Intervista al nuovo coach della giovane canadese Copertina, Generica

Leylah Fernandez punta in alto con il nuovo coach Julian Alonso

17/12/2022 17:51 5 commenti
Leylah Fernandez con papà Forse e Julian Alonso (foto Puntodebreak)
Leylah Fernandez con papà Forse e Julian Alonso (foto Puntodebreak)

La talentosa canadese Leylah Fernandez ha incantato il mondo del tennis a US Open 2021, dove esplose disputando un torneo eccezionale, fatto di un tennis vario e divertente che la issò sino alla finale, dove fu stoppata da Emma Raducanu in una delle più sorprendenti finali Slam degli ultimi anni. Chiuse il 2021 al n.24 del ranking, arrivando al n.13 del ranking WTA lo scorso agosto. Tuttavia il suo 2022 è stato più un anno di consolidamento che di vera crescita. Bloccata da qualche problema fisico (ha saltato interamente i tornei su erba) i suoi migliori risultati in stagione sono stati i quarti di finale a Roland Garros (battuta dalla cavalcata della nostra splendida Martina Trevisan) e la vittoria in marzo al WTA 250 di Monterrey in Messico. Persi i tanti punti dell’anno precedente a US Open, è scivolata in classifica, chiudendo l’anno al n. 39.

Leylah ha un fisico minuto ma un tennis molto interessante. Crede fermamente nelle sue possibilità e punta a un 2023 da protagonista insieme al suo nuovo coach, lo spagnolo Julian Alonso, gran braccio da giocatore ma con una carriera non fortunata per quello che sembrava il suo potenziale (arrivo al n.30 al mondo). Dopo aver seguito diverse giocatrici (tra cui Rus), ora il classe ’77 iberico ha la chance di lavorare con un vero talento. Intervistato da puntodebreak, Alonso ha raccontato le prime settimane di lavoro con la 20enne canadese, parlando apertamente di obiettivi ambiziosi per la sua assistita.

“Leylah è una giocatrice che ha tutto quel serve per arrivare in alto. E non parlo solo dell’essere talentosa o meno, parlo di una persona con un’etica del lavoro impeccabile. Se gli dico che alle 7 deve allenarsi, alle 6:40 si sta già riscaldando. È estremamente professionale, è stata una sorpresa scoprire in campo una ragazza così disciplinata. Tutto quello che le dici lei lo esegue, non ha paura, affronta tutto con grande determinazione. È instancabile, ha una grande capacità di sofferenza e di adattamento” racconta Alonso.

Il bagaglio tecnico della Fernandez è importante, ma con grandi margini di crescita per il coach iberico: “Ci stiamo allenando su molte cose, Leylah è fortunata ad essere una giocatrice con molte opzioni, ha molta varietà di gioco, una grande mano oltre ad essere veloce. Ora dobbiamo lavorare per chiudere con più facilità gli scambi, anche se stiamo lavorando su tutte le aree del gioco”.

Ripensando alle parole di Tartarini su Lorenzo Musetti, a volte allenare un giovane con tante possibilità tecniche può essere difficile. Ecco il pensiero di Alonso: “Bisogna dare libero sfogo alla creatività, ma sempre all’interno di schemi e tattiche di gioco. Ogni colpo deve avere uno scopo: se Leylah ti apre angolo, può farti una palla corta o giocare una palla con grande spin. Deve esserci sempre un’idea dietro. Anche se a volte può sembrare che giochi un po’ per inerzia, lo fa sempre con schemi precisi”.

Oltre ad Alonso, papà Jorge resta un punto fermo del team Fernandez, colui che ha guidato i primi passi della figlia. Per Alonso lavorare in team non è un problema, ha trovato un’ottima base al suo arrivo: “Sono una famiglia normalissima, il lavoro di Jorge non è mai stato a breve termine, è sempre stato impostato verso il futuro. È una persona molto razionale e sensibile, molto coerente con quello che dice. È convinto che questo sia tutto un processo, che non vedremo la migliore versione di Leylah per un paio d’anni. È una ragazza molto giovane, non è ancora nella sua maturità fisica”.

Servirà del tempo, ma gli obiettivi sono ambiziosi: “L’obiettivo è arrivare molto in alto il prossimo anno, ma senza ossessionarsi con i numeri. Vuole competere ed essere tra le migliori, il che è normale per qualcuno che è già stato tra i primi 15. Dopo qualche mese di assenza è sempre difficile, la pausa dopo il Roland Garros le ha fatto male, quindi ora quello che desidera di più è tornare competitiva. Non abbiamo parlato di obiettivi in ​​classifica, ma raggiungere la top 10 sarebbe coerente con il potenziale che ha”.


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5 commenti

Mitch (Guest) 18-12-2022 12:12

@ Fabio (#3395869)

@ Tafanus (#3395851)

È arrivato al 30 del mondo a metà del 98, dopo aver fatto tra 97 e 98 due vittorie atp e una finale, tutto sulla terra rossa. Invece che criticare, basta aprire Google e avete subito le risposte

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Octagon 18-12-2022 03:22

Chi ha scritto l’articolo citando “qualche problema fisico” che l’ha costretta a saltare l’intera stagione su erba evidentemente non sa che che la Fernandez ha subito una frattura da stress di terzo grado al piede destro che l’ha costretta alla lunghissima degenza.

Frattura che é peggiorata grandemente proprio nel corso dell’incontro con la Trevisan al RG, quando nonostante la grave menomazione si intestardì a restare in campo ed a continuare a giocare, e col piede rotto riuscì anche a vincere un set e portare a termine la partita.
Solo per questo motivo la Trevisan riuscì a vincere, e non per niente la Fernandez appena ne ha avuto l’occasione ha “castigato” la Trevisan con l’umiliante doppio 6-0 nel recente incontro di BJK Cup.

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Fabio (Guest) 18-12-2022 00:08

@ Tafanus (#3395851)

L’articolo parla n. 30 Atp. Boh…

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Tafanus 17-12-2022 19:49

Sinceramente sentire Alonso che parla di una “famiglia normalissima”. quando tutti abbiamo letto che il padre-padrone, quando la figlia sbagliava qualcosa, la costringeva a fare un numero incredibile di flessioni, mi sembra un fuor d’opera. Capisco che Alonso da nuovo coach non posta mettersi a fare a sportellate col padre della Fernandez, ma capisco meno il redattore che sposa senza una minima ombra di dubbio questa teoria.

Non conoscevo questo giocatore. Sono andato a spulciare sulle sue performances sul sito ATP. Ecco cosa riporta il sito:

Alonso è stato in classifica per dieci anni (una carriera molto breve), e solo per 6 mesi del 1998 è riuscito a restare nei primi 100. In doppio è stato in classifica dal 2007 al 2008, e sempre fuori dai primi 1000-

Non si conoscono le sue performances come coach

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brizz 17-12-2022 18:29

l’unica cosa che leyla dovrebbe fare è di togliersi di mezzo il padre

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+1: Tafanus