Si ferma in semifinale Copertina, WTA

WTA Memphis: Alberta Brianti si arrende in semifinale

24/02/2012 18:41 11 commenti
Alberta Brianti classe 1980, n.67 del mondo
Alberta Brianti classe 1980, n.67 del mondo

Alberta Brianti si arrende in semifinale nel torneo WTA International di Memphis ($220,000, cemento).
La giocatrice parmense è stata battuta dopo un match combattuto, dalla svedese Sofia Arvidsson, classe 1984, n.72 del mondo, con il risultato di 63 75 in 1 ora e 27 minuti di partita.

Primo set: La Brianti sotto per 1 a 3, recuperava il break di svantaggio nel quinto gioco (dopo che all’inizio del primo set, aveva recuperato già un break sullo 0 a 2).
Sul 3 a 4 l’azzurra, da 40-15, perdeva il servizio, dopo aver avuto complessivamente tre palle game, e nel gioco seguente la giocatrice svedese, dopo aver annullato una palla break sul 30-40, teneva la battuta, ed alla seconda palla set a disposizione, si aggiudicava la frazione per 6 a 3 in 41 minuti.

Secondo set: Fino al 5 pari le due giocatrice non concedevano nulla al servizio.
La Brianti nell’undicesimo gioco, perdeva la battuta a 30, dopo aver annullato un break point sul 15-40.
Nel game successivo la Arvidsson, teneva il servizio a zero, conquistando cosi’ la finale per 7 a 5.


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Mithra 25-02-2012 10:18

Scritto da mich nl
Ha perso Albertina, contro una ruspante vichinga dal corpo statuario e dal viso di un troll. Sofia Arvidsson, una delle tante insipide giovanottone, più o meno gnocche, che stanno da alcuni anni imperversando nel circuito: lunghe gambe e braccia capaci di collezionare servizi da 180 km/h, vigorosi corpi assuefatti a ogni fatica e membra di granito dietro alle loro fisionomie ariane. Alcune voci dicono che sono fabbricate da operai boemi con gli scarti dei kalashnikov della seconda guerra mondiale. Alberta oggi, pur non avendo neppure fatto una gran partita, ha dimostrato il cuore, la passione e la finezza del tocco che quelle altre “bionde bestie germaniche” – tanto per citare Nietzsche – di certo non hanno. E col quel suo corpicino rachitico ha corso come una trottola, ha scalpitato, urlato di rabbia e poi perso (perchè capita anche di perdere) da vera lottatrice. Chapeau. Tennista sincera e old style davanti alla quale certe omologazioni di picchiatrici moderne dovrebbero stendere il tappeto rosso.

Ma chi sei Gianni Clerici?! 😯 :mrgreen:
Comunque scherzi a parte bella e poetica disamina del match. 😉

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aguirre (Guest) 25-02-2012 09:23

Scritto da mich nl
Ha perso Albertina, contro una ruspante vichinga dal corpo statuario e dal viso di un troll. Sofia Arvidsson, una delle tante insipide giovanottone, più o meno gnocche, che stanno da alcuni anni imperversando nel circuito: lunghe gambe e braccia capaci di collezionare servizi da 180 km/h, vigorosi corpi assuefatti a ogni fatica e membra di granito dietro alle loro fisionomie ariane. Alcune voci dicono che sono fabbricate da operai boemi con gli scarti dei kalashnikov della seconda guerra mondiale. Alberta oggi, pur non avendo neppure fatto una gran partita, ha dimostrato il cuore, la passione e la finezza del tocco che quelle altre “bionde bestie germaniche” – tanto per citare Nietzsche – di certo non hanno. E col quel suo corpicino rachitico ha corso come una trottola, ha scalpitato, urlato di rabbia e poi perso (perchè capita anche di perdere) da vera lottatrice. Chapeau. Tennista sincera e old style davanti alla quale certe omologazioni di picchiatrici moderne dovrebbero stendere il tappeto rosso.

Chapeau a te!

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mich nl (Guest) 25-02-2012 08:50

@ cocciasecca (#627110)

Ti ringrazio 🙂

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giemme 25-02-2012 07:31

a giudicare dai pochi commenti presenti,
direi che di Alberta gli importa poco ai tifosi.
questo mi spiace almeno quanto il fatto che non sia entrata in finale.
anche se ha 32 anni, merita comunque il nostro elogio, per aver comunque disputato un ottimo torneo….
grazie cara Alby…

ricordo anche che oggi è il compleanno della mia amatissima Flavia:
auguri per i tuoi 30 anni!!!! 😛
ti adoro adesso e lo faro’ fino a quando arriverai ad averne 100!!!

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cocciasecca (Guest) 24-02-2012 23:58

@ mich nl (#627085)

Concordo con te, hai riassunto con intese parole quello che abbiamo provato. Bravo.

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gianluca naso il migliore (Guest) 24-02-2012 21:16

almeno c erano 2 italiane fino al venerdi cosa molto rara

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magilla (Guest) 24-02-2012 20:44

brava cmq….questi sono i suoi livelli e ha raggiunto il suo massimo…..risale al 61° posto riavvicinandosi al suo best ranking (55) che dista meno di un centinaio di punti….raggiungerlo nuovamente sarebbe un ulteriore premio al suo cuore!

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bolsep 24-02-2012 19:43

per me il problema è stato proprio il back, lo doveva usare meno solo nella fase difensiva, la arvidsson non lo soffriva per niente anzi. Albertina doveva venire maggiormente a rete quando la svedese invece usava il back.

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mich nl (Guest) 24-02-2012 19:10

Ha perso Albertina, contro una ruspante vichinga dal corpo statuario e dal viso di un troll. Sofia Arvidsson, una delle tante insipide giovanottone, più o meno gnocche, che stanno da alcuni anni imperversando nel circuito: lunghe gambe e braccia capaci di collezionare servizi da 180 km/h, vigorosi corpi assuefatti a ogni fatica e membra di granito dietro alle loro fisionomie ariane. Alcune voci dicono che sono fabbricate da operai boemi con gli scarti dei kalashnikov della seconda guerra mondiale. Alberta oggi, pur non avendo neppure fatto una gran partita, ha dimostrato il cuore, la passione e la finezza del tocco che quelle altre “bionde bestie germaniche” – tanto per citare Nietzsche – di certo non hanno. E col quel suo corpicino rachitico ha corso come una trottola, ha scalpitato, urlato di rabbia e poi perso (perchè capita anche di perdere) da vera lottatrice. Chapeau. Tennista sincera e old style davanti alla quale certe omologazioni di picchiatrici moderne dovrebbero stendere il tappeto rosso.

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gianluca naso il migliore (Guest) 24-02-2012 18:55

infatti perchè se la brianti fosse sta migliore al servizio e avesse usato di più i back avrebbe sicuramente vinto

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aguirre (Guest) 24-02-2012 18:51

delusione totale…non ricapiterà più un tabellone del genere. La differenza l’hanno fatta i centimetri, cioè il fatto che la svedese serviva un po’ meglio. Per il resto partita equilibrata con la Brianti che ha fatto il bello e il cattivo tempo.

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