Il racconto di Paolo Silvestri di uno dei maggiori tornei stagionali Altro, ATP, Copertina

La scatola magica di Madrid, storia e curiosità del più importante torneo spagnolo

22/04/2024 12:54 28 commenti
La Caja Magica di Madrid
La Caja Magica di Madrid

Madrid è meravigliosa ed ha tutto. Tutto meno un fiume. Intendo un fiume come il Tevere, il Tamigi o la Senna, di quelli che solcano il centro di una città e ne raccontano la storia, come una cicatrice sulla pelle. A dire il vero un piccolo fiume c’è, il Manzanares, che lambisce tangenzialmente la capitale ed accoglie nel parchetto omonimo, nel quartiere periferico di San Fermín, la Caja Mágica, un parallelepipedo che da lontano sembra un padiglione industriale, ma che ospita uno dei tornei più importanti della stagione sulla terra. L’ideatore del torneo e proprietario fino al 2021 (quando l’evento fu acquisito dalla nota multinazionale IMG) è un personaggio davvero peculiare e notissimo nel giro: Ion Tiriac. Da un’infanzia ai limiti della povertà nella Romania degli anni quaranta, è divenuto uno degli uomini d’affari più ricchi e potenti del mondo, a capo della Tiriac Holding, che spazia dai servizi bancari e assicurativi, a quelli immobiliari, automobilistici ed aerei, solo per citarne alcuni. La rivista Forbes lo inserì nel 2007 nella mitica lista dei multimiliardari del pianeta grazie a un patrimonio con cui, tanto per dirne una, ha riunito una collezione d’auto con più di 250 modelli esclusivi, che è anche un museo visitabile nella città di Bucarest.

La sua rampa di lancio fu lo sport, prima come giocatore di hockey su ghiaccio (partecipò anche alle olimpiadi invernali di Innsbruck ’64) e poi di tennis, dove raggiunse discreti risultati soprattutto in coppia con Nastase, con cui vinse anche il Roland Garros nel 1970, per poi dedicarsi, dopo il ritiro, all’attività di coach e/o manager a fianco di giocatori del calibro di Vilas, Becker, Ivanisevic o Leconte. Il suo indubbio talento per gli affari è sempre andato a braccetto con una creatività e un gusto quasi visionario per l’innovazione e così, quando nei primi anni duemila ci fu un rimpasto nelle categorie dei tornei con la creazione degli ATP Masters Series (derivati dai precedenti Super 9), acquistò i diritti per poterne disputare uno a Madrid sul cemento indoor che, nel 2009, si spostò sulla terra rossa nell’attuale sede della Caja Mágica, nome assai azzeccato perché in questi anni è stata una “scatola magica” ricca di sorprese e di innovazioni, più o meno riuscite.

Il nome dato alla struttura riflette l’idea del suo creatore, l’architetto francese Dominique Perrault, il cui progetto non poteva essere più lontano dall’eleganza dei gesti bianchi: un cubo di cemento, acciaio, alluminio e vetro, una struttura multifunzionale che si potesse aprire per originare “magicamente” un nuovo spazio, da indoor a outdoor. Quello che voleva anche essere il fiore all’occhiello per la candidatura di Madrid ai Giochi Olimpici del 2012, fu inaugurata nel maggio del 2009 con un concerto di Lenny Kravitz, per poi essere scenario in questi anni di eventi, incontri di basket, padel e pallamano (sport molto popolare in Spagna) e anche, nel 2019, della prima edizione della Coppa Davis nel nuovo (e discutibile) formato, ma soprattutto sede dell’attuale Masters 1000, sia in categoria maschile che femminile.

Il complesso ideato da Perrault può piacere o no, ma indubbiamente è notevole architettonicamente e a suo modo unico. Il centrale, dedicato al mitico Manolo Santana, ha una capacità di 13.000 posti e un tetto retrattile capace di coprire il campo in meno di mezz’ora, sistema di cui sono dotati anche i due campi secondari, entrambi con 2.500 posti. Questa zona semi-indoor (che costituisce la Caja Mágica vera e propria) è avvolta in una sorta di rete metallica che consente la filtrazione della luce naturale, una sorta di rivisitazione in chiave moderna del principio delle camere oscure, non a caso anticamente definite “scatole magiche”. L’area è completata da una decina di campi all’aperto disposti a entrambi i lati di un lungo corridoio sopraelevato che è, in base alla mia esperienza come spettatore, la zona migliore del torneo, seguita dai due campi secondari interni. Il centrale invece presenta due grandi inconvenienti: uno spazio eccessivo dedicato ai palchi VIP e soprattutto le fitte zone d’ombra che si creano a fondocampo e che, soprattutto nelle dirette TV, sembrano quasi inghiottire “magicamente” i giocatori quando la struttura è aperta.

Ma questa non è l’unica polemica che ha accompagnato la storia del torneo, terreno fertile per le sperimentazioni del suo proprietario, alla ricerca anche, naturalmente, di pubblicità. Una è la famosa proposta della terra blu nell’edizione del 2012, considerata più “telegenica” di quella rossa, una scommessa persa anche per l’opposizione tenace degli addetti ai lavori e della maggior parte dei giocatori, a cominciare da Nadal e Djokovic. Secondo me non era poi un’idea così strampalata come si presentò a suo tempo: il problema fu che i campi furono realizzati male, la terra risultò troppo scivolosa, un problema che non aveva a che fare direttamente con il colore, ma le due questioni si ingarbugliarono e ai detrattori non mancarono gli argomenti per stroncare la proposta di Tiriac. L’altra polemica, di maggiore peso perché esula dall’ambito strettamente tennistico, è quella legata alle modelle raccattapalle nei match più importanti del torneo. È vero che, per par condicio, si sono proposti anche i modelli maschi negli incontri femminili, ma risulta comunque una scelta a mio avviso piuttosto sfasata di questi tempi, in cui si cerca giustamente di evitare stereotipi sessisti o che, perlomeno, si prestino a essere interpretati come tali. L’anno scorso, per non andare troppo lontano nel tempo, si scatenò un nuovo dibattito al riguardo, amplificato, come no, dalle reti sociali. Di fronte alla sobrietà dei modelli (polo, bermuda e cappellino), le modelle si presentarono con minigonna e top e, in seguito alle lamentele di Pilar Calvo, segretaria della Asociación para mujeres en el deporte profesional, il completino fu sostituto con un’alternativa più discreta. Ma non è la prima volta che la questione travalica i limiti strettamente sportivi: già nel 2006 il governo socialista dell’allora presidente Zapatero aveva rivolto una lettera aperta al direttore Manolo Santana, in cui si denunciava che le modelle apparivano “come semplici oggetti decorativi”.

Al di là di tutte queste polemiche, quello che ora si conosce come Mutua Madrid Open, è divenuto un classico nella stagione europea su terra battuta, anche se, per via dell’altitudine di Madrid (667 metri s.l.m.) potrebbe forse rappresentare un piccolo ostacolo in vista della preparazione dello slam parigino. L’edizione che sta per cominciare pare molto interessante, soprattutto in campo maschile, dove è più che mai in atto un cambio generazionale, con Federer già in pensione, Djokovic assente e Nadal convalescente. Si tratta, manco a dirlo, dei tre giocatori che vantano il maggior numero di vittorie nel torneo, i tre grandi che hanno dominato per anni le scene del tennis mondiale. Ma è davvero arrivato il momento di lasciare spazio alle nuove leve.

Paolo Silvestri


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28 commenti. Lasciane uno!

Losvizzero 23-04-2024 00:22

Sì ok bello tutto ma manca il mare!
E comunque io rivoglio la terra blu era fantastica! E poi la pallina gialla si vedeva pure benissimo

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+1: Paolo Silvestri
Koko (Guest) 22-04-2024 16:10

Scritto da Giampi
Un appunto, le modelle e i modelli sono elementi decorativi..alle sfilate di moda appaiono algidi e inespressivi perchè il protagonista è l’abito..stereotipi sessisti? Tralascio le trasmissioni, mi pare su real time, le cui partecipanti sono completamente nude e solo alla fine si vede il volto ma basta aprire un giornale e dopo l’articolo sull’ennesimo naufragio dei migranti c’è una bella pubblicità con donne in mutande, se possibile, pure trasparenti..gran passo avanti da quando negli anni 60′ le donne andavano in chiesa con il fazzoletto in testa…

Non sono d’accordo con raccattapalle comunque adulti o adulte. E’ una tipologia di servizio in cui agilità e voglia di vedere i propri miti tennistici da vicino devono prevalere. Mettendoci universitari barbuti (leggermente fuori corso) che arrotondano e modelle si evidenzia un “professionismo” ridicolo per quella funzione! Sono come najoni di un tempo che facevano il militare a 26 anni!

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Markux (Guest) 22-04-2024 15:21

La Caja Magica può piacere o non piacere come scrive Paolo Silvestri ma rimane un Ecomostro e anche dei più brutti a livello Europeo, insieme alle Vele di Napoli. Che tristezza.

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Maga (Guest) 22-04-2024 15:07

La scatola magica di Madrid è esteticamente orrenda.

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marvar (Guest) 22-04-2024 14:55

Strutture moderne.. Tutto perfetto..gran 1000….Se paragoniamo con Roma la differenza è enorme..sotto tutti i punti di vista

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-1: Thetis.
tinapica 22-04-2024 14:22

Scritto da Scaino
@ tinapica (#4014605)
Per la precisione gli Internazionali d’Italia sono nati a al TC Milano
nel 1930 (vincitore il mitico Tilden) e lì si sono svolte le prime cinque edizioni.
Nel 1935 il torneo maschile si è svolto nella Roma mussoliniana, poi non si è più disputato.
E’ ripreso solo 15 anni più tardi, nel 1950.
Montecarlo risale al 1897.

@ Scaino (#4014675)

Grazie per la precisazione.
Più o meno era quel che ricordavo:
sapevo che le prime edizioni si disputarono al circolo attualmente chiamato “Bonacossa” a Milano, che è lo stesso che ospita il Bonfiglio;
e sapevo che poi si spostò a Roma già negli anni ’30;
non volli andare a controllare, e non ricordai che ne fu disputata un’unica edizione romana anteguerra, ma mi fido.
Resta sempre il fatto che sono quasi 90 anni che si disputa a Roma.
Se non è un’antica tradizione questa….

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Giampi 22-04-2024 14:18

Un appunto, le modelle e i modelli sono elementi decorativi..alle sfilate di moda appaiono algidi e inespressivi perchè il protagonista è l’abito..stereotipi sessisti? Tralascio le trasmissioni, mi pare su real time, le cui partecipanti sono completamente nude e solo alla fine si vede il volto ma basta aprire un giornale e dopo l’articolo sull’ennesimo naufragio dei migranti c’è una bella pubblicità con donne in mutande, se possibile, pure trasparenti..gran passo avanti da quando negli anni 60′ le donne andavano in chiesa con il fazzoletto in testa…

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tinapica 22-04-2024 14:17

Scritto da ilpallettaro

Scritto da tinapica
@ SlamdogMillionaire (#4014520)
@ Scaino (#4014575)
Discutiamo pure su quale sia più importante tra Monte-Carlo e Roma (che comunque ha le sue radici nei tardi anni ’30 del secolo scorso, mica pizza e fichi…ed io per mero spirito nazionalistico-sciovinista prendo le parti del Foro Italico).
Io ci aggiungo anche Barcellona ed Amburgo.
L’importante è che sia chiaro che Madrid è un torneo di seconda fascia, gonfiato solo da una valanga di soldi.
Questo, in concreto, si chiamerebbe corruzione da un lato (quello di Tiriac) e meretricio dall’altro (quello dell’ATP), ma cosi va il mondo, purtroppo.

il professionismo è tale perché la prestazione viene retribuita. percui sì, l’aspetto monetario è quello che conta.
se vuoi vedere del tennis amatoriale, basta andare al circolo.

@ ilpallettaro (#4014740)

Ma che scrive? Amatoriale? Professionismo?
Non ho certo scritto che i giocatori non debbano essere pagati (anzi, a tal proposito c’è un annoso dibattito su quanto degli introiti -troppo?- le organizzazioni tengano per sè e su quanto -poco?- ridistribuiscano a favore di chi va in campo).
Ho scritto che il prestigio e l’importanza di un torneo non devono essere misura di quanto chi lo organizza paghi, arrivando al limite della corruzione, a chi debba attribuire, arrivando all’esercizio di una sorta di prostituzione imprenditoriale, un censo inferiore o superiore rispetto agli altri, anche quando questi altri hanno una Storia, un albo d’oro, una Tradizione tali che non dovrebbe consentire di equivocare su quale sia il più importante.
L’amatorialità nulla c’entra. C’entra invece -e molto- una visione della vita (che il gioco del tennis è parte della vita) che non leghi tutto solo al denaro, visione che evidentemente Lei non condivide.

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Paolo Silvestri 22-04-2024 13:57

@ Giuzz (#4014824)

Grazie mille!!!

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Giuzz (Guest) 22-04-2024 13:26

Articolo originale e molto interessante. È stato un piacere leggerti. Complimenti.

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+1: Paolo Silvestri
Paolo Silvestri 22-04-2024 12:41

@ selandcn (#4014595)

@ RBA (#4014461)

Anche quella di Cipolla su Roddick!

18
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Paolo Silvestri 22-04-2024 12:38

@ tinapica (#4014598)

Ahahaha, acconsento!!!

17
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+1: tinapica
Paolo Silvestri 22-04-2024 12:37

@ selandcn (#4014595)

Grazie!

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ilpallettaro (Guest) 22-04-2024 12:33

Scritto da Onurb
Non ha senso parlare di torneo più importante di un altro a livello di master1000…..danno tutti gli stessi punti…sono tutti uguali….

l’importanza di un torneo pro sono i soldi e i punti, che poi sono soldi futuri perché consentono di partecipare ai tornei dove si viene pagati di più.
chi viene infastidito da questa cosa, può seguire la squadra del proprio circolo, può andare a vedere un bell’incontro di serie d1 tra tc roncobilaccio e tc bruscoli

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SlamdogMillionaire (Guest) 22-04-2024 12:32

Scritto da Onurb
Non ha senso parlare di torneo più importante di un altro a livello di master1000…..danno tutti gli stessi punti…sono tutti uguali….

no. non puoi paragonare bercy con IW per esempio. o Madrid con Roma.

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+1: tinapica
ilpallettaro (Guest) 22-04-2024 12:29

Scritto da tinapica
@ SlamdogMillionaire (#4014520)
@ Scaino (#4014575)
Discutiamo pure su quale sia più importante tra Monte-Carlo e Roma (che comunque ha le sue radici nei tardi anni ’30 del secolo scorso, mica pizza e fichi…ed io per mero spirito nazionalistico-sciovinista prendo le parti del Foro Italico).
Io ci aggiungo anche Barcellona ed Amburgo.
L’importante è che sia chiaro che Madrid è un torneo di seconda fascia, gonfiato solo da una valanga di soldi.
Questo, in concreto, si chiamerebbe corruzione da un lato (quello di Tiriac) e meretricio dall’altro (quello dell’ATP), ma cosi va il mondo, purtroppo.

il professionismo è tale perché la prestazione viene retribuita. percui sì, l’aspetto monetario è quello che conta.
se vuoi vedere del tennis amatoriale, basta andare al circolo.

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Scaino 22-04-2024 11:59

@ tinapica (#4014605)

Per la precisione gli Internazionali d’Italia sono nati a al TC Milano
nel 1930 (vincitore il mitico Tilden) e lì si sono svolte le prime cinque edizioni.
Nel 1935 il torneo maschile si è svolto nella Roma mussoliniana, poi non si è più disputato.
E’ ripreso solo 15 anni più tardi, nel 1950.
Montecarlo risale al 1897.

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Onurb (Guest) 22-04-2024 11:36

Non ha senso parlare di torneo più importante di un altro a livello di master1000…..danno tutti gli stessi punti…sono tutti uguali….

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SlamdogMillionaire (Guest) 22-04-2024 11:28

Scritto da Scaino
@ SlamdogMillionaire (#4014520)
Montecarlo ha molta più storia di Roma.

Montecarlo è uno stato di 3 metri quadrati buono solo per pagare meno tasse.
il torneo è più vecchio di quello di Roma ma ciò non vuol dire che abbia più storia.
inoltre io ho parlato di importanza. oggi Roma è un torneo più importante di montecarlo. basta che vai a vedere l’albo d’oro degli ultimi anni

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tinapica 22-04-2024 11:21

@ SlamdogMillionaire (#4014520)

@ Scaino (#4014575)

Discutiamo pure su quale sia più importante tra Monte-Carlo e Roma (che comunque ha le sue radici nei tardi anni ’30 del secolo scorso, mica pizza e fichi…ed io per mero spirito nazionalistico-sciovinista prendo le parti del Foro Italico).
Io ci aggiungo anche Barcellona ed Amburgo.
L’importante è che sia chiaro che Madrid è un torneo di seconda fascia, gonfiato solo da una valanga di soldi.
Questo, in concreto, si chiamerebbe corruzione da un lato (quello di Tiriac) e meretricio dall’altro (quello dell’ATP), ma cosi va il mondo, purtroppo.

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tinapica 22-04-2024 11:14

Paolo Silvestri: per quel “e discutibile” tra parentesi vorrei, idealmente, abbracciarla.
Me lo consente?

8
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+1: Paolo Silvestri
selandcn 22-04-2024 11:12

Articolo gustoso, un racconto con aneddoti interessanti di cui non sapevo molto

7
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+1: Paolo Silvestri
selandcn 22-04-2024 11:12

Articolo gustoso, un racconto con aneddoti interessanti di cui non sapevo molto

6
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+1: Paolo Silvestri
Scaino 22-04-2024 10:55

@ SlamdogMillionaire (#4014520)

Montecarlo ha molta più storia di Roma.

5
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+1: tinapica
SlamdogMillionaire (Guest) 22-04-2024 10:05

I tornei importanti sulla terra rossa sono Roma e Parigi.
Tutto il resto è noia
No, non ho detto gioia
Ma noia, noia, noia
Maledetta noia

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+1: tinapica
Thiago (Guest) 22-04-2024 09:45

Bel pezzo. Il problema per me sono le condizioni troppo diverse da Roma e poi Parigi. Per assurdo, essendo un torneo con i campi coperti, sarebbe meglio invertirlo con Monte Carlo. O meglio ancora… far diventare un 1000 Barcellona che ha grande storia e Madrid evento indoor al posto di Bercy in autunno.

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+1: Igo, Paolo Silvestri, Aio051174
il capitano 22-04-2024 09:28

Grandi eventi, grande architettura, grandi campioni, soldi che girano, belle donne, in sostanza il paese dei balocchi.

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+1: Emma_Woodhouse
RBA (Guest) 22-04-2024 08:35

ricordiamo sempre le vittorie di don nalbandian nel 2007 su duro e roger su azzurro 2012

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+1: il capitano