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Bracciali e Starace: lo scandalo scommesse che non c’è

13/10/2015 08:00 21 commenti
Bracciali e Starace: lo scandalo scommesse che non c’è
Bracciali e Starace: lo scandalo scommesse che non c’è

La notizia ci ha lasciato a bocca aperta, stracciando tutte le convinzioni che in questi mesi ci eravamo costruiti: lo scandalo scommesse all’italiana che riguardava due punte di diamante del nostro tennis recente, è stato smontato. I due uomini più chiacchierati non hanno commesso il reato supposto e per uno dei due è addirittura scattata l’assoluzione piena: Potito Starace è stato assolto mentre Daniele Bracciali è stato sì condannato per un anno, ma ha visto cadere l’accusa più infamante, ossia quella di “aver alterato l’esito di alcuni incontri al fine di realizzare guadagni illeciti tramite scommesse”.

Tanto rumore per nulla? Due sportivi crocefissi ingiustamente e giudicati colpevoli dalla pubblica piazza prima ancora che dagli organi competenti? Oppure la giustizia italiana non ha saputo fare semplicemente il suo corso? Domande che possono anche sembrare irriverenti ma che ognuno di noi, appresa la notizia, si è ovviamente posto.

In situazioni del genere bisogna soprattutto respirare, riflettere e non lanciarsi assolutamente in frasi sensazionalistiche che perdono di vista il lume della ragione: troppo facile dire che i due siano riusciti a farla franca, attaccandosi a cavilli legali che sono stati delle vere e proprie scorciatoie.

Quello che mi sento di fare è innanzitutto porre fra i due tennisti notevoli distinzioni, perché da subito è stato chiaro che la posizione di Potito Starace fosse notevolmente differente rispetto a quella di Daniele Bracciali: d’altronde la colpevolezza per l’aretino è stata lo stesso certificata e, anche se l’accusa più grave è stata rigettata, sono comunque arrivate una inibizione di 12 mesi (8 dei quali già passati) e il dimezzamento di una multa che da 40mila euro passa a 20 per aver intrattenuto rapporti (sospetti) con il commercialista bolognese al centro del mondo delle scommesse sportive quando era consigliere della FIT (violazione dell’ART.1).

Ma come? E tutte quelle intercettazioni telefoniche che tiravano per giunta in ballo tennisti puliti come Simone Bolelli o Mara Santangelo e che gettavano fango e ombre sul movimento intero?

La risposta probabilmente sta in una non risposta: il marcio all’interno del mondo del tennis tricolore c’è eccome, e lo scandalo smontato o meno inerente le scommesse sportive illecite, sta proprio a indicarlo. La giustizia può attenuare le colpe, può non renderle evidenti e certificarle a tal punto da comminare pene esemplari: l’abilità degli avvocati e l’immobilismo della giustizia, si dirà, ha fatto il resto. Ma qualcosa a mio modesto modo di vedere c’è, è stato scoperto.

Nel frattempo i due tennisti potranno richiedere un risarcimento: la Federtennis sarà costretta a pagare?
A noi, che al tennis ci appassioniamo e siamo giudici inclementi nel condannare gli sbagli che ledono e intaccano ogni cosa che di puro rimane in ciò che amiamo, non resta che prendere atto della conclusione della vicenda: inutile tergiversare, inutili i se e i ma. Forse, è meglio dimenticare quanto prima.


Alessandro Orecchio


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21 commenti. Lasciane uno!

Antony_65 (Guest) 13-10-2015 23:41

…’non resta che prendere atto della conclusione della vicenda: inutile tergiversare, inutili i se e i ma. Forse, è meglio dimenticare quanto prima” Caro Orecchio apprezzo sempre i tuoi articoli però sul finale di questo non sono d’accordo, dimenticare e far finta che tutto sia pulito illudendoci di vedere uno sport sano non giova a nessuno. Bisogna invece ricordare queste cose e stare vigili perché non si ripetano in futuro. Un caro saluto

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Crapa (Guest) 13-10-2015 20:59

Scritto da magilla
quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà’….ma anche questa è una caratteristica italiana!

Invece è civile un pese in cui la giustizia viene usata come braccio armato di una parte politica, e non come strumento a tutela di tutti i cittadini.

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Miiiiii (Guest) 13-10-2015 20:53

Scritto da magilla

Scritto da Miiiii

Scritto da magilla
quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà’….ma anche questa è una caratteristica italiana!

Sì certo.. vallo a spiegare ai detenuti/giustiziati da Pinochet.. o, se ti è più congeniale, a quelli finiti nelle carceri della Stasi in DDR..
(Senza contare che quelli che oggi festeggiano, ieri erano i primi a mettere in dubbio la giustizia – di primo grado..)

io lo vado anche a dire alle centinaia di persone che vengono carcerate giustamente e a quelli che altrettano giustamente vengono rilasciati….e cmq il paragone pinochet/starace mi sembra un tantino esagerato!

Guarda che non c’è nessun paragone pinochet/starace.. C’è solo la precisazione che “quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà” +++ oppure semplicemente in quel paese la giustizia non c’è (o fa schifo..) 😉

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magilla 13-10-2015 17:41

Scritto da zedarioz

Scritto da Max

Scritto da magilla
quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà’….

Quoto!

La giustizia in Italia fa acqua da tutte le parti e la cosa gravissima è che ciò conviene sia a chi la indirizza che a chi la deve gestire. Per questo passano gli anni e nulla cambia…

evvai col luogo comune…..non esistono più’ nemmeno le mezze stagioni se per quello! 😯

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magilla 13-10-2015 17:40

Scritto da Miiiii

Scritto da magilla
quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà’….ma anche questa è una caratteristica italiana!

Sì certo.. vallo a spiegare ai detenuti/giustiziati da Pinochet.. o, se ti è più congeniale, a quelli finiti nelle carceri della Stasi in DDR..
(Senza contare che quelli che oggi festeggiano, ieri erano i primi a mettere in dubbio la giustizia – di primo grado..)

io lo vado anche a dire alle centinaia di persone che vengono carcerate giustamente e a quelli che altrettano giustamente vengono rilasciati….e cmq il paragone pinochet/starace mi sembra un tantino esagerato!

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Miiiii (Guest) 13-10-2015 17:32

Scritto da magilla
quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà’….ma anche questa è una caratteristica italiana!

Sì certo.. vallo a spiegare ai detenuti/giustiziati da Pinochet.. o, se ti è più congeniale, a quelli finiti nelle carceri della Stasi in DDR..
(Senza contare che quelli che oggi festeggiano, ieri erano i primi a mettere in dubbio la giustizia – di primo grado..)

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zedarioz 13-10-2015 16:20

Scritto da Max

Scritto da magilla
quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà’….

Quoto!

La giustizia in Italia fa acqua da tutte le parti e la cosa gravissima è che ciò conviene sia a chi la indirizza che a chi la deve gestire. Per questo passano gli anni e nulla cambia…

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Max 13-10-2015 15:23

Rimane il fatto che se la legge consente (e lo consente) a Tizio di scommettere 1.000 euro contro Caio che oggi io ci metterò più di un’ora per tornare a casa dal lavoro (e sarà così, perché piove ed il traffico è impazzito!), nulla può impedire a Caio di venire da me a dirmi che mi dà 100 euro se ci metto meno.
La causa è la scommessa, il resto è solo un effetto.
Ovvio poi che corrompere un milionario top 10 è difficile, un giocatore di seconda o terza fascia giunto a fine carriera è molto più debole economicamente.

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Max 13-10-2015 15:18

Scritto da magilla
quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà’….

Quoto!

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Salviati (Guest) 13-10-2015 13:34

“I dialoghi online avvenuti tra Bruni e “Braccio2” (che tutti immaginavano come secondo nickname di Daniele “Braccio” Bracciali) facevano effettivamente rabbrividire e gettavano fango a palate. Peccato che la Squadra Mobile della Questura di Cremona abbia poi appurato che quell’identificativo telematico riconducesse ad una utenza mobile intestata ad altra persona e utilizzata da un terzo soggetto”.
FONTE: IL FATTO QUOTIDIANO

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magilla 13-10-2015 13:01

quando si mette in dubbio la giustizia in un paese è un segnale di inciviltà’….ma anche questa è una caratteristica italiana!

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Radames 13-10-2015 12:23

Scritto da Shuzo
Nonostante Potito sia stato alla fine riconosciuto innocente, ha comunque ricevuto un danno. Non mi riferisco all’immagine (per quanto anch’essa danneggiata), semmai al fatto che è stato costretto a fermare la propria attività professionistica, senza poter giocare tornei e di conseguenza neanche guadagnare. In questo senso ha pagato una multa per un qualcosa di cui alla fine è stato riconosciuto innocente. Inoltre ha perso anche punti e posizioni in classifica. Recuperare non sarà facile.
In ogni caso il problema delle scommesse (come qualunque altra piaga) non può essere risolta con la repressione. I problemi vanno visti a monte. Mi spiego: se nel mondo delle scommesse circolano tanti più soldi che nei tornei challenger e soprattutto Futures, tanto che gli allibratori possono tranquillamente offrire ai giocatori cifre più alte dell’intero montepremi del torneo che giocano, c’è qualcosa nel sistema che non va. Non a caso nei tornei dello Slam la questione non si pone. E’ assai più difficile corrompere qualcuno che vincendo guadagna cifre molto più alte.
Non sono comunista e non pretendo che tutti i giocatori guadagnino le stesse cifre, perché chi è più bravo è giusto che guadagni di più, ma non è giusto che i tornei Futures abbiano un montepremi di solo $ 10.000 mentre chi perde al primo turno di un torneo dello Slam ne guadagna più di $ 20.000.
Chi non ha raggiunto le prime 200 posizioni del ranking ATP, non arriva a guadagnare in un anno nemmeno $ 50.000, mentre un top ten li guadagna in un mese. 20 anni fa non c’erano sperequazioni così gigantesche. Eppure la differenza in termini di valore si è molto assottigliata. Basti pensare che la Pennetta, fresca vincitrice degli US Open, ha appena perso da una giocatrice piazzata oltre la 400-esima posizione del ranking. In questo senso è giusto che nei tornei minori circolino più soldi e calino un po’ i montepremi dei tornei più importanti. Come sarebbe giusto imporre la regola che qualsiasi torneo internazionale, che dà punti ATP o WTA, debba fornire l’ospitalità ai giocatori e alle giocatrici.
Concludo con una provocazione: finora si è indagato solo a livello maschile. Possibile che a livello femminile siano invece tutte pulite!? Si sa che le donne sono più furbe!

Il tennis ad alto livello è business, come ogni altro sport ormai, e i guadagni dei protagonisti sono proporzionali al ritorno di immagine per gli sponsor. Laddove gli sponsor sono multinazionali si hanno introiti di ben altro livello rispetto ai tornei che hanno per sponsor il forno della piazza del paese. E qui si apre la vecchia e annosa questione: sovvenzionare i tornei itf? In che modo?

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Anni80 13-10-2015 11:13

Scritto da darios80
Sempre stato convinto di Potito visto che nn c era una e dico una intercettazione su di lui… solo altri che facevano il suo nome e quello di altri…. Potito va risarcito e riempito di wc per tt la stagione visto i posti persi in classifica… ale Poto vamosssss

STRAQUOTO

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UAZ (Guest) 13-10-2015 11:07

Danni?
Starace, forse, ma Bracciali che danni può pretendere?
Sulla base delle intercettazioni acquisite, non si poteva che procedere.
Anzi, ripensandoci, avessero insabbiato subito, facevano tutti più bella figura

8
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Miiiii (Guest) 13-10-2015 10:03

Fino a ieri ero convinto che si trattasse di uno scandalo impunito, ma da oggi mi adeguo all’italiano medio (d’altronde, sono italiano anch’io 🙁 ).
Grande Poto! Grandissimo Daniele! Risarcimento miliardario ad entrambi! Pari almeno alla media dei montepremi vinti in carriera dai primi 5 del ranking Atp! WC garantite a tutti e 2 per tutti i tornei italiani fino al ritiro! Monumento a grandezza naturale all’interno del Foro Italico per entrambi! E a grandezza almeno tripla all’esterno, o comunque sufficiente a che siano visibili almeno fino a S.Pietro (previo eventuale abbattimento di eventuali edifici che ne dovessero impedire la visuale)! Biografia di entrambi distribuita nelle scuole (sia elementari che di tennis)! Cicli di lezioni tenuti da entrambi nelle scuole (sia di catechismo che di tennis)! Galera (minimo 12 anni) ai giudici di primo grado, e infamia pubblica su tutti quelli (giornalisti, commentatori, semplici cittadini) che hanno messo in dubbio la loro onestà! Vamosss! (vabbè non c’entra niente ed è pure spagnolo, ma se non siamo anche un po’ esterofili verso i forti ed esterofobi verso i deboli, che italiani siamo?)

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Shuzo (Guest) 13-10-2015 09:48

Nonostante Potito sia stato alla fine riconosciuto innocente, ha comunque ricevuto un danno. Non mi riferisco all’immagine (per quanto anch’essa danneggiata), semmai al fatto che è stato costretto a fermare la propria attività professionistica, senza poter giocare tornei e di conseguenza neanche guadagnare. In questo senso ha pagato una multa per un qualcosa di cui alla fine è stato riconosciuto innocente. Inoltre ha perso anche punti e posizioni in classifica. Recuperare non sarà facile.
In ogni caso il problema delle scommesse (come qualunque altra piaga) non può essere risolta con la repressione. I problemi vanno visti a monte. Mi spiego: se nel mondo delle scommesse circolano tanti più soldi che nei tornei challenger e soprattutto Futures, tanto che gli allibratori possono tranquillamente offrire ai giocatori cifre più alte dell’intero montepremi del torneo che giocano, c’è qualcosa nel sistema che non va. Non a caso nei tornei dello Slam la questione non si pone. E’ assai più difficile corrompere qualcuno che vincendo guadagna cifre molto più alte.
Non sono comunista e non pretendo che tutti i giocatori guadagnino le stesse cifre, perché chi è più bravo è giusto che guadagni di più, ma non è giusto che i tornei Futures abbiano un montepremi di solo $ 10.000 mentre chi perde al primo turno di un torneo dello Slam ne guadagna più di $ 20.000.
Chi non ha raggiunto le prime 200 posizioni del ranking ATP, non arriva a guadagnare in un anno nemmeno $ 50.000, mentre un top ten li guadagna in un mese. 20 anni fa non c’erano sperequazioni così gigantesche. Eppure la differenza in termini di valore si è molto assottigliata. Basti pensare che la Pennetta, fresca vincitrice degli US Open, ha appena perso da una giocatrice piazzata oltre la 400-esima posizione del ranking. In questo senso è giusto che nei tornei minori circolino più soldi e calino un po’ i montepremi dei tornei più importanti. Come sarebbe giusto imporre la regola che qualsiasi torneo internazionale, che dà punti ATP o WTA, debba fornire l’ospitalità ai giocatori e alle giocatrici.
Concludo con una provocazione: finora si è indagato solo a livello maschile. Possibile che a livello femminile siano invece tutte pulite!? Si sa che le donne sono più furbe!

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Phoedrus (Guest) 13-10-2015 09:29

Lo scandalo c’è.

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darios80 (Guest) 13-10-2015 08:42

Sempre stato convinto di Potito visto che nn c era una e dico una intercettazione su di lui… solo altri che facevano il suo nome e quello di altri…. Potito va risarcito e riempito di wc per tt la stagione visto i posti persi in classifica… ale Poto vamosssss

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jack (Guest) 13-10-2015 08:40

Giustizia all’italiana!

3
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vergogna (Guest) 13-10-2015 08:34

Ma come nn c’é!

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Ragazza cioè (Guest) 13-10-2015 08:27

Semmai fossero colpevoli e riuscissero a farsi anche risarcire dalla federtennis… Che dire… Sarebbero davvero da applausi…!

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