Wimbledon 2014 ATP, Copertina, Generica

Il “sogno” di Lorenzi a Wimbledon (di Marco Mazzoni)

20/06/2014 14:17 39 commenti
Paolo Lorenzi classe 1981, n.81 del mondo
Paolo Lorenzi classe 1981, n.81 del mondo

Il venerdì mattina pre-Wimbledon si entra per davvero nel clima torneo. Su Twitter furoreggiano le foto dei fortunati che sono già a Church Road: chi lavora sul centrale per gli ultimi ritocchi, chi passeggia tra i vialetti del club sistemando fiori, e chi semplicemente respira a pieni polmoni oltre un secolo di magia, palpabile in questo luogo “sacro” a chi ama il tennis. Arrivano anche centinaia di scatoloni di palle, su cui saranno puntati gli occhi di tutto il mondo per la quindicina del torneo.

A far salire a mille l’adrenalina ci pensa il sorteggio, alle 11 in punto. Inutile nascondersi, chi dice che non guarda il sorteggio è un delizioso bugiardo, giocatori inclusi. La curiosità per scoprire gli accoppiamenti diventa morbosa, invadente. L’attenzione è sui nostri azzurri, sui big e anche sui giocatori più amati in genere, quelli interessanti e potenzialmente pericolosi. Via via che draw avanza ed escono i nomi grazie alla diretta Live di Radio Wimbledon, scattano i primi sussulti, tra speranze deluse, rabbia e meraviglia. Ci si mette spontaneamente ad ipotizzare scenari, possibili sorprese e match stupendi, nella prima come nella seconda settimana. Siamo a Wimbledon, lo spettacolo è quasi sempre una garanzia.

Djokovic non pesca così bene: subito il tennis brillante di Golubev (grandissimo anche ai microfoni di Eurosport!) e poi forse Stepanek, che al Queen’s pochi giorni fa ha fatto vedere i sorci verdi al Wimbledon Champion 2013 Andy Murray. E dalla sua parte pure Tsonga, Gulbis, non un bel draw per Nole. Pure Nadal non potrà scherzare troppo: primo match vs. Klizan, quindi Rosol (!!!) o Paire, forse le “bombe” di Karlovic al terzo. Mica facile. Il tabellone si compone rapido, e mille storie e sfide allettanti sono in vista. Non è questa la sede per un’analisi futuristica di quel che potrebbe essere l’edizione 2014 dei Championships, lo vivremo con passione giorno dopo giorno.

Mentre scrivevo e ascoltavo in sottofondo Radio Wimbledon, è arrivato l’annuncio di un primo turno che non può passare inosservato: Mr. Roger Federer ha pescato per il suo esordio Mr. Paolo Lorenzi. Stop.

In quell’istante un vortice di pensieri ha iniziato a complicare la mia mattinata, diventando sempre più invadente. Sarà per l’infinita stima che nutro per il senese, per la sua storia molto particolare, per il suo modo di stare in campo che lo rende unico, nei giorni belli e brutti, tra vittorie e sconfitte. Sarà perché al Foro Italico lo intervistai al volo pochi minuti dopo aver battuto l’ostico Montanes nel 2010, e la sua gioia sincera mi è rimasta dentro e non mi ha più abbandonato. Ogni volta che riesco a parlarci è un piacere, ed una scoperta. Mi lega a Paolo la nostra terra toscana, qualche passione extra tennistica, la sua simpatia travolgente. Ma soprattutto ammiro la sua immensa passione per il tennis, il suo modo di stare in campo sempre esemplare. Anche contro l’avversario più ostico dal punto di vista tecnico o agonistico lui c’è, ci prova, e mette in campo una sapienza tennistica che va oltre le sue qualità tecniche, e che lo porta spesso ad andare oltre i suoi limiti, ad un passo dall’impresa. E non parlo solo di quel match capolavoro contro Nadal al Foro Italico, ma anche della grande partita in Davis a Torino, e tante altre. La sua cavalcata quest’anno sul rosso di San Paolo è stata esaltante, per restare in tempi recenti. Stima infinita.

Quando ho sentito il suo nome abbinato a Roger, ho iniziato a provare sensazioni forti e contrastanti. Da un lato speravo ardentemente che il sorteggio fosse con lui più benevolo. Tutti sanno della sua “magnifica ossessione”, passare finalmente un turno in un torneo dello Slam. Su erba il suo tennis molto personale, che può votarsi all’attacco e diventare imprevedibile ed insidioso, poteva finalmente regalargli questa soddisfazione (che merita ampiamente), a patto di avere una partita giocabile. A Wimbledon che ti può capitare peggio di Federer? Fresco vincitore ad Halle poi, quindi in discreta forma e magari prontissimo a sparare le ultime cartucce di una carriera inarrivabile… No, è andata proprio male. Oppure no?

E se invece Paolo fosse orgoglioso di un’opportunità del genere? Sfidare il Re del tennis nel suo tempio, dove ha scritto pagine ineguagliabili di questo sport… sognando magari l’impossibile. Un’impresa che non solo infrangerebbe una barriera personale ma che lo consegnerebbe alla storia del nostro tennis.

Non so cosa darei per essere nella testa di Lorenzi in questo momento, capire quel che sente, quel che sogna da un match del genere. Probabilmente è emozionato, sta vivendo un mix di rabbia ed adrenalina difficilmente spiegabile. Visto il sorteggio, sta sognando di calcare il Centrale, il campo da tennis più nobile e famoso del mondo. Paolo negli Slam ha giocato contro un super-big per due volte, in Australia e New York sempre contro Djokovic. Ma Wimbledon è un’altra cosa, e contro Federer forse lo è ancor di più. Chissà cosa si immagina in questo momento. Magari già pregusta ogni attimo delle fasi precedenti al match. L’incontro con Roger nel lungo percorso che lo porterà a fianco del 7 volte campione dagli spogliatoi al campo, guardando con rispetto le foto giganti dei miti che hanno alzato la coppa più importante del tennis: Laver, Borg, McEnroe, Sampras, Federer, Nadal… E quindi scrutare la lapide posta sopra alla porta da cui si accede al campo, che riporta un estratto della poesia “If” di Kipling (dedicata dal poeta al figlio), che ammonisce i due atleti recitando “Che tu possa incontrare il trionfo e la rovina e fronteggiare quei due impostori nello stesso modo”, presagio di vittoria e di sconfitta, del senso dello sport e della vita. Fino ad entrare per davvero sul Centre Court, restando quasi abbagliato dalla luce che esce ed illumina quel prato verdissimo, quasi immacolato. Cosa proverà Paolo con quel primo passo su quell’erba soffice, dove si sono scritte le pagine più belle della storia del tennis, avanzando a fianco di Federer. Sarà per lui un momento di elettricità pura, forse così tanta da mandarlo il tilt per un attimo, fino a raggiungere la sua sedia, magari per sedersi qualche istante e fermare nella memoria tutto questo. Gli spalti pieni, i fotografi, gli applausi, il tutto dalla vista più privilegiata che si possa avere a Wimbledon.

Oggi non possiamo sapere se il loro match si disputerà davvero sul Centrale, con Roger all’esordio è molto probabile; ma se anche fosse scelto il campo n.1 le sensazioni sarebbero ugualmente fortissime, travolgenti. Quel che è certo è che Lorenzi ci proverà, ne sono sicuro al 100%. Forse riguarderà il match dell’anno scorso, quando Stakhovsky con un superbo e spregiudicato gioco d’attacco fece un clamoroso sgambetto allo svizzero. Lorenzi proverà ad attaccare, a rispondere, a tagliare ogni palla per renderla insidiosa, a volare a rete, dando il meglio di se stesso. Sarà una partita difficilissima, sportivamente quasi impossibile. Ma sognare non costa nulla, anche perché Federer non è più il sublime tiranno dei giorni migliori e sotto pressione qualcosa concede.

Auguro a Paolo con tutto il cuore di vivere una giornata fantastica, che possa davvero “incontrare il trionfo e la rovina e fronteggiare quei due impostori nello stesso modo”, regalandosi un pomeriggio magico, che nessuno potrà portargli via.


Marco Mazzoni


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39 commenti. Lasciane uno!

Koko (Guest) 21-06-2014 14:30

Scritto da Original Giulio

Scritto da Bratislava
Ma infatti mazzoni non è per tutti. Come, con le dovute proporzioni, tolstoj e Dostojevski risultano indigesti a balotelli

Ma guardi non conosco personalmente Balotelli tuttavia non mi stupirei se lei avesse torto in questa sua supponente quanto azzardata affermazione:per comprendere a pieno Dostoevskij (di cui lei non ha nemmeno scritto correttamente il nome) serve una propensione ed una apertura verso la cultura e il modus ragionandi del popolo Russo che è spesso,per varie ragioni,propria di molti sportivi più che di grandi studiosi di altre nazioni che,delle opera di Fedor ,hanno soventemente colto molti aspetti interessanti ma ne hanno mancato grossolanamente l’anima. Non a caso è uno degli autori più letti dagli sportivi,per rimanere in ambito tennistico Tipsarevic e Dementieva ne sono grandi appassionati.

Bah non è detto che Balotelli sia un ignorante assoluto o che non sappia ragionare se vuole. Per essere un genio della sregolatezza devi avere un minimo di base culturale. Io quando parla Balotelli sento apparente compiutezza nel discorso e assennatezza. Formalmente non puoi rimproverare nulla ad una sua frase. Che poi nella prassi sia discutibile è un discorso diverso.

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Figologo (Guest) 21-06-2014 12:19

Beh, potrei dire legittimamente che non tutto quello che è lungo debba essere necessariamente bello.

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Original Giulio 21-06-2014 11:41

Scritto da Bratislava
Ma infatti mazzoni non è per tutti. Come, con le dovute proporzioni, tolstoj e Dostojevski risultano indigesti a balotelli

Ma guardi non conosco personalmente Balotelli tuttavia non mi stupirei se lei avesse torto in questa sua supponente quanto azzardata affermazione:per comprendere a pieno Dostoevskij (di cui lei non ha nemmeno scritto correttamente il nome) serve una propensione ed una apertura verso la cultura e il modus ragionandi del popolo Russo che è spesso,per varie ragioni,propria di molti sportivi più che di grandi studiosi di altre nazioni che,delle opera di Fedor ,hanno soventemente colto molti aspetti interessanti ma ne hanno mancato grossolanamente l’anima. Non a caso è uno degli autori più letti dagli sportivi,per rimanere in ambito tennistico Tipsarevic e Dementieva ne sono grandi appassionati.

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matteo (Guest) 21-06-2014 10:57

E come se non bastasse, al primo turno di doppio lorenzi/seppi hanno preso nestor/zimonjic 😆

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grandepaci (Guest) 21-06-2014 10:45

Scritto da Bonnie75
Eh già oramai tutto quello che non da un piacere immediato diventa “noioso”, un film troppo lento è noioso, un libro lungo è noioso, un articolo di mezza pagina diventa noioso??! Un pensiero se si semplifica troppo non diventa forse banale? Allora stiamo diventando probabilmente tutti più elementari, più semplificati, ma che tristezza….questo si che ci renderebbe “noisi”. Scusate non ho resistito….

chi vol esser lieto sia di doman non c´é certezza….non c´é bisogno di libri lungissimi o frasi prolisse per divenire superbi bastano a volte 4 parole in un contesto giusto 😉 tutto é relativo

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Bratislava (Guest) 21-06-2014 10:07

Ma infatti mazzoni non è per tutti. Come, con le dovute proporzioni, tolstoj e dostojevski risultano indigesti a balotelli

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Bonnie75 (Guest) 21-06-2014 09:30

Eh già oramai tutto quello che non da un piacere immediato diventa “noioso”, un film troppo lento è noioso, un libro lungo è noioso, un articolo di mezza pagina diventa noioso??! Un pensiero se si semplifica troppo non diventa forse banale? Allora stiamo diventando probabilmente tutti più elementari, più semplificati, ma che tristezza….questo si che ci renderebbe “noisi”. Scusate non ho resistito….

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Dropshot 21-06-2014 09:03

Scritto da Talaaa

Scritto da gianky pa
Ribadisco: se troppo prolisso, e quindi, dopo un pó, ci si annoia a leggere…

Ribadisco un pensiero condiviso: invidioso.

Io invece concordo con gianky. Nell’assoluto rispetto di Mazzoni, ritengo i suoi articoli troppo lunghi e poco adatti ad essere inseriti in un sito come questo dove la notizia, anche breve, ed il dibattito la fanno da padrone. Infatti semplicemente non li leggo. Ovviamente, visto il mio tifo assoluto per Paolo Lorenzi, cosa che vedo condivido con Mazzoni, ho felicemente fatto eccezione per questo articolo, letto e apprezzato dal principio alla fine. Quindi, non vedo dove sia il problema: lui continuerà a scriverli, e chi vorrà continuerà a leggerli: io no. Ma non vedo in tutto questo cosa c’entri l’invidia. Invidia di cosa?

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clemente marrone (Guest) 21-06-2014 07:02

Scritto da spakkapalle

Scritto da Original Giulio

Scritto da spakkapalle

Scritto da Original Giulio
Noto con sorpresa come la conterraneità e la simpatia personale abbiano prevalso sul suo abituale credo tennistico che la vede,di solito,simpatizzare per ben altri tipi di gioco e giocatori.
Personalmente credo che Lorenzi avrebbe di gran lunga preferito giocare su un campo secondario contro un avversario “semi sconosciuto” ma raggiungere l’agognato obiettivo di passare il primo turno di uno Slam. Infatti le suggestive scene ed i pensieri che,secondo lei,accompagneranno Paolo prima della partita credo che attengano piú ad una sua legittima ed evidente fascinazione verso lo slam londinese piuttosto che a quello che realisticamente il tennista toscano proverà in quegli attimi di grande concentrazione e tensione.

La verità è che nessuno sa quello che passa o passerà nella testa di Lorenzi. E così tra un sogno quasi magico, narrato con delicatezza e sensibilità, e un’osservazione dissacrante e forse inutile, io preferisco il primo. Mi scusi sa, ma è come dire che tra la letteratura e il nulla io preferisco sempre la letteratura. Sarò banale, ma mi aggrappo con tenacia alla mia banalità, per non precipitare nel baratro dell’indifferenza.

Amo la letteratura,l’immaginazione e la delicatezza più di quanto lei possa credere ma,proprio per questo,non le confonderei mai con il limitato(la poesia di Kipling,le immagini dei campioni ecc. ricorrono sempre uguali negli articoli di questo tenore)e monotono(riconosco due massimo tre “filoni tematici”che ispirano i suoi articoli)repertorio del signor Mazzoni.
Parere personale e opinabile che non vuole in nessun modo mancare di rispetto ad un professionista ma che nasce anzi come critica costruttiva.

Tante parole, troppe, tutte inutili. Il pezzo di Mazzoni resta nella memoria e il suo commento si dissolve.
Buone cose a lei e alla sua critica costruttiva.

Le critiche costruttive sono sempre le migliori.

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El mingo 21-06-2014 01:20

Dai Paolo il mio tifo ci sarà sempre! So già che onorerai l‘impegno impossibile al meglio,in bocca al lupo!!

Tra l‘altro per sottolineare ancor di più la sfiga di lorenzi nei sorteggi…in doppio sarà in coppia con seppi e hanno pescato le teste di serie numero 3 nestor e zimonjic!!!

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Talaaa 21-06-2014 00:27

Scritto da gianky pa
Ribadisco: se troppo prolisso, e quindi, dopo un pó, ci si annoia a leggere…

Ribadisco un pensiero condiviso: invidioso.

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Fabio adora Maria Kirilenko (Guest) 20-06-2014 23:49

Invece io trovo questo articolo semplicemente stupendo.ma uno meno paziente puó anche preferire i tweet di Balotelli 😀

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gianky pa (Guest) 20-06-2014 21:29

Ribadisco: se troppo prolisso, e quindi, dopo un pó, ci si annoia a leggere…

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tennisgo (Guest) 20-06-2014 20:01

Cerco di immedesimarmi nella testa di Lorenzi e penso: che sfiga !! nn potevo giocare sul centrale più prestigioso del mondo, con il tennista probabilmente più forte di tutti i tempi, in mondovisione, con la regina, principi e principesse, da raccontare a figli, nipoti e famiglia tutta……al secondo turno !!!!!!!!!!!!!!

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Omar Camporese Numero Uno (Guest) 20-06-2014 17:49

Scritto da Luca Supporter del Tennis Italiano
Se Lorenzi vince con Federer, parto da Aosta e arrivo a Lampedusa nudo.

Anch’io confermo da Aosta a Lampedusa nudo…

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Original Giulio 20-06-2014 17:42

Scritto da spakkapalle

Scritto da Original Giulio
Noto con sorpresa come la conterraneità e la simpatia personale abbiano prevalso sul suo abituale credo tennistico che la vede,di solito,simpatizzare per ben altri tipi di gioco e giocatori.
Personalmente credo che Lorenzi avrebbe di gran lunga preferito giocare su un campo secondario contro un avversario “semi sconosciuto” ma raggiungere l’agognato obiettivo di passare il primo turno di uno Slam. Infatti le suggestive scene ed i pensieri che,secondo lei,accompagneranno Paolo prima della partita credo che attengano piú ad una sua legittima ed evidente fascinazione verso lo slam londinese piuttosto che a quello che realisticamente il tennista toscano proverà in quegli attimi di grande concentrazione e tensione.

La verità è che nessuno sa quello che passa o passerà nella testa di Lorenzi. E così tra un sogno quasi magico, narrato con delicatezza e sensibilità, e un’osservazione dissacrante e forse inutile, io preferisco il primo. Mi scusi sa, ma è come dire che tra la letteratura e il nulla io preferisco sempre la letteratura. Sarò banale, ma mi aggrappo con tenacia alla mia banalità, per non precipitare nel baratro dell’indifferenza.

Amo la letteratura,l’immaginazione e la delicatezza più di quanto lei possa credere ma,proprio per questo,non le confonderei mai con il limitato(la poesia di Kipling,le immagini dei campioni ecc. ricorrono sempre uguali negli articoli di questo tenore)e monotono(riconosco due massimo tre “filoni tematici”che ispirano i suoi articoli)repertorio del signor Mazzoni.
Parere personale e opinabile che non vuole in nessun modo mancare di rispetto ad un professionista ma che nasce anzi come critica costruttiva.

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Original Giulio 20-06-2014 17:13

Scritto da Talaaa

Scritto da Original Giulio
@ Paolo2001 (#1099817)È un “privilegio” che è toccato a tutte le decine di outsiders che hanno avuto la gran fortuna di pescare il big di turno all’esordio con conseguente inevitabile stesa.

Un po’ come Stakhovsky e Rosol insomma. Ma pure Bozoljiac tanto per citare uno sconfitto.

Eccezioni che confermano la regola,oltretutto paragonare,ad esempio,il gioco di Stakhovsky che sull’erba puó essere molto rognoso con quello di Lorenzi non ha senso così come non ne ha paragonare quel Federer con quello che si appresta ad iniziare Wimbledon quest’anno,secondo me più in fiducia.
Poi,come sempre,tutto può accadere ma insomma farci affidamento è un’altra cosa.

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spakkapalle (Guest) 20-06-2014 17:09

Scritto da Original Giulio
Noto con sorpresa come la conterraneità e la simpatia personale abbiano prevalso sul suo abituale credo tennistico che la vede,di solito,simpatizzare per ben altri tipi di gioco e giocatori.
Personalmente credo che Lorenzi avrebbe di gran lunga preferito giocare su un campo secondario contro un avversario “semi sconosciuto” ma raggiungere l’agognato obiettivo di passare il primo turno di uno Slam. Infatti le suggestive scene ed i pensieri che,secondo lei,accompagneranno Paolo prima della partita credo che attengano piú ad una sua legittima ed evidente fascinazione verso lo slam londinese piuttosto che a quello che realisticamente il tennista toscano proverà in quegli attimi di grande concentrazione e tensione.

La verità è che nessuno sa quello che passa o passerà nella testa di Lorenzi. E così tra un sogno quasi magico, narrato con delicatezza e sensibilità, e un’osservazione dissacrante e forse inutile, io preferisco il primo. Mi scusi sa, ma è come dire che tra la letteratura e il nulla io preferisco sempre la letteratura. Sarò banale, ma mi aggrappo con tenacia alla mia banalità, per non precipitare nel baratro dell’indifferenza.

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Talaaa 20-06-2014 16:57

Scritto da Original Giulio
@ Paolo2001 (#1099817)È un “privilegio” che è toccato a tutte le decine di outsiders che hanno avuto la gran fortuna di pescare il big di turno all’esordio con conseguente inevitabile stesa.

Un po’ come Stakhovsky e Rosol insomma. Ma pure Bozoljiac tanto per citare uno sconfitto.

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re&fa (Guest) 20-06-2014 16:50

Grazie per il bel pezzo… molto coinvolgente.
L’unico esito certo, salvo effetti conseguenti al prorompere di “cause di forza maggiore”, é senz’altro la generosità che caratterizzerà la prestazione di Paolo Lorenzi: spero di potermi vedere l’incontro come si deve e di godermene l’annunciato “spettacolo di grande spessore umano”… mi viene in mente quella maiuscola, quantunque non vittoriosa, prestazione della Brianti contro Vika Azarenka al primo turno del Roland Garros di due anni fa.

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winter18 (Guest) 20-06-2014 16:33

Sempre interessante rileggere il bravo Mazzoni, ritornato a giusta prosa, una volta liberàtosi (e libràtosi) dal “mistero” della nona di Nadal a Parigi. :-). Paolo Lorenzi, per chiunque ci abbia potuto scambiare anche solo qualche parola non potrà che essere un suo favorito.

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Original Giulio 20-06-2014 16:16

@ Paolo2001 (#1099817)

È un “privilegio” che è toccato a tutte le decine di outsiders che hanno avuto la gran fortuna di pescare il big di turno all’esordio con conseguente inevitabile stesa.

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pier-Rafa (Guest) 20-06-2014 16:10

Se fossi in Paolino sarei contentissimo del sorteggio
La sorpresa però dico che non potrà assolutamente arrivare ahimè.
Poteva arrivare solo con giocatori medi ma con un gran bel servizio e Paolino non mi sembra che abbia il servizio di Stak…
Cmq vada sarà un espereinza eccezionale per lui!
La sorpresa invece potrebbe benissimo arrivare da Camila contro Masha se passerà i primi due turni!

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Paolo2001 (Guest) 20-06-2014 15:57

Giocare sul centrale o male che vada sul campo 1 di Wimbledon è un privilegio che tocca a pochi, giocarci con un monumento del tennis come Federer poi….. io non lo cambierei con la vittoria di un match in un campo periferico.
E poi le partite vanno giocate, al massimo, per poi uscire dal campo senza rimpianti.
Qualcuno di sicuro registrerà la partita per lui, un ricordo irripetibile, qualunque sarà il risultato.

16
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gianniwquinzi (Guest) 20-06-2014 15:54

Siamo tutti invidiosi Paolino…da raccontare ai nipotini…per quanto riguarda l’impresa la vedo moooooolto dura 😉

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Lo zio d’America (Guest) 20-06-2014 15:49

Che noia…

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SUA MAESTA’ ROGER FEDERER (Guest) 20-06-2014 15:48

il colpaccio puo’ avvenire? ma state all’ombra d’estate che poi prendete un’insolazione e scrivete…

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gbuttit 20-06-2014 15:45

@ Grande (#1099796)

ma dai… siamo seri, vincere un set sarebbe già un miracolo…

12
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stealth 20-06-2014 15:45

Un giusto premio a coronamento di una onestissima carriera !!!

Vai Paolino!!!

11
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Grande (Guest) 20-06-2014 15:42

Per me il colpaccio può avvenire.
Lorenzi ha le carte in regola per una sorpresa.

10
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ucci 20-06-2014 15:18

Scritto da Luca Supporter del Tennis Italiano
Se Lorenzi vince con Federer, parto da Aosta e arrivo a Lampedusa nudo.

ahahahahaahah
forza paolino! l’ottimo coronamento di una carriera fatta di passione

9
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Original Giulio 20-06-2014 15:18

Noto con sorpresa come la conterraneità e la simpatia personale abbiano prevalso sul suo abituale credo tennistico che la vede,di solito,simpatizzare per ben altri tipi di gioco e giocatori.
Personalmente credo che Lorenzi avrebbe di gran lunga preferito giocare su un campo secondario contro un avversario “semi sconosciuto” ma raggiungere l’agognato obiettivo di passare il primo turno di uno Slam. Infatti le suggestive scene ed i pensieri che,secondo lei,accompagneranno Paolo prima della partita credo che attengano piú ad una sua legittima ed evidente fascinazione verso lo slam londinese piuttosto che a quello che realisticamente il tennista toscano proverà in quegli attimi di grande concentrazione e tensione.

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Giovanni 20-06-2014 15:12

L’importante per Lorenzi sarà godersi la partita in un campo importante, tutti acclameranno Federer ma l’underdog suscita simpatia specie nei primi turni, dai Paolino!

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ale (Guest) 20-06-2014 14:57

vamos paolino …never say never!!!. umilta’ e tanto lavoro. speriamo i nostri juniors prendano esempio da lui. good luck !!

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Se Lorenzi vince con Federer, parto da Aosta e arrivo a Lampedusa nudo.

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Koko (Guest) 20-06-2014 14:43

Lorenzi è uscito dall’anonimato dei 300 ATP e dei challenger giungendo alla luce dei top 100. Ma la provenienza umile del passato si fa sentire in termini di impossibilità di vittoria negli slam. E’ una sorta dei legge del contrappasso: il destino lo ha fatto top 100 ma al tempo stesso con la clausola di avventizio negli slam.

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paolo (Guest) 20-06-2014 14:30

Da ogni parola dell’ articolo emergono partecipazione emotiva e genuina per il pomeriggio di gloria, qualunque possa essere il risultato finale, che vivra’ Paolo Lorenzi.
In bocca al lupo, Paolino.
Credo che una cinquantina dei 128 giocatori del tabellone avrebbero voluto essere al suo posto.
Cerca di vivere al neglio ogni momento di quello che sara’ un giorno magico.
Mi sia permessa una nota di colore: se giocheranno sul Centrale, voglio il BECU sugli spalti nel box di Lorenzi..

3
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Yes2.0 20-06-2014 14:29

Mi hai fatto piangere 🙂

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asciableble (Guest) 20-06-2014 14:21

Gran bell’articolo, complimenti.

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