Sempre più giovani scelgono il college negli USA prima di tentare il tour ATP Copertina, Generica

Un viaggio nell’universo del tennis nei college USA

12/12/2022 08:30 35 commenti
Beh Shelton
Beh Shelton

C’è un universo parallelo a quello del circuito professionistico ed è l’universo del tennis dei college a stelle e strisce. Ogni anno centinaia di giovani tennisti da tutte le parti del mondo scelgono di intraprendere questa avventura che garantisce la possibilità di conciliare tennis ad alto livello e un percorso di studi universitario. A questo proposito è interessante constatare che negli ultimi anni la forbice fra i tennisti statunitensi e quelli “International” reclutati dai college si sia allargata a vantaggio dei secondi (nella divisione principale queste le percentuali: 37% contro 63%).

Il sistema del tennis collegiale è piuttosto elaborato. Ci sono tre Division (I-II-III) e per ogni division tornei e campionati organizzati dall’ITA (Intercollegiate Tennis Association) e dalla NCAA (National Collegiate Athletic Association). I primi sono fondamentalmente concentrati nel periodo invernale e subiscono spesso la mancanza dei giocatori più forti, mentre la NCAA è l’evento primaverile per eccellenza dello sport statunitense.

Il torneo individuale più importante è proprio quello NCAA che prevede per il vincitore una wild-card per il tabellone principale degli US Open, come sa bene Ben Shelton che quest’anno ha conquistato il titolo a spese del danese August Holmgren.

I campionati a squadre fra college si disputano invece con una formula, a mio avviso, interessante. Si comincia con tre doppi in contemporanea di un set ciascuno. Il college che si aggiudica due doppi su tre si porta a casa il primo punto della sfida. Quindi si passa ai singolari. Scendono in campo contemporaneamente sei singolari e ovviamente ogni singolare vale un punto. Il college che complessivamente conquista quattro punti si porta a casa l’incontro. Ogni partita si gioca con la regola del No Adv sulla parità.

La fase conclusiva del campionato NCAA è strutturata allo stesso modo della March Madness del basket collegiale ovvero un tabellone a 64 squadre per delineare le quattro semifinaliste che avranno diritto a giocare la Final Four. Quest’anno a trionfare è stata l’università della Virginia che ha battuto per 4-0 Kentucky con le vittorie in singolare di Inaki Montes, Gianni Ross e dell’ex giocatore ATP il ventottenne israeliano Bar Botzer.

Una peculiarità dei campionati universitari nelle sfide a eliminazione diretta è il clinch/clinch ovvero nel momento in cui una delle due squadre vince il quarto punto, i singolari non conclusi (ricordo che cominciano in contemporanea) vengono interrotti ed è tipico quindi vedere i giocatori appartenenti alla squadra vincente (e qualche secondo prima impegnati nelle loro partite), lanciare le racchette per aria e correre a festeggiare il compagno che ha conquistato il punto decisivo, in rispetto della legge non scritta secondo la quale il proprio college conta più del proprio nome.

All’inizio dell’articolo scrivevamo che il tennis professionistico e quello collegiale sono due universi paralleli, ma ovviamente quasi tutti i tennisti universitari coltivano il sogno del circuito ATP da inseguire o dopo aver completato il percorso di studi o in anticipo quando il proprio livello di gioco è tale da “costringere” a un cambio di programma in corsa. Come nel caso di Ben Shelton, di cui scrivevamo sopra, ventenne di Atlanta che in questa stagione è riuscito a raggiungere un doppio traguardo storico (l’ultimo a riuscirci prima di lui era stato Tim Mayotte nel 1981): diventare campione NCAA e conquistare la top 100 nell’arco di una stagione. Inevitabile quindi per lui la scelta di passare al professionismo a partire dal 2023 e abbandonare la carriera universitaria. Stessa decisione presa un paio di giorni fa dal prospetto di grande interesse Gabriel Diallo, canadese, ventuno anni, numero 229 del mondo.

Shelton e Diallo si uniranno così alla schiera dei giocatori del circuito in uscita dai college negli ultimi anni. Nessun grande nome, ma numerosi buoni giocatori: Arthur Ryndernech, J.J. Wolf, Nuno Borges, Aleks Kovacevic, Borna Gojo, Alex Ritschard, Rinky Hijikata per considerare solo i top 200.

 

Antonio Gallucci


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35 commenti. Lasciane uno!

walden 14-12-2022 02:07

Scritto da Luchador

Scritto da walden

Scritto da Lo Sperimentatore
@ ilpallettaro (#3394845)
Peccato che i miei colleghi al college non sapessero nemmeno dove fosse il Lussemburgo. Del resto nello stesso periodo il loro presidente ciuffobiondo diceva che l’amicizia tra il popolo americano e quello italiano risale al tempo degli antichi romani… Questo è il livello di preparazione delle università americane signori. Poi c’è il MIT e Yale è vero, ma siamo al 2%.

vediamo quanti studenti italiani sanno dire dove so trova il Vermont

Non è la stessa cosa. Quella è geografia interna. Nessuno al mondo può ovviamente conoscere le 20 regioni italiane e le province.
Che non sappiamo nulla dei Paesi europei o asiatici e ti indichino l’Italia dove sta la Corea del sud o il Giappone al posto del Regno Unito é abbastanza penoso. Ed è una cosa
tipica per loro

Secondo te gli studenti italiani sanno esattamente dove si trovano le Guiane, oppure Timor Est, o il Tagikistan?

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Luchador (Guest) 13-12-2022 15:30

Scritto da walden

Scritto da Lo Sperimentatore
@ ilpallettaro (#3394845)
Peccato che i miei colleghi al college non sapessero nemmeno dove fosse il Lussemburgo. Del resto nello stesso periodo il loro presidente ciuffobiondo diceva che l’amicizia tra il popolo americano e quello italiano risale al tempo degli antichi romani… Questo è il livello di preparazione delle università americane signori. Poi c’è il MIT e Yale è vero, ma siamo al 2%.

vediamo quanti studenti italiani sanno dire dove so trova il Vermont

Non è la stessa cosa. Quella è geografia interna. Nessuno al mondo può ovviamente conoscere le 20 regioni italiane e le province.

Che non sappiamo nulla dei Paesi europei o asiatici e ti indichino l’Italia dove sta la Corea del sud o il Giappone al posto del Regno Unito é abbastanza penoso. Ed è una cosa
tipica per loro

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Costante principe (Guest) 13-12-2022 09:30

@ walden (#3394901)

Concordo.
Dico solo che molti di questi ragazzi (quelli che fanno attività a livello agonistico con un occhio al futuro professionismo) hanno una resilienza che esula dal tipo di percorso scolastico che intraprendono. A differenza della stragrande maggioranza dei ragazzi (solo scolari) che solo “sui libri” di una valida Facoltà di Università pubblica possono acquisire questo tipo di resilienza.
Forse proprio chi butta un occhio al professionismo dovrebbe scegliere un College… ma non per il tipo di livello scolastico che può darti un College, ma per il tipo di esperienze e di conoscenze (non parlo di Clan… ben inteso) che può metterti a disposizione se il futuro non sarà nel Professionismo.
Sia gli ottimi studenti che gli ottimi atleti molto probabilmente (emigrando) riescono ad ottenere un ruolo non secondario nel microcosmo della loro vita.

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Poldo (Guest) 13-12-2022 06:29

Molti commenti evidenziano i dettagli tralasciando il fatto che in Italia per i giovani allo stato attuale non c’e un gran futuro. La cosa vale anche per il tennis dove nel maschile grazie ad una abbondanza di giocatori pro se non sei il nuovo Federer da junior ti ignorano e le spese sono pari ad una istruzione bocconiana. Nel femminile c’è una situazione opposta ma il manico è talmente incompetente che si insiste sempre su progetti mediocri difendendo l’indifendibile e il proprio ricco stipendio. Negli Stati Uniti i ns giovani trovano un sistema meritocratico dove poter costruire il loro futuro e se nn tornano in Italia nn è perché nn gli viene riconosciuta la laurea!

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walden 13-12-2022 00:34

Scritto da Lo Sperimentatore
@ ilpallettaro (#3394845)
Peccato che i miei colleghi al college non sapessero nemmeno dove fosse il Lussemburgo. Del resto nello stesso periodo il loro presidente ciuffobiondo diceva che l’amicizia tra il popolo americano e quello italiano risale al tempo degli antichi romani… Questo è il livello di preparazione delle università americane signori. Poi c’è il MIT e Yale è vero, ma siamo al 2%.

vediamo quanti studenti italiani sanno dire dove so trova il Vermont

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Marcus91 12-12-2022 22:49

Scritto da MM&I

Scritto da walden

Scritto da MM&I

Scritto da walden
L’articolo chiarisce, a benficio di qualche “espertone”, che il grande exploit di Ben Shelton non sia poi così incredibile come qualcuno continua a ripetere. E’ evidente a tutti che Shelton non era al livello di un 541 a giugno, al limite era forse piu realistico il 573 di Novembre 2021. In tal caso parleremmo sicuramente di un gran progresso (469 posizioni), ma inferiore a quelli di Maestrelli (569) e Passaro (485) nello steso periodo. Inoltre, se possiamo anche considerare che Passaro ha comunque un anno e mezzo in più dello Statunitense, lo stesso non si puo dire di Maestrelli, che ha due mesi in meno.
Quindi, sicuramente una promessa del tennis, ma da rivedere, soprattutto fuori dal suo paese.

…come sempre ti manca un piccolo dettaglio…
…i 2 innominabili in ogni torneo che hanno giocato potevano prendere punti Atp,Shelton nei tornei universitari al massimo prendeva i punti sconto per fare la spesa!!!
PS: SE ANCORA NON L’HAI SCOPERTO (SUL SITO UFFICIALE DEL TUO DOGMA),POTRAI LEGGERE CHE L’AMERICANO É ENTRATO NEI 100 CON 14 TORNEI GIOCATI!!!

a me mancherà qualche dettaglio, a te manca ben di più….ma non ho tempo e voglia di spiegartelo

…eh già, mi manca soprattutto il DOGMA!!!
PS: visto che continui a fare esempi completamente senza senso,paragonando il sistema italico con quello statunitense,ti faccio presente che gli USA sono niente altro che 50 STATI + uno confederato..
…per intenderci come se volessi paragonare tutti i tornei Atp,challenger ed ITF su territorio italico con quelli nei PAESI BASSI!!!
…se ti va chiedi aiuto al caporale che ti aiuta a contare!!!

La cosa esilarante è che oltre a dire una marea di fesserie, manco riesci a leggere gli altri commenti e parti con i tuoi sproloqui che non c’entrano nulla…mah!

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+1: il capitano
Lo Sperimentatore (Guest) 12-12-2022 20:56

@ ilpallettaro (#3394845)

Peccato che i miei colleghi al college non sapessero nemmeno dove fosse il Lussemburgo. Del resto nello stesso periodo il loro presidente ciuffobiondo diceva che l’amicizia tra il popolo americano e quello italiano risale al tempo degli antichi romani… Questo è il livello di preparazione delle università americane signori. Poi c’è il MIT e Yale è vero, ma siamo al 2%.

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Pier (Guest) 12-12-2022 17:49

C’è da sapere che il livello sportivo spesso coincide col livello accademico. Le università più ricche hanno team in NCAA1, poi c’è la NCAA2 e la NAIA dove si possono trovare ottimi team e realtà scolastiche buone ma più piccole(e non sempre è un male).
Che non tutti i titoli siano riconosciuti è vero, Legge ha un altro ordinamento ad esempio ma, solo uno sprovveduto la, sceglierebbe se avesse l’intenzione di rientrare in Italia. Va detto che spesso la preparazione è carente rispetto a quella italiana ma ,settore pubblico a parte, molte aziende propendono per studenti già abituati ad affrontare la vita fuori casa, capaci non solo di esprimersi ma di ragionare in inglese. L’esperienza poi la si fa sul campo ma un laureato in business è visto piuttosto bene da diverse aziende private.

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walden 12-12-2022 17:43

Scritto da Costante principe
@ walden (#3394887)
Il livello di preparazione che una Facoltà di una buona Università pubblica italiana ti mette a disposizione, ad oggi, ti permette di superare agevolmente molti concorsi pubblici… e se il privato è oculato sa anche dove andare a pescare… (non certo un II o III div statunitense… e forse neanche un I div.)
Molti fanno benissimo a restare negli USA a fare i coach… non guadagnano poco… ma se parliamo di preparazione Universitaria non so.

Guarda,il figlio di un mio amico ha avuto la borsa di studio per il Soccer (la lo chiamano così): aveva avuto una convocazione nella Nazionale under 19, ed era stato sufficiente a trovare un College che lo prendesse. Poi ha lasciato perdere il calcio e ha finito li l’università, per poi trovare lavoro negli USA. Comunque è un’opportunità per imparare l’Inglese, certo l’Università in Italia è più formativa, ma chi può emigra. E molti ormai, dopo l’anno all’estero durante il liceo scelgono di fermarsi e fare l’università. Anche perchè francamente non trovo particolari ragioni per cui, di questi tempi, si debba restare in Italia…

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+1: Marcus91, il capitano
MM&I (Guest) 12-12-2022 17:23

Scritto da walden

Scritto da MM&I

Scritto da walden
L’articolo chiarisce, a benficio di qualche “espertone”, che il grande exploit di Ben Shelton non sia poi così incredibile come qualcuno continua a ripetere. E’ evidente a tutti che Shelton non era al livello di un 541 a giugno, al limite era forse piu realistico il 573 di Novembre 2021. In tal caso parleremmo sicuramente di un gran progresso (469 posizioni), ma inferiore a quelli di Maestrelli (569) e Passaro (485) nello steso periodo. Inoltre, se possiamo anche considerare che Passaro ha comunque un anno e mezzo in più dello Statunitense, lo stesso non si puo dire di Maestrelli, che ha due mesi in meno.
Quindi, sicuramente una promessa del tennis, ma da rivedere, soprattutto fuori dal suo paese.

…come sempre ti manca un piccolo dettaglio…
…i 2 innominabili in ogni torneo che hanno giocato potevano prendere punti Atp,Shelton nei tornei universitari al massimo prendeva i punti sconto per fare la spesa!!!
PS: SE ANCORA NON L’HAI SCOPERTO (SUL SITO UFFICIALE DEL TUO DOGMA),POTRAI LEGGERE CHE L’AMERICANO É ENTRATO NEI 100 CON 14 TORNEI GIOCATI!!!

a me mancherà qualche dettaglio, a te manca ben di più….ma non ho tempo e voglia di spiegartelo

…eh già, mi manca soprattutto il DOGMA!!!
PS: visto che continui a fare esempi completamente senza senso,paragonando il sistema italico con quello statunitense,ti faccio presente che gli USA sono niente altro che 50 STATI + uno confederato..
…per intenderci come se volessi paragonare tutti i tornei Atp,challenger ed ITF su territorio italico con quelli nei PAESI BASSI!!!
…se ti va chiedi aiuto al caporale che ti aiuta a contare!!!

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-1: Marcus91, il capitano
MM&I (Guest) 12-12-2022 17:13

Scritto da walden

Scritto da Mario

Scritto da Luchador
È sicuramente un buon sistema tra i vari sistemi.
Però credo stia funzionando anche il modello Italia basato sui challenger usati come ” palestra, ” per fare esperienza

Questo però é negativo per il tennis. Perché i centinaia di challenger che si giocano in Italia hanno il difetto di mettere in giro troppi atleti mediocri che non hanno le qualità per giocare i tornei atp, dove vengono presi a pallate quando vi si affacciano. Vedi le vergognose qualifiche degli ultimi us.open dove di 13 giocatori non ne abbiamo portato nemmeno uno al main draw.
Quello é il livello dei challangeristi italiani.

centinaia? guarda che poi il Noto Fissato dice che non sai contare…

…a differenza tua questo utente estremizza il concetto,ma rende l’idea sulla triste realtà del nostro (?) SPORT!!!
…sempre W LA MERITOCRAZIA,quella che il tuo dogma ha seppellito!!!

25
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-1: Marcus91, il capitano
Costante principe (Guest) 12-12-2022 17:04

@ walden (#3394887)

Il livello di preparazione che una Facoltà di una buona Università pubblica italiana ti mette a disposizione, ad oggi, ti permette di superare agevolmente molti concorsi pubblici… e se il privato è oculato sa anche dove andare a pescare… (non certo un II o III div statunitense… e forse neanche un I div.)
Molti fanno benissimo a restare negli USA a fare i coach… non guadagnano poco… ma se parliamo di preparazione Universitaria non so.

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walden 12-12-2022 16:56

Scritto da Paola
C’è chi invece, per scelte familiari fa il percorso inverso.
Ovvero Juncheng Shang.
Per un pò allenato da Rios, la famiglia lo ha licenziato per divergenze di vedute e soprattutto di cultura. ( con grande disappunto del ragazzo) Dall’anno prossimo si iscriverà al college e a quel punto sinceramente non so quanti tornei pro giocherà

Ma diventerà il Capo Supremo della Repubblica Popolare Cinese…

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walden 12-12-2022 16:14

Scritto da MM&I

Scritto da walden
L’articolo chiarisce, a benficio di qualche “espertone”, che il grande exploit di Ben Shelton non sia poi così incredibile come qualcuno continua a ripetere. E’ evidente a tutti che Shelton non era al livello di un 541 a giugno, al limite era forse piu realistico il 573 di Novembre 2021. In tal caso parleremmo sicuramente di un gran progresso (469 posizioni), ma inferiore a quelli di Maestrelli (569) e Passaro (485) nello steso periodo. Inoltre, se possiamo anche considerare che Passaro ha comunque un anno e mezzo in più dello Statunitense, lo stesso non si puo dire di Maestrelli, che ha due mesi in meno.
Quindi, sicuramente una promessa del tennis, ma da rivedere, soprattutto fuori dal suo paese.

…come sempre ti manca un piccolo dettaglio…
…i 2 innominabili in ogni torneo che hanno giocato potevano prendere punti Atp,Shelton nei tornei universitari al massimo prendeva i punti sconto per fare la spesa!!!
PS: SE ANCORA NON L’HAI SCOPERTO (SUL SITO UFFICIALE DEL TUO DOGMA),POTRAI LEGGERE CHE L’AMERICANO É ENTRATO NEI 100 CON 14 TORNEI GIOCATI!!!

a me mancherà qualche dettaglio, a te manca ben di più….ma non ho tempo e voglia di spiegartelo

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+1: il capitano, Marcus91
walden 12-12-2022 16:12

Scritto da ilpallettaro

Scritto da Costante principe
Potrebbe essere una ottima scelta. Unico inconveniente per un futuro lavoro extra-tennis è che il titolo di studio non è riconosciuto in Europa. Niente vieta di prendere una laurea in Europa dopo la parentesi Statunitense… se il tennis venisse accantonato.

il non riconoscimento ti interessa solo se fai i concorsi pubblici. se vai a lavorare in azienda, la laurea statunistense è molto più considerata di quella europea. sempre poi che tu voglia tornare in europa, perché in usa gli stipendi sono N volte superiori e il tenore di vita della classe medio alta è imparagonabilmente superiore a quella italiana.

e comunque ormai anche nel settore pubblico i ruoli dirigenti prescindono, almeno da un certo livello, dal riconoscimento del titolo di studio, tranne, paradossalmente, che nella sanità…

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walden 12-12-2022 16:09

Scritto da Mario

Scritto da Luchador
È sicuramente un buon sistema tra i vari sistemi.
Però credo stia funzionando anche il modello Italia basato sui challenger usati come ” palestra, ” per fare esperienza

Questo però é negativo per il tennis. Perché i centinaia di challenger che si giocano in Italia hanno il difetto di mettere in giro troppi atleti mediocri che non hanno le qualità per giocare i tornei atp, dove vengono presi a pallate quando vi si affacciano. Vedi le vergognose qualifiche degli ultimi us.open dove di 13 giocatori non ne abbiamo portato nemmeno uno al main draw.
Quello é il livello dei challangeristi italiani.

centinaia? guarda che poi il Noto Fissato dice che non sai contare…

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+1: il capitano
Bobann (Guest) 12-12-2022 15:10

Qualcuno se intente in regolamenti nei tornei Itf che ho una domanda da fare? Grazie

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MM&I (Guest) 12-12-2022 15:06

Scritto da walden
L’articolo chiarisce, a benficio di qualche “espertone”, che il grande exploit di Ben Shelton non sia poi così incredibile come qualcuno continua a ripetere. E’ evidente a tutti che Shelton non era al livello di un 541 a giugno, al limite era forse piu realistico il 573 di Novembre 2021. In tal caso parleremmo sicuramente di un gran progresso (469 posizioni), ma inferiore a quelli di Maestrelli (569) e Passaro (485) nello steso periodo. Inoltre, se possiamo anche considerare che Passaro ha comunque un anno e mezzo in più dello Statunitense, lo stesso non si puo dire di Maestrelli, che ha due mesi in meno.
Quindi, sicuramente una promessa del tennis, ma da rivedere, soprattutto fuori dal suo paese.

…dimenticavo di dirti che lo vedrai presto!!!
…KEEP THE FAITH ALONE!!!

18
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Biglebowski (Guest) 12-12-2022 14:54

Scritto da MM&I

Scritto da walden
L’articolo chiarisce, a benficio di qualche “espertone”, che il grande exploit di Ben Shelton non sia poi così incredibile come qualcuno continua a ripetere. E’ evidente a tutti che Shelton non era al livello di un 541 a giugno, al limite era forse piu realistico il 573 di Novembre 2021. In tal caso parleremmo sicuramente di un gran progresso (469 posizioni), ma inferiore a quelli di Maestrelli (569) e Passaro (485) nello steso periodo. Inoltre, se possiamo anche considerare che Passaro ha comunque un anno e mezzo in più dello Statunitense, lo stesso non si puo dire di Maestrelli, che ha due mesi in meno.
Quindi, sicuramente una promessa del tennis, ma da rivedere, soprattutto fuori dal suo paese.

…la credibilità ognuno di noi se la conquista ogni volta che esprime il proprio pensiero (nella piena libertà) argomentando,attraverso commenti seri,reali e soprattutto obiettivi…
…chi sostiene con dogmatica ostinazione che i Paesi Bassi (da quando è a capo l’italico genio)hanno più tornei Atp del Belpaese,come può pensare ancora di esserlo?

per quel poco che conta il mio parere la tua è pari a 0 (zero)

17
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+1: Marcus91
DoubleFault 12-12-2022 14:29

Scritto da Mario

Scritto da Luchador
È sicuramente un buon sistema tra i vari sistemi.
Però credo stia funzionando anche il modello Italia basato sui challenger usati come ” palestra, ” per fare esperienza

Questo però é negativo per il tennis. Perché i centinaia di challenger che si giocano in Italia hanno il difetto di mettere in giro troppi atleti mediocri che non hanno le qualità per giocare i tornei atp, dove vengono presi a pallate quando vi si affacciano. Vedi le vergognose qualifiche degli ultimi us.open dove di 13 giocatori non ne abbiamo portato nemmeno uno al main draw.
Quello é il livello dei challangeristi italiani.

Ma che dico centinaia, migliaia!
Decine di migliaia di Challenger che regalano punti a chiunque… anche un mio cugggggggino una volta ha avuto una WildCard Plus, che gli ha garantito 100 punti ATP ed una Mountain Bike con il cambio Shimano.

16
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+1: il capitano, Marcus91
MM&I (Guest) 12-12-2022 13:51

Scritto da walden
L’articolo chiarisce, a benficio di qualche “espertone”, che il grande exploit di Ben Shelton non sia poi così incredibile come qualcuno continua a ripetere. E’ evidente a tutti che Shelton non era al livello di un 541 a giugno, al limite era forse piu realistico il 573 di Novembre 2021. In tal caso parleremmo sicuramente di un gran progresso (469 posizioni), ma inferiore a quelli di Maestrelli (569) e Passaro (485) nello steso periodo. Inoltre, se possiamo anche considerare che Passaro ha comunque un anno e mezzo in più dello Statunitense, lo stesso non si puo dire di Maestrelli, che ha due mesi in meno.
Quindi, sicuramente una promessa del tennis, ma da rivedere, soprattutto fuori dal suo paese.

…come sempre ti manca un piccolo dettaglio…
…i 2 innominabili in ogni torneo che hanno giocato potevano prendere punti Atp,Shelton nei tornei universitari al massimo prendeva i punti sconto per fare la spesa!!!
PS: SE ANCORA NON L’HAI SCOPERTO (SUL SITO UFFICIALE DEL TUO DOGMA),POTRAI LEGGERE CHE L’AMERICANO É ENTRATO NEI 100 CON 14 TORNEI GIOCATI!!!

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-1: Elio, Marcus91, il capitano
ilpallettaro (Guest) 12-12-2022 13:40

Scritto da Costante principe
Potrebbe essere una ottima scelta. Unico inconveniente per un futuro lavoro extra-tennis è che il titolo di studio non è riconosciuto in Europa. Niente vieta di prendere una laurea in Europa dopo la parentesi Statunitense… se il tennis venisse accantonato.

il non riconoscimento ti interessa solo se fai i concorsi pubblici. se vai a lavorare in azienda, la laurea statunistense è molto più considerata di quella europea. sempre poi che tu voglia tornare in europa, perché in usa gli stipendi sono N volte superiori e il tenore di vita della classe medio alta è imparagonabilmente superiore a quella italiana.

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+1: walden, Marcus91
Paola (Guest) 12-12-2022 12:52

C’è chi invece, per scelte familiari fa il percorso inverso.
Ovvero Juncheng Shang.
Per un pò allenato da Rios, la famiglia lo ha licenziato per divergenze di vedute e soprattutto di cultura. ( con grande disappunto del ragazzo) Dall’anno prossimo si iscriverà al college e a quel punto sinceramente non so quanti tornei pro giocherà

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Mario (Guest) 12-12-2022 12:45

Scritto da Luchador
È sicuramente un buon sistema tra i vari sistemi.
Però credo stia funzionando anche il modello Italia basato sui challenger usati come ” palestra, ” per fare esperienza

Questo però é negativo per il tennis. Perché i centinaia di challenger che si giocano in Italia hanno il difetto di mettere in giro troppi atleti mediocri che non hanno le qualità per giocare i tornei atp, dove vengono presi a pallate quando vi si affacciano. Vedi le vergognose qualifiche degli ultimi us.open dove di 13 giocatori non ne abbiamo portato nemmeno uno al main draw.
Quello é il livello dei challangeristi italiani.

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-1: Marcus91
Costante principe (Guest) 12-12-2022 12:36

Potrebbe essere una ottima scelta. Unico inconveniente per un futuro lavoro extra-tennis è che il titolo di studio non è riconosciuto in Europa. Niente vieta di prendere una laurea in Europa dopo la parentesi Statunitense… se il tennis venisse accantonato.

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MM&I (Guest) 12-12-2022 10:57

Scritto da walden
L’articolo chiarisce, a benficio di qualche “espertone”, che il grande exploit di Ben Shelton non sia poi così incredibile come qualcuno continua a ripetere. E’ evidente a tutti che Shelton non era al livello di un 541 a giugno, al limite era forse piu realistico il 573 di Novembre 2021. In tal caso parleremmo sicuramente di un gran progresso (469 posizioni), ma inferiore a quelli di Maestrelli (569) e Passaro (485) nello steso periodo. Inoltre, se possiamo anche considerare che Passaro ha comunque un anno e mezzo in più dello Statunitense, lo stesso non si puo dire di Maestrelli, che ha due mesi in meno.
Quindi, sicuramente una promessa del tennis, ma da rivedere, soprattutto fuori dal suo paese.

…la credibilità ognuno di noi se la conquista ogni volta che esprime il proprio pensiero (nella piena libertà) argomentando,attraverso commenti seri,reali e soprattutto obiettivi…
…chi sostiene con dogmatica ostinazione che i Paesi Bassi (da quando è a capo l’italico genio)hanno più tornei Atp del Belpaese,come può pensare ancora di esserlo?

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-1: Elio, il capitano
me-cir te no 12-12-2022 10:10

A me non piace che interrompano i match in corso solo perchè ormai il risultato di squadra è acquisito. Mi pare una cafonata americana, altro che regola non scritta che la squadra conta piú del singolo. Per esempio: se due atleti sono 5 pari al terzo li fanno smettere solo perchè in un altro match, un altro atleta segna il 4-2 per la sua squadra. Per me è assurdo

9
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+1: Carotino, il capitano, Marcus91
-1: fedder
walden 12-12-2022 09:59

Scritto da Luchador
È sicuramente un buon sistema tra i vari sistemi.
Però credo stia funzionando anche il modello Italia basato sui challenger usati come ” palestra, ” per fare esperienza

L’Italia purtroppo non ha un sistema sportivo scolastico tipo quello americano e questo ha come conseguenza che lo sviluppo di nuovi atleti sia estremamente costoso.

8
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+1: il capitano
ilpallettaro (Guest) 12-12-2022 09:55

Scritto da Luchador
È sicuramente un buon sistema tra i vari sistemi.
Però credo stia funzionando anche il modello Italia basato sui challenger usati come ” palestra, ” per fare esperienza

se a 18 anni hai già il livello per giocare stabilmente nei challenger, sei uno di quelli che ci deve assolutamente provare. sei un nardi, per intenderci.
il mondo del college USA è molto allettante per chi a 18 anni è 2.2 o peggio, e si rende conto di avere una palla e qualità biomeccaniche insufficienti per entrare stabilmente in prima categoria.

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-1: Elio
walden 12-12-2022 09:55

Scritto da Carotino
il livello è indubbiamente alto vista la frequenza con cui vengono sfornati talenti e giocatori di livello. E’ un percorso alternativo che permette di avere una garanzia per il post-tennis e da fuori sembra un ambiente più serio e meno malato del circuito juniores, in cui ti affacci sicuramente prima al professionismo e ai 15-25K, ma che non dà garanzie per il futuro e non permette di fare una vita “normale”, in quanto gli spostamenti sono pressoché ogni settimana. per me è un’ottima alternativa per emergere, senza per forza avere classifiche da paura da juniores. (di casi come sinner ne capitano uno ogni tot)

In realtà non è un circuito junior, perchè ci sono dentro giocatori ben oltre i 20 anni. E’ una via di mezzo fra i Future ed i Challenger, in pratica questi tennisti sarebbero tra il 400 ed il 300 del ranking.

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+1: il capitano, Marcus91
walden 12-12-2022 09:53

L’articolo chiarisce, a benficio di qualche “espertone”, che il grande exploit di Ben Shelton non sia poi così incredibile come qualcuno continua a ripetere. E’ evidente a tutti che Shelton non era al livello di un 541 a giugno, al limite era forse piu realistico il 573 di Novembre 2021. In tal caso parleremmo sicuramente di un gran progresso (469 posizioni), ma inferiore a quelli di Maestrelli (569) e Passaro (485) nello steso periodo. Inoltre, se possiamo anche considerare che Passaro ha comunque un anno e mezzo in più dello Statunitense, lo stesso non si puo dire di Maestrelli, che ha due mesi in meno.
Quindi, sicuramente una promessa del tennis, ma da rivedere, soprattutto fuori dal suo paese.

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+1: sergiot, il capitano, Marcus91
ilpallettaro (Guest) 12-12-2022 09:51

escono molti più pro da lì che da chi rimanere in quegli anni nell’itf resort tour. e tra questi ci sono anche grandi nomi, ad esempio Norrie.
poi c’è la questione “costi” e la questione “costruzione del proprio futuro”: chi prende una borsa di studio non spende per allenarsi né per andare in giro a giocare, chi prende una borsa di studio studia, si prepara al mondo degli adulti arriccendo il proprio bagaglio culturale e preparandosi alla vita lavorativa.
insomma, c’è un abisso tra le due scelte.

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+1: Carotino, sergiot
Luchador (Guest) 12-12-2022 09:46

È sicuramente un buon sistema tra i vari sistemi.
Però credo stia funzionando anche il modello Italia basato sui challenger usati come ” palestra, ” per fare esperienza

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Carotino 12-12-2022 09:37

il livello è indubbiamente alto vista la frequenza con cui vengono sfornati talenti e giocatori di livello. E’ un percorso alternativo che permette di avere una garanzia per il post-tennis e da fuori sembra un ambiente più serio e meno malato del circuito juniores, in cui ti affacci sicuramente prima al professionismo e ai 15-25K, ma che non dà garanzie per il futuro e non permette di fare una vita “normale”, in quanto gli spostamenti sono pressoché ogni settimana. per me è un’ottima alternativa per emergere, senza per forza avere classifiche da paura da juniores. (di casi come sinner ne capitano uno ogni tot)

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+1: fedder, Marcus91
Shapovalissimevolmente (Guest) 12-12-2022 09:03

La formula dei 3 doppi 1 set un punto mi sembra è una minchiata colossale. Scusate l’anglicismo.

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-1: Elio, fedder