Forza Andreas, il bello deve ancora venire

11/08/2014 09:39 27 commenti
Andreas Seppi classe 1984, n.52 del mondo
Andreas Seppi classe 1984, n.52 del mondo

Da bambino c’era un gioco che mi piaceva sempre fare con i compagni di scuola: attraverso degli indizi, sia sull’aspetto fisico che di vario genere, dovevamo riuscire a indovinare il prima possibile e con il minor numero di aiuti un super eroe, un personaggio dei fumetti o uno dei nostri calciatori preferiti. Così oggi, se mi dicessero “serio professionista italiano, polivalente, educato in campo e in possesso di colpi efficaci” non avrei problemi a fare immediatamente il nome di Andreas Seppi.

Il tennista classe ’84 di Bolzano è un giocatore che ho sempre ammirato, dotato di quel sangue freddo e quel savoir faire in campo che me lo hanno presentato da subito come un signore della racchetta: niente teatrini, niente racchette lanciate a sproposito o continui borbottii ai limiti del delirio sportivo, ma un’innata predisposizione per un tipo di gioco pulito, per una concentrazione e uno spirito indomito in grado di non farlo apparire mai sopra le righe ma sempre a suo agio e battagliero sulla linea di fondocampo.
È bene ricordare che Seppi è un tennista italiano in grado di vincere 3 tornei su 3 diverse superfici (Eastbourne sull’erba nel 2011, Belgrado sulla terra battuta nel 2012 e Mosca sul cemento indoor sempre nel 2012): queste affermazioni, insieme ad altre 3 finali raggiunte, lo hanno reso negli ultimi anni l’alfiere del nostro tennis nel circuito pro, ruolo che lui ha ricoperto con eleganza e orgoglio tipicamente italiani. Negli anni così Andreas si è ben districato fra le difficoltà delle lunghissime stagioni ATP, raggiungendo la seconda settimana in 3 delle 4 prove Slam (4T al Roland Garros del 2012 più il 4T in Australia e a Wimbledon nel 2013 e un 3T a New York nello stesso anno), issandosi fino a un best ranking di numero 18 al mondo, facendosi apprezzare dagli avversari per la pulizia dei colpi e la sportività sempre messa in campo.

Purtroppo quest’anno Andreas ha vissuto fin qui una stagione decisamente no, un parziale vittorie/sconfitte molto negativo (14/21), perso parecchio terreno in classifica (al momento è sceso al numero 51), inanellato una serie di risultati deludenti con primi turni dei tornei abbinati a pochi acuti e soprattutto ha smarrito quella cattiveria agonistica negli occhi di ghiaccio attraverso cui trasparivano quella predisposizione alla lotta in campo (indimenticabili i suoi match maratona) e la convinzione certa che prima di vederlo uscire sconfitto da una partita, il nostro Seppi avrebbe giocato tutte le carte in suo favore, dato l’anima e mai gettato la spugna a terra.

Mi è sempre sembrato un giocatore che avrebbe preferito vendere cara la pelle piuttosto che incassare una sconfitta. Mi è sempre sembrato un giocatore che, nonostante le ripetute partenze ad handicap, mai avrebbe mollato un singolo punto. Mi è sempre sembrato un giocatore da cui aspettarsi da un momento all’altro l’accelerata vincente, quell’attitudine innata di far svoltare un match che sembrava compromesso in un attimo, in modo graduale ma inesorabile. Mi è sempre sembrato un giocatore che punto dopo punto sarebbe stato in grado di sconfiggere l’avversario più ostico, logorandolo lentamente ma nel profondo. Mi è sempre sembrato … ma adesso mi sembra un giocatore senza motivazioni forti, sfiduciato, smarrito, poco convinto nei propri mezzi e senza quello spirito da irriducibile che lo hanno reso ai miei occhi una sorta di mastino.

Non credo che arrivare a 30 anni oggi rappresenti un punto finale nella carriera di un tennista da cui possa cominciare un declino nei risultati: negli ultimi tempi gli eventi e alcuni exploit di tennisti in là con gli anni ci hanno insegnato che la vita sportiva di un tennista si è progressivamente allungata, con molti giocatori che trovano una consapevole maturazione solo con la propria crescita personale, con i boom dei baby fenomeni che diventano sempre merce rara e per questo ancora maggiormente degni di nota e con la scoperta che si possano ottenere traguardi importanti anche quando appariva difficile il solo pensarli.
Andreas è un professionista estremamente serio e apprezzato nel circuito che deve solo ritrovarsi, capendo che una stagione no o anche solo un periodo possono capitare, che i risultati in serie in negativo in un attimo possono diventare una sfilza di ottime prestazioni e vittorie: se esiste qualcuno che può trovare lucidamente la via per uscire dal tunnel, spingendo i propri limiti e livellando i propri errori, questo è proprio Andreas. Magari i top20 non saranno più raggiunti ma di certo Andreas non vale il numero 51 del mondo. Deve solo convincersi che il bello deve ancora venire.


Alessandro Orecchio


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27 commenti. Lasciane uno!

Much (Guest) 12-08-2014 09:56

Scritto da Koko

Scritto da Rod97@ SuperSeppi (#1137008)Siamo in due!! Anch’io scoprii il tennis grazie a lui non mi dimenticherò mai quel suo match contro Wawrinka a Roma, andai allo stadio con mio padre e all’epoca pensai che il tennis era uno sport noioso e dopo quel mAtch(che non dimenticherò mai!!!) ho cambiato opinione e ora è diventato il mio sport!! Grazie ad Andreas non mi scorderò mai come saltavo e gridavo sul Pietrangeli quel giorno. Forza Andreas regalaci ancora emozioni come hai fatto nella tu carriera!! RIPRENDITI!!!!

Però allora sei appassionato solo da due anni!

Ma scusa, cosa vuol dire? Non accetti che ci possano essere nuovi, giovani fan che scoprono questo sport oppure devono essere tutti per forza stagionati come te (e ahime pure me)?

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Koko (Guest) 11-08-2014 22:03

Scritto da almas
Ottimo articolo che condivido in pieno. La racchetta di Seppi è piu che ottima, manca solo la convinzione dei propri mezzi tecnici ( elevati ) ,e fisici ( notevoli). Ha un potenziale da top 20, ora deve ritrovare cattiveria agonistica che ha via via smarrito

La racchetta è sulla carta ottima, innovativa, frutto di grandi ricerche etc. Ma poichè è solo lui ad usarla è una variabile da interpretare. O lo rende comunque top 50 ATP e senza sarebbe fuori dai 100 o al contrario con una più usata e preferita dai pro magari sarebbe ancora nei 30. E’ comunque una variabile tutta da interpretare e non è un elemento trascurabile dato che persino il talentuosissimo Federer ha voluto anche lui migliorare l’attrezzo.

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almas (Guest) 11-08-2014 21:08

Ottimo articolo che condivido in pieno. La racchetta di Seppi è piu che ottima, manca solo la convinzione dei propri mezzi tecnici ( elevati ) ,e fisici ( notevoli). Ha un potenziale da top 20, ora deve ritrovare cattiveria agonistica che ha via via smarrito

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giorgio (Guest) 11-08-2014 20:27

Pezzo splendido.

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Feyerabend91 (Guest) 11-08-2014 19:57

Non posso che condividere questo articolo! Forse sono di parte, perché tifo apertamente per Seppi, ma spero proprio che possa riprendere quella rotta che, da qualche tempo, ha smarrito.

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Koko (Guest) 11-08-2014 15:58

Scritto da Rod97
@ SuperSeppi (#1137008)
Siamo in due!! Anch’io scoprii il tennis grazie a lui non mi dimenticherò mai quel suo match contro Wawrinka a Roma, andai allo stadio con mio padre e all’epoca pensai che il tennis era uno sport noioso e dopo quel mAtch(che non dimenticherò mai!!!) ho cambiato opinione e ora è diventato il mio sport!! Grazie ad Andreas non mi scorderò mai come saltavo e gridavo sul Pietrangeli quel giorno. Forza Andreas regalaci ancora emozioni come hai fatto nella tu carriera!! RIPRENDITI!!!!

Però allora sei appassionato solo da due anni! 😯

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Rod97 11-08-2014 15:52

@ SuperSeppi (#1137008)

Siamo in due!! Anch’io scoprii il tennis grazie a lui non mi dimenticherò mai quel suo match contro Wawrinka a Roma, andai allo stadio con mio padre e all’epoca pensai che il tennis era uno sport noioso e dopo quel mAtch(che non dimenticherò mai!!!) ho cambiato opinione e ora è diventato il mio sport!! Grazie ad Andreas non mi scorderò mai come saltavo e gridavo sul Pietrangeli quel giorno. Forza Andreas regalaci ancora emozioni come hai fatto nella tu carriera!! RIPRENDITI!!!!

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gigio62 (Guest) 11-08-2014 15:48

“HOILA’SEPPI” ???

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groucho (Guest) 11-08-2014 15:03

Scritto da SuperSeppi
… ho preferito conoscere il tennis da lui che da signori come federer…

Forse abbiamo toccato il fondo… 😆

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stealth 11-08-2014 15:00

A parita’ di condizioni fisiche x me anke il BOLE e’ superiore ad
Andreas…in quanto al comportamento sul campo naturalmente c’e’
ben poco da eccepire…l’altoatesino e’ fin troppo corretto sul
rettangolo di gioco!!!

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Figologo (Guest) 11-08-2014 14:55

Beh , direi che Feliciano Lopez (cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dei Figologhi) è un ottimo esempio di come si possa restare sulla breccia a 30 anni suonati.

La carriera di Seppi non è certo finita.

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Koko (Guest) 11-08-2014 14:13

Scritto da PingPong
@ pallettaro (#1136975)
E’ moscio perchè è moscio. Che c’entrano le racchette? Al momento decisivo se la fa sempre sotto, è questo che determina il suo non sangue freddo. Per il resto buon giocatore e carriera onesta, come tanti altri.

E’ moscio anche perchè usa racchette atipiche non usate nell’ATP!Propugno una Excalibur Caldarese! 😛

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camon seppi e giorgi 11-08-2014 13:32

@ PingPong (#1136979)
Infatti tanti altri italiani sono stati per 4 mesi nei top 20 e per quasi 10 anni nei top 100…

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SuperSeppi 11-08-2014 13:23

Concordo con tutto e nonostante quest’anno stia deludendo e non poco non mi dimenticherò che scoprii il tennis grazie a lui in quel suo incredibile match nel 2012 con wawrinka, e ho preferito conoscere il tennis da lui che da signori come federer o nadal, ora che è sceso mi fa quasi tenerezza andreas perchè è un giocatore da primi 35 del mondo mentre ora è fuori dai 50! Forza andy, non mollare mai

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Michele (Guest) 11-08-2014 13:06

A me sembra un articolo su Fognini piú che altro… 😡

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pallettaro (Guest) 11-08-2014 12:59

@ PingPong (#1136979)

ah scusa, hai ragione tu, è moscio. 3 tornei ATP e n.18 mondiale, ti sembra una cosa onesta?

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PingPong 11-08-2014 12:39

@ pallettaro (#1136975)

E’ moscio perchè è moscio. Che c’entrano le racchette? Al momento decisivo se la fa sempre sotto, è questo che determina il suo non sangue freddo. Per il resto buon giocatore e carriera onesta, come tanti altri.

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pallettaro (Guest) 11-08-2014 12:28

@ paolino (#1136931)

Non sono un grande estimatore di Seppi, ma definirlo moscio solo perchè non spacca racchette mi sembra ingeneroso.
Ha vinto tornei importanti su tutte le superfici ed è stato l’unico giocatore italiano ad aver battuto Nadal (a parte credo Volandri in un challenger quando rafa era un bambino). Se non è carattere questo.
Diciamo che ha 30 anni e non ha fatto una buona stagione, ma calma.

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Not in the morning but in the afternoon (Guest) 11-08-2014 12:26

Dov e’ l alfiere..il paladino dell altoatesino..il fantasmagorico Hoila?Se ne si perse le tracce..

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santuzzo (Guest) 11-08-2014 12:21

orecchio le continue frecciate anche se nascoste sul comportamento dirette a fognini hanno stufato davvero,scriva di andreas i paragoni li lasci agli addetti ai lavori che è meglio

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Solaire (Guest) 11-08-2014 12:18

Mi spiace ma il bello è già venuto.

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annacone (Guest) 11-08-2014 11:48

Fra i primi 10 giocatori italiani non ce n’è uno che possa davvero migliorare. Qualche posto in classifica lo potranno scalare, ma veri e propri miglioramenti no. Parlo di crescita, di veri miglioramenti, non di azzeccare un torneo. Articolo inutile, prettamente estivo.

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bernie (Guest) 11-08-2014 11:23

Ci sono voci riguardanti la stagione di Seppi………. 😀
Al cuor non si comanda e anche le statue di ghiaccio si perdono nel calore di un abbraccio….. ahhhh l’amor…….

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Reborn (Guest) 11-08-2014 11:14

Che Hoilata di articolo! 🙂

Ben scritto e d’accordo su (quasi) tutto, purtroppo per il Seppi che si vede ultimamente somiglia più a un epitaffio che a una lode… 🙁

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paolino (Guest) 11-08-2014 10:58

Non condivido l’articolo Sig. orecchio, per me non ha né il sangue freddo né personalità. E’ un giocatore moscio. Magari ha i colpi da 30 del mondo ma non di più perché per essere un top30 in misura stabile occorre anche costanza cosa che al Nostro manca di brutto.

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handball (Guest) 11-08-2014 10:57

Condivido quanto contenuto nell’articolo. Quest’anno a Seppi è mancata in più di un’occasione la lucidità o la cattiveria agonistica per chiudere delle partite che sembravano essere in discesa. A questi livelli una partita equilibrata si gioca spesso su due-tre punti chiave che possono fare girare da una parte o dall’altra l’esito dell’incontro: due o tre turni superati in più in tornei ATP tra la 30ma e la 50ma posizione possono far ballare a fine stagione 10-15 posizioni in classifica.

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Chris (Guest) 11-08-2014 10:07

Ottimo articolo senza eccessive celebrazioni ma con il dovuto rispetto per un giocatore che seppur meno dotato tecnicamente di tanti altri, è riuscito a spingersi laddove molti italiani negli ultimi decenni non sono arrivati. Il calo di quest’anno anche per me va ricondotto a motivi psicologici, un’avvisaglia di calo si ebbe già l’anno scorso dopo gli Australian Open col raggiungimento del best ranking (a pensarci l’unica partita degna di nota dopo quell’Australian Open fino ad oggi è solo quella con Nishikori a Wimbledon). Credo che nella vita di Andreas abbia influenzato oltre alla quota dei 30 anni anche l’arrivo di una nuova ragazza con cui, come lui stesso ha dichiarato, trascorre molto più tempo (come è anche giusto che sia 😉 ). I risultati torneranno per Andreas, me lo sento, anche se non credo subito da questa stagione; ci sono varie cose da ritrovare: un servizio decisivo (l’anno scorso era più potente ed aveva una gran frequenza di prime), un rovescio più solido e naturalmente quella cattiveria agonistica che gli manca da troppo tempo che gli permetta di non perdere partite al tie-break del terzo set quando si è in vantaggio 5-2…..

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