Dopo Laver un Grande Slam è ancora possibile?
25/09/2014 08:18 
23 commenti
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Grigor Dimitrov classe 1991, n.10 del mondo
Sono passati 45 anni da quando nel 1969 Rod Laver segnò un’impresa leggendaria e forse irripetibile andando a conquistare in un unico anno i 4 tornei Major.
La storia Slam è ricca di aneddoti e storie particolari, con i 4 tornei più importanti organizzati dai Paesi che per primi vinsero la Coppa Davis (Australia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti appunto) che nel tempo si sono resi teatro di incontri epici e battaglie destinate a ricordi imperituri.
Se nel tennis femminile l’impresa di conquistare il Grande Slam è “relativamente” recente grazie alla tedesca Steffi Graf e più volte per lo strapotere di alcune grandi atlete è stata forte l’impressione che tale evenienza si potesse ripetere (penso alla svizzera Martina Hingis nel 1997 o allo strapotere attuale di Serena Williams), nel circuito maschile questo scenario è apparso perlopiù utopico nel corso del tempo.
Sembra una provocazione visti i grandi campioni che si sono succeduti negli ultimi anni, con ¾ di Fab4 che sono apparsi dei veri e propri pigliatutto e in grado di macinare record su record: il problema per loro purtroppo sta proprio nella convivenza forzata. I vari Roger Federer, Rafael Nadal e la versione 2011 di Novak Djokovic avrebbero potuto tranquillamente segnare un Grande Slam, ma si sono portati via vicendevolmente trofei che avrebbero contribuito ad arricchire ulteriormente le loro già nutrite bacheche, con Federer in particolare che ha sofferto lo strapotere fisico di Nadal sul rosso parigino a impedirgli un più che teorizzabile trionfo. Un loro possibile Grande Slam futuro è adesso però decisamente improbabile: a sfavore dello svizzero gioca il correre dell’età, risultando difficile ipotizzare anche solo un singolo ulteriore trionfo Slam, mentre per Nadal l’incognita dell’integrità fisica sembra montagna difficile da scalare. Ci potrebbe riuscire Nole Djokovic, più giovane e maggiormente integro dal punto di vista atletico, ammesso che ritrovi quelle motivazioni e quello spirito da fighter che dal 2011 sono un po’ scemati e che inoltre, fattore imprescindibile, i 2 suoi più accreditati avversari si facciano inesorabilmente da parte.
E fra le nuove leve? C’è qualcuno che ha i crismi del campionissimo in grado di avvicinare il sogno dei 4 grandi tornei in un solo anno? Gli ottimi prospetti e i giovani campioncini che già si sono affacciati con relativo successo nel circuito hanno bisogno di attente valutazioni e pronosticare un candidato come Zverev e Kyrgios adesso sfiorerebbe solo la dietrologia e risulterebbe essere un mero discorso fine a se stesso. Su chi puntare quindi? Per motivazioni personali non amo i bombardieri, quella tipologia di giocatori che puntano tutto sul servizio, rendendolo un’arma di distruzione che copre le falle di fondamentali spesso arrangiati e discutibili, in un tennis fatto di potenza, soprattutto muscolare, dove comunque è possibile emergere anche senza talenti puri e cristallini.
Il sogno Grand Slam ha bisogno di tante componenti nella sua difficile realizzazione: una spendibilità sulle varie superficie, fattore che taglia fuori di fatto gli specialisti e coloro che provano delle vere avversioni, o hanno dei limiti evidenti su alcuni terreni di gioco (Sampras o Becker con la terra rossa su tutti). La sfera psicologica è altrettanto importante, con una condizione di stabilità che diventa necessaria per mantenere intatte le motivazioni e la concentrazione per la durata degli interi tornei. Non ultima, ma sempre fondamentale, la tenuta fisica: impensabile non far corrispondere a un sogno del genere un allenamento duro e impegnativo che forgi il fisico e lo tempri in vista di match maratona che mettono in discussione la muscolatura che deve sempre rispondere a modo.
Personalmente, trovo l’unico serio candidato a un’impresa del genere, con notevoli aggiustamenti da fare e una crescita personale che deve compiersi sinonimo di maturazione, il bulgaro Grigor Dimitrov: il suo potenziale è illimitato, il suo gioco incanta le platee ma il tennista classe ’91 deve ancora compierne di strada e prima dovrà riuscire a incamerare fiducia con vittorie di prestigio, inseguendo ancora peraltro il suo primo successo proprio in un torneo Slam. Quest’anno la crescita è stata a tratti lampante con la semi finale Wimbledon suo fiore all’occhiello ma le grandi pause che durante l’anno lo hanno contraddistinto, rendono il percorso verso un’effettiva consacrazione ancora lungo e tortuoso ma a mio dire comunque plausibile.
So che non tutti saranno d’accordo con la mia scelta, riscontrando nel bulgaro un carattere non adatto a un trionfo del genere o una poca predisposizione al successo sul lungo periodo: come a dire che un exploit estemporaneo lo raggiungerà ma pensare a 4 tornei dello Slam in un solo anno, è solo una perdita di tempo. A mio avviso, nel panorama tennistico che ci si pone davanti, non ci sono pretendenti seri e credibili a un successo così eclatante, ma se nel mio mondo ideale, talento fa rima con affermazione, Dimitrov parte con un netto vantaggio rispetto a tutti gli altri, sebbene soprattutto su terra finora abbia raccolto decisamente poco. Sono sicuro che affinando alcuni aspetti del suo gioco e restando centrato sull’obiettivo, il bulgaro possa dire seriamente la sua.
Un Grande Slam è impresa più unica che rara, ma io punto su Grigor. Se si deve rischiare con un pronostico spesso contro corrente, bisogna farlo veramente.
Alessandro Orecchio
TAG: Dimitrov, Grigor Dimitrov, Notizie dal mondo
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Quinzi lo vedo bene!!
I prox fab4 saranno quinzi, donati, Napolitano e baldi!! 🙂
Dai raga!! 🙂
io credo che Nole in realtà la avesse quest’anno l’oppurtunità di vincerlo. Murray assente, Federer in miglioramento ma con qualche anno di troppo, Nadal meno forte dello scorso anno, Dimitrov e Raonic non ancora pronti.
L’anno prossimo, secondo me, è già troppo tardi.
Nadal se non si fosse infortunato ad ao 2010 l’avrebbe fatto.. Peccato
Secondo me, nei prossimi 2/3 anni il solo Djokovic ha qualche chance.
Poi la parola passerà alle nuove leve.
@ groucho (#1176196)
Noia.
Non ti stanchi di essere così pesante?
Bravo Orecchio
@ groucho (#1176196)
Ecco che arrivi puntuale come il cattivo tempo a settembre! Fossi in te cambierei registro…
Dimitrov farà fatica a vincerne uno di slam se mai ce la fa, suvvia… articolo troppo scarno, approfondisce poco. e djokovic nel 2011 è stato ad un passo dal GS, per come si gioca oggi è il più completo e infatti più spesso n.1
Concordo al 100%
Infatti il 61 di Federer primo set 2006 ci sta proprio a pennello con quel che dici 😯
Sia federer, sia nadal hanno avuto concrete possibilità di fare il grande slam, ma federer si è trovato spesso davanti nadal superiore sulla terra, mentre nadal ha avuto parecchi infortuni che l’hanno bloccato.
Temo che gli unici attualmente all’orizzonte per tentare tale impresa(dopo almeno 7/8 anni di nuove leve solo bravi, ma non campionissimi) possano essere i newcomers delle classi ’95/96/97 per cui penso che anche loro si ruberanno trofei a vicenda come i fab4 e per altri 10 anni siamo a posto così!
Su Dimitrov concordo…ma prima facciamogli vincere qualche torneo importante…una semifinale a WImbledon mi sembra troppo poco come metro di giudizio. Io punterei tutto su Cilic: maturo, in forma e ormai mentalmente temprato!
@ Talaaa (#1176248)
Si era trovato di fronte uno che sulla terra è quasi imbattibile, questa è la verità, altro che non aveva capito cosa fare. C’è poco da dire…fin quando ci sarà Nadal il Roland Garros gli altri lo vedono con il binocolo, a meno che lo spagnolo non esca prima come è successo nel 2009.
Non sono d’accordo con orecchio secondo me dimitrov non ha la stoffa per vincere slam, non credo che un giocatore che non ha fatto grossi risultati fino ai 23 anni di colpo si trasformi, credo di più alle nuove generazioni e in particolare a kyrgios
L’unico negli ultimi quaranta anni che abbia avuto concretamente le possibilità di realizzarlo è stato Roger Federer.
Sebbene il 2009 sia stato l’anno in cui ci è andato più vicino (le 2 finali perse in Australia e a New York potevano essere benissimo vinte entrambe, infatti sono state perse di un soffio al quinto), i veri anni in cui avrebbe potuto farcela sono 2006 e 2007, dove era nettamente il più forte su cemento ed erba ma si è trovato davanti un ragazzo su terra contro il quale non aveva ben capito che fare.
A mio parere, più strategia e accortezza lo avrebbero portato al successo nel 2006, mentre il 2007 è figlio proprio della sconfitta dell’anno precedente.
Attualmente nessun giocatore è in grado di poter raggiungere questo traguardo e le giovani leve non potranno fare di meglio, molto semplicemente.
@ Giuliano da Viareggio (#1176230)
Sono d’accordo con te su Djokovic e su…Orecchio!
Non vedo nessuno in grado di realizzarlo…Orecchio ottimo come sempre. Grande!
Come al solito un articolo che suscita la voglia di esprimere il proprio commento. Complimenti a Orecchio. Da parte mia mi associo a coloro che non reputano nessuno in grado di compiere questa impresa. Volendo però individuare un nome su cui fare scommesse, direi che attualmente esiste un solo giocatore che possiede le qualità tecniche, fisiche e mentali per raggiungere un tale traguardo: DJOKOVIC.
nessuno scometterebbe sul Becu ?
Siamo alle solite. L’argomento è forzato, le tesi deboli, la conclusione farraginosa. Aggiungo che nell’analisi mancano completamente tutti gli argomenti più importanti che possono favorire o sfavorire la possibilità che un atleta possa riuscire nell’impresa: (1) gli interessi economici nel concentrare su una sola figura l’interesse dei media in funzione di marketing globale; (2) le superfici, se verranno uniformate o differenziate nel tempo; (3) il doping, se evolvendosi a livello generico possa favorire almeno per un periodo gli atleti che usciranno da un certo “laboratorio”; (4) le sommesse, ovvero se gli allibratori vorranno polarizzate o meno il loro business e gestire una massa monetaria ben più alta rispetto a quella che proviene dallo sport in sé.
Tutto questo, e forse altro, manca nell’articolo.
le superfici sono molto uniformate, non è tanto un problema tecnico, secondo me, quanto un problema fisico
si è visto agli ausopen ultimi che i top player sono giunti senza energie
per vincere devi essere al top fisico
essere al top fisico da gennaio a settembre è quasi impossibile
Sono d’accordo al cento per cento con l’analisi di Orecchio. Anch’io, per un eventuale futuro Grand Slam, punterei su Dimitrov. E’ senza dubbio il più “polivalente” (forte su tutte le superfici) tra i nuovi campioni in arrivo. Sicuramente non lo farà nel 2015; ma dal 2016, quando Federer e Nadal saranno “il passato” e la coppia Djokovic-Murray comincerà lentamente il declino, può fare il Grand Slam. Dimitrov è sicuramente il più talentuoso fra i nuovi campioni dei prossimi anni e, senza i Fab Four, avrà il vantaggio di non avere avversari fortissimi, completi e talentuosi a contendergli il titolo. Anch’io, come Orecchio, se fossi costretto a scommettere, scommetterei su Dimitrov. Ma la scommessa che farei con più convinzione è sul fatto che nessuno, nei prossimi anni, ripeta l’impresa di Rod Laver del 1969…
Articolo con molti spunti interessanti…ma su Dimitrov ho davvero le mie riserve. Credo che un Grande Slam sia veramente difficile per i prossimi 10/15 anni.