Break Point - Numero 41 Copertina, Generica

Tempo di novità

28/07/2014 17:41 13 commenti
Alexander Zverev classe 1997, n.159 del mondo
Alexander Zverev classe 1997, n.159 del mondo

Dopo alcuni anni in cui stentava ad emergere un vero e proprio ricambio generazionale,in questo 2014 si stanno vedendo molte novità interessanti, con alcuni giovani che stanno salendo di livello ed altri giocatori più “stagionati” che stanno finalmente trovando il miglior tennis della loro vita.

L’ultimo grande talento che si è fatto notare ad nelle ultime settimane è stato Alexander Zverev,classe 1997 e fratello di Mischa.

Alcuni avevano già parlato di lui,ma si è davvero iniziato a considerarlo per il prossimo futuro solo nell’ultimo mese,dopo la vittoria sulla terra di Braunschweig e la semifinale ad Amburgo.
Cresciuto di ben trenta centimetri negli ultimi tre anni, Alex è alto 1,93 m ed è dotato di un ottimo bagaglio tecnico. La sua grande capacità è quella di aprirsi molto bene il campo,ricercando in maniera eccellente gli angoli e costruendosi molto bene il punto con entrambi i fondamentali,piazzando dei colpi vincenti appena ha lo spazio necessario. Il servizio è già di buon livello e lo esegue inarcando la schiena con un movimento che ricorda in qualche modo quello dell’ex tennista russo Igor Andreev. Inoltre il lancio di palla è sufficientemente alto in modo che possa sfruttare al massimo il suo lungo braccio,eseguendo un movimento in continua accelerazione ed estremamente fluido.

La velocità della prima e della seconda palla di servizio è discreta ma con ampi margini di miglioramento,nonostante mantenga sempre un’ottima profondità e una buona rotazione sia in kick che in slice. Con il dritto invece riesce a generare molta potenza e a governare lo scambio,colpendo la palla con la massima estensione delle braccia,con la chiusura del colpo che avviene ben alta e dietro. Con il rovescio invece il movimento prevede una minore distensione degli arti superiori approcciando così la pallina molto vicino al corpo,conferendo così meno potenza rispetto a quanto potrebbe.

Questo aspetto evidenzia la sua difficoltà nel palleggiare con giocatori che scambiano con grande intensità e profondità,non riuscendo ad appoggiarsi sul tiro dell’avversario,componente fondamentale nel tennis di oggi. Per quanto riguarda invece la risposta al servizio,essa viene eseguita troppo lontano dal terreno di gioco,rimandandola spesso al di là della rete con poca profondità e perdendo così qualche metro di campo,finendo in difficoltà fin dall’inizio dello scambio. Anche il gioco di volo ha molti margini di crescita: infatti pur possedendo un bel tocco troppo spesso sembra sperduto nei pressi della rete,non capendo quando è opportuno eseguire una volée profonda e quando smorzarla per chiudere il punto,divenendo così preda dei passanti degli avversari.

Oltre a questo, è importante anche sottolineare come debba progredire notevolmente sotto l’aspetto fisico e mentale. Infatti il tedesco tende ad essere sempre irrequieto senza avere nessun tipo di equilibrio, spaccando tante racchette quando le cose non vanno bene e non rimanendo più attaccato alla partita. Il tempo e il modo per migliorare tutti questi aspetti nei mesi e negli anni successivi ci sono tutti,e l’opportunità per diventare una star del tennis del futuro anche.

Chi invece sta esprimendo il suo miglior tennis solamente a metà della propria carriera da professionista è Roberto Bautista Agut,classe 1988,che adesso si trova al numero 16 del mondo dopo una serie di eccellenti risultati che ne hanno dimostrato la grande continuità e versatilità su ogni superficie,come per gli ottavi di finale a Melbourne,la semifinale a Madrid e le vittorie a s-Hertogenbosch e Stoccarda.

Pur non avendo una grande stazza fisica, lo spagnolo è un grandissimo combattente ed ha un gioco di gambe ed una capacità di recuperare ogni palla davvero fuori dal comune. Per lui ogni punto è sacrificio,lotta,ma anche frutto di un ragionamento ben articolato,che gli consente di capire quando è opportuno “remare” dietro la linea di fondocampo o se invece deve seguire il servizio a rete oppure se è necessario non far entrare nello scambio il rivale. L’iberico infatti è un giocatore piuttosto completo,con un servizio non eccezionale ma solido e funzionale alla sua costruzione del “quindici” e un rovescio con cui riesce a tenere lo scambio senza perdere troppo terreno.

Il colpo più importante è invece il dritto,con cui riesce a pungere in qualsiasi momento e da qualsiasi posizione,eseguendo vincenti sia in lungo linea che con dei cross eccezionali. Una grande capacità del tennista di Castellon de la Plana è quella di “addormentare” lo scambio,neutralizzando i colpi dell’avversario con ottimi top spin o palle senza peso fino a crearsi la chance per scatenare un potente dritto vincente imprendibile per chi si trova dall’altra parte della rete. Inoltre Roberto è in grado di variare il gioco con lo slice,la palla corta ma anche andando a rete quando l’avversario si trova costretto a rispondere fuori dal campo chiudendo con un’ottima stop volley.

Questo è uno schema che egli usa più di qualche volta nelle partite,dimostrando una lucidità tattica davvero notevole e che gli sta garantendo grandi risultati e prestazioni di livello eccellente. E’ difficile dire quanto e se potrà salire ulteriormente in classifica,anche se immaginarlo a ridosso dei primi dieci giocatori del mondo sembra tutt’altro che una chimera. Sembra invece più arduo che possa essere in grado di tenere questi livelli di rendimento per molti anni. Quel che è certo è che,come sempre,lavorerà sodo per migliorarsi sempre di più e per diventare un protagonista fisso dei piani alti del tennis mondiale.

Altra novità interessante degli ultimi mesi è senz’altro Leonardo Mayer, numero 27 del mondo e fresco vincitore ad Amburgo e che di recente aveva disputato un buon Wimbledon arrivando agli ottavi di finale,oltre alla finale di Vina del Mar dello scorso Febbraio persa contro il nostro Fognini. Dopo qualche anno di difficoltà,l’argentino sta trovando a 27 anni il miglior tennis della sua vita,riuscendo finalmente a mettere insieme tutti i pezzi di un gioco propositivo e brillante,che però precedentemente era sempre stato molto falloso ed incostante anche all’interno di una partita o addirittura di uno stesso set. Oltre ad un ottimo servizio potente ed in grado di regalargli diversi punti gratis,il sudamericano possiede un bellissimo rovescio ad una mano,che esegue con un movimento estremamente pulito e bello da vedere,mandando spesso in difficoltà l’avversario. Con il dritto invece riesce sì a sovvertire l’inerzia degli scambi e a lasciar fermo l’avversario,soprattutto dopo aver eseguito un’ottima battuta,ma troppo spesso tende a “strapparlo” troppo,commettendo una valanga di errori gratuiti,specialmente se è costretto a fronteggiare palle molto alte,profonde e con una rotazione composita.

Il giocatore di Corrientes inoltre spesso cerca di variare il gioco facendo qualche serve and volley di buona fattura,mostrando un buon tocco sotto rete. Dove può migliorare è sicuramente nella continuità dei propri colpi,che non sempre sono estremamente profondi e potenti e che necessitano sempre di una preparazione perfetta e di condizioni ideali per essere deflagrati al massimo delle loro potenzialità. Se riuscirà ad evitare qualche passaggio a vuoto e alcune ingenuità all’interno di scambi alla sua portata,diventando più incisivo con maggior costanza con i due fondamentali da fondocampo,ma anche con il servizio e con la risposta,allora Leo potrà salire ulteriormente di livello,confermandosi sempre di più come una delle storie più interessanti ed inaspettate di questo 2014.


Gabriele Ferrara


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13 commenti. Lasciane uno!

Gabriele (Guest) 28-07-2014 22:42

@ (traparentesi) (#1127509)

Spero tu sia ironico, altrimenti dovrebbero riaprire i manicomi. Quinzi nn ha dimostrato ancora nulla nemmeno nei future italiani da 15k+h, figurati negli atp

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(traparentesi) (Guest) 28-07-2014 21:59

Tra parentesi, non capisco perché l’articolo non faccia mai parola di Quinzi?! Abbiamo un talento così grande e non vogliamo parlarne mai?

12
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Grand Slam (Guest) 28-07-2014 21:34

Scritto da Buon Rob
Tra l’altro è interessante andare a vedere che ranking avevano Bautista-Agut e Leo Mayer a 18-19 anni. Se sul Livetennis spagnolo o argentino qualcuno avesse “osato” dire che sarebbero entrati l’uno nei 20 e l’altro nei 30 sarebbero stati presi a insulti e facezie, e la maggioranza avrebbe consigliato ai due tennisti di appendere la racchetta al chiodo.

Scritto da Tommaso
Grandissima redazione,comunque anche Kyrgios e forse Coric bisognava mettere

Avete ragione,ma questo articolo è stato scritto 5 giorni fa e di Kyrgios avevo parlato subito dopo Wimbledon..fra l’altro avevo intenzione di scrivere su Cuevas e Coric proprio entro la fine della settimana 😀

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myslice 28-07-2014 21:31

Zverev è un talento emergente… vedremo come proseguirà la sua carriera 😎

10
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Dylan (Guest) 28-07-2014 21:15

Scritto da Tommaso
Grandissima redazione,comunque anche Kyrgios e forse Coric bisognava mettere

Non nominare Coric. Ti prego.

9
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Psyco Fogna 28-07-2014 21:08

@ Buon Rob (#1127479)

Sono d’accordo con te 😉
Perchè discriminare Bautista, Verdasco, il sergente Garcia, Granollo e tutto il resto della truppa xD

8
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Buon Rob (Guest) 28-07-2014 21:00

Scritto da mirko.dllm

Scritto da Buon Rob
Tra l’altro è interessante andare a vedere che ranking avevano Bautista-Agut e Leo Mayer a 18-19 anni. Se sul Livetennis spagnolo o argentino qualcuno avesse “osato” dire che sarebbero entrati l’uno nei 20 e l’altro nei 30 sarebbero stati presi a insulti e facezie, e la maggioranza avrebbe consigliato ai due tennisti di appendere la racchetta al chiodo.

Buon Rob,involontariamente ti sei fatto autogol,perchè ti pare che sul livetennis spagnolo si occupino di Bautista Agut? Giustamente lì si parlerà tanto di Nadal,Ferrer,Almagro e al massimo di Robredo,insomma,di quelli che sono arrivati nei top ten.Ahi,ahi,ahi,ritenta Buon Rob,sarai più fortunato.

Fammi capire, secondo te su un sito di TENNIS si parlerebbe solo dei primi 5-6 tennisti per nazione? Peraltro Bautista-Agut al momento è il TERZO spagnolo per classifica! 😕
Mi sa che tu la classifica ATP ATTUALE non la conosci proprio. 😕
E nemmeno di cosa si occupa un sito di tennis, altrimenti, secondo il tuo ragionamento, qua non ci si occuperebbe dei tennisti italiani “dalla sesta posizione per classifica in poi”. 😕

7
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wshushu (Guest) 28-07-2014 20:33

avete rotto con sto zverev con sti giovani abbiamo capito poi dite che i ragazzi si montano la testa

6
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ginglegel (Guest) 28-07-2014 19:20

E la scalata di Cuevas?
Anche i rientri contano.

è dell’86, ma cosa conta.
anzi, ormai late twenties è l’età buona…

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mirko.dllm (Guest) 28-07-2014 18:46

Scritto da Buon Rob
Tra l’altro è interessante andare a vedere che ranking avevano Bautista-Agut e Leo Mayer a 18-19 anni. Se sul Livetennis spagnolo o argentino qualcuno avesse “osato” dire che sarebbero entrati l’uno nei 20 e l’altro nei 30 sarebbero stati presi a insulti e facezie, e la maggioranza avrebbe consigliato ai due tennisti di appendere la racchetta al chiodo.

Buon Rob,involontariamente ti sei fatto autogol,perchè ti pare che sul livetennis spagnolo si occupino di Bautista Agut? Giustamente lì si parlerà tanto di Nadal,Ferrer,Almagro e al massimo di Robredo,insomma,di quelli che sono arrivati nei top ten.Ahi,ahi,ahi,ritenta Buon Rob,sarai più fortunato. 😎

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bab (Guest) 28-07-2014 18:13

Tommaso hai ragione.. anche xche’ questi 2 che ha citato, sicuramente con meno aiuti del modellino russo Tedesco!!!! secondo me troppo pompato so far!!!

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Buon Rob (Guest) 28-07-2014 18:07

Tra l’altro è interessante andare a vedere che ranking avevano Bautista-Agut e Leo Mayer a 18-19 anni. Se sul Livetennis spagnolo o argentino qualcuno avesse “osato” dire che sarebbero entrati l’uno nei 20 e l’altro nei 30 sarebbero stati presi a insulti e facezie, e la maggioranza avrebbe consigliato ai due tennisti di appendere la racchetta al chiodo.

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Tommaso (Guest) 28-07-2014 17:48

Grandissima redazione,comunque anche Kyrgios e forse Coric bisognava mettere

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