Classifica ATP Italiani: Bella settimana per Darderi, Nardi e Fognini

Scritto da Sporadico

Scritto da walden

Scritto da Sporadico

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Se mettiamo Passaro ( classe 2001) ne ha 10 dentro i primi 206

Più che vedere come siamo messi nel ranking rispetto alle altre nazioni, mi piacerebbe sapere come siamo messi in termini di trofei alzati. Essere n. 100 atp non serve a nulla se poi ne hai a decine dietro di te che possono suonarti come, quando e dove vogliono. Ormai è risaputo che ci sono giovani che impostano la loro programmazione per fare più punti possibili e scalare il ranking, altri, invece, che preferiscono un calendario più selezionato, stressarsi e affaticarsi meno ma per puntare a vincere qualche torneo. A mio parere sono i secondi ad avere più chances di diventare dei top. Gli altri, nella maggior parte dei casi, sono destinati a scoppiare o a infortunarsi per non aver retto alla fatica e allo stress di giocare tutte le settimane viaggiando per tutti i continenti (con spese superiori ai guadagni realizzati e, quindi, con ulteriore stress e frustrazione per loro stessi e le loro famiglie). E così, dopo aver toccato il loro best ranking nei paraggi del collo di bottiglia (ovvero quota 100, ma non sto parlando di pensioni…) vengono ricacciati all’indietro, a quel punto ormai demotivati e incapaci di risalire (vedi Passaro, ma non solo).

Vedi Passaro, ma non solo, chi? Le vittorie ci sono state, per ora nei Challenger, tante come lo scorso anno, e non è ancora finita.
Sei diventato il re dei roditori, se hai dei problemi, trova il modo di risolverli, non te le prendere con dei ventenni che stanno raggiungendo risultati mai visti nella storia del tennis italiano.

2a parte della risposta…
Passaro è stato il caso più eclatante di attacco alla top 100 con respingimento perché ha un best di 108 e ora purtroppo è scivolato addirittura fuori la top 200. Ma anche altri ci hanno provato, avvicinandosi, chi più chi meno, a questa “fatidica” soglia: Zeppieri (115), Nardi (116), Bellucci (142), Maestrelli (149), e non so se ne ho dimenticato qualcuno. E tutti, ora, chi più chi meno, si trovano più indietro. Ora, il mio discorso, se per caso non ti fosse ancora chiaro, non è relativo al fatto se costoro abbiano o meno le carte per arrivarci entro i primi 100 (Nardi, per esempio, mi pare nuovamente in rampa di lancio, favorito anche dall’essere un 2003), quanto al fatto che ormai si gioca più con la testa al ranking che alla vittoria di un torneo. A me pare che alcuni dei nostri ragazzi (ma certamente questo accade non solo in Italia) forzino troppo il calendario di impegni, sottoponendosi a sforzi fisici e mentali che, alla lunga, né diminuiscono il rendimento. Lo stesso Cobolli, che un piede nei 100 lo ha appena messo, non sono sicuro che riesca nel breve periodo a restarci perché l’ho visto molto molto affaticato. Dipendesse da me, li farei giocare meno (il che vuol dire anche viaggiare meno e potersi allenare di più). Un discorso molto semplice il mio, penso riesca a capirlo anche tu. Anche Arnaldi, per la verità, che ormai tra i giocatori di prima fascia è entrato stabilmente, negli ultimi 2 anni ha forzato abbastanza, ma questo non contraddice quel che dico perché ognuno ha la propria tenuta psicofisica.

Fenomeno, ma perchè non ti proponi come allenatore, tu che ne capisci?

Scritto da walden

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Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Se mettiamo Passaro ( classe 2001) ne ha 10 dentro i primi 206

Più che vedere come siamo messi nel ranking rispetto alle altre nazioni, mi piacerebbe sapere come siamo messi in termini di trofei alzati. Essere n. 100 atp non serve a nulla se poi ne hai a decine dietro di te che possono suonarti come, quando e dove vogliono. Ormai è risaputo che ci sono giovani che impostano la loro programmazione per fare più punti possibili e scalare il ranking, altri, invece, che preferiscono un calendario più selezionato, stressarsi e affaticarsi meno ma per puntare a vincere qualche torneo. A mio parere sono i secondi ad avere più chances di diventare dei top. Gli altri, nella maggior parte dei casi, sono destinati a scoppiare o a infortunarsi per non aver retto alla fatica e allo stress di giocare tutte le settimane viaggiando per tutti i continenti (con spese superiori ai guadagni realizzati e, quindi, con ulteriore stress e frustrazione per loro stessi e le loro famiglie). E così, dopo aver toccato il loro best ranking nei paraggi del collo di bottiglia (ovvero quota 100, ma non sto parlando di pensioni…) vengono ricacciati all’indietro, a quel punto ormai demotivati e incapaci di risalire (vedi Passaro, ma non solo).

Vedi Passaro, ma non solo, chi? Le vittorie ci sono state, per ora nei Challenger, tante come lo scorso anno, e non è ancora finita.
Sei diventato il re dei roditori, se hai dei problemi, trova il modo di risolverli, non te le prendere con dei ventenni che stanno raggiungendo risultati mai visti nella storia del tennis italiano.

2a parte della risposta…
Passaro è stato il caso più eclatante di attacco alla top 100 con respingimento perché ha un best di 108 e ora purtroppo è scivolato addirittura fuori la top 200. Ma anche altri ci hanno provato, avvicinandosi, chi più chi meno, a questa “fatidica” soglia: Zeppieri (115), Nardi (116), Bellucci (142), Maestrelli (149), e non so se ne ho dimenticato qualcuno. E tutti, ora, chi più chi meno, si trovano più indietro. Ora, il mio discorso, se per caso non ti fosse ancora chiaro, non è relativo al fatto se costoro abbiano o meno le carte per arrivarci entro i primi 100 (Nardi, per esempio, mi pare nuovamente in rampa di lancio, favorito anche dall’essere un 2003), quanto al fatto che ormai si gioca più con la testa al ranking che alla vittoria di un torneo. A me pare che alcuni dei nostri ragazzi (ma certamente questo accade non solo in Italia) forzino troppo il calendario di impegni, sottoponendosi a sforzi fisici e mentali che, alla lunga, né diminuiscono il rendimento. Lo stesso Cobolli, che un piede nei 100 lo ha appena messo, non sono sicuro che riesca nel breve periodo a restarci perché l’ho visto molto molto affaticato. Dipendesse da me, li farei giocare meno (il che vuol dire anche viaggiare meno e potersi allenare di più). Un discorso molto semplice il mio, penso riesca a capirlo anche tu. Anche Arnaldi, per la verità, che ormai tra i giocatori di prima fascia è entrato stabilmente, negli ultimi 2 anni ha forzato abbastanza, ma questo non contraddice quel che dico perché ognuno ha la propria tenuta psicofisica.

Se Noha Perfetti andrà trai primi 20 al mondo potremmo aver trovato un ottimo doppio con Jannik e Noah !

Se Noha Perfetti andrà trai primi 20 al mondo potremmo aver trovato un ottimo doppio con Jannik e Noah !

Scritto da walden

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Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Se mettiamo Passaro ( classe 2001) ne ha 10 dentro i primi 206

Più che vedere come siamo messi nel ranking rispetto alle altre nazioni, mi piacerebbe sapere come siamo messi in termini di trofei alzati. Essere n. 100 atp non serve a nulla se poi ne hai a decine dietro di te che possono suonarti come, quando e dove vogliono. Ormai è risaputo che ci sono giovani che impostano la loro programmazione per fare più punti possibili e scalare il ranking, altri, invece, che preferiscono un calendario più selezionato, stressarsi e affaticarsi meno ma per puntare a vincere qualche torneo. A mio parere sono i secondi ad avere più chances di diventare dei top. Gli altri, nella maggior parte dei casi, sono destinati a scoppiare o a infortunarsi per non aver retto alla fatica e allo stress di giocare tutte le settimane viaggiando per tutti i continenti (con spese superiori ai guadagni realizzati e, quindi, con ulteriore stress e frustrazione per loro stessi e le loro famiglie). E così, dopo aver toccato il loro best ranking nei paraggi del collo di bottiglia (ovvero quota 100, ma non sto parlando di pensioni…) vengono ricacciati all’indietro, a quel punto ormai demotivati e incapaci di risalire (vedi Passaro, ma non solo).

Vedi Passaro, ma non solo, chi? Le vittorie ci sono state, per ora nei Challenger, tante come lo scorso anno, e non è ancora finita.
Sei diventato il re dei roditori, se hai dei problemi, trova il modo di risolverli, non te le prendere con dei ventenni che stanno raggiungendo risultati mai visti nella storia del tennis italiano.

Che forte che sei! Di persona sono sicuro saresti uno spasso! Sei h24 su questo forum a fare il censore, evidente sintomo, questo si, di rodimento verso tutto e tutti. Io sono esaltato dai nostri giovani, forse non leggi tutti i miei interventi, specie quelli su Sinner, Arnaldi, Sonego, Nardi, e tanti altri. Non sono un anti italiano, tutt’altro! Verissimo che mai nella storia del tennis ci sono stati tanti giovani così promettenti! Ma proprio per questo non mi faccio scrupolo a criticare chi fa del ranking una sorta di campionato a sé, riempiendo in maniera abnorme il calendario degli impegni e finendo per bruciarsi. Poi ti farò altri esempi, oltre Passaro, di gente che a combattuto sfondandosi di fatica per superare il traguardo effimero della top 100 per poi esserne ricacciata all’indietro. Gente che, nella maggior parte dei casi, con una programmazione più oculata, in top 100 ci sarebbe entrata per restarci (e non per fare “tana!” e via) e, soprattutto, alzando più trofei. Ma tanto parlare di tennis con te è come lavare la testa a un somaro, sprechi solo acqua e sapone. Tu sei Walden il censore! Fai ridere.

Scritto da Sporadico

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Se mettiamo Passaro ( classe 2001) ne ha 10 dentro i primi 206

Più che vedere come siamo messi nel ranking rispetto alle altre nazioni, mi piacerebbe sapere come siamo messi in termini di trofei alzati. Essere n. 100 atp non serve a nulla se poi ne hai a decine dietro di te che possono suonarti come, quando e dove vogliono. Ormai è risaputo che ci sono giovani che impostano la loro programmazione per fare più punti possibili e scalare il ranking, altri, invece, che preferiscono un calendario più selezionato, stressarsi e affaticarsi meno ma per puntare a vincere qualche torneo. A mio parere sono i secondi ad avere più chances di diventare dei top. Gli altri, nella maggior parte dei casi, sono destinati a scoppiare o a infortunarsi per non aver retto alla fatica e allo stress di giocare tutte le settimane viaggiando per tutti i continenti (con spese superiori ai guadagni realizzati e, quindi, con ulteriore stress e frustrazione per loro stessi e le loro famiglie). E così, dopo aver toccato il loro best ranking nei paraggi del collo di bottiglia (ovvero quota 100, ma non sto parlando di pensioni…) vengono ricacciati all’indietro, a quel punto ormai demotivati e incapaci di risalire (vedi Passaro, ma non solo).

Vedi Passaro, ma non solo, chi? Le vittorie ci sono state, per ora nei Challenger, tante come lo scorso anno, e non è ancora finita.
Sei diventato il re dei roditori, se hai dei problemi, trova il modo di risolverli, non te le prendere con dei ventenni che stanno raggiungendo risultati mai visti nella storia del tennis italiano.

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Se mettiamo Passaro ( classe 2001) ne ha 10 dentro i primi 206

Più che vedere come siamo messi nel ranking rispetto alle altre nazioni, mi piacerebbe sapere come siamo messi in termini di trofei alzati. Essere n. 100 atp non serve a nulla se poi ne hai a decine dietro di te che possono suonarti come, quando e dove vogliono. Ormai è risaputo che ci sono giovani che impostano la loro programmazione per fare più punti possibili e scalare il ranking, altri, invece, che preferiscono un calendario più selezionato, stressarsi e affaticarsi meno ma per puntare a vincere qualche torneo. A mio parere sono i secondi ad avere più chances di diventare dei top. Gli altri, nella maggior parte dei casi, sono destinati a scoppiare o a infortunarsi per non aver retto alla fatica e allo stress di giocare tutte le settimane viaggiando per tutti i continenti (con spese superiori ai guadagni realizzati e, quindi, con ulteriore stress e frustrazione per loro stessi e le loro famiglie). E così, dopo aver toccato il loro best ranking nei paraggi del collo di bottiglia (ovvero quota 100, ma non sto parlando di pensioni…) vengono ricacciati all’indietro, a quel punto ormai demotivati e incapaci di risalire (vedi Passaro, ma non solo).

Grazie per le risposte

anche Travaglia ha fatto un bel ballo in avanti (+25)

Ma cecchinato torna a giocare dopo il matrimonio?

Quanti punti sinner dovra fare perchiudere al 4 del ranking ?

Scritto da Harlan

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Caro Walden, Z’s di cosa è l’abbreviazione?

Z generation quelli nati dopo il 2000(alcuni includono anche gli ultimi anni dei ’90, ma per semplificazione mi riferisco a solo quelli dopo il 2000), i cosidetti nativi digitali

@ Sporadico (#3836615)

Zeppieri ha concluso la stagione, non giocando più, farà sicuramente le quali

Scritto da Giuseppe
Per il tabellone principale degli Australian Open ci provano:
Cobolli live 98 gioca a Danderyd e Valencia
Darderi 124 gioca a Montevideo, Brasilia e Temuco (nextgen?)
Nardi 128 gioca a Kobe, Yokohama e Yokkaichi (nextgen?)
Fognini 129 gioca a Valencia e Maia
Per le quali degli Australian open la situazione è:
Maestrelli 218 gioca a Maia
Napolitano 227 non gioca (ITF?)
Lavagno 236 gioca a Montevideo, Valencia e Maspalomas
Giustino 273 gioca a Valencia e Maspalomas
Caruso 286 gioca a Valencia
Dalla Valle 288 gioca a Champaign e Maia
Fonio 299 gioca a Kobe e Yokohama

Ma Zeppieri?

Scritto da Giuseppe
Per il tabellone principale degli Australian Open ci provano:
Cobolli live 98 gioca a Danderyd e Valencia
Darderi 124 gioca a Montevideo, Brasilia e Temuco (nextgen?)
Nardi 128 gioca a Kobe, Yokohama e Yokkaichi (nextgen?)
Fognini 129 gioca a Valencia e Maia
Per le quali degli Australian open la situazione è:
Maestrelli 218 gioca a Maia
Napolitano 227 non gioca (ITF?)
Lavagno 236 gioca a Montevideo, Valencia e Maspalomas
Giustino 273 gioca a Valencia e Maspalomas
Caruso 286 gioca a Valencia
Dalla Valle 288 gioca a Champaign e Maia
Fonio 299 gioca a Kobe e Yokohama

Ma Zeppieri?

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Se mettiamo Passaro ( classe 2001) ne ha 10 dentro i primi 206

Passaro qui dice che è nato l’1/1/1900, è il n. 1 degli over 100, un fenomeno. Indimenticabili le sue sfide con Don Budge negli anni 30.

Scritto da Harlan

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Caro Walden, Z’s di cosa è l’abbreviazione?

Generazione Z.

@ Harlan (#3836503)

Generazione Z

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Caro Walden, Z’s di cosa è l’abbreviazione?

Scritto da walden
L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Se mettiamo Passaro ( classe 2001) ne ha 10 dentro i primi 206

@ Giuseppe (#3836443)

Il tabellone principale degli italiani si fermerà al massimo con cobolli se riuscirà ad entrare, invece per le quali quelli dopo Lavagno difficilmente riusciranno ad entrare

L’Italia è l’unico paese ad evere 3 Z’s (nati dopo il 2000) nei primi 50, l’unica ad averbìne 4 nei primi 100 (e potrebbero aumentare da qui a fine anno) e l’unica ad averne 9 nei primi 200. Nessun altro paese ha un tale numero di giovani nelle prime posizioni del ranking.

Per il tabellone principale degli Australian Open ci provano:
Cobolli live 98 gioca a Danderyd e Valencia
Darderi 124 gioca a Montevideo, Brasilia e Temuco (nextgen?)
Nardi 128 gioca a Kobe, Yokohama e Yokkaichi (nextgen?)
Fognini 129 gioca a Valencia e Maia
Per le quali degli Australian open la situazione è:
Maestrelli 218 gioca a Maia
Napolitano 227 non gioca (ITF?)
Lavagno 236 gioca a Montevideo, Valencia e Maspalomas
Giustino 273 gioca a Valencia e Maspalomas
Caruso 286 gioca a Valencia
Dalla Valle 288 gioca a Champaign e Maia
Fonio 299 gioca a Kobe e Yokohama

Cobolli è un ottimo giocatore, ma secondo me è Nardi il principale candidato a emulare Arnaldi.