Federico Arnaboldi sulle orme del cugino (con il programma di domani)

20/06/2022 22:49 5 commenti
Federico Arnaboldi nella foto - Foto Francesco Peluso
Federico Arnaboldi nella foto - Foto Francesco Peluso

Per la prima volta in carriera, Federico Arnaboldi conquista il main draw di un Challenger senza l’aiuto di una wild card. Supera l’esperto Safwat e fa tesoro dei consigli di Diego Nargiso. “Ho grande fiducia in lui, è preparatissimo. Mio cugino Andrea? Sogno che mi possa aiutare, ma ha ancora molto da dare come tennista”. Forfait Moroni e Dellien, esordio OK per Coria e Gigante. Bel successo per Gianmarco Ferrari.

L’ultima volta che Federico Arnaboldi ha giocato il tabellone principale di un torneo Challenger risale al 2019. Tre presenze, due come wild card e una come lucky loser. Per questo, la sua qualificazione all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (45.730€, terra battuta) ha un sapore speciale. Per la prima volta, giocherà un torneo così importante avendolo conquistato con le proprie forze, peraltro nella città in cui ha vinto il Torneo dell’Avvenire nel 2016. Al turno decisivo, il comasco ha superato l’esperto Mohamed Safwat col punteggio di 6-2 4-6 6-2. Vittoria di prestigio: l’egiziano sarà pure in fase discendente, ma soltanto due anni fa saliva al numero 130 ATP. “Sono più che soddisfatto del primo e del terzo set – esordisce Arnaboldi – nel secondo lui ha fatto qualcosa di diverso e ha messo in campo molte prime di servizio, mettendomi in difficoltà in risposta. Allo stesso tempo, anche le mie percentuali si sono abbassate. Ma è stato bravo lui, non ho particolari demeriti”. Classe 2000 (ha compiuto 22 anni proprio due giorni fa), Arnaboldi è allenato dall’ex davisman Diego Nargiso, che con lui conserva l’abitudine di catechizzare il proprio giocatore subito dopo la partita. Qualche minuto di chiacchierata, fitta e intensa. “Lui è molto pressante in senso positivo – continua Arnaboldi – in questi casi ci limitiamo ad analizzare la partita. Oggi mi ha un po’ rimproverato: sono in cerca di fiducia, avendo ripreso a giocare da poco dopo un lungo infortunio, quindi sono un po’ troppo critico con me stesso. Lui mi dice di non farlo, sa che ci vuole tempo”.

UN BRUTTO INFORTUNIO
Nargiso è una figura chiave nella crescita e nello sviluppo di Arnaboldi, anche in virtù di un carattere molto acceso: Nargiso è passionale, sanguigno, mentre Arnaboldi è un ragazzo piuttosto posato. “Intanto è bravissimo dal punto di vista tecnico – aggiunge Federico – ho grande fiducia in quello che dice, perché i fatti dimostrano che ha sempre ragione. Inoltre ci tiene molto, ha grande passione. Durante la partita mi incita molto: io di natura sono un tipo tranquillo, ma rispetto a quando ero piccolo sono molto migliorato, mi carico di più e ho un atteggiamento generalmente migliore. Devo lavorarci ancora, ma sono contento della direzione intrapresa”. Numero 597 ATP, Arnaboldi ha visto rallentare la sua crescita a causa di un fastidioso infortunio che si è trascinato per troppo tempo. “Mi sono bloccato nel mio momento migliore: avevo appena vinto due tornei di fila, poi a fine luglio dell’anno scorso ho avvertito un dolore agli addominali. Ho commesso l’errore di giocarci sopra per tre tornei, poi al quarto mi sono fermato e la risonanza magnetica ha evidenziato uno strappo. Mi sono curato – pensavo in modo giusto – ma dopo due mesi è comparso un altro strappo, leggermente più in basso ma nella stessa zona. Anche in questo caso mi sono fermato qualche mese, ma a gennaio ho giocato appena due tornei e mi sono bloccato di nuovo. Allora ho effettuato accertamenti più approfonditi e finalmente abbiamo individuato l’origine del problema e come fare per evitarlo. Ho ripreso da un paio di mesi, ma atleticamente sono ancora un po’ indietro. Faccio fatica, la condizione non è ancora ottimale. Ci vorrà un po’ di tempo”.

LA DIFFERENZA CHALLENGER-ITF
Intanto festeggia un buon risultato, che gli permette di acquisire esperienza in un mondo – quello Challenger – che non conosce ancora troppo bene. “Rispetto ai tornei ITF c’è grande professionalità. Noto che tutti i giocatori stanno per conto proprio e fanno il loro dovere – prosegue Arnaboldi – sul campo, devo dire che nel post-COVID il livello dei tornei ITF è cresciuto molto. La mia idea è che tra ITF e Challenger non ci sia troppa distanza”. Arnaboldi tornerà in campo martedì e potrà verificare la sua impressione contro il canadese Alexis Galarneau (n.297 ATP), avversario ostico ma non certo imbattibile: dopo la semifinale a Francavilla al Mare ha raccolto tre sconfitte di fila al primo turno. Federico punta a imitare suo cugino Andrea, che in questo torneo ha una lunga storia: vanta una semifinale nel 2013 e un quarto nel 2018. Un cugino che rappresenta tantissimo per Arnaboldi jr. “Non si vuole intromettere nella mia carriera, insiste spesso sul fatto che devo percorrere la mia strada e fare i miei errori – conclude Arnaboldi – ma se gli chiedo qualcosa è sempre pronto a dare un consiglio, è molto presente nella mia vita, così come io lo sono nella sua. Il consiglio migliore? Probabilmente me lo deve ancora dare. E poi è ancora molto motivato, è convinto di poter fare ancora qualcosa di buono nel tennis giocato, e magari migliorare il suo best ranking. Quanto a me, sin da piccolo coltivo il sogno che possa aiutarmi. Magari un giorno, chissà”.

LA TENACIA DI ERNESTS GULBIS
La mattinata di lunedì ha portato un paio di forfait dell’ultimo minuto. A circa un’ora di distanza sono arrivati i ritiri degli ultimi due vincitori del torneo: prima Gian Marco Moroni (problemi alla parte bassa della schiena), poi Hugo Dellien, bloccato da un dolore al polso destro. Con l’uscita di scena dei numeri 3 e 4 del draw, il tabellone si apre a mille soluzioni, e chissà che non ne possa approfittare qualche giovane italiano. Non è troppo giovane, ma non ha perso motivazione, l’eterno Ernests Gulbis. Ex top-10, ex semifinalista a Parigi, marito di una designer di gioielli (Tamara Kopaleyshvili), figlio di un’attrice e di uno degli uomini più ricchi di Lettonia, avrebbe tutte le ragioni per lasciar perdere. Invece continua a lottare pur essendo fuori dai top-300 ATP. La sua tenacia è stata premiata nel 5-7 7-6 6-4 con cui ha superato Julian Lenz. Appesantito, tornato al vecchio movimento col dritto, gioca con una passione quasi sorprendente. È rimasto in campo per quasi tre ore e ha rimesso in piedi un match che sembrava compromesso quando il tedesco è andato a servire sul 7-5 6-5. Negli ottavi se la vedrà con il vincente di Cervantes-Darderi.

AVANTI FERRARI E GIGANTE
In chiusura di giornata sono arrivati i primi due squilli azzurri nel tabellone principale: hanno centrato un posto negli ottavi le wild card Matteo Gigante e Gianmarco Ferrari. Il primo ha vinto il derby contro Francesco Maestrelli (6-4 6-2), mentre il secondo ha raccolto un gran bel successo contro il francese Maxime Janvier, che pure lo precede di circa 300 posizioni (n.289 ATP contro 579). La vittoria di Ferrari ha quasi del miracoloso: sotto 6-1 5-2, ha ripreso per i capelli la partita imponendosi col punteggio di 1-6 7-6 6-3. E pensare che al cambio di campo sul 5-2 nel secondo, l’azzurro aveva ripreso rapidamente posto per giocare, quasi rassegnato a perdere, mentre l’avversario se l’è presa talmente comoda da incassare un warning per perdita di tempo. Punto dopo punto, Ferrari ha trovato pesantezza e profondità nei colpi, stimolando Janvier dal lato destro. Il dritto del francese ha mostrato tutte le sue lacune, unite a una fragilità mentale importante: sul setpoint nel tie-break, ha tentato un improbabile serve and volley sulla seconda d servizio, affossando in rete la volèe. È poi uscito mentalmente dal match nel terzo, distruggendo la racchetta dopo essere andato in svantaggio 4-1 e subendo un penalty point un paio di game dopo per aver detto qualche parola di troppo. Buon successo per Ferrari, giocatore che lascia intravedere ottime qualità. Mancino e potente, ricorda alla lontana Fernando Verdasco. Dovrà migliorare sul piano atletico e magari mostrare un pizzico di grinta in più, ma da quel punto di vista può stare tranquillo: coach Diego Nargiso (che lo segue in un mini-team di cui fa parte anche Arnaboldi) è la persona adatta per spingerlo in questo senso. Adesso avrà una grande chance di raggiungere i quarti, poiché se la vedrà col vincente di Paulson-Mochizuki, rispettivamente qualificato e lucky loser nella zona di tabellone lasciata sgombra da Dellien. Martedì è previsto un maxi-programma, con ben dieci match di singolare e il completamento del primo turno. In campo sei italiani ed è inevitabile che gli occhi siano soprattutto su Marco Cecchinato (alle 14.30 sul Centrale contro lo svizzero Riedi) e sul giovane Luciano Darderi, impegnato contro Inigo Cervantes in apertura di giornata. Non prima delle 17 ci sarà l’esordio di Benoit Paire, che è già a Milano e nel tardo pomeriggio di lunedì ha effettutato il primo allenamento per prendere confidenza con la terra battuta dell’ASPRIA Harbour Club. Ad aspettarlo c’è il russo Alexey Vatutin.

ASPRIA TENNIS CUP – TROFEO BCS (45.730€, terra battuta)
Primo Turno Singolare

Joris De Loore (BEL) b. Robin Haase (OLA) 6-1 2-0 ritiro

Alexander Shevchenko (RUS) b. Aldin Setkic (BIH) 6-1 6-2

Ernests Gulbis (LET) b. Julian Lenz (GER) 5-7 7-6(1) 6-4

Gianmarco Ferrari (ITA) b. Maxime Janvier (FRA) 1-6 7-6(5) 6-3

Federico Coria (ARG) b. Pedja Krstin (SRB) 6-1 6-1

Matteo Gigante (ITA) b. Francesco Maestrelli (ITA) 6-4 6-2

Turno di Qualificazione
Fabian Marozsan (UNG) b. Georgii Kravchenko (UCR) 6-3 6-3

Federico Arnaboldi (ITA) b. Mohamed Safwat (EGI) 6-2 4-6 6-2

Filip Peliwo (POL) b. Shintaro Mochizuki (GIA) 6-2 1-6 6-4

Andrew Paulson (CZE) b. Giovanni Oradini (ITA) 6-2 6-0

Giovanni Fonio (ITA) b. Samuel Vincent Ruggeri (ITA) 7-5 6-0

Inigo Cervantes (SPA) b. Andrea Basso (ITA) 6-3 7-5

Center Court – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. [Q] Inigo Cervantes ESP vs [7] Luciano Darderi ITA
2. [8/Alt] Francesco Passaro ITA vs [Alt] Nicholas David Ionel ROU
3. [6] Marco Cecchinato ITA vs Leandro Riedi SUI (non prima ore: 14:30)
4. Alexey Vatutin vs [2] Benoit Paire FRA (non prima ore: 17:00)

Grandstand – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. [Q] Giovanni Fonio ITA vs [Alt] Matteo Martineau FRA
2. Alexis Galarneau CAN vs [Q] Federico Arnaboldi ITA
3. [Q] Filip Peliwo POL vs Raul Brancaccio ITA
4. [1] Nathaniel Lammons USA / Jackson Withrow USA vs Grigoriy Lomakin KAZ / Vladyslav Manafov UKR

Court 13 – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. [LL] Shintaro Mochizuki JPN vs [Q] Andrew Paulson CZE
2. Viktor Durasovic NOR vs [LL] Georgii Kravchenko UKR
3. [Q] Fabian Marozsan HUN vs Juan Bautista Torres ARG
4. Treat Huey PHI / Franko Skugor CRO vs Victor Vlad Cornea ROU / Adam Pavlasek CZE


TAG: ,

5 commenti

Raffaele (Guest) 21-06-2022 18:18

@ MAXUBS (#3233197)
quello non passerà nemmeno il primo turno !

5
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
demorpurgo (Guest) 21-06-2022 10:57

Come diceva Renatone? Mollalo!

4
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Paolo (Guest) 21-06-2022 07:55

Lascia perdere Nargiso

3
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Lorenzo 66
Perugino doc (Guest) 21-06-2022 07:37

Con tutto il rispetto, non gli spetta una gran carriera allora

2
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
MAXUBS (Guest) 20-06-2022 23:41

Che rimontona Ferrari! Darderi ha una grande occasione! Io tiferò anche per Paire, oltre che per i nostri!

1
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!