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Thomas Muster: il Terminator austriaco di Leibnitz

27/11/2014 09:22 17 commenti
Thomas Muster ex n.1 del mondo
Thomas Muster ex n.1 del mondo

Professionista dal 1985, mancino, 180 cm per un fisico indistruttibile, Thomas Muster è stato un dominatore assoluto della terra rossa degli anni ’90, capace di vincere nel 1995 il Roland Garros, per un totale di 44 tornei in singolare (più 11 finali perse), di cui 8 Masters series, issandosi sino alla prima posizione del ranking mondiale, tenuta per un totale esiguo di 6 settimane (con un interregno di Pete Sampras) fra febbraio e aprile del 1996. In grado di rialzarsi da un terribile incidente agli inizi della sua carriera e di vincere un torneo dopo un ricovero notturno in ospedale (Montecarlo 1995 dopo la semi con Gaudenzi prima dell’incredibile finale in rimonta contro Becker), Muster ha incarnato alla perfezione lo stereotipo del tennista muscolare, con quadricipiti duri come il marmo per muoversi senza sosta sulla linea di fondocampo e sfiancare con le sue rotazioni gli avversari.

Si diceva un terribile incidente agli inizi della sua carriera: nel 1989 arrivò in finale contro Ivan Lendl nel torneo di Miami ma la sera della finale, mentre era intento a prendere la sua attrezzatura dalla macchina, fu investito da un guidatore ubriaco, distruggendo un ginocchio che per alcuni scettici dottori non gli avrebbe più permesso di tornare a giocare a livello pro. Lui invece, in soli 5 mesi e mezzo, tornò più forte di prima, cominciando una scalata che lo avrebbe condotto alla vetta più alta.

Thomas Muster è stato l’antesignano della generazione spagnola degli anni 2000 capace di dettare una vera e propria egemonia su terra battuta, ma anche di quei tennisti argentini unici veri avversari terraioli degli iberici pigliatutto: il 1995, anno del suo trionfo parigino, è stato il suo vero anno di grazia con 12 trionfi personali su 14 finali giocati. Mise in serie i tornei di Città del Messico a marzo (contro Fernando Meligeni), ad aprile arrivarono le affermazioni all’Estoril (vs. Albert Costa), a Barcelona (vs. Magnus Larsson) e al sopracitato torneo di Montecarlo (5 set contro Becker), a maggio fu la volta degli Internazionali d’Italia contro Sergi Bruguera, mentre a giugno diede vita alla cavalcata furente che lo condusse al suo unico Slam vinto in 3 rapidi set contro Michael Chang.

12 giugno 1995: una data storica per il tennis austriaco ma il senso di appagamento per Muster non dev’essere poi così tanto (è semplice ironia…) perché il 25 giugno Thomas è di nuovo in finale contro Bohdan Ulihrach sulla terra casalinga di Sankt Polten, per un trionfo che sa di ennesima dimostrazione di forza e di ringraziamento per un pubblico adorante. Neppure un mese di stop e a luglio arriva il successo sulla terra di Stoccarda contro lo svedese Jan Apell, agosto è il palcoscenico di 2 successi a San Marino (contro Andrea Gaudenzi) e a Umago (contro Carlos Costa); a settembre batte il connazionale Gilbert Schaller sulla terra di Bucarest mentre a ottobre coglie il suo unico successo sul sintetico a Essen, in un atto conclusivo avvincente in 4 set contro l’americano MaliVai Washington. Un 1995 giocato a ritmi estenuanti e dal valore stratosferico, arricchito anche dalle 2 finali perse in casa sulla terra di Kitzbuhel e a livello indoor a Vienna (rispettivamente contro Albert Costa e il belga Filip Dewulf).

Un Terminator della racchetta che ho avuto il piacere di ammirare dal vivo nella finale del Foro Italico del 1996 contro lo spaesato Richard Krajicek, quando capii per la prima volta in vita mia il vero senso dell’espressione “tergicristallo” che il mio maestro di tennis era solito utilizzare: fare spostare gli avversari continuamente da destra e sinistra, e viceversa, per sfinirli e minarne gradualmente le resistenze energetiche e fisiche, per un atleta che diveniva inerme di fronte alla potenza a getto continuo dell’austriaco onnipotente in campo.
Un amante folle del suo sport, un profondo conoscitore del tennis, che avrebbe preferito lasciare il campo in barella piuttosto che cedere alla forza altrui, talmente innamorato della sua vita da sportivo da tentare un rientro senza successo nel circuito (romantico o triste sono punti di vista) dopo aver passato la soglia dei 40 anni, per un’idea magari suggestiva ma irrealizzabile e abbandonata velocemente e mestamente.
Se è pur vero che un dominatore assoluto e unico nello sport tende a far disinnamorare (in parte) gli appassionati di quello sport stesso perché annoia e rende il tutto ripetitivo, è pur vero che Thomas Muster incantava le platee per il suo apparire indistruttibile, magari solo per alcuni tratti della sua lunga carriera, ma comunque in maniera netta rendendo gli altri tennisti suoi semplici comprimari. Il suo teatro era la terra rossa, i trofei alzati al cielo una piacevole abitudine, gli applausi provenire dagli spalti la perfetta colonna sonora del suo film sportivo, la noia un inconsistente spettro durante le sue partite. L’anno prossimo saranno già trascorsi vent’anni dal suo magico 1995: tempus fugit ma alcuni uomini imprimono il loro nome nel libro della storia in maniera indelebile.


Alessandro Orecchio


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17 commenti. Lasciane uno!

Clemente (Guest) 27-11-2014 20:18

@ groucho (#1219587)

Soooo boring 🙂

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groucho (Guest) 27-11-2014 19:38

Scritto da lending
@ groucho (#1219475)Cominciamo da te che dovresti apprendere savoir faire e nobiltà d’animo, senza scadere in continue punzecchiature all’autore, il quale peraltro non ti ha mai degnato di una risposta. Stancantissimo.

Veramente l’autore non ha mai risposto a nessuno. Non vedo perché per me dovrebbe fare eccezione. Un vero editorialista non perde tempo a rispondere ai lettori, anzi nemmeno a leggerli.

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Grandeomar (Guest) 27-11-2014 18:15

Un vero campione di forza tenacia e volonta’

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manuel (Guest) 27-11-2014 16:27

non lo conosco bene,ma fra gli austriaci di sempre lui è il più forte,un ottimo giocatore su terra battuta e soprautto molto sportivo.

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Hector (Guest) 27-11-2014 15:19

Scritto da robyarr

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Io, nato negli anni 70, me lo ricordo come un esempio incredibile.
Non aveva la classe e i colpi di altri tennisti, ma era uno che non mollava mai, dal primo all’ultimo colpo del match.
Ed era fortissimo anche di testa, stava dentro la partita punto su punto senza farsi venire il “braccino” o la reazione opposta (cito la Giorgi come esempio (così qualcuno lo faccio arrabbiare), la paura trasformata in aggressività, quindi sparare palle scriteriate a mille nei momenti topici degli incontri).
Avessero tanti tennisti, nostrani e non, l’abnegazione e la forza mentale che ha dimostrato Muster…

Repetita iuvant?
Ricordo le sfide con Bruguera, che non sopportavo ed avrei confinato in brughiera.

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lending (Guest) 27-11-2014 13:51

@ groucho (#1219475)

Cominciamo da te che dovresti apprendere savoir faire e nobiltà d’animo, senza scadere in continue punzecchiature all’autore, il quale peraltro non ti ha mai degnato di una risposta. Stancantissimo.

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cataflic (Guest) 27-11-2014 13:50

E’ stato un grande terraiolo in un’epoca di grandi terraioli.
Aveva la grinta di Hewitt, la tigna di Connors e le gambe…di Muster!

Ricordo che nel suo ritorno sconclusionato a 43 anni ha battuto Leo Mayer, fatto sudare tre set Fisher e poi ha salutato la compagnia…(magari sarebbe interessante dare un’occhiatina puntate su quel match, che non si sa mai)
p.s. si sapeva che qualche aggiuntina la prendeva….

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Willy (Guest) 27-11-2014 13:33

Nadal ogni anno vince il doppio delle partite che vinceva muster, su terra da dieci anni a questa parte……..

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robyarr (Guest) 27-11-2014 12:46

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Scritto da Hector
Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

Io, nato negli anni 70, me lo ricordo come un esempio incredibile.
Non aveva la classe e i colpi di altri tennisti, ma era uno che non mollava mai, dal primo all’ultimo colpo del match.
Ed era fortissimo anche di testa, stava dentro la partita punto su punto senza farsi venire il “braccino” o la reazione opposta (cito la Giorgi come esempio (così qualcuno lo faccio arrabbiare), la paura trasformata in aggressività, quindi sparare palle scriteriate a mille nei momenti topici degli incontri).

Avessero tanti tennisti, nostrani e non, l’abnegazione e la forza mentale che ha dimostrato Muster…

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groucho (Guest) 27-11-2014 12:21

Certamente Muster è stato un esempio di volontà e determinazione, dal quale tutti possono apprendere (mi pare che l’autore del pezzo rientri a pieno titolo e merito in questa categoria). A me in campo ricordava per furia agonistica il grande Jimmy Connors, certo con i dovuti paragoni.

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groucho (Guest) 27-11-2014 12:19

Certamente Muster è stato un esempio di volontà e determinazione, dal quale tutti possono apprendere (mi pare che l’autore del pezzo rientri a pieno titolo e merito in questa categoria). A me in campo ricordava un po’ per “tigna” il grande Connors, certo con i dovuti paragoni.

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pallettaro (Guest) 27-11-2014 11:54

E’ stato indubbiamente il più grande lottatore della storia del tennis, con una abnegazione e dedizione all’allenamento quasi maniacale.
Ore ed ore sul campo da tennis poi fuori a correre e a fare i balzi, giocando un tennis logorante che ha fatto logorare tanti terraioli spagnoli, ma che alla fine ha logorato anche se stesso.
Un tennista unico dal punto di vista della tenacia e della lotta, meno dal punto di vista tecnico.
Ci sono anche delle ombre con Gaudenzi che lo ricorda “drogato come un cavallo” prima della famosa finale di Montecarlo con Boris.
Muster non ha mai smentito tutte le affermazioni di vari tennisti (tra cui Becker) che hanno gli affibbiarono l’etichetta di dopato. Ha sempre fatto spallucce, come a dire chi se ne frega. Boh.

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gobion (Guest) 27-11-2014 11:28

me lo ricordo nel 1989 quando con il ginocchio distrutto ed ingessato, si fece legare su una seggiola pressochè in ginocchio in mezzo al campo da tennis e da quella posizionie continuò ad allenarsi tirando dritti da fermo per mezze giornate.

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braccino (Guest) 27-11-2014 10:31

Indimenticabile!…e quando strinse la mano a tutti, tutti i raccattapalle dopo la vittoria al Roland Garros?!

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lending (Guest) 27-11-2014 10:19

Grande Thomas, grande articolo e soprattutto grande redazione!!!

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Guido (Guest) 27-11-2014 10:15

Io ricordo di averlo visto una domenica sera al Foro Italico, prima dell’inizio del torneo. Non era ancora conosciuto ed era molto giovane, ma in campo sembrava già una vera belva, anche in allenamento. Quell’anno battè Becker mi pare. E non fu una grossa sorpresa per me che lo avevo visto allenarsi la domenica assatanato come pochi 🙂

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Hector (Guest) 27-11-2014 09:43

Grande Thomas! Il trionfo della volonta’!

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