Matteo Berrettini riparte con Roig, quali prospettive? L’editoriale di Marco Mazzoni
19/12/2023 10:30 
37 commenti
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Matteo Berrettini e Francisco Roig nella foto
Dopo l’ennesimo brutto e sfortunato infortunio patito a US Open, Matteo Berrettini si è preso il resto del 2023 per guarire la lesione e ritornare in campo senza fretta, pensando a un recupero ottimale. È stato costretto anche a rinunciare alla Finale di Davis Cup come giocatore, sostenendo il team azzurro a Malaga in panchina. In ottobre la separazione a sorpresa con il coach di una vita, Vincenzo Santopadre. È di pochi giorni l’indiscrezione della scelta di Francisco Roig come allenatore per ripartire nel 2024.
Marco Mazzoni ne parla nell’editoriale di Livetennis.
TAG: Francisco Roig, Matteo Berrettini
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Mi spiace leggere solo di Sinner e Berrettini. Io che sono un ingenuo innamorato del bel tennis esteticamente attraente anche se non sempre porta a grandi risultati
avrei voluto leggere qualche commento su Musetti (che io vedevo tra i primi dieci ) e anche su Arnaldi .
Sono criticato per aver scritto che l’eccessiva confidenza con l’allenatore permette certi diversivi. Il rapporto atleta allenatore deve essere di ferro, Metal Jaket, niente sgarri, niente tardi la sera, niente “mister sono stanco”, verakmente avrei un appuntamento, etc. L’allenatore straniero serve anche a questo, a mantenere la distanza. Non ci credete? Non m’interessa, so solo che Darren Cahill ha trasformato Jannik Sinner, e adesso tutti vogliono l’allenatore straniero. Nik Bollettieri non c’è più, cercare fra i maestri spagnoli e australiani. Vedrete che lo faranno in tanti, primo fra tutti Lorenzo Musetti. enzo
matteo fino all’esplosione di sinner nel 2023 era l’ italiano che ha fatto i migliori risultati nei grandi tornei.
ancora oggi è l’unico che ha fatto una finale e 2 semi slam. fra l’altro la finale nel tempio del tennis andando avanti di un set con il grande nole. quindi sciacquatevi la bocca quando lo nominate. può anche non vincere più un match rimane il BR al numero 6
e la finale a wimbledon. detto ciò forza matteo io ci credo,
se stai bene si torna nei 30 entro giugno.
Se Berrettini non gioca dal 25 al 27 dicembre 2023, peccato perché si perde la migliore influenza di un bellissimo marte.
PS – la stessa cosa (anche per le date) vale per Sinner (hanno lo stesso trigono da angolazioni diverse)!
@ Er fregnacciaro (#3875210)
Torna a seguire tuttoroma o romachannel..
Facci un piacere!
Mi piace sempre di più notare come alcuni leggono un titolo e su quello basano le considerazioni sui giocatori, in questo caso Berrettini.
Titoli del passato: Berrettini “ho perso le motivazioni” Berrettini: “periodo di crisi, non c’ero con la testa”
E quindi si parte con tutta una serie di preconcetti che confermano il nostro personale “sentire” sull’atleta. In gergo Bias.
Peccato che sotto ai quei titoli c’è tutto il resto, un articolo dove Matteo spiega che i ripetuti infortuni degli ultimi anni (anche prima di quella che alcuni giudicano “famigerata” relazione sentimentale) gli avevano fatto perdere le motivazioni per allenarsi maniacalmente e che faceva persino fatica ad alzarsi dal letto per uscire di casa.
Una sorta di depressione per fortuna stoppata sul nascere, visto che poi si è ripresentato a Wimbledon in buona forma perdendo da Alcaraz, non dal 200 al mondo e facendo un buon rientro fino alla sciagurata storta agli US-Open. Storta che alcuni riconducono a 6 mesi di stop, quando i mesi sono stati poco più di due, allungati solo dalla fine della stagione, ma vabbè…
Le dichiarazioni sulla mancanza di “voglia” sono state rilasciate quando la stessa era già tornata e si riferivano al post infortunio di Montecarlo e al brutto swing primaverile sul cemento americano.
Però per gli analfabeti funzionali (mi spiace se qualcuno si risentirà, ma chi non legge e si basa sui titoli e, ancora peggio, chi legge e non capisce un testo questo è) lui non ha più voglia, Santopadre lo ha mollato perché si è accorto che ormai è un ex e via strombazzando str…amberie.
Nessuno di questi si è accorto che a Malaga sembrava lui l’allenatore, il Capitano non giocatore? Nessuno si è letto le dichiarazioni in cui si augura di far di nuovo parte del Dream Team italiano?
Nessuno di chi lo critica pensa che abbia una gran voglia di tornare a essere il martello che abbiamo conosciuto?
Sono convinto che Matteo se non avrà nuovi problemi fisici tornerà nei 50 in carrozza e con una buona stagione tra terra ed erba potrebbe ripresentarsi agli US Open già dentro i 30, quel SE sui problemi fisici è la spada di Damocle che gli resta appesa sulla testa, ma forse il cambio di team potrebbe anche essere finalizzato a quello.
Personalmente non amo il suo gioco così fisico, preferisco nettamente i Musetti o Dimitrov, ma le emozioni di vederlo in finale a Wimbledon e alzare per sue volte la coppa del Queen’s me le tengo ben strette e gli auguro di darcene altrettante nel resto della sua carriera.
Poi se ci saranno dei derby tra lui Sinner, Musetti o Nardi probabilmente tiferò per questi ultimi, ma vorrei tanto che fossero derby di finali importanti, Matteo se le merita per ciò che ha dato nei tempi precedenti all’esplosione di Jannik e alla nascita della grande Italia del tennis di cui fa parte a pieno titolo.
Matteo non ha più quel fuoco,complice quella marea di infortuni che continueranno a colpirlo, quindi è scoraggiato.
Anche se tornasse vicino alla vetta avrebbe sempre paura di tornare nell’abisso.
@ Betafasan (#3875247)
Ma infatti se noti ho scritto che io la penso così… Tu sei liberissimo di pensarla diversamente
Credo dhe ha fatto bene a cambiare, lo steso dovrebbe fare Musetrti, non perchè i loro attuali allenatoeri non siano bravi, ma per rompere il clima di eccessiva confidenza. enzo
Negli ultimi incotri, Berrettini ha mostrato carenza di fiato. A 28 anni suonati, l’allenamento sulla forma fisica deve essere molto più intenso di quando si hanno 20 anni. enzo
Dopo aver ascoltato l’ottimo Marco Mazzoni, mi sento più ottimista sul ritorno in grande stile di Matteo Berrettini.
Punto molto su i due Matteo (Arnaldi e The Hammer) e naturalmente su Jannik (ma con molta molta pazienza, non sto a spiegare il perché).
il tuo nick rispecchia fedelmente quello che scrivi…..
storta insignificante? vivi dentro la sua caviglia per saperlo? forse è meglio che certe fregnacce le eviti.
@ Fabio (#3875124)
Ma siamo in democrazia e possiamo dire il nostro pensiero!!!?? Da Tifosi di tennis!!!
@ gisva (#3875200)
Perché Nadal non ha un gioco fisico?? Ahahah
@ ilpallettaro (#3875101)
Ah ecco! Un altro che dice le stesse cose mie!! Caro Sergiot,e brunodalla!!
L’incidente è avvenuto il 31 agosto, quindi 3 mesi e mezzo fa (non 6!) e teniamo presente che di fatto la stagione è terminata un mese e mezzo fa, quindi avrebbe avuto 2 mesi per recuperare: pochi? tanti? Non lo sappiamo. Per non fare troppo onore al tuo “nick name” evita di fare certe uscite…
Dicono che Enqvist ha rifiutato per motivi personali.
Poi nessuno sa se per un mancato accordo economico o perchè ha fiutato un lavoro che non gli andava (nel senso di giocatore da recuperare psicologicamente e non si sentiva adatto o dal colloquio non ha avuto buone sensazioni… chissà) o altro.
Ma dai… Ha preso una storta insignificante ed è stato fuori 6 mesi! Tra lui e Shapo non si sa chi sia il più scoppiato mentalmente. Han detto bene il @pallettaro e @zedarioz sotto: questo ragazzo ha perso il sacro fuoco. Comprensibilissimo tra l’altro. Ma non prendiamoci in giro con ‘sta storia degli infortuni.
Ma cos’è uno scherzo? O forse non hai seguito le notizie ultimamente. E’ un sacco di giorni che si sa di Roig …..
Si allena meno perché è esmpre infortunato o si infortuna perché si allena meno?
Sicuramente il suo è un tennis estremamente fisico e rende se gioca in un modo che stressa i suoi muscoli.
Io penso che lui stesso cercherà di trovare il modo di giocare con continuità, ma anche di trovare dei picchi di rendimento che lo portino in altro.
E’ una grande incognita.
Chi ha altra mobilità e tipo di gioco, può permettersi carriere più lunghe. Lui non può prescindere dall’aspetto fisico.
Quindi non si possono fare previsioni.
Basterebbe che imparasse da Sinner…..
Roig chi? Ma non aveva scelto Enquist?
Sono sostanzialmente d’accordo con Walden.
Sono almeno 3 anni che Berrettini è falcidiato dagli infortuni.
Il problema non sono tanto quelli traumatici, che in quanto tali sono occasionali, ma quelli muscolari ricorrenti (agli addominali) che denotano un problema strutturale.
Poi è chiaro che dopo un serie di infortuni in serie può subentrare lo sconforto ed un calo di motivazione ed impegno e si può entrare in un circolo vizioso in cui questo calo motivazionale a sua volta facilità gli infortuni.
Però secondo me tutto nasce dagli infortuni muscolari in serie.
Difficile dire se ci possa essere una responsabilità dello staff in questi infortuni.
Certamente alla base c’è una fragilità muscolare intrinseca che non è colpa di nessuno.
Vero è anche che alcuni aspetti tecnici (soprattutto il modo molto strappato di portare il dritto) certamente vanno a sollecitare la zona fragile.
Vedremo se con il cambio di allenatore si riuscirà a trovare un modo per ridurre l’incidenza di tali infortuni… Non mi sembra facile
Iniziare perdendo 5-6kg?
La tua lettura è sicuramente ragionevole, lo sarebbe ancor di più se questo calo di motivazione, che probabilmnete c’è stato, sia stato causa di un minor impegno, ergo maggiore facilità nell’incorrere in infortuni, etc. etc. Ma gli infortuni non sono un’esclusiva di quest’anno, anche non considerando quelli da giovane, sono almeno tre anni che lo accompagnano regolarmente e non si può imputarli ad un suo scarso impegno, ma forse ad una scarsa capacità del suo staff? La separazione fra Berrettini e Santopadre era da un anno che covava, Berrettini ha utilizzato quest’anno per riflettere, ed alla fine ha preso la decisione, che ritengo salutare per entrambi.
Io ho un pensiero.. Matteo è arrivato al 6 del mondo, ha giocato 2 semi slam 1 finale a wimbly svariati 4 negli altri slam. Ha riportato il tennis italiano in prima pagina prima del l’esplosione definitiva di Jannik, ha vinto tornei impo, mi/ci ha fatti emozionare di nuovo… Ma se anche decidesse di giocare come al dopo lavoro ferroviario mentre intanto fa la bella vita.. Ma saranno ben stracazzi suoi? Io la vedo così.
@ MARMAS (#3875060)
Noi non conoscendolo possiamo solo analizzare i fatti per capire il 2023 di Berrettini
E lui non ha mai voluto spiegare:
– perchè dopo l’uscita al primo turno agli AO è sparito per un mese e mezzo dai campi (non dalla vita social) per poi ripresentarsi in condizioni pessime, peggio che pessime, nella trasferta americana?
Perchè eliminato subito a Indian Wells, Phoenix e Miami (senza infortuni) non è subito tornato a casa a Montecarlo per preparare la stagione sulla terra ma è rimasto in vacanza a Miami?
E’ solo sfortuna che dopo questi tre mesi gestiti così, a Montecarlo si presenta e si infortuna al secondo incontro?
Io continuo a pensare che le motivazioni le avesse perse già ad inizio 2023 e non tutto quello che gli è capitato è stata sfortuna.
E’ sfortuna quello che gli è successo agli US OPEN, ma il fatto che non sia tornato a giocare nonostante la distorsione non fosse gravissima e che abbia ammesso un grosso calo di motivazioni mi fa pensare che il cambio di coach sia come un voler voltare pagina e fare un tentativo di tornare ad essere tennista prima nella mente che nel fisico, ritrovare le motivazioni giuste…
Magari mi sbaglio ma quello che si è visto è sotto gli occhi di tutti e non è iniziato dopo gli US OPEN ma già ad inizio anno.
Se si ritrova secondo me può benissimo tornare ai suoi massimi livelli, ha solo 27 anni e almeno 4/5 di carriera al top ancora davanti.
berrettini non da più garanzie in termini di impegno e dedizione necessari per stare nei primi 20, che è un impegno e una dedizione da monaci tibetani, è una vita monomaniacale.
se non si è più motivati perché con gli sponsor si è già a posto per tutta la vita, se invece che allenarsi con intensità si fa serata a miami, allora l’allenatore prova a guardare altrove.
Io credo che all’origine della crisi, anche motivazionale, di Berrettini ci siano solo gli infortuni in serie subiti.
È chiaro che fare fisioterapia, palestra e riatletizzazione dopo un infortunio non può darti le stesse motivazioni che giocare partite con top players nelle fasi finali dei grandi tornei.
Se poi questo succede in modo reiterato e ravvicinato è normale che possa subentrare lo sconforto ed una crisi motivazionale.
Se Berretto riuscirà a giocare per un po’ di tempo senza guai fisici, ritroverà la forma fisica, la confidenza tecnica e, di conseguenza,anche la convinzione e motivazione dei giorni migliori.
L’unico SE è questo, però è un SE piuttosto ingombrante… Incrociamo le dita e forza Matteo
@ Betafasan (#3875030)
Ma te cosa sai della vita di berrettini?sai cosa fa oggi cosa ha fatto ieri quanto si allena ?ma perché parlate a ..
Sempre a guardare gli stranieri, Sinner è italiano no? Non è un esempio di dedizione al lavoro?
Scusa ma alcuni metodi spagnoli( e non parlo di Nadal) non mi sembrano proprio limpidissimi.
Come molti italiani Matteo non vuole dedicarsi al tennis come fa un certo…Nadal ad esempio! Con l’allenamento continuo e mirato tanti tennisti bravi hanno ottenuto risultati ottimi… IMPARARE dagli Spagnoli!
Matteo deve lavorare e faticare ,sacrificarsi per ottenere risultati! Non sembra avere la testa prima del fisico … VEDREMO!
Ufficialmente non sono trapelate indiscrezioni in merito alla separazione tra Matteo e lo storico coach. Personalmente non l’ho capita. Santopadre è riuscito a portare il Berretto a BR n°6, e quindi non credo che si tratti di incomprensioni di natura tecnica. Il vero problema di Matteo è la sua fragilità fisica e vedremo dunque come Roig affronterà questo aspetto così impattante sulla carriera di Matteo. Non penso che Roig punterà a trasformare il Berretto in un tipo di giocatore diverso da quello che è, dato che i risultati migliori dell’italiano li ha ottenuti col suo “Power Tennis” riveduto e corretto con variazioni e tocchi inseriti da Santopadre. Sono curioso di vedere il “nuovo” Matteo made in Roig, anche se naturalmente ci vorrà un po’ di tempo per valutarne il lavoro.
Mazzoni dice giusto, importante un po’ tutto, dall’integrità fisica, all’allenamento e le motivazioni..certo che la prima dipende, non solo, ovviamente, ma secondo me in maniera importante, anche dall’allenamento e qui occorre un Berrettini maggiormente motivato al sacrificio e a “farsi il culo”, cosa che lui stesso ha affermato essergli mancato nell’ultimo periodo.. dal punto di vista tecnico magari provare a migliorare il rovescio, quasi sempre solo in back, ma mi rendo conto che sia difficile.. se avviene, in ogni caso, tutto questo “mix”, a Wimbledon Berrettini può far molta strada ( tabellone permettendo), negli altri Slam, per me più difficile
Cambiare allenatore non risolverà la sua fragilità fisica. Matteo purtroppo ha un fisico di cristallo mentre nello Sport per durare a lungo ci vuole un fisico bestiale.