ATP Quito: Sconfitte al secondo turno per Paolo Lorenzi e Stefano Travaglia
08/02/2018 20:34 
30 commenti
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Stefano Travaglia nella foto
Esordio amaro per Paolo Lorenzi all’Ecuador Open 2018. Il tennista senese, numero quattro del seeding, è uscito di scena al secondo turno dell’ATP 250 di Quito, battuto dallo spagnolo Roberto Carballes Baena, classe 1993 e n.107 del ranking mondiale, col punteggio di 7-6(4) 7-5 in un’ora e 57 minuti di gioco.
Il tennista iberico, proveniente dalle qualificazioni, ha centrato la quindicesima vittoria in carriera nel main draw di un torneo ATP e se la vedrà con Nicolas Jarry: 1-1 nei precedenti, tutti piuttosto datati. Ad aggiudicarsi l’ultimo incontro è stato lo spagnolo (7-5 6-3 a Guayaquil nel 2014). Una curiosità legata alla sua carriera: nel circuito maggiore, Carballes Baena ha disputato 33 partite, trentuno sulla terra battuta e solamente due su una superficie diversa (il cemento, che non gli ha portato bene viste le sconfitte rimediate da Bedene a Miami 2016 e Ramanathan a Pune di quest’anno).
Per Lorenzi è una sconfitta piuttosto pesante: l’azzurro, che difendeva la finale raggiunta nel 2017, uscirà dai Top-50 del mondo a causa dei punti che non è riuscito a confermare questa settimana. La prima partita stagionale sulla terra battuta, quindi, non ha portato bene a “Paolino”, che ora si sposterà a Buenos Aires per giocare un altro torneo ATP 250.
PRIMO SET
Inizio positivo per Paolo Lorenzi, che però col passare del tempo si è fatto risucchiare da Carballes Baena. Partito con un break di vantaggio, l’italiano è finito col cedere la battuta per due volte consecutive tra terzo e quinto gioco. Avanti per 5-4 e con il servizio a disposizione, l’iberico non è riuscito a chiudere la frazione ed ha restituito il controbreak a Lorenzi.
Sul 6-5 in suo favore, proprio il tennista italiano ha avuto un set point che però non ha concretizzato. Poca storia al tiebreak, con Carballes Baena che se lo aggiudica per sette punti a quattro.
SECONDO SET
Emozioni praticamente nulle nel secondo set, dove sono stati i servizi a farla da padrone. Avanti per 6-5, Carballes Baena ha trovato le chiavi giuste per far male in risposta a Paolo Lorenzi, che ha annullato due palle break (equivalenti a due match point) ma si è poi dovuto arrendere alla terza occasione.
Continua, dunque, l’avventura ecuadoriana di Roberto Carballes Baena, che 365 giorni fa si era spinto fino ai quarti di finale, proprio come quest’anno. Nel 2017, però, affrontò un avversario decisamente superiore quale Albert Ramos Vinolas, mentre domani incontrerà Nicolas Jarry, un giocatore assolutamente alla portata.
La partita punto per punto
ATP Quito
Paolo Lorenzi [4]6
5
Roberto Carballes Baena7
7
Vincitore: R. CARBALLES BAENA
P. Lorenzi – R. Carballes Baena
01:57:09
6 Aces 0
3 Double Faults 2
47% 1st Serve % 57%
26/30 (87%) 1st Serve Points Won 33/44 (75%)
19/34 (56%) 2nd Serve Points Won 18/33 (55%)
3/6 (50%) Break Points Saved 3/5 (60%)
12 Service Games Played 12
11/44 (25%) 1st Return Points Won 4/30 (13%)
15/33 (45%) 2nd Return Points Won 15/34 (44%)
2/5 (40%) Break Points Won 3/6 (50%)
12 Return Games Played 12
45/64 (70%) Total Service Points Won 51/77 (66%)
26/77 (34%) Total Return Points Won 19/64 (30%)
71/141 (50%) Total Points Won 70/141 (50%)
46 Ranking 107
36 Age 24
Rome, Italy Birthplace Tenerife, Spain
Sarasota, FL, USA Residence Granada, Spain
6’0″ (182 cm) Height 5’11” (180 cm)
169 lbs (76 kg) Weight 167 lbs (75 kg)
Right-Handed Plays Right-Handed
2003 Turned Pro 2011
2/3 Year to Date Win/Loss 0/1
0 Year to Date Titles 0
1 Career Titles 0
$4,125,001 Career Prize Money $529,571
E’ terminata al secondo turno la corsa di Stefano Travaglia all’Ecuador Open 2018. Nulla da fare per il tennista di Ascoli Piceno, sconfitto dal cileno Nicolas Jarry, n.95 del ranking ATP, col punteggio di 4-6 7-6(5) 6-3 in due ore e 5 minuti di gioco.
Una vittoria d’oro, in termini di classifica, per il giocatore sudamericano, che da lunedì sarà almeno al 91° posto della classifica mondiale. Ai quarti di finale affronterà Roberto Carballes Baena, con il quale ha vinto uno dei due precedenti: un match non impossibile per il “gigante” di 198cm nativo di Santiago del Cile, che ha centrato l’ottava vittoria in carriera nel main draw di un torneo ATP.
Stefano Travaglia, dal canto suo, ha mancato l’appuntamento con il quarto successo nel tabellone principale di un torneo del circuito maggiore e ora si sposterà a New York per affrontare le qualificazioni del torneo ATP 250 americano.
PRIMO SET
Scorre via piuttosto rapidamente il primo set: il match entra nel vivo a partire dall’ottavo gioco, nel quale Jarry ha ben due occasioni di break sul servizio di Travaglia ma non riesce a concretizzarle. L’azzurro riesce a farsi forza e, pochi istanti più tardi, riesce nell’impresa di togliere la battuta al suo avversario: avanti per 5-4, Stefano si prende qualche rischio di troppo nel decimo game (si è trovato sotto per 15-30) ma riesce comunque a chiudere per 6-4.
SECONDO SET
Tanto rammarico in apertura di seconda frazione per l’italiano, che non ha sfruttato due ghiotte chance di break. Situazione tranquilla fino al 3-2 Jarry, con il cileno che si porta per ben due volte ad un passo dal 4-2 ma Travaglia respinge ottimamente i suoi attacchi e rimane agganciato al punteggio. Sul 4-4 arriva un’altra opportunità per Jarry: il sudamericano non concretizza nemmeno questa, l’italiano ringrazia e allunga il set al tiebreak.
Equilibrio fino al 4-5, poi è un minibreak perso da Travaglia a consegnare, di fatto, il parziale nelle mani di Nicolas Jarry, che si aggiudica il tiebreak per sette punti a cinque e porta il match al set decisivo.
TERZO SET
Stefano Travaglia accusa il colpo nel primo gioco del terzo parziale. Dopo aver perso la battuta, l’azzurro non è mai riuscito a procurarsi palla break complice l’incisività con questo fondamentale da parte di Jarry, che si è aggiudicato l’86% di punti con la prima di servizio in campo ed ha piazzato tre aces (nove in totale, uno in meno di Travaglia). Sul 5-3, con l’epilogo già scritto, non ha alcun problema il tennista di Santiago del Cile a chiudere i conti: è l’ottava vittoria in carriera contro un tennista italiano su quindici incontri totali.
La partita punto per punto
S. Travaglia – N. Jarry 
02:05:06
10 Aces 9
9 Double Faults 3
46% 1st Serve % 59%
39/53 (74%) 1st Serve Points Won 42/50 (84%)
36/62 (58%) 2nd Serve Points Won 24/35 (69%)
7/9 (78%) Break Points Saved 2/3 (67%)
16 Service Games Played 15
8/50 (16%) 1st Return Points Won 14/53 (26%)
11/35 (31%) 2nd Return Points Won 26/62 (42%)
1/3 (33%) Break Points Won 2/9 (22%)
15 Return Games Played 16
75/115 (65%) Total Service Points Won 66/85 (78%)
19/85 (22%) Total Return Points Won 40/115 (35%)
94/200 (47%) Total Points Won 106/200 (53%)
135 Ranking 95
26 Age 22
Ascoli Piceno, Italy Birthplace Santiago, Chile
Foligno, Italy Residence Santiago, Chile
6’1″ (185 cm) Height 6’6″ (198 cm)
176 lbs (80 kg) Weight 191 lbs (86 kg)
Right-Handed Plays Right-Handed
2008 Turned Pro 2014
1/1 Year to Date Win/Loss 3/2
0 Year to Date Titles 0
0 Career Titles 0
$345,020 Career Prize Money $355,861
Lorenzo Carini
TAG: ATP Quito, ATP Quito 2018, Paolo Lorenzi, Stefano Travaglia
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Ma poi chi dice che lo spilungone da terra Jarry sia debole? Era famoso come uno forte ai tempi di Quinzi fenomenale ma non è un falso alto come Gianluigi è un 1.98 per cui il servizio lo spinge naturalmente! Se basta un Ungherese 800 atp alto per far fuori Pellegrino uno spilungone che sa giocare ed è nei 100 ATP può battere anche Travaglia!
@ becu rules (#2029595)
Per Travaglia parli di fasi involutive in un percorso di crescita.
Restando alla sconfitta con Jarry, secondo me ha semplicemente incontrato un giocatore leggermente migliore di lui o comunque alla pari. Secondo me un secondo turno ATP per Travaglia è un buon risultato. Equivale ai quarti in un challenger a livello di punti, ma competendo con gente superiore di solito ci si migliora. E non vedo crisi di rigetto al livello superiore (anche perché a 26 anni ormai caratterialmente devi essere pronto). Semplicemente è difficile perché ormai margini tecnici non ne ha più e gli avversari sono tosti.
Lui, Berrettini, Sonego, Napolitano, e secondo me anche Donati, se lavorano duro possono tutti arrivare a giocare costantemente a livello ATP.
Vorrei vedere in questi ragazzi la feroce determinazione a migliorarsi e ad osare sempre più. Travaglia deve liberarsi dell’eccessiva tensione, Berrettini deve migliorare tecnicamente altrimenti resta insicuro, Napolitano ogni tanto è un po’ apatico (alla Bolelli, a cui è sempre mancato lo spirito da fighter) e Sonego mentalmente mi sembra quello più combattivo di tutti.
Speriamo che tutti riescano a mantenere e migliorare la classifica alternando challenger e quali ATP. E’ molto importante misurarsi spesso con giocatori più forti.
che ecatombe….
Non gongolo per niente. Ma il nuovo non può essere un 26enne. Dovremmo avere anche noi Moutet,Ruud, Tsisipas per non parlare di altri messi ancora meglio. Speriamo che i commenti come i tuoi non li leggano all estero: sai che risate: IL NUOVO!!
Troppo semplicistico. E poi non è che prima dell infortunio( già aveva 22anni) navigasse già nei primi 150…
@ becu rules (#2029595)
Semplicemente se si affrontano tornei più prestigiosi è normale perdere più spesso. Già perdere lottando è positivo per adattarsi al livello e trovare un varco in futuro! Se lo fanno in 7 ogni settimana prima o poi la semi 250 inattesa arriverà lanciando inaspettatamente qualcuno dei nostri nuovi aspiranti ai top 100 ATP.
Si allo Lorenzi si…infatti io usavo come paremetri di riferimento Seppi e FOgnini e anche per talento Bolelli…seppure quest’ultimo non aabia raggiunto una classifica cconsona alle sue possibilità…ma obiettivamente esempio Bolelli sulla carta era più forte di Travaglia….Bolelli ha maggior sensibilità di tocco e soprattutto a rete è nettamente superiore….esempio uno degli aspetti che limita Tavaglia è che a rete è proprio un pesce fuor d’acqua…e per come gioca Stefano, se sapesse muoversi nei pressi della rete otterrebbe risultati molto migliori…STefano tira forte pure quando gioca a 3/4 di velocità….tanti punti li potrebbe chiudere seguendo a rete i suoi colpi, ma è costretto a tirare al 100% per fare da subito il vincente…e spesso va fuori giri…
È così finita la avventura italiana al secondo turno per tutti bravi ala cari .Seppi perde due tiebrek di fila fuori anche lui un giovedì da meravoglia
Sasuzzo e Ealesia, siete sempre pronti a gongolarvi di queste giornate nere. Io invece in Stetone continuo a crederci. Il livello ATP100 lui ce l’ha e lo dimostrerà presto. Questo giocatore fino all’anno scorso usciva raramente dal circuito future, non dimentichiamocelo. Wait and see…..
Che disfatta oggi ,match molto combattuti ma persi tutti ,peccato perche’ considerando che è un atp 250 erano turni agevoli o fattibili quanto meno ,peccato speriamo possano fare bene nei prossimi tornei soprattutto in travaglia mi aspetto dei buoni risultati secondo me ha le potenzialità per stabilizzarsi a livello atp
Che p.lle! Sempre la stessa solfa. Non so se sei peggio tu o quelli che “ha alzato il livello del suo servizio quindi ha vinto” o viceversa “quando è sceso col servizio l’avversario ne ha subito approfittato” che credono che a tennis il servizio sia tutto.
O sei sempre tu?
@ sasuzzo (#2029607)
Ha perso 3 anni circa Travaglia! È come se ne avesse 23 di anni
Un 26enne da noi è il “nuovo”…
e ho detto tutto…
Peccato per Lorenzi queste partite le deve vincere e la possibilità di arrivare in semifinale era concreta….tanti punti in uscita…
Per Lorenzi inevitabilmente si profila una fase di declino, che non vuol dire che da oggi è un giocatore finito o deve andare in pensione domani, semplicemente sarà per lui più dura trovare settimane di picchi di rendimento. Ha già fatto miracoli in questi anni rapportati al potenziale e solo dal giocatore molto più limitato che era 5/6 anni fa. Chapeau. Per Travaglia ricordiamoci che un anno fa bazzicava i futures e due anni fa era un giocatore quasi perso per il professionismo. Ora che battaglia per arrivare verso i 100, ed è lì lì, e secondo me ce la farà, braccio e potenziale di gioco ci sono, è anche normale che ci siano delle fasi involutive, dove si torna un po’ indietro come rendimento e risultati. E’ vero questa settimana è stata deludente in termini di risultati, anche in relazione al fatto che non c’erano match sulla carta chiusi, anzi si poteva sperare in qualche bella sopresa. Ma preferisco settimane con una dozzina di giocatori che si battono, e molti di questi si affacciano (da Berrettini a Sonego) per le prime volte agli ATP, anche prendendo facciate, a gioire per un primo turno vinto di un challanger polveroso. Sappiamo che non abbiamo campioni dietro l’angolo ma molti di questi ragazzi possono diventare buoni o almeno discreti professionisti. Chi 2 anni fa avrebbe speso mezza parola per Fabbiano ad esempio ? O Caruso per il quale qualcuno dubitava neppure potesse mai scavalcare il 400 o 300 Atp ? Non ci facciamo sempre del male così come la volta che il Sonego di turno fa una bella vittoria non partiamo per la tangente con proiezioni fantasmagoriche. Siamo a febbraio, calcisticamente è come dire che siamo alla quarta/quinta giornata di campionato. Rilassiamoci, passerà anche qualche treno buono. Cerchiamo di dare valutazioni serene e non legate alla singola partita o alla spiegazione antropologica del tie break (anche detta secondo alcuni sindrome del braccino italico). E non pensiamo con ansia all’erede divino di Panatta, al Messia tennistico….no, non è ancora arrivato…i Re Magi possono dormire sonni tranquilli
Spiace per Paolo. Anche per Steto ma voglio davvero fargli i complimenti. Questa settimana sostituisce i punti di una vittoria in un future con un secondo turno in un 250. Stessi punti più o meno ma tanta differenza. Tutti ci aspettiamo ancora un passetto in avanti ma la verità è che se si confermasse a questi livelli, a cavallo tra i Challenger e gli atp sarebbe già un grande risultato per un ragazzo che due anni fa sembrava ormai fuori dal professionismo. E poi ha le palle e la sua programmazione lo dimostra. Lo considero un esempio straordinario e spero che otterrà i risultati che sogna.
Sono pienamente d’accordo con te.
Lorenzi ha 36 anni. Un calo è fisiologico. È capitato anche ad altri grandi vecchi: Stepanek si è ritirato, Mahut, Lopez, Ferrer e Karlovic hanno perso molte posizioni in classifica, Estrella ha perso a Quito. L’unica eccezione è Federer, ma ne nasce uno ogni cent’anni.
Peccato per Paolino,ma forse la stanchezza e il fuso orario si è fatto sentire; Steto invece partiva alla pari oggi e ha lottato e ora speriamo che raccolga un buon risultato a New York,forza!
@ Sm1rnoff1991 (#2029538)
Tranquilli vi stupirà ancora…quando meno ve lo aspetterete
io cmq da Travaglia una carriera almeno alla Paolino me la aspetto, ma con colpi più da killer, quindi potenzialmente anche qualcosa in più… certo ha ancora da lavorare ma secondo me come testa e talento c’è, e il lavoro mi sembra che ce lo metta
E finiamo la settimana con 14 tiebreak persi e 2 vinti!!!!miticiiiiii;)))))
Inutile girarci intorno….giocatori alla Fognini e alla Seppi non si vedono all’orizzonte…e neppure col talento di Bolelli…dopo di loro ahimè non siamo stati in grado di avere un giocatore di un certo livello…avremo n-mila giocatori nei 600 ed n-mila challenger con cui i nostri stanno li a galla per anni…ma nessuno sembra in grado di ripercorre la carriera di quei 3 ragazzi nati intorno a metà anni 80…
Sarebbe già oro trovare un ragazzo che ripercorra la carriera di un Pescosolido…
Temo che questo sia l’anno della resa per paolino..spero che mi smentisca
Il Tennis in Italia ha un solo nome FABIO FOGNINI!!! L’invidia per favore mettiamola da parte.. L’unico in grado di renderci felici dopo anni di buio e prese in giro nel panorama tennistico!!! Teniamocelo stretto Ragazziii che dietro c’è il nulla( Quinzi docet)
9 doppi falli Travaglia??
È un disastro, dal vecchio( Lorenzi) al nuovo ( Steto) solo sconfitte. Che dolore e che brutte prospettive.
ma forza steto, avanti così!
che ddolore
Lorenzi in caduta!!