il Commento di Marco Mazzoni sul divorzio Quinzi -Medica ATP, Copertina, Generica

Quinzi – coach: l’importanza di non sbagliare scelta adesso

07/04/2014 13:32 67 commenti
Proprio mentre l'acquazzone si scatenava sul centrale del TC Napoli è uscita la notizia del divorzio tra <strong>Gianluigi Quinzi ed il suo allenatore Eduardo Medica</strong> - Foto Ray Giubilo
Proprio mentre l'acquazzone si scatenava sul centrale del TC Napoli è uscita la notizia del divorzio tra Gianluigi Quinzi ed il suo allenatore Eduardo Medica - Foto Ray Giubilo

Con l’euforia ancora a 1000 per la splendida vittoria in Davis, riavvolgo (a fatica) il nastro delle troppe cose successe nel weekend, arrivando al venerdì mattina, intorno alle 10. Proprio mentre l’acquazzone si scatenava sul centrale del TC Napoli è uscita la notizia del divorzio tra Gianluigi Quinzi ed il suo allenatore Eduardo Medica.

Il coach argentino ha seguito il talento marchigiano nel mondo junior portandolo alla vittoria a Wimbledon ed al primo posto nel ranking ITF, fino alle prime due stagioni nel mondo Pro, ad un passo dai primi 300 del ranking ATP. Poche parole, che raccontano di una decisione presa dal coach argentino. Nessun dissidio con Quinzi o la sua famiglia, solo la volontà di allontanarsi per allentare la troppa pressione che avvertiva nel lavorare con un tennista su cui gravano enormi aspettative. Una scelta dettata anche dalla necessità di stare più vicino alla famiglia, che vive in Messico e che Medica non riusciva più a seguire, totalmente preso dalla missione sportiva. Una decisione freschissima, che ha comunicato a Quinzi domenica 30 marzo.

Fulmine a ciel sereno? Notizia imprevista …o forse no?
Dalla recente trasferta in Cina di Quinzi erano arrivati alcuni racconti contrastanti: da un lato un Medica focalizzato sul progetto, deciso e totalmente proiettato sulla stagione; dall’altro una certa insoddisfazione per il comportamento in campo di Gianluigi, tanto che (stando al racconto che ci è pervenuto) Medica andò di persona a scusarsi con Albot per l’eccesso di intemperanze in campo del suo assistito. Tuttavia non credo affatto che Medica abbia deciso di mollare Quinzi per il suo carattere focoso… Nella crescita di un giovane momenti del genere ci possono stare; lo stesso Federer (non uno a caso) a 17 anni era tutt’altro che un santo, l’ho visto coi miei occhi spaccare una racchetta con brutalità assoluta e gridare parolacce gratuite in tedesco… Avere un carattere forte è importante quanto un winner per sfondare, e qualsiasi allenatore preferisce gente caratterialmente tosta per incanalare quel vigore nella prestazione rispetto a ragazzi troppo docili, senza quella fiamma da far esplodere in campo.

In mancanza di altro, è corretto attenersi ai fatti e prendere per buone le motivazioni di Medica. Tanto che Quinzi, aggregato alla spedizione Davis, era molto sereno in quel di Napoli. Al momento l’unica certezza è che Quinzi si allenerà sotto la supervisione della FIT al centro tecnico di Tirrenia, dove già ha lavorato lo scorso inverno. Tenconi, oggi tecnico della Federazione, lo seguirà nei suoi prossimi tornei, in attesa di sviluppi. Dovrebbe restare in piedi la consulenza con Ljubicic, anche se non c’è certezza in merito, e nemmeno sul reale impegno di Ljubo, molto preso dal lavoro con Raonic.
Il mondo italico del tennis, che segue in modo quasi morboso le vicende di questo “campioncino in fieri”, ha salutato la notizia con umori distinti: chi gioisce perché non vedeva progressi nel tennis del marchigiano, accusando Medica di scarsa esperienza; chi teme che la separazione adesso possa essere molto pericolosa, non avendo molta fiducia nella struttura federale.
Non è facile leggere questa separazione, così a caldo e senza aver parlato con i diretti interessati. Se proprio le cose non andavano e sotto alla dichiarazione “di facciata” ci fossero altre motivazioni, forse è stato meglio troncare, e ripartire. Trascinare rapporti logori non è mai una cosa positiva. Le ultimissime prestazioni di Quinzi non sono state esaltanti: che fossero un segnale di qualcosa che non andava? Prima di criticare però bisogna andarci molto piano.

Credo che l’intera faccenda vada letta con enorme calma e capacità di analisi. Si parla di un ragazzo giovane, con ancora moltissima strada da fare e “quintali di polvere” da mangiare prima di salire in alto. Attaccarsi a risultati non eccezionali non è una buona chiave di lettura nella fase attuale di Gianluigi. I risultati vanno sempre saputi leggere, ancor più in uno sport come il tennis. Chi si aspettava che Quinzi potesse iniziare l’anno vincendo Challenger a iosa avvicinandosi ai primi 150 del mondo conosce proprio poco il Tour Pro e le sue enormi difficoltà. Ancor più perché Quinzi sta attraversando il momento più complesso della sua vita agonistica, quello del passaggio dalle glorie del mondo junior alla palude infida del tour professionistico. Un passaggio per niente scontato, e pure pericoloso storicamente per il nostro tennis maschile, con troppi talenti junior che hanno fallito per vari motivi ad imporsi nel tennis dei grandi.

Risultati non eccellenti oggi possono esser figli di mille cose, soprattutto del naturale momento di crescita che sta vivendo il nostro talento. Quinzi sta cercando di inserire novità nel suo tennis, cambiando piccole e grandi cose; novità che lo portano a provare tattiche diverse, colpi diversi in momenti importanti del match, contro avversari sempre più tosti, potenti e smaliziati. Non è facile vincere in questo momento della sua crescita sportiva, perché in partita e nel momento agonistico si tende (sotto pressione) ad attaccarsi alle certezze piuttosto che provare cose nuove; però senza arricchire il proprio bagaglio di cose differenti, e senza provarle nel momento agonistico, non si cresce. Ecco spiegato gran parte delle incertezze, dubbi e passaggi a vuoto nelle prestazioni. Serve calma, capacità di pensiero e di guardare lontano, perché l’obiettivo non è vincere qualche match oggi ma crescere e formarsi per vincere tanto domani, da tennista più forte e completo.

Prima che arrivasse la notizia della separazione da Medica, mi aspettavo da Quinzi un inizio di 2014 non di grande crescita come classifica, figlio di una stagione di alti e bassi come risultati, ma di assoluta crescita tecnica, fisica ed agonistica; mi aspettavo ed aspetto tutt’ora una stagione in cui GQ riesca a migliorare il suo gioco a 360°, grazie ad un lavoro continuo e ben programmato.

In questo viene la mia perplessità nella separazione da Medica, sui tempi in cui è arrivata. Eduardo era guida sicura, un amico di cui si fidava moltissimo (per quello che lui stesso ha dichiarato poco più di un mese fa a Bergamo) e con cui aveva impostato da tempo un lavoro programmato sul futuro. Quinzi sta attraversando il momento più complicato e delicato della sua carriera sportiva. A 18 anni è necessario lavorare su mille aspetti, dovendo mediare tra esigenze a volte in contrasto tra di loro. E’ indispensabile giocare, perché se non si compete non si cresce nella prestazione; ma c’è tantissimo bisogno di lavoro tecnico e fisico. Quinzi è nell’ultima fase di sviluppo, con la necessità di metter su forza senza esagerare coi carichi e senza snaturare le qualità predominanti ed innate di elasticità e velocità. E’ indispensabile completare ed affinare il lato tecnico, cercando di eliminare le debolezze e rafforzare i punti di forza, per non esser vulnerabile ed avere uno o più colpi per fare la differenza. E’ necessario crescere sul piano tattico, perché il mondo Pro è infestato di gente tosta, pronta a lottare fino all’ultima palla e assai più feroce dei junior. E’ indispensabile formarsi come uomo oltre che come atleta, per saper reagire alle difficoltà e accettare sconfitte, il saper digerire bocconi amari con la forza di guardare al domani o dopo domani senza perdersi nelle difficoltà del momento. Il tutto con la consapevolezza che l’obiettivo è lontano, e la strada da percorre lunga, faticosa ed incerta. Per crescere serve quindi spirito di sacrificio, l’umiltà di accettare gli insegnamenti delle sconfitte e di chi ti sta accanto, spronandoti e pungolandoti nei momenti difficili. E’ un lavoro che va portato avanti nel medio tempo, con obiettivi chiari e con l’aiuto della famiglia, che è fondamentale. Una famiglia che mette troppo bocca o che ostacola il rapporto con il giocatore non è mai d’aiuto, visto che un giovane in crescita ha bisogno di un punto di riferimento, dell’autorità di una giuda che non può perdere credito per colpa di un genitore troppo entrante nel fattore tecnico. E’ tutto questo e molto altro ancora che serve per provare ad arrivare in alto. E’ un insieme di cose molto complicate anche prese singolarmente; diventa una piccola impresa cercando di incastrarle tutte in un giovane che sta crescendo tra rabbia agonistica e normale paura di crescere. Questa è un’analisi generale del percorso di crescita, senza alcun riferimento preciso a lacune o problemi di Quinzi; è un discorso che è sempre bene ricordare a chi segue il tennis in modo troppo superficiale, senza capirne la difficoltà.

Tra tante incertezze, c’è un dato certo: le storie di successo di moltissimi campioni – o ottimi giocatori – premiano maggiormente chi ha tenuto per molti anni lo stesso coach, soprattutto negli anni delicati della formazione fino all’ingresso e l’affermazione nel mondo Pro; è il percorso classico degli spagnoli, ad esempio. In questo vengono i miei dubbi nella separazione di Quinzi da Medica. E’ stato il momento “giusto”?
Proprio in questa fase così delicata interrompere e ripartire potrebbe essere un problema, perché il rischio di perdere la strada, azzerare il lavoro fatto e smarrire certezze è enorme. Ripeto: se le cose non erano soddisfacenti, meglio rompere oggi che trascinare incertezze per troppo tempo; ma in questa fase il rischio di sbagliare strada è enorme, e la scelta della nuova rotta da prendere sarà decisiva a tutto il resto della carriera di Quinzi.

Ecco il vero nocciolo della questione… non sbagliare la scelta del nuovo coach e staff adesso. Non esiste una scienza esatta in materia, ed il rapporto giocatore-coach è terribilmente complicato. Serve un’alchimia speciale perché funzioni e generi risultati. Quinzi ha iniziato a lavorare con continuità con la FIT, già dall’inverno scorso con diverse settimane passate a Tirrenia; poi anche la consulenza con Ljubicic. Che ci siano state troppe bocche a parlare, e che questo abbia scoraggiato Medica? O forse insinuato dubbi in Quinzi sulla strada da prendere? Sono solo supposizioni.

L’importante è che la parola dubbio non entri adesso nel vocabolario di Quinzi, perché è potenzialmente devastante. Cambiare è sempre sinonimo di flessibilità ed intelligenza, però per crescere serve una rotta piuttosto certa, a cui dare piccole continue correzioni; cambiare continuamente punti di riferimento porta solo a smarrire la rotta, e perdersi. Se Quinzi deciderà di continuare a lavorare con lo staff della Federazione, non ho assolutamente niente in contrario; spero soltanto che sia la scelta giusta e che si possa innestare un percorso di crescita ancor più forte e vigoroso, perché di cose da migliorare nel suo gioco ce ne sono moltissime.

I due aspetti tecnici dove a mio avviso è necessario che innesti un’altra marcia sono il servizio e la velocità di palla con i fondamentali. Nel tennis di massimo livello possedere un grande servizio è basilare, ed in questo Quinzi è indietro. Nell’ultimo anno ha cambiato tutto, trovando più spinta, maggior fluidità e un movimento più continuo; però non ribalta ancora abbastanza le spalle per conferire peso alla palla, il caricamento non è ottimale e ci sono ancora dei momenti di pausa ed in cui la catena cinetica della spinta si interrompe, generando inefficienze. Inoltre deve assolutamente sfruttare di più l’effetto mancino per aprirsi il campo.
La sua palla nello scambio non è leggera, ma credo che debba aumentarne notevolmente la velocità, soprattutto col dritto. Chi l’ha visto in dure sessioni di allenamento mi raccontava che fila via bella veloce e piuttosto retta; è indispensabile che in partita lasci andare di più il braccio, con un colpo da sinistra meno lavorato quando cerca il vincente. In partita tende ad affidarsi troppo ad un colpo di controllo che però non fa male al rivale, finendo per scambiare tanto e fare molta fatica. La sensazione che è non abbia ancora un fondamentale con cui fare la differenza, eccetto l’accelerazione improvvisa di rovescio piatta, forse il suo miglior colpo ma che negli ultimi match in cui l’ho visto pareva meno precisa e violenta del solito. Senza una soluzione da fondo vincente, che lascia quasi fermo l’avversario dopo essersi aperto il campo non è possibile arrivare davvero in alto nel tour maggiore, dove c’è un livello di atletismo elevatissimo. Quindi indispensabile lavorare su entrambi i fondamentali, per rafforzare quelle accelerazioni di rovescio naturali con cui disegna il campo e aggiungere un dritto più pesante, lungo e continuo; meglio se con angoli stretti mancini insidiosi. Serve migliorare nell’aggressività in risposta per cadere il meno possibile in difesa; serve in genere una tattica più offensiva, più orientata a prendere in mano il match e tirare il ritmo di gioco più che contrattaccare, magari senza disdegnare qualche incursione verso la rete a raccogliere i frutti della spinta. Serve un lavoro mirato a migliorare gli appoggi, per scattare via con più rapidità e scaricare a terra più forza. Serve una mentalità più positiva, per non disperdere inutilmente importanti energie mentali in escandescenze o lamentandosi.
Innestare così tante novità e migliore è un compito impegnativo. Sarà necessario sostenerlo con un coach e uno staff preparato e competente, e che si instauri un clima positivo di fiducia reciproca; e che vengano posti obiettivi ambiziosi di lungo termine, con la capacità di tenere duro e lavorare anche se i frutti non arriveranno subito perché il salto da compiere non è piccolo e la salita molto molto molto ripida.

Personalmente non me la sento di fare un nome di un possibile allenatore. Magari il supporto Federale sarà quello migliore, me lo auguro per il bene di Gianluigi. Nell’universo variegato di professionisti che lavorano nel mondo del tennis ci sono tanti bravissimi coach – anche poco noti come lo era Medica – che potrebbero meritare una chance e possiedono tutto quel che serve per lavorare bene. L’importante è sempre lo stesso: obiettivi chiari e di medio-lungo termine, grande comunicazione, programmazione corretta, capacità di lavorare duramente su tutti gli aspetti del gioco e della prestazione. Servirebbe “un Perlas”: grandissimo lavoratore, maniacale nei dettagli e con un carisma assoluto, tanto da aver elevato in modo esponenziale la prestazione di un talento come Fognini. Federtennis a parte, viste le storie di Fabio, Errani e Pennetta, forse guardare in Spagna non sarebbe così malvagio…


Marco Mazzoni


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67 commenti. Lasciane uno!

Red (Guest) 05-07-2014 03:27

@ carlo (#1043483)

E tutto questo perché è stato battuto da Volandri? #LOL

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carlo (Guest) 17-04-2014 14:03

Secondo me si rischia che la frittata con quinzi sia stata già fatta!!
Dal punto di vista tecnico ha tanti punti da migliorare, ma si quelli si può sempre lavorare.
Per me la frittata é difficilmente recuperabile (mi auguro di sbagliarmi ovviamente!!) dal punto di vista mentale. E’ stata sbagliatissimo quanto fatto dopo la vittoria di wimbledon; dovevano portarlo a giocare lontano dall’italia in modo da farlo concentrare solo sul tennis dal punto di vista tecnico. E invece hanno fatto proprio quello che non dovevano fare, l’hanno fatto giocare nei challenger italiani, dove davanti a bagni di folla per lui i vecchi marpioni del tennis nostrano (volandri in primis) hanno giustamente impiegato tutta la loro esperienza per batterlo. Il peso delle aspettative che hanno fatto vivere al ragazzo in quei mesi sono state pesantissime; aggiungeteci il peso di non aver saputo tenervi testa e avete il quadro della frustrazione che potrebbe essersi creata nel ragazzo e che potrebbe essere difficile da rimuovere e da permettergli di lavorare serenamente.
Spero vivamente di sbagliarmi, ma secondo me quinzi diventerà se gli va bene uno da challenger (e smetterà presto anche!!).

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massimiliano (Guest) 08-04-2014 15:09

Per Quinzi ci vorrebbe un tecnico come Pistolesi, ma chiaramente visti i rapporti di Claudio con la Fit, la famiglia Quinzi una decisione del genere non la prenderà mai.Allora io punterei senza dubbi su Max Sartori che secondo me è un signor tecnico, Seppi quello che doveva fare l’ha fatto non ha più margini, penso che Sartori saprebbe come portare Quinzi nei top 20 nel giro di 4 anni! spero che la Fit non metta Quinzi in mano a Rianna!

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adriano (Guest) 08-04-2014 14:11

il problema più grande di tirrenia è che c’è infantino , che non è italiano che non ha un metodo , che vaneggia e che cerca di girare i migliori talenti italiani ai suoi amici . Credo che GLQ abbia bisogno di serenità e in italia non si trova , troppa pressione su questo talento agonistico e non tennistico .

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CC (Guest) 08-04-2014 13:06

Scritto da Chiara
Che importanza ha una partita di 2 anni fa? Oggi Coric batte i top30.

Batte i top 30 anche se un’ po’ in crisi di risultati poi va a fare futures in Cina,io avrei provato challenger o ATP dato che cosi forte,pure GQ che e’ scarso secondo tanti eppure nelle prossime settimane fara’ challenger in sud america.E ad oggi ha totalizzato 3 punti ATP piu’ di GQ quest’anno.

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Chiara (Guest) 08-04-2014 12:58

Che importanza ha una partita di 2 anni fa? Oggi Coric batte i top30.

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Rentboy (Guest) 08-04-2014 12:51

io vedrei di buon- anzi ottimo- occhio un coach spagnolo di un certo spessore ed esperienza. con buona pace degli esteti e dei palati fini del sito

gente umile e seria, mentalità vincente, col culto del lavoro e della professionalità, abituati a lavorare con ragazzi con le stesse caratteristiche fisico/atletiche degli italiani- e poi molto simili a noi come mentalità e cultura. inoltre darebbe continuità al lavoro fatto finora da Modica

guardate la Errani o Fognini stesso con Perlas il salto di qualità che fatto..

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CC (Guest) 08-04-2014 12:49

Scritto da Mariuz
@ guidoyouth (#1036213)
Lascia stare meglio non rispondere, è certamente un troll che vuole infondere notizie false .. tutti l’hanno vista la partita su Supertennis era infatti la semifinale .. ma non lo capirà mai..

Pure io l’ho vista,poi Coric dati alla mano nel 2014 ha fatto 3 punti in piu’ di GQ e sta settimana e’ in Cina a fare futures e a prendere punti tra virgolette facili scappando dall’Europa,cosi lessi quando ando’ GQ un mese fa.

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andrew_the_first (Guest) 08-04-2014 12:40

si, andrew è un troll e mi ha anche fregato il nickname…

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pibla (Guest) 08-04-2014 12:31

Scritto da Mariuz
@ guidoyouth (#1036213)
Lascia stare meglio non rispondere, è certamente un troll che vuole infondere notizie false .. tutti l’hanno vista la partita su Supertennis era infatti la semifinale .. ma non lo capirà mai..

Così, solo per gioco, ma io son quasi certo che quell’anno fosse Sky a trasmettere semi e finali del Bonfiglio, maschile e femminile, naturalmente potrei anche sbagliarmi…

In ogni caso GQ in semi asfaltò Coric ed in finale batté un russo o giù di lì, credo si chiamasse Ismailov o qualcosa del genere, ma vado a memoria…

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Mariuz (Guest) 08-04-2014 12:19

@ guidoyouth (#1036213)

Lascia stare meglio non rispondere, è certamente un troll che vuole infondere notizie false .. tutti l’hanno vista la partita su Supertennis era infatti la semifinale .. ma non lo capirà mai..

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pibla (Guest) 08-04-2014 12:08

Andrew, per me stai sbagliando.

La partita è stata trasmessa,a me pare da Sky però, ed io l’ho vista Coric stava bene, e però finiamola qui perché cmq. è una partita di un’era geologica fa (perché due anni in qs situaz sono ere geologiche) che ad oggi non ha più alcuna importanza…

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guidoyouth (Guest) 08-04-2014 12:06

Scritto da andrew

Scritto da Mariuz
@ andrew (#1036189)
perchè non dovremmo tifarlo è italiano e un fantastico prospetto

Tifo anche io per Quinzi. Ma non racconto un sacco di frottole come fai tu. Quinzi-Coric non è mai stata trasmessa in tv. Il collegamento tv iniziava dalle semifinali. Pendevamo dai report quotidiani di un paio di utenti che non scrivono più, che ci raccontarono del problema alla gamba del croato. Quinzi in quel periodo era molto più forte di Coric, che quel giorno era anche infortunato. Da allora sono cresciuti in maniera diversa.

coric-quinzi fu la semifinale del bonfiglio, trasmessa in hd su supertennis.
e comunque ci sono i video su youtube e dailymotion.
http://www.dailymotion.com/video/xr4fdt_quinzi-vs-coric-trofeo-bonfiglio-2012-semifinale-livetennis-it_sport

non mi pare proprio che coric fosse menomato, puoi dire che la sua fu una partita piena di errori ma evidentemente era costretto ad andare fuorigiri contro gianlu.

non capisco perchè incapponirsi così su una vecchia partita riportando false informazioni. boh.

55
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andrew (Guest) 08-04-2014 11:41

Scritto da Mariuz
@ andrew (#1036189)
perchè non dovremmo tifarlo è italiano e un fantastico prospetto

Tifo anche io per Quinzi. Ma non racconto un sacco di frottole come fai tu. Quinzi-Coric non è mai stata trasmessa in tv. Il collegamento tv iniziava dalle semifinali. Pendevamo dai report quotidiani di un paio di utenti che non scrivono più, che ci raccontarono del problema alla gamba del croato. Quinzi in quel periodo era molto più forte di Coric, che quel giorno era anche infortunato. Da allora sono cresciuti in maniera diversa.

54
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Mariuz (Guest) 08-04-2014 11:23

@ andrew (#1036189)

perchè non dovremmo tifarlo è italiano e un fantastico prospetto

53
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andrew (Guest) 08-04-2014 11:14

Scritto da Mariuz
@ andrew (#1036167)
prima di spacciare notizie fasulle accertati almeno che la partita non fosse trasmessa in TV Supertennis con commento di Segio Palmieri … hahahhaha

e vai di seconda ballaaaaaa
l’importante è mentire per proteggere Quinzi. Avanti così.

52
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Mariuz (Guest) 08-04-2014 10:41

@ andrew (#1036167)

prima di spacciare notizie fasulle accertati almeno che la partita non fosse trasmessa in TV 😀 Supertennis con commento di Segio Palmieri … hahahhaha

51
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cataflic (Guest) 08-04-2014 10:34

Scritto da andrew

Scritto da mariuz

Scritto da andrew

Scritto da Quinzi Jones

Scritto da Daimir@ PaoloZ (#1035884)Future vinti: Coric 4 – Quinzi 1

scontri diretti se non erro Quinzi – Coric 2-0 con un bel 6-1 6-0 al Bonfiglio…

ma basta. decine di utenti di questo forum hanno visto la partita dal vivo ed hanno sempre spiegato che il giovane croato fosse fasciato ad una gamba ed impossibilitato a muoversi. bastaaaaa

Io come tutti gli altri ho visto la partita e Coric stava benissimo…GQ l’ha semplicemente travolto!!

e vai di ballaaaaa

ma chi se ne frega di una partita di due anni fa???? 😉
stiamo ad oggi va’, che ce n’é abbastanza da parlare!

50
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andrew (Guest) 08-04-2014 10:04

Scritto da mariuz

Scritto da andrew

Scritto da Quinzi Jones

Scritto da Daimir@ PaoloZ (#1035884)Future vinti: Coric 4 – Quinzi 1

scontri diretti se non erro Quinzi – Coric 2-0 con un bel 6-1 6-0 al Bonfiglio…

ma basta. decine di utenti di questo forum hanno visto la partita dal vivo ed hanno sempre spiegato che il giovane croato fosse fasciato ad una gamba ed impossibilitato a muoversi. bastaaaaa

Io come tutti gli altri ho visto la partita e Coric stava benissimo…GQ l’ha semplicemente travolto!!

e vai di ballaaaaa

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mariuz (Guest) 08-04-2014 09:08

Scritto da andrew

Scritto da Quinzi Jones

Scritto da Daimir@ PaoloZ (#1035884)Future vinti: Coric 4 – Quinzi 1

scontri diretti se non erro Quinzi – Coric 2-0 con un bel 6-1 6-0 al Bonfiglio…

ma basta. decine di utenti di questo forum hanno visto la partita dal vivo ed hanno sempre spiegato che il giovane croato fosse fasciato ad una gamba ed impossibilitato a muoversi. bastaaaaa

Io come tutti gli altri ho visto la partita e Coric stava benissimo…GQ l’ha semplicemente travolto!!

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andrew (Guest) 08-04-2014 07:32

Scritto da Quinzi Jones

Scritto da Daimir
@ PaoloZ (#1035884)
Future vinti: Coric 4 – Quinzi 1

scontri diretti se non erro Quinzi – Coric 2-0 con un bel 6-1 6-0 al Bonfiglio…

ma basta. decine di utenti di questo forum hanno visto la partita dal vivo ed hanno sempre spiegato che il giovane croato fosse fasciato ad una gamba ed impossibilitato a muoversi. bastaaaaa

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tom (Guest) 08-04-2014 06:41

sono d’accordo. un coach straniero gli toglierebbe quella pressione mediatica che potrebbe stroncarlo

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mariuz (Guest) 07-04-2014 22:45

Da quel poco che so è visto e sentito a Napoli, Quinzi era sereno e tranquillo, quindi sto divorzio era nell’aria e probabilmente si sente in recupero, credo si possa essere ottimisto per questa trasferta in sud America. ..d’altronde se avesse avuto dubbi sul suo livello sarebbe rimasto a giocare future in Sardegna che avrebbero anche dato punti facili…segnale che almeno su terra si ritiene di un livello superiore. ..speriamo! !

45
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CC (Guest) 07-04-2014 22:26

Scritto da Daimir
@ PaoloZ (#1035904)
Coric ha seguito una programmazione migliore, giocando in Europa e crescendo in fiducia. Scrive su twitter e facebook in prima persona e si responsabilizza, non ha uno staff che parla di lui in terza persona. Dettagli? Forse…

In 2 15000 croati ha fatto una semifinale e un quarto di finale 11 punti totali da inizio anno contro gli 8 di Quinzi,e questa settimana e’ in un 15000 cinese,mi chiedo se e’ cosi piu’ forte di Quinzi perche’ non fa challenger o ATP?

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Quinzi Jones (Guest) 07-04-2014 22:13

Scritto da Salenko

Scritto da Daimir
@ PaoloZ (#1035904)
Coric ha seguito una programmazione migliore, giocando in Europa e crescendo in fiducia. Scrive su twitter e facebook in prima persona e si responsabilizza, non ha uno staff che parla di lui in terza persona. Dettagli? Forse…

Eh vabbè, ma a parte questo quando fai notare che Coric negli ultimi 12 mesi ha fatto sicuramente più progressi stando ai risultati, i tifosi di Quinzi rispondono citando head to head di 2 anni fa quando erano 16enni, oppure che Quinzi “a smesso” (cit.) di giocare futures.
Vaglielo a spiegare tu..

ahah no dai la mia citazione riguardo ai testa a testa era ironica 🙂 rispondendo al dato dei 4 futures a 1 a favore di Coric che per me ha ben poco valore!!per quanto mi riguarda io credo che bisognerà aspettare un pà..non so un paio d’anni per capire chi abbiamo di fronte,per capire chi tra Coric e Quinzi vale di più ma soprattutto chi avrà prospettive da alta classifica

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mariuz (Guest) 07-04-2014 22:10

@ mah (#1035860)

:-)) Claro che sei disinformato dalla A alla Zeta :-))

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intrepid 07-04-2014 22:08

@ Daimir (#1035978)

premetto che coric impressionò anche me quando vidi un suo incontro qualche mese addietro contro berrer perso unicamente per inesperienza nei punti chiave. detto ciò una rondine non fa primavera e va detto che janowicz è certamente un ottimo scalpo ma sta giocando da cani da mesi perdendo un po’ con tutti

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Daimir (Guest) 07-04-2014 21:59

Scritto da intrepid

“20 o 30 punti di differenza nel ranking non vogliono dire nulla e spesso dipendono esclusivamente dalla scelta di tornei in cui ci sono punti facili e poi allo stato attuale anche coric e kokkinakis”

Concordo, non si parla di classifica, ma di vittorie. Match facili come la seconda partita di coppa davis contro il n.21 del mondo?

17 year old Borna Coric has produced a shock five set’s win over world number 21 (CH 14, 2013) Jerzy Janowicz in the second match of Croatia’s Davis Cup tie against Poland. The current junior US Open champion produced 69% first serves in, 7 aces and 35 winners in his marathon 26 62 75 57 64 win. (http://www.tennisworldusa.org/17-year-old-Borna-Coric-Shocks-Janowicz-articolo17107.html)

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intrepid 07-04-2014 21:40

quando si inizia a leggere tutti questi paragoni tra i vari quinzi coric kokkinakis, ecc. vuol dire che la discussione non ha più senso innanzitutto perchè 20 o 30 punti di differenza nel ranking non vogliono dire nulla e spesso dipendono esclusivamente dalla scelta di tornei in cui ci sono punti facili e poi allo stato attuale anche coric e kokkinakis, pur con qualche acuto, continuano a perdere partite contro giocatori considerati scarsi perché non hanno più a che fare con i pari età ed ogni partita è un’insidia. tra le altre cose ho appena finito di vedere in streaming kokkinakis contro ginepri e, pur intravedendo a tratti buonissime potenzialità, allo stato non mi pare tanto avanti a quinzi. sarò ripetitivo ma, a mio avviso, la grossa lacuna che si dovrebbe iniziare a colmare è quella comportamentale (che peraltro il bravissimo mazzoni mi sembra sottovalutare) visto che i suoi pari età non si lasciano certo andare alle sceneggiate che abbiamo visto e di cui si è avuta notizia.

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Salenko (Guest) 07-04-2014 21:33

Scritto da Daimir
@ PaoloZ (#1035904)
Coric ha seguito una programmazione migliore, giocando in Europa e crescendo in fiducia. Scrive su twitter e facebook in prima persona e si responsabilizza, non ha uno staff che parla di lui in terza persona. Dettagli? Forse…

Eh vabbè, ma a parte questo quando fai notare che Coric negli ultimi 12 mesi ha fatto sicuramente più progressi stando ai risultati, i tifosi di Quinzi rispondono citando head to head di 2 anni fa quando erano 16enni, oppure che Quinzi “a smesso” (cit.) di giocare futures.
Vaglielo a spiegare tu..

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Daimir (Guest) 07-04-2014 21:18

@ PaoloZ (#1035904)

Coric ha seguito una programmazione migliore, giocando in Europa e crescendo in fiducia. Scrive su twitter e facebook in prima persona e si responsabilizza, non ha uno staff che parla di lui in terza persona. Dettagli? Forse…

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PaoloZ (Guest) 07-04-2014 20:41

Scritto da Daimir
@ PaoloZ (#1035884)
Future vinti: Coric 4 – Quinzi 1

perchè quinzi dal future vinto a smesso praticamente di giocarli, mentre coric era a caccia di quelli facili
al che dico che non ho voglia di dire maledi coric che è un bel giocatore, ma l’usare sti paragoni sempre e solo per dar contro a quinzi fa capire tante cose del folle mondo delle tifoserie in italia

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Axl 07-04-2014 20:21

Scritto da Daimir
@ PaoloZ (#1035884)
Future vinti: Coric 4 – Quinzi 1

e quindi,dobbiamo battergli le mani??!!che senso hanno sti post proprio non lo capisco…. 🙄

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Quinzi Jones (Guest) 07-04-2014 20:18

Scritto da Daimir
@ PaoloZ (#1035884)
Future vinti: Coric 4 – Quinzi 1

scontri diretti se non erro Quinzi – Coric 2-0 con un bel 6-1 6-0 al Bonfiglio… 😀

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Daimir (Guest) 07-04-2014 20:04

@ PaoloZ (#1035884)

Future vinti: Coric 4 – Quinzi 1

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PaoloZ (Guest) 07-04-2014 19:51

Scritto da Daimir
Borna Coric, più giovane di 7 mesi, ha battuto in Davis Janovicz in 5 set

e perso da cani e porci nei future

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wafer 07-04-2014 19:39

Io attendo il challenger di Santiago sperando di vedere qualcosa, in attesa di sapere il nome di chi avra’ voglia e coraggio di passare 16 ore al giorno seguendo un ragazzino, lontano dall’Italia, per cui isolato.

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rafael (Guest) 07-04-2014 19:26

Vorrei McEnroe almeno sarebbe in grado di migliorare l’approccio mentale alle partite.

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Daimir (Guest) 07-04-2014 19:24

Borna Coric, più giovane di 7 mesi, ha battuto in Davis Janovicz in 5 set

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mah (Guest) 07-04-2014 18:56

@ Mariuz (#1035840)

Bravo tu Sì che sai tutto!!peccato che non ne hai azzeccata una da Tandil, alla fit, allo stage a tirrenia e alla presunta incazzatura di Medica , che è stato semplicemente licenziato dalla famiglia Quinzi x mancanza di RISULTATI e crescita tecnica CLARO???

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Salvatore (Guest) 07-04-2014 18:45

Io ci spero ancora tanto in Quinzi.

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intrepid 07-04-2014 18:09

Scritto da Giuliano da Viareggio
Per Quinzi ci vuole una figura carismatica che lo renda “allenabile” sulla quale lui nutri rispetto ed assoluta sudditanza psicologica.
un nome su tutti : Adriano Panatta

panatta???? 😯 😯 😯
la vedrei un po’ problematica per rapporti… come dire… scarsamente cordiali con la fit, per usare un eufemismo :mrgreen:
discorso analogo vale per pistolesi, temo

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sabri1977 07-04-2014 18:07

Scritto da Salvo
Che .alle con quinzi e wimbledon… ma che ha fatto dopo?

ha aperto un negozio di sveglie :mrgreen:

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Mariuz (Guest) 07-04-2014 18:00

Io ho il timore che l’avvicinamento della FIT abbia portato effetti molto negativi … fintanto se ne stava ad allenarsi a Tandil e giocava in Sud America era tranquillo e faceva passo passo tanti progressi.
Lo stage fatto a Tirrenia è stato negativo sotto molti punti di vista: la corte fatta dalla Fit che avrà fatto incavolare Medica e l’illusione di essere già pronto per i campo veloci e la conseguente programmazione scriteriata … speriamo che questo nuovo allenatore-accompagnatore sia di buon supporto, in attesa di trovare un coach di peso che abbia voglia di investire su di lui, possibilmente lontano dall’Italia e dalla Fit.

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Roby (Guest) 07-04-2014 17:40

Secondo me la separazione è frutto dei risultati non esaltanti del finire dello scorso anno e dall’inizio di questo. È come quando lasci un lavoro in genere si dice sempre: motivi familiari. Spero proprio vhe GQ trovi un coach all’altezza perché la prima volta che lasciò Mefica attraversò un periodo nerissimo…

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Giuliano da Viareggio (Guest) 07-04-2014 17:18

Per Quinzi ci vuole una figura carismatica che lo renda “allenabile” sulla quale lui nutri rispetto ed assoluta sudditanza psicologica.
un nome su tutti : Adriano Panatta

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zedarioz 07-04-2014 17:09

I problemi di Quinzi ho l’idea che vengano da lontano.Troppe aspettative, troppa pressione. Ma chi l’ha creata? Non dite che se l’è creata da solo con gli ottimi risultati da junior. Lo sanno anche i muri che le vittorie da junior non sono un’ipoteca sul futuro da pro. Vi ricordate che Medica mise in giro la voce che a 16 anni Quinzi vinceva un set con un giocatore intorno al n.150 del mondo? E gli obiettivi sempre altissimi e basati sulle classifiche? Dichiarati da loro, non dai giornali: n. 1 junior, nei primi 600 entro il 2012, vincitore di challenger entro il 2013. Questi obiettivi intermedi possono aver generato in Quinzi e family l’aspettativa di una crescita continua, esponenziale. Invece la dura realtà del professionismo l’ha messo di fronte a fasi di involuzione o di stallo. Qualcuno si era illuso, e ora di fronte alle difficoltà sembra che si sia rotto qualcosa. Non sapremo mai la verità ma gli errori di comunicazione sono stati evidenti e hanno generato un meccanismo negativo. C’è tutto il tempo per mettere a posto le cose.Concordo con l’indicazione della scuola spagnola, ma non per il lato tecnico, soprattutto per il lato professionistico. L’approccio al lavoro degli spagnoli e alla guida dell’attività professionistica sono decisamente migliori. Starace e Volandri se fossero nati in spagna avrebbero avuto la stessa carriera? Anzi, ancora meglio… Ferrer e Robredo se fossero nati in italia sarebbero andati a Trani invece che a Toronto.

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cataflic (Guest) 07-04-2014 16:59

Bell’articolo che sottoscrivo completamente!
Soprattutto la parte in cui parla di velocità di palla e servizio.
Il resto per me fa da contorno e se sarà un campione o un giocatore qualunque dipende tutto da queste due variabili.
Non sbagliare non basta più a livello chalenger…o ci mette in mezzo dei vincenti con continuità o alza la velocità del tutto(io credo la seconda).

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PaoloZ (Guest) 07-04-2014 16:25

alcuni mesi fa intervistarono bollettieri e gli chiesero delle possibilità di quinzi di diventare campione.
ora si puo’ dire di tutto di bollettieri, in effetti è un personaggio “particolare”, ma è chiaro che di campioni se ne intende.
disse ,piu’ o meno, che quinzi come tutti i prospetti, dovrà affrontare momenti difficilissimi, e le possibilità di diventare campione dipenderanno da come si affrontano questi “frangenti”, della capacità di non abbattersi e di lavorare con entusiasmo proprio in quei momenti. Beh uno di questi è arrivato, pertanto in bocca al lupo caro gianluigi, prenditi tutto il tempo che ti serve per fare le scelte migliori.

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ROBBIE22 (Guest) 07-04-2014 16:21

Un solo nome: Riccardo Piatti.

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bunga bunga 07-04-2014 15:27

the end….

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Emanuele (Guest) 07-04-2014 15:20

Articolo interessante e ben scritto, complimenti. Chiunque sarà il coach ingaggiato dal team Quinzi, ci saranno molte più persone che diranno che quel coach è stata una scelta sbagliata rispetto a quelli che diranno che è stata la scelta giusta. I critici, gli esperti e i tecnici a parole non mancano mai, specie in Italia.
Concordo con l’autore dell’articolo che a livello giovanile sia meglio avere una guida ferma piuttosto che cambiare tanti coach. Ma lasciamo lavorare Gianluigi…la base del 18enne marchigiano è ottima e questo è sotto gli occhi di tutti. Il lavoro se fatto bene pagherà ma sono tante le varianti da conosiderare per la carriera di un giovane in ascesa: la prima è sicuramente la salute e la carenza di infortuni, poi viene tutto il resto. I bilanci forse andrebbero fatti anno dopo anno, e non partita dopo partita, scelta dopo scelta. Forza Gianluigi!

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pibla (Guest) 07-04-2014 15:19

@ guidoyouth (#1035752)

Non mi risulta sia molto “allenabile” nel senso che intendi tu, anche per questo sarebbe necessaria una figura carismatica, in cui GQ possa riporre quella fiducia necessaria per metter mano al lavoro tecnico che c’è da fare…

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andrew (Guest) 07-04-2014 15:14

chi me lo riassume?

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guidoyouth (Guest) 07-04-2014 14:59

articolo molto interessante anche se speravo che mazzoni avesse notizie più fresche e approfondite su quanto successo (anche se ormai riguarda il passato ed ha poca importanza).
gq ha stradominato gli anni juniores nutrendosi di vittorie come un cannibale.
mi interesserebbe sapere se è un tennista facilmente allenabile o no.
per facilmente allenabile intendo un matteo donati, che a sentire puci è sempre molto aperto alle novità e non si fa problemi a tirare 2 metri fuori dal campo se ha come obbiettivo quello di modificare anche radicalmente un colpo.
chissà se gq è un tennista facilmente allenabile o se la vittoria ad ogni costo è ancora in cima ai suoi pensieri.
tecnicamente gli aspetti da migliorare/introdurre sono tantissimi, non possiamo negarlo:
– appoggi sicuri (gioca da dio su erba perchè è abituato a stare sulle uova)
– rovescio in top
– rovescio in back
– drop shot?
– dritto diagonale senza avvitarsi
– tempo e caricamento gambe su servizio

ha innata una straordinaria incoscienza agonistica che ne fa un grandissimo combattente. con questa qualità si possono raggiungere traguardi pazzeschi.
speriamo che possa trovare una guida che lo riesca a plasmare per il meglio, di sicuro gli serve una figura MOLTO autorevole che lo convinca a non lasciarsi più andare in atteggiamenti irrispettosi verso gli avversari.

forza gq, hai un talento incredibile ma per metterlo in luce dovrai fare un lungo cammino.

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annacone (Guest) 07-04-2014 14:54

Considero una banalità il fatto di dire che anche Federer a 17 anni (Quinzi ne ha 18 comunque) spaccasse racchette. Quanti ce ne è di Federer. Quanti invece hanno continuato a spaccare racchette (Nargiso docet). Direi che statisticamente non sia un paragone da fare, EPPURE CI CASCANO TUTTI. Lasciamo stare Federer che spaccasse pure racchette alla sua età, ma di Federer ne nasce uno ogni 50 o 100 anni. Quinzi è uno normale che spacca racchette, insulta, parla, gesticola, dice parolacce ecc, si distrae, insomma è infantile, come forse deve esserlo uno della sua età. Quindi uno normale (Federer era normale solo in questo, ma come gioco e talento lo vogliamo paragonare a Quinzi?). Inoltre Federer si allenava in Svizzera, Quinzi in Italia, scelta scellerata. Si è visto che Fognini dà qualche segnale di maturazione a 27 anni dopo che si allena da due o tre con uno spagnolo. VIA DALL’ITALIA, DA TIRRENIA, DA QUEI PRESUNTUOSI E INCAPACI DEL TENNIS ITALIANO.

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kicks (Guest) 07-04-2014 14:53

articolo assai interessante. circa 1 anno fa riportavo pacatamente alcune perplessità sul gioco di quinzi espresse da alcuni maestri (sostanzialmente le stesse dell’articolo) venendo attaccato in maniera virulenta come “antiquinzi”. Spero che il nuovo allenatore lavori per dotarlo di un winner all’altezza delle ns. ambizioni.

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look71 (Guest) 07-04-2014 14:45

complimenti per il bellissimo articolo che e’ stato scritto………….
l’unica cosa che consiglierei a quinzi e’ di lasciar perdere la
FEDERAZIONE o coach italiani……….. lui ha bisogno di un allenatore
alla PERLAS che lo segua in maniera costante e personalizzata……….
Quinzi ha un grande potenziale………… speriamo che non venga
buttato via come con la GIORGI……
Forza Quinzi……………..

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giovanni (Guest) 07-04-2014 14:42

Deve rimanere in Italia. Hanno fatto bene. La struttura federale di Tirrenia potrà essergli molto utile. Basta con sta Spagna. Ne farebbero un altro terraiolo. Fognini è un talento naturale e il contributo spagnolo gli è stato utile,in parte,sulla mentalità.
Abbiamo il buon esempio della Giorgi,capace finalmente dopo una vita travagliata,di aver trovato serenità a Tirrenia. La fit sta cercando di tenere in Italia i nostri più emergenti talenti

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Koko (Guest) 07-04-2014 14:24

Potrebbe andare in una accademia Francese! Non mi convince una eccessiva spagnolizzazione di uno con le caratteristiche di Quinzi. Diventerebbe un Ferrer più sgraziato perchè troppo più alto. E’ più sul tipo di Chardy!

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ross (Guest) 07-04-2014 14:18

Credo che il migliore al momento possa essere Pistolesi ma devono fare uno sforzo, lui e la federazione, per riavvicinarsi.

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Saverio (Guest) 07-04-2014 14:16

Ci vuole il sistema spagnolo, non so un Brughera potrebbe essere utile e formativo per la crescita di Quinzi.

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zagortenay 07-04-2014 14:14

Come al solito bellissimo articolo mister Mazzoni! 😀
Però, come già accennato proprio nell’articolo, il mondo Italico del tennis si è attaccato veramente in modo quasi “morboso” alle vicende di questo ragazzo che secondo me ha anche bisogno di tranquillità e di essere lasciato, tra virgolette, in pace!
A cominciare anche da questo portale che per ogni minima mossa o incontro o cavolata del ragazzo,gli dedica post, commenti,critiche,e chi più ne ha più ne metta! 😕

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lorenzob79 (Guest) 07-04-2014 13:57

Pistolesi Pistolesi Pistolesi!

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Francesco (Guest) 07-04-2014 13:51

Articolo interessante…

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Gianni (Guest) 07-04-2014 13:50

Spero che sia Ljubicic il nuovo allenatore. Una guida così forte potrebbe solo far bene.

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Salvo (Guest) 07-04-2014 13:34

Che .alle con quinzi e wimbledon… ma che ha fatto dopo?

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