Si ferma ai quarti l'azzurro in Austria ATP, Copertina

ATP Vienna: Sinner lotta ma s’inchina a un ottimo Medvedev

28/10/2022 18:03 163 commenti
Jannik Sinner
Jannik Sinner

Daniil Medvedev si conferma un avversario ostico per Jannik Sinner. Il russo nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna supera l’azzurro per 6-4 6-2 con una prestazione di alto livello, soprattutto al servizio (eccellenti le sue percentuali). Jannik è stato generoso: ha lottato, c’ha provato, ma ha servito con percentuali troppo basse (53%) non ricavando punti diretti, e non è riuscito a trovare la chiave per scardinare la ragnatela da fondo campo del rivale. Pur in una secca sconfitta, è piaciuto come c’abbia provato, andando oltre ai suoi “soliti” e collaudati schemi. Ha rischiato molte palle corte, trovando buoni punti, ma ha pagato troppi errori in spinta e qualche incertezza sotto rete, soprattutto nello smash (4 su 5 out, questo dato davvero pesante). Medvedev si è confermato superiore all’italiano, perfetto nel reggere il forcing di Jannik e passare da difesa a contrattacco con grande lucidità, precisione ed efficacia. Forte in difesa, fortissimo al servizio: Daniil ha giocato con grande solidità nei propri game, tanto da non concedere all’azzurro nemmeno una palla break. È stata la quarta vittoria di Daniil in altrettanti scontri diretti contro Jannik, a conferma di una superiorità al momento netta tra i due negli head to head (tutti giocati in condizioni indoor).

Non era una partita facile per Sinner, il suo tennis di grande ritmo e velocità è “ideale” per le difese di Medvedev, bravissimo nell’appoggiarsi sulle palle veloci ma poco cariche di rotazione dell’azzurro. Quando Daniil serve così bene, con percentuali così alte, e non regala niente da fondo campo, diventa una sorta di macchina infernale difficilissima da scardinare. Devi servire come un treno, ricavando tanti punti al servizio (e Jannik oggi non c’è riuscito); devi variare tantissimo e portare il russo a giocare in posizioni scomode. In questo Sinner c’ha provato, e pur nei tanti errori è piaciuto: ha tenuto duro sino alla fine, ha continuato a perseguire il suo piano tattico – teoricamente corretto – nonostante gli errori e incertezze, cercando variazioni, quelle che le sue qualità gli consentono, ossia palla leggermente più lenta e poi velocissima, palla corta, attacco alla rete. La smorzata è stata discretamente efficace (ma in alcune chiusure sotto rete ha commesso ancora errori gravi), meno la variazione nello scambio. Ha rischiato, ha fatto punti importanti ma ancora troppi errori. Forse l’unica strada che Jannik non ha cercato e che poteva teoricamente funzionare era un drive di diritto molto carico di spin, quindi un passo avanti in campo e via dentro a tutta cross, stretto, per far correre avanti in diagonale il rivale, la condizione tattica che soffre di più quando è ben eseguita. Uno schema tuttavia non facile da mettere in opera per Sinner, che non ha del diritto molto lavorato e profondo un colpo “suo”.

Sinner esce sconfitto, ma è corretto riconoscere che oggi i meriti di Medvedev sono stati complessivamente superiori ai demeriti dell’azzurro. Unica vera pecca della prestazione di Jannik resta il servizio. Percentuale troppo bassa, pochissimi i punti diretti. Non puoi pensare di fare gara pari con un tennista formidabile come il russo ricavando così poco dal servizio. In questo il lavoro da svolgere con Vagnozzi e Cahill è decisivo. Del resto, da mesi il tennis di Jannik esplode con qualità e quantità quando la prima palla è in ritmo: non solo per i punti diretti, ma per come si apre il campo, poi rapido con il primo colpo dopo la battuta a rubare campo e prendersi un vantaggio importante. Oggi contro Medvedev non è successo, poche prime, troppo forte Daniil nel rispondere con profondità.

Marco Mazzoni

 

La cronaca

Sinner inizia al servizio. Si scambia a media velocità, un ritmo con quale Medvedev non sbaglia praticamente mai. I primi errori infatti sono di Jannik, 0-30 e poi 0-40 con un rovescio abbondantemente lungo. Cancella la prima palla break con diritto molto aggressivo dopo una prima esterna; anche la seconda, con un servizio perfetto, 30-40. Sparacchia male in rete l’azzurro su di un diritto offensivo da tre quarti campo. BREAK Medvedev, 1-0 e servizio. Inizia benissimo il primo game in risposta Sinner, 0-15 e quindi costruisce uno schema offensivo perfetto ma… sbaglia sparando in rete uno smash banale (forse infastidito dalle luci). Daniil ringrazia, trova il primo Ace e lavora bene con i suoi colpi che “galleggiano” non così veloci ma atterrano sempre lunghi e precisi. 2-0 Medvedev. È un match tatticamente molto difficile per l’azzurro: sfondare il russo è difficilissimo, per le sue doti difensive, è costretto a prendersi grandi rischi per fare un singolo punto perché l’altro non sbaglia mai e lo fa correre tanto. Dal 30 pari, con due sbracciate molto offensive, Jannik vince il suo primo game del match, 2-1 Medvedev. Daniil gioca sicuro al servizio, Jannik cerca delle variazioni, tra qualche attacco, la palla corta (una ben eseguita nel quinto game), anche dei servizi esterni non così veloci ma carichi di spin per non dare “punch” al rivale in risposta. Il set avanza sui turni di servizio, con un buon livello di gioco complessivo. Male Sinner con lo smash, sul 4-2 sbaglia il terzo del match, errore che vanifica attacchi profondi e precisi. Anche un tentativo di serve and volley, assai contro una risposta spettacolare come quella di Medvedev, è punito, 15-30. Ma Jannik è di granito e prova subito un altro S&V, stavolta perfetto e vincente. Quindi un’accelerazione splendida col rovescio cross, chiusa quindi col lungo linea. Momenti di grande tennis, ma quanta fatica e quanto rischio deve prendersi l’azzurro per fare i punti… Resta in scia, portandosi 3-4 Jannik. È complicato incidere nei turni di servizio di Medvedev perché il russo serve molto bene e gioca con grande attenzione. Sinner serve sotto 5-3, gioca a grande ritmo ma commette due errori, 0-30. Si prende grandi rischi per restare aggrappato al set, come una palla corta complicatissima, chiusa poi in lungo linea. Medvedev scarica un rovescio lungo linea che Sinner non contiene, arriva il primo Set Point per il russo. Con una palla corta fantastica, Sinner sorprende Daniil (troppo lontano dalla riga di fondo). Con tanta sofferenza, ma anche qualità (splendido il serve and volley sull’ultimo punto), Jannik si porta 4-5. Medvedev è perfetto al servizio, non si gioca. 6-4 in 51 minuti per il russo. La partenza ha scavato il solco che Jannik non è riuscito a colmare.

Secondo set, Sinner inizia alla battuta. Trova un ottimo game, nonostante un brutto tocco (facile) sotto rete. 1-0. Alto il livello anche di Medvedev, molto sicuro nei propri turni di battuta. Jannik cerca di tenere l’iniziativa, mixare velocità e palle corte, ma col servizio ricava troppo poco. Una difesa straordinaria di Daniil sul 40 pari, trasformata in attacco, costa all’azzurro una palla break da difendere. Niente aiuto dal servizio, rischia col diritto dal centro ma la palla di Sinner sbatte e muore sul nastro. BREAK Medvedev, 2-1 e servizio. La partita ora, già difficile, è diventata difficilissima, ma Jannik continua a spingere, cerca il cambio di velocità, anche la smorzata, ma il russo è solidissimo e si porta 3-1. Il tennis di Sinner è spinto al massimo nella componente di rischio, grandi giocate ma anche errori. Con un Ace (il quarto del match) si porta 2-3. Poca fatica per il russo alla battuta, sale 4-2 e ancora non ha concesso una sola palla break in tutto il match. La differenza tra i due al servizio è importante. Jannik sbaglia il quarto smash del match, tutti giocati colpendo nei pressi della rete. Ne approfitta Daniil, che trova una zampata micidiale in risposta col diritto, portandosi 15-30. La prima palla proprio non va, è un momento critico… esce da uno scambio insidioso con una smorzata col diritto ben eseguita “Jan”, bel punto sotto estrema pressione. Ecco finalmente la prima palla, esterna, perfetta. Un diritto in corridoio di Sinner porta il game ai vantaggi, e un errore nel tentativo di palla corta lo condanna a palla break, di fatto un match point. Medvedev mette il pilota automatico, gioca quella ragnatela perfida, a medio ritmo, che Sinner cerca di strappare con un rovescio lungo linea che termina di poco in corridoio. BREAK Medvedev, serve per chiudere avanti 5-2, e chiude in sicurezza, 6-2. Quarta vittoria su Sinner in quattro match. Applausi a Daniil, tornato su alti livelli.

 

ATP Vienna
Daniil Medvedev [1]
6
6
Jannik Sinner [6]
4
2
Vincitore: Medvedev

7 ACES 4
0 DOUBLE FAULTS 0
37/49 (76%) FIRST SERVE 33/62 (53%)
30/37 (81%) 1ST SERVE POINTS WON 21/33 (64%)
6/12 (50%) 2ND SERVE POINTS WON 14/29 (48%)
0/0 (0%) BREAK POINTS SAVED 3/6 (50%)
9 SERVICE GAMES PLAYED 9
12/33 (36%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 7/37 (19%)
15/29 (52%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 6/12 (50%)
3/6 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 0/0 (0%)
9 RETURN GAMES PLAYED 9
9/17 (53%) NET POINTS WON 12/20 (60%)
20 WINNERS 20
9 UNFORCED ERRORS 19
36/49 (73%) SERVICE POINTS WON 35/62 (56%)
27/62 (44%) RETURN POINTS WON 13/49 (27%)
63/111 (57%)TOTAL POINTS WON 48/111 (43%)
211 km/h MAX SPEED 212 km/h
193 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 200 km/h
150 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 152 km/h


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163 commenti. Lasciane uno!

Santer 29-10-2022 18:20

Per i vari odiatori di Jannik e per quelli che dicono che dargli fiducia significa essere accecati dal tifo, riporto qualche dato interessante:

✅Sinner nel 2021 ha disputato 24 tornei e ha chiuso l’anno al n.10 del ranking.
✅Sinner nel 2022 ha disputato 16 tornei(17 con Bercy), di cui completati appena 13. Chiuderà l’anno attorno al n.10 ma quasi con la metà dei tornei rispetto al 2021 e senza i punti di Wimbledon

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Santer 29-10-2022 18:07

Scritto da Stanislao nolinski.

Scritto da Stanislao nolinski.

Scritto da Santer

Scritto da marcauro
Il più grande problema di Sinner è la prima di servizio…se riuscirà a risolvere questo problema potrà stare nei primi 5 al mondo

Sono d’accordo. A servizio invertito (nel rendimento) sarebbe stata un’altra partita, nonostante i limiti fisici che oggi erano evidenti e che deve risolvere. Ha fatto parecchi più vincenti di Medvedev, ma anche parecchi più errori. Dovessi dirlo con distacco, ha fatto un match-test per capire come battere Daniil, e in realtà credo che questo oggi l’abbia capito, nonostante la sconfitta

Credo che la tua disamina,sia frutto di una sorta di malattia mentale. Il tifo. È talmente assurda che potresti reiterarla per le prossime dieci sconfitte. Pazzesco,anti logico.

Caspio,se Fognini serviva come isnerera top 5per 14 anni. Se,se….ma via

Ma a tennis una partita l’hai mai giocata? …e mi limito ad aggiungere che il buon Daniil, all’età di Jannik, veleggiava attorno alla 60sima posizione nel ranking. Quindi prima di parlare di malattia mentale, fatti due conti

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Santer 29-10-2022 18:00

Scritto da Federico
La stasi più totale. Dopo tre anni è sempre lì a prendere legnate dai top 10… Bisogna abituarsi, bravo giocatore ma non un campione

Wimbledon, Umago e tutte le vittorie di quest’anno al netto di una serie di sfighe che avrebbe praticamente affondato chiunque? Tutto dimenticato? All’attuale Top1 ha rifilato tre 6-1 in due match…ma di cosa stiamo parlando?

161
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Luce nella notte 29-10-2022 16:34

Scritto da walden

Scritto da sander
Il nostro caro Jannik quest’anno ha avuto molti infortuni e quindi è stata in sostanza una stagione a singhiozzo.
Stagione dove si sono visti miglioramenti che però devono essere confermati e consolidati.
Il problema basilare per Jannik è il servizio e soprattutto la percentuale al servizio. Quando gioca con un top 50 può permettersi di servire con il 50% di prime, quando giochi contro i top 15, quelli che sono i suoi rivali per la crescita, se servi in modo scostante rischi di cedere il passo. Nei ricordi che ho con i vari top ten Jannik ha spesso ceduto il passo con partite che spesso hanno lasciato l’amaro in bocca perchè gli è sempre mancato qualcosa per arrivare al definitivo cambio di dimensione. Quest’anno sembrava arrivato il momento con Djokovic a Wimbledon poi è sembrato con Alcaraz agli Usa open dove è mancato solo 1 punto. Jannik è un giocatore che come cultura ha la mentalità di non fare il passo più lungo della gamba ma in realtà fossi il suo coach, il suo mental coach, cercherei di farlo avvicinare a quella parte di lui che cerca di osare ancor di più, che crede che il momento della vittoria è adesso. Nelle sue conferenze dove dice spesso che c’è tanto da “improve” sembra quasi un volersi mantenere in una zona confort che rinvia le vere vittorie a un prossimo futuro non ben identificato. Alcaraz lo ha dimostrato, con quello che ha al momento è riuscito a vincere uno slam e a essere n. 1 al mondo. Credo che a Jannik manchi un pò quella spavalderia del suo giovane amico spagnolo,quella voglia di stupire. Quell’entusiasmo che sentivo in risonanza in quelle serate milanesi di fine 2019. Tornando al servizio, quest’anno Jannik è sembrato migliorato in certi momenti ma ancora troppo oscillante, soprattutto con i top. Il problema è soprattutto la precisione al servizio perchè la velocità media è stata ad esempio oggi superiore al Russo. Credo sia anche una questione mentale. Bisogna sapere predisporsi metalmente al meglio per poter esprimere in modo efficace la propria tecnica di base al servizio. Invece, spesso vedo Jannik non con il completo focus al servizio, il qui ed ora, la volonta che quel punto d’inizio gioco diventi letale che invece ha ad esempio Berrettini. Quindi servizio, entusiasmo e voglia di stupire il tutto per esprimere quella irriverenza che il suo amico Alcaraz ha sfoderato fin
da subito e che il nostro Jannik fa fatica a tirare fuori del tutto.
Qual è il motivo? La mia idea che ho già espresso altre volte è che Jannik mentalmente odia perdere ma non ha una vera fame di vincere. Jannik non è così affamato di vittoria forse perchè culturalmente non sente ancora che sia giusto che lui vinca qualcosa che gli faccia cambiare la sua attuale condizione. E’ uno di quelli che vuole essere perfetto, la migliore versione di se stesso per potere concedersi il premio della vittoria, di cambiare la sua dimensione. Un pò come quei ragazzi che fino a che non si sentono perfetti, nella situazione migliore, non ci provano fino in fondo con quella bella donna chiamata Wimbledon o con Usa open, e magari sul più bello si irrigidiscono e cominciano a balbettare con la possibile amata. Poi però arriva Carlitos che con la rosa in bocca da spagnoleggiante Doc gli ruba sul più bello la bella e Jannik rimane a recriminare a a dire che doveva corteggiarla meglio. Spero che il suo mental coach lavori bene su questi temi perchè sono quelli che potranno determinare la svolta o meno per Jannik. Altrimenti può darsi che il prossimo anno di questi tempi saremo ancora qui a pensare se Jannik è migliorato o meno con una classifica tra la 10 e la 15.
Forza Jannik, osa, devi provarci adesso. Un consiglio, provaci forte con la possibile prossima bella amata, si chiama Insalatiera!

Penso anch’io che da mesi l’ansia da prestazione si sia impadronita di Sinner e lo stia bloccando. Qualche prodromo avevamo avuto con la sconfitta a Miami lo scorso anno. Dopo W è peggiorata. Gli errori nei suoi colpi migliori, oltre a probabili adattamenti, hanno questa origine. Anche l’uso esagerato dei drop shots indica una continua ricerca del difficile, come se per essere vincenti si debba esser complessi. La battuta appare forzata, perché si è messo in testa di vincere con la battuta, ottenendo l’effetto contrario di rischiare di perdere. C’è molto bisogno di lavoro sulla testa, più che sulla battuta.

La FINALE …FINALONA master 1000 dell’ anno scorso è stato il “prodromo” alla più grande ondata di fiducia, calvacata strepitosa di risultati scintillanti e scalata irresistibile della classifica, cosa rarissima nella storia del tennis a livello mondiale a 20 anni, un gioiello di carriera, talento e risultati.
Quest’ anno si sarà ricordato, ma in ritardo visto lo sbando totale, che , appunto, con il servizio SI VINCE !!!
Che cosa altro si dovrebbe… “mettere in testa” ???
Con che altro si vincerebbe ???… con i doppi falli ? con le prime che non entrano nel 40% o 50% dei casi ?
Tenga presente che con la logica più banale e scontata del mondo, alla fine del 2021 Sinner si era concentrato con tutta evidenza sul servizio e il servizio MIGLIORAVA.
Adesso con il servizio PEGGIORATO, in questo 2022 allo sbando, sarà dura , molto dura potere rientrare nei “top10” e sarà molto dura ricominciare ad arrivare in finale (come a Miami, appunto) e a vincere tornei, e guadagnare carrettate di iniezioni di FIDUCIA, come faceva abitualmente nel 2020 e nel 2021.
Si sono dimenticati del servizio, in questo 2022, e hanno preso un giocatore con le caratteristiche alla “Lendl” facendolo lavorare come fosse un giocatore alla McEnroe… peggio di così era impossibile.

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Koko (Guest) 29-10-2022 14:33

Banalmente vi immaginate un top 3 che sbaglia gli smash di Sinner in quel modo? Forse è semplicemnte questa la ragione della sua lontananza dal vertice assoluto: cadute di livello da giocatore troppo costruito che torna sciatore semplice all’improvviso. Se si interpreta in questa chiave il tutto Sinner ha doti di palleggio straordinarie quando in palla per poter essere da top 10 con un fardello di limiti simile come ha dimostrato!

159
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Alex77 (Guest) 29-10-2022 13:29

Scritto da Massimo decimo
@ Alex77 (#3372087)
Le 5/6 “smazzate” nell’aria con la racchetta a fine match lascerebbero intendere in realtà uno stato d’animo diverso, come di frustrazione. Non ho percepito tranquillità in quel preciso momento
E

Ma sai, al momento, sul campo, la frustrazione ci sta, è agonismo puro, poi a mente fredda si ragiona più lucidamente e obiettivamente.. credo sia lo stato d’animo di Jannik, come testimoniano le sue parole post match

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Alex77 (Guest) 29-10-2022 13:25

Scritto da sander

Scritto da Alex77

Scritto da sander
Il nostro caro Jannik quest’anno ha avuto molti infortuni e quindi è stata in sostanza una stagione a singhiozzo.
Stagione dove si sono visti miglioramenti che però devono essere confermati e consolidati.
Il problema basilare per Jannik è il servizio e soprattutto la percentuale al servizio. Quando gioca con un top 50 può permettersi di servire con il 50% di prime, quando giochi contro i top 15, quelli che sono i suoi rivali per la crescita, se servi in modo scostante rischi di cedere il passo. Nei ricordi che ho con i vari top ten Jannik ha spesso ceduto il passo con partite che spesso hanno lasciato l’amaro in bocca perchè gli è sempre mancato qualcosa per arrivare al definitivo cambio di dimensione. Quest’anno sembrava arrivato il momento con Djokovic a Wimbledon poi è sembrato con Alcaraz agli Usa open dove è mancato solo 1 punto. Jannik è un giocatore che come cultura ha la mentalità di non fare il passo più lungo della gamba ma in realtà fossi il suo coach, il suo mental coach, cercherei di farlo avvicinare a quella parte di lui che cerca di osare ancor di più, che crede che il momento della vittoria è adesso. Nelle sue conferenze dove dice spesso che c’è tanto da “improve” sembra quasi un volersi mantenere in una zona confort che rinvia le vere vittorie a un prossimo futuro non ben identificato. Alcaraz lo ha dimostrato, con quello che ha al momento è riuscito a vincere uno slam e a essere n. 1 al mondo. Credo che a Jannik manchi un pò quella spavalderia del suo giovane amico spagnolo,quella voglia di stupire. Quell’entusiasmo che sentivo in risonanza in quelle serate milanesi di fine 2019. Tornando al servizio, quest’anno Jannik è sembrato migliorato in certi momenti ma ancora troppo oscillante, soprattutto con i top. Il problema è soprattutto la precisione al servizio perchè la velocità media è stata ad esempio oggi superiore al Russo. Credo sia anche una questione mentale. Bisogna sapere predisporsi metalmente al meglio per poter esprimere in modo efficace la propria tecnica di base al servizio. Invece, spesso vedo Jannik non con il completo focus al servizio, il qui ed ora, la volonta che quel punto d’inizio gioco diventi letale che invece ha ad esempio Berrettini. Quindi servizio, entusiasmo e voglia di stupire il tutto per esprimere quella irriverenza che il suo amico Alcaraz ha sfoderato fin
da subito e che il nostro Jannik fa fatica a tirare fuori del tutto.
Qual è il motivo? La mia idea che ho già espresso altre volte è che Jannik mentalmente odia perdere ma non ha una vera fame di vincere. Jannik non è così affamato di vittoria forse perchè culturalmente non sente ancora che sia giusto che lui vinca qualcosa che gli faccia cambiare la sua attuale condizione. E’ uno di quelli che vuole essere perfetto, la migliore versione di se stesso per potere concedersi il premio della vittoria, di cambiare la sua dimensione. Un pò come quei ragazzi che fino a che non si sentono perfetti, nella situazione migliore, non ci provano fino in fondo con quella bella donna chiamata Wimbledon o con Usa open, e magari sul più bello si irrigidiscono e cominciano a balbettare con la possibile amata. Poi però arriva Carlitos che con la rosa in bocca da spagnoleggiante Doc gli ruba sul più bello la bella e Jannik rimane a recriminare a a dire che doveva corteggiarla meglio. Spero che il suo mental coach lavori bene su questi temi perchè sono quelli che potranno determinare la svolta o meno per Jannik. Altrimenti può darsi che il prossimo anno di questi tempi saremo ancora qui a pensare se Jannik è migliorato o meno con una classifica tra la 10 e la 15.
Forza Jannik, osa, devi provarci adesso. Un consiglio, provaci forte con la possibile prossima bella amata, si chiama Insalatiera!

Disamina interessante, mi permetto di aggiungere alcuni spunti di riflessione.. tu dici che a Jannik manca una reale voglia di vincere, io aggiungerei in questo momento della carriera forse è così..ricordo che a inizio del percorso con Vagnozzi lui lo dichiaró proprio “ nei prossimi anni cercherò di crescere come tennista migliorando le lacune del mio gioco e guarderò poco la classifica” il senso era più o meno questo.. questo non vuol dire che perda o vinca è uguale, basti pensare a quanto fosse nero dopo la sconfitta con FAA a Cincinnati o le scorie che il ko con Alcaraz a Ny hanno prodotto, ma che, in questo momento della carriera non si sente, probabilmente, obbligato a vincere a tutti i costi come magari sentiva con Piatti dove l’atteggiamento, anche in campo, di Jannik non mi sembrava serenissimo.. guarda, sono andato a leggermi il commento post partita di ieri perché volevo capire le sensazioni del match di Jannik.. il giornalista ha sottolineato che l’ha trovato sorridente e soddisfatto perché “ oggi per la prima volta ho provato a far diverse cose tutte insieme” allora ho pensato che, diversamente dal forum e dai tifosi che hanno “tragicizzato” il ko, lui la viva veramente diversamente in questo momento la situazione e che con Vagnozzi e Cahill si è dato un obbiettivo a lunga “gittata”.. se tu lo vedi in campo, a parte Sofia dov’era nervoso come mai visto con Rune, è molto più sorridente, meno teso, più tranquillo, di quando stava con Piatti.. certo, con lui probabilmente nell’immediato avrebbe vinto o vincerebbe di più, con Vagnozzi e Cahill invece ha iniziato un percorso più in prospettiva e dove la vittoria è sí, ovviamente, importante, ma non la cosa da ricercare “assolutissimamente” perché conta ugualmente o più la ricerca della completezza e delle migliorie delle lacune mostrate con Piatti.. io approvo la sua scelta, coraggiosa assai, ai posteri la “sentenza” se sia stata effettivamente quella giusta, io neanche dirlo, penso e spero di si

Si, assolutamente, sappiamo che con Vagnozzi è molto più sereno. Piatti non ha avuto l’elasticità mentale di capire il passaggio tra la protezione naturale paternalistica di un ragazzo al doveroso spazio di libertà che si doveva lasciare a Jannik che aveva bisogni ed esigente a cui Piatti ha risposto con sordità.
Detto questo ci credo che dopo la sconfitta con Aliassime Sinner era incavolato nero, torniamo al discorso che odia perdere. Credo invece che ieri non fosse così abbattuto perché non si sentiva pronto per quel match, per i pochi allenamenti sulle gambe.
Credo anche che la sconfitta con Alcaraz lo abbia abbattuto molto e stia cercando di ritrovare la sua dimensione al di là della vittoria o sconfitta.
Il fatto di darsi progetti a lunga scadenza su un piano tecnico tattico possono andare bene ma devono poter esser essere abbinati a un lavoro mentale che non porti il ragazzo a “usare” questa prospettiva data come una scusa mentale inconscia per non vincere adesso e per rimanere in una qual certa confort zone.
Il rischio lo vedo perché percepisco nel ragazzo delle dinamiche interne che vanno in questa direzione.
Quindi il mantra che il suo mental coach potrebbe analizzare con lui è ” la miglior versione di me stesso sarà tra 1/2 anni perché ho ben consapevole il percorso da fare ma con le qualità tennistiche che ho già adesso ho tutte le possibilità per vincere da subito. Se lo voglio veramente posso andarmi a prendere la vittoria già adesso”.Alcaraz docet.
Dopo questo mantra, analizzerei quanto Jannik ha veramente fame di vittoria e cos’è che mentalmente lo blocca quando è avanti di un break o quando ha un match pointer con Aliassime o con Alcaraz. È importante rimuovere determinati ostacoli mentali a volte poco visibili per permettere alla propria anima di esprimersi pienamente e sbloccare tutte le energie di cui disponiamo.

Vero, da tifoso spero che il “cammino” e la completezza come giocatore sia il più veloce possibile, nel frattempo sono d’accordo con te, Jannik certe partite può vincerle già adesso, l’ha già dimostrato, oltre ad acquistare una maggior robustezza di fisico e una minor vulnerabilità ai guai muscolari che un po’ ne minano le certezze

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+1: Santer
sander (Guest) 29-10-2022 12:38

Scritto da fugitive
@ sander (#3371916)
Simpatico! Io ho fatto questo percorso che dici tu… e dopo tante bastonate e scavalcamenti, ho una moglie splendida e sono papà di una meraviglia, a volte è proprio come dici tu. Sorpassato troppe volte ad un punto dal traguardo… eppure per davvero non ho smesso di provarci, davvero non è un modo di dire che dalle sconfitte si impara, anche se poi magari perdi di nuovo, alla fine…ci riesci! Sposato a 39 anni con una donna molto bella, non solo agli occhi miei, padre a 40 e nonostante la fatica, pronto a riprovare. C’è una canzone di Desmond Dekker “You can get it if you realtà want”
L’unico errore credo è smettere di lottare per evitare gli insuccessi.

Bello quello che hai scritto Fugitive!

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Stanislao nolinski. (Guest) 29-10-2022 11:37

Scritto da MISSION TO SLAM
@ Stanislao nolinski. (#3372035)
Ne ha 4-5 davanti
X tanti anni il miglior italiano ne ha avuti sempre 15-25 davanti .
In alpinismo siamo al campo 4

Io credo che i nostri tre campioni non siano ancora fioriclasse assoluti. Ma in Italia non c’è mai stato un movimento così importante con ragazzi così giovani. Quindi mi aspetto grandi soddisfazioni,ma non slam e master 1000 a ripetizione.se qualche tifoso si è illuso non è colpa dei nostri ragazzi. Ragazzi tra l altro seri ed educati.

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RESETTA 29-10-2022 10:49

Non scopro l’ acqua calda, ma per la buona riuscita di uno sportivo ci vuole tecnica, fisico, mente. E’ imprescindibile ottenere un’ ottima performance senza l’ amalgama di questi tre elementi, non dimenticando un altro elemento portante, la continuità, cioè esprimersi a certi standard, nel tempo. Leggo ancora che il problema primario è “la prima di servizio”, ma veramente pensate che ieri
l’ unico problema fosse l’ assenza di un fondamentale, che pur così importante avrebbe scardinato le certezze del Russo? Ci sarebbe tanto da dire, ma non voglio annoiare, Jannik sta lavorando come è nel costume del suo essere, noi tifosi vogliamo tutto e subito, leggo che non ha fame di vincere, la mia impressione è che tutto va assimilato con il tempo, lui conosce meglio di chiunque altro i suoi limiti, il percorso verso la consacrazione va conquistato un passo alla volta, e passa anche attraverso le sconfitte.. mettiamoci il cuore in pace..
il tempo è dalla sua parte, e sono convinto che non ci deluderà-

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+1: g.funaro@yahoo.com, Santer
Luce nella notte 29-10-2022 10:32

Sito ATP

prime in campo 2021 60%
prime in campo 2022 58%

punti fatti con II’ 2021 54%
punti fatti con II’ 2022 53%

Sito ultimate stat.

Doppi falli ogni 10games 2021 1,6
Doppi falli ogni 10games 2022 2,05

La cosa folle, demenziale, isterica, e’ prendere un giocatore stellare, con carriera e risultati sovrumani a 20 anni (top 10, partita vinta alle “finals” tornei vinti, finali, semi-finali, ecc.) come fosse un tipo da “rivoluzionare” … ???
E’ un giocatore alla “Lendl” aveva il servizio che migliorava, vinceva tornei a “go go” a 20 anni… ora “deve andare a rete…”

E Il SERVIZIOOOOO ????

E’ stato fatto un CASINO TOTALE, si e’ riusciti a peggiorare il servizio a 21 anni rispetto ai 20, ad un giocatore che era (era) paragonabile a Ivan Lendl.
Sara’ dura ritornare a 22 anni dove gia’ era arrivato a 20.

153
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Massimo decimo (Guest) 29-10-2022 10:31

@ Alex77 (#3372087)
Le 5/6 “smazzate” nell’aria con la racchetta a fine match lascerebbero intendere in realtà uno stato d’animo diverso, come di frustrazione. Non ho percepito tranquillità in quel preciso momento
E

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Federico (Guest) 29-10-2022 10:23

La stasi più totale. Dopo tre anni è sempre lì a prendere legnate dai top 10… Bisogna abituarsi, bravo giocatore ma non un campione

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-1: Santer
sander (Guest) 29-10-2022 10:14

Scritto da Alex77

Scritto da sander
Il nostro caro Jannik quest’anno ha avuto molti infortuni e quindi è stata in sostanza una stagione a singhiozzo.
Stagione dove si sono visti miglioramenti che però devono essere confermati e consolidati.
Il problema basilare per Jannik è il servizio e soprattutto la percentuale al servizio. Quando gioca con un top 50 può permettersi di servire con il 50% di prime, quando giochi contro i top 15, quelli che sono i suoi rivali per la crescita, se servi in modo scostante rischi di cedere il passo. Nei ricordi che ho con i vari top ten Jannik ha spesso ceduto il passo con partite che spesso hanno lasciato l’amaro in bocca perchè gli è sempre mancato qualcosa per arrivare al definitivo cambio di dimensione. Quest’anno sembrava arrivato il momento con Djokovic a Wimbledon poi è sembrato con Alcaraz agli Usa open dove è mancato solo 1 punto. Jannik è un giocatore che come cultura ha la mentalità di non fare il passo più lungo della gamba ma in realtà fossi il suo coach, il suo mental coach, cercherei di farlo avvicinare a quella parte di lui che cerca di osare ancor di più, che crede che il momento della vittoria è adesso. Nelle sue conferenze dove dice spesso che c’è tanto da “improve” sembra quasi un volersi mantenere in una zona confort che rinvia le vere vittorie a un prossimo futuro non ben identificato. Alcaraz lo ha dimostrato, con quello che ha al momento è riuscito a vincere uno slam e a essere n. 1 al mondo. Credo che a Jannik manchi un pò quella spavalderia del suo giovane amico spagnolo,quella voglia di stupire. Quell’entusiasmo che sentivo in risonanza in quelle serate milanesi di fine 2019. Tornando al servizio, quest’anno Jannik è sembrato migliorato in certi momenti ma ancora troppo oscillante, soprattutto con i top. Il problema è soprattutto la precisione al servizio perchè la velocità media è stata ad esempio oggi superiore al Russo. Credo sia anche una questione mentale. Bisogna sapere predisporsi metalmente al meglio per poter esprimere in modo efficace la propria tecnica di base al servizio. Invece, spesso vedo Jannik non con il completo focus al servizio, il qui ed ora, la volonta che quel punto d’inizio gioco diventi letale che invece ha ad esempio Berrettini. Quindi servizio, entusiasmo e voglia di stupire il tutto per esprimere quella irriverenza che il suo amico Alcaraz ha sfoderato fin
da subito e che il nostro Jannik fa fatica a tirare fuori del tutto.
Qual è il motivo? La mia idea che ho già espresso altre volte è che Jannik mentalmente odia perdere ma non ha una vera fame di vincere. Jannik non è così affamato di vittoria forse perchè culturalmente non sente ancora che sia giusto che lui vinca qualcosa che gli faccia cambiare la sua attuale condizione. E’ uno di quelli che vuole essere perfetto, la migliore versione di se stesso per potere concedersi il premio della vittoria, di cambiare la sua dimensione. Un pò come quei ragazzi che fino a che non si sentono perfetti, nella situazione migliore, non ci provano fino in fondo con quella bella donna chiamata Wimbledon o con Usa open, e magari sul più bello si irrigidiscono e cominciano a balbettare con la possibile amata. Poi però arriva Carlitos che con la rosa in bocca da spagnoleggiante Doc gli ruba sul più bello la bella e Jannik rimane a recriminare a a dire che doveva corteggiarla meglio. Spero che il suo mental coach lavori bene su questi temi perchè sono quelli che potranno determinare la svolta o meno per Jannik. Altrimenti può darsi che il prossimo anno di questi tempi saremo ancora qui a pensare se Jannik è migliorato o meno con una classifica tra la 10 e la 15.
Forza Jannik, osa, devi provarci adesso. Un consiglio, provaci forte con la possibile prossima bella amata, si chiama Insalatiera!

Disamina interessante, mi permetto di aggiungere alcuni spunti di riflessione.. tu dici che a Jannik manca una reale voglia di vincere, io aggiungerei in questo momento della carriera forse è così..ricordo che a inizio del percorso con Vagnozzi lui lo dichiaró proprio “ nei prossimi anni cercherò di crescere come tennista migliorando le lacune del mio gioco e guarderò poco la classifica” il senso era più o meno questo.. questo non vuol dire che perda o vinca è uguale, basti pensare a quanto fosse nero dopo la sconfitta con FAA a Cincinnati o le scorie che il ko con Alcaraz a Ny hanno prodotto, ma che, in questo momento della carriera non si sente, probabilmente, obbligato a vincere a tutti i costi come magari sentiva con Piatti dove l’atteggiamento, anche in campo, di Jannik non mi sembrava serenissimo.. guarda, sono andato a leggermi il commento post partita di ieri perché volevo capire le sensazioni del match di Jannik.. il giornalista ha sottolineato che l’ha trovato sorridente e soddisfatto perché “ oggi per la prima volta ho provato a far diverse cose tutte insieme” allora ho pensato che, diversamente dal forum e dai tifosi che hanno “tragicizzato” il ko, lui la viva veramente diversamente in questo momento la situazione e che con Vagnozzi e Cahill si è dato un obbiettivo a lunga “gittata”.. se tu lo vedi in campo, a parte Sofia dov’era nervoso come mai visto con Rune, è molto più sorridente, meno teso, più tranquillo, di quando stava con Piatti.. certo, con lui probabilmente nell’immediato avrebbe vinto o vincerebbe di più, con Vagnozzi e Cahill invece ha iniziato un percorso più in prospettiva e dove la vittoria è sí, ovviamente, importante, ma non la cosa da ricercare “assolutissimamente” perché conta ugualmente o più la ricerca della completezza e delle migliorie delle lacune mostrate con Piatti.. io approvo la sua scelta, coraggiosa assai, ai posteri la “sentenza” se sia stata effettivamente quella giusta, io neanche dirlo, penso e spero di si

Si, assolutamente, sappiamo che con Vagnozzi è molto più sereno. Piatti non ha avuto l’elasticità mentale di capire il passaggio tra la protezione naturale paternalistica di un ragazzo al doveroso spazio di libertà che si doveva lasciare a Jannik che aveva bisogni ed esigente a cui Piatti ha risposto con sordità.
Detto questo ci credo che dopo la sconfitta con Aliassime Sinner era incavolato nero, torniamo al discorso che odia perdere. Credo invece che ieri non fosse così abbattuto perché non si sentiva pronto per quel match, per i pochi allenamenti sulle gambe.
Credo anche che la sconfitta con Alcaraz lo abbia abbattuto molto e stia cercando di ritrovare la sua dimensione al di là della vittoria o sconfitta.
Il fatto di darsi progetti a lunga scadenza su un piano tecnico tattico possono andare bene ma devono poter esser essere abbinati a un lavoro mentale che non porti il ragazzo a “usare” questa prospettiva data come una scusa mentale inconscia per non vincere adesso e per rimanere in una qual certa confort zone.
Il rischio lo vedo perché percepisco nel ragazzo delle dinamiche interne che vanno in questa direzione.
Quindi il mantra che il suo mental coach potrebbe analizzare con lui è ” la miglior versione di me stesso sarà tra 1/2 anni perché ho ben consapevole il percorso da fare ma con le qualità tennistiche che ho già adesso ho tutte le possibilità per vincere da subito. Se lo voglio veramente posso andarmi a prendere la vittoria già adesso”.Alcaraz docet.
Dopo questo mantra, analizzerei quanto Jannik ha veramente fame di vittoria e cos’è che mentalmente lo blocca quando è avanti di un break o quando ha un match pointer con Aliassime o con Alcaraz. È importante rimuovere determinati ostacoli mentali a volte poco visibili per permettere alla propria anima di esprimersi pienamente e sbloccare tutte le energie di cui disponiamo.

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massivitto (Guest) 29-10-2022 10:14

poco da dire .. troppa differenza in campo .. Jannik senza una palla break e l’impressione che il russo facesse punto ogni volta lo volesse .. tanto lavoro fino a fine anno .. see you in downunder

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Humbert50 (Guest) 29-10-2022 09:21

Ho rivisto il mach ieri sera. Non è poi così male per un rientro da un infortunio. Durante lo scambio Medvedev è una macchina ma Sinner ha più margini di miglioramento. Non era in inferiorità. La differenza la hanno fatta la battuta ed alcune ingenuità a rete. La scelta della smorzata era tatticamente giusta anche se non è naturale come quella di Musetti. Deve mettere più prime, anche rinunciando a qualche ace in più. Ora l’importante è che la caviglia stia bene. Altrimenti è molto meglio che finisca ha stagione qui e si prepari con calma al 2023.

148
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Intenditore (Guest) 29-10-2022 08:44

La netta differenza si giustifica solo o quasi col servizio: non puoi competere con circa il 50% di prime contro l’80%, e che prime, dell’avversario. Nel primo set anche peggio, circa 90% contro 40%, e lo ha perso per il break del game iniziale. Negli scambi da fondo per larghi tratti ha giocato alla pari, gli smash non mi preoccupano, é il servizio che va assolutamente sistemato, sennò il gap coi Top 5 non si colmera’mai. La percentuale di prima di servizio deciderà probabilmente se Jannik rimarrà un gran bel Top 10 o un fuoriclasse stabile in Top 5. Tra queste 2 categorie c’è più gap di quel che si possa pensare.

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Alex77 (Guest) 29-10-2022 08:20

Scritto da sander
Il nostro caro Jannik quest’anno ha avuto molti infortuni e quindi è stata in sostanza una stagione a singhiozzo.
Stagione dove si sono visti miglioramenti che però devono essere confermati e consolidati.
Il problema basilare per Jannik è il servizio e soprattutto la percentuale al servizio. Quando gioca con un top 50 può permettersi di servire con il 50% di prime, quando giochi contro i top 15, quelli che sono i suoi rivali per la crescita, se servi in modo scostante rischi di cedere il passo. Nei ricordi che ho con i vari top ten Jannik ha spesso ceduto il passo con partite che spesso hanno lasciato l’amaro in bocca perchè gli è sempre mancato qualcosa per arrivare al definitivo cambio di dimensione. Quest’anno sembrava arrivato il momento con Djokovic a Wimbledon poi è sembrato con Alcaraz agli Usa open dove è mancato solo 1 punto. Jannik è un giocatore che come cultura ha la mentalità di non fare il passo più lungo della gamba ma in realtà fossi il suo coach, il suo mental coach, cercherei di farlo avvicinare a quella parte di lui che cerca di osare ancor di più, che crede che il momento della vittoria è adesso. Nelle sue conferenze dove dice spesso che c’è tanto da “improve” sembra quasi un volersi mantenere in una zona confort che rinvia le vere vittorie a un prossimo futuro non ben identificato. Alcaraz lo ha dimostrato, con quello che ha al momento è riuscito a vincere uno slam e a essere n. 1 al mondo. Credo che a Jannik manchi un pò quella spavalderia del suo giovane amico spagnolo,quella voglia di stupire. Quell’entusiasmo che sentivo in risonanza in quelle serate milanesi di fine 2019. Tornando al servizio, quest’anno Jannik è sembrato migliorato in certi momenti ma ancora troppo oscillante, soprattutto con i top. Il problema è soprattutto la precisione al servizio perchè la velocità media è stata ad esempio oggi superiore al Russo. Credo sia anche una questione mentale. Bisogna sapere predisporsi metalmente al meglio per poter esprimere in modo efficace la propria tecnica di base al servizio. Invece, spesso vedo Jannik non con il completo focus al servizio, il qui ed ora, la volonta che quel punto d’inizio gioco diventi letale che invece ha ad esempio Berrettini. Quindi servizio, entusiasmo e voglia di stupire il tutto per esprimere quella irriverenza che il suo amico Alcaraz ha sfoderato fin
da subito e che il nostro Jannik fa fatica a tirare fuori del tutto.
Qual è il motivo? La mia idea che ho già espresso altre volte è che Jannik mentalmente odia perdere ma non ha una vera fame di vincere. Jannik non è così affamato di vittoria forse perchè culturalmente non sente ancora che sia giusto che lui vinca qualcosa che gli faccia cambiare la sua attuale condizione. E’ uno di quelli che vuole essere perfetto, la migliore versione di se stesso per potere concedersi il premio della vittoria, di cambiare la sua dimensione. Un pò come quei ragazzi che fino a che non si sentono perfetti, nella situazione migliore, non ci provano fino in fondo con quella bella donna chiamata Wimbledon o con Usa open, e magari sul più bello si irrigidiscono e cominciano a balbettare con la possibile amata. Poi però arriva Carlitos che con la rosa in bocca da spagnoleggiante Doc gli ruba sul più bello la bella e Jannik rimane a recriminare a a dire che doveva corteggiarla meglio. Spero che il suo mental coach lavori bene su questi temi perchè sono quelli che potranno determinare la svolta o meno per Jannik. Altrimenti può darsi che il prossimo anno di questi tempi saremo ancora qui a pensare se Jannik è migliorato o meno con una classifica tra la 10 e la 15.
Forza Jannik, osa, devi provarci adesso. Un consiglio, provaci forte con la possibile prossima bella amata, si chiama Insalatiera!

Disamina interessante, mi permetto di aggiungere alcuni spunti di riflessione.. tu dici che a Jannik manca una reale voglia di vincere, io aggiungerei in questo momento della carriera forse è così..ricordo che a inizio del percorso con Vagnozzi lui lo dichiaró proprio “ nei prossimi anni cercherò di crescere come tennista migliorando le lacune del mio gioco e guarderò poco la classifica” il senso era più o meno questo.. questo non vuol dire che perda o vinca è uguale, basti pensare a quanto fosse nero dopo la sconfitta con FAA a Cincinnati o le scorie che il ko con Alcaraz a Ny hanno prodotto, ma che, in questo momento della carriera non si sente, probabilmente, obbligato a vincere a tutti i costi come magari sentiva con Piatti dove l’atteggiamento, anche in campo, di Jannik non mi sembrava serenissimo.. guarda, sono andato a leggermi il commento post partita di ieri perché volevo capire le sensazioni del match di Jannik.. il giornalista ha sottolineato che l’ha trovato sorridente e soddisfatto perché “ oggi per la prima volta ho provato a far diverse cose tutte insieme” allora ho pensato che, diversamente dal forum e dai tifosi che hanno “tragicizzato” il ko, lui la viva veramente diversamente in questo momento la situazione e che con Vagnozzi e Cahill si è dato un obbiettivo a lunga “gittata”.. se tu lo vedi in campo, a parte Sofia dov’era nervoso come mai visto con Rune, è molto più sorridente, meno teso, più tranquillo, di quando stava con Piatti.. certo, con lui probabilmente nell’immediato avrebbe vinto o vincerebbe di più, con Vagnozzi e Cahill invece ha iniziato un percorso più in prospettiva e dove la vittoria è sí, ovviamente, importante, ma non la cosa da ricercare “assolutissimamente” perché conta ugualmente o più la ricerca della completezza e delle migliorie delle lacune mostrate con Piatti.. io approvo la sua scelta, coraggiosa assai, ai posteri la “sentenza” se sia stata effettivamente quella giusta, io neanche dirlo, penso e spero di si

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+1: il capitano, Giampi
Urcaz! (Guest) 29-10-2022 07:14

Scritto da Tennista da strapazzo

Scritto da sander
Il nostro caro Jannik quest’anno ha avuto molti infortuni e quindi è stata in sostanza una stagione a singhiozzo.
Stagione dove si sono visti miglioramenti che però devono essere confermati e consolidati.
Il problema basilare per Jannik è il servizio e soprattutto la percentuale al servizio. Quando gioca con un top 50 può permettersi di servire con il 50% di prime, quando giochi contro i top 15, quelli che sono i suoi rivali per la crescita, se servi in modo scostante rischi di cedere il passo. Nei ricordi che ho con i vari top ten Jannik ha spesso ceduto il passo con partite che spesso hanno lasciato l’amaro in bocca perchè gli è sempre mancato qualcosa per arrivare al definitivo cambio di dimensione. Quest’anno sembrava arrivato il momento con Djokovic a Wimbledon poi è sembrato con Alcaraz agli Usa open dove è mancato solo 1 punto. Jannik è un giocatore che come cultura ha la mentalità di non fare il passo più lungo della gamba ma in realtà fossi il suo coach, il suo mental coach, cercherei di farlo avvicinare a quella parte di lui che cerca di osare ancor di più, che crede che il momento della vittoria è adesso. Nelle sue conferenze dove dice spesso che c’è tanto da “improve” sembra quasi un volersi mantenere in una zona confort che rinvia le vere vittorie a un prossimo futuro non ben identificato. Alcaraz lo ha dimostrato, con quello che ha al momento è riuscito a vincere uno slam e a essere n. 1 al mondo. Credo che a Jannik manchi un pò quella spavalderia del suo giovane amico spagnolo,quella voglia di stupire. Quell’entusiasmo che sentivo in risonanza in quelle serate milanesi di fine 2019. Tornando al servizio, quest’anno Jannik è sembrato migliorato in certi momenti ma ancora troppo oscillante, soprattutto con i top. Il problema è soprattutto la precisione al servizio perchè la velocità media è stata ad esempio oggi superiore al Russo. Credo sia anche una questione mentale. Bisogna sapere predisporsi metalmente al meglio per poter esprimere in modo efficace la propria tecnica di base al servizio. Invece, spesso vedo Jannik non con il completo focus al servizio, il qui ed ora, la volonta che quel punto d’inizio gioco diventi letale che invece ha ad esempio Berrettini. Quindi servizio, entusiasmo e voglia di stupire il tutto per esprimere quella irriverenza che il suo amico Alcaraz ha sfoderato fin
da subito e che il nostro Jannik fa fatica a tirare fuori del tutto.
Qual è il motivo? La mia idea che ho già espresso altre volte è che Jannik mentalmente odia perdere ma non ha una vera fame di vincere. Jannik non è così affamato di vittoria forse perchè culturalmente non sente ancora che sia giusto che lui vinca qualcosa che gli faccia cambiare la sua attuale condizione. E’ uno di quelli che vuole essere perfetto, la migliore versione di se stesso per potere concedersi il premio della vittoria, di cambiare la sua dimensione. Un pò come quei ragazzi che fino a che non si sentono perfetti, nella situazione migliore, non ci provano fino in fondo con quella bella donna chiamata Wimbledon o con Usa open, e magari sul più bello si irrigidiscono e cominciano a balbettare con la possibile amata. Poi però arriva Carlitos che con la rosa in bocca da spagnoleggiante Doc gli ruba sul più bello la bella e Jannik rimane a recriminare a a dire che doveva corteggiarla meglio. Spero che il suo mental coach lavori bene su questi temi perchè sono quelli che potranno determinare la svolta o meno per Jannik. Altrimenti può darsi che il prossimo anno di questi tempi saremo ancora qui a pensare se Jannik è migliorato o meno con una classifica tra la 10 e la 15.
Forza Jannik, osa, devi provarci adesso. Un consiglio, provaci forte con la possibile prossima bella amata, si chiama Insalatiera!

Che bella disanima!!!

Volevi scrivere disamina giusto?

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MISSION TO SLAM (Guest) 29-10-2022 07:14

@ Stanislao nolinski. (#3372035)

Ne ha 4-5 davanti
X tanti anni il miglior italiano ne ha avuti sempre 15-25 davanti .
In alpinismo siamo al campo 4

144
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MISSION TO SLAM (Guest) 29-10-2022 07:11

@ Tennista da strapazzo (#3372057)
Questo abbiamo
E non è poco

143
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fugitive 29-10-2022 06:53

@ sander (#3371916)

Simpatico! Io ho fatto questo percorso che dici tu… e dopo tante bastonate e scavalcamenti, ho una moglie splendida e sono papà di una meraviglia, a volte è proprio come dici tu. Sorpassato troppe volte ad un punto dal traguardo… eppure per davvero non ho smesso di provarci, davvero non è un modo di dire che dalle sconfitte si impara, anche se poi magari perdi di nuovo, alla fine…ci riesci! Sposato a 39 anni con una donna molto bella, non solo agli occhi miei, padre a 40 e nonostante la fatica, pronto a riprovare. C’è una canzone di Desmond Dekker “You can get it if you realtà want”
L’unico errore credo è smettere di lottare per evitare gli insuccessi.

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Luchador (Guest) 29-10-2022 06:32

Scritto da Tennisti Friulani

Scritto da Santer

Scritto da Liv32
Ha fatto il suo.
Vincendo le partite che doveva vincere.
Coi top è risaputo che non ce la fa mai o quasi.

A parte essere in pareggio nei match con l’attuale numero uno, al quale, nelle due partite vinte, ha rifilato tre 6-1

In realtà alcaraz guida 3-2…. Alcaraz vinse contro sinner in un challenger in Spagna 3 anni fa

I challenger essendo tennis minore e non ATP, non vengono considerati negli h2h.

Ma poi nel match cui fai riferimento erano praticamente ancora dei bambini e fuori dai 100. Si stavano ancora formando, sia fisicamente che tecnicamente.

Fanno testo solo i match ATP, da Bercy in poi per intenderci.

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+1: il capitano
Enzo la Barbera (Guest) 29-10-2022 04:00

@ Stanislao nolinski. (#3372035)

Li dividerà con Aliassime con preferenze per quest’ultimo enzo

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Luce nella notte 29-10-2022 03:28

Scritto da marcauro
Il più grande problema di Sinner è la prima di servizio…se riuscirà a risolvere questo problema potrà stare nei primi 5 al mondo

E la seconda ?
Nel 2021 faceva piu’ punti con la seconda di servizio rispetto al 2022.
Quest’ anno e’ sceso al 60′ posto come punti fatti con la seconda di servizio.
La cosa tragica che fa del 2022 un anno buttato via e’ il fatto che nel 2021, a 20 anni, il servizio migliorava e invece quest’ anno e’ PEGGIIRATO.
Speriamo lui e il suo team lo abbiano finalmente capito, la smettano di fare CASINO immaginando Sinner un giocatore alla Mc Enroe e possano ancora riprendere da dove era gia’ arrivato a 20 anni… un giocatore alla Lendl, con risultati prodigiosi e il servizio che MIGLIORAVA mentre nel 2022, a 21 anni, e’ PEGGIORATO

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-1: Detuqueridapresencia
Tennista da strapazzo (Guest) 29-10-2022 02:15

Scritto da sander
Il nostro caro Jannik quest’anno ha avuto molti infortuni e quindi è stata in sostanza una stagione a singhiozzo.
Stagione dove si sono visti miglioramenti che però devono essere confermati e consolidati.
Il problema basilare per Jannik è il servizio e soprattutto la percentuale al servizio. Quando gioca con un top 50 può permettersi di servire con il 50% di prime, quando giochi contro i top 15, quelli che sono i suoi rivali per la crescita, se servi in modo scostante rischi di cedere il passo. Nei ricordi che ho con i vari top ten Jannik ha spesso ceduto il passo con partite che spesso hanno lasciato l’amaro in bocca perchè gli è sempre mancato qualcosa per arrivare al definitivo cambio di dimensione. Quest’anno sembrava arrivato il momento con Djokovic a Wimbledon poi è sembrato con Alcaraz agli Usa open dove è mancato solo 1 punto. Jannik è un giocatore che come cultura ha la mentalità di non fare il passo più lungo della gamba ma in realtà fossi il suo coach, il suo mental coach, cercherei di farlo avvicinare a quella parte di lui che cerca di osare ancor di più, che crede che il momento della vittoria è adesso. Nelle sue conferenze dove dice spesso che c’è tanto da “improve” sembra quasi un volersi mantenere in una zona confort che rinvia le vere vittorie a un prossimo futuro non ben identificato. Alcaraz lo ha dimostrato, con quello che ha al momento è riuscito a vincere uno slam e a essere n. 1 al mondo. Credo che a Jannik manchi un pò quella spavalderia del suo giovane amico spagnolo,quella voglia di stupire. Quell’entusiasmo che sentivo in risonanza in quelle serate milanesi di fine 2019. Tornando al servizio, quest’anno Jannik è sembrato migliorato in certi momenti ma ancora troppo oscillante, soprattutto con i top. Il problema è soprattutto la precisione al servizio perchè la velocità media è stata ad esempio oggi superiore al Russo. Credo sia anche una questione mentale. Bisogna sapere predisporsi metalmente al meglio per poter esprimere in modo efficace la propria tecnica di base al servizio. Invece, spesso vedo Jannik non con il completo focus al servizio, il qui ed ora, la volonta che quel punto d’inizio gioco diventi letale che invece ha ad esempio Berrettini. Quindi servizio, entusiasmo e voglia di stupire il tutto per esprimere quella irriverenza che il suo amico Alcaraz ha sfoderato fin
da subito e che il nostro Jannik fa fatica a tirare fuori del tutto.
Qual è il motivo? La mia idea che ho già espresso altre volte è che Jannik mentalmente odia perdere ma non ha una vera fame di vincere. Jannik non è così affamato di vittoria forse perchè culturalmente non sente ancora che sia giusto che lui vinca qualcosa che gli faccia cambiare la sua attuale condizione. E’ uno di quelli che vuole essere perfetto, la migliore versione di se stesso per potere concedersi il premio della vittoria, di cambiare la sua dimensione. Un pò come quei ragazzi che fino a che non si sentono perfetti, nella situazione migliore, non ci provano fino in fondo con quella bella donna chiamata Wimbledon o con Usa open, e magari sul più bello si irrigidiscono e cominciano a balbettare con la possibile amata. Poi però arriva Carlitos che con la rosa in bocca da spagnoleggiante Doc gli ruba sul più bello la bella e Jannik rimane a recriminare a a dire che doveva corteggiarla meglio. Spero che il suo mental coach lavori bene su questi temi perchè sono quelli che potranno determinare la svolta o meno per Jannik. Altrimenti può darsi che il prossimo anno di questi tempi saremo ancora qui a pensare se Jannik è migliorato o meno con una classifica tra la 10 e la 15.
Forza Jannik, osa, devi provarci adesso. Un consiglio, provaci forte con la possibile prossima bella amata, si chiama Insalatiera!

Che bella disanima!!!

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walden 29-10-2022 02:06

Scritto da sander
Il nostro caro Jannik quest’anno ha avuto molti infortuni e quindi è stata in sostanza una stagione a singhiozzo.
Stagione dove si sono visti miglioramenti che però devono essere confermati e consolidati.
Il problema basilare per Jannik è il servizio e soprattutto la percentuale al servizio. Quando gioca con un top 50 può permettersi di servire con il 50% di prime, quando giochi contro i top 15, quelli che sono i suoi rivali per la crescita, se servi in modo scostante rischi di cedere il passo. Nei ricordi che ho con i vari top ten Jannik ha spesso ceduto il passo con partite che spesso hanno lasciato l’amaro in bocca perchè gli è sempre mancato qualcosa per arrivare al definitivo cambio di dimensione. Quest’anno sembrava arrivato il momento con Djokovic a Wimbledon poi è sembrato con Alcaraz agli Usa open dove è mancato solo 1 punto. Jannik è un giocatore che come cultura ha la mentalità di non fare il passo più lungo della gamba ma in realtà fossi il suo coach, il suo mental coach, cercherei di farlo avvicinare a quella parte di lui che cerca di osare ancor di più, che crede che il momento della vittoria è adesso. Nelle sue conferenze dove dice spesso che c’è tanto da “improve” sembra quasi un volersi mantenere in una zona confort che rinvia le vere vittorie a un prossimo futuro non ben identificato. Alcaraz lo ha dimostrato, con quello che ha al momento è riuscito a vincere uno slam e a essere n. 1 al mondo. Credo che a Jannik manchi un pò quella spavalderia del suo giovane amico spagnolo,quella voglia di stupire. Quell’entusiasmo che sentivo in risonanza in quelle serate milanesi di fine 2019. Tornando al servizio, quest’anno Jannik è sembrato migliorato in certi momenti ma ancora troppo oscillante, soprattutto con i top. Il problema è soprattutto la precisione al servizio perchè la velocità media è stata ad esempio oggi superiore al Russo. Credo sia anche una questione mentale. Bisogna sapere predisporsi metalmente al meglio per poter esprimere in modo efficace la propria tecnica di base al servizio. Invece, spesso vedo Jannik non con il completo focus al servizio, il qui ed ora, la volonta che quel punto d’inizio gioco diventi letale che invece ha ad esempio Berrettini. Quindi servizio, entusiasmo e voglia di stupire il tutto per esprimere quella irriverenza che il suo amico Alcaraz ha sfoderato fin
da subito e che il nostro Jannik fa fatica a tirare fuori del tutto.
Qual è il motivo? La mia idea che ho già espresso altre volte è che Jannik mentalmente odia perdere ma non ha una vera fame di vincere. Jannik non è così affamato di vittoria forse perchè culturalmente non sente ancora che sia giusto che lui vinca qualcosa che gli faccia cambiare la sua attuale condizione. E’ uno di quelli che vuole essere perfetto, la migliore versione di se stesso per potere concedersi il premio della vittoria, di cambiare la sua dimensione. Un pò come quei ragazzi che fino a che non si sentono perfetti, nella situazione migliore, non ci provano fino in fondo con quella bella donna chiamata Wimbledon o con Usa open, e magari sul più bello si irrigidiscono e cominciano a balbettare con la possibile amata. Poi però arriva Carlitos che con la rosa in bocca da spagnoleggiante Doc gli ruba sul più bello la bella e Jannik rimane a recriminare a a dire che doveva corteggiarla meglio. Spero che il suo mental coach lavori bene su questi temi perchè sono quelli che potranno determinare la svolta o meno per Jannik. Altrimenti può darsi che il prossimo anno di questi tempi saremo ancora qui a pensare se Jannik è migliorato o meno con una classifica tra la 10 e la 15.
Forza Jannik, osa, devi provarci adesso. Un consiglio, provaci forte con la possibile prossima bella amata, si chiama Insalatiera!

Penso anch’io che da mesi l’ansia da prestazione si sia impadronita di Sinner e lo stia bloccando. Qualche prodromo avevamo avuto con la sconfitta a Miami lo scorso anno. Dopo W è peggiorata. Gli errori nei suoi colpi migliori, oltre a probabili adattamenti, hanno questa origine. Anche l’uso esagerato dei drop shots indica una continua ricerca del difficile, come se per essere vincenti si debba esser complessi. La battuta appare forzata, perché si è messo in testa di vincere con la battuta, ottenendo l’effetto contrario di rischiare di perdere. C’è molto bisogno di lavoro sulla testa, più che sulla battuta.

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walden 29-10-2022 01:59

Scritto da Lupin

Scritto da Lupin

Scritto da ItalyFirst
Premesso che:
Sono pazzo per Sinner…
Medvedev è fortissimo…
Medvedev mi fa rivalutare Carlitos quanto a simpatia…
Ciò premesso, al netto della caviglia, dei gratuiti, dei 3 smash mancati, se Jannik non sistema e stabilizza la prima di servizio, queste partite non le porteremo mai a casa. Per me la chiave per il salto definitivo di qualità è lì. Federer è libero…Jannik, colpetto di telefono e fatti insegnare da Lui come mettere la prima!

Federer? Ma sei pazzo? Sinner ha Vagnozzi, uno che ha vinto di tutto e di più in carriera!

A proposito, nessuno dice nulla sulla terza semifinale consecutiva di Aliassime? Chi è il suo allenatore? Ah, ecco..,

si ma hai visto contro chi ha giocato?

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walden 29-10-2022 01:42

Scritto da Cogi53
A me, la sensazione che mi resta è quella di impotenza. Mi da l’impressione, non da oggi, che i suoi colpi non facciano più male come ai primi tempi, dove sparava bordate micidiali negli angoli. Ora spesso, anche con avversari più deboli, non è lui che comanda lo scambio, ma subisce spesso i colpi degli avversari che picchiano più di lui. A me manca QUEL Sinner. Del servizio non ne parliamo…è almeno un anno che si dice: “deve lavorare sul servizio” e di miglioramenti, sulle percentuali di prime, neanche l’ombra.

Sono andato sul sito ATP per confrontare i dati sul servizio di Sinner
nel 2021 ha avuto un 59,6% di prime un 71% di punti con la prima un 54,2% sulla seconda ed una percentuale del 80,8 di games vinti al servizio
2022 ha un 58,6% di prime (peggiorato) un 74,3% di punti sulla prima (migliorato) un 52% sulle seconde (p) 82,9% (m) dei games di servizio vinti.
Se valutiamo i risultati il servizio non è ne’ migliorato ne’ peggiorato, anche se il serve rating, ossia l’indice che comprende tutti gli aspetti del colpo, è migliorato da 268,4 a 271,4.
A mio parere ci sta lavorando, ma i risultati si vedranno nel lungo periodo.
Per il resto continuo a ribadire il fatto che da mesi vive in una situazione di costante ansia, legata alle condizioni fisiche ed ai risultati altalenanti.
Quest’ansia lo porta a strafare, anche con Medvedev molti errori di dritto e nei tre smash sbagliati (mai visto prima) si rispecchia questa situazione. Ha bisogno di un po’ di risultati di fila, come accadde lo scorso anno a fine stagione. E le cose cambieranno.

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+1: Detuqueridapresencia
Detuqueridapresencia 29-10-2022 00:35

Scritto da Tennisti Friulani

Scritto da Santer

Scritto da Liv32
Ha fatto il suo.
Vincendo le partite che doveva vincere.
Coi top è risaputo che non ce la fa mai o quasi.

A parte essere in pareggio nei match con l’attuale numero uno, al quale, nelle due partite vinte, ha rifilato tre 6-1

In realtà alcaraz guida 3-2…. Alcaraz vinse contro sinner in un challenger in Spagna 3 anni fa

I challenger non contano. Se contassero potremmo anche dire che Alcaraz ha perso da Giustino (che è vero).
H2H devono essere mele e mele non mele e pere

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+1: il capitano
Stanislao nolinski. (Guest) 29-10-2022 00:23

64 6 2 non è una partita lottata. Questo è uno dei tanti deliri,come quello che nei prossimi anni Alcaraz e sinner si divideranno slam e master mille. Alcaraz li dividerà,ma non certo con sinner

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-1: Detuqueridapresencia, walden, Giampi, Santer
Stanislao nolinski. (Guest) 29-10-2022 00:03

Scritto da Stanislao nolinski.

Scritto da Santer

Scritto da marcauro
Il più grande problema di Sinner è la prima di servizio…se riuscirà a risolvere questo problema potrà stare nei primi 5 al mondo

Sono d’accordo. A servizio invertito (nel rendimento) sarebbe stata un’altra partita, nonostante i limiti fisici che oggi erano evidenti e che deve risolvere. Ha fatto parecchi più vincenti di Medvedev, ma anche parecchi più errori. Dovessi dirlo con distacco, ha fatto un match-test per capire come battere Daniil, e in realtà credo che questo oggi l’abbia capito, nonostante la sconfitta

Credo che la tua disamina,sia frutto di una sorta di malattia mentale. Il tifo. È talmente assurda che potresti reiterarla per le prossime dieci sconfitte. Pazzesco,anti logico.

Caspio,se Fognini serviva come isnerera top 5per 14 anni. Se,se….ma via

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Augusto SinnerFan (Guest) 28-10-2022 23:31

@ Giambi (#3371840)

Anch’io la penso esattamente come te, non si può semplificare ogni ragionamento, però nella stragrande maggioranza dei casi le sconfitte sono coincise con guai fisici più o meno gravi che ne hanno pregiudicato la prestazione..a inizio stagione c’ è stata la fase delle vittorie in rimonta da match point contro, a metà/fine stagione invece Jannik ha letteralmente buttato partite ampiamente vinte ( Rune a Sofia e Auger Aliassime a Cincinnati e dulcis in fondo il match cruciale vs Alcaraz a Flushing Meadows).

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Luchador (Guest) 28-10-2022 23:03

È vero che jannik ha sempre sofferto il russo ma stavolta ha delle attenuanti : condizioni della caviglia e scarso stato di forma .

Lo jannik che stava battendo Alcaraz agli Us Open ed era 2-0 vs Nole a Wimbledon non avrebbe perso in questo modo dal russo.

Lo jannik di oggi era lontanissimo dal livello visto nei 2 slam che ho sopracitato

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+1: il capitano
Osorio 28-10-2022 23:02

Lotta ???? Ahahahahah

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-1: Detuqueridapresencia
cataflic (Guest) 28-10-2022 22:50

Scritto da l Occhio di Sauron

Scritto da Fabrizio
Con jannik sembra sempre l’ultima spiaggia…ci stanno le critiche…lo vediamo tutti che il servizio non è irresistibile e che a rete può fare di più…il problema è che ad ogni sconfitta sembra sempre un dramma e che forse sarebbe meglio darsi alle bocce perché tanto non vincerà mai uno Slam…questo ragazzo ha la cultura del lavoro…diamogli tempo e fiducia…fra 10 anni tireremo le somme…

Concordo, sbaglia ancora a rete ma ce lo ricordiamo 3 anni fa?

A rete adesso comincia a capirci qualcosa, ma il servizio, con quel lancio così avanti evidentemente non gli fa trovare continuità…può anche essere che lo facciano per la schiena, ma vallo a sapere…

128
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Tennisti Friulani (Guest) 28-10-2022 22:43

Scritto da Santer

Scritto da Liv32
Ha fatto il suo.
Vincendo le partite che doveva vincere.
Coi top è risaputo che non ce la fa mai o quasi.

A parte essere in pareggio nei match con l’attuale numero uno, al quale, nelle due partite vinte, ha rifilato tre 6-1

In realtà alcaraz guida 3-2…. Alcaraz vinse contro sinner in un challenger in Spagna 3 anni fa

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Zio (Guest) 28-10-2022 22:36

Da tifoso di jannik il post wimbledon mi preoccupa. Capisco che a volte la forma fisica non sia stata ottimale ma sembra sempre mancare qualcosa. Per esempio a me negli usa sembrava peggiorato nella risposta, spesso sembrava sorpreso come ci fosse un problema di vista. La partita che mi ha messo più dubbi è stata quella con aliassime, dove era in vantaggio e in controllo e sbagliando un game si è disunito fino a perdere. Dal punto di vista mentale per me pensa troppo e si carica di tensione, se fossi vagnozzi cercherei qualcuno tipo maestro di yoga o simile che gli insegni a comando ad estraniarsi dal punteggio e giocare ‘in modalità automatica (se fosse possibile)

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Santer 28-10-2022 22:12

Scritto da Liv32
Ha fatto il suo.
Vincendo le partite che doveva vincere.
Coi top è risaputo che non ce la fa mai o quasi.

A parte essere in pareggio nei match con l’attuale numero uno, al quale, nelle due partite vinte, ha rifilato tre 6-1

125
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+1: Detuqueridapresencia
Pier (Guest) 28-10-2022 22:11

Ho visto un’immagine di Medvedev che a fine match si avvicina a Jannik e sbadiglia. Sinner è perplesso ma Danil spiega “tranquillo, non sei tu noioso ma alcuni che scrivono di te “.

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+1: il capitano
Detuqueridapresencia 28-10-2022 22:08

Scritto da Adriano Sichepanacca
Intenditori e censori, preso il Maalox?

A parte che non ne prendiamo certo per una partita persa, ma tu invece quanto spendi dal dentista? A furia di rosicare anche un castoro un ponte agli incisivi deve pur farlo

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+1: walden, il capitano
Stanislao nolinski. (Guest) 28-10-2022 22:08

Scritto da marcauro
Il più grande problema di Sinner è la prima di servizio…se riuscirà a risolvere questo problema potrà stare nei primi 5 al mondo

Il più grande problema di sinner è il suo fisico.. girateci intorno quanto volete. Poi limiti tecnici,ma questi non gli impediranno di gravitare tra i top ten.fenomeno no.

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-1: Giampi
Detuqueridapresencia 28-10-2022 22:04

Scritto da ItalyFirst

Scritto da Ging89

Scritto da ItalyFirst

Scritto da Atp
@ ItalyFirst (#3371734)
Intendi dire la prima di servizio che purtroppo Federer (il mio idolo) non ha saputo trovare sui matchpoint a Wimbledon contro Nole. Ora avrebbe anche uno Slam in più..invece…

Ahah! Federer rimane Federer anche senza quello Slam…ma ti chiedo? Federer con una percentuale di prime alla Sinner, sarebbe diventato The King? Lì per me devono impegnarsi i tecnici di Jannik. Altrimenti le partite che contano le vincono gli altri …

La Errani ha mai migliorato il servizio?
Volandri?
Il servizio o lo hai o non lo hai

Sinner lo ha il servizio eccome. Quando entra fa male. I 200 li tocca spesso. Il problema è la continuità. Guarda Musetti.Servizio migliorato, giocatore trasformato.

Finalmente qualcuno che parla del servizio di Jannik in modo giusto ed equilibrato. Mi sento meno solo

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+1: il capitano
Santer 28-10-2022 22:02
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Santer 28-10-2022 21:54

Scritto da Berga

Scritto da AlcarazForever
@ Santer (#3371861)
Si ma questi sono discorsi che valgono meno di 0,fagli anche all inverso non solo a quello che ti conviene a te, Zverev a 20 anni di età, 1 in meno di Sinner era numero 3 ATP, ora di anni ne ha solo 1 di differenza con Medevdev eppure Medevdev che come dici tu a 20 anni era numero 100 contro Zverev che a 20 anni era numero 3, allo stato attuale Medvedev ha in bacheca uno slam e il numero 1 ATP, Zverev ha 0 slam e non è MAI stato numero 1, un altro esempio Gasquet a 20 anni era numero 7 ATP, si diceva che avrebbe vinto 30 slam e sarebbe stato un dominatore assoluto, oggi Gasquet di anni ne ha 36 non ha mai vinto un match con nadal e Federer non ha MAI vinto uno slam ha avuto una carriera di media classifica, essere precoci o meni nel tennis vale meno di 0

Tutti i top sono stati precoci (Becker Sampras Agassi McEnroe Borg Djokovic Nadal Federer Murray …)
ma non tutti i precoci sono stati top (Gasquet Coric e altri di cui si è persa traccia)
Solo il tempo (almeno un altro paio d’anni) ci dirà in quale categoria si inserirà Sinner.

Ti quoto, ma se tutti i top sono stati precoci, non ci può essere un top che non lo sia stato…ma ho capito cosa vuoi dire e concordo. Oggi, con Medvedev, ne avevamo l’esempio

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ItalyFirst (Guest) 28-10-2022 21:50

Scritto da Ging89

Scritto da ItalyFirst

Scritto da Atp
@ ItalyFirst (#3371734)
Intendi dire la prima di servizio che purtroppo Federer (il mio idolo) non ha saputo trovare sui matchpoint a Wimbledon contro Nole. Ora avrebbe anche uno Slam in più..invece…

Ahah! Federer rimane Federer anche senza quello Slam…ma ti chiedo? Federer con una percentuale di prime alla Sinner, sarebbe diventato The King? Lì per me devono impegnarsi i tecnici di Jannik. Altrimenti le partite che contano le vincono gli altri …

La Errani ha mai migliorato il servizio?
Volandri?
Il servizio o lo hai o non lo hai

Sinner lo ha il servizio eccome. Quando entra fa male. I 200 li tocca spesso. Il problema è la continuità. Guarda Musetti.Servizio migliorato, giocatore trasformato.

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+1: Detuqueridapresencia, il capitano
Santer 28-10-2022 21:46

Scritto da marcauro
Il più grande problema di Sinner è la prima di servizio…se riuscirà a risolvere questo problema potrà stare nei primi 5 al mondo

Sono d’accordo. A servizio invertito (nel rendimento) sarebbe stata un’altra partita, nonostante i limiti fisici che oggi erano evidenti e che deve risolvere. Ha fatto parecchi più vincenti di Medvedev, ma anche parecchi più errori. Dovessi dirlo con distacco, ha fatto un match-test per capire come battere Daniil, e in realtà credo che questo oggi l’abbia capito, nonostante la sconfitta

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+1: Emma_Woodhouse, Gianlu70, walden
Ivan (Guest) 28-10-2022 21:44

@ Cogi53 (#3371961)

Oggi tutti conoscono il suo tennis semplice, senza angolazioni, senza rotazzioni di palla, conoscono il cross bimane, e ce poc’altro che puo efficacemente giochare. e unn libro aperto e scoperto totalmente per gente come
Medvedev

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marcauro 28-10-2022 21:30

Il più grande problema di Sinner è la prima di servizio…se riuscirà a risolvere questo problema potrà stare nei primi 5 al mondo

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Cogi53 28-10-2022 21:28

A me, la sensazione che mi resta è quella di impotenza. Mi da l’impressione, non da oggi, che i suoi colpi non facciano più male come ai primi tempi, dove sparava bordate micidiali negli angoli. Ora spesso, anche con avversari più deboli, non è lui che comanda lo scambio, ma subisce spesso i colpi degli avversari che picchiano più di lui. A me manca QUEL Sinner. Del servizio non ne parliamo…è almeno un anno che si dice: “deve lavorare sul servizio” e di miglioramenti, sulle percentuali di prime, neanche l’ombra.

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+1: mausab
-1: Giampi, Gianlu70
Ging89 (Guest) 28-10-2022 21:26

Scritto da ItalyFirst

Scritto da Atp
@ ItalyFirst (#3371734)
Intendi dire la prima di servizio che purtroppo Federer (il mio idolo) non ha saputo trovare sui matchpoint a Wimbledon contro Nole. Ora avrebbe anche uno Slam in più..invece…

Ahah! Federer rimane Federer anche senza quello Slam…ma ti chiedo? Federer con una percentuale di prime alla Sinner, sarebbe diventato The King? Lì per me devono impegnarsi i tecnici di Jannik. Altrimenti le partite che contano le vincono gli altri …

La Errani ha mai migliorato il servizio?

Volandri?

Il servizio o lo hai o non lo hai

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-1: Giampi
Wayne 28-10-2022 21:16

Facile capire perché ha perso: una prima palla su due in campo, ma – nonostante velocità superiori a quelle dell’avversario – appena il 64% di percentuale di conversione, che è appena sufficiente sul veloce.
Forse dovrebbe lavorare sulle variazioni, a scapito della velocità di punta e della “botta” pura, che evidentemente non funziona, perlomeno quando il livello si alza.

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l Occhio di Sauron 28-10-2022 21:16

Scritto da Fabrizio
Con jannik sembra sempre l’ultima spiaggia…ci stanno le critiche…lo vediamo tutti che il servizio non è irresistibile e che a rete può fare di più…il problema è che ad ogni sconfitta sembra sempre un dramma e che forse sarebbe meglio darsi alle bocce perché tanto non vincerà mai uno Slam…questo ragazzo ha la cultura del lavoro…diamogli tempo e fiducia…fra 10 anni tireremo le somme…

Concordo, sbaglia ancora a rete ma ce lo ricordiamo 3 anni fa?

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+1: Santer
Stanislao nolinski. (Guest) 28-10-2022 21:15

Sinner è forte,ma ha un gioco che dovrebbe essere supportato da un gran fisico. Purtroppo non è così. Tecnicamente vedo pochi margini.

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+1: Bibbona
-1: Giampi
Tonino Fortunato (Guest) 28-10-2022 21:06

Sono molto deluso,sono anni che lo seguo,per me ha fatto un passo indietro, falloso,servizio Zero,troppi errori,e poi lo vedo spento fisicamente, mi dispiace ma anche in panchina bisogna avere fuoriclasse

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+1: Bibbona
-1: Giampi
Fabrizio (Guest) 28-10-2022 21:00

Con jannik sembra sempre l’ultima spiaggia…ci stanno le critiche…lo vediamo tutti che il servizio non è irresistibile e che a rete può fare di più…il problema è che ad ogni sconfitta sembra sempre un dramma e che forse sarebbe meglio darsi alle bocce perché tanto non vincerà mai uno Slam…questo ragazzo ha la cultura del lavoro…diamogli tempo e fiducia…fra 10 anni tireremo le somme…

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+1: Cancilla e Gaudo, Santer, Pippolivetennis
Koko (Guest) 28-10-2022 21:00

Il tennis è così; appena si crede di aver trovato fenomeni nostrani da top ranking gli avversari li studiano e li aspettano al varco e poi sono legnate! Per evitare le legnate occorrerebbe purtroppo un livello ancora più alto in alcuni fondamentali ancora abbastanza incerti come la battuta. Berrettini che la ha in misura accettabile per un top se gli funziona può anche competere a livelli a noi sconosciuti!

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-1: Giampi
Berga (Guest) 28-10-2022 20:58

Scritto da AlcarazForever
@ Santer (#3371861)
Si ma questi sono discorsi che valgono meno di 0,fagli anche all inverso non solo a quello che ti conviene a te, Zverev a 20 anni di età, 1 in meno di Sinner era numero 3 ATP, ora di anni ne ha solo 1 di differenza con Medevdev eppure Medevdev che come dici tu a 20 anni era numero 100 contro Zverev che a 20 anni era numero 3, allo stato attuale Medvedev ha in bacheca uno slam e il numero 1 ATP, Zverev ha 0 slam e non è MAI stato numero 1, un altro esempio Gasquet a 20 anni era numero 7 ATP, si diceva che avrebbe vinto 30 slam e sarebbe stato un dominatore assoluto, oggi Gasquet di anni ne ha 36 non ha mai vinto un match con nadal e Federer non ha MAI vinto uno slam ha avuto una carriera di media classifica, essere precoci o meni nel tennis vale meno di 0

Tutti i top sono stati precoci (Becker Sampras Agassi McEnroe Borg Djokovic Nadal Federer Murray …)
ma non tutti i precoci sono stati top (Gasquet Coric e altri di cui si è persa traccia)

Solo il tempo (almeno un altro paio d’anni) ci dirà in quale categoria si inserirà Sinner.

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+1: Santer, il capitano
Cingh (Guest) 28-10-2022 20:49

@ Mauriz70 (#3371901)
6 titoli atp, a soli 21 anni compiuti da un paio di mesi, non fanno presagire una solo che “discreta” carriera. Il tempo e’ galantuomo, i conti si fanno alla fine, non all’inizio.

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+1: Detuqueridapresencia, Giampi
Rubinho (Guest) 28-10-2022 20:46

Questa stagione è stata ad intermittenza dovuta in parte hai problemi fisici…ma anche ad un po’ di confusione nel gioco.Sinner non ha quella continuità che ti porta a gestire le partite in maniera sensata…troppi errori di lunghezza,in rete ed il servizio? troppo basse le -% di prime…io spero sia dovuto alle difficoltà fisiche…ma se il prossimo anno non vedremo miglioramenti sarà un brutto segno…

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SILVANO MARALFA (Guest) 28-10-2022 20:41

Molto deludente Sinner, anche se Medvedev oggi era inarrivabile. Preoccupanti i suoi 4 clamorosi errori sugli smashes e servizio assolutamente inefficiente. Credo che tra breve anche Vagnozzi e Cahill saranno sostituiti.

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+1: Osorio
-1: Giampi
omerjno 28-10-2022 20:35

@ LunaDiamante (#3371867)

Ti dice niente Spagna?

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+1: Detuqueridapresencia
Enzo la Barbera (Guest) 28-10-2022 20:31

@ Sampei (#3371914)

Se è come tu dici, tutti i tennisti italiani dovrebbero superare i due metri enzo

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