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Lisa Pigato: tutto cominciò in un solstizio d’estate… La giovanissima promessa del tennis italiano insieme al padre-coach Ugo, in una intervista per i nostri lettori

23/03/2018 12:07 12 commenti
Lisa Pigato classe 2003
Lisa Pigato classe 2003

Telemaco è l’unico figlio di Ulisse e Penelope ed è solo un bambino quando il padre lascia Itaca per andare a combattere la guerra di Troia. Appena si rende conto, da adolescente, che l’unico modo per liberare il proprio Palazzo dalla presenza dei Proci è favorire il ritorno del padre, il giovane Telemaco parte alla sua ricerca in un’impresa che è chiamata “Telemachia” e che lo porterà a viaggiare ed a sfidare le avversità, seppur protetto dalla dea Atena. Profeta inconsapevole di quanto accade ai nostri giorni nelle cosiddette “società liquide”, Omero tratteggia nell’Odissea il percorso che porterà Telemaco ad incontrare il padre. Questa vicenda epica, bella e immortale nella sua eleganza e nei suoi significati, ha dato spunto allo psicoanalista Massimo Recalcati, per definire il cosiddetto “complesso di Telemaco” riferendosi a quei giovani che, oggigiorno, “guardano il mare aspettando che qualcosa del padre ritorni”, metafora di una società in cui troppo spesso i figli si trovano a rincorrere e ritrovare i loro padri, esuli dal percorso educativo.

Ugo Pigato non è mai partito e Lisa, una delle migliori promesse del nostro tennis tra le giovanissime, ha trovato da sempre in lui una guida ideale che coniuga, senza confonderle, la figura di padre e quella di coach. C’è una foto che ben rappresenta il loro rapporto: il sorriso determinato di entrambi, lo sguardo nella stessa direzione, un abbraccio che protegge ma senza opprimere, insomma quel mix di ingredienti che porteranno questa coppia di sicuro molto in alto, nella vita e nel tennis.
Oggi li incontriamo per una piccola escursione nel loro mondo.

Partiamo da Lisa: come hai iniziato a giocare a tennis?

Ho iniziato a giocare all’età di 4 anni. Sono nata in un ambiente tennistico e grazie al mio papà-coach ho sempre avuto una grande passione per questo sport, infatti non ne ho mai praticato altri. Ho iniziato a giocare al muro del Tennis Club Sanremo e a 4 anni ho frequentato il corso per bambini. Dopo 2 anni mio padre ha aperto, insieme al suo socio Filippo Sciolli, la Pigato Academy.



Descrivici il tuo gioco, i tuoi colpi migliori e in cosa devi migliorare:

Ho un gioco aggressivo e cerco sempre di prendermi il punto, spesso cerco di cambiare il ritmo. Il mio colpo migliore è il rovescio. Ovviamente devo migliorare tantissime cose del mio gioco ma anche atleticamente… in campo sto lavorando per trovare sempre più soluzioni per procurarmi il punto, ad esempio scendendo a rete più spesso.



Qual è stato finora il tuo match più bello?

Il match più bello l’ho disputato in semifinale a Palermo (settembre 2017 vittoria contro Giulia Peoni 7-6 (5) 6-3 nda).



Sei reduce da due bellissime vittorie in due grade 4, in Repubblica Ceca e in Finlandia. Ti aspettavi queste vittorie e come hai vissuto i due tornei?

Ho giocato un inizio di stagione cercando di migliorare le mie prestazioni sul veloce. Sono andata a Praga con il proposito di prendere punti giocando buoni match, non mi ero posta l’obiettivo di vincere ma di giocare meglio che potevo. Poi nel torneo ho acquisito più sicurezza, giocando sempre meglio. Nella trasferta finlandese mi sentivo più consapevole di quello che potevo fare, mi sono posta l’obiettivo di esprimere il mio gioco e di dargli continuità. Ci sono riuscita in parte ma ancora devo migliorare. In Finlandia non mi sono mai sentita bene, anzi, per tutta la trasferta ho avuto problemi di stomaco, non è stata una bella trasferta, l’ho vissuta maluccio, ma quando ero in campo avevo voglia di vincere e cercavo di giocar poco e di concretizzare appena ne avevo l’occasione.



A Bergamo invece hai disputato, a 15 anni non ancora compiuti, il tuo primo torneo professionistico, superando il primo turno di qualificazioni. Com’è stata questa prima esperienza?

Il torneo di Bergamo sinceramente non l’ho vissuto al meglio… non ero preparata sulla terra, non capivo il gioco, ero molto confusa e non ho giocato molto bene né la prima né la seconda partita. Però posso dire che mi è servito come esperienza, ho assaggiato quell’ambiente professionistico dove non ci si può permettere di commettere errori in campo e fuori.



In generale quali sono i tuoi programmi ed obiettivi per il 2018?

Per la prima parte della stagione ho programmato, con il mio papà e la FIT, di giocare tornei under 18 di grado 1 e 2 mentre a fine stagione, probabilmente, giocherò qualche Itf 15k.



Sappiamo che ti impegni molto nello studio, alternando scuola ed allenamenti. Che scuola frequenti e come riesci a far coincidere le due cose?

Frequento una scuola privata paritaria (Faes Milano) Liceo delle Scienze Umane. Mi trovo molto bene perché questa scuola, oltre a prepararmi con un programma personalizzato, mi permette di allenarmi e frequentare i miei coetanei in classe. Sicuramente devo fare dei sacrifici per il poco tempo che mi rimane oltre lo studio e il tennis, ma comunque riesco a combinare il tutto.



Com’è il rapporto con le tue compagne di classe? Può succedere che ti guardino con un pizzico di invidia per il fatto che sei impegnata con successo nel tennis, che fai tanti viaggi?

È successo in passato ma, nella classe in cui sono, i miei compagni sono sempre molto gentili e disponibili ad aiutarmi.



A proposito di viaggi, ricordi quello più bello?

Nella trasferta americana con la Federazione sono stata a Miami, è stato davvero tutto stupendo.



Come ti descriveresti come ragazza?

Sono una ragazza che si impegna in quello che fa, metto tutta me stessa nel tennis e nella scuola, appena ho un po’ di tempo libero mi piace svagarmi e rilassarmi. Sono molto socievole, mi piace divertirmi con altre persone. Mi piace uscire, fare shopping, andare fuori a mangiare, rilassarmi a casa, ascoltare la musica, andare in palestra.



Che cosa ti diverte della tua vita da tennista e che cosa invece a volte ti è pesante?

Mi piace visitare le città dove gioco i tornei, mi piace l’ambiente del torneo, mentre il periodo di preparazione è abbastanza pesante anche per la scuola.



Tu hai come coach papà Ugo con il quale hai un bellissimo rapporto. Quali vantaggi e quali problemi, se ci sono, può comportare questo doppio ruolo di tuo padre?

Nel mio caso avere un papà coach è molto vantaggioso, io e il mio papà riusciamo bene a differenziare i due ruoli nelle varie occasioni.



Anche tua madre e la tua famiglia ti seguono nei tornei?

Non mi seguono, ho già mio padre che è lì con me.



Tu hai un manager, degli sponsor, un sito, molto ben fatto peraltro. Come riesci a seguire tutte queste attività legate al tuo tennis?

Non me ne occupo io, quindi posso concentrarmi solo sul tennis.



Hai già debuttato in Nazionale. Cosa rappresenta la maglia azzurra per te?

È sempre un onore indossare la maglia azzurra e rappresentare l’Italia, ne vado orgogliosa.



Segui molto il tennis in TV ed hai una giocatrice preferita?

No, ne ammiro tantissime ma non ho proprio una giocatrice preferita ed il tennis in Tv lo seguo solo qualche volta.



A proposito di televisione ti piacciono le Serie TV?

Mi piacciono le serie Tv, anche se non ho un genere preferito; ho seguito, più o meno, le serie “Pretty Little Liars”; “The Vampire Diaries”; “Gossip girl”.



Quanto ti piace curare la tua immagine sui social e che rapporto hai con i tuoi follower?

Mi piacciono molto i social e me ne occupo insieme a mia sorella. Molti dei miei follower li conosco ed approfitto di questa intervista per salutarli.



Qual è il tuo sogno da realizzare nel tennis?

Il mio sogno nel tennis è quello di arrivare il più in là possibile. Vorrei fare del tennis la mia professione e divertirmi lavorando.



Lasciamo Lisa ed incontriamo ora Ugo, molto disponibile nel rispondere alle nostre domande.
Quali sono le caratteristiche del rapporto coach/tennista se il coach è un genitore, in particolare quali sono i vantaggi e i problemi che occorre prevenire?

Il rapporto deve essere molto schietto e sincero, inutile girare intorno alle cose, visto che il rapporto tra un padre è un figlio non si può basare sul quieto vivere ma sulla sincerità. I vantaggi sono quelli di conoscere più a fondo l’allievo e di conseguenza capirne meglio le esigenze, allo stesso modo il figlio conoscendo il padre si può esprimere più liberamente per quanto riguarda l’aspetto tecnico. Gli svantaggi non sono per il coach ma per l’allievo che rimane più restio nel confidarsi sotto i punti di vista molto personali.



Quando Lisa vince esulta più il padre o il coach?

Esultano tutti e 2!



Lisa ha quasi 15 anni ed è considerata per la sua fascia d’età, uno dei migliori prospetti del tennis italiano. Come riesci a proteggerla dal clamore, dai rischi connessi alla popolarità che possono intaccare la sua crescita di adolescente?

Inevitabile che Lisa si trovi ad affrontare problematiche che possono mettere in difficoltà, quindi l’unico sistema per tutelarla è quello di farle capire come sono le cose realmente e tranquillizzarla perché c’è tanta gente intorno che la protegge. Con il tempo imparerà a gestire ogni situazione da sola.



Come sono stati negli anni e come sono attualmente i vostri rapporti con la Fit?

In linea di massima i rapporti con la Fit sono sempre stati di collaborazione. Attualmente stiamo condividendo programmi di allenamento e tornei.



Obiettivamente… quanto possiamo aspettarci in futuro da Lisa?

È un suicido fare previsioni a lungo termine pensando ad una posizione in classifica mondiale, personalmente penso che il progetto fatto su Lisa debba essere quello di migliorare costantemente e farne esprimere al massimo le potenzialità, se tutto funzionerà vedremo a quali traguardi Lisa potrà ambire.



E’ giustamente cauto Ugo Pigato, anche se sappiamo quanto creda nella sua figlia-allieva che il prossimo 21 giugno compirà 15 anni. Già, Lisa festeggia il compleanno proprio nel solstizio d’estate, quando il sole è più alto sull’orizzonte. Un punto da mirare con forza ma divertendosi, come è nel carattere di Lisa e Ugo.


Antonio De Filippo


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12 commenti. Lasciane uno!

Elio 24-03-2018 11:15

Scritto da cataflic
Lisa gioca a benissimo a tennis, peccato davvero per l’altezza, che sarà un ostacolo difficile da superare, fosse stata solo 10 cm più alta non mi sarei stupito nel vederla seguire le orme delle baby prodigio degli ultimi tempi.

😮 Ha solo 14 anni ❗ Puo’ ancora crescere, non ti pare ❓ 💡 🙄 😆

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Rare99 (Guest) 23-03-2018 23:14

Scritto da Jho
La “Pigatina” (senza offesa…l’ho sempre sentita chiamare cosi’ credo per identificarla dalla sorella) è indubbiamente il prodotto ben riuscito di un padre grande conoscitore di questo sport e che ha saputo prepararla tecnicamente e strategicamente in modo ottimale
Me la ricordo gia’ qualche anno fa molto “Tennis oriented”, molto ligia a quello che doveva fare prima/durante e dopo un match o un allenamento….molto professionale per essere solo una bambina/ragazzina.
Forse (?) questa è l’unica strada per cercare di farsi largo in questo sport che non fa prigionieri ma quanto bisogna lasciarsi indietro facendo finta che non esiste ? (amicizie/esperienze di vita giovanili/sano menefreghismo adolescenziale etc etc)
Spesso mi chiedo se anche il raggiungere traguardi importanti giustifichi e riempia il vuoto del perdere momenti di vita che non torneranno mai piu
Naturalmente un grandissimo in bocca al lupo a Lisa e al suo Team, se lo meritano di cuore

Domanda che mi sono sempre posto,di non facile risposta.Ogni volta che me la pongo mi viene in mente il mito della caverna,neanche Platone saprebbe risponderci.Ovviamente parlo in senso lato,nessun riferimento alla famiglia Pigato

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cataflic (Guest) 23-03-2018 20:54

Scritto da Mozz 22

Scritto da cataflic
Lisa gioca a benissimo a tennis, peccato davvero per l’altezza, che sarà un ostacolo difficile da superare, fosse stata solo 10 cm più alta non mi sarei stupito nel vederla seguire le orme delle baby prodigio degli ultimi tempi.

Ma quanto è alta? arriva a 1.60? Lisa ( anno 2003) in prospettiva è fortissima, forse pure più forte di quanto era la Cocciaretto ( anno 2001) due anni fa.

Siamo lì lì, anche se mi sembra avere più punch delle Pieri(per l’età…). Finchè rimane nella classifica medio-alta u18 non ci sono problemi, ma dopo se non gli escono scintille dal braccio diventa durissima…speriamo!
Anche la Cocciaretto era un fuscello, ma si è un po’ alzata e molto irrobustita….

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Mozz 22 (Guest) 23-03-2018 17:56

Scritto da cataflic
Lisa gioca a benissimo a tennis, peccato davvero per l’altezza, che sarà un ostacolo difficile da superare, fosse stata solo 10 cm più alta non mi sarei stupito nel vederla seguire le orme delle baby prodigio degli ultimi tempi.

Ma quanto è alta? arriva a 1.60? Lisa ( anno 2003) in prospettiva è fortissima, forse pure più forte di quanto era la Cocciaretto ( anno 2001) due anni fa.

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Jho (Guest) 23-03-2018 17:08

La “Pigatina” (senza offesa…l’ho sempre sentita chiamare cosi’ credo per identificarla dalla sorella) è indubbiamente il prodotto ben riuscito di un padre grande conoscitore di questo sport e che ha saputo prepararla tecnicamente e strategicamente in modo ottimale

Me la ricordo gia’ qualche anno fa molto “Tennis oriented”, molto ligia a quello che doveva fare prima/durante e dopo un match o un allenamento….molto professionale per essere solo una bambina/ragazzina.

Forse (?) questa è l’unica strada per cercare di farsi largo in questo sport che non fa prigionieri ma quanto bisogna lasciarsi indietro facendo finta che non esiste ? (amicizie/esperienze di vita giovanili/sano menefreghismo adolescenziale etc etc)

Spesso mi chiedo se anche il raggiungere traguardi importanti giustifichi e riempia il vuoto del perdere momenti di vita che non torneranno mai piu

Naturalmente un grandissimo in bocca al lupo a Lisa e al suo Team, se lo meritano di cuore

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marco sch (Guest) 23-03-2018 15:34

Bravo Ugo e bravissima Lisa!

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biglebowski (Guest) 23-03-2018 15:14

Scritto da Gaz
Cocciaretto e’ la prima promessa Pigato e’ la migliore( tutto riferito al momento,visto che le cose evolvono rapidamente ).

Mi dici in che circostanza le hai viste giocare?
E immagino che tu abbia visto anche le altre per essere così perentorio nel giudizio.

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+1: Vennera
cataflic (Guest) 23-03-2018 14:00

Lisa gioca a benissimo a tennis, peccato davvero per l’altezza, che sarà un ostacolo difficile da superare, fosse stata solo 10 cm più alta non mi sarei stupito nel vederla seguire le orme delle baby prodigio degli ultimi tempi.

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Gaz (Guest) 23-03-2018 13:58

Cocciaretto e’ la prima promessa Pigato e’ la migliore( tutto riferito al momento,visto che le cose evolvono rapidamente ).

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Peppo81 (Guest) 23-03-2018 12:50

Grazie per la bellissima intervista, bellissima la loro foto insieme, come ha scritto Antonio, protettivo ma non opprimente, una ragazza dolce e semplice, davvero un bel carattere e anche posata e concentrata, forse avrà preso anche dal padre che sembra una persona molto sensibile e attenta, anche pratica, bellissima la risposta sul tranquillizzarla, “Con il tempo imparerà a gestire ogni cosa da sola”, fiducia. E’ bello condividere queste interviste, in fondo noi siamo anche l’altro, “far esprimere al massimo le sue potenzialità”, farla esprimere al massimo……questo è il segreto, esprimersi, aiutarsi……qualcuno ha detto che il primigenio bisogno dell’uomo è comunicare, a 15 anni ci racconta Lisa che del tennis ci si innamora, palestra di vita.

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Rare99 (Guest) 23-03-2018 12:37

A me sembra che lui non sorrida,anzi ha uno sguardo piuttosto autoritario,con un po di fierezza…forse un altra foto sarebbe stata meglio.Comunque in bocca al lupo pet entrambi

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sandro (Guest) 23-03-2018 12:30

Ricordo il padre Ugo quando giocava a tennis, era piuttosto forte, uno dei migliori della sua età.

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