Buon compleanno Richard! Copertina, Generica

Richard Gasquet: Un grande, non solo d’età

18/06/2023 19:59 30 commenti
Richard Gasquet all'età di nove anni
Richard Gasquet all'età di nove anni

Buon compleanno, Richard Gasquet!
Oggi il tennista francese dal noto rovescio, mirabile ed elegante come il Pont Vieux della occitanica città natale di Béziers, festeggia i 37 anni, confermando la sua longevità tennistica: è il quarto tennista in attività con più vittorie, dopo Nole, Nadal (ancora per poco) e Murray. Il 15 giugno, vincendo a Stuttgart contro Tsitsipas, ha conseguito la sua 600esima vittoria in carriera. Una vita per il tennis: suo unico, grande amore. Geneticamente portato per questo sport, è figlio unico di 2 maestri di tennis che precocemente, a 4 anni, introducono il loro bimbo, con una racchetta in mano, nel tennis club di Sérignan; a 9 anni l’enfant prodige è già sulle copertine, oggetto di pressanti aspettative, presentato come il campione che la Francia attende.

“Le petit Mozart du tennis français” è un ragazzo pieno di talento che adora giocare nel club con i suoi amici, mentre consegue risultati sorprendenti: Campione del Mondo junior all’età di 16 anni e capace di battere a 18 anni a Montecarlo il numero 1 Roger Federer …
Verrebbe da chiedersi: è dunque lui il puro talento del tennis? Dai risultati non lo è. L’ultima partita contro Struff dimostra la sua discontinuità. Se poi si analizzano i titoli conquistati, Gasquet ha vinto ‘solo’ 16 titoli ATP della categoria 250, l’ultimo nel torneo australiano di Auckland, nella finale del 14 gennaio di quest’anno contro il britannico Cameron Norrie; nessuno Slam o 1000 vinti nella pur lunga carriera. Ha un anno più di Nole ed è numero 55 nel ranking, il cui record, come n. 7, è stato raggiunto nel 2007. Perché dunque Richard Gasquet riesce ad appassionare tanto il pubblico?

I francesi lo hanno onorato come moderno ‘’moschettiere”, insieme a Tsonga, Simon e Monfils. Se si osserva il pubblico nelle partite del francese, si notano tanti maturi appassionati, pronti a sostenerlo e ad incoraggiarlo, riconoscendosi certamente più in lui che nei grandi, irraggiungibili miti Roger, Nadal e Nole.
Umberto Eco avrebbe potuto scriverne la fenomenologia: Richard Gasquet, come Mike Bongiorno, convince il pubblico, che lo vede come un esempio vivente e trionfante di discreto giocatore. Non provoca complessi di inferiorità e viene quasi da pensare che sarebbe facile giocare come lui, vincere di tanto in tanto belle partite e tornei di media importanza con la perseveranza e la generosità. Il pubblico, non solo francese, lo ripaga per questa illusione e gli è grato, amandolo. A maggio, al Roland Garros, prima di essere sconfitto, ha tenuto testa per più di 3 ore, fino al quinto set, al giovane connazionale Arthur Rinderknech, e il pubblico del Suzanne Lenglen era tutto per lui. È quasi facile rispecchiarsi in Gasquet, perché rappresenta un ideale raggiungibile: il tifoso tennista, in particolare quello attempato, lo percepisce come un giocatore di livello ‘normalmente discreto’, soprattutto ora che la sua voce matura esprime la fatica nei colpi più impegnativi. È uno dei pochissimi tennisti che mette da sé l’overgrip sull’impugnatura della sua racchetta durante le pause, come fa ognuno di noi. È il tennista che si curva nella battuta come apparentemente potrebbe fare un qualunque giocatore classificato…È il vincente che non ti aspetteresti, che ti sorprende e ti fa pensare che anche tu, con qualche sforzo, potresti vincere le tue partite. È anche l’atleta incostante che al turno successivo, dopo una esaltante vittoria, ti delude, a cui perdoni il tuo stesso limite, la stessa umanità.
Perché i tifosi amano vedere Gasquet? Per vederlo vincere, come qualche giorno fa a Stuttgart, contro Tsitsipas, 24 anni e n. 5 del mondo. Per il piacere di assistere a colpi sorprendenti, vari e creativi, di estrema bellezza, che coi suoi movimenti fa sembrare facili: lungolinea vincenti di rovescio a una mano, sua firma d’artista, che incantano; volée che strappano l’applauso; palle corte improvvise che sorprendono l’avversario; eccezionale sensibilità di mano, ampi gesti eleganti e leggeri, di lenta naturalezza. Solido, pochi errori, corretto e controllato nelle reazioni anche quando lo svedese Mikael Ymer all’ATP di Lyon gli ruba un’opportunità polemizzando eccessivamente con il giudice di sedia, qualche giorno prima che lo stesso venga squalificato e multato per aver colpito violentemente la sedia di un altro arbitro durante la partita con Arthur Fils (Nemesi sportiva?).

Sentiamo un senso di rispetto totale per un tennista di talento che ha fatto la sua parte di storia del tennis, il tennista timido dei tornei minori, dall’aria modesta ma tenacissimo, specializzato nell’impegnare a fondo i suoi avversari, emerso ai tempi difficili di Federer e Nadal con cui si è più volte misurato.
Non è adatto al tennis attuale, muscoloso e di potenza, ma gioca un tennis prezioso e davvero bello da vedere. Gasquet ha curato la tecnica del gioco e la creatività più che il suo fisico in palestra. Ciò non toglie che conserva agilità ed efficacia in campo.
A volte la forza mentale è stata messa particolarmente alla prova. Nel 2009 un episodio lo ha profondamente segnato: trovato positivo a un controllo antidoping, ha subito la gogna mediatica per mesi, è stato massacrato, ma ha sempre categoricamente smentito di drogarsi e di essere gay (altra accusa mossagli da più parti per la sua solitudine sentimentale). Dall’accusa di doping è in seguito risultato innocente.
Oggi risiede in Svizzera (i francesi residenti a Montecarlo sono tenuti a pagare ugualmente le tasse in Francia) e gestisce molto efficacemente il suo ricchissimo patrimonio.
Forse non sarà l’uomo bionico del tennis, ma Richard Gasquet, grande non solo di età, merita pienamente l’elogio tributatogli, nella prefazione al suo libro autobiografico intitolato À Revers et contre tout (2022), dall’amico Rafa Nadal, che il francese ha battuto solo nei tornei giovanili:
“Ha dovuto fare i conti con aspettative folli. Posso immaginare quando debba essere difficile per un bambino affrontare l’entusiasmo di un’intera nazione. Quello che ha ottenuto non è mai sembrato essere al livello di quello che i fan speravano. Per venirne fuori ha dovuto dimostrare una grande forza mentale: mantenere un livello così alto per così tanti anni è una sfida che pochi giocatori sono riusciti a vincere”.
Lunga vita al tuo rovescio, Richard!
Gisella Bellantone


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30 commenti. Lasciane uno!

zawix 19-06-2023 11:43

Scritto da Dancas
Non ho ben capito l’accostamento Doping/omosessualità

Vedi il mondo dello sport è strano, devono trovare dei difetti nell’orientamento sessuale per giustificare prestazioni modeste: “gli piacciono troppo le donne” (Berrettini); “gli piacciono gli uomini” (FFA), “è un asessuato” (Gasquet). Per le tenniste donne (che sono per la maggior parte omosessuali) si spiegano le sconfitte con non voler infierire contro una potenziale fidanzata.
Sono tutte balle, i tennisti professionisti hanno ben altri problemi per vincere le partite.

30
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tinapica 18-06-2023 23:05

Scritto da Nena

Scritto da Alecon

Scritto da Lo smadonnatore senza TESTAH!! di taggia
Se parliamo di titoli nemmeno Simon,Tsonga e Monfils hanno vinto chissà cosa.
A parte Tsonga,che qualche exploit di rilievo negli slam lo ha avuto ,credo in 4 non abbiano manco un 1000.
E’ la generazione cannibalizzata da quei 4 lì…

Scritto da ilpallettaro
terrificante vedere un bambino sulla prima pagina di una rivista.

in effetti, i bambini dovrebbero stare lontano da qualsiasi pressione/aspettativa. E forse anche i grandi…alla fine è semplice: si tratta di un gioco.

Tutti ex top ten, semifinalisti Slam, a eccezione di Simon. Tsonga anche finalistsla, AO, e con due mille in bacheca)
Grandi tennisti, Monfils anche spettacolare come pochi, ma purtroppo per loro coetanei dei tre “cannibali”.

@ Alecon (#3617907)
Credo che qualcuno si sia dimenticato, fra i tennisti Francesi, Yannick Noah, che qualcosa ha vinto. Un roland Garros, ad esempio, l’ha portato a casa, ( 1983) e l’anno dopo anche il titolo di doppio, sempre al Roland Garros. Inoltre, ha vinto anche la Coppa Davis.

Ma che c’entra Noah? Giocava 25/35 anni prima.
A questo punto allora perché non metterci anche Leconte?

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Purple Rain 18-06-2023 22:03

Scritto da almas
Creativo e talentuoso, rovescio giocato con una fluidità eccellente, purtroppo non ha mai curato la preparazione fisica, dopo 2 game sembra già sfinito, altrimenti poteva ottenere molto dì più

Ha un brutto dritto

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almas (Guest) 18-06-2023 19:41

Creativo e talentuoso, rovescio giocato con una fluidità eccellente, purtroppo non ha mai curato la preparazione fisica, dopo 2 game sembra già sfinito, altrimenti poteva ottenere molto dì più

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frafra (Guest) 18-06-2023 19:40

un bellissimo non vincente

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CECCHINATO (Guest) 18-06-2023 19:25

Eterno incompiuto……

25
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Peter (Guest) 18-06-2023 18:49

Dirò di più.
Gasquet adesso non sta giocando male:vince diverse partite e la partita contro Jannik non la regalerà.
Se Jannik vuole vincerla deve rimettersi a giocare come faceva nei primi 2/3 mesi dell’anno altrimenti…..
Il resto non lo scrivo.

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Nena (Guest) 18-06-2023 18:30

Scritto da Alecon

Scritto da Lo smadonnatore senza TESTAH!! di taggia
Se parliamo di titoli nemmeno Simon,Tsonga e Monfils hanno vinto chissà cosa.
A parte Tsonga,che qualche exploit di rilievo negli slam lo ha avuto ,credo in 4 non abbiano manco un 1000.
E’ la generazione cannibalizzata da quei 4 lì…

Scritto da ilpallettaro
terrificante vedere un bambino sulla prima pagina di una rivista.

in effetti, i bambini dovrebbero stare lontano da qualsiasi pressione/aspettativa. E forse anche i grandi…alla fine è semplice: si tratta di un gioco.

Tutti ex top ten, semifinalisti Slam, a eccezione di Simon. Tsonga anche finalistsla, AO, e con due mille in bacheca)
Grandi tennisti, Monfils anche spettacolare come pochi, ma purtroppo per loro coetanei dei tre “cannibali”.

@ Alecon (#3617907)
Credo che qualcuno si sia dimenticato, fra i tennisti Francesi, Yannick Noah, che qualcosa ha vinto. Un roland Garros, ad esempio, l’ha portato a casa, ( 1983) e l’anno dopo anche il titolo di doppio, sempre al Roland Garros. Inoltre, ha vinto anche la Coppa Davis.

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Don Budge fathers (Guest) 18-06-2023 18:29

Buon compleanno Richard,rovescio poesia…

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+1: il capitano
Losvizzero 18-06-2023 18:11

Un grande sì, l’ho detto settimana scorsa!
E i rovesci di una volta come il suo sono molto più armoniosi di quelli secchi di oggi

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enzolabarbera1938@libero.it (Guest) 18-06-2023 17:33

Gasquet è la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che campioni si nasce! Come tutti i grandi tennisti èp stato precocissimo. Proprio per questo ritengo che i nsotri 22-23 enni, hanno pochissimo tempo davanti a loro per viocnere qualcosa d’importante, al massimo due anni. Berrettini è un caso a parte, il suo declnio è arrivato con due anni di anticipo enzo.

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+1: Luca Martin
The Renegade 18-06-2023 16:54

Ha avuto la sola sfortuna di capitare nel periodo dei big three e soprattutto nell’era tennistica dei giganti tutto dritto e servizio. E comunque è stato in top ten per qualche anno. Parliamo del più bel rovescio ad una mano di sempre. Quando smetterà personalmente smetterò col tennis; le partite ormai sono diventate indecenti e inguardabili.

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+1: Luca Martin
zedarioz 18-06-2023 16:42

La bellissima copertina fa capire quanta pressione abbia avuto addosso fin da piccolo. Eppure ama ancora questo gioco come quando aveva 9 anni e non si è fatto smontare ma anzi ha accettato di non essere il fenomeno mondiale che i suoi connazionali aspettavano. Tennista si altri tempi, in cu il fisico non contava come oggi.

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a muso duro (Guest) 18-06-2023 15:45

Ieri dicevo che Musetti è nella top ten dei migliori giocatori di tennis attualmente in attività, cioè di quelli che SANNO GIOCARE A TENNIS MEGLIO degli altri. Gasquet è uno dei nove che lo sopravanzano. Ipotizzate pure gli altri otto (e magari alla fine viene fuori che me ne sono dimenticato qualcuno).

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Luca Martin 18-06-2023 15:21

Uno spettacolo di giocatore.
Fenomeno fin da piccolo. Ha collezionato record su record.
Rovescio stupefacente. Già a 9 anni come si può notare.
Ho visto dal vivo anche Almagro. Il suo era ancor più perfetto, se mai fosse possibile.
Purtroppo in questo mondo esiste la regola ‘piove sul bagnato’. Regola oltremodo capitalistica che premia chi ha già.
E Federer, Nadal, Djokovic ‘avevano’ troppo vantaggio rispetto al francese (che vidi la prima volta in un torneo in Puglia -forse Barletta?)
Scritto al buio per via della pubblicità. Scusate.

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+1: Paolo Papa
giò (Guest) 18-06-2023 14:41

Scritto da Alecon

Scritto da giò
Altro che “tempi difficili”…
1 a 13 con Djokovic
0 a 18 con Nadal
2 a 19 con Federer

Lui ha sempre sofferto quel 0 a 18 contro Nadal, che mi pare Gasquet avesse battuto nelle categorie giovanili, tant’è che aveva vissuto come una liberazione una vittoria in un’esibizione. Più o meno la stessa striscia negativa di Berdich, che riuscì dopo una miriade di tentativi a riportare un successo contro Nadal.
Di recente ho sentito un’intervista ad Andreas Seppi, il quale alla domanda sui suoi ricordi più belli legati al tennis non ha parlato dei titoli vinti ma delle vittorie contro Federer e Nadal. Questo per dire quanto i grandi tennisti, ma non campioni come Seppi e Gasquet, ci tengano agli scalpi illustri.
Il suo, di Gasquet, è stato ed è un tennis “vintage”, troppo leggero soprattutto con il dritto per essere vincente ad altissimi livelli negli ultimi due decenni, diverso sarebbe stato prima. E poi come coetaneo di tre fuoriclasse assoluti non poteva che raccogliere le briciole nei tornei più importanti, quelli che lasciano un segno nella storia di questo sport.

Beh, 3 vittorie e 50 sconfitte con i big3, se non è un record, probabilmente ci manca poco… almeno per chi è stato un top 10…

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brunodalla 18-06-2023 14:28

ottimo giocatore, gran bel rovescio ad una mano. leggendo l’articolo si capiscono le pressioni a cui possono essere sottoposti giovani ragazzi, e si capisce anche come abbia fatto a cadere nella trappola della cocaina (quello per cui fu pescato all’antidoping), mi rimarrà nei ricordi la scusa inverosimile e patetica che tirò fuori: disse di aver baciato una ragazza che ne aveva fatto uso ad una festa. faceva più bella figura ad ammettere di avere un problema. e l’atp forse lo comprese, e dopo circa tre mesi gli permise di tornare a giocare. forse anche costringendolo ad affrontare il problema. che credo abbia risolto visto che dopo 14 anni è ancora in giro a mostrare il suo bel rovescio.

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Alecon (Guest) 18-06-2023 14:23

Scritto da Lo smadonnatore senza TESTAH!! di taggia
Se parliamo di titoli nemmeno Simon,Tsonga e Monfils hanno vinto chissà cosa.
A parte Tsonga,che qualche exploit di rilievo negli slam lo ha avuto ,credo in 4 non abbiano manco un 1000.
E’ la generazione cannibalizzata da quei 4 lì…

Scritto da ilpallettaro
terrificante vedere un bambino sulla prima pagina di una rivista.

in effetti, i bambini dovrebbero stare lontano da qualsiasi pressione/aspettativa. E forse anche i grandi…alla fine è semplice: si tratta di un gioco.

Tutti ex top ten, semifinalisti Slam, a eccezione di Simon. Tsonga anche finalistsla, AO, e con due mille in bacheca)
Grandi tennisti, Monfils anche spettacolare come pochi, ma purtroppo per loro coetanei dei tre “cannibali”.

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Alecon (Guest) 18-06-2023 14:15

Scritto da giò
Altro che “tempi difficili”…
1 a 13 con Djokovic
0 a 18 con Nadal
2 a 19 con Federer

Lui ha sempre sofferto quel 0 a 18 contro Nadal, che mi pare Gasquet avesse battuto nelle categorie giovanili, tant’è che aveva vissuto come una liberazione una vittoria in un’esibizione. Più o meno la stessa striscia negativa di Berdich, che riuscì dopo una miriade di tentativi a riportare un successo contro Nadal.
Di recente ho sentito un’intervista ad Andreas Seppi, il quale alla domanda sui suoi ricordi più belli legati al tennis non ha parlato dei titoli vinti ma delle vittorie contro Federer e Nadal. Questo per dire quanto i grandi tennisti, ma non campioni come Seppi e Gasquet, ci tengano agli scalpi illustri.
Il suo, di Gasquet, è stato ed è un tennis “vintage”, troppo leggero soprattutto con il dritto per essere vincente ad altissimi livelli negli ultimi due decenni, diverso sarebbe stato prima. E poi come coetaneo di tre fuoriclasse assoluti non poteva che raccogliere le briciole nei tornei più importanti, quelli che lasciano un segno nella storia di questo sport.

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magilla 18-06-2023 14:02

quando si ha poco nel presente…..si esagera con il valore del passato (e a volte si fa pure il contrario)

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Purple Rain 18-06-2023 13:55

M.M.M. Molto Meglio Musetti.

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Lo smadonnatore senza TESTAH!! di taggia (Guest) 18-06-2023 13:49

Se parliamo di titoli nemmeno Simon,Tsonga e Monfils hanno vinto chissà cosa.

A parte Tsonga,che qualche exploit di rilievo negli slam lo ha avuto ,credo in 4 non abbiano manco un 1000.

E’ la generazione cannibalizzata da quei 4 lì…

Scritto da ilpallettaro
terrificante vedere un bambino sulla prima pagina di una rivista.

in effetti, i bambini dovrebbero stare lontano da qualsiasi pressione/aspettativa. E forse anche i grandi…alla fine è semplice: si tratta di un gioco.

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carmelob 18-06-2023 13:34

Scritto da Dancas
Non ho ben capito l’accostamento Doping/omosessualità

Ha fatto solo la cronaca dei fatti, non e’ lui che l’accosta, e’ stato spesso accostato a queste due cose. Poteva essere doping e la frequenza di amicizie femminili pur non avendo un legame fisso e nessuno avrebbe avuto niente da ridire, ma appena si pronuncia la parola gay per molti suona come un pregiudizio.

8
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Luchador (Guest) 18-06-2023 13:23

Ha avuto una buonissima carriera ma non é nemmeno riuscito a vincere un atp500. Solo 250

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businness_rovinasport 18-06-2023 12:41

Grande Gasquet. uno dei pochi tra gli attuali per cui pagherei volentieri il prezzo del biglietto.
bon anniversaire monsieur Richard :mrgreen:

6
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giò (Guest) 18-06-2023 12:15

Altro che “tempi difficili”…
1 a 13 con Djokovic
0 a 18 con Nadal
2 a 19 con Federer

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+1: il capitano
il capitano 18-06-2023 11:41

Purtroppo uno dei pochi sciabolatori di bottiglie di champagne in mezzo a giovani battitori di baseball ed a “paletari” di tamburello . Buon compleanno Richard. 😥 😥

4
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+1: Alissimo 76, Mauriz70, Emma_Woodhouse, Paolo Papa, Il GOAT Bublik
-1: Purple Rain
Dancas (Guest) 18-06-2023 11:34

Non ho ben capito l’accostamento Doping/omosessualità

3
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+1: Purple Rain, j
Queever (Guest) 18-06-2023 11:31

Posseggo quel tennis magazine e all’interno c’è un lungo servizio sulla vita di un bambino che volevano a tutti i costi fenomeno. Bravo a tennis bravissimo a scuola, con tanti amichetti e addirittura a pranzo dove mangiava non 1 ma 2 steak(!!!). Si la pressione che da lì in avanti ha dovuto sopportare deve essere stata pazzesca…

2
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ilpallettaro (Guest) 18-06-2023 11:12

terrificante vedere un bambino sulla prima pagina di una rivista.

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