Italiani - Stagione 2014 ATP, Copertina, Generica

Il 2014 di Marco Cecchinato: ci aspettavamo qualcosa di più

04/11/2014 08:28 31 commenti
Marco Cecchinato classe 1992, n.165 del mondo
Marco Cecchinato classe 1992, n.165 del mondo

Il 2013 di Marco Cecchinato era parso ai più un ottimo viatico per un importante salto di qualità da compiere in questo 2014: alcuni accorgimenti tecnici da apporre al suo gioco, un rovescio da rendere più competitivo e performante, ma la netta sensazione che dopo un’annata in cui si era rivelato al grande pubblico e che lo aveva portato alla vittoria nel challenger di San Marino nel mese di agosto (più la finale sempre challenger persa a Sibiu in Romania a settembre), l’anno in corso potesse essere davvero proficuo, per un suo pronto ingresso in top100. E le cose per il tennista palermitano classe ’92, il nostro giovane messo meglio in classifica, sono andate effettivamente in questa direzione. Almeno fino a metà anno.

Un 2013 chiuso attorno alla 160esima posizione del ranking mondiale, esattamente la zona di classifica occupata mentre questo 2014 volge al termine (per l’esattezza è al momento il numero 165 della classifica ATP): se un giocatore giovane e che deve fare progressi, chiude per 2 anni alla stessa maniera e con la stessa posizione la sua stagione tennistica senza aver subito infortuni fisici, evidentemente qualcosa deve essere andato storto. Fino a giugno Marco ha fatto segnare buoni risultati a condimento di ottime prestazioni in campo, raggiungendo il suo best ranking di 132 al mondo, salvo poi arrestare la sua corsa e cominciare piuttosto un graduale percorso in senso inverso.

In questo 2014 i primi successi arrivano nel mese di marzo, quando Cecchinato ha vinto per due settimane consecutive 2 tornei categoria future a Santa Margherita di Pula, per poi passare nel mese di aprile alla categoria challenger, avvertendo però la maggiore caratura degli avversari e non rendendosi quindi protagonista di squilli importanti, come ad esempio il 2° turno raggiunto a Tunisi e perso in 2 set contro Julian Rester sta ad indicare.

La sua migliore predisposizione alla terra battuta, dove fino a questo momento ha raggiunto gli unici risultati di rilievo della sua giovane carriera, si rivela a maggio al torneo challenger di Roma: Marco gioca e porta a casa partite combattute contro Jesse Huta Galung, Lamine Ouahab e Lorenzo Giustino, tutte vittorie in 3 set e che lo proiettano in una semi finale dove a sconfiggerlo è però nuovamente Julian Reister e sempre in 3 set. Ottime sensazioni in cascina e grandi speranze per il Masters1000 del Foro Italico e l’appuntamento clou della sua stagione, quel Roland Garros in terra francese dove dovrà comunque disputare le qualificazioni: a Roma arriva invece una brutta battuta d’arresto contro l’olandese Igor Sijsling, con la forte sensazione di aver subito il peso delle aspettative di un torneo così impegnativo, soprattutto per un tennista di casa azzurra. Prima di andare a Parigi però, Cecchinato opta per un altro challenger, Vicenza, dove subisce una sconfitta inattesa contro Andrea Collarini: evidentemente la testa è già alla terra rossa francese.

A Parigi il 1° turno di quali scorre via veloce ma a infrangere il suo sogno Slam è l’esperto austriaco Andreas Haider – Maurer: 2 rapidi set e appuntamento rimandato al prossimo anno, quando convinzione e maturazione psico fisica potranno diventare punti di forza per il tennista palermitano.

Archiviata l’infelice parentesi parigina, Cecchinato ha uno scatto d’orgoglio al challenger di Mestre, dove arriva in finale battendo fra gli altri Marcora, Arnaboldi e Gimeno – Traver, prima di cedere in 3 set all’uruguaiano Cuevas, lottatore da terra rossa protagonista in questa seconda parte di stagione e autore di un grande rientro nel circuito in questo 2014. Sempre a giugno arriva un secondo turno al challenger di Caltanissetta e la semi finale a quello di Milano, dove perde in due set netti contro lo spagnolo Albert Ramos.
A luglio supera le qualificazioni a Stoccarda ma perde al 1° turno in 3 set contro Guillermo Garcia – Lopez, le fallisce ad Amburgo, le supera nuovamente a Umago in Croazia, dove al 1° turno dà vita a una battaglia (persa) contro l’altoatesino Andreas Seppi per poi fallirle nuovamente in terra austriaca a Kitzbuhel. Le qualificazioni portano tante insidie con loro ma se poi la fatica accumulata non riscontra turni vinti nei tabelloni principali, le motivazioni subiscono duri colpi.

Agosto è tempo di cemento americano, ma non per tutti: il Ceck deve difendere il titolo di San Marino vinto con merito l’anno precedente ma incappa al 2° turno in un mastino del circuito su terra, quell’Albert Montanes magari in fase calante ma sempre avversario ostico, contro cui perde in 3 set cedendo nettamente al 3° parziale. Prima di tentare l’avventura newyorchese riesce a giocare un altro challenger, perdendo però alla partita d’esordio contro Bozoljac. A New York supera un turno ma viene battuto in 2 set al 2° delle quali da Filip Krajinovic, croce e delizia estiva dei giocatori italiani (chiaro il riferimento a Fabio Fognini).
Rientrato in Europa a settembre, Marco gioca due buoni challenger italiani: quarti di finale a Genova contro Beck e la semi a Biella contro Volandri (cedendo però in maniera inequivocabile). Dopo i quarti di finale raggiunti anche a Trnava dove cede a Radu Albot, Cecchinato vive un comprensibile momento di flessione, perdendo al 2° turno contro Flavio Cipolla nel challenger di Sibiu dove difendeva la finale 2013, per poi cedere a ottobre l’onore delle armi fallendo le qualificazioni all’ATP di Vienna (vs. Bozoljac) e cedendo al rientrante Trocki al match d’esordio al challenger di Ginevra.

Un 2014 che è alle battute finali, che non ha visto Cecchinato compiere quell’ulteriore salto di qualità che ci si aspettava, con il giovane siciliano che ha mancato le scadenze dei tanti punti guadagnati nel 2013 (San Marino e Sibiu su tutti) e che a livello ATP nel circuito dei “grandi” deve ancora vincere il suo primo match ufficiale. Il 2015 deve essere un anno di sfide, di crescita continua e finalmente di top100: ma il primo a crederci deve essere proprio lui. Con il duro lavoro e la fiducia nei propri colpi, una programmazione dei tornei da sposare pienamente e senza tornei da giocare senza la piena convinzione, Marco può sicuramente diventare il nostro prossimo nuovo top100.


Alessandro Orecchio


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31 commenti. Lasciane uno!

Peppino69 (Guest) 05-11-2014 10:47

Potreste anche avere ragione voi a dire che ha fatto cacare, che non è migliorato, che non vale neanche 500 sul terreni veloci…ci sta ognuno ha le proprie sensazioni e i propri punti di vista, ma vi dico che guardare solo ed esclusivamente la classifica o i risultati dell’anno per me non vale tanto. Sarò sicuramente pazzo, non ne capirò sicuramente nulla…ma secondo me Cecchinato può e farà una carriera un po’ come quella di seppi, con alti e bassi ma con un futuro tra i top 60 del mondo.
Detto questo vi invito a risentirci l’anno prossimo e a vedere a che punto siamo…solo il tempo può dire chi ha ragione e chi no!!
Buona giornata e buon tennis a tutti!!

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Pippo (Guest) 04-11-2014 23:12

Mi auguro che cek legga questo articolo e dica la sua…

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Angie (Guest) 04-11-2014 22:36

Come al solito arrivo in ritardo dati i miei orari ed impegni. Questo post non lo leggerà nessuno.
Ma dico lo stesso ciò che penso su Cecchinato.
Mi pare che abbia disputato una onesta annata di tennis, confermando il livello raggiunto l’anno prima. Già è almeno da sufficienza.
Se i suoi limiti – come suggerisce Arnaldo – sono mentali, possiamo sperare che li superi col tempo, acquistando consapevolezza ed esperienza; magari con l’aiuto di specialisti (oggi anche di moda).
Se sono tecnici – come suggerisce Dacco – beh, anche questi potrebbero essere superati col lavoro, il training, l’allenamento specifico. Certo non in un giorno. Magari in un paio di anni.
Arnaldo ci dice anche che Cek ha dei limiti fisici. Anche questi potrebbero essere, almeno in parte, superati coi pesi, con l’allenamento oppure chiedendo al campionissimo austriaco dello sci Marcel Hirscher come ha fatto a mettere su 8 kg. di peso in un anno, come lui stesso ha avuto il candore di dichiarare.
E qui mi fermo perché dovrei riaprire un discorso che il Governo del tennis – e molti appassionati con esso – non vuole proprio affrontare, anche se il tennis è lo sport individuale più ricco del mondo, insieme al golf. E pensare che tutti si battano ad armi pari mi sembra quantomeno ingenuo.
Per concludere: magari Cek non ha un grande talento…ma non mi pare che Ferrer sia stato baciato alla nascita dagli dei del tennis e guardate che carriera ha fatto. Il talento da solo non basta. Ci vuole impegno, sudore, allenamento, voglia di emergere e fortuna.
Spero che Cecchinato abbia tutto questo e si faccia la sua carriera.

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Gabriele da Ragusa 04-11-2014 17:15

@ Peppino69 (#1206995)

Nessuno spara nulla e critica personalmente, ma solo quello che vede. I presunti miglioramenti di cui parli temo solo che li abbia notati tu

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Gabriele da Ragusa 04-11-2014 17:13

@ dave (#1206967)

Concordo cn te, stavo per scrivere la stessa cosa. Ormai al povero Paolo fischieranno le orecchie per quanto è tirato in ballo, anche se indubbiamente in senso positivo. Io Cecchinato in tv/streaming l’ho visto giocare spesso e l’idea che mi sn fatto è che in qst caso il paragone con Lorenzi c’entra poco visto che qst ultimo ha davvero un ottimo servizio, buon fisico, buone varianti di gioco e colpi da fondo campo per così dire “onesti”, nessuno dei due particolarmente ficcanti ma sicuramente sicuri e cn meno differenza tra dritto e rovescio rispetto a Cek. Ciò detto è indubbio che nn sia stata per lui un’annata positiva ma che debba ripartire cmq dal fatto di aver mantenuto il suo livello che è se nn altro è un discreto punto d partenza. A mio modesto parere, sn anch’io dell’avviso che prima o poi possa entrare tra i primi 100 e fare più in generale un’onesta carriera tra top 70-150 (cn qualche acuto perchè no), quella si alla Lorenzi per capirci! Deve irrobustire notevolmente il rovescio che anche se nn diventerà mai il suo colpo, devo arrivare al punto di giocarlo mai in apnea ricorrendo al back ma cn sicurezza. E nonostante mi attirerò fischi, deve giocare il più possibile sulla terra. A volte è una questione di attitudine fisico-tecnica genetica. Farà bene a provare anche altre superfici se avrà la fortuna di entrare nel circuito maggiore , ma resto convinto che se mai debba puntare una carta sul suo futuro in termini di classifica e di gioco, debba farlo orientandosi al “rosso”.

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mariano (Guest) 04-11-2014 17:07

Scusa Peppino69 sei parente di Cecchinato?
Mi sembra da come rispondi che tu abbia astio verso chi parla di Cecchinato

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manuel (Guest) 04-11-2014 17:07

troppi match sprecati,lui vale come minimo la top 100,ma purtroppo non si è espresso.il 2015 sara l’asticella dell’tutto.

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pallettaro (Guest) 04-11-2014 15:54

@ Peppino69 (#1206995)

Cecchinato ha fatto tutto benissimo, giocando dove e come può.
Sul veloce non vale i primi 500. E’ il classico prodotto del tennis italiano, dove può esprimersi solo sui challenger nazionali e poco altro. Quindi se stiamo all’interno di questo discorso va bene, ma tutto il resto è utopia. Miglioramenti tecnici sono possibili anche per gli altri 300 giocatori al mondo che valgono come o più di un Cecchinato.

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cataflic (Guest) 04-11-2014 15:42

Scritto da Peppino69
Salve a tutti! In primis vi chiedo se voi siate o meno allenatori di tennis…? Perché a quanto leggo n’è capite veramente tanto riguardo a limiti tecnici, fisici, mentali ecc…
Quello che vi posso dire e che voi forse non avete preso in considerazione, è che Marco ha giocato per tutto l’anno ad un ottimo livello. Ci sono stati sicuramente dei picchi ma anche dei momenti difficili e duri. Vi pongo una domanda: secondo voi è più importante aver mantenuto la classifica, essere cresciuto sotto tutti i punti di vista ( gioco, aggressività, presenza in campo e tecnicamente) o è meglio essere andati top 100 una stagione per poi rimanere dei giocatori da challenger e ATP solo e soltanto su terra?!
A mio avviso la programmazione e la stagione di marco sono molto più che buone e in linea con quella che è la sua crescita personale e tennistica. Sono sicuro oltretutto che l’anno prossimo farà il tanto da voi aspettato ingresso nei top 100.
Quindi io vi dico state sereni e non criticate le persone, o sparate sentenze, così tanto per fare.
Detto ciò vi auguro una buonissima giornata
Cordiali saluti!!

Per me infatti Marco ha fatto una programmazione corretta alla ricerca di un completamento tecnico che metabolizzerà un po’ alla volta, però oggettivamente bisognerà aspettare che faccia un qualche crack in un 250 o 500 per sperare di vederlo nei 100 e se continua(bene) di questo passo temo ci voglia ancora un anno o due.
Per quest’anno va già bene che abbia digerito la vittoria di San Marino distribuendo meglio i punti.

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pallettaro (Guest) 04-11-2014 15:39

Guardando rovescio e servizio mi sembra già un miracolo quello che ha fatto. Credo proprio che non ci sia da essere sorpresi.
Poi certo, usufruendo di qualche entrata e di qualche challenger sulla terra ha potuto salire grazie alle sue ottime qualità fisiche, ma è salito più su di quello che mia attendevo. Non si può criticare un ragazzo che, dati alla mano, è mediamente competitivo su una sola superficie.

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Radames 04-11-2014 15:36

Io sono convinto che la vera carriera di Cecchinato debba ancora cominciare. Sta mettendo su bagaglio tecnico, esperienza, convinzione. Basta infilare due-tre settimane buone consecutive e i top 100 arrivano, non è che manchi molto. Un conto è fare una puntatina nei 100, un conto è starci continuativamente e per anni, come Starace, Lorenzi, Volandri ecc. Per me è facile che nel 2015 entri nei 100. Forse per una presenza continuativa ci vorrà ancora qualche anno.

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Koko (Guest) 04-11-2014 15:25

Cecchinato in Sudamerica subito l’aereofobia va superata! :eek:Paolino salì in classifica giocando in zone del Messico con la gang di paramilitari pericolossissimi con il simbolo di zorro in città!

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nere 04-11-2014 15:13

@ Guido (#1207068)

analisi corretta per me. cecchinato tecnicamente non è un fenomeno e non eccelle in nessun fondamentale, è un giocatore che, come tanti altri, si può costruire con dedizione nel tempo; ha dalla sua una buona attitudine, intelligenza tattica, voglia di combattere e anche se a volte sbarella spesso porta a casa punti e partite in bilico. anche per me l’anno scorso ha fatto un piccolo exploit e il fatto che quest’anno abbia saputo mantenere con la continuità quel livello è positivo. può entrare nei 100 al top della carriera, quindi anche tra due/tre anni, secondo me.

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Guido (Guest) 04-11-2014 14:51

Fino al torneo di San Marino dello scorso anno Cecchinato non solo era lontano dai primi 200, ma faceva anche fatica a giocare e vincere regolarmente nei challenger. La settimana di San Marino, decisamente sopra le sue corde per il 2013, ha “falsato” la vera classifica di Marco. Quest’anno invece ha giocato più atp e soprattutto nei challenger ha dimostrato una continuità che non aveva ancora raggiunto l’anno scorso. Per cui secondo me i miglioramenti ci sono stati anche quest’anno anche se ovviamente non ha fatto un grosso salto di qualità. Mi dispiace solo che non provi nemmeno a giocare questi challenger indoor a fine stagione, che non avrebbero cambiato la sua stagione ma che potevano essere una buona opportunità per giocare sul veloce senza troppa pressione.

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leconte (Guest) 04-11-2014 14:25

Cecchinato non ha migliorato molto la parte del rovescio, quando i giocatori iniziano a conoscerti (vedi giannessi) poi sanno come giocarti e diventa dura.
Potrebbe diventare, a mio parere, un discreto giocatore da terra battuta.
Su 100 e non 100 poi il discorso dipende anche da una buona programmazione dei tornei challenger, a livello ATP comunque non lo vedo così competitivo, per intenderci, uno Starace non diventerà mai a mio parere.
però è giovane, mi sembra serio , lasciamolo lavorare.

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nere 04-11-2014 14:10

@ Luca (#1206902)

per me travaglia è quello con più potenzialità tecniche ma limiti di altro genere, ma se li supera può fare quel salto, cecchinato in prospettiva ma non l’anno prossimo, gli altri 3 non credo abbiano il livello, va bene che stiano nei top 200.

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Pippo (Guest) 04-11-2014 13:58

Tra cekk fabbiano e giannessi non so chi mi abbia deluso di più qeust’anno

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La forza della paszek (Guest) 04-11-2014 13:56

Scritto da Pierre Herme the Picasso of Pastry

Scritto da Peppino69
Salve a tutti! In primis vi chiedo se voi siate o meno allenatori di tennis…? Perché a quanto leggo n’è capite veramente tanto riguardo a limiti tecnici, fisici, mentali ecc…
Quello che vi posso dire e che voi forse non avete preso in considerazione, è che Marco ha giocato per tutto l’anno ad un ottimo livello. Ci sono stati sicuramente dei picchi ma anche dei momenti difficili e duri. Vi pongo una domanda: secondo voi è più importante aver mantenuto la classifica, essere cresciuto sotto tutti i punti di vista ( gioco, aggressività, presenza in campo e tecnicamente) o è meglio essere andati top 100 una stagione per poi rimanere dei giocatori da challenger e ATP solo e soltanto su terra?!
A mio avviso la programmazione e la stagione di marco sono molto più che buone e in linea con quella che è la sua crescita personale e tennistica. Sono sicuro oltretutto che l’anno prossimo farà il tanto da voi aspettato ingresso nei top 100.
Quindi io vi dico state sereni e non criticate le persone, o sparate sentenze, così tanto per fare.
Detto ciò vi auguro una buonissima giornata
Cordiali saluti!!

ciao Peppino
dove hai riscontrato la crescita di Cek?
mi dici 3 partite ( me ne bastano 3 ) in cui ha giocato bene?
x quel che ho visto io Cek deludente, rimasto impantanato nei primi t challenger , fuori dalla terra poco anzi nulla, l ho visto perdere da Volandri, a San Marino alla distanza nonno montanes lo ha ” spaccato ”
gli ho visto giocar bene un set in semi a Mestre con Cuevas….caro Peppino dammi una mano nel vedere il bicchiere mezzo piano.

Peppino probabilmente tu fai parte dell’entourage di Marco per affermare certe
Cose quindi non credo che le tue dichiarazioni siano obiettive…

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Pierre Herme the Picasso of Pastry (Guest) 04-11-2014 13:31

Scritto da Peppino69
Salve a tutti! In primis vi chiedo se voi siate o meno allenatori di tennis…? Perché a quanto leggo n’è capite veramente tanto riguardo a limiti tecnici, fisici, mentali ecc…
Quello che vi posso dire e che voi forse non avete preso in considerazione, è che Marco ha giocato per tutto l’anno ad un ottimo livello. Ci sono stati sicuramente dei picchi ma anche dei momenti difficili e duri. Vi pongo una domanda: secondo voi è più importante aver mantenuto la classifica, essere cresciuto sotto tutti i punti di vista ( gioco, aggressività, presenza in campo e tecnicamente) o è meglio essere andati top 100 una stagione per poi rimanere dei giocatori da challenger e ATP solo e soltanto su terra?!
A mio avviso la programmazione e la stagione di marco sono molto più che buone e in linea con quella che è la sua crescita personale e tennistica. Sono sicuro oltretutto che l’anno prossimo farà il tanto da voi aspettato ingresso nei top 100.
Quindi io vi dico state sereni e non criticate le persone, o sparate sentenze, così tanto per fare.
Detto ciò vi auguro una buonissima giornata
Cordiali saluti!!

ciao Peppino
dove hai riscontrato la crescita di Cek?
mi dici 3 partite ( me ne bastano 3 ) in cui ha giocato bene?
x quel che ho visto io Cek deludente, rimasto impantanato nei primi t challenger , fuori dalla terra poco anzi nulla, l ho visto perdere da Volandri, a San Marino alla distanza nonno montanes lo ha ” spaccato ”
gli ho visto giocar bene un set in semi a Mestre con Cuevas….caro Peppino dammi una mano nel vedere il bicchiere mezzo piano.

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Federico 04-11-2014 13:01

Scritto da Luca
Gle lo auguriamo tutti…spero che nel 2015 riescano ad entrare in top100 Fabbiano,Cecchinato,Arnaboldi, Marcora e Travaglia. Sarà difficile,ma spero che almeno due di loro centrino l’obiettivo.

Su Fabbiano ormai ho perso le speranze, troppo discontinuo ed ha subito battute d’arresto inequivocabili in tal senso. Stesso discorso vale per Travaglia a mio avviso, mentre Marcora non mi sembra avere il livello giusto per arrivare nei 100.

Una capatina nella top 100 potranno farla sicuramente Arnaboldi e Cecchinato, ma da arrivarci nei 100, a rimanerci, ce ne passa…

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Peppino69 (Guest) 04-11-2014 12:45

Salve a tutti! In primis vi chiedo se voi siate o meno allenatori di tennis…? Perché a quanto leggo n’è capite veramente tanto riguardo a limiti tecnici, fisici, mentali ecc…
Quello che vi posso dire e che voi forse non avete preso in considerazione, è che Marco ha giocato per tutto l’anno ad un ottimo livello. Ci sono stati sicuramente dei picchi ma anche dei momenti difficili e duri. Vi pongo una domanda: secondo voi è più importante aver mantenuto la classifica, essere cresciuto sotto tutti i punti di vista ( gioco, aggressività, presenza in campo e tecnicamente) o è meglio essere andati top 100 una stagione per poi rimanere dei giocatori da challenger e ATP solo e soltanto su terra?!
A mio avviso la programmazione e la stagione di marco sono molto più che buone e in linea con quella che è la sua crescita personale e tennistica. Sono sicuro oltretutto che l’anno prossimo farà il tanto da voi aspettato ingresso nei top 100.
Quindi io vi dico state sereni e non criticate le persone, o sparate sentenze, così tanto per fare.
Detto ciò vi auguro una buonissima giornata
Cordiali saluti!!

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delpo (Guest) 04-11-2014 12:11

ma xk non fa altri challenger?? non capisco

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dave (Guest) 04-11-2014 11:56

Scritto da Michele
Io l’ho visto giocare solo a Roma con Sijsling. Mi era piaciuto in campo come atteggiamento e concentrazione ma ha veramente pochi mezzi, il rovescio in particolare é scarsino tanto. Comunque puó migliorare e seguire l’esempio di Lorenzi.

Ogni volta che uno nn emerge (soprattutto dai 26 anni in su) fate esempio di Lorenzi!! Ma lo capiamo che Lorenzi è un caso raro e poi fisicamente è diverso..la media dice cose differenti: se non emergi entro i 26 nn esci più dal pantano

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cataflic (Guest) 04-11-2014 11:51

Scritto da Pierre Herme the Picasso of Pastry
quello che mi fa vedere il bicchiere mezzo vuoto e’ il fatto che il Cek in 1 anno non sia x nulla migliorato…anzi semmai regredito.
limiti tecnici , fisici e mentali seguiamolo l anno prossimo ma rimango perplesso sulle sue potenzialita’ e capacita di diventare un top 100 fisso.

top100 fisso direi proprio di no, ma uno di quelli che fa lo yoyo tra il 200 e il 70 sì

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Pierre Herme the Picasso of Pastry (Guest) 04-11-2014 11:27

quello che mi fa vedere il bicchiere mezzo vuoto e’ il fatto che il Cek in 1 anno non sia x nulla migliorato…anzi semmai regredito.
limiti tecnici , fisici e mentali seguiamolo l anno prossimo ma rimango perplesso sulle sue potenzialita’ e capacita di diventare un top 100 fisso.

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cataflic (Guest) 04-11-2014 10:12

Dovrà lavorare ancora molto perchè rimane deboluccio sulla parte del rovescio.
Anche ottimizzando il mental nei cento ci sono giocatori più quadrati e solidi.
Per me nei 100 prima o poi ci va, però ci vuole ancora un po’.

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arnaldo (Guest) 04-11-2014 09:23

I colpi vengono meno (diventano meno incisivi e potenti) quando il fisico comincia a perdere forza…….fateci caso…..quando cala….crolla completamente….

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Michele (Guest) 04-11-2014 09:16

Io l’ho visto giocare solo a Roma con Sijsling. Mi era piaciuto in campo come atteggiamento e concentrazione ma ha veramente pochi mezzi, il rovescio in particolare é scarsino tanto. Comunque puó migliorare e seguire l’esempio di Lorenzi.

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Luca (Guest) 04-11-2014 09:05

Gle lo auguriamo tutti…spero che nel 2015 riescano ad entrare in top100 Fabbiano,Cecchinato,Arnaboldi, Marcora e Travaglia. Sarà difficile,ma spero che almeno due di loro centrino l’obiettivo.

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dacco (Guest) 04-11-2014 09:00

@ arnaldo (#1206895)

Tecnici direi…

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arnaldo (Guest) 04-11-2014 08:40

Senza tanti giri di parole…..limiti fisici e mentali……..

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