Trofeo Bonfiglio Copertina, Generica, Junior

Trofeo Bonfiglio | Troppo Bueno! Il Perù fa festa al Bonfiglio. E la ‘torcida’ filippina balla con Alexandra Eala

18/07/2021 16:35 3 commenti
Il peruviano Gonzalo Bueno ha vinto il Trofeo Bonfiglio 2021 battendo in finale il ceco Jakub Mensik (foto Francesco Panunzio)
Il peruviano Gonzalo Bueno ha vinto il Trofeo Bonfiglio 2021 battendo in finale il ceco Jakub Mensik (foto Francesco Panunzio)

Due campioni venuti da lontano per il Trofeo Bonfiglio 2021. L’edizione del ritorno dopo lo stop dovuto alla pandemia, quello del collocamento straordinario in calendario, è andata al peruviano Gonzalo Bueno e alla filippina Alexandra Eala. La giornata conclusiva, sul Campo Centrale del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, si è aperta con la vittoria della giocatrice asiatica, numero tre delle classifiche mondiali under 18. ‘Alex’, come la chiamano nel tour, ha fatto prevalere il suo tennis mancino, solido abbastanza da scardinare le certezze della avversaria ceca, la 15enne Nikola Bartunkova, che pure aveva vinto l’unico precedente giocato tra le due (quasi un anno e mezzo fa).

Alla tennista ceca non ha funzionato il servizio, almeno non sui livelli mostrati durante il resto della settimana. E senza un’arma del genere, contenere la spinta di Alexandra è diventato impossibile. Anche perché, lei, il grande caldo che ha accompagnato le finali non lo ha particolarmente sofferto. “Io vengo dalle Filippine, la temperatura era alta oggi ma per me non è nulla di così straordinario”, ha detto con un sorriso. E poi, ripensando alle fatiche della settimana: “Il momento più difficile del torneo? Tra ottavi e quarti di finale – ha detto. – Sono state partite molto dure, di quelle che ti lasciano il segno fisicamente e mentalmente. Per fortuna sono riuscita a recuperare bene, anche se la fatica si è fatta sentire”. A tal punto che a metà della finale, lunga nel complesso un’ora e 50 minuti, ha subito un intervento del fisioterapista per un affaticamento all’adduttore della gamba sinistra. “Sono felicissima per la vittoria, adesso mi concentrerò sui prossimi impegni: due tornei del circuito pro da 25 mila dollari di montepremi e poi gli Us Open Junior”. A festeggiare con lei, dagli spalti e a bordo campo, un nutrito gruppo di tifosi filippini con tanto di bandierone al seguito. Così, oltre al primo titolo in un evento di Grado A in carriera, la Eala ha racimolato pure una quantità industriale di selfie fatti e autografi distribuiti.

Segni tangibili di una felicità che un paio d’ore più tardi avrebbe provato pure il peruviano Gonzalo Bueno. Bravo a sfruttare tutte le sue doti di lottatore, mixate a improvvise palle corte e una discreta continuità al servizio, per battere il ceco Jakub Mensik e alzare al cielo il Trofeo Bonfiglio. Si è trattato di una finale quasi a senso unico, mai veramente in discussione. Sicuramente non nel primo set, nel quale il sudamericano è scappato via sul 3-0 prima di chiudere per 6-3. Qualche palpitazione in più nel secondo parziale, con il ceco che ha provato a prendere un break di vantaggio ma è stato subito riacciuffato da Bueno. “Non mi sarei mai aspettato di vincere, per me è un’emozione enorme”, ha detto il vincitore. “Quando sono arrivato qui da Wimbledon, domenica scorsa, sono arrivato in hotel a mezzanotte, e lunedì mattina alle 9 ero già in campo, con pochissime ore di sonno…”. Eppure la ‘garra’ ha prevalso: “Le prime vittorie della settimana mi hanno dato fiducia, tanta. Ho percepito che il mio livello saliva giorno dopo giorno, anche perché c’era da adattarsi al cambiamento di superficie, non semplice passando dall’erba alla terra rossa”. Il primo successo in un evento di Grado A ha anche il potere di dare nuova linfa per il prosieguo della stagione: “Leggere il mio nome su un albo d’oro come questo, insieme a campione come Zverev e Tsitsipas, mi dà grandi motivazioni, non vedo l’ora di fare ancora un grande salto in avanti”. Ecco l’effetto che fa vincere il Trofeo Bonfiglio, dove i campioni di domani sono sempre scesi in campo in anteprima assoluta.

RISULTATI DI GIORNATA DEL 61° TROFEO BONFIGLIO

Tabellone maschile, finale

G. Bueno (Per) b. J. Mensik (Cze) 6-3 7-6(4)

Tabellone femminile, finale

A. Eala (Phi) b. N. Bartunkova (Cze) 6-3 6-3

I PROFILI DEI FINALISTI

GONZALO BUENO: nato a Trujillo, Perù, il 3 aprile del 2004.

Destrorso con rovescio a due mani, è attualmente al 62° posto della classifica junior Itf, con un best ranking di numero 60.

Nel palmarès vanta tre titoli del circuito Under 18, di cui due di Grado 5 e uno di Grado 3. A Milano è già stato protagonista nel 2019 quando nella categoria under 16 ha conquistato il Torneo Avvenire in doppio ed è arrivato in semifinale in singolare. È alla sua prima apparizione in una finale di un torneo di Grado A.

In questa edizione del Trofeo Bonfiglio era accreditato della testa di serie numero 16. E’ giunto in finale battendo al primo turno il ceco Nikod per 5-7 6-2 6-4, al secondo turno lo statunitense Phung per 6-3 7-5, negli ottavi di finale il russo Kudriashov per 6-3 6-1, nei quarti di finale l’altro russo Kukasian per 6-1 6-2 e in semifinale lo spagnolo Perez Pena per 2-6 6-1 6-0.

JAKUB MENSIK: nato a Brno, in Repubblica Ceca, il primo settembre del 2005.

Destrorso con rovescio a due mani, il tennista ceco è numero 88 della classifica Itf Under 18 e ha un best ranking di numero 77.

Nel 2020 ha vinto i suoi primi titoli del circuito Itf. Ha conquistato per due volte il trofeo sul veloce dei tornei di Grado 2 di Istanbul, in Turchia, oltre a un altro evento di grado 5 in Polonia, sulla terra rossa. È alla sua prima apparizione in una finale di un torneo di Grado A ITF.

In questa edizione del Trofeo Bonfiglio non era accreditato di testa di serie. E’ giunto in finale battendo al primo turno il portoghese Gomes per 6-3 6-1, al secondo turno il francese Bertrand per 6-4 6-2, negli ottavi di finale l’italiano Perego per 7-6 6-3, nei quarti di finale lo statunitense Blanch per 6-1 6-4 e in semifinale il peruviano Buse per 4-6 6-3 6-2.

ALEXANDRA EALA: nata a Quezon, nelle Filippine, il 23 maggio del 2005.

Mancina con rovescio a due mani, la giocatrice asiatica attualmente è al numero 3 del ranking ITF Under 18 con un best ranking di numero 2 nell’ottobre 2020. Inoltre è già numero 630 della classifica WTA.

Si allena alla Rafa Nadal Tennis Academy, a Manacor, dove in febbraio ha vinto il suo primo titolo del circuito internazionale ITF. Nel circuito under 18 ha già conquistato tre titoli, tra cui anche quello di Grado A di Cape Town (Sudafrica) nel 2019.

In questa edizione del Trofeo Bonfiglio era accreditata della testa di serie numero 1 ed è giunta in finale battendo al primo turno la ceca Brenda Fruhvirtova 6-1 6-2, al secondo turno la canadese Cross per 6-1 6-1, negli ottavi di finale la russa Zaytseva per 5-7 7-6 6-3, nei quarti di finale la belga Costoulas per 7-6 4-6 6-4 e in semifinale la russa Andreeva per 7-5 6-2.

NIKOLA BARTUNKOVA: nata a Praga, in Repubblica Ceca, il 25 febbraio del 2006.

Destrorsa con rovescio a due mani, la tennista ceca è attualmente al numero 60 del ranking Junior Itf, con un best ranking alla posizione numero 57. Inoltre è già numero 863 della classifica WTA.

Prima dello stop a causa della pandemia la giocatrice ceca ha vinto due titoli di Grado 4 del circuito Itf Under 18, uno a Praga e uno a Budapest e in maggio ha raggiunto la finale nell’evento di Grado 1 di Ricany, in Repubblica Ceca. Nel 2021 ha vinto due tornei di doppio, di Grado 1 e 2, sempre a Ricany e ad Hannover.

Accreditata della testa di serie numero 16, è giunta in finale in questa edizione del Trofeo Bonfiglio battendo al primo turno la statunitense Macavei per 6-4 6-2, al secondo turno la russa Pavlova per 6-4 6-2, negli ottavi di finale la canadese Xu per 6-1 4-6 6-1, nei quarti di finale la russa Barkova per 7-5 6-3 e in semifinale la statunitense Ngounoue per 6-3 6-3.


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3 commenti

costante principe (Guest) 18-07-2021 22:17

Molte delle migliori europee non presenti dato che dal 19 in Svizzera a Kloster ci sono gli Europei U18. (Jacquemot e Noskova favorite. Per Pedone e Ferrara già superare 2 turni, al momento, sarebbe un buon risultato. Forza Ragazze.) La Mintegi non va ma in contemporanea al Bonfiglio ha superato più di un turno in un 60000.
La Bartunkova resta comunque una buona giocatrice(essendo Ceca ha della concorrenza eccezionale in patria). Miglior prospetto la quattordicenne Mirra Andreeva, sorella della forte diciassettenne Erika (Che in svizzera non ci sarà… proiettata verso universo Senior).

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ilpallettaro (Guest) 18-07-2021 18:35

Scritto da tinapica
Reduce dalla finale maschile, con annessa cottura sui gradoni sotto il sole (mi chiedevo perché il poco pubblico stesse ammassato tutto da una parte…poi mi accorsi che l’unico albero, sorgente dell’unica ombra, era lì…ed io dalla parte opposta…), devo dire che i due ragazzi hanno offerto un buon gioco, a tratti spumeggiante quello del vincitore, il solo che prendesse (mica poi tanto, ma meglio che niente) la via della rete.
Il Ceco invece tirava gran bordate da fondo campo e stava più attaccato alla linea di fondo, ma il troppe volte finiva col perdere la misura, soprattutto del rovescio, o affossava a rete.
Meglio la seconda partita della prima, probabilmente perché Mensik sentiva che l’incontro gli stava sfuggendo di mano (essendosi fatto strappare il servizio anche al primo gioco della seconda) ed incominciò a lasciar andar di più il suo dritto, che è il suo colpo migliore.
Ma dall’altra parte il diversamente longilineo peruviano dimostrava di essere la miniatura di un incrocio tra Djokovic e Nadal e non lasciava andare una palla neanche a morire. Mentre il Ceco su un paio di palle corte che poteva benissimo raggiungere neanche ci provò.
Al di là della maggior versatilità dal versante peruviano forse la chiave della vittoria sta proprio nel disperato rifiuto ad arrendersi all’interno di ogni singolo punto che il Peruviano metteva sul campo molto più dell’avversario.
Alla fine vincitore direi…Bueno! Se saprà diventar ottimo in futuro lo scopriremo solo col tempo.
Auguri a tutt’e due.

quello con più prospettiva è il ceco.

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tinapica 18-07-2021 16:50

Reduce dalla finale maschile, con annessa cottura sui gradoni sotto il sole (mi chiedevo perché il poco pubblico stesse ammassato tutto da una parte…poi mi accorsi che l’unico albero, sorgente dell’unica ombra, era lì…ed io dalla parte opposta…), devo dire che i due ragazzi hanno offerto un buon gioco, a tratti spumeggiante quello del vincitore, il solo che prendesse (mica poi tanto, ma meglio che niente) la via della rete.
Il Ceco invece tirava gran bordate da fondo campo e stava più attaccato alla linea di fondo, ma il troppe volte finiva col perdere la misura, soprattutto del rovescio, o affossava a rete.
Meglio la seconda partita della prima, probabilmente perché Mensik sentiva che l’incontro gli stava sfuggendo di mano (essendosi fatto strappare il servizio anche al primo gioco della seconda) ed incominciò a lasciar andar di più il suo dritto, che è il suo colpo migliore.
Ma dall’altra parte il diversamente longilineo peruviano dimostrava di essere la miniatura di un incrocio tra Djokovic e Nadal e non lasciava andare una palla neanche a morire. Mentre il Ceco su un paio di palle corte che poteva benissimo raggiungere neanche ci provò.
Al di là della maggior versatilità dal versante peruviano forse la chiave della vittoria sta proprio nel disperato rifiuto ad arrendersi all’interno di ogni singolo punto che il Peruviano metteva sul campo molto più dell’avversario.
Alla fine vincitore direi…Bueno! Se saprà diventar ottimo in futuro lo scopriremo solo col tempo.
Auguri a tutt’e due.

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+1: Vasco90, Marcus91