Feliciano Lopez: “Rafa è un amico, la sua situazione mi preoccupa”
17/04/2023 14:22 
22 commenti
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Feliciano Lopez, classe '81
In questi giorni in Spagna oltre ai “soliti” Alcaraz e Nadal, si parla di Feliciano Lopez, visto che l’inossidabile classe ’81 sta disputando gli ultimi tornei in carriera in patria, prima di dedicarsi completamente al lavoro manageriale già avviato come direttore del Masters 1000 di Madrid. Con una simpatica clip postata sui social, l’amico rivale David Ferrer, oggi direttore del torneo di Barcellona, aveva immortalato il suo arrivo a casa Lopez per consegnare una cartolina Wild Card per il Godò 2023. Ecco il simpatico video, per chi non l’avesse visto ancora.
🔥 Wild Card: Feliciano López 🔥@feliciano_lopez I @rctb1899 I @atptour I #tennis #feli #barcelona pic.twitter.com/qLZESspuCy
— Barcelona Open Banc Sabadell (@bcnopenbs) March 31, 2023
Prima della sua ultima volta a Barcellona come giocatore, Lopez ha parlato alla stampa, soffermandosi sulle proprie sensazioni in questi giorni, ma anche parlando di Rafael Nadal, che venerdì scorso appena prima del sorteggio del 500 catalano ha deciso di aspettare ancora a rientrare, non sentendosi pronto per competere.
“È una gioia chiudere la mia carriera giocando un torneo come questo” afferma Feliciano, “un torneo che per me è sempre stato molto speciale. Sono un po’ nervoso perché voglio fare bene, ma mi sto preparando molto bene da quando ho deciso che in questa stagione avrei giocato solo 4-5 tornei, mi sono allenato per lasciarmi alle spalle un paio di infortuni che ho patito l’anno scorso. Voglio sentirmi bene in campo, ad Acapulco ho già vissuto un’esperienza molto positiva, dove sono riuscito a vincere una partita e giocare a testa alta contro uno forte come Tiafoe. La verità è che non me l’aspettavo, tra un po’ avrò 42 anni, ma a volte si ha paura di sentirsi competitivi con il livello che c’è oggi”.
Ecco le sue parole su Nadal: “A lui tengo di più come amico che come giocatore. A livello tennistico ovviamente sono preoccupato per la sua situazione, spero che possa giocare ancora e arrivare preparato al Roland Garros, che è l’obiettivo principale. Ma mi dispiace di più a livello personale, che un giocatore che ha trionfato per tutta la vita ora stia attraversando questo, quindi spero che si riprenda presto, e se può esserci a Madrid, è fantastico. La gente lo sta aspettando, vuole davvero vederlo giocare, la gente di Madrid gli dà sempre tanto amore ogni volta che gioca. Mi fa male che stia attraversando tutto questo, proprio come è successo a Federer, che si è dovuto ritirare senza poter giocare, giocando un match di doppio mezzo zoppicante, anche se era una bella atmosfera non credo fosse quello che meritava dopo tutto quello che aveva raggiunto. Spero che l’infortunio non sia così grave e in 1-2 settimane possa tornare”.
Per Lopez il futuro del tennis spagnolo è in ottime mani: “Dopo aver avuto Rafa, sicuramente il miglior giocatore della storia in un paese che non era una potenza mondiale, che la figura di Alcaraz sia emersa è un miracolo. Lo sport spagnolo non potrebbe essere più grato, ma dietro Carlos ci sono anche altri giovani giocatori che giocano bene, come Davidovich, qualcuno con il potenziale per competere su tutti i campi. Anche Landaluce, campione degli US Open junior lo scorso anno, sebbene sia ancora molto giovane, promette molto bene. Non vedo male il futuro del tennis spagnolo, anche se ovviamente non credo che avremo subito un’altra generazione come quella che sta terminando. Tra 10-15 anni non credo che come paese avremo raggiunto i successi ottenuti negli ultimi 15 anni. Non sto sminuendo nessuno, è realismo, perché l’epoca che si sta chiudendo è forse irripetibile”.
TAG: David Ferrer, Feliciano Lopez, Rafael Nadal
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A volte si fanno dichiarazioni un po’di tragicomiche. Rafa è vivo e abbastanza vegeto, sono vent’anni che gioca, che macina successi e con quel gioco il fisico non può che stressarsi.Ma pare dalle parole che il suo sia un lungo calvario e non lo è. Ieri ho rivisto un documentario su Gigi Riva, sulla carriera e come si concluse: ecco, quella si fu sportivamente un calvario, infortuni su infortuni e tante occasioni perse.
Ma si parla di sport, di campioni che hanno avuto tanto ed hanno ora tantissimo, un eccesso direi.
Tranquillo Feliciano, se Rafa chiude la carriera lo fa senza interromperla precocemente, è andato anche oltre i limiti.
@ zedarioz (#3506658)
Scusi, ma non capisco perché Sinner, se non per il fatto che Federer sia di Madre Lingua tedesca come il giovane Sud Tirolese…ci sono almeno due giovani Svizzeri che simboleggerebbero meglio chi debba raccogliere il testimone dalle mani del Basilese.
Se invece si guarda allo stile di gioco, al momento chi meglio può candidarsi, solo candidarsi, a succedere a Federer è Rune; in alternativa…AlcarazGarfia!
La corsa alla successione “stilistico-strategica” a NadalParera invece è ancora ferma alla ricerca di chi vi possa partecipare. A me nessuno viene in mente, nel senso che tra i giovani ancora nessuno scorgo che abbia una propensione alla lotta fino a sfinimento tale da poter guardare al Maiorchino. Se proprio proprio ne devo scegliere uno, forse, scelgo Scelton.
Forse la cosa più difficile per un Campione..come Rafa ma in generale
e calcolare il timing giusto per uscire da un mondo che è stato tutto…come vita vissuta per raggiungere “IL SOGNO”, che è lo stesso che tu sia N°1 o N°444 …emozioni ,vittorie,sacrifici,delusioni,rinunce,fasti,soldi,ribalta mediatica…etc…
Ma a livelli e contesti diversi tutti ricerchiamo questo “SOGNO” in sanscrito…Saṃsāra…”l’oceano dell’esistenza”….
Alla fine tutto è un “SOGNO”…basta ricordarlo…,che è la cosa più difficile di tutte…
@ Jimbo (#3507124)
ERRATA CORRIGE:SORPRENDENTEMENTE
@ Annie (#3506669)
DA QUESTO COMMENTO SORPENDENTEMENTE POSITIVO SUL CAMPEON ANNIE TI CHIEDO SE’ NON PROVI AMMIRAZIONE PER UN UOMO CHE SFIDANDO LA NATURA HA SAPUTO ERGERSI COME NESSUNO NELLO SPORT A SIMBOLO ASSOLUTO DI INDEFESSA E STOICA VOLONTA’ A NON ARRENDERSI MAI ALLE AVVERSITA’ COSTRUENDO IL SUO MITO SU UN ARDIMENTO INCROLLABILE CHE SCISAMI STONA TERRIBILMENTE RISPETTO AGLI ALTRI 2 BIG THREE.
@ Luigi (#3506706)
LUIGI NON CAPISCO LUI DOVEVA RITIRARSI QUANDO ERA SANO MA SCUSA SE’ TU CREDI IN QUELLO CHE FAI IN QUEL MOMENTO TI TIRI INDIETRO? QUINDI CAPIRAI CHE IL TENNIS E EL CAMPEON SONO UNA SOLA COSA MOLTO PIU’ DEGLI ALTRI 2.LUI RAPPRESENTA LA QUINTESSENZA DI QUESTO SPORT PIU’ DI QUALUNQUE ALTRO CAMPIONE SOLTANTO QUANDO NON POTRA’ PIU’ CAMMINARE O MUOVERSI NON GIOCHERA’ PIU’.
@ Augusto SinnerFan (#3506819)
CREDO DOPO IL 40 ANNO DI ETA’ DEL CAMPEON AH AH.AMICO STIAMO PARLANDO DI GIOVE E DI UNA SUA LUNA.
PARLATE COME SE’ FOSSE UNA COLPA VOLER CONTINUARE A GIOCARE NONOSTANTE I PROBLEMI FISICI.L’ESSERE STOICO RENDE UN UOMO IMMORTALE,MA NOI POVERETTI QUESTO NON LO COMPRENDIAMO AFFATTO.IO RITENGO CHE SOLO UN DANNO IRREVERSIBILE AL SUO CORPO LO POTRA’ SCONFIGGERE COME UN COLPO DI GRAZIA A UN CAVALLO DISARCIONATO,MA TROVO IMPOSSIBILE CHE IL PIU’ GRANDE SPORTIVO MAI ESISTITO SI CHINI A PROBLEMI FISICI RISOLVIBILI ANCHE CON LA MEDICINA DI OGGI.UNA COSA SONO COMUNQUE SICURO LUI RIENTRERA’ AL ROLAND GARROS SOLO PER VINCERE NON PER SOCCOMBERE DA CHIUNQUE PER QUESTO STA SPOSTANDO IL RIENTRO PIU’TARDI POSSIBILE PER ESSERE VERAMENTE PRONTO PER IL 15 TRIONFO.
Sia Rafa che Roger devono ringraziare tutti i santi di aver ricevuto una grazia così grande !!!
Comunque l’ infortunio al muscolo psoas è una brutta bestia, mi piacerebbe tanto vedere un Nadal competitivo battuto da Sinner in un grande torneo..
Vi scrivo solo 2 righe stavolta, per farvi capire perché la mentalità sportiva degli spagnoli premia il successo dei loro atleti in tutti gli sport professionistici: a Barcellona oltre a Lopez, vincitore plurimo di Davis e giocatore di talento e con carriera di grande rispetto, da una sorta di addio anche l’amico Pablo Andujar, pedalatore, esempio di correttezza e dedizione e ragazzo dai modi leali. A Barcellona sono stati invitati dal direttore Ferrer (Ferru’) in una sorta di festa tennistica e per rendere loro grazie per quello che hanno fatto e dato nelle rispettive carriere…. Si… proprio come hanno fatto i nostri dirigenti lungimiranti lo scorso anno con Seppi…negandogli la WC al torneo di Roma prima del suo ritiro…tutti spariti e irreperibili per un applauso al buon Andreas, ma tutti presenti e figli delle sue vittorie in tempi di vacche grasse.. in latino: sic transit gloria mundi
Rafa e roger dovevano ritirarsi prima, quando erano ancora sani
Rafa in particolare si doveva ritirare dopo aver vinto il RG lo scorso anno.
Spero che Nole non segua il loro esempio, a sappia smettere al momento giusto
Intanto Rafa è più giovane di Roger e da come ha cercato di rendersi competitivo nonostante gli acciacchi ha dimostrato forse più di Roger un “bisogno di tennis” a tutti i costi che purtroppo è stato tarpato da mal accettati guai fisici..si può comprendere cosa muove le parole di Feliciano, amico e collega, che più dei tifosi (che guardano da fuori e vedono solo gli aspetti sfolgoranti e il denaro che indubbiamente rende i tennisti molto vincenti dei privilegiati da questo punto di vista) segue da vicino e coglie il malessere di Rafa in questo periodo, dove dentro ruggisce ancora il majorchino assetato di vittorie ma fuori il fisico si mette di traverso e lo blocca, non deve essere una bella sensazione..
Ci metterei 10000000 firme.
Io, e milioni come me, ho le cartilagini completamente consumate per lo sport praticato, devo fare infiltrazioni per fare una corsetta di 10km e mettere ghiaccio subito dopo, eppure l’ho sempre fatto volentieri per passione.
Detto questo: se dovessero organizzare un addio magari giocando un altro doppio con Roger. Che lo facciano contro Sinner e Alcaraz e non contro quei buzzurri trucidoni di americani che si sono divertiti a provare inultimente di rovinare la festa di Roger. Prendendolo a pallate da 2 metri in doppio. Con Alcaraz e Sinner, anche segnando un passaggio generazionale, non succederebbe mai e sarebbe una bella festa.
Penso che senza sacrificio non avrebbero ottenuto i successi avuti. Tennisti così non penso nasceranno più, ovviamente NOLE incluso . Un vero erede non lo vedo ancora.
e avere le caviglie completamente e irrimediabilmente devastate dalle infiltrazioni per il resto della vita.
Oddio…preoccuparsi addirittura
Partendo dal presupposto che tutto quello che ha ottenuto è stato solo ed esclusivamente per merito suo, nel tennis e negli sport individuali non potrebbe essere altrimenti, non riesco a cogliere quale immane tragedia potrebbe essere se non recupera la condizione per giocare Madrid e/o il Roland Garros.
Io capisco che quando raggiungi l’Olimpo poi è difficile scenderne, ma per quanto straordinari, anche Rafa o Roger sono essere umani (i semidei esistevano solo nella mitologia ahimè)
“Non credo fosse quello che meritava dopo tutto quello che aveva raggiunto”.
Credo, invece, che Rafa e Roger dovranno ringraziare tutti i giorni finché campano, di tutte le benedizioni che la vita ha donato loro!
Vorrei essere nella sua situazione…. con 800 milioni di euro in cassa….preoccupante
Preoccuparsi mi sembra esagerato. Nadal È uno sportivo campionissimo miliardario di successo. Se anche si ritirasse dopo qualche batosta negli ultimi tornei, sarebbe solo normale amministrazione vista l’età, anzi con tutti i suoi malanni già è andata bene così. Quando si tira troppo la coda questa si rompe. Gli auguro un ultimo Roland Garros di saluti e eventualmente poi come Roger l’addio in Laver Cup. Rafa comunque un mito immortale.
Forza Rafone, regalaci un’ultima impresa!