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Novak Djokovic, la strada è in salita

13/03/2018 09:24 36 commenti
Novak Djokovic classe 1987, ex n.1 del mondo
Novak Djokovic classe 1987, ex n.1 del mondo

Novak Djokovic era uno dei personaggi più attesi al primo Masters1000 della stagione in quel di Indian Wells: dopo un bye all’esordio il serbo è sceso in campo contro il giapponese Taro Daniel. Contro il tennista nipponico si ritornava alle competizioni dopo Melbourne, dagli ottavi di finale contro il coreano Chung: purtroppo opposto a Daniel, Novak ha giocato una pessima partita, farcita di errori non forzati e una condizione fisica deficitaria.

Fa male, provoca tanta tristezza vedere solo l’ombra del campione che fu il serbo: Djokovic ha perso in 3 set ma va detto, non ha lasciato per strada segnali positivi. Una quantità spropositata di unforced e soprattutto la sensazione che ancora non sia riapparso quel furore agonistico che lo ha reso un muro invalicabile e un fighter di primo livello nei suoi giorni migliori.
C’era attesa mediatica riguardo il suo ritorno ma dopo l’operazione al gomito rivederlo in campo deve essere salutato in ogni caso, sconfitta o no, come un piccolo successo: al momento sono due le cose che mi sembra manchino all’ex numero 1 del mondo, una risolvibile grazie al tempo e una che col passare del tempo beh, ha poco a che fare.
Il primo problema evidentissimo nel match con Daniel (prima di Djokovic era ancora a secco di vittorie…) è una condizione fisica problematica: è vero che ci sono stati tanti errori ma ciò che preoccupa è l’aver mollato completamente nel terzo set. Allo stato attuale dei fatti Novak non è in grado di sostenere un incontro che si protrae al terzo set: come si può pensare di misurarsi sulla lunga distanza degli Slam? Il tempo si diceva, galantuomo quanto non mai e alleato di ferro in questa sua crescita: tornando gradualmente alle competizioni e ai tornei, Djokovic recupererà smalto con le energie che non andranno subito in riserva, in modo tale da potergli permettere di battagliare sul rettangolo di gioco.

C’è però una componente fondamentale nel meccanismo complesso di un campione, un elemento imprescindibile per arrivare in alto: la forza mentale e il killer instinct, da troppo tempo avversari principali per il serbo classe ’87. Dalla vittoria al Roland Garros che gli consegnò un mirabolante Career Slam, Djokovic ha intrapreso una discesa apatica e preoccupante nella sua carriera, divisa fra infortuni più o meno gravi (gli ultimi lo sono stati) e le motivazioni smarrite per strada. Dov’è quel cannibale sportivo che sfiancava gli avversari martellando da fondocampo e portando all’errore altrui? Dov’è quella voglia di lottare, quella presunzione tipica dei campioni di essere il più forte, dov’è quel non mollare mai, quella voglia di ruggire e far sentire all’avversario la propria forza soprattutto psicologica anche nei momenti di difficoltà? Senza la testa oggi un tennista non va da nessuna parte: Djokovic deve ritrovare fisico e testa, per riprovarci, perché il tennis dei vertici ha ancora bisogno di lui. Da Indian Wells si deve quindi nuovamente ripartire, è un imperativo: l’obiettivo a Miami è salire di livello rispetto a questo primo Masters1000, rispettando la politica dei piccoli passi da compiere uno dopo l’altro. Al momento è quello che Novak deve sperare di essere in grado di fare.


Alessandro Orecchio


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36 commenti. Lasciane uno!

Fede-rer 13-03-2018 18:38

Scritto da Luca Martin
@ Fede-rer (#2053958)
Anche Federer passò un brutto periodo, ma il suo stato mentale o mindset era sempre quello di un campione, non quello di un figlio dei fiori.
Ha fatto di tutto per ritornare ai vertici in anima e corpo, probabilmente avvalendosi di specialisti in ogni settore della preparazione atletica, mentale, alimentare, di integrazione nutrizionale e fisioterapica.
Esistono ad esempio dei software costosissimi (15.000 dollari) per il perfezionamento delle abilità mentali, che sono veramente incredibili a detta di chi se ne è avvalso (D. Asprey).
Questo è un piccolissimo esempio per far capire che si possono sempre migliorare, magari anche solo di poco (2-3%), le prestazioni agonistiche.
Da una parte il presumibile perfezionamento di Federer, dall’altra lo scempio delle risorse di Novak (team amicale ma raffazzonato, santone tra i piedi, dubbi riguardo l’alimentazione sul lungo periodo -il vegetarianesimo è sempre più messo in discussione dagli studi sull’efficienza cellulare e in particolare dei mitocondri).

Su molte delle cose che hai detto sono d’accordissimo.. C’è da dire che secondo me Nole ha passato gran parte della carriera a cercare di migliorarsi come un Robot, non concedendosi nessuna distrazione, facendosi seguire da uno staff di specialisti, non scartando nell’alimentazione etc etc etc.. Probabilmente il peso di questa vita di rinunce, una volta vinto tanto è guadagnato tantissimo, ha iniziato ad essere un macigno.. Vedo Nole come un moderno Sisifo. La storia del cioccolatino che si è concesso dopo la vittoria di ino slam estrapolata dalla sua biografia e citata da un altro utente è molto più significativa di quanto si pensi.. Quando ci si reprime per anni e si supera il limite è poi più facile cadere negli eccessi opposti e nelle mani di finti amici o addirittura di “santoni”… Tra l’altro non so se O Max gli sia ancora vicino.. Nei tornei non lo vedo al suo fianco da un po’..
Anche per me la dieta vegetariana è una follia tanto più per un atleta a quei livelli. Ma ormai è un bel po’ che per sua fortuna ha reintrodotto la carne..

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Haas78 (Guest) 13-03-2018 17:40

Al netto di tante valutazioni condivisibili, la partita con il giapponese deve accendere un campanello d’allarme importante, di fatto un conto è raggiungere semi e finali dei tornei disputati, indipendentemente dal raggiungimento conseguente di vittorie importanti, un altro è prestarsi miseramente a queste figure con giocatori lontanissimi dal livello del serbo, ci vuole veramente un segnale forte per cambiare direzione ed atteggiamento

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lallo (Guest) 13-03-2018 17:17

Scritto da gianpier
io credo abbia mollato di testa

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Luca da Sondrio (Guest) 13-03-2018 16:52

La strada, per Djokovic, è senz’altro in salita. La classifica, invece, in discesa…

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+1: Luca Martin
Luca Martin 13-03-2018 16:31

@ Fede-rer (#2053958)

Anche Federer passò un brutto periodo, ma il suo stato mentale o mindset era sempre quello di un campione, non quello di un figlio dei fiori.
Ha fatto di tutto per ritornare ai vertici in anima e corpo, probabilmente avvalendosi di specialisti in ogni settore della preparazione atletica, mentale, alimentare, di integrazione nutrizionale e fisioterapica.
Esistono ad esempio dei software costosissimi (15.000 dollari) per il perfezionamento delle abilità mentali, che sono veramente incredibili a detta di chi se ne è avvalso (D. Asprey).
Questo è un piccolissimo esempio per far capire che si possono sempre migliorare, magari anche solo di poco (2-3%), le prestazioni agonistiche.
Da una parte il presumibile perfezionamento di Federer, dall’altra lo scempio delle risorse di Novak (team amicale ma raffazzonato, santone tra i piedi, dubbi riguardo l’alimentazione sul lungo periodo -il vegetarianesimo è sempre più messo in discussione dagli studi sull’efficienza cellulare e in particolare dei mitocondri).

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Luca da Sondrio (Guest) 13-03-2018 15:57

Scritto da Cicerone
Quando ho saputo del guru 2 anni fa, ho immaginato che potesse fare questa fine. Questi ti fanno non solo il lavaggio del cervello, ma dell’anima. Le disgrazie che si susseguono sono solo la pessima conseguenza degli errori spirituali che fai. Quello che a lui sembra ‘amore’ è invece la sua condanna.
Ipotizzo che questo guru appartenga a qualche filone di tipo occultista, che ha sempre fatto, e continua a fare, danni inimmaginabili alle persone a cui vi si accostano.
Dico queste cose perché conosco il tema, conosco storie di chi ci è rimasto sotto, e di chi ne è venuto fuori. È paragonabile ad una droga pesante, solo più infima è subdola, perché non razionalmente e pragmaticamente dimostrabile e se non hai anticorpi cristiani adeguati, ti distrugge mentalmente e nell’animo piano piano. Poi ognuno è libero di pensarla e credere ciò che vuole….

“Anticorpi cristiani adeguati”. Queste parole mi terrorizzano. Sanno molto di Santa Inquisizione…

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Sanchez 13-03-2018 15:50

In tutto questo, il nuovo preparatore atletico italiano come si configura ??

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tacchino freddo 13-03-2018 15:44

@ JG (#2054052)

Io credo che scrivendo “giocaTTori” e “giocaTTO” sia stato toccato uno dei momenti più bassi della lingua italiana…

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+1: MarcoP
JG (Guest) 13-03-2018 15:04

@ CassiusClay (#2053995)

Penso lo stesso, questo è il ponto piu basso del atp in moltissimo tempo. Guardo che giocattori hanno giocatto le semifinale in Australian questo anno e in altro tornei lo anno scorso.

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-1: MarcoP
Giancarlo (Guest) 13-03-2018 14:55

Per me è scoppiato, a 30 anni sonati non si riprende più come prima

27
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Il Biscottone spagnolo (Guest) 13-03-2018 14:45

Scritto da pallettaro
@ Il Biscottone spagnolo (#2053950)
Per me è successo questo.
Non ce la faceva più.
Nole non riusciva più a tenere con la testa tutti i sacrifici e le manie per stare dov’era. Come spiega anche nel suo libro dove si concesse, dopo una vittoria lottatissima di uno slam, un cioccolatino. Un piccolo cioccolatino al di fuori della sua dieta ferrea. Dopo mesi e mesi, questo si concede un cioccolatino…
Rafa dicono invece che mangiava come una bestia e se ne fregava, solo recentemente ha seguito una dieta più rigida.
Non c’è nulla di male, non farcela più, bisogna accettarlo e prendere delle contromisure.

si, credo anch’io. Lo stesso Federer tempo fa si complimentò con Nole perchè aveva portato in campo un tennis di un livello incredibile mai visto prima, ma questo comporta essere un atleta 24 su 24, 365 giorni all’anno, situazione non sostenibile per troppi anni, e comunque lui c’è riuscito per diverso tempo, segnale di una volontà ferrea non comune.

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gisva 13-03-2018 14:16

In Australia stava meglio di adesso e non è andato malissimo. Stavolta ha anticipato il rientro, e lo aveva detto in anticipo, per testarsi. Io aspetterei qualche settimana prima di dare giudizi. Potremmo trovarlo al top sulla terra oppure nella seconda parte della stagione, quando gli altri sono cotti. Leggo molti giudizi affrettati…

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+1: MarcoP
Vitriol (Guest) 13-03-2018 14:01

Si presenta con un fisico decisamente calato nel tono muscolare, gambe sottili, risultato ha perso forza e quindi in queste condizioni non riuscira a tornare ai livelli di prima. MIstero.

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+1: MarcoP
Raul Ramirez (Guest) 13-03-2018 13:55

@ Dancas (#2053959)

Scusa ma ho parlato di energie psico-fisiche e agonistiche non solamente atletiche. Novak doveva tenere una condizione fisica e mentale pazzesca per fare quello che faceva come Rafa se non di più. Roger invece deve chiaramente essere in condizione ma ha un tennis (divino) molto più fluente e di classe: sembra tutto facile…con il braccio del Re…ma non lo è….

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Cicerone (Guest) 13-03-2018 13:47

Quando ho saputo del guru 2 anni fa, ho immaginato che potesse fare questa fine. Questi ti fanno non solo il lavaggio del cervello, ma dell’anima. Le disgrazie che si susseguono sono solo la pessima conseguenza degli errori spirituali che fai. Quello che a lui sembra ‘amore’ è invece la sua condanna.
Ipotizzo che questo guru appartenga a qualche filone di tipo occultista, che ha sempre fatto, e continua a fare, danni inimmaginabili alle persone a cui vi si accostano.
Dico queste cose perché conosco il tema, conosco storie di chi ci è rimasto sotto, e di chi ne è venuto fuori. È paragonabile ad una droga pesante, solo più infima è subdola, perché non razionalmente e pragmaticamente dimostrabile e se non hai anticorpi cristiani adeguati, ti distrugge mentalmente e nell’animo piano piano. Poi ognuno è libero di pensarla e credere ciò che vuole….

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pallettaro (Guest) 13-03-2018 13:19

@ Il Biscottone spagnolo (#2053950)

Per me è successo questo.
Non ce la faceva più.
Nole non riusciva più a tenere con la testa tutti i sacrifici e le manie per stare dov’era. Come spiega anche nel suo libro dove si concesse, dopo una vittoria lottatissima di uno slam, un cioccolatino. Un piccolo cioccolatino al di fuori della sua dieta ferrea. Dopo mesi e mesi, questo si concede un cioccolatino…
Rafa dicono invece che mangiava come una bestia e se ne fregava, solo recentemente ha seguito una dieta più rigida.
Non c’è nulla di male, non farcela più, bisogna accettarlo e prendere delle contromisure.

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+1: Fede-rer, MarcoP
CassiusClay 13-03-2018 13:11

Pazzesco, a parte Federer che fa quello che vuole essendo l’unic superstite dei Big, gli altri sono tutti fuori.
Nadal Djokovic Murray Wawrinka

Questo credo sia il punto più basso del circuito ATP da quando seguo il tennis.

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-1: MarcoP
Hair49 (Guest) 13-03-2018 13:02

Non ho mai capito se non sopporto più lui o l’americanona e comunque felicissimo che annaspi e continui a farlo, vale anche per l’altra ovviamente !!!!

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RogerFan 13-03-2018 12:38

Scritto da Dancas
@ Raul Ramirez (#2053918)
Mah.. i maratoneti arrivano ai 40anni senza problemi. Le energie, la forza fisica, non scompaiono di colpo a 30 anni e tantomeno a 25 come i casi di Wilander e Borg. Si può perdere un po’ di scatto e di elasticità ma non metterei mai la questione fisica tra le cause del declino di Djoko. A me pare che abbia ottenuto un obbiettivo prima impossibile da raggiungere, Vincere 4 slam consecutivi , e da lì abbia perso le motivazioni. L’assurdo è stato vedere come nessuno gli abbia riconosciuto i meriti per aver toccato tali vette. Si è incensato molto di più Roger per il suo ultimo AO che le imprese impossibili di Djokovic. E credo che anche questo abbia influito: nessun risultato, nessun record, potrà metterlo allo stesso livello dei due giocatori più amati della storia del tennis. Almeno nel cuore dei tifosi.

Purtroppo l’amore dei tifosi non si ottiene solo con le vittorie, ma con tutta una serie di cose dentro e fuori dal campo. La rivalità tra i DUE era già sbocciata ed entrata nell’immaginario di tutti quando Nole ha cominciato a vincere. Detto questo, per me il serbo ha ancora qualcosa da dire nel tennis, e lo dirà. Vado oltre, questo suo momento di “umanità”, forse, aprirà una porta nel cuore di tanti tifosi, e quando tornerà a vincere molti gli vorranno più bene. Se ce una cosa che mi ha fatto amare tanto Roger, oltre al suo tennis, per me galattico, è stato proprio il suo lato umano. Quei tremori che gli impediscono di convertire una mare di palle break, quella fredda cattiveria agonistica che gli difetta al confronto di Nole e Rafa. Ho amato le sue umane lacrime, a dispetto di quei trogloditi per i quali un uomo vero non deve piangere mai. Dal suo pianto ad Australian Open 2009, magnificamente consolato dall’amico-nemico, è nato ancor più affetto. Auguro a Nole di rinascere, con il cuore, e di vedergli percorrere un cammino analogo. La campana, come diceva un mio allenatore, non ha ancora suonato.

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Dancas (Guest) 13-03-2018 12:14

@ Raul Ramirez (#2053918)

Mah.. i maratoneti arrivano ai 40anni senza problemi. Le energie, la forza fisica, non scompaiono di colpo a 30 anni e tantomeno a 25 come i casi di Wilander e Borg. Si può perdere un po’ di scatto e di elasticità ma non metterei mai la questione fisica tra le cause del declino di Djoko. A me pare che abbia ottenuto un obbiettivo prima impossibile da raggiungere, Vincere 4 slam consecutivi , e da lì abbia perso le motivazioni. L’assurdo è stato vedere come nessuno gli abbia riconosciuto i meriti per aver toccato tali vette. Si è incensato molto di più Roger per il suo ultimo AO che le imprese impossibili di Djokovic. E credo che anche questo abbia influito: nessun risultato, nessun record, potrà metterlo allo stesso livello dei due giocatori più amati della storia del tennis. Almeno nel cuore dei tifosi.

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Fede-rer 13-03-2018 12:14

Scritto da Luca Martin
Meglio sarebbe un dignitoso ritiro piuttosto che una situazione così penosa.
E dire che quando lessi il suo libro mi parve una collana di perle di rarissima lucidità.
Qualcuno lo svegli dalla letargia sonnambolica in cui lo ha messo lo Stregone Pepe-Saruman!!

Non ti sembra di affrettare un po’ i tempi? Andasse avanti così tutto l’anno se ne potrebbe parlare ma dopo 2 partite disputate di cui una dopo un rientro affrettato post operatorio un po’ di tempo ad uno come Nole lo darei.. Leggo troppo pessimismo.. Che ci siano dei problemi è arcinoto ma leggo dei de profundis troppo affrettati. Non penso tornerà dominante, ma competitivo penso proprio si sì!

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Il Biscottone spagnolo (Guest) 13-03-2018 12:04

@ pallettaro (#2053879)

E’ evidente che sia un problema di testa, alla domanda se sente dolore ha risposto: “Il dolore? Anche se non lo senti, continui a pensarci, perché è un qualcosa che mi sono portato dietro per due anni”

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Il Biscottone spagnolo (Guest) 13-03-2018 11:59

Scritto da makko

Scritto da pallettaro
@ Fede-rer (#2053843)
Sono perfettamente d’accordo.
Posso solo aggiungere che ha raggiunto limiti umani impensati per arrivare a rivaleggiare e poi superare gli altri due campioni.
Come dici tu, senza quella preparazione fisica quasi maniacale, non avrebbe mai potuto competere con Rafa e Roger.
Poteva già batterli, ma non avrebbe potuto fare quello che fatto nelle sue annate migliori dove sembrava quasi imbattibile.
Ad un certo, soprattutto contro Rafa, sembrava non esserci più nemmeno gusto.
Ricordo una partita, mi pare a Shanghai, dove il povero Rafa cercava di fare qualcosa di più della sua solita pressione e Nole, nemmeno sudato si limitava a spingere la palla al centro del campo.
Con Rafa totalmente impotente, quasi giocasse contro un vero muro di gomma. Un muro elastico, freddo e quasi disumano.

Pechino 2015

e nel 2014 sempre a Pechino? ad un punto dal 6-0 6-0 Nole ebbe pietà di Berdich

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Luca Martin 13-03-2018 11:57

Meglio sarebbe un dignitoso ritiro piuttosto che una situazione così penosa.
E dire che quando lessi il suo libro mi parve una collana di perle di rarissima lucidità.
Qualcuno lo svegli dalla letargia sonnambolica in cui lo ha messo lo Stregone Pepe-Saruman!! 🙁

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fede (Guest) 13-03-2018 11:53

E’scoppiato, non ha più le motivazioni necessarie per essere il muro di gomma che era: essendo un giocatore molto fisico, il suo gioco non è divertimento, come per federer, osannato da tutto il mondo e quindi invogliato a continuare, ma piuttosto è massacrante sia fisicamente sia mentalmente. Probabilmente nadal, più paragonabile a nole rispetto a roger, ha una costanza di allenamento e di concentrazione mentale fuori dal comune, maggiore di quella del serbo, oltre a praticamente fare vita da asceta( a differenza di nole?)

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+1: MarcoP
gianpier (Guest) 13-03-2018 11:49

io credo abbia mollato di testa

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makko (Guest) 13-03-2018 11:36

Scritto da pallettaro
@ Fede-rer (#2053843)
Sono perfettamente d’accordo.
Posso solo aggiungere che ha raggiunto limiti umani impensati per arrivare a rivaleggiare e poi superare gli altri due campioni.
Come dici tu, senza quella preparazione fisica quasi maniacale, non avrebbe mai potuto competere con Rafa e Roger.
Poteva già batterli, ma non avrebbe potuto fare quello che fatto nelle sue annate migliori dove sembrava quasi imbattibile.
Ad un certo, soprattutto contro Rafa, sembrava non esserci più nemmeno gusto.
Ricordo una partita, mi pare a Shanghai, dove il povero Rafa cercava di fare qualcosa di più della sua solita pressione e Nole, nemmeno sudato si limitava a spingere la palla al centro del campo.
Con Rafa totalmente impotente, quasi giocasse contro un vero muro di gomma. Un muro elastico, freddo e quasi disumano.

Pechino 2015

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makko (Guest) 13-03-2018 11:17

Scritto da Fede-rer
Mi permetto, a grandi linee, di riportare il quanto ho già scritto ieri a riguardo…
Per prima cosa danne dichiarazioni del serbo non si capisce se abbia sentito dolore o cos’altro.. Il fatto di “Non stare affatto bene”, come detto dal giocatore stesso a fine gara, può voler dire tutto ed il contrario di tutto.. Poteva riferirsi al dolore al braccio, ad una preparazione atletica ancora (fisiologicamente) insufficiente oppure, banalmente, a delle cattive sensazioni percepite dallo stare in campo e dal tornare alle competizioni. Le dichiarazioni di Nole sono state (volutamente) fumose perchè non credo che abbia alcun interesse a mettere in piazza le proprie attuali perplessità o debolezze. Su queste cose Djokovic ha sempre preferito (direi giustamente) mantenere un gran riserbo. Io vedendolo dall’esterno continuo a pensare che il problema sia più di testa, motivazioni e furore agonistico.. Nei momenti in cui “si accende” durante il match vedo colpi da Djokovic d’annata. Magari sono pochi ed in pochi momenti ma se un tennista riesce a toccare determinati standard anche per poche decine di minuti significa che ne ha fisicamente la possibilità. Poi si spegne, smette di lottare, si preoccupa di applaudire i vincenti dell’avversario, di fare smorfie e siparietti.. Non so, mi sembra che manchi della necessaria cattiveria. Basta guardare il suo sguardo, attualmente gli “occhi della tigre” sono ben lontani e se perfino il modesto Taro Daniel di turno percepisce la possibilità di batterlo ed addenta la preda significa che anche in campo quell’aura di Nole che terrorizzava gli avversari attualmente non è minimamente percepita al di là della rete.. Nole senza cattiveria agonistica diventa un giocatore poco più che normale.. È completissimo tecnicamente, ha tutti i colpi ma gli manca quello “killer” con il quale stare a galla nei momenti un po’ più difficili. Non ha un servizio che fa la differenza, dritto e rovescio sono eccezionali colpi di manovra ma non ha il vincente che lascia fermo l’avversario sull’uno-due.. Djokovic ha sempre vinto “in progressione”.. ma se viene meno la voglia di lottare e soffrire su ogni punto per qualche ora di fila è difficile che possa compensare tale mancanza cambiando caratteristiche a quasi 31 anni.. Il fatto che voglia sempre anticipare i tempi di rientro farebbe pensare che abbia molta voglia di tennis. Poi però lo vedo in campo così scarico e mi chiedo quanto abbia ancora voglia di focalizzarsi al 100% sul tennis.. Parliamoci chiaro: non ha né il talento puro di Federer né la forza bruta di Nadal.. Ha dominato per anni perché è stato un vero e proprio robot.. Penso che fuori dal campo non sgarrasse di una virgola: preparazione maniacale, alimentazione più che controllata, allenamenti massacranti e pochissime distrazioni.. Poi forse ha scoperto che esiste un mondo al di fuori del tennis, ha avuto una sorta di crisi esistenziale (e forse anche matrimoniale) ed ora vorrebbe coniugare tennis e vita extra-tennis. Di sicuro col talento che ha potrà ancora togliersi ottime soddisfazioni ma non penso che avrà più voglia di fare i sacrifici necessari per tornare diminante come fu un tempo… Nei periodo in cui si allenerà meglio e sarà in condizione potra togliersi delle grandi soddisfazioni ma dubito che tornerà la versione robot di Nole. E forse è anche un bene. Lo renderà più simpatico ed umano anche per coloro i quali lo ritenevano troppo robot…

Anch’io penso sia una questione, magari non esclusiva ma principale, di testa perché altrimenti non si spiegherebbero certi sprazzi in cui fa balenare l’antico splendore come la semifinale a Roma in cui annichili’ un Thiem in gran forma

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+1: Fede-rer
Raul Ramirez (Guest) 13-03-2018 11:16

Inutile girarci intorno…il discorso è sempre lo stesso:quando in un tennista le qualità fisiche,agonistiche e mentali superano nettamente quelle tecniche succede che ad una certa età, l’usura non consente più di trovare la forma smagliante che ti permetteva di stare tra i primi…e si spegne la luce…che è molto difficile riaccendere…vedi Borg, Courier, Wilander etc etc

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-1: MarcoP
Losvizzero 13-03-2018 11:08

Vedo molto più in difficoltà lui di Nadal. Certo che se Roger dovesse guardare lo stato di salute dei suoi acerrimi nemici può dormire sonni non tranquilli, di più

7
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+1: Losvizzero
adriano (Guest) 13-03-2018 10:57

Perchè un giocatore della sua esperienza e con il suo passato rientra alle competizioni in queste condizioni ?
Questa è la domanda a cui non sono in grado di dare risposta .Chi lo consiglia ? Perchè nessuno nel suo staff è in grado di guidarlo ? Come mai un giocatore di tale esperienza commette errori di programmazione così grossolani ?

6
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+1: MarcoP
guidoyouth (Guest) 13-03-2018 10:29

purtroppo a nole è stato fatto il lavaggio del cervello da parte del guru. fa riflettere come queste manipolazioni mentali possano avvenire anche a chi ha tanti soldi e in qualche modo dovrebbe essere lontano dal mondo degli imbonitori.

5
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pallettaro (Guest) 13-03-2018 10:20

@ Fede-rer (#2053843)

Sono perfettamente d’accordo.
Posso solo aggiungere che ha raggiunto limiti umani impensati per arrivare a rivaleggiare e poi superare gli altri due campioni.
Come dici tu, senza quella preparazione fisica quasi maniacale, non avrebbe mai potuto competere con Rafa e Roger.
Poteva già batterli, ma non avrebbe potuto fare quello che fatto nelle sue annate migliori dove sembrava quasi imbattibile.
Ad un certo, soprattutto contro Rafa, sembrava non esserci più nemmeno gusto.
Ricordo una partita, mi pare a Shanghai, dove il povero Rafa cercava di fare qualcosa di più della sua solita pressione e Nole, nemmeno sudato si limitava a spingere la palla al centro del campo.
Con Rafa totalmente impotente, quasi giocasse contro un vero muro di gomma. Un muro elastico, freddo e quasi disumano.

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versys65 (Guest) 13-03-2018 10:00

Bisogna capire se ci sono problemi fisici ancora in atto…se i problemi fisici sono stati risolti, Djokovic deve affidarsi a un allenatore/psicologo valido….attendiamo cmq che Nole recuperi una condizione fisica decente per trarre delle conclusioni….

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Luca da Sondrio (Guest) 13-03-2018 09:59

@ Fede-rer (#2053843)

Del tuo commento ho apprezzato soprattutto la brevità e la capacità di sintesi. Dai, scherzavo. Condivido quello che hai scritto.

2
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+1: Fede-rer, MarcoP
Fede-rer 13-03-2018 09:40

Mi permetto, a grandi linee, di riportare il quanto ho già scritto ieri a riguardo…
Per prima cosa danne dichiarazioni del serbo non si capisce se abbia sentito dolore o cos’altro.. Il fatto di “Non stare affatto bene”, come detto dal giocatore stesso a fine gara, può voler dire tutto ed il contrario di tutto.. Poteva riferirsi al dolore al braccio, ad una preparazione atletica ancora (fisiologicamente) insufficiente oppure, banalmente, a delle cattive sensazioni percepite dallo stare in campo e dal tornare alle competizioni. Le dichiarazioni di Nole sono state (volutamente) fumose perchè non credo che abbia alcun interesse a mettere in piazza le proprie attuali perplessità o debolezze. Su queste cose Djokovic ha sempre preferito (direi giustamente) mantenere un gran riserbo. Io vedendolo dall’esterno continuo a pensare che il problema sia più di testa, motivazioni e furore agonistico.. Nei momenti in cui “si accende” durante il match vedo colpi da Djokovic d’annata. Magari sono pochi ed in pochi momenti ma se un tennista riesce a toccare determinati standard anche per poche decine di minuti significa che ne ha fisicamente la possibilità. Poi si spegne, smette di lottare, si preoccupa di applaudire i vincenti dell’avversario, di fare smorfie e siparietti.. Non so, mi sembra che manchi della necessaria cattiveria. Basta guardare il suo sguardo, attualmente gli “occhi della tigre” sono ben lontani e se perfino il modesto Taro Daniel di turno percepisce la possibilità di batterlo ed addenta la preda significa che anche in campo quell’aura di Nole che terrorizzava gli avversari attualmente non è minimamente percepita al di là della rete.. Nole senza cattiveria agonistica diventa un giocatore poco più che normale.. È completissimo tecnicamente, ha tutti i colpi ma gli manca quello “killer” con il quale stare a galla nei momenti un po’ più difficili. Non ha un servizio che fa la differenza, dritto e rovescio sono eccezionali colpi di manovra ma non ha il vincente che lascia fermo l’avversario sull’uno-due.. Djokovic ha sempre vinto “in progressione”.. ma se viene meno la voglia di lottare e soffrire su ogni punto per qualche ora di fila è difficile che possa compensare tale mancanza cambiando caratteristiche a quasi 31 anni.. Il fatto che voglia sempre anticipare i tempi di rientro farebbe pensare che abbia molta voglia di tennis. Poi però lo vedo in campo così scarico e mi chiedo quanto abbia ancora voglia di focalizzarsi al 100% sul tennis.. Parliamoci chiaro: non ha né il talento puro di Federer né la forza bruta di Nadal.. Ha dominato per anni perché è stato un vero e proprio robot.. Penso che fuori dal campo non sgarrasse di una virgola: preparazione maniacale, alimentazione più che controllata, allenamenti massacranti e pochissime distrazioni.. Poi forse ha scoperto che esiste un mondo al di fuori del tennis, ha avuto una sorta di crisi esistenziale (e forse anche matrimoniale) ed ora vorrebbe coniugare tennis e vita extra-tennis. Di sicuro col talento che ha potrà ancora togliersi ottime soddisfazioni ma non penso che avrà più voglia di fare i sacrifici necessari per tornare diminante come fu un tempo… Nei periodo in cui si allenerà meglio e sarà in condizione potra togliersi delle grandi soddisfazioni ma dubito che tornerà la versione robot di Nole. E forse è anche un bene. Lo renderà più simpatico ed umano anche per coloro i quali lo ritenevano troppo robot…

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