamente non gli interessano i punti ATP.

Sì e vuole giustamente vincere il Rolando, dove non può sbagliare. E se rischia di comprometterne la vittoria andando agli USO non ci va.

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Carl 04-08-2020 12:56

@ smash&lob (#2571976)

Il personaggio citato è certamente persona preparata e capace però sta guardando la cosa solo dall’interno del suo reparto all’ospedale.
Sicuramente quanto dice è vero, ma appunto solo relativamente al ristretto ambito che gli compete.

Estendere le sue affermazioni al di fuori di questo, in tutta Europa o in tutto il mondo, è un grave errore da parte di chi ne riporta le parole. Lui stesso se ne guarda bene da commetterlo.

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Gualtiero 04-08-2020 12:52

Scritto da roberto
@ Andrea (#2571985)
RAFAEL NADAL.. ha solo da perderci in termini di punti e non ha bisogno di soldi

Non è possibile perdere punti nel 2020.

13
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+1: il capitano
Carl 04-08-2020 12:50

Scritto da roberto
@ Andrea (#2571985)
RAFAEL NADAL.. ha solo da perderci in termini di punti e non ha bisogno di soldi

Non può perdere punti, neanche se perdesse al primo turno.

12
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Tennisaddicted (Guest) 04-08-2020 12:42

Scritto da Tennisaddicted

Scritto da roberto
@ Andrea (#2571985)
RAFAEL NADAL.. ha solo da perderci in termini di punti e non ha bisogno di soldi

Ma.figuriamoci

Nadal vuole solo vincere uno slam per agguantare Federer, assolutamente non gli interessano i punti ATP.

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+1: il capitano
Tennisaddicted (Guest) 04-08-2020 12:41

Scritto da roberto
@ Andrea (#2571985)
RAFAEL NADAL.. ha solo da perderci in termini di punti e non ha bisogno di soldi

Ma.figuriamoci

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roberto (Guest) 04-08-2020 12:23

@ Andrea (#2571985)

RAFAEL NADAL.. ha solo da perderci in termini di punti e non ha bisogno di soldi

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-1: Gualtiero
Andrea (Guest) 04-08-2020 12:09

@ roberto (#2571968)

Fammi il nome di un giocatore che, potendo scegliere, preferirebbe rinunciare al prize money piuttosto che ai punti.

8
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Salvo (Guest) 04-08-2020 12:09

A mio parere, se la conditio sine qua non che pone la USTA è: “vuoi partecipare assieme al tuo team agli US Open? Bene, tutto il team deve essere negativo”, allora è ragionevole.
Fossi un tennista ringrazierei la USTA che si sta prodigando nel far disputare uno slam, peraltro attuando tutte le necessarie misure di sicurezza.

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Mario (Guest) 04-08-2020 11:58

Scritto da roberto
sarà anche nulla ma di fatto uno slam senza punti che senso ha?

Forse ha senso per i soldi che vengono elargiti ai giocatori.

6
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SVP (Guest) 04-08-2020 11:55

Siamo alla follia più totale!

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smash&lob (Guest) 04-08-2020 11:46

Divisivo, provocatore («Ma io dico solo la verità»), personaggio mediatico. Il dottor Alberto Zangrillo, 62enne, medico di fiducia di Silvio Berlusconi, primario di Terapia intensiva e rianimazione all’Ospedale San Raffaele di Milano e prorettore dell’Università VitaSalute di Milano, in ogni occasione in cui rilascia una dichiarazione sul Coronavirus non manca di innescare un vespaio di polemiche. Sarà ospite, insieme al direttore generale Marco Elefanti e al primario di riabilitazione geriatrica del Policlinico Gemelli, Francesco Landi, del festival «Mistero dei monti» di Madonna di Campiglio, oggi pomeriggio alle 17.30 al Salone Hofer (prenotazione obbligatoria e gratuita, posti limitati, obbligo di autodichiarazione e mascherina). «Covid-19. Discesa sul campo» il titolo dell’incontro. Non ci sta a passare per negazionista rispetto all’emergenza sanitaria, Zangrillo, ma rivendica di parlare di evidenze in base al lavoro suo e della sua équipe al San Raffaele con l’osservazione e la cura diretta dei pazienti (oltre 1.200): «Il virus esiste ma la malattia è cambiata. I focolai ci sono ma hanno poco significato: i contagiati non sono malati». «L’emergenza sanitaria non c’è più, ma non ho mai detto che il virus non esiste più: già ad aprile dissi che dovremo conviverci finché non ci sarà un vaccino» non finisce di ripetere nelle interviste che rilascia e lo ha ribadito anche in un incontro in Senato, qualche giorno fa, dove è intervenuto a fianco del leader leghista Matteo Salvini e di Vittorio Sgarbi. Per Zangrillo oggi «il virus circola poco e clinicamente è inesistente, sono pochi i casi gravi. Emergenza vorrebbe dire situazione grave e drammatica. Invece i contagi ci sono ma la malattia è molto debole. Tra contagio e malattia c’è un’enorme differenza» ha ribadito ai convegni che l’hanno visto ospite in questi ultimi giorni prima della tappa campigliana. Zangrillo contesta soprattutto la psicosi da virus ed è convinto che in autunno non ci sarà una seconda ondata di Covid tale da dover far preoccupare. «Ho sbagliato nei toni, chiedo scusa, ma nessuno è mai riuscito a contraddirmi» ha concesso nei giorni scorsi.

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-1: LunaDiamante
roberto (Guest) 04-08-2020 11:24

sarà anche nulla ma di fatto uno slam senza punti che senso ha?

3
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Christian (Guest) 04-08-2020 11:07

Ok anche se la probabilità di avere un membro contagiato, diciamoci la verità, con tutte le precauzioni che prenderanno, sarà quasi nulla

2
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Mario (Guest) 04-08-2020 10:57

Non capisco il senso di questa iniziativa. Se il membro di uno staff e’ infetto e il giocatore no…il giocatore gioca e l’infetto va in isolamento…

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