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Isabella Tcherkes Zade: “Ho solo il tennis in mente e non mi pongo limiti”. La storia, i sogni, gli obiettivi, della 17enne tennista italiana…“cittadina del mondo”

06/04/2018 09:07 31 commenti
Isabella Tcherkes Zade classe 2000
Isabella Tcherkes Zade classe 2000

Chi di noi non conosce Harry Potter, la saga fantastica della scrittrice J.K. Rowling? Pubblicata per la prima volta nel 1997 e protrattasi attraverso 7 storie fino al 2007, l’opera ha influenzato l’immaginario collettivo di adulti e ragazzi anche grazie alle successive trasposizioni cinematografiche che hanno dato corpo a quanto, fino ad allora, soltanto immaginato. La diffusione delle storie di Harry Potter e della sua lotta contro Lord Voldemort è seconda solo al Maigret di Georges Simenon; tradotta in 77 lingue, finanche in greco antico, l’opera ha venduto 450 milioni di copie, ad oggi. Molte di queste copie sono state sicuramente acquistate dalle nostre amiche tenniste che abbiamo intervistato: non abbiamo fatto finora una statistica, ma certo una percentuale rilevante di loro, alla domanda “quale libro preferisci?” ha risposto in modo inequivocabile: Harry Potter! Le ragioni di questa diffusione dell’opera tra chi gioca a tennis sarebbero da approfondire. Ci piace pensare che l’elemento attrattivo possa essere costituito dall’intreccio che la saga propone tra mondo fantastico e mondo reale, che non sono entità separate come nelle favole tradizionali…proprio come nel tennis. Quanta magia c’è nei sogni di successo di ogni tennista? E quale arteficio o maleficio si celano dietro l’ondeggiare della pallina lungo il nastro prima che essa ricada da una parte o dall’altra? Proprio come in una saga, i tennisti vivono ogni match immersi in una storia fantastica fatta di Eroe e Antagonista, aiutanti e doni magici, dove abilità fato e stregonerie si confondono. Ci ripromettiamo di approfondire l’affascinante parallelismo…Nel frattempo, osserviamo che Harry Potter viene a conoscenza della sua storia a 10 anni, quando apprende di essere una mago: a 11 anni può quindi cominciare a frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
E la magia del numero 11 ora ci riguarda…c’è qualcuno che ha iniziato a giocare a tennis proprio all’età di 11 anni: è Isabella Tcherkes Zade la 17enne tennista che incontriamo oggi, innamorata della racchetta e di Harry Potter!

Allora Isabella, comincia a presentarti ai nostri lettori, come è tradizione di ogni nostra intervista:

Ciao a tutti, sono Isabella Tcherkes Zade e sono nata a Parma. La mia è sempre stata una famiglia di sportivi, mio padre è quello che mi ha fatto conoscere il tennis ma ho iniziato abbastanza tardi, a 11 anni per l’esattezza, perché prima facevo nuoto a livello agonistico. Il mio primo circolo è stato il Castellazzo a Parma e il mio primo maestro è stato Alessandro Tombolini. Sono una giocatrice dal gioco, mi dicono, brillante, sempre sull’offensiva e trovo molto spesso il punto a rete, utilizzando anche il serve & volley. Attualmente vivo e mi alleno alla San Marino Tennis Academy di Giorgio Galimberti che credo sia uno dei posti migliori dove un giocatore si possa formare. Molte sono le tenniste da cui prendo spunto, le stimo tutte e ognuna di loro ha qualcosa da insegnarmi. Indubbiamente ho delle preferenze: il tocco magico della Radwanska mi ha sempre affascinato e la tenacia e la potenza della Azarenka non sono da meno.



Tu sei nata da papà russo e madre slovacca. Da quanto tempo i tuoi sono qui? Hai avuto problemi con il passaporto?

I miei genitori sono qui da 30 anni ormai, io sono nata a Parma e perciò non ho avuto problemi di passaporto appunto perché i miei erano già cittadini italiani quando sono nata.



Tennisticamente ti senti italiana o senti di avere delle influenze dettate dai paesi di origine dei tuoi genitori?

Avendo tutti e due i genitori stranieri mi sento molto cittadina del mondo, però ovviamente quando ci sono squadre in Davis o Fed Cup mi sbilancio un pochino verso l’Italia, la mia terra natia



L’anno scorso ti sei messa in luce vincendo singolare e doppio nel grade 5 a San Marino ed affermandoti anche in Olanda, in un grade 4. Poi finale in Georgia e un altro titolo in doppio. Un’annata molto buona: te l’aspettavi?

Ho lavorato molto duramente dopo l’infortunio…quindi sì, un po’ me lo aspettavo. Ogni sacrificio deve avere prima o poi una ricompensa e di questo ne sono certa.



Sei stata ferma nei primi mesi del 2017. Che cosa è successo?

Mi sono infortunata al ginocchio nel mese di gennaio, l’ultimo mio torneo è stato l’Orange bowl a Plantation nel dicembre 2016.



Finora come valuti la tua attività da junior considerando che compirai 18 anni a maggio?

Considerando che ho iniziato a giocare molto tardi, ritengo comunque di essere contenta ma non soddisfatta, sono molto ambiziosa e non mi pongo mai limiti.



Quali sono le ragazze junior su cui punteresti…a parte te?

Ovviamente Elisabetta Cocciaretto: nonostante nell’annata 2016/2017 tutti la dessero per spacciata io non ho mai smesso di credere in lei. Un’altra ragazza che potrebbe fare molto bene è Lisa Pigato, del 2003, si sentirà molto parlare di lei.



L’inizio di stagione non è stato finora molto positivo anche se hai partecipato, bisogna dire, a tornei di livello 1 e 2. Come è la tua condizione di forma?

Sicuramente quest’anno ho dovuto alzare il grado dei tornei a cui avrei partecipato, all’inizio dell’anno ho dovuto ambientarmi un po’, ma ora sto già ingranando, vincendo anche un G1 in doppio la settimana scorsa.



Chi è il tuo coach e che tipo di rapporto avete?

I miei coach principali sono Giorgio Galimberti e Tony Lo Paro. Sono i miei primi punti di riferimento: abbiamo avuto molti alti e bassi a livello di trasferte, però sono sempre stati lì a supportarmi. Sento di potergli dire tutto ed è molto importante.



Su che cosa state lavorando e in cosa devi progredire sia sul piano tecnico che psicofisico?

La mia più grande lacuna è sempre stata la parte mentale, ora sono molto migliorata e credo di potermi spostare su altri obiettivi, come la solidità in campo.



Tu sei mancina e bimane: come riesci a sfruttare questa impostazione per mettere in difficoltà le avversarie?

Essendo mancina posso impostare il mio gioco sulla diagonale di rovescio e aprirmi bene il campo, però ultimamente sto riscontrando come le donne stiano migliorando dalla parte del rovescio, perdendo molto di più la palla dalla parte del dritto. Io, avendo una buona mano, ho la possibilità di muovere bene la palla e con il servizio provare a fare la differenza.



Come hai conciliato finora gli studi con il tennis?

Faccio scuola online da 3 anni ormai, non avrei potuto fare altrimenti.



Pensi poi di iscriverti all’università e cosa ti piacerebbe studiare?

Il mio unico obiettivo è il tennis, ho solo quello in testa, se però il futuro mi riserverà altro penso proprio di seguire le orme di mio padre e di studiare nell’ambito della medicina.



E’ possibile per una diciottenne che gioca a tennis a livello professionistico mantenere una propria “normalità” fatta di amicizie, amori, tempo libero, o è inevitabile dover sacrificare qualcosa?

Ormai le amicizie sono quasi tutte nel mondo del tennis; per quanto riguarda gli amori, una persona che fa la mia vita non ha tempo per queste cose. Nel tempo libero cerco spesso di conciliare amicizie, studio e relax.



Abbiamo letto della tua amicizia con Tiafoe: è possibile avere amici nel circuito e ti riesce più con i ragazzi o con le ragazze?

Si Frances è mio amico, purtroppo non ci vediamo molto per via della distanza; spesso sento anche Stefan Kozlov e raramente Felix Auger Aliassime. Io sono una ragazza molto solare e riesco a fare amicizia con tutti.



Nel mondo junior, e non solo, spesso i genitori sono molto presenti nella carriera dei figli, alcuni sono coach o manager. Qual è la tua esperienza in proposito e come bisogna fare per difendersi da un’eccessiva pressione?

Da questo lato i miei genitori sono stati perfetti, ovviamente hanno sempre mantenuto un occhio protettivo sulla mia vita, però non hanno mai forzato il mio andamento e di questo gliene sono grata.



A parte il coach tu hai uno staff che ti segue, con preparatore atletico, nutrizionista, fisioterapista, mental coach ecc.?

Ovviamente ho un preparatore atletico, Luca Fiore, un grazie va a lui se sono arrivata a questi livelli. Ho anche un nutrizionista, Gianfranco Beltrami: lui mi aiuta sempre, soprattutto quando vado all’estero e lì il cibo, talvolta, può non essere di qualità. Il centro Odon di San Marino è la struttura fisioterapica cui mi appoggio, ogni volta che ho un minimo problema vado da loro, sono sempre molto disponibili. Ho anche un mental coach, Monica Paliaga, che mi aiuta ad allenare anche la parte mentale quando sono a San Marino. Come ultimo, ma non meno importante, ho Davide Bima, che è il mio manager e mi procura tutto quello di cui ho bisogno, dagli integratori, ai completi, alle racchette.



Hai degli sponsor? Segui tu il rapporto con loro?

Gli sponsor sono Babolat e Nike e, come detto prima, ho un manager che cura questi aspetti.



A proposito di mental coach…che tipo di giocatrice sei in campo da un punto di vista psicologico e della tenuta mentale?

Prima mi innervosivo facilmente e buttavo via partite per questo, ora è più di un anno che ci sto lavorando su e sto riscontrando grandi miglioramenti. Nel match, alla fine, sono una che non molla mai.



Veniamo alla tua carriera tra i pro. L’anno scorso hai vinto un bel titolo in doppio ad Hammamet:

Nel doppio sono molto forte, essere brava a rete mi aiuta molto. Quella vittoria è stata epica!



Hai giocato anche la scorsa settimana a Pula. Che tipo di differenze hai riscontrato finora sia sul piano tecnico che nell’approccio alla gara tra il mondo junior e quello pro?

Il mondo junior e quello pro hanno grandi differenze, l’unica cosa in comune, che però è la più importante, è la competitività: tutte nel circuito sia junior che pro hanno voglia di vincere, glielo si vede negli occhi ed è per questo che mi trovo bene in questo mondo, io devo essere la migliore in tutto e per tutto.



Qualche giorno fa a Napoli, una banda di ragazzini ha malmenato un lavorante del Mc Dolnald’s che li invitava ad uscire per la chiusura. Che cosa pensi di questi episodi e del bullismo adolescenziale?

Penso che molto probabilmente il problema vada ricercato alla radice: molto spesso sono i genitori che non educano nel modo giusto i propri figli. Penso che lo sport ti aiuti ad essere una persona migliore.



Pensi che serie TV come Gomorra possano, indirettamente, incrementare i comportamenti aggressivi dei ragazzi?

Purtroppo non ho mai visto quella serie, però penso che non sia così influente come elemento; certamente la gente, anche inconsciamente, può prendere atteggiamenti che arrivano dall’esterno, però questi comportamenti, fondamentalmente, partono da dentro e non da quello che ci circonda.



Tanti giovani italiani dopo il diploma o la laurea decidono di andare a lavorare all’estero. E’ una scelta che tu condividi e, sulla base dei viaggi che hai fatto, in quale paese ti piacerebbe vivere?

Io amo l’Italia, se dovessi scegliere sceglierei sempre l’Italia, però se dovessi essere costretta a trasferirmi andrei in Francia o in Spagna.



Tu sei una ragazza molto carina; pensi che nel tennis femminile la bellezza possa essere un vantaggio, come sostenuto dalla Bacsinszky secondo cui gli organizzatori dei tornei tengono conto di questo nell’assegnare orari e centrali?

Purtroppo questo è vero. Aggiungo che anche chi ha magari uno sponsor più noto si ritrova ad avere meriti che magari non sono del tutto adeguati. Io cerco di non badare a queste cose, perché sono una che si fa condizionare molto, essendo consapevole dei miei mezzi.



Che rapporto hai con i social?

Ormai questa è un’era dove si spende molto tempo sui social, al giorno d’oggi bisogna essere molto attenti a quello che si posta perché è un segno permanente che lasci sulla rete.



Quali sono il tuo Film ed il tuo libro preferiti?

Harry Potter e Harry Potter!



Dove vuoi arrivare nel tennis?

Il sogno è quello di essere numero 1 del mondo indiscussa.



Ed i tuoi tre desideri da realizzare nella vita?

Quello che ho scritto sopra, che i miei genitori finalmente vivano una vita senza pensieri e come ultima essere sempre in buona salute, per godermi sempre la vita al meglio.


Davvero un carattere deciso quello di Isabella, una ragazza che punta in alto e non si nasconde, come tante, ma al contrario afferma senza paura la sua determinazione. Se poi questa fierezza si abbina all’ironia ed alla capacità di prendere un po’ in giro se stessi e il mondo, allora il cocktail è davvero vincente. Leggiamo infatti la didascalia di una foto del suo profilo facebook: “Chi non ama le donne, il vino e il canto, è solo un matto e non un santo”.

Concordiamo…!


Antonio De Filippo


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31 commenti. Lasciane uno!

ilpallettaro (Guest) 07-04-2018 21:02

Scritto da tommaso
Bella ragazza, sogna di essere la numero 1 del mondo, ha un manager che pensa per lei agli sponsor: per molti, immagino sia già sulla via della perdizione.

2.4 a 18 anni, fa molta fatica a livello junior, a livello futures non vede pallina.
semplicemente non ha nessuna possibilità di entrare nel circuito maggiore wta.

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cataflic (Guest) 07-04-2018 11:18

Scritto da Rare99

Scritto da cataflic

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Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

c
C

Scritto da cataflic

Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

Cataflic,ti stimo,ma questa volta dissento,così lo illudi..con questo programma,se sei un normodotato,puoi giocartela con i 4.3

No, ti assicuro che con un maestro serio basta e avanza.
Intanto un maestro serio sarà almeno un 3.1 come livello e fare dei lavori in palleggio ti abitua ad un ritmo completamente diverso.
Siccome hai delle lacune (non saresti 4.4)sistemare la tecnica esecutiva richiede tempo, dedizione e ripetizione e per questi livelli in 4/5 mesi rimetti a posto molte cose, mica devi andare a fare futures.
Ogni colpo va analizzato nella meccanica esecutiva come fossi alle prime armi e sradicate le basi sbagliate.
Va curato l’aspetto di movimento sul campo e i passi migliori per raggiungere la posizione e dare inizio allo swing.
Va curata la posizione dei piedi, della racchetta, delle spalle, dell’impugnatura, del gomito e le aperture.
Va rifatto tutto da capo, ma sapendo già giocare ci metti un po’ a dimenticare gli errori e allo stesso tempo sai già come si muove una pallina e un avversario.
Intanto che migliori, con la parte atletica accompagni la parte muscolare nell’adattamento ai nuovi ritmi di gioco rinforzando i distretti interessati.
Poi basta fare un po’ di partite per abituarti alle tue nuove capacità e a fidarti di colpi che prima non ti saresti neanche sognato di mettere dentro.
Il problema è che quasi sempre i maestri non fanno un lavoro minuzioso ed anche noioso, si limitano al minimo sindacale, a fare dei cesti destra/sinistra senza interrompere quando vedono i ripetuti errori.
La verità è che i 4a categoria sono ad un livello talmente basico che basta giocare in modo semiserio per un po’ e i paricategoria se li mangiano.

In 4/5 mesi un 4.4 non potrà mai giocarsela con un 4.1,figuriamoci con dei terza come tu asserisci.Mi dispiace dissentire di nuovo,ma l’apprendimento ha i suoi tempi,purtroppo non si sale così in fretta.Non so in che regione giochi,ma qui da noi i 4.1 ha tennis giocano bene.Scusami se non dico la mia perché preferisco rimanere anonimo,comunque io sono insegnante di tennis,se sono bravo non lo so,passione tanta,ma miracoli non si fanno in questo sport.Gradino dopo gradino.Non ti far ingannare dal 99,non è il mio anno di nascita,purtroppo.Ti saluto alla prox. Comunque amici

Sono opinioni e io parlo di uno mediamente dotato, certo se uno è negato e giocava già 5 volte alla settimana la vedo dura….
Comunque siamo troppo abituati a delle progessioni lentissime date da una attenzione molto bassa nelle lezioni singole o a corsi collettivi dove il tempo dedicato in 1h è di 5 min.
È così per forza anche perchè nessuno ha voglia di star lì a smenarsela per cambiare radicalmente una tecnica esecutiva tornando incapace per dei mesi e il maestro poi si attacca..la gente è fatta così, lo capisco.
Portare un ragazzo ben impostato da 3.3 a 2.6 è un percorso lungo e ci vogliono anni, ma stiamo parlando di altra roba….tra i 4a c’è gente che è 4.1 solo perchè la butta di là senza sbagliare.

Non si può generalizzare,il grado di apprendimento è diverso da persona a persona,spesso non è imputabile neanche alle competenze del maestro.Sul nessuno non sarei così severo,ci sono dei bravi maestri!Gestire una lezione di tennis di un’ora ti assicuro che non è cosa facile,ormai molti le fanno da 50 minuti,per farcire piu corsi,di quelli al nostro amico gli consiglierei di diffidare.
Infatti è un problema di gestione e relazione, non tecnico….anche uno stage da Piatti finisce per essere più una boutade che altro, sono incassi da dedicare poi alle videoanalisi 3d con Coric

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Rare99 (Guest) 07-04-2018 10:44

Scritto da cataflic

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Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

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– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

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– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

Cataflic,ti stimo,ma questa volta dissento,così lo illudi..con questo programma,se sei un normodotato,puoi giocartela con i 4.3

No, ti assicuro che con un maestro serio basta e avanza.
Intanto un maestro serio sarà almeno un 3.1 come livello e fare dei lavori in palleggio ti abitua ad un ritmo completamente diverso.
Siccome hai delle lacune (non saresti 4.4)sistemare la tecnica esecutiva richiede tempo, dedizione e ripetizione e per questi livelli in 4/5 mesi rimetti a posto molte cose, mica devi andare a fare futures.
Ogni colpo va analizzato nella meccanica esecutiva come fossi alle prime armi e sradicate le basi sbagliate.
Va curato l’aspetto di movimento sul campo e i passi migliori per raggiungere la posizione e dare inizio allo swing.
Va curata la posizione dei piedi, della racchetta, delle spalle, dell’impugnatura, del gomito e le aperture.
Va rifatto tutto da capo, ma sapendo già giocare ci metti un po’ a dimenticare gli errori e allo stesso tempo sai già come si muove una pallina e un avversario.
Intanto che migliori, con la parte atletica accompagni la parte muscolare nell’adattamento ai nuovi ritmi di gioco rinforzando i distretti interessati.
Poi basta fare un po’ di partite per abituarti alle tue nuove capacità e a fidarti di colpi che prima non ti saresti neanche sognato di mettere dentro.
Il problema è che quasi sempre i maestri non fanno un lavoro minuzioso ed anche noioso, si limitano al minimo sindacale, a fare dei cesti destra/sinistra senza interrompere quando vedono i ripetuti errori.
La verità è che i 4a categoria sono ad un livello talmente basico che basta giocare in modo semiserio per un po’ e i paricategoria se li mangiano.

In 4/5 mesi un 4.4 non potrà mai giocarsela con un 4.1,figuriamoci con dei terza come tu asserisci.Mi dispiace dissentire di nuovo,ma l’apprendimento ha i suoi tempi,purtroppo non si sale così in fretta.Non so in che regione giochi,ma qui da noi i 4.1 ha tennis giocano bene.Scusami se non dico la mia perché preferisco rimanere anonimo,comunque io sono insegnante di tennis,se sono bravo non lo so,passione tanta,ma miracoli non si fanno in questo sport.Gradino dopo gradino.Non ti far ingannare dal 99,non è il mio anno di nascita,purtroppo.Ti saluto alla prox. Comunque amici

Sono opinioni e io parlo di uno mediamente dotato, certo se uno è negato e giocava già 5 volte alla settimana la vedo dura….
Comunque siamo troppo abituati a delle progessioni lentissime date da una attenzione molto bassa nelle lezioni singole o a corsi collettivi dove il tempo dedicato in 1h è di 5 min.
È così per forza anche perchè nessuno ha voglia di star lì a smenarsela per cambiare radicalmente una tecnica esecutiva tornando incapace per dei mesi e il maestro poi si attacca..la gente è fatta così, lo capisco.
Portare un ragazzo ben impostato da 3.3 a 2.6 è un percorso lungo e ci vogliono anni, ma stiamo parlando di altra roba….tra i 4a c’è gente che è 4.1 solo perchè la butta di là senza sbagliare.

Non si può generalizzare,il grado di apprendimento è diverso da persona a persona,spesso non è imputabile neanche alle competenze del maestro.Sul nessuno non sarei così severo,ci sono dei bravi maestri!Gestire una lezione di tennis di un’ora ti assicuro che non è cosa facile,ormai molti le fanno da 50 minuti,per farcire piu corsi,di quelli al nostro amico gli consiglierei di diffidare.

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cataflic (Guest) 07-04-2018 09:47

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– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
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– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

Cataflic,ti stimo,ma questa volta dissento,così lo illudi..con questo programma,se sei un normodotato,puoi giocartela con i 4.3

No, ti assicuro che con un maestro serio basta e avanza.
Intanto un maestro serio sarà almeno un 3.1 come livello e fare dei lavori in palleggio ti abitua ad un ritmo completamente diverso.
Siccome hai delle lacune (non saresti 4.4)sistemare la tecnica esecutiva richiede tempo, dedizione e ripetizione e per questi livelli in 4/5 mesi rimetti a posto molte cose, mica devi andare a fare futures.
Ogni colpo va analizzato nella meccanica esecutiva come fossi alle prime armi e sradicate le basi sbagliate.
Va curato l’aspetto di movimento sul campo e i passi migliori per raggiungere la posizione e dare inizio allo swing.
Va curata la posizione dei piedi, della racchetta, delle spalle, dell’impugnatura, del gomito e le aperture.
Va rifatto tutto da capo, ma sapendo già giocare ci metti un po’ a dimenticare gli errori e allo stesso tempo sai già come si muove una pallina e un avversario.
Intanto che migliori, con la parte atletica accompagni la parte muscolare nell’adattamento ai nuovi ritmi di gioco rinforzando i distretti interessati.
Poi basta fare un po’ di partite per abituarti alle tue nuove capacità e a fidarti di colpi che prima non ti saresti neanche sognato di mettere dentro.
Il problema è che quasi sempre i maestri non fanno un lavoro minuzioso ed anche noioso, si limitano al minimo sindacale, a fare dei cesti destra/sinistra senza interrompere quando vedono i ripetuti errori.
La verità è che i 4a categoria sono ad un livello talmente basico che basta giocare in modo semiserio per un po’ e i paricategoria se li mangiano.

In 4/5 mesi un 4.4 non potrà mai giocarsela con un 4.1,figuriamoci con dei terza come tu asserisci.Mi dispiace dissentire di nuovo,ma l’apprendimento ha i suoi tempi,purtroppo non si sale così in fretta.Non so in che regione giochi,ma qui da noi i 4.1 ha tennis giocano bene.Scusami se non dico la mia perché preferisco rimanere anonimo,comunque io sono insegnante di tennis,se sono bravo non lo so,passione tanta,ma miracoli non si fanno in questo sport.Gradino dopo gradino.Non ti far ingannare dal 99,non è il mio anno di nascita,purtroppo.Ti saluto alla prox. Comunque amici

Sono opinioni e io parlo di uno mediamente dotato, certo se uno è negato e giocava già 5 volte alla settimana la vedo dura….
Comunque siamo troppo abituati a delle progessioni lentissime date da una attenzione molto bassa nelle lezioni singole o a corsi collettivi dove il tempo dedicato in 1h è di 5 min.
È così per forza anche perchè nessuno ha voglia di star lì a smenarsela per cambiare radicalmente una tecnica esecutiva tornando incapace per dei mesi e il maestro poi si attacca..la gente è fatta così, lo capisco.
Portare un ragazzo ben impostato da 3.3 a 2.6 è un percorso lungo e ci vogliono anni, ma stiamo parlando di altra roba….tra i 4a c’è gente che è 4.1 solo perchè la butta di là senza sbagliare.

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Pino mazza (Guest) 07-04-2018 01:08

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Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

c
C

Scritto da cataflic

Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

Cataflic,ti stimo,ma questa volta dissento,così lo illudi..con questo programma,se sei un normodotato,puoi giocartela con i 4.3

No, ti assicuro che con un maestro serio basta e avanza.
Intanto un maestro serio sarà almeno un 3.1 come livello e fare dei lavori in palleggio ti abitua ad un ritmo completamente diverso.
Siccome hai delle lacune (non saresti 4.4)sistemare la tecnica esecutiva richiede tempo, dedizione e ripetizione e per questi livelli in 4/5 mesi rimetti a posto molte cose, mica devi andare a fare futures.
Ogni colpo va analizzato nella meccanica esecutiva come fossi alle prime armi e sradicate le basi sbagliate.
Va curato l’aspetto di movimento sul campo e i passi migliori per raggiungere la posizione e dare inizio allo swing.
Va curata la posizione dei piedi, della racchetta, delle spalle, dell’impugnatura, del gomito e le aperture.
Va rifatto tutto da capo, ma sapendo già giocare ci metti un po’ a dimenticare gli errori e allo stesso tempo sai già come si muove una pallina e un avversario.
Intanto che migliori, con la parte atletica accompagni la parte muscolare nell’adattamento ai nuovi ritmi di gioco rinforzando i distretti interessati.
Poi basta fare un po’ di partite per abituarti alle tue nuove capacità e a fidarti di colpi che prima non ti saresti neanche sognato di mettere dentro.
Il problema è che quasi sempre i maestri non fanno un lavoro minuzioso ed anche noioso, si limitano al minimo sindacale, a fare dei cesti destra/sinistra senza interrompere quando vedono i ripetuti errori.
La verità è che i 4a categoria sono ad un livello talmente basico che basta giocare in modo semiserio per un po’ e i paricategoria se li mangiano.

In 4/5 mesi un 4.4 non potrà mai giocarsela con un 4.1,figuriamoci con dei terza come tu asserisci.Mi dispiace dissentire di nuovo,ma l’apprendimento ha i suoi tempi,purtroppo non si sale così in fretta.Non so in che regione giochi,ma qui da noi i 4.1 ha tennis giocano bene.Scusami se non dico la mia perché preferisco rimanere anonimo,comunque io sono insegnante di tennis,se sono bravo non lo so,passione tanta,ma miracoli non si fanno in questo sport.Gradino dopo gradino.Non ti far ingannare dal 99,non è il mio anno di nascita,purtroppo.Ti saluto alla prox. Comunque amici

Mah…d’accordo con entrambi. Il programma di Cataflic può portare grossi miglioramenti e risultati, ma nel caso del simpatico Zanlup, che gioca da anni e al massimo è stato 4.4, penso abbia ragione rare, non potra’ giocarsela con i 4.1 sicuramente in pochi mesi e probabilmente in qualche anno, magari potrà salire di un gradino o vincere con un 4.2 in giornata storta. Tra 4.1 e 4.2 la differenza è tanta, secondo me più che tra un 4.1 e un 3.5 o un 3.4 (altro livello il 3.3). Comunque forza Zanlup, non mollare!!!!

27
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Magictennis (Guest) 06-04-2018 23:09

@ Rare99 (#2072362)

Magari scrivetevi

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Rare99 (Guest) 06-04-2018 23:06

Scritto da cataflic

Scritto da Rare99

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Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

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Scritto da cataflic

Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
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– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

Cataflic,ti stimo,ma questa volta dissento,così lo illudi..con questo programma,se sei un normodotato,puoi giocartela con i 4.3

No, ti assicuro che con un maestro serio basta e avanza.
Intanto un maestro serio sarà almeno un 3.1 come livello e fare dei lavori in palleggio ti abitua ad un ritmo completamente diverso.
Siccome hai delle lacune (non saresti 4.4)sistemare la tecnica esecutiva richiede tempo, dedizione e ripetizione e per questi livelli in 4/5 mesi rimetti a posto molte cose, mica devi andare a fare futures.
Ogni colpo va analizzato nella meccanica esecutiva come fossi alle prime armi e sradicate le basi sbagliate.
Va curato l’aspetto di movimento sul campo e i passi migliori per raggiungere la posizione e dare inizio allo swing.
Va curata la posizione dei piedi, della racchetta, delle spalle, dell’impugnatura, del gomito e le aperture.
Va rifatto tutto da capo, ma sapendo già giocare ci metti un po’ a dimenticare gli errori e allo stesso tempo sai già come si muove una pallina e un avversario.
Intanto che migliori, con la parte atletica accompagni la parte muscolare nell’adattamento ai nuovi ritmi di gioco rinforzando i distretti interessati.
Poi basta fare un po’ di partite per abituarti alle tue nuove capacità e a fidarti di colpi che prima non ti saresti neanche sognato di mettere dentro.
Il problema è che quasi sempre i maestri non fanno un lavoro minuzioso ed anche noioso, si limitano al minimo sindacale, a fare dei cesti destra/sinistra senza interrompere quando vedono i ripetuti errori.
La verità è che i 4a categoria sono ad un livello talmente basico che basta giocare in modo semiserio per un po’ e i paricategoria se li mangiano.

In 4/5 mesi un 4.4 non potrà mai giocarsela con un 4.1,figuriamoci con dei terza come tu asserisci.Mi dispiace dissentire di nuovo,ma l’apprendimento ha i suoi tempi,purtroppo non si sale così in fretta.Non so in che regione giochi,ma qui da noi i 4.1 ha tennis giocano bene.Scusami se non dico la mia perché preferisco rimanere anonimo,comunque io sono insegnante di tennis,se sono bravo non lo so,passione tanta,ma miracoli non si fanno in questo sport.Gradino dopo gradino.Non ti far ingannare dal 99,non è il mio anno di nascita,purtroppo.Ti saluto alla prox. Comunque amici

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cataflic (Guest) 06-04-2018 21:24

Scritto da Rare99

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Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

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Scritto da cataflic

Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

Cataflic,ti stimo,ma questa volta dissento,così lo illudi..con questo programma,se sei un normodotato,puoi giocartela con i 4.3

No, ti assicuro che con un maestro serio basta e avanza.
Intanto un maestro serio sarà almeno un 3.1 come livello e fare dei lavori in palleggio ti abitua ad un ritmo completamente diverso.
Siccome hai delle lacune (non saresti 4.4)sistemare la tecnica esecutiva richiede tempo, dedizione e ripetizione e per questi livelli in 4/5 mesi rimetti a posto molte cose, mica devi andare a fare futures.
Ogni colpo va analizzato nella meccanica esecutiva come fossi alle prime armi e sradicate le basi sbagliate.
Va curato l’aspetto di movimento sul campo e i passi migliori per raggiungere la posizione e dare inizio allo swing.
Va curata la posizione dei piedi, della racchetta, delle spalle, dell’impugnatura, del gomito e le aperture.
Va rifatto tutto da capo, ma sapendo già giocare ci metti un po’ a dimenticare gli errori e allo stesso tempo sai già come si muove una pallina e un avversario.
Intanto che migliori, con la parte atletica accompagni la parte muscolare nell’adattamento ai nuovi ritmi di gioco rinforzando i distretti interessati.
Poi basta fare un po’ di partite per abituarti alle tue nuove capacità e a fidarti di colpi che prima non ti saresti neanche sognato di mettere dentro.

Il problema è che quasi sempre i maestri non fanno un lavoro minuzioso ed anche noioso, si limitano al minimo sindacale, a fare dei cesti destra/sinistra senza interrompere quando vedono i ripetuti errori.
La verità è che i 4a categoria sono ad un livello talmente basico che basta giocare in modo semiserio per un po’ e i paricategoria se li mangiano.

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pablox 06-04-2018 18:52

Scritto da magictetennis

Scritto da sandro
Devo essere sincero, a me una ragazza diciassettenne che dice che per lei esiste solo il tennis e che è disposta a sacrificare tutto, per provare a diventare una giocatrice professionista, non si sa bene di quale livello, a me fa molta paura. Le auguro di diventare la numero 1 indiscutibilmente, come lei spera, ma dobbiamo interrogarci come adulti, genitori e società, se è veramente questo che noi speriamo dai nostri giovani.
Ne ho visti troppi di ragazzi che, una volta persa la spinta motivazionale iniziale, hanno poi impiegato anni per provare a uscire da una gabbia di dipendenza mentale e fisica che la loro famiglia gli aveva costruito intorno. In tal senso il ruolo di adulti responsabili che i ragazzi incontrano durante il loro cammino diventa fondamentale perché troppo spesso la famiglia proietta le proprie ambizioni frustrate nei falsi desideri dei figli.
La vittoria di Isner domenica (la prima in un 1000 a quasi 33 anni) e la sua biografia di atleta dovrebbero insegnarci qualcosa.

Questa ragazza ha un sogno, come tante atlete della sua età, ed i sogni non devono far paura, casomai è la loro assenza che deve inquietarci. A me spaventano i ragazzi vittime delle droghe, quelli privi di riferimenti, coloro che scaricano i vuoti familiari nel bullismo e nella violenza da strada, non di certo quelli che vogliono affermarsi Isabella ha un suo sogno che non è neanche quello dei genitori che non hanno ruolo nella sua carriera è non la soffocano. Gioca si diverte, spesso vince; è spavalda che è un aspetto che non guasta confrontato ad un appiattimento diffuso, e quindi molte sue affermazioni vanno comprese alla luce di questo. Forza Isabella!

Condivido tutto. poi andrebbe ricordato che un certo Borg voleva diventare numero 1 a 13 anni…

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Chittammuorto (Guest) 06-04-2018 16:58

@ Fabblack (#2071742)

Bravissimo, condivido, parliamo di una ragazza a san marino a 18 anni solo chiacchiere e distintivo… con galimberti come deuanderfulcoch…ma lasciamo perdere a scrivere sti articoli su delle ragazze 2.4 a 18 anni

22
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-1: Elio, pablox
Rare99 (Guest) 06-04-2018 16:56

Scritto da cataflic

Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

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Scritto da cataflic

Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

Cataflic,ti stimo,ma questa volta dissento,così lo illudi..con questo programma,se sei un normodotato,puoi giocartela con i 4.3

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Sottile 06-04-2018 16:51

Complimenti, mi piace questa Tcherkes Zade anche perché ha poco di italiano 😛

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Shuzo (Guest) 06-04-2018 16:23

Scritto da cataflic

Scritto da sandro
Devo essere sincero, a me una ragazza diciassettenne che dice che per lei esiste solo il tennis e che è disposta a sacrificare tutto, per provare a diventare una giocatrice professionista, non si sa bene di quale livello, a me fa molta paura. Le auguro di diventare la numero 1 indiscutibilmente, come lei spera, ma dobbiamo interrogarci come adulti, genitori e società, se è veramente questo che noi speriamo dai nostri giovani.
Ne ho visti troppi di ragazzi che, una volta persa la spinta motivazionale iniziale, hanno poi impiegato anni per provare a uscire da una gabbia di dipendenza mentale e fisica che la loro famiglia gli aveva costruito intorno. In tal senso il ruolo di adulti responsabili che i ragazzi incontrano durante il loro cammino diventa fondamentale perché troppo spesso la famiglia proietta le proprie ambizioni frustrate nei falsi desideri dei figli.
La vittoria di Isner domenica (la prima in un 1000 a quasi 33 anni) e la sua biografia di atleta dovrebbero insegnarci qualcosa.

Sono in tanti infatti quelli meno “pronti” per il professionismo che scelgono una università americana con borsa di studio per unire studio e competizione ad alto livello.In questo senso l’università fa proprio da filtro, così come farebbero i futures.
Se a livello universitario vinci con tutti o quasi, probabilmente delle qualità le hai e ti rimane la voglia di provarci, mentre se vedi che fai fatica a vincere, passi subito ad altro.
Se però hai qualità perdere 3/4 anni di carriera anche ad un medio livello, significa lasciare per la strada centinaia di migliaia di euro….

Forse la spavalderia di questa ragazza è un po’ esagerata, tuttavia mi piace una certa sua genuinità in un mondo che è pieno di ipocrisia, benché sia meglio che la smussasse un pochino. Comunque fa bene a pensare in grande ed è sacrosanto che le sue maggiori ambizioni stiano nel tennis.
Quanto alla questione che per lei esiste solo il tennis, intende dire che di non provare alcun interesse per la mondanità, i bagordi, la televisione, ecc… Forse la sua unica rinuncia è il fidanzato dato che il tennis la porta a viaggiare molto. Resta il fatto che ha amicizie anche se molte stanno dentro l’ambiente tennistico. Tra l’altro sembra che molti suoi amici siano stranieri, alcuni di sesso maschile.
In merito agli studi, non li ha abbandonati, sebbene lo stia facendo in modo non tradizionale come hanno fatto la Graf e la Sabatini, che hanno entrambe dimostrato di sapersela cavare bene anche a carriera finita. Sull’università, non esclude un giorno di iscriversi, né ha dichiarato che disdegnerebbe di andare in un college americano prima di tentare la carriera professionistica. Francamente trovo che una semplice intervista sia troppo poco per stabilire se sia messa sulla buona o cattiva strada. Il punto, semmai, è che scelte farà in futuro.

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zanlup (Guest) 06-04-2018 16:03

@ cataflic (#2072061)

Ho la fascite plantare da un anno.
Ci stavo provando a seguire
Se mi riesci a risolvere questo lo faccio giuro!!

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cataflic (Guest) 06-04-2018 15:44

Scritto da zanlup
@ magictetennis (#2071938)
Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

Se vuoi migliorare è facilissimo…. progetto 3a categoria:
– stanzia un 300 € al mese per qualche tempo
– mettiti d’accordo con un maestro per fare 2h di lezione singole settimanali(con lui affronterai le carenze tecniche, che affinerai con un lavoro attento e mirato…non il tipo che ti fa fare i cesti e ti dice “piegati”)oppure il doppio se lo dividi con al max un altra persona brava come te o più brava
– trova il modo di giocare almeno un’altra volta un match 2/3 cioè almeno altre 2h di tennis giocato di fila
– fai 2 volte a settimana una sessione di 1h di atletica che potrai abbinare all’ora di lezione(fatti fare un programma da qualcuno, oppure sfrutta quello del circolo)
ti assicuro che nel giro di pochi mesi comincerai a battere dei 4.1 e di lì a poco anche qualche terza categoria.

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zanlup (Guest) 06-04-2018 15:02

@ magictetennis (#2071938)

Bravo.La penso come te. Io gioco a tennis da anni e sono diventato al massimo 4.4. tanto di cappello a lei

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Rare99 (Guest) 06-04-2018 14:54

Scritto da sandro
Devo essere sincero, a me una ragazza diciassettenne che dice che per lei esiste solo il tennis e che è disposta a sacrificare tutto, per provare a diventare una giocatrice professionista, non si sa bene di quale livello, a me fa molta paura. Le auguro di diventare la numero 1 indiscutibilmente, come lei spera, ma dobbiamo interrogarci come adulti, genitori e società, se è veramente questo che noi speriamo dai nostri giovani.
Ne ho visti troppi di ragazzi che, una volta persa la spinta motivazionale iniziale, hanno poi impiegato anni per provare a uscire da una gabbia di dipendenza mentale e fisica che la loro famiglia gli aveva costruito intorno. In tal senso il ruolo di adulti responsabili che i ragazzi incontrano durante il loro cammino diventa fondamentale perché troppo spesso la famiglia proietta le proprie ambizioni frustrate nei falsi desideri dei figli.
La vittoria di Isner domenica (la prima in un 1000 a quasi 33 anni) e la sua biografia di atleta dovrebbero insegnarci qualcosa.

Caro Sandro,ho detto tutto ieri,mi sembra di aver condiviso un tuo post.Oggi non mi esprimo,ti lascio il campo

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cataflic (Guest) 06-04-2018 14:44

Scritto da sandro
Devo essere sincero, a me una ragazza diciassettenne che dice che per lei esiste solo il tennis e che è disposta a sacrificare tutto, per provare a diventare una giocatrice professionista, non si sa bene di quale livello, a me fa molta paura. Le auguro di diventare la numero 1 indiscutibilmente, come lei spera, ma dobbiamo interrogarci come adulti, genitori e società, se è veramente questo che noi speriamo dai nostri giovani.
Ne ho visti troppi di ragazzi che, una volta persa la spinta motivazionale iniziale, hanno poi impiegato anni per provare a uscire da una gabbia di dipendenza mentale e fisica che la loro famiglia gli aveva costruito intorno. In tal senso il ruolo di adulti responsabili che i ragazzi incontrano durante il loro cammino diventa fondamentale perché troppo spesso la famiglia proietta le proprie ambizioni frustrate nei falsi desideri dei figli.
La vittoria di Isner domenica (la prima in un 1000 a quasi 33 anni) e la sua biografia di atleta dovrebbero insegnarci qualcosa.

Sono in tanti infatti quelli meno “pronti” per il professionismo che scelgono una università americana con borsa di studio per unire studio e competizione ad alto livello.In questo senso l’università fa proprio da filtro, così come farebbero i futures.
Se a livello universitario vinci con tutti o quasi, probabilmente delle qualità le hai e ti rimane la voglia di provarci, mentre se vedi che fai fatica a vincere, passi subito ad altro.
Se però hai qualità perdere 3/4 anni di carriera anche ad un medio livello, significa lasciare per la strada centinaia di migliaia di euro….

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magictetennis (Guest) 06-04-2018 14:14

Scritto da sandro
Devo essere sincero, a me una ragazza diciassettenne che dice che per lei esiste solo il tennis e che è disposta a sacrificare tutto, per provare a diventare una giocatrice professionista, non si sa bene di quale livello, a me fa molta paura. Le auguro di diventare la numero 1 indiscutibilmente, come lei spera, ma dobbiamo interrogarci come adulti, genitori e società, se è veramente questo che noi speriamo dai nostri giovani.
Ne ho visti troppi di ragazzi che, una volta persa la spinta motivazionale iniziale, hanno poi impiegato anni per provare a uscire da una gabbia di dipendenza mentale e fisica che la loro famiglia gli aveva costruito intorno. In tal senso il ruolo di adulti responsabili che i ragazzi incontrano durante il loro cammino diventa fondamentale perché troppo spesso la famiglia proietta le proprie ambizioni frustrate nei falsi desideri dei figli.
La vittoria di Isner domenica (la prima in un 1000 a quasi 33 anni) e la sua biografia di atleta dovrebbero insegnarci qualcosa.

Questa ragazza ha un sogno, come tante atlete della sua età, ed i sogni non devono far paura, casomai è la loro assenza che deve inquietarci. A me spaventano i ragazzi vittime delle droghe, quelli privi di riferimenti, coloro che scaricano i vuoti familiari nel bullismo e nella violenza da strada, non di certo quelli che vogliono affermarsi Isabella ha un suo sogno che non è neanche quello dei genitori che non hanno ruolo nella sua carriera è non la soffocano. Gioca si diverte, spesso vince; è spavalda che è un aspetto che non guasta confrontato ad un appiattimento diffuso, e quindi molte sue affermazioni vanno comprese alla luce di questo. Forza Isabella!

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+1: Marcus91, pablox, Harlan
sandro (Guest) 06-04-2018 13:57

Devo essere sincero, a me una ragazza diciassettenne che dice che per lei esiste solo il tennis e che è disposta a sacrificare tutto, per provare a diventare una giocatrice professionista, non si sa bene di quale livello, a me fa molta paura. Le auguro di diventare la numero 1 indiscutibilmente, come lei spera, ma dobbiamo interrogarci come adulti, genitori e società, se è veramente questo che noi speriamo dai nostri giovani.
Ne ho visti troppi di ragazzi che, una volta persa la spinta motivazionale iniziale, hanno poi impiegato anni per provare a uscire da una gabbia di dipendenza mentale e fisica che la loro famiglia gli aveva costruito intorno. In tal senso il ruolo di adulti responsabili che i ragazzi incontrano durante il loro cammino diventa fondamentale perché troppo spesso la famiglia proietta le proprie ambizioni frustrate nei falsi desideri dei figli.
La vittoria di Isner domenica (la prima in un 1000 a quasi 33 anni) e la sua biografia di atleta dovrebbero insegnarci qualcosa.

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-1: Marcus91
Elio 06-04-2018 13:05

Giocherà il G2 di Cap d’ail in Francia (9/14 Aprile). Forza ❗
Ha solo 6 anni di Tennis. Complimenti. 😎

11
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tommaso (Guest) 06-04-2018 13:02

Bella ragazza, sogna di essere la numero 1 del mondo, ha un manager che pensa per lei agli sponsor: per molti, immagino sia già sulla via della perdizione.

10
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+1: pablox
Magictennis (Guest) 06-04-2018 12:24

Scritto da Rare99
Se ha iniziato a 11 anni e dopo 6 anni ha vinto G5 e G4,tanto di cappello,un prodigio.Quando giocava a mini-tennis la Cocciaretto vinceva campionati italiani a raffica.Complimenti,evidentemente ha talento.

Ha vinto anche un doppio grade 1 proprio contro Coccia

9
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Peppo81 (Guest) 06-04-2018 12:08

Bella intervista come sempre e bella chiusura

8
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Rare99 (Guest) 06-04-2018 12:08

Se ha iniziato a 11 anni e dopo 6 anni ha vinto G5 e G4,tanto di cappello,un prodigio.Quando giocava a mini-tennis la Cocciaretto vinceva campionati italiani a raffica.Complimenti,evidentemente ha talento.

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+1: Marcus91
Fabblack 06-04-2018 12:03

@ Marcomp (#2071649)

Scritto da Fabblack
@ Marcomp (#2071649)
Deve essere un chiodo fisso per parecchi: ce la infilate dappertutto.

Mi ci hai fatto ripensare.
Cacchio, siete incredibili!!!
Con tutto il bene del mondo, stiamo parlando di una ragazza 2.4 con zero esperienza anche ITF, di quasi diciotto anni: ma come vi vengono in mente certi paragoni? Camila a diciotto anni era 229, aveva vinto il 25.000 di Katowice partendo dalle quali ed il 50.000 di Toronto, battendo anche n. 105 e 109, tra le altre.
Incredibili lo intendo come complimento.

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Lupu (Guest) 06-04-2018 11:28

Molti criticano Galimberti come tecnico ma come selfie maker è indubbiamente un asso

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+1: Ken_Rosewall, Fede-rer, Patoschi
luk (Guest) 06-04-2018 11:18

Devo ammettere di aver aperto la pagina solo per la foto…e devo dire che non ho fatto male! 😛

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+1: Marcus91
-1: Elio
Fabblack 06-04-2018 10:44

@ Marcomp (#2071649)

Deve essere un chiodo fisso per parecchi: ce la infilate dappertutto.

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pablox (Guest) 06-04-2018 10:31

Io non ho letto Harry Potter 😳
Interessante intervista, in ogni caso 😎

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+1: Marcus91
Marcomp (Guest) 06-04-2018 09:34

Complimenti, Antonio, bella intervista e bella scoperta tennistica…speriamo lavori bene con Galimberti, che sia una futura Giorgi più completa tennisticamente e ragioni meglio in campo! 😎

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