Fognini in top10: è possibile?
05/03/2018 12:10 
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Fabio Fognini classe 1987, n.19 ATP
Nell’aprile del 2014 Fabio Fognini arrivò a soli 180 punti dalla top10: Milos Raonic sembrava vicinissimo e l’italiano lanciato verso un risultato tabù da decine di anni. Eppure, lo sappiamo tutti, Fabio sfiorò quella top10 ma non la raggiunse: il treno buono, quello che corona una carriera, sembrava essere definitivamente passato ma lo sport, in questo caso il tennis, è imprevedibile e oggi fornisce al ligure una gustosa seconda chance.
Con la vittoria all’ATP250 di San Paolo Fognini infatti si ripropone nella corsa alla top ten, un’impresa ardua per cui servirebbero tanti punti ma che non è affatto impossibile: al momento al numero 10 della classifica vi è Jack Sock, americano in crisi nera di risultati. Purtroppo lo statunitense, autore di un magnifico finale di stagione pochi mesi or sono, non è l’unico avversario in tale corsa, che comprende il francese Pouille, lo spagnolo Bautista Agut, l’argentino Schwartzman, l’aussie Kyrgios solo per nominarne alcuni.
Con il sesto titolo in carriera, Fabio è arrivato già a 14 vittorie stagionali, traguardo che l’anno scorso raggiunse solo a maggio: facendo due rapidi calcoli e fissando la campagna sul rosso europeo come vera cartina di tornasole, a Fabio servirebbero più o meno 1000 punti, considerando anche le cambiali che adesso scadranno e il piazzamento attuale nella Race ( 11°). Fondamentali più che mai le motivazioni fornitegli dall’allenatore Davin e il tenere sotto controllo i cali di concentrazione: fra Rio e San Paolo vi è stato un miglioramento, ma serve di più per arrivare nell’Olimpo del tennis.
I punti in scadenza si diceva, tanti soprattutto nella doppietta Indian Wells – Miami, pochi sul rosso europeo: agli attuali 2190 punti di Fabio dobbiamo sottrarre i 45 del terzo turno di Indian Wells, i 360 della semifinale di Miami, i 45 del 2T di Madrid, più i 90 di Roma e Parigi. Da qui a giugno Fabio avrà a disposizione 5 Masters1000, alcuni appuntamenti del circuito strategici, più il Roland Garros: attenzione però a non ripetere i passi falsi del 2017, come l’uscita al primo turno a Montecarlo, Budapest che scelse a sorpresa rispetto a Barcelona e Monaco di Baviera. Non è facile perché nella parte di stagione su terra battuta la concorrenza si moltiplica con i vari specialisti, tanto spagnoli quanto sudamericani, a sparigliare le carte in tavola. Non fallire gli appuntamenti chiave, lasciando l’anima in campo: una motivazione valida per tutti ma che Fognini potrebbe sentire maggiormente sua proprio a causa di un obiettivo top. Va detto che a 30 anni (31 a maggio) sembra essere davvero il treno di una vita.
Io vedo Fabio in un crescendo di condizione fisica e credo abbia raggiunto la maturazione tale per non perdere la possibilità di giocarsi quest’occasione, nonostante i momenti in cui esce dal match e “sbrocca” che sempre faranno parte della sua vita in campo e che vanno tenuti in conto.
Difficile fare pronostici in merito e quantificare le sue reali possibilità di approdo fra i primi 10 giocatori del mondo: la doppietta californiana sarà cruciale, con il rosso che poi potrebbe lanciarlo in orbita. Se devo sbilanciarmi credo che Fognini, uno che non molla mai, abbia un buon 50% di possibilità di farcela.
Alessandro Orecchio
TAG: Fabio Fognini, Italiani
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@ Alberto (#2049232)
Tradotto vuol dire poco più del 16%, non è proprio una gran statistica, non te lo volevo dire 😀
Felicissimo se ci riuscisse, ma mi sembra davvero irrealistico:
– il suo tennis e’ fatto di qualità. Eppure i suoi “picchi” non sono stati, ad oggi, da top 10: i vari top 10 “bassi”(goffin,gasquet,isner,querrey,sock,lopez,bautista,verdasco,carreno,almagro,kyrgios , anderson, monaco..) vantano risultati migliori negli slam e nei 1000
– difetta di continuita’: e la top 10 è soprattutto un traguardo di “lunga distanza”
– stagione sulla terra: dà un sacco di punti,ed è il maggiore “buco” nel suo ranking. Ma, a differenza dello swing sudamericano, sono tornei con tutti i Big; inoltre da un paio d’anni fognini si è scoperto tennista più da campi veloci che da “rosso”
– il fattore mentale: spesso fognini da’ il meglio quando si trova senza pressione, va invece “fuori giri” quando sotto i riflettori. La solidità mentale e’ necessaria per ottenere un simile traguardo
Anche il servizio è da top-ten? Non credo…e senza un servizio di livello per entrare nei dieci serve una solidità mentale che Fognini, pur migliorato sotto questo aspetto, non avrà mai. Ma va bene così, Fabio è un grande giocatore di tennis, l’unico che abbiamo, godiamocelo finché dura.
Per tutti quelli che ” è un fuoriclasse, vale i top 10 anzi i top 3″
Fognini in carriera ha giocato 62 volte contro un top 10 vincendo 10 volte. Vorrà dire qualcosa?
Molti big sono ai box,ma serve più che mai una continuità di rendimento nei due Masters americani e soprattutto su terra. Ora è importante tamponare la cambiale di Miami e poi si vedrà…Fabio è più tranquillo in campo e di partite,con questo nuovo atteggiamento,ne può vincere parecchie. Forza Fabio 😉
E’ nelle sue corde indubbiamente.
Inoltre manca tanta gente il cui ritorno ad altissimi livelli non è dare per scontato fin da subio.
Però se ti capita un’occasione come a Rio devi portare a casa il massimo, è questo quello che ancora manca…
Ripeto la svolta sara lo us open
Troppa concorrenza, non ce la farà. Molto più facile che diventi padre una secoda volta, se Flavia é d’accordo!
@ Becuzzi_style (#2049037)
Condivido. La situazione contingente gli offre un’opportunità. Deve approfittarne ora, perchè la “restaurazione” potrebbe riavvenire a breve,entro la fine dell’anno, quando i vari Djioko, Murray, Wawry, aggiungendoci anche gente come Raonic, Nishi e così via, rioccuperanno le posizioni che spettano a loro di “diritto”, ossia in top ten, scavando velocemente il gap con il nostro portacolori.
La chiave sarà la stagione sul rosso europeo che come sappiamo è assai lunga. Se saprà difendersi negli USA e sbarcare in Europa conservando grossomodo la posizione attuale, la possibilità di una capatina, storica per il tennis italiano, nei dieci è alla portata, soprattutto perchè i più grandi di questo sport per ragioni fisiche, Federer a parte, vivono un momento di difficoltà generalizzato.
Si ma questi sono gli anni della verità matura che ad alcuni ottimi tennisti hanno fatto fare un ulteriore salto in classifica: faccio l’esempio di Wawrinka! L’assenza di competitività massimale dei fab 4 ma anche di Stan con lo stesso Federer anzianotto e deboluccio su terra, tutti a Parigi comunque non di certo vicini al top della forma (compreso un rientrante Nadal) renderebbe possibile una sorpresa da miracolo di fine carriera! Una sorpresa che vi dico che potrebbe essere persino seppiana! Se nemmeno alla fine ci sarà un adeguato canto del cigno slam fogninesco con i fenomeni incerottati e stanchi il suo indubbio talento tennistico sarà stato in parte buttato al vento!
Problemi tuoi
…con un buon mental coach può farcela…i colpi sono sicuramente da top ten, come testimoniano gli “scalpi illustri” del suo palmares….
Lì è difficile perché ha bisogno del pubblico a sostegno.
io spero che Fognini arrivi il più in alto possibile ma bisogna essere realisti….leggo di gente che scrive basterebbe fare una semifinale al RG o due quarti in un 1000 come se fosse una cosa facile….se la mettiamo cosi allora è tutto semplice….
Però deve fare almeno 1/8 anche al RG
Concordo
@ Marcomp (#2049087)
Nell’ articolo c’è scritto 31 (anni) A maggio, non che compie gli anni il 31…
Dipende tutto dall’Atp di Roma. Se supera gli ottavi non lo fermano. C’ero contro Dimitrov: il Pietrangeli era una polveriera..
La cosa piu’ importante e’ che come uomo si senta in equilibrio, poi se entra o no nei 10 eletti e’ secondario.
Comunque le possibilita’ al momento ce le ha.
Una precisazione sulla data di nascita di Fognini: 24 maggio, non 31…
Mi sento abbastanza d’accordo con Alessandro Orecchio, l’autore dell’articolo, ma con un distinguo ben preciso. Sulla maturazione raggiunta da Fabio trovo che al momento non sia tale da garantirgli l’accesso ai top ten ma gli riconosco che stia continuando a maturare a ogni torneo e continuando così, può riuscire a conquistare tra Indian Wells e il Roland Garros un quantitativo di punti superiore a 1000 rispetto a quelli ottenuti nel 2017 e la probabilità di successo tutto sommato è anche valutabile al 50%.
Tuttavia non basterà a mio parere rinforzare ulteriormente la solidità mentale (tipo non regalare più il primo set come ha fatto in molti match a Rio De Janeiro e in finale a San Paolo contro Jarry, contro un top 20 sarebbe probabilmente decisivo), dovrà anche programmare il calendario dei tornei a cui partecipare con molta attenzione in modo da prendersi le giuste pause per tirare il fiato. A Buenos Aires ha subito perso da Leonardo Mayer in quanto ancora sfinito dalle fatiche in Coppa Davis contro il Giappone. Ne sa qualcosa anche Lorenzi che è un po’ che non riesce più a imbroccare un torneo. Fabio è sicuramento un tennista di ben altro spessore, però deve imparare ad amministrarsi correttamente anche sotto questo aspetto per riuscire a raggiungere i top ten. Staremo a vedere.
Infatti!!!Facendo finale o semi a Roma e a Parigi la classifica si scala molto di più che vincendo due 250 qualunque. La Vinci e la Pennetta hanno raggiunto il loro bast Ranking facendo bene il master statunitense del 2015 o comunque subito dopo.
TOP TEN quasi impossibile. Già entrare nei 15 sarebbe eccezionale.
Io penso che il discorso fondamentale sia fare bene a Roma e a Parigi. E per bene intendo almeno semifinale e credo anche che questo sia il suo vero obiettivo, non solo per la stagione ma dell’intera carriera. Se poi riuscirà a entrare nei dieci sperando nelle disgrazie altrui (scarsi risultati) o scenderà solo fino alla dodicesima – tredicesima posizione poco importa. Entrerà nella storia del tennis italiano in modo definitivo se farà grandi risultati a Parigi e a Roma o se ci porterà alla vittoria in Coppa Davis. Sono questi i risultati che noi attendiamo da almeno quarant’anni, gli unici veramente in grado di fare la differenza.
In questo momento si puo considerare in rampa di lancio. Dipende da lui se riuscira’ nell’intento, “volere e potere” e poi se non ci riesce, per tutta la vita in famiglia e davanti i suoi figli sara’ (se non raggiungera’ la top-ten) sempre il brocco di casa !!!
@ sandro (#2049060)
Infatti nel femminile le nostre eroine si sono trovate con classifiche incredibili all’indomani di vittorie o finali pesanti slam o tier 1! Se su qualche vittoria minore innesti una finale o semi slam è normale che ti proietti facilmente nell’elite del tennis.
Io credo che il discorso fondamentale sia fare bene a Roma e a Parigi. E per bene intendo almeno semifinale e credo anche che questo sia il suo vero obiettivo, non solo per la stagione ma dell’intera carriera. Se poi riuscirà a entrare nei dieci sperando nelle disgrazie altrui (scarsi risultati) o scenderà solo fino alla dodicesima – tredicesima posizione poco importa. Entrerà nella storia del tennis italiano in modo definitivo se farà grandi risultati a Parigi e a Roma o se ci porterà alla vittoria in Coppa Davis. Sono questi i risultati che noi attendiamo da almeno quarant’anni, gli unici veramente in grado di fare la differenza.
no
Paradossalmente l ultimo Fognini sembra più da veloce che da terra: e le dichiarazioni di un mancato ritorno in sudamerica l anno prossimo di Fabio sembrano confermarlo. Su terra non sarà difficile fare meno punti dell anno passato (specialmente in primavera) quindi unica cambiale grossa tra lui e la Top ten è la semi di Miami.
Ritengo che la vittoria di un 250 o di un 500 minore non sposti molto la considerazione da top ten che abbiamo di un tennista. Ancora una volta Bautista Agut vincendo un 500 ha fatto meglio del Fogna senza che nessuno ne sia abbacinato e pronostichi per lui chissà quale scalata nei top ten! Le pecore si conteranno come sempre negli slam e li è il luogo in cui valutare obiettivamente gli aspiranti top ten!
Now yes, it’s possible ! Se avese avuto dei coach come si deve gia da 10 anni fa altroché 6 tornei….
Sicuramente o ne approfitta adesso o già tra un anno con un paio di big che sono rientrati e con i giovani cresciuti non gli capita più.
Poi assolutamente non sprechi più energie nei 250 che se vuole recuperare posizioni una vittoria non serve a più di tanto e se solo si ferma in semi non servono a niente.
attualmente al decimo posto c’è Pouille con 2400 e senza punti in scadenza a breve, Fabio ne ha 2145 con circa 400 punti in uscita a breve. al nono posto c’è Anderson con 3050 (irraggiungili secondo me per Fognini)senza punti in scadenza. In pratica queste prossime settimane sarebbero le più propizie, ma dubito che Fabio riesca, oltre che “salvare” i 400 punti, a farne altrettanti e che allo stesso tempo nessuno faccia meglio di lui. Ci vorrebbe o una vittoria di un 1000 o una semi al Roland Garros. Sta a lui guadagnarsi la topten
@ FognaFabio (#2049034)
chi subisce la pressione non è bravo a supportarla. Non la rigiriamo a piacimento. Tutti i giocatori sono sotto pressione. Per me Fogna ce la puo’ fare. Forza
@ Pierre Herme’ the Picasso of pastry (#2049031)
Perfetto! Personalmente è dall’anno scorso che ne intravedevo la possibilità per una serie di situazioni contingenti molto favorevoli…è un peiodo storico molto particolare…ha una grande chance…
Anche per me cmq non è un top 10 classico…nel senso che in condizioni normali non varrebbe quella classifica…ma può farcela…frndamentali saranno i MAster su terra e il RG
Fognini è a meno di 300 punti dalla top ten perché Sock è Wawrinka hanno cambiali pesanti a IW. La corsa attuale è su Pouille. Ragionevolmente bastano 3 quarti di finale tra Rg e i 5 master 1000 e due ottavi (360+180+180+90+90) oppure una semifinale e un quarto nei 1000 con ottavi al Rg e altri due 1000 (stessi punti). In realtà una semifinale a Indian wells con Sock e Pouille che fanno poca strada già varrebbe i top ten, ma solo per 2 settimane perché poi escono i punti di Miami.
@ Tifoso degli italiani (#2049005)
però i punti li danno in base al torneo non a chi è iscritto.vincere il 500 di amburgo da 500 punti come quello di acapulco o pechino dove livello è solitamente piu alto.vista la contingenza di tanti infortuni ci vuole fortuna nei sorteggi e una ottima programmazione.mi piacerebbe che fabio facesse una semi in un mille un quarto di finale slam e che vincesse un 250(magari sul cemento) e un 500( amburgo)
Stiamo calmi e non mettiamogli pressione…che in questo, noi italiani, siamo molto bravi
Spero di no, non lo sopporto. Mi dispiace perché in genere tifo sempre per i miei connazionali ma con lui non ce la faccio proprio
Fognini NON e’ un Top 10 ma puo’ arrivare alla top 10 se le cose gli vanno per il verso giusto. Sono d accordo che e’ un nomento particolare con tanti big rotti
@ ale98 (#2048983)
a parte i 2 mille americani credo diventi fondamentale montecarlo dove oltre a federer mancherà gente come delpotro e molti americani che iniziano la stagione su terra solitamente a madrid.
speriamo che a indian wells abbia un buon tabellone perche adesso per il sogono dei 10 diventa fondamentale avere anche fortuna nei tabelloni.se becchi negli ottavi federer sei sfigato se becchi altro magari hai possibilita.vediamo….di sicuro deve e puo giocare tranquillo da qui a luglio quando poi magari potrebbe puntare tutto sul 500 di maburgo solitamente di basso livello
Bisognerebbe fare una macro analisi.Al momento la top10 non è cosi lontana,ma bisogna considerare il numero di campioni out in questo momento(prendi due a caso no,Nole e Murray che appena riprenderanno fiducia e ‘confidenza’ con le superfici ingranerrano molti punti’,poi bisogna considerare anche il range di giocatori tra top 10 e top 30 dove potrebbero esserci exploit di giovani del calibro di Kyrgios(quando gioca concentrato è difficile tenergli testa,anche per uno come il Re),Chung(il piu solido della NextGen,per me un Djoko in miniatura) ecc…Sul discorso sulla tenuta mentale personalmente non sono d’accordo,per me Fogna pecca amcora di quella cosa chiamata mentalità,ovvero quella capacità che ti porta a vincere molti trofei.Insomma,il discorso non è cosi semplice come sembra,per me farà un gran RG,di questa cosa son comvinto,segnatevela!
Che abbia i mezzi per fare una apparizione nei dieci, lo ha già dimostrato. Diverso sarebbe starci un anno o più, oppure arrivarci con grossi risultati, per esempio superando i 3000 punti.
questo e’ l’anno di fognini, pronosticato prima degli australian…
Io non lo adoro, ma credo sia assolutamente possibile. Ha delle qualità tennistiche notevoli
Lo ritengo difficile … le poche possibilità che ha sono legate alla concomitanza di infortuni che stanno affliggendo contemporaneamente diversi top 10 abituali
Mi sembra difficile, la cambiale americana che scadrà ora ci farà capire diverse cose…
Comunque non mi esalterei troppo, ha vinto un atp250 su terra mentre i fenomeni erano fermi e i campioni erano a giocarsi due tornei 500 sul duro… per carità, 6 tornei non sono pochi, ma sono stati vinti tutti più o meno in queste condizioni (tornei su terra in inverno o in estate… ma mai in primavera).
Mi piacerebbe vincesse anche i tornei che contano in primavera su terra o anche qualche torneo minore su altre superfici…
pouille sara’ 10mo la prox settimana
Fabio ora è 16mo a 370 punti dal nr 10 (pouille)….molti punti da difendere nel mese di marzo in due 1000 (fattibile almeno in parte) e poi nei mesi seguenti poco e niente…..io dico 80 % che ce la può’ fare!
orecchio si che è uno che rischia nel fare previsioni…..dare il 50% vuol dire proprio metterci la faccia ! 😆
Aggiusto il tiro rispetto al tuo commento: le qualità tecniche e atletiche per issarsi fino alla top10 le ha. Senza ombra di dubbio. La crescita mentale è tutta da dimostrare, non è questione di ‘avere voglia’. Vedremo nei prossimi mesi. Certo è che da un punto di vista tecnico e atletico non è assolutamente inferiore a molti di coloro i quali frequentano assiduamente la top 20 da anni, su questo concordo. Il grosso limite di Fabio è sempre – e solo -stato di tipo caratteriale. Avesse sempre avuto la tenacia, la garra, la voglia di non mollare mai di un hispanico, ma soprattutto la loro umiltà e dedizione al lavoro, avrebbe vissuto l’intera carriera a cavallo dei top 15 con numerose incursioni tra i 10 e qualche risultato notevole nei 1000 e nei GS. Ha almeno ancora un paio di anni per dimostrare di aver limato alcuni suoi difetti caratteriali e raggiungere posizioni più adeguate al suo pedigree tecnico/atletico. Speriamo sia la volta buona.
No. Non è un fatto di valori o un fatto di numeri, dopotutto Sock non è così distante e da qui alla fine dell’anno ha molto da difendere,
ma perché nei primi 30 al mondo c’è molto equilibrio.
Mentre decantiamo Fognini (e ci mancherebbe, ha vinto un Atp) ci sono altri come Bautista Agut, Pouille, Schwartzmann che sono in continua e costante crescita su tutte le superfici.
Non solo, ci sono anche tanti nobili decaduti che appena troveranno un pochino di salute potranno venire su velocemente, tipo Nole o tipo Raonic (vedo peggio Stan che mi sembra rotto e di nuovo sovrappeso).
Non solo, ci sono anche tanti giovani rampanti come Edmund, Chung e Rublev che possono esplodere definitivamente da un momento all’altro.
Ma non basta. Ci possono essere anche sorprese, come il sempre folle, ma potenzialmente letale Kyrgios.
Quindi troppe incognite in giro e troppa continuità che servirebbe a Fognini, vincitore di un titolo benemerito, ma dove in fondo, tutto sommato, non ha incontrato nessuno più forte di lui in questa settimana. Una settimana in cui l’unico temibile sembrava Cuevas, ma dove invece si rivelava bene Jarry che, con un tennis potente, ma impreciso ha posto più di un grattacapo al Fogna.
Lo ritengo solo un risultato statistico. È da anni al top, solo lo scorso anno prima di miami era andato di poco fuori dai primi 40, ma ci è ritornato alla grande una settimana dopo. Entri o non entri poco importa, mi auguro continui a regalarci altre soddisfazioni, magari in tornei di livello superiori con avversari più forti, questo sì che lo può fare, l’anno scorso giocò alla pari di Rafa a Madrid, e non era il Rafa del 2015 quello dello scarso anno ah. Ovviamente con un grande risultato potrebbe arrivare anche questa tanto agognata (soprattutto dai giornalisti) top 10, ma intanto godiamoci questo meraviglioso inizio d’anno di Fabio, sperando possa continuare così….
Che palle…ogni volta che vince qualche match ricomincia questa litania…se ci arriva bene per lui, ma anche navigare tra i primi come ha quasi sempre fatto negli anni è un grandissimo risultato!
Deve fare la differenza sul rosso. Mi sembra chiaro che ora, nei prossimi due tornei, c’è molta più probabilità di scendere piuttosto che salire, in quanto difendere 405 punti a Indian Wells e Miami non sarà affatto semplice però deve fare il massimo nei 5/6 tornei su terra che giocherà; lì si deciderà la sua stagione. Infatti non ha punti da difendere a Montecarlo, dove può, sorteggio permettendo andare molto avanti, a Madrid tutto sommato difende poco o nulla e bisogna provare ad andare più avanti possibile, così come a Roma dove spero, se dovesse essere in lotta per la top 10, non si faccia prendere dall’ansia di giocare in casa e giochi partite stile Rosol o Garcia Lopez. Infine il torneo più importante sulla terra, ossia il Roland Garros, in cui deve provare a fare il “botto”, centrando i quarti o la semi. Io ci credo e ci spero, forza Fabio!
Non impossibile ma c’è anche un certo Djokovic di mezzo eh? 😛
Non puo farcela. I colpi li ha ma non ha continuita, è indolente , è presuntuoso e poco umile ed ha davanti gente migliore di lui in tutti questi aspetti. Anche la finale di ieri ..sembra sempre che regala punti e set prima di inizare a giocare. Con Jarry ti va bene, con gente più forte no.
Sarebbe stato interessante. Al di là della pur condivisibile opinione del Buon Orecchio. Leggere un resoconto dei punti in uscita di chi concorre con Fabio in questo tentativo. E dei tornei a cui sono iscritti. Così da poter avere un confronto visibile e potersi fare un.idea più precisa e meno vaga 😉
Si, parecchi top ai box e lui è cresciuto sul veloce
impossibile
Scusate, Fabio può aver coperto in parte le cambiali Indian Wells – Miami con la semi a Rio e il titolo a San Paolo?
Alla faccia di non sbilanciarsi, il 50% è un valore mica da poco 😉
Crediamoci e sosteniamolo , forza Fabio!
La top 10,tecnicamente è senz’altro nelle sue corde,ma non è l’unico in rampa di lancio verso l’ambito traguardo. Ci sono anche Pouille(molto probabilmente entrerà in top ten dopo IW),Bautista,Schwartzman,senza dimenticare Kirgios.
Per Fabio è un traguardo difficile,ma realizzabile,magari non adesso ma più avanti nella stagione. Vedremo
Il regime di “libertà condizionale” a cui è attualmente sottoposto sta avendo effetti altamente positivi.
Ce la fa
È una questione di fortuna mista a concretezza e bravura. L’anno scorso Fabio batté Sock in uno stupendo e tirato match due settimane prima che quest’ultimo vincesse bercy e diventasse top 8. Ripeto è una questione di trovarsi al posto giusto nel momento giusto e nel periodo di forma. La programmazione è determinante.
dipende dalla voglia di giocare che ha e dallo stato fisico…..le qualità tecniche le ha senza ombra di dubbio, non lo vedo inferiore ad un Carreno Busta qualsiasi….