Italiani in Campo Copertina

Italiani in campo (ATP-WTA-Challenger) – 23 Settembre 2015

22/09/2015 16:50 10 commenti
Simone Bolelli classe 1985, n.63 ATP
Simone Bolelli classe 1985, n.63 ATP

Questi gli azzurri impegnati con i relativi orari di gioco e scontri diretti nei main draw dei tornei del circuito ATP-WTA-Challenger.

RUS ATP 250 St. Petersburg – Indoor Duro
1T Rublev RUS – Bolelli ITA (0-0) 3 incontro dalle ore 11:00




FRA ATP 250 Metz – Indoor Duro
1T Darcis BEL – Lorenzi ITA (0-1) 3 incontro dalle ore 12:00




CHN WTA International Guangzhou – Cemento
2T Errani ITA – Zhang CHN (0-0) ore 08:00
2T Schiavone ITA – Jankovic SRB (3-5) 2 incontro dalle ore 08:00




ROU Challenger Sibiu – Terra
2T Hemery FRA – Mager ITA (0-0) 2 incontro dalle ore 11:00
1T Bozoljac/Lajovic SRB SRB – Giacalone/Naso ITA ITA (0-0) 3 incontro dalle ore 11:00




TPE Challenger Kaohsiung – Cemento
2T Moriya JPN – Vanni ITA (0-0) ore 08:00
1T Chen/Huang TPE TPE – Fabbiano/Vanni ITA ITA (0-0) 3 incontro dalle ore 08:00




SVK Challenger Trnava – Terra
1T Skugor CRO – Giustino ITA (1-0) ore 11:00
2T Robert FRA – Gaio ITA (1-0) 2 incontro dalle ore 11:00
1T Blasko/Molcan SVK SVK – Motti/Paval ITA ROU (0-0) ore 14:00
1T Koolhof/Middelkoop NED NED – Bellotti/Brunner ITA AUT (0-0) ore 12:30


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10 commenti. Lasciane uno!

Luigi (Guest) 23-09-2015 14:55

@ RAF (#1455711)

Domani come ultimo incontro.

10
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Renzo (Guest) 23-09-2015 14:40

GQ che programma ha?

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Angy (Guest) 23-09-2015 10:19

@ Pelandrone (#1455568)

Credo che un tennista sia consapevole di avere 10-15 anni di possibili lauti guadagni…la maggior parte di loro meno. Considerando quanto hanno speso i loro genitori per farli arrivare ai top 100 (almeno per un po), credo che sia logico che battano il ferro finchè è caldo (tradotto, facciano quanti più tornei possono-anche in doppio, perchè no-finchè sono nel pieno della loro forma fisica, atletica, mentale, etc).

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RAF (Guest) 23-09-2015 09:38

Ma il match della Giorgi che fine ha fatto?

7
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Pelandrone (Guest) 22-09-2015 22:09

Grazie a chi mi ha risposto, dandomi spunti per riflettere, anche al simpatico cucco che, immaginando che il suo nickname, come spiegato tempo fa, sia esattamente il contrario al pari del mio, sia tutt’altro che cucco

6
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Bonfanm 22-09-2015 21:33

@ Pelandrone (#1455568)

Il tennis non è uno sport come l’atletica dove conta solo la preparazione individuale per raggiungere una prestazione assoluta e poter quindi battere gli altri nei pochi giorni di gara importanti di un anno. Il giocare in competizione per un tennista è un elemento fondamentale per trovare la forma giusta confrontandosi con avversari e situazioni ogni volta diversi e non può essere creato in allenamento. Inoltre la maggior parte dei tennisti nella settimana di gara fa mediamente un paio di partite, raramente quando le cose vanno bene se ne fanno di più. Ci si allena inoltre quasi meglio nei tornei perchè ci sono altri giocatori del tuo livello o maggiore con cui fare partitelle e palleggi. Vale certo il discorso denaro .. più giochi più guadagni ma anche che non è tanto facile scegliere pochi appuntamenti e centrarli (solo i campioni assoluti che vincono l’80% dei match possono farlo). Se si giocano 25-30 tornei diventa più facile azzeccare in capo a un anno quelle 1-2 settimane in cui tutto gira giusto.

5
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becu rules (Guest) 22-09-2015 21:32

@ Pelandrone (#1455568)

Ti sei già risposto. Sono professionisti, per cui nei limiti della preparazione, giocano il più possibile, anche perché se sei fuori dai primi 79/80 del mondo fai fatica a quadrare il bilancio tra trasferte, voli, allenatori, etc etc.
Inoltre conta che al primo turno di ogni torneo il 50% dei giocatori è eliminato e con il secondo turno il 75% dei partecipanti è ‘a casa’…per il 75% dei giocatori giocare una media 1,5 partite a settimana non è davvero troppo…Inoltre se perdi al primo turno (salvo nei major) prendi zero punti e non sali in classifica, quindi ‘devi’ giocare più tornei possibile perché probabilmente ‘scarti’ diversi zero dalla classifica

4
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cucco (Guest) 22-09-2015 21:32

Scritto da Pelandrone
Mi stavo domandando una cosa, ma perche’ nella programmazione fanno tanti tornei i tennisti (a parte la motivazione del vil denaro, poco sporco e subito, soprattutto se esci ai primi turni), i tornei che valgono per la classifica mi sembra siano solo i migliori 18, no? Ad oggi quasi tutti ne hanno gia’ fatti almeno 22, alcuni 26 e mancano ancora 2 mesi alla fine della stagione. Prevale la cultura americana del professionismo, dove negli sport a squadre giocano ogni 2 giorni. L’allenamento e la programmazione scrupolosa sono quasi residuali. Quando hai fatto, non dico 18, ma 20 tornei l’anno (avendo la possibilita’ di scartare i 2 risultati peggiori), allenandosi regolarmente nei buchi di calendario, con una programmazione adeguata, magari mediamente raggiungerebbero piu’ spesso traguardi importanti, e di conseguenza guadagnerebbero anche di piu’, se e’ sempre al vil denaro che pensano

forse perchè non sono dei pelandroni

3
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Maxi (Guest) 22-09-2015 20:01

Dopo la Fed Cup di lunedì con Giorgi e Garcia, abbiamo la Davis con Bolelli e Rublev.

In bocca al lupo anche a Sara e Francesca (dura prova per quest’ultima).

2
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Pelandrone (Guest) 22-09-2015 19:02

Mi stavo domandando una cosa, ma perche’ nella programmazione fanno tanti tornei i tennisti (a parte la motivazione del vil denaro, poco sporco e subito, soprattutto se esci ai primi turni), i tornei che valgono per la classifica mi sembra siano solo i migliori 18, no? Ad oggi quasi tutti ne hanno gia’ fatti almeno 22, alcuni 26 e mancano ancora 2 mesi alla fine della stagione. Prevale la cultura americana del professionismo, dove negli sport a squadre giocano ogni 2 giorni. L’allenamento e la programmazione scrupolosa sono quasi residuali. Quando hai fatto, non dico 18, ma 20 tornei l’anno (avendo la possibilita’ di scartare i 2 risultati peggiori), allenandosi regolarmente nei buchi di calendario, con una programmazione adeguata, magari mediamente raggiungerebbero piu’ spesso traguardi importanti, e di conseguenza guadagnerebbero anche di piu’, se e’ sempre al vil denaro che pensano

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