Dal torneo di Bergamo Copertina, Future, Generica

Gregorio Lulli dalla “Serie C” al ranking ATP

13/06/2018 01:02 10 commenti
Gregorio Lulli - Foto Antonio Milesi
Gregorio Lulli - Foto Antonio Milesi

Il TC Città dei Mille ospita la bella storia del 21enne toscano, che ha appena ripreso l’attività internazionale dopo 8 mesi di stop. Qualche settimana fa giocava uno spareggio di Serie C con i suo Tennis Club Livorno, adesso partecipa al Trofeo Azimut: dopo aver superato le qualificazioni, ha vinto una gran partita contro l’esperto brasiliano Leite, ex top-400 ATP. Programma sospeso per pioggia, già sette italiani al secondo turno.

Il Campo 2 del Tennis Club Città dei Mille ha ospitato un match che nascondeva una bella storia. Da una parte Gregorio Lulli, 21enne livornese senza classifica ATP, che soltanto tre settimane fa fa giocava una gara a squadre valida per la Serie C italiana. Dall’altra, l’unico giocatore non europeo presente al Trofeo Azimut (15.000$, terra): il brasiliano Wilson Leite. Va detto che il carioca ha un rapporto speciale con l’Italia, tanto da essersi fidanzato con una ragazza di Bolzano ed essersi trasferito nel nostro paese per ragioni di cuore, dopo aver trovato una buona guida in coach Manuel Gasbarri. In palio c’era un “piccolo” punto ATP, ma per Gregorio Lulli valeva tantissimo. Il livornese è rimasto in campo per tre ore e mezza prima di vincere un match durissimo (4-6 7-5 7-5 lo score) e garantirsi l’accesso agli ottavi, peraltro aprendosi un potenziale spiraglio in tabellone, vista l’eliminazione a sorpresa di Pietro Rondoni, sconfitto da Luca Giacomini. Sarà proprio quest’ultimo l’avversario di Lulli negli ottavi. Il livornese (allenato da Claudio Galoppini, già coach di Paolo Lorenzi) ha vissuto una discreta carriera junior, ma tra i professionisti non è mai andato oltre il n.1692 ATP. Si è fermato lo scorso settembre e ha ripreso l’attività internazionale soltanto un paio di settimane fa, dopo otto mesi di stop. La scorsa settimana si era qualificato a Padova, ma al Trofeo Azimut (suo terzo torneo) ha fatto un passo in più, garantendosi il rientro nella classifica ATP. Mica male, per un ragazzo che soltanto tre settimane fa rappresentava il suo TC Livorno “Villa Lloyd” in uno spareggio contro il Tennis Club Pistoia. Classe 1997, Lulli non è troppo conosciuto, ma la storia è piena di giocatori non troppo considerati che poi hanno vissuto una grande carriera. Chissà che Bergamo non possa rappresentare l’inizio di una nuova storia. Nella giornata di martedì (interrotta intorno alle 20.30 per il maltempo) ci sono stato altri match combattuti. Su tutti, la vittoria di Enrico Della Valle contro l’esperto Walter Trusendi, 3-6 7-6 6-4 dopo quasi tre ore. Avanzano le prime due teste di serie, Fabrizio Ornago e Alessandro Petrone: il primo aveva vinto il primo set quando ha usufruito del ritiro di Jacopo Stefanini, mentre il secondo ha vinto un buon match contro Vasile Antonescu. Detto che mercoledì mattina si chiuderanno i match di primo turno, con gli impegni di Riccardo Bellotti e Lorenzo Frigerio (l’italo-austriaco è avanti 5-2 contro Adrian Obert e va a caccia del 30esimo titolo ITF in carriera), l’Italia ha già sette rappresentanti al secondo turno, con la speranza che possano diventare nove. Il programma di mercoledì scatta alle 9.30: tempo permettendo, il tabellone si allineerà ai quarti di finale.

10 commenti. Lasciane uno!

Darios80 (Guest) 13-06-2018 20:06

Secondo punto atp

10
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cataflic (Guest) 13-06-2018 15:47

Scritto da drummer

Scritto da cataflic
Lulli fa parte di quei tanti che, pur possedendo qualità tennistiche, non ha scommesso tutto sull’attività di tennista professionista.
Se ognuno di questi avesse passione sfrenata e mezzo milione da investirci avremmo molti più top100 di adesso.

funziona così praticamente per tutti gli sport individuali (ma non solo..), ci vogliono soldi, e spesso o non si hanno, o non si ha il coraggio di investire su un’attività così rischiosa, come può essere fare lo sportivo professionista (e lo capisco..)..
detto questo, complimenti al grande risultato di Lulli

Infatti, è proprio il coraggio o la stoltezza di buttare nel cesso così tanti soldi che frena le ambizioni, perchè se non fai tutto al 110% non arrivi sicuro e se lo fai hai un 1% di probabilità.
Alla fine succede che solo quelli che hanno risultati eclatanti da u14 u16 e u18 continuano a pestare sull’acceleratore, ma è indubbio che qualcuno che torna a studiare avrebbe le stesse probabilità di riuscita di molti di questi.

9
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+1: drummer
enzo (Guest) 13-06-2018 14:22

@ Mozz 22 (#2133559)

forse sbaglia ma per difetto. 20 anni fa ci voleva un miliardo di lire, oggi penso che 500 KEuro siano il minimo. Si parla di entrare stabilmente nei 100/75 e di restarci.

8
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drummer 13-06-2018 14:21

Scritto da cataflic
Lulli fa parte di quei tanti che, pur possedendo qualità tennistiche, non ha scommesso tutto sull’attività di tennista professionista.
Se ognuno di questi avesse passione sfrenata e mezzo milione da investirci avremmo molti più top100 di adesso.

funziona così praticamente per tutti gli sport individuali (ma non solo..), ci vogliono soldi, e spesso o non si hanno, o non si ha il coraggio di investire su un’attività così rischiosa, come può essere fare lo sportivo professionista (e lo capisco..)..

detto questo, complimenti al grande risultato di Lulli

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+1: Ken_Rosewall, Zampa
fedder 13-06-2018 13:30

e i soldi la federazione chi li da?
Noi con le tasse!
però tutti vogliamo che le tasse calino…

Scritto da Max
CATAFLIC la passione sfrenata sicuramente pervade questi ragazzi, purtroppo, come hai giustamente evidenziato, occorrono tanti e tanti soldi per svolgere un minimo di attività internazionale….. ci vorrebbe un maggior supporto della federazione che purtroppo spesso è latitante, è poco lungimirante ed investe molto poco o quanto sarebbe necessario, nel settore giovanile e la conseguenza è proprio che abbiamo pochi giocatori di ottimo livello nei primi 100…..

6
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Max (Guest) 13-06-2018 13:16

CATAFLIC la passione sfrenata sicuramente pervade questi ragazzi, purtroppo, come hai giustamente evidenziato, occorrono tanti e tanti soldi per svolgere un minimo di attività internazionale….. ci vorrebbe un maggior supporto della federazione che purtroppo spesso è latitante, è poco lungimirante ed investe molto poco o quanto sarebbe necessario, nel settore giovanile e la conseguenza è proprio che abbiamo pochi giocatori di ottimo livello nei primi 100…..

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Mozz 22 (Guest) 13-06-2018 13:05

Scritto da cataflic
Lulli fa parte di quei tanti che, pur possedendo qualità tennistiche, non ha scommesso tutto sull’attività di tennista professionista.
Se ognuno di questi avesse passione sfrenata e mezzo milione da investirci avremmo molti più top100 di adesso.

Addirittura mezzo milione di euro da investire??? Cioè un miliardo delle vecchie lire?? Mi sa che hai esagerato, non credo che ci siano molte famiglie che possano investire queste cifre a fondo perduto..

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Aussiefan (Guest) 13-06-2018 10:50

Visto giocare, ottima tecnica ma penso che per il world tour sia un po’ troppo leggero

3
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cataflic (Guest) 13-06-2018 10:37

Lulli fa parte di quei tanti che, pur possedendo qualità tennistiche, non ha scommesso tutto sull’attività di tennista professionista.
Se ognuno di questi avesse passione sfrenata e mezzo milione da investirci avremmo molti più top100 di adesso.

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+1: Ken_Rosewall
Max (Guest) 13-06-2018 09:03

Bravo Grego continua così!!

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+1: Ken_Rosewall