Ana Ivanovic e un ritiro provocatorio a Wuhan?
23/09/2014 23:43 
28 commenti
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Ana Ivanovic classe 1987, n.10 del mondo
Stiamo assistendo al primo turno del Premier 5 di Wuhan e a darsi battaglia sul campo da tennis sono la serba Ana Ivanovic e la russa Anastasia Pavlyuchenkova: la tennista di Samara si trova avanti di un set e di un break nel secondo (7/5 – 5/3), la serba recupera e sembra pronta a una nuova ennesima battaglia ma in un attimo sul punteggio di 6/5 a favore della russa la Ivanovic decide di ritirarsi.
Un bollettino medico che recita un infortunio alla coscia sinistra, ma le sensazioni e le riflessioni createsi attorno a questo epilogo surreale sono tante e differenti fra loro.
Recente vincitrice del torneo di Tokyo, forse la serba sperava in un trattamento migliore, un po’ privilegiato, senza dover scendere in campo all’indomani del successo nipponico, ma un regolamento evidentemente con delle crepe e da rivedere, l’ha subito fatta scendere sul rettangolo di gioco per un primo turno non dei più semplici: avesse incontrato una wild card locale, una versione appannata della Ivanovic avrebbe potuto comunque spuntarla, ma contro la Pavlyuchenkova, tennista di caratura importante e in grado di far male anche alle top player, non è stato sufficiente.
Il regolamento di sicuro ha dei limiti che andrebbero superati: siamo seri suvvia, non si tratta di favorire una giocatrice (o un giocatore) piuttosto che un altro offrendo la possibilità di rifiatare da un precedente impegno, ma pretendere che in 24 ore si passi da un Paese a un altro e, senza praticamente provare il campo in allenamento, affrontare subito l’avversario di turno dopo una settimana in cui hai appena ottenuto un successo che di sicuro ti ha consumato energie preziose, ha decisamente del paradossale. Non avrei trovato per nulla incredibile che gli organizzatori modificassero l’order of play in base alle esigenze speciali di alcune giocatrici, d’altronde a rimetterci alla fine sono proprio loro, perdendo una tennista come la Ivanovic, motore capace di catalizzare l’attenzione mediatica, in un torneo che contemporaneamente all’uscita di scena della serba ha visto anche la dipartita di altre grandi favorite per la vittoria finale.
C’è un ma, e a mio avviso è anche abbastanza grande: il ritiro della Ivanovic però mi fa storcere il naso, ma non per il fatto che una tennista professionista non sia “libera” di farsi male e di chiamarsi fuori da una partita e da un torneo. Mi fa storcere il naso per le modalità in cui si è sviluppato. Ritirarsi a incontro compromesso l’ho sempre trovato di dubbio gusto e, se è pur vero che la WTA, la grande sbandierata famiglia della WTA, l’ha messa in condizioni di giocare un match non in condizioni ottimali, è pur vero che nessuno l’ha obbligata a scendere in campo e, sebbene il beneficio del dubbio vada sempre concesso, è decisamente strano il fatto che non si sia ritirata prima, finendo per mancare di rispetto soprattutto all’avversaria.
Posso giustificare il comportamento della Ivanovic solo se dietro il suo gesto si nasconde un chiaro intento provocatorio, cercando di puntare il dito con un’azione forte contro quelle regole che hanno falsato il suo rendimento e condizionato lo spettacolo di Wuhan. C’è da aggiungere inoltre che si tratta di una tennista in corsa per il Masters di fine stagione e il desiderio di provarci fino all’ultimo può essere stato infine un fattore da non sottovalutare e da tenere in considerazione.
Ho letto da più parti commenti nei forum che si dicevano scandalizzati dall’antisportività della Ivanovic, rea a loro modo di vedere le cose, di aver tenuto comportamenti discutibili già in passato e in più di un’occasione: personalmente non riscontro nella tennista serba i crismi della giocatrice sleale e credo che in questa specifica situazione, la prima a non sapere come comportarsi sia stata proprio lei, fra il desiderio di provarci, fra l’interesse economico e un fisico che di contro invocava a gran voce una pausa.
Sarebbe piuttosto semplice a mio avviso regolamentare i primi turni dei tornei in maniera diversa, salvaguardando l’integrità dei tennisti che nelle settimane precedenti sono stati protagonisti e che avrebbero bisogno di almeno un giorno di stacco, per mantenere intatto l’appeal del torneo e la possibilità che tutti i migliori (o i più in forma) si giochino il successo finale nei momenti salienti della settimana. Sarebbe un discorso che farebbe comodo a tutti…senza sottovalutare che il proliferare di ritiri discutibili andrebbe certamente diminuendo. Sembra incomprensibile quindi perché ancora non si proceda a una revisione delle regole. Speriamo in un cambiamento prossimo futuro.
Alessandro Orecchio
TAG: Ana Ivanovic, Ivanovic, WTA Wuhan, WTA Wuhan 2014
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Tutti bravi dietro la tastiera del PC,ma non potete sapete realmente
Cosa passa per la testa di una giocatrice.Si passa dal un torneo al l’altro senza riposare e il fisico ne risente.Non sono bestie ,sono esseri umani e la WTA dovrebbe almeno far riposare finaliste del torneo precedente.Chi ha detto che gesto di Anna e antisportivo,non direi proprio perche le colleghe del circuito hanno sempre detto che e la più carina e educata.
E aggiungo anche che se l’avessero fatto altre tenniste sarebbero state pesantemente criticate.
Alla Ivanovic è tutto concesso: ritirarsi quando vuole… fare gli mto quando vuole…
Diciamo che se l’intento è provocatorio, con questo gesto la Ivanovic ha dimostrato perfettamente perché con i mezzi che ha ha vinto un solo Slam.
ma che ragionamento è ???
io parlo dei tennisti che guadagnano cifre a sei zeri (meritati, per carità, sono bravi giocatori), che viaggiano in prima classe e stanno in hotel a 5 stelle, che magari chiedono altri soldi sottobanco per partecipare a certi tornei e poi si lamentano di tutto e di tutti. e che magari hanno la residenza a Montecarlo o in Lussemburgo quando se va bene in quei paesi ci passano solo sopra con l’aereo….
non mi riferivo a chi gioca futures, challenger e neppure a chi è oltre il numero 200 del mondo
@ groucho (#1175819)
Le grandi parolone e la sintassi spiccatamente manierista crollano di fronte al fatto che tu, puntualmente a ogni articolo di Orecchio, hai qualcosa da ridire…non ho mai letto un parere positivo e ciò, anche solo per le leggi della probabilità, è impossibile…non sei sincero, non nobile nei sentimenti, è ben diverso il discorso.
Leggendo questo articolo mi è venuto in mente il famoso adagio “Mai rovinare una bella storia con la verità”. Ma quando la storia è brutta e fa acqua da tutte le parti? 😛
Battute a parte, scommetto che nessuno – chi ha scritto l’articolo, chi commenta qui e chi commenta nei forum – ha visto la partita. Tutti questi dubbi sulla Ivanovic non sarebbero nemmeno emersi. Almeno in chi non ragiona per partito preso.
Per chi vuole, qui si può rivedere l’intero match:
http://wangqiu.qqzhibo.net/video/32149.html
La serba, già stanca e dolorante, si è fatta male sul 5-7 5-5 40-40, è stata fasciata, ha ripreso giocando da ferma il game perdendolo rapidamente, poi si è seduta, forse inizialmente con l’intenzione di concludere la partita. A questo punto il suo angolo l’ha convinta a ritirarsi, per non aggravare ulteriormente l’infortunio. Scelta assolutamente condivisibile, visto che il Premier mandatory di Pechino è alle porte e che per migliorare la propria classifica la serba doveva raggiungere almeno le semifinali a Wuhan, impresa impossibile da infortunata. Il match non era affatto compromesso, come è stato detto, basti dire che la Pavlyuchenkova aveva già servito avanti 7-5 5-4 ed era stata brekkata. Se non ce la fai, non ce la fai. O tranne che alla Ivanovic si imputi il dubbio gusto di infortunarsi sul 5-7 5-5 40-40 e non prima…
Detto questo, sono d’accordo quando si sottolinea la pessima figura fatta dalla Wta. A mio avviso l’unica soluzione praticabile in questi casi è anticipare le finali al sabato.
Alla fine credo proprio che questo pastrocchio costerà il master di fine anno alla Ivanovic (oltre alle pessime prestazioni offerte in tre slam su quattro quest’anno, evidentemente).
La Wozniacki, l’altra finalista di Tokyo, ha beneficiato di un bye grazie alla posizione in classifica. Al secondo turno ha avuto notevoli difficoltà contro l’ottima Suarez Navarro, riuscendo a prevalere solo al tie del terzo set. Senza il giorno di riposo Caroline avrebbe vinto? Forse sì, forse no. Chissà. Stesso discorso si potrebbe fare per la Kerber, coinvolta in una vicenda pressoché identica contro Zarina Diyas (era sotto 2-4 al terzo ma poi in qualche modo è riuscita a vincere).
In questo caso a farne le spese è stata la Ivanovic, speriamo la prossima volta non succeda ad un’altra.
@ CM (#1175764)
Scusi ma sono state anche altre finaliste, non solo a Tokio….perche solo lei si deve lamentare?
Mi scusi ma se la vita dei tennisti e cosi rosea perchè gli operai non lasciano la fabbrica per alzarsi comodamente alle 7 di mattina fare due ore di atletica due ore di cesti due ore di allenamento ed arrivare a sera senza aver guadagnato un soldo (ma aver speso per allenatore e attrezzatura) per poi prendere macchina/treno/aereo per andare a giocare i futures da qualche parte in italia o in europa (magari guadagnando 10 avendo speso 100), per poi trovarsi a 30 anni senza un titolo di studio, un soldo in banca ed una professione?
L’antipatia è un sentimento nobile e mai casuale, sempre motivato anche se la motivazione è difficile da esprimere. Provare antipatia per uno sconosciuto dimostrerebbe una nobiltà di sentimenti ancora più pura e spiccata, semmai qualcuno ci riuscisse (e magari in rari casi qualcuno ci riesce).
Per quanto mi riguarda, purtroppo, io non sono una persona di nobili sentimenti, quindi non riesco a provare né simpatia né antipatia per alcuno. Perdipiù, riesco a motivare le ragioni del mio dissenso, quindi questo dà prova della mia completa povertà di sentimenti.
@ CM (#1175764)
D’accordissimo. A meno di eventi straordinari (pioggia e simili) 1 giorno di break deve sempre essere rispettato.
Attenzione che l’Asia è grande, Tokyo e Wuhan hanno poco in comune, nè il cibo, nè l’ambiente, nè il clima, solo un fuso orario vicino (-2 se non sbaglio). E quello che ha più problemi ad adattarsi è generalmente lo stomaco.
e si perche la serba c ha un bel ..o e due belle …te..fosse stata la navarro invece…e non è neanche la prima volta che ha atteggiamenti bamkbineschi in campo…una cosa è sicura non ha lo stile da campionessa
E’ del tutto assurdo che le finaliste di Tokyo non abbiano beneficiato di un bye.
A loro serviva e era pienamente giustificato, alle teste di serie più alte invece era un favore immotivato.
Ma evidentemente anche il tennis risente della rivalità sino-nipponica
Buono l’articolo, ottima l’interpretazione di quanto è successo. Mi sembra che Alessandro Orecchio sia un giornalista in grado di centrare sempre il momento giusto per fare commenti (non solo tecnici).
A Tokio ci sono andate chi ci voleva andare, anche Karolina Pliskova era nella stessa situazione di Ivanovic ed è negli ottavi 1 set pari con Kvitova.
Serena, Sharapova e Bouchard si sono presentate “fresche” da tornei le prime due sono out spero non capiti lo stesso alla terza.
Ora vorrei sapere perchè la F a Wuhan si deve fare di sabato se addirittura la F maschile degli USOpen è stata di lunedì.
Ormai sono anni che nei paesi arabi e a volte in Asia si deve chiudere il torneo il sabato; ci sono motivi religiosi credo ma il regolamento a mio avviso andrebbe rivisto e la programmazione deve consentire a chiunque vince un torneo la domenica di non essere costretta a giocare il 1°t. di lunedì.
Poi vogliono gli Slam in Asia?. 😆
ma tutti questi tennisti che si lamentano di tutto e di tutti perché non provano a lavorare una settimana in miniera o in fabbrica alzandosi alle 4 di mattina ???
@ groucho (#1175487)
Come spesso capita ai tuoi commenti, ti esprimi in un discreto italiano ma ti lanci anche in sterili valutazioni personali sull’autore (che peraltro non ti risponde mai) che maldestramente celano una chiara antipatia nei suoi confronti.
Quando fai la programmazione sai che i tornei sono tutti ravvicinati e ovviamente punti a vincerli tutti; ma in finale la domenica ci arrivano solo due persone.
Un giorno in più fa molta differenza soprattutto se vieni da 4-5 partite intense giocate tutti i giorni e rifiatare è fondamentale sia muscolarmente che mentalmente.
Penso che la Ivanovic, giocando a Tokyo, sapeva benissimo che dopo c’era un torneo Premier 5 che iniziava immediatamente e che dopo ancora ce n’era un altro, un Mandatory, l’ultimo della stagione.
Lei ha fatto bene a giocare e vincere Tokyo, perché le ha dato punti importanti nella race.
Dopo di che non penso possa lamentarsi se subito dopo avrebbe dovuto rigiocare, perchè…lo sapeva benissimo.
E magari, giocare un giorno prima o dopo, avrebbe fatto poca differenza.
Poi si è ritrovata in quella parte di tabellone che avrebbe dovuto esordire subito e non aveva neanche il bye, ma questo non penso sia colpa di nessuno, fa parte del gioco. Delle regole.
Certamente si possono gestire meglio questi tornei così ravvicinati (e questi tornei asiatici da rivedere totalmente, comunque, prima di tutto trasformarli almeno in tornei indoor, perché non si può giocare in determinate condizioni quasi estreme) e dare un po’ più di riposo alle finaliste, magari, ma le giocatrici stesse dovrebbero gestire al meglio la propria programmazione, perché lo sanno benissimo che giocare certi tornei potrebbe influire negativamente nei successivi, soprattutto quelli – uno attaccato all’altro – come questi, e anche più importanti.
E comunque la Ivanovic dovrebbe essere contenta di aver vinto Tokyo, piuttosto che lamentarsi (semmai lo avesse fatto) di tutto il resto.
Quindi secondo me “polemiche” un po’ artefatte e amplificate.
Magari se non ci fosse stata di mezzo la Ivanovic non ne staremmo nemmeno a parlare, ma questa è un’altra storia.
Esatto, quando ci sono queste situazioni al limite, basterebbe dare un bye alle finaliste. forse anche alle semifinaliste del torneo precedente, in questo modo si tutelerebbe sia il torneo successivo che eviterebbe di perdere protagonisti in questa maniera, sia quello precedente che, soprattutto se meno importante, vedrebbe i protagonisti impegnarsi al massimo senza il timore, andando troppo avanti, di compromettere il torneo seguente…
In ogni caso Ana non ha fatto nulla di criticabile… se era effettivamente troppo stanca poco da dire, se lo ha fatto per protesta é ancora più apprezzabile, in fondo la partita era messa male, ma non ancora chiusa, quante milioni di volte abbiamo visto qualcuna che serve per il match e perde il servizio… apprezzo sempre chi protesta rimettendoci personalmente.
Non so se effettivamente ci sono stati tutti questi commenti scandalizzati per il suo ritiro, se fosse vero sarebbe l’ennesima dimostrazione che come dice un famoso detto “la madre degli idioti é sempre in cinta”.
iscriversi a un po meno tornei magari??..cmq prendere isoldi e poi ritirarsi non è affatto bello,sempre se di ritiro premeditato si tratta
Quoto!
Sembra un ritiro provocatorio. D’sltronde il fatto che la Ivanovic sia in corsa per uno degli ultimi posti per il Master fa pensare il contrario. Forse ha capito che era troppo stanca e comunque non avrebbe avuto la possibilità di reggere una settimana di fila.
Comunque troppi tornei importanti, troppo vicini.
Potrebbero riservare dei bye ai tennisti che arrivano in finale la settimana precedente (mi sembra che in passato sia successo); ma ora i tornei sono talmente sovrapposti che non c’è tempo neanche di aspettare.
Un gesto provocatorio, lo si fa in tutt’altra maniera, non ritirandoti per ripicca quando stai per perdere la partita…
Quando uno ha ragione, e si comporta così, PERDE la ragione.
Dietro il suo gesto si nascondono delle bizze.
E una grande mancanza di stile e di classe, e una chiara mancanza di rispetto per l’avversaria.
La Ivanovic è una bambinona, più che sleale.
Basta vedere le sceneggiate che fa quando sbaglia l’arbitro, si dimena letteralmente come una bimba…
Non ha contegno, è impulsiva, dominata dalle emozioni.
Chiariamoci una volta per tutte: Wuhan ha la finale programmata di sabato ed un tabellone che porta le giocatrici a fare sei partite per vincere il titolo. In questo modo Ivanovic non poteva non giocare un altro giorno al di fuori di lunedì, perché altrimenti gli organizzatori le avrebbero dovuto far giocare due partite al martedì o più avanti. Con sei partite – eventualmente – da giocare, la serba non avrebbe avuto neanche un giorno di riposo.
Questo non esclude la teoria del ritiro polemico, ma non credo sia la strada da percorrere… penso sia più semplicemente stanchezza.
Io credo già si puo dire che questo torneo e una Farsa (trovatemi un premier 5 con tutte queste TDS fuori), e quelle rimaste sono passate miracolosamente vedi Wozniacki Kerber ed anche la Bouchard , eccezione solo per la Kvitova vinto “facile” ok il Bye per le prime otto TDS ma non si puo pretendere che una vinca in Giappone tra premiazione Viaggio interviste volo non sono neanche 24 ore . certo ha provato magari la sua avversaria cedeva ma visto che non la fatto secondo me e sta una provocazione ma non mi sento di condanrla anzi ha fatto “bene”qui abbiamo assistito e visto di tutto chi lascia nel TB nel terzo chi come Serena che non si teneva in piedi jankovic mollare dopo 15 min ect ect ora chiedo intanto questo posto meritava di essere un premier 5?e per giunta a discapito di altri tornei vedi Tokio vogliono il 5 Slam? sarebbe un Errore ok i soldi tutto quello che volete ma non sono pronti ne dentro ne fuori il campo. questo e solo il mio pensiero ma e sicuro se pur apprezzando tante giovani che hanno una possibilià Muguruza su tutte domani nn solo dal punto di vista televisivo non c’é una sola partita interessante da vedere comunque rimane un mio parere e vale quello che vale Nulla ma e il mio pensiero.
Io sono convinto che Ana si sia fatta male…e sentendosi frustrata dalla situazione nella quale era (cioè il giocare subito il primo giorno d gare) non ha fatto in modo che questo ritiro fosse uguale a qualsiasi altro! Si è sentita offesa e non tutelata…
Onestamente ho avuto anche io la stessa percezione: un ritiro provocatorio e una forma di contestazione agli organizzatori e al sistema per l’assurda situazione, la miope considerazione e la dilettantesca gestione del tabellone.
Come spesso capita a questo autore, produce un articolo scritto in un discreto italiano (oserei solo contestare il termine “dipartite”, che mi evoca funeree sortii) ma dai contenuti essenzialmente vacui, sostenendo tesi del tutto oppugnabili.