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Il momento giusto per ritirarsi

27/08/2015 08:05 56 commenti
Serena Williams classe 1981, n.1 del mondo
Serena Williams classe 1981, n.1 del mondo

Nella vita di uno sportivo di successo, che ha lastricato la propria carriera di trionfi e trofei alzati al cielo, quand’è il momento giusto per dire “basta”, per ritirarsi senza rimpianti? Non può esistere una risposta certa e univoca, ci sono però dei fattori importanti da tenere in considerazione, dei dubbi cui si può cercare di dare una risposta, per ottenere indicazioni più precise. Non prenderò in considerazione infortuni e acciacchi fisici, i quali non possono rendere libera una qualsivoglia decisione di tal fatta.

Meglio ritirarsi da vincente o con prestazioni mediocri?
Ci sono giocatori che si ritirano quando sono ancora in grado di vincere qualcosa di importante, come Andy Roddick ad esempio, a detta di tutti uno che avrebbe potuto dire la sua anche nel circuito attuale. Ci sono giocatori invece che si trascinano nel circuito in cerca di minime sensazioni anche solo paragonabili da lontano ai loro momenti di splendore: in questo caso non si può non pensare a Lleyton Hewitt, un ex numero 1 al mondo, costretto ad annaspare nei meandri di una classifica che non può mentire. O per guardare in casa nostra, la mente vola a Francesca Schiavone, giocatrice Slam ma adesso nelle quali dei vari tornei. Se dovessi trovarmi in una situazione simile, non avrei dubbi e prenderei la prima porta di uscita, per lasciare di me il ricordo migliore, perché la mente degli appassionati dimentica in fretta, anche le vittorie più belle.

Quale peso deve avere la propria vita privata?
Grande, grandissimo il peso specifico della vita privata di un tennista, da sempre impegnato a girare hotel, cambiare voli ogni settimana, vivere senza una fissa dimora e senza poter fare progetti a lungo termine, discorso che vale soprattutto per le ragazze (difficile tornare ad esempio da una gravidanza). E allora quel che si deve fare è mettere le cose sui piatti di una bilancia e vedere da che parte pende: vincerà la voglia di una vita “normale” o l’ambizione sportiva? Si vocifera in tal senso della Pennetta, desiderosa di metter su famiglia: quanto resisterà prima di dire addio? Tutto dipende dalla famosa bilancia e dai suoi piatti.
I guadagni non possono avere un posto di secondo piano: la vita di un tennista di successo è splendida dal punto di vista economico fino al suo ritiro.

Quando appenderà la racchetta al chiodo potranno rimanere in ballo partnership commerciali, potranno arrivare incarichi in Federazione o si potrà intraprendere la carriera da allenatore, ci saranno esibizioni, ma nulla potrà raggiungere gli incredibili prize money dei tornei. E allora, fino a che punto il denaro può dettare le regole della vita di un tennista? Non credo a chi dice che i tennisti hanno tanti di quei soldi e che non vivono per quelli: il denaro conta, basta pensare alle esibizioni o all’International Premier Tennis League, che ogni anno spingono anche campioni più affermati ad accorciare vacanze e relax in nome del dio danaro. Tutti, Federer e Djokovic compresi.
Ultimo fattore che voglio prendere in considerazione è la paura. Se dietro il cambiamento, l’abbandonare una routine consolidata nel tempo, si nasconde in parte un salto nel vuoto, come si potrà gestire tutto questo senza il rischio di essere assaliti dalla paura? Tante volte molti sportivi allontanano il momento più triste della loro carriera perché semplicemente spaventati dal non saper gestirlo. Saranno tennisti ma pur sempre essere umani: è per questo che vedo il ritiro di uno sportivo come l’atto di maggior coraggio che questi possa compiere.


Alessandro Orecchio


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56 commenti. Lasciane uno!

christian (Guest) 28-08-2015 15:05

sarebbe stupido, controproducente e pieno di rimpianti ritirarsi al culmine della forma perchè si potrebbero vincere altri slam e passare di piu alla storia di come già i campioni lo siano dandogli quel senso di immortalità….bellissimo invece ritirarsi quando non siano piu competitivi, anzi addirittura romantico vedere che si perde con delle schiappe qualunque quando prima si vinceva con la mano sbagliata….è il ciclo della vita che vale per chiunque e a cui nessuno sfugge, anche per i campioni…. 😉

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Vince 28-08-2015 00:31

Scritto da Grace
che discorso è “ci stava meglio la foto di federer” non ci sta bene la foto di nessuno men che meno quella della williams o di federer appunto che è numero 2.

Non ci sta bene la foto di nessuno, perchè è una questione di rispetto verso la vita privata delle persone, prima di tutto.

Per quale motivo la fine della carriera di un atleta, dev’essere oggetto di dibattito, tra persone che non sanno nulla della vita di quell’atleta?
Come si permettono di decidere cosa è meglio fare nella vita di altri?

E quanti “ritirati” a sproposito, che a volte ci hanno fatto anche arrabbiare, abbiamo letto anche in questo sito?

E’ questa la cultura che vogliamo promuovere per questo sport, come tifosi, appassionati, opinionisti, giornalisti. etc?

Io lo chiedo anche a Orecchio, se ha voglia di rispondere.

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Grace 27-08-2015 23:22

che discorso è “ci stava meglio la foto di federer” non ci sta bene la foto di nessuno 😉 men che meno quella della williams o di federer appunto che è numero 2.
Mi è tornato in mente il periodo che Schumacher correva con scuderie minori e arrivava settimo e rispondeva a chi lo invitava al ritiro che si dovevano ritirare tutti quelli che arrivavano dietro di lui allora.
La Williams poi, a meno che non abbia qualche problema fisico grave, non credo si ritiri per molto a venire. Da interviste varie ed atteggiamenti odiosi in campo (alla fine fa le scenate della Cornet, poco di meno) sembra (e sottolineo sembra) una persona molto fragile che oltre al tennis e i soldi nella vita ha davvero poco di caro, non lo mollerà. O comunque lo mollerà quando le pare. Quand’è “il momento giusto per ritarsi?” QUANDO LE PARE!!!! 😆

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cataflic (Guest) 27-08-2015 22:27

Scritto da JQ
@ cataflic (#1431078)
Quindi vieni dalla mia parte, non è solo questione di tirare forte, bisogna saperlo fare anche con continuità e precisione, e soprattutto nei momenti che contano, è in questo avere una solidità mentale come Serena è fondamentale. Basta vedere il Servizio e quanto volte s’è tolta d’impaccio con il servizio, che non è poi così più potente rispetto a quello di alcune sue colleghe, ma quando le serve diventa di precisione ed affidabilità assoluta. Quindi più che altro credo che Serena non abbia poi capacità fisiche maschili, quanto una mentalità più maschile delle altre e quindi meno soggetta a cali di tensione, paure o passaggi a vuoto.
Rispetto al periodo della Henin e della Hingis non ti saprei rispondere con certezza perché in quegli anni avevo smesso di seguire il tennis, però mi sento di dire che, rivisti riproposti in tv alcuni incontri degli anni passati vedi Graft-Seles (o anche il singolare giocato dalla Hingis quest’anno), considerate tutte le attenuanti del caso del caso e fatti i debiti raffronti (materiali diversi, stili di gioco diversi da oggi, anni trascorsi per la Hingis) non vedo nelle giocatrici di qualche anno fa colpi o potenza che le attuali non abbiano, forse c’è sempre un po’ la tendenza a mitizzare il passato, credo che la testa e la continuità siano ciò che fa effettivamente la differenza tra le giocatrici di oggi e quelle di 10 – 20 anni fa.
La stessa Serena, per sua ammissione in una intervista di qualche tempo fa, asseriva di essere molto migliorata a livello mentale, riferendosi agli ultimi anni in cui ha riguadagnato stabilmente la vetta della classifica.

Fin da quando è comparsa a seguito della sorella già acclamata come fenomeno mondiale si è capito che Serena aveva una marcia in più, una forza che le permetteva quando era in giornata di sconfiggere chiunque.
Solo che all’inizio dei 2000 ha dovuto confrontarsi con Capriati, Seles, Davenport, Hingis, Henin e Clijsters…tutte giocatrici più forti delle Azarenka o Sharapova attuali con cui ha dilagato.
Credo che sul fatto della potenza ci sia un fraintendimento…essere forti permette di imprimere velocità, angolo e pesantezza ai colpi in più situazioni rispetto a chi non ne ha.
Serena ha proprio una cilindrata diversa…è come vedere Nadal giocare con Wilander.

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cataflic (Guest) 27-08-2015 22:15

Scritto da JQ
@ cataflic (#1431078)
Quindi vieni dalla mia parte, non è solo questione di tirare forte, bisogna saperlo fare anche con continuità e precisione, e soprattutto nei momenti che contano, è in questo avere una solidità mentale come Serena è fondamentale. Basta vedere il Servizio e quanto volte s’è tolta d’impaccio con il servizio, che non è poi così più potente rispetto a quello di alcune sue colleghe, ma quando le serve diventa di precisione ed affidabilità assoluta. Quindi più che altro credo che Serena non abbia poi capacità fisiche maschili, quanto una mentalità più maschile delle altre e quindi meno soggetta a cali di tensione, paure o passaggi a vuoto.
Rispetto al periodo della Henin e della Hingis non ti saprei rispondere con certezza perché in quegli anni avevo smesso di seguire il tennis, però mi sento di dire che, rivisti riproposti in tv alcuni incontri degli anni passati vedi Graft-Seles (o anche il singolare giocato dalla Hingis quest’anno), considerate tutte le attenuanti del caso del caso e fatti i debiti raffronti (materiali diversi, stili di gioco diversi da oggi, anni trascorsi per la Hingis) non vedo nelle giocatrici di qualche anno fa colpi o potenza che le attuali non abbiano, forse c’è sempre un po’ la tendenza a mitizzare il passato, credo che la testa e la continuità siano ciò che fa effettivamente la differenza tra le giocatrici di oggi e quelle di 10 – 20 anni fa.
La stessa Serena, per sua ammissione in una intervista di qualche tempo fa, asseriva di essere molto migliorata a livello mentale, riferendosi agli ultimi anni in cui ha riguadagnato stabilmente la vetta della classifica.

Fin da quando è comparsa a seguito della sorella già acclamata come fenomeno mondiale si è capito che Serena aveva una marcia in più, una forza che le permetteva quando era in giornata di sconfiggere chiunque.
Solo che all’inizio dei 2000 ha dovuto confrontarsi con Capriati, Seles, Davenport, Hingis, Henin e Clijsters…tutte giocatrici più forti delle Azarenka o Dharapova attuali

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Pelandrone (Guest) 27-08-2015 20:46

Ovviamente scherzavo bonariamente nei confronti dell’ottimo Orecchio, pero’ questa volta (ed un sacco di altri utenti con i loro commenti l’hanno confermato) ha trattato un argomento un po’….fuori dal vaso, faccio l’esempio dei 2 nomi piu’ emersi nei commenti: S.Williams (nettamente prima al mondo) e Federer (secondo al mondo): se domani si ritirassero che buco enorme ci sarebbe nel tennis mondiale? Anche a livello economico il tennis nel mondo varrebbe la meta’ o giu’ di li’

Scritto da Pelandrone
Ah Orecchio, ma retirate tu….

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Pelandrone (Guest) 27-08-2015 20:32

Piu’ che sorvolare, i maschietti (compreso me) non ne sanno mezza al riguardo, penso, noi abbiamo il problema di farci la barba alla mattina…

Scritto da daria’s smile

Scritto da Denise

Scritto da daria’s smile
Ringrazio Alessandro Orecchio per il solito articolo puntuale ed interessante. Le propongo di azzardare di più in un prossimo futuro: perché non prova ad approfondire un argomento tabù del tennis, qualcosa di cui non parla mai nessuno ( e non sto parlando di doping). L’influenza del ciclo mestruale nelle prestazioni (soprattutto ad alto livello) nel tennis femminile, per esempio. Petra Kvitova, durante Wimbledon, aveva fatto capire, tra le righe, che la sua sconfitta inaspettata era stata dovuta alle mestruazioni. Wimbledon deciso dalle date (fortunate o meno) dei rispettivi cicli delle top ten? Possibile. Secondo me possibilissimo! Una roulette, più che una prova del grande Slam! Petra ha già vinto due volte il torneo londinese, quelle volte era stata più fortunata? La sfigata era stata Serena o Maria? Esistono sostanze, non proibite, che possono bloccare per qualche giorno (leggi:fino alla fine di un torneo importante), il periodo “maledetto” delle donne? Avanti Sig. Orecchio, si occupi di questo, ci stupisca!

Le donne sanno che la semplice pillola anticoncezionale (non credo sia proibita) si può usare per ritardare la mestruazione: basta non prendere le 4 pillole bianche (placebo) ma continuare a prendere quelle col principio attivo fino a quando serve (io lo faccio quando vado in vacanza), poi fare la sospensione con le pillole placebo. Immagino che nei tornei importanti lo facciano anche molte sportive.

Brava Denise,
tutti gli altri sorvolano … vero? Argomento scomodo … Qualcuno sa se la pillola anticoncezionale è considerata doping?

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Pallettaro Mingherlino (Guest) 27-08-2015 20:00

Secondo me se c’è una giocatrice che attualmente non ha proprio alcun motivo di ritirarsi è proprio Serena Williams, che viceversa è quasi “obbligata” a giocare ai massimi livelli ancora per almeno un paio d’anni. E non sarà facile (assenza d’infortuni permettendo).
Mi spiego meglio.
Serena, secondo svariati commentatori (e anche molti in questo forum), è considerata la più grande giocatrice di tutti i tempi. Lo sarà, non lo sarà, non voglio entrare nel merito di tale valutazione tecnica. Però, guardando il “palmares”, finora Serena è ancora indietro sia alla Graf, sia alla Margaret Court Smith, sia alla Navratilova.
E rimarrebbe indietro anche se vincesse quest’anno gli USOpen e conseguisse il Grande Slam. Confrontare i “numeri” della Graf per rendersi subito conto di ciò. Steffi Graf (complice anche la coltellata alla Seles) vanta anch’essa il Grande Slam, 22 slam vinti e oltre 100 tornei di singolare vinti in carriera, per non contare quasi 400 settimane al n°1 del ranking. Analogamente dicasi per la Court Smith ed anche per la Navatilova, la quale può sommare inoltre un incredibile numero di vittorie in doppio e in misto.
D’altra parte, Serena sta ancora dominando pienamente la scena, fisicamente sta bene (anche se visibilmente appesantita dagli anni) e mentalmente (come qualcuno giustamente ha fatto notare) è anche più “solida” di quanto non lo fosse in gioventù. E soprattutto, gode di una congiuntura assolutamente favorevole per quanto riguarda le avversarie, nel senso che non ce ne sono di veramente forti tali da impensierirla. Le uniche potenzialmente pericolose sono un pò “fuori uso”: Azarenka, Sharapova, Kvitova, ecc.
Insomma, a meno di un’eplosione di qualche giovanissima (es. Bencic), ci sono tutte le premesse per cui Serena possa dominare la scena ancora per qualche anno, vincendo qualche altro slam e molti altri tornei, rimanendo per moltissime settimane ancora al n° 1 del ranking e pertanto, questa volta davvero, raggiungendo e superando i palmares delle grandissime del passato che prima ho menzionato.
Perchè rinunziare a questa ghiotta opportunità di entrare nella storia ?

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Octagon 27-08-2015 19:47

Bell’articolo, tema trattato con competenza e correttezza.

@ Luca da Sondrio (#1431061)

La scelta della foto di Serena è quasi obbligata, essendo lei l’icona delle tenniste di successo e, ad essere gentiluomini, “matura”.

Se ci fosse stato posto si potevano mettere decine di foto di atlete “papabili” alla vita privata ben più di Serena, a partire dalla sorella Venus fino alle nostre Schiavone e Pennetta, per non parlare della Date Krumm!

Ovvio che dovendo metterne solo una non può essere che Serena.
Absit iniuria imago.

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Pallettaro Mingherlino (Guest) 27-08-2015 19:33

Scritto da Giorgio
francamente, ci stava meglio la foto di federer. la williams non ha motivo di ritirarsi, non ha mai vinto tanto come quest’anno e per almeno altri 2 anni riuscirà a tenere questo livello di sicuro. federer invece, non vince uno slam dal 2012. gioca ancora bene, e allora? stiamo parlando di uno che era abituato a vincere 2/3 slam a stagione e ora si deve accontentare di tornei minori, importanti per carità, ma sempre meno di uno slam. federer non si ritirerà di certo da vincente anzi, si ritirerà come si è ritirato connors, correndo in giro per il campo per rimediare applausi, soldi dagli sponsor e ovazioni dai tifosi, con i suoi numeri sempre più da Harlem Globetrotters. da W12 ha vinto la miseria di 4 M1000 fatto 2 finali slam e poco altro. numeri magari ottimi per una seconda linea, ma di certo imbarazzanti per federer.

condivido pienamente

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Denise (Guest) 27-08-2015 18:23

E comunque molte donne non vogliono prendere la pillola perché sono convinte che faccia male e non vogliono interferire col ciclo. C’è comunque molta ignoranza diffusa in materia e gli stessi medici non sempre aiutano.
Ma non è doping

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Denise (Guest) 27-08-2015 18:19

Scritto da daria’s smile
E poi: possibile che Petra non lo sapeva che poteva prendere la pillolina magica? Per me è considerato doping!

Stando a questo articolo non lo è: http://www.amatorichirignago.com/wp-content/uploads/2013/04/Ciclo-mestruale.pdf

45
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daria’s smile (Guest) 27-08-2015 17:55

E poi: possibile che Petra non lo sapeva che poteva prendere la pillolina magica? Per me è considerato doping!

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daria’s smile (Guest) 27-08-2015 17:53

Scritto da Denise

Scritto da daria’s smile
Ringrazio Alessandro Orecchio per il solito articolo puntuale ed interessante. Le propongo di azzardare di più in un prossimo futuro: perché non prova ad approfondire un argomento tabù del tennis, qualcosa di cui non parla mai nessuno ( e non sto parlando di doping). L’influenza del ciclo mestruale nelle prestazioni (soprattutto ad alto livello) nel tennis femminile, per esempio. Petra Kvitova, durante Wimbledon, aveva fatto capire, tra le righe, che la sua sconfitta inaspettata era stata dovuta alle mestruazioni. Wimbledon deciso dalle date (fortunate o meno) dei rispettivi cicli delle top ten? Possibile. Secondo me possibilissimo! Una roulette, più che una prova del grande Slam! Petra ha già vinto due volte il torneo londinese, quelle volte era stata più fortunata? La sfigata era stata Serena o Maria? Esistono sostanze, non proibite, che possono bloccare per qualche giorno (leggi:fino alla fine di un torneo importante), il periodo “maledetto” delle donne? Avanti Sig. Orecchio, si occupi di questo, ci stupisca!

Le donne sanno che la semplice pillola anticoncezionale (non credo sia proibita) si può usare per ritardare la mestruazione: basta non prendere le 4 pillole bianche (placebo) ma continuare a prendere quelle col principio attivo fino a quando serve (io lo faccio quando vado in vacanza), poi fare la sospensione con le pillole placebo. Immagino che nei tornei importanti lo facciano anche molte sportive.

Brava Denise,

tutti gli altri sorvolano … vero? Argomento scomodo … Qualcuno sa se la pillola anticoncezionale è considerata doping?

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alberto (Guest) 27-08-2015 17:33

Meglio ritirarsi quando si ha ancora una credibilità e non fare come la Schiavone che uscirà a breve dalle 100

42
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akgul num.1 27-08-2015 17:11

Scritto da Elio
Non capisco tutto questo scompiglio per questa intervista ! A 34 anni in uno sport agonistico che chiede sforzi notevoli, e anche legittimo ponersi la domanda del ritiro o meno. Non tutti sono come Rosewall o Connors.Non vedo niente di irrispettoso.

Ogni giocatore decide per se… è un argomento sgradevole da parlarne per giornalisti e commentatori, chi sono loro per dire qual’è il momento giusto per ritirarsi… poi appena prima degli USOpen ci sarebbero tanti altri argomenti da trattare…
poi mettere la foto di Serena senza mai citarla nell’articolo lascia spazio a qualsiasi maleinterpretazione del tipo “fai sto slam e levati…”… non sono il solo ad averla percepita così.

41
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Vince 27-08-2015 16:39

@ Elio (#1431125)

Ci sono esempi nel tennis femminile attuale, di giocatrici che continuano a giocare anche oltre quell’età…così come ce ne sono altri di giocatrici che hanno abbandonato l’attività più giovani.

Il punto è che solo loro possono e devono decidere quando è il momento giusto per farlo.
Gli opinionisti è meglio che si occupino di commentare il tennis giocato dagli atleti, finchè sono in attività…gli atleti non hanno certo bisogno dei loro consigli sul momento del ritiro.

40
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JQ (Guest) 27-08-2015 16:33

@ cataflic (#1431078)

Quindi vieni dalla mia parte, non è solo questione di tirare forte, bisogna saperlo fare anche con continuità e precisione, e soprattutto nei momenti che contano, è in questo avere una solidità mentale come Serena è fondamentale. Basta vedere il Servizio e quanto volte s’è tolta d’impaccio con il servizio, che non è poi così più potente rispetto a quello di alcune sue colleghe, ma quando le serve diventa di precisione ed affidabilità assoluta. Quindi più che altro credo che Serena non abbia poi capacità fisiche maschili, quanto una mentalità più maschile delle altre e quindi meno soggetta a cali di tensione, paure o passaggi a vuoto.
Rispetto al periodo della Henin e della Hingis non ti saprei rispondere con certezza perché in quegli anni avevo smesso di seguire il tennis, però mi sento di dire che, rivisti riproposti in tv alcuni incontri degli anni passati vedi Graft-Seles (o anche il singolare giocato dalla Hingis quest’anno), considerate tutte le attenuanti del caso del caso e fatti i debiti raffronti (materiali diversi, stili di gioco diversi da oggi, anni trascorsi per la Hingis) non vedo nelle giocatrici di qualche anno fa colpi o potenza che le attuali non abbiano, forse c’è sempre un po’ la tendenza a mitizzare il passato, credo che la testa e la continuità siano ciò che fa effettivamente la differenza tra le giocatrici di oggi e quelle di 10 – 20 anni fa.
La stessa Serena, per sua ammissione in una intervista di qualche tempo fa, asseriva di essere molto migliorata a livello mentale, riferendosi agli ultimi anni in cui ha riguadagnato stabilmente la vetta della classifica.

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Elio 27-08-2015 16:32

Non capisco tutto questo scompiglio per questa intervista ! A 34 anni in uno sport agonistico che chiede sforzi notevoli, e anche legittimo ponersi la domanda del ritiro o meno. Non tutti sono come Rosewall o Connors.Non vedo niente di irrispettoso.

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Vince 27-08-2015 16:24

@ Luca da Sondrio (#1431061)
Caro Luca da Sondrio,
la tua puntigliosità, merita certamente una risposta.

A parte il fatto che titolo e foto lasciano pochi dubbi su chi sia il principale riferimento dell’articolo….altimenti perchè mettere quel titolo e quella foto, scusa?
Che senso avrebbe?

Se poi hai riletto due volte l’articolo, come dici, avrai notato che si parla proprio del ritiro degli atleti e non di altro 🙂
se ne parla in generale, senza puntare il dito su nessuno in particolare, ma l’argomento è quello.

E io trovo che il momento del ritiro di un’atleta, sia una cosa molto soggettiva, che solo l’atleta stessa può e deve decidere, chiunque essa sia.

Ribadisco quindi che trovo sgradevole che utenti e opinionisti vari discutano amabilmente di scelte (di vita) che non li riguardano minimamente e che solo la singola atleta di turno è in grado di valutare in piena consapevolezza.

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Grace 27-08-2015 16:19

Scritto da Vince
Non capirò mai come si possa invitare qualche giocatrice al ritiro…
e mi meraviglio che addirittura si scrivano articoli con finalità di questo tipo…a maggior ragione se questa giocatrice è ancora palesemente la più forte del mondo, a quasi 34 anni.
E’ ancora più sgradevole che a farlo sia un giornalista-opinionista…non lo so…e non un semplice utente.

Parole sante, le sottoscrivo tutte.. Roba da non credere.. E sono lungi dall’essere una fan della Williams eh, che trovo una giocatrice veramente scorretta.

36
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Denise (Guest) 27-08-2015 16:16

Scritto da daria’s smile
Ringrazio Alessandro Orecchio per il solito articolo puntuale ed interessante. Le propongo di azzardare di più in un prossimo futuro: perché non prova ad approfondire un argomento tabù del tennis, qualcosa di cui non parla mai nessuno ( e non sto parlando di doping). L’influenza del ciclo mestruale nelle prestazioni (soprattutto ad alto livello) nel tennis femminile, per esempio. Petra Kvitova, durante Wimbledon, aveva fatto capire, tra le righe, che la sua sconfitta inaspettata era stata dovuta alle mestruazioni. Wimbledon deciso dalle date (fortunate o meno) dei rispettivi cicli delle top ten? Possibile. Secondo me possibilissimo! Una roulette, più che una prova del grande Slam! Petra ha già vinto due volte il torneo londinese, quelle volte era stata più fortunata? La sfigata era stata Serena o Maria? Esistono sostanze, non proibite, che possono bloccare per qualche giorno (leggi:fino alla fine di un torneo importante), il periodo “maledetto” delle donne? Avanti Sig. Orecchio, si occupi di questo, ci stupisca!

Le donne sanno che la semplice pillola anticoncezionale (non credo sia proibita) si può usare per ritardare la mestruazione: basta non prendere le 4 pillole bianche (placebo) ma continuare a prendere quelle col principio attivo fino a quando serve (io lo faccio quando vado in vacanza), poi fare la sospensione con le pillole placebo. Immagino che nei tornei importanti lo facciano anche molte sportive.

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Real Tennis (Guest) 27-08-2015 16:12

Nel pezzo si legge testualmente: “vedo il ritiro di uno sportivo come l’atto di maggiore coraggio che questi possa compiere”. Pertanto, a breve avremo identici inviti rivolti a tante altre atlete, che verranno proposti “senza” citazioni nel pezzo, ma “solo” con evidenti riferimenti per immagini… In effetti, il ritiro è così nobile, che prima lo fanno le giovani tenniste e meglio è… Prima si innalzerebbero agli altari dei grandi coraggiosi dello Sport… Repetita iuvant

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francesco (Guest) 27-08-2015 16:02

@ cataflic (#1431078)

Non sono affatto d’accordo che oggi ci siano solo comprimarie. Comunque, mia opinione, la vera differenza la fa il servizio. SW gioca ovviamente benissimo; ma ci sono altre che le sono molto vicine nello scambio (vedasi percentuale di punti vinti sulla seconda da SW nella finale di domenica). E’ il servizio che è enormemente più potente. E il paragone coi vari Isner e Karlovic non ha senso. Qui stiamo parlando di un Djokovic col servizio di Isner in versione femminile.

33
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Elio 27-08-2015 15:55

Scritto da peppe78
si ritira? Finalmente.

😯 Se fosse stata Italiana ?…Che sportività. 🙄

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pantera96 27-08-2015 15:52

Scritto da Vince
Non capirò mai come si possa invitare qualche giocatrice al ritiro…
e mi meraviglio che addirittura si scrivano articoli con finalità di questo tipo…a maggior ragione se questa giocatrice è ancora palesemente la più forte del mondo, a quasi 34 anni.
E’ ancora più sgradevole che a farlo sia un giornalista-opinionista…non lo so…e non un semplice utente.

Scritto da Real Tennis

Scritto da Vince
Non capirò mai come si possa invitare qualche giocatrice al ritiro…e mi meraviglio che addirittura si scrivano articoli con finalità di questo tipo…a maggior ragione se questa giocatrice è ancora palesemente la più forte del mondo, a quasi 34 anni.
E’ ancora più sgradevole che a farlo sia un giornalista-opinionista…non lo so…e non un semplice utente.

Concordo con te, soprattutto perchè l’invito al ritiro è fatto ad personam…. Ma siccome questa è solo una impressione…. ed essendo, testuale, “il ritiro di uno sportivo l’atto di maggiore coraggio che questi possa compiere”, a breve avremo identici inviti rivolti a tante altre atlete…… O no?….. Se si tratta di un gesto di così nobile fattura, prima lo fanno le giovani tenniste e meglio è? Prima si innalzerebbero agli altari dei grandi coraggiosi dello Sport….

Quello che dico io ma si può???
Bravi ragazzi

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cataflic (Guest) 27-08-2015 15:45

Scritto da JQ
@ cataflic (#1430862)
In realtà mi sembra che ci siano altre tenniste che tirano forte quanto la Williams, tralasciando ovviamente la Kitova e la Azarenka ed il caso Giorgi che è un caso a parte, un buon numero delle nuove tenniste che si affacciano alla ribalta della scena mondiale hanno un approccio più vicino a quello della Keys piuttosto che a quello di Vinci e Schiavone. E’ il Tennis che cambia o la Williams che ha fatto scuola?
Quello che stupisce in Serena è la precisione che ci mette nei colpi oltre che la velocità e soprattutto la capacità di giocare bene i punti importanti del match. I 15 che contano lei li “vuole” vincere
le altre piuttosto temono di sbagliarli, secondo me è questa la vera differenza, mi dirai che con alle spalle la carriera e le vittorie della Williams è facile avere la sicurezza e la fiducia in se stessi necessarie per convincersi di potere uscire vittoriosi da qualsiasi situazione.
Per quanto riguarda spostarla, ti dirò che anch’io fino a qualche tempo fa pensavo che le altre tenniste non la spostassero abbastanza, in realtà mi sono reso conto che se la sposti e non chiudi il punto finisci per darle l’angolazione per farti molto ma molto male e quindi la situazione ti ci si ritorce contro. Alcune tenniste, anche molto più giovani di lei e comunque molto ben preparate atleticamente, hanno provato a farla correre a destra e a sinistra, finendo con il rimetterci, Serena nonostante l’età e la corporatura “importante” dimostra sempre una condizione fisica assolutamente invidiabile, come faccia ad avere certi scatti, magari per recuperare una palla corta, e a rimanere lontana dagli infortuni rimane per me un mistero, evidentemente qualità genetiche.
Contro di lei, come anche contro la sorella, vedi match della Giorgi di quest’anno agli Australian Open, spesso la tattica che paga di più è giocare forte al centro (possibilmente tra i piedi) così da non darle tempo di spostarsi e posizionarsi correttamente sulla palla, angolare e non chiudere può diventare un tennisticamente un suicidio.

Tirare forte non vuol dire nulla, ma Serena ha la capacità di farlo trovando angolo e sicurezza anche quando non è perfettamente in equilibrio, cioè una caratteristica di “forza” tipica maschile, mentre tutte le altre se non riescono a fare uno swing con timing perfetto, con movimenti quasi da manuale, tirano molto più piano.
Il fatto è che oggi non c’è nessuna in grado di forzarla a muoversi oltre il suo limite…se perde perde da sola.
Era così già quasi vent’anni fa quando comparve sulle scene, ma allora almeno c’erano ancora delle contendenti di livello, oggi solo comprimarie.
Non a caso Hingis e Henin sono quelle che l’hanno sconfitta % più volte.

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akgul num.1 27-08-2015 15:42

Scritto da Vince
Non capirò mai come si possa invitare qualche giocatrice al ritiro…
e mi meraviglio che addirittura si scrivano articoli con finalità di questo tipo…a maggior ragione se questa giocatrice è ancora palesemente la più forte del mondo, a quasi 34 anni.
E’ ancora più sgradevole che a farlo sia un giornalista-opinionista…non lo so…e non un semplice utente.

quoto… è veramente sgradevole e spesso tirano fuori quest’argomento anche nelle telecronache,
specie quando giocano Hewitt e Venus… sembra che tutti vogliano che un giocatore debba ritirarsi per forza appena cala di rendimento… non capisco perchè???… eppure i 2 citati sopra non più al top hanno dato vita a match fantastici negli ultimi anni!

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daria’s smile (Guest) 27-08-2015 15:26

Ringrazio Alessandro Orecchio per il solito articolo puntuale ed interessante. Le propongo di azzardare di più in un prossimo futuro: perché non prova ad approfondire un argomento tabù del tennis, qualcosa di cui non parla mai nessuno ( e non sto parlando di doping). L’influenza del ciclo mestruale nelle prestazioni (soprattutto ad alto livello) nel tennis femminile, per esempio. Petra Kvitova, durante Wimbledon, aveva fatto capire, tra le righe, che la sua sconfitta inaspettata era stata dovuta alle mestruazioni. Wimbledon deciso dalle date (fortunate o meno) dei rispettivi cicli delle top ten? Possibile. Secondo me possibilissimo! Una roulette, più che una prova del grande Slam! Petra ha già vinto due volte il torneo londinese, quelle volte era stata più fortunata? La sfigata era stata Serena o Maria? Esistono sostanze, non proibite, che possono bloccare per qualche giorno (leggi:fino alla fine di un torneo importante), il periodo “maledetto” delle donne? Avanti Sig. Orecchio, si occupi di questo, ci stupisca!

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peppe78 27-08-2015 15:26

si ritira? Finalmente.

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Luca da Sondrio (Guest) 27-08-2015 15:17

Scritto da Vince
Non capirò mai come si possa invitare qualche giocatrice al ritiro…
e mi meraviglio che addirittura si scrivano articoli con finalità di questo tipo…a maggior ragione se questa giocatrice è ancora palesemente la più forte del mondo, a quasi 34 anni.
E’ ancora più sgradevole che a farlo sia un giornalista-opinionista…non lo so…e non un semplice utente.

Ho riletto due volte l’articolo. Non c’è una sola riga (anzi, nemmeno una sola parola!) con la quale si invita Serena Williams al ritiro. La Williams, al contrario di altri tennisti (Roddick, Hewitt, Pennetta…), non viene citata nemmeno di striscio. Ho l’impressione che tu abbia solo letto il titolo e guardato la foto. Prima di commentare gli articoli sarebbe opportuno leggerli…

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Real Tennis (Guest) 27-08-2015 14:48

Scritto da Vince
Non capirò mai come si possa invitare qualche giocatrice al ritiro…e mi meraviglio che addirittura si scrivano articoli con finalità di questo tipo…a maggior ragione se questa giocatrice è ancora palesemente la più forte del mondo, a quasi 34 anni.
E’ ancora più sgradevole che a farlo sia un giornalista-opinionista…non lo so…e non un semplice utente.

Concordo con te, soprattutto perchè l’invito al ritiro è fatto ad personam…. Ma siccome questa è solo una impressione…. ed essendo, testuale, “il ritiro di uno sportivo l’atto di maggiore coraggio che questi possa compiere”, a breve avremo identici inviti rivolti a tante altre atlete…… O no?….. Se si tratta di un gesto di così nobile fattura, prima lo fanno le giovani tenniste e meglio è? Prima si innalzerebbero agli altari dei grandi coraggiosi dello Sport….

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Vince 27-08-2015 14:22

Non capirò mai come si possa invitare qualche giocatrice al ritiro…
e mi meraviglio che addirittura si scrivano articoli con finalità di questo tipo…a maggior ragione se questa giocatrice è ancora palesemente la più forte del mondo, a quasi 34 anni.

E’ ancora più sgradevole che a farlo sia un giornalista-opinionista…non lo so…e non un semplice utente.

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Giorgio (Guest) 27-08-2015 13:27

francamente, ci stava meglio la foto di federer. la williams non ha motivo di ritirarsi, non ha mai vinto tanto come quest’anno e per almeno altri 2 anni riuscirà a tenere questo livello di sicuro. federer invece, non vince uno slam dal 2012. gioca ancora bene, e allora? stiamo parlando di uno che era abituato a vincere 2/3 slam a stagione e ora si deve accontentare di tornei minori, importanti per carità, ma sempre meno di uno slam. federer non si ritirerà di certo da vincente anzi, si ritirerà come si è ritirato connors, correndo in giro per il campo per rimediare applausi, soldi dagli sponsor e ovazioni dai tifosi, con i suoi numeri sempre più da Harlem Globetrotters. da W12 ha vinto la miseria di 4 M1000 fatto 2 finali slam e poco altro. numeri magari ottimi per una seconda linea, ma di certo imbarazzanti per federer.

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GI2 (Guest) 27-08-2015 13:16

Scritto da JQ
La Williams vince perché ha una forza mentale e una voglia di vincere (ogni singolo punto) che nessuna altra ha, forse solo l’Azarenka, ma per brevi periodi o quando viene stimolata magari da un match contro la Williams stessa.
Questa credo sia la sua qualità principale, che tra l’altro le è stata recentemente riconosciuta anche dalla Sharapova.
Dopo una carriera come la sua e dopo aver vinto quello che ha vinto lei, credo sia enormemente difficile essere affamata e concentrata su ogni singolo 15. Serena concede qualche cosa all’avversaria e corre qualche rischio, vedi recentemente con la Pennetta, solo nei primi turni.
Unica recente eccezione la semifinale con la Bencic, dove la Williams, pur essendo partita molto forte e concentrata, ha incontrato un’avversaria che ci ha creduto fino all’ultimo 15 senza soffrire la personalità dell’americana, come troppo spesso accade alle avversarie.

Hai dimenticato un altra peculiarità: un fisico mascolino.

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Phoedrus (Guest) 27-08-2015 13:14

Scritto da pallabreak
Anche se indiretto, il riferimento dell’articolo a Serena Williams mi sembra evidente ma non so quanto appropriato. Uno sportivo abitualmente pensa al ritiro quando teme che le sue chances di vittoria stiano diminuendo. Nel caso di Serena, che oltretutto non sta giocando nemmeno benissimo, mi pare invece che il 2015 sia fin qui stato trionfale, tant’è vero che è a un passo dal Grande Slam “puro”, cioè 4 Slam su 4 nello stesso anno. Ciò che al massimo infastidisce è quell’atteggiamento da donna sull’orlo d’una crisi fisica che sovente tiene nel corso del match, quasi sempre quando è sotto, che pare doversi ritirare da un momento all’altro. Ecco, quello potrebbe proprio risparmiarselo.

Concordo. E’ abbastanza irritante quando anche con avversarie deboli mostra il pugnetto su punti non proprio decisivi.
Altre volte invece mostra un’aria di sufficienza come se volesse tutti ai suoi piedi.

La sua forza è mentale, i suoi comportamenti sono forse anche ad arte per infastidire le avversarie.

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ROGER RULES (Guest) 27-08-2015 13:02

serena non ti ritirare mai! mi fanno veramente ridere quelli che dicono si ritiri cosi lascia spazio alle altre??? non che le altre raggiungano il suo livello che lei si ritiri perche’ le altre non ce la faranno mai a batterla, grande esempio di sportivita’, ma chiudete la bocca che e’ meglio

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@PitFranco_Is 27-08-2015 12:22

Scritto da Giu07
Vi rendete conto che tra qualche anno finirá il trionfo di tutti quelli esplosi nel 2000 e ci saranno molti cambiamenti soprattutto per noi che nn abbiamo nessuno dietro alle esperte abbiamo un vuoto incolmabile. Sara un po come gli anni 80-90 vuoti per noi. Cosa ne pensate?

è cosi, per Limiti di età perdiamo Flavia, Roby. Errani farà qualche vittoria ancora in tornei diciamo secondari come la Knapp, rimane la Giorgi ma non abbiamo garanzie potrebbe fare qualche exploit, altrimenti il vuoto totale in questo momento vedo un buco di 5 anni minimo

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Alessandromonky 27-08-2015 12:13

@ Giu07 (#1430924)

Hai ragione riguardo il circuito femminile,anche un po per il maschile,però Donati ce ne darà di soddisfazioni e poi ci sono tanti altri ragazzi molto bravi che stanno emergendo

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JQ (Guest) 27-08-2015 12:11

@ cataflic (#1430862)

In realtà mi sembra che ci siano altre tenniste che tirano forte quanto la Williams, tralasciando ovviamente la Kitova e la Azarenka ed il caso Giorgi che è un caso a parte, un buon numero delle nuove tenniste che si affacciano alla ribalta della scena mondiale hanno un approccio più vicino a quello della Keys piuttosto che a quello di Vinci e Schiavone. E’ il Tennis che cambia o la Williams che ha fatto scuola?
Quello che stupisce in Serena è la precisione che ci mette nei colpi oltre che la velocità e soprattutto la capacità di giocare bene i punti importanti del match. I 15 che contano lei li “vuole” vincere
le altre piuttosto temono di sbagliarli, secondo me è questa la vera differenza, mi dirai che con alle spalle la carriera e le vittorie della Williams è facile avere la sicurezza e la fiducia in se stessi necessarie per convincersi di potere uscire vittoriosi da qualsiasi situazione.
Per quanto riguarda spostarla, ti dirò che anch’io fino a qualche tempo fa pensavo che le altre tenniste non la spostassero abbastanza, in realtà mi sono reso conto che se la sposti e non chiudi il punto finisci per darle l’angolazione per farti molto ma molto male e quindi la situazione ti ci si ritorce contro. Alcune tenniste, anche molto più giovani di lei e comunque molto ben preparate atleticamente, hanno provato a farla correre a destra e a sinistra, finendo con il rimetterci, Serena nonostante l’età e la corporatura “importante” dimostra sempre una condizione fisica assolutamente invidiabile, come faccia ad avere certi scatti, magari per recuperare una palla corta, e a rimanere lontana dagli infortuni rimane per me un mistero, evidentemente qualità genetiche.
Contro di lei, come anche contro la sorella, vedi match della Giorgi di quest’anno agli Australian Open, spesso la tattica che paga di più è giocare forte al centro (possibilmente tra i piedi) così da non darle tempo di spostarsi e posizionarsi correttamente sulla palla, angolare e non chiudere può diventare un tennisticamente un suicidio.

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Giu07 (Guest) 27-08-2015 12:02

Vi rendete conto che tra qualche anno finirá il trionfo di tutti quelli esplosi nel 2000 e ci saranno molti cambiamenti soprattutto per noi che nn abbiamo nessuno dietro alle esperte abbiamo un vuoto incolmabile. Sara un po come gli anni 80-90 vuoti per noi. Cosa ne pensate?

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@PitFranco_Is 27-08-2015 11:52

Scritto da cataflic

Scritto da JQ
La Williams vince perché ha una forza mentale e una voglia di vincere (ogni singolo punto) che nessuna altra ha, forse solo l’Azarenka, ma per brevi periodi o quando viene stimolata magari da un match contro la Williams stessa.
Questa credo sia la sua qualità principale, che tra l’altro le è stata recentemente riconosciuta anche dalla Sharapova.
Dopo una carriera come la sua e dopo aver vinto quello che ha vinto lei, credo sia enormemente difficile essere affamata e concentrata su ogni singolo 15. Serena concede qualche cosa all’avversaria e corre qualche rischio, vedi recentemente con la Pennetta, solo nei primi turni.
Unica recente eccezione la semifinale con la Bencic, dove la Williams, pur essendo partita molto forte e concentrata, ha incontrato un’avversaria che ci ha creduto fino all’ultimo 15 senza soffrire la personalità dell’americana, come troppo spesso accade alle avversarie.

La Williams vince perchè tira 20 kmh più forte delle altre anche su una gamba sola.
Quando arriverà una che la sa far muovere invece che giocare in verticale come fanno praticamente tutte, amen!

Non è solo una questione di potenza io credo che è il servizio a fare tanta differenza, la media dei colpi sia in rovescio che in dritto di Serena e piu bassa di quella della Keys (76k) e Della Kvitova (72) Serena (71).Detto questo Serena puo giocare ancora 2 anni Facili lei è un fenomeno ma non ha avversarie continue. prendiamo quest’anno secondo me le uniche 2 che potevano dargli Fastidio erano Kvitova (che tanti dimenticano vero discontinua ma in piu beh la mononucleosi non l’ha aiutata vedi Madrid) l’atra e Vika ma viene da un infortunio e mi sembra che non abbia una fomra fisica ancora oggi diciamo al top. se nel 2016 queste due giocatrici sono al top cade il regno di Serena senza contare quelle 4/5 giovani che possono dire la loro (Mugu Bencic Keys Pliskova e qualche altra… vedremo.

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Elio 27-08-2015 11:45

@ cataflic (#1430862)

Se bastasse tirare forte, allora Karlovic o Isner per esempio perchè non hanno vinto slam e non sono mai diventati n° 1 ??? 😯
Poi al RG la fanno muovere ma non basta neanche quello !

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stefre (Guest) 27-08-2015 11:42

Il momento giusto per ritirarsi? Viene spontaneamente in mente “..prima che inizi la parabola discendente ..”; nel caso di SW pero` la cosa e` un po’ piu` complicata visto che il suo percorso agonistico risulta incredibilmente piu` assimilabile ad un’iperbole .. 😯

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sarita 27-08-2015 11:28

Scritto da Kriss69forever
Speriamo faccia il grande slam, sia contenta, e si levi definitivamente di torno !!!!

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Miomao (Guest) 27-08-2015 10:53

Dopo la riedizione del libro Cuore, ecco una moderna Soap Opera. Di bene in meglio.

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Thomas81 (Guest) 27-08-2015 10:27

Beh, Serena e Roger é possibile che si ritirino proprio il prossimo anno. Roger é gia il Re di tutti i tempi, Serena in parte lo é ma vuole battere la suprema Steffi in tema Slam e gliene manca solo uno per fare come lei. A livello di settimane al numero 1 sará molto dura perche dovrebbe non solo terminare quest’anno al numero 1, ma conservarlo per i prossimi 2 anni interi.

L’anno prossimo, dopo le olimpiadi potrebbero ritirarsi grandi nomi del passato e recente come Venus, Jankovic, Stosur, Kuznetsova e le nostre Flavia e Roberta (Francesca non la mensiono perche vuole essere la nuova Date Krumm, hehehe)

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Kriss69forever 27-08-2015 10:25

Speriamo faccia il grande slam, sia contenta, e si levi definitivamente di torno !!!!

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cataflic (Guest) 27-08-2015 10:23

Scritto da JQ
La Williams vince perché ha una forza mentale e una voglia di vincere (ogni singolo punto) che nessuna altra ha, forse solo l’Azarenka, ma per brevi periodi o quando viene stimolata magari da un match contro la Williams stessa.
Questa credo sia la sua qualità principale, che tra l’altro le è stata recentemente riconosciuta anche dalla Sharapova.
Dopo una carriera come la sua e dopo aver vinto quello che ha vinto lei, credo sia enormemente difficile essere affamata e concentrata su ogni singolo 15. Serena concede qualche cosa all’avversaria e corre qualche rischio, vedi recentemente con la Pennetta, solo nei primi turni.
Unica recente eccezione la semifinale con la Bencic, dove la Williams, pur essendo partita molto forte e concentrata, ha incontrato un’avversaria che ci ha creduto fino all’ultimo 15 senza soffrire la personalità dell’americana, come troppo spesso accade alle avversarie.

La Williams vince perchè tira 20 kmh più forte delle altre anche su una gamba sola.
Quando arriverà una che la sa far muovere invece che giocare in verticale come fanno praticamente tutte, amen!

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radar 27-08-2015 10:17

Scritto da JQ
La Williams vince perché ha una forza mentale e una voglia di vincere (ogni singolo punto) che nessuna altra ha, forse solo l’Azarenka, ma per brevi periodi o quando viene stimolata magari da un match contro la Williams stessa.
Questa credo sia la sua qualità principale, che tra l’altro le è stata recentemente riconosciuta anche dalla Sharapova.
Dopo una carriera come la sua e dopo aver vinto quello che ha vinto lei, credo sia enormemente difficile essere affamata e concentrata su ogni singolo 15. Serena concede qualche cosa all’avversaria e corre qualche rischio, vedi recentemente con la Pennetta, solo nei primi turni.
Unica recente eccezione la semifinale con la Bencic, dove la Williams, pur essendo partita molto forte e concentrata, ha incontrato un’avversaria che ci ha creduto fino all’ultimo 15 senza soffrire la personalità dell’americana, come troppo spesso accade alle avversarie.

Qualità per antonomasia dei campionissimi.
Capacità di tirare fuori il meglio nei momenti topici, innalzando il proprio livello quando serve e a seconda dell’andamento del match.
Lo sguardo famelico e la voglia intatta nonostante i titoli e il blasone conquistato: solo onori a simili campioni!

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pallabreak 27-08-2015 10:12

Anche se indiretto, il riferimento dell’articolo a Serena Williams mi sembra evidente ma non so quanto appropriato. Uno sportivo abitualmente pensa al ritiro quando teme che le sue chances di vittoria stiano diminuendo. Nel caso di Serena, che oltretutto non sta giocando nemmeno benissimo, mi pare invece che il 2015 sia fin qui stato trionfale, tant’è vero che è a un passo dal Grande Slam “puro”, cioè 4 Slam su 4 nello stesso anno. Ciò che al massimo infastidisce è quell’atteggiamento da donna sull’orlo d’una crisi fisica che sovente tiene nel corso del match, quasi sempre quando è sotto, che pare doversi ritirare da un momento all’altro. Ecco, quello potrebbe proprio risparmiarselo.

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JQ (Guest) 27-08-2015 10:05

La Williams vince perché ha una forza mentale e una voglia di vincere (ogni singolo punto) che nessuna altra ha, forse solo l’Azarenka, ma per brevi periodi o quando viene stimolata magari da un match contro la Williams stessa.
Questa credo sia la sua qualità principale, che tra l’altro le è stata recentemente riconosciuta anche dalla Sharapova.
Dopo una carriera come la sua e dopo aver vinto quello che ha vinto lei, credo sia enormemente difficile essere affamata e concentrata su ogni singolo 15. Serena concede qualche cosa all’avversaria e corre qualche rischio, vedi recentemente con la Pennetta, solo nei primi turni.
Unica recente eccezione la semifinale con la Bencic, dove la Williams, pur essendo partita molto forte e concentrata, ha incontrato un’avversaria che ci ha creduto fino all’ultimo 15 senza soffrire la personalità dell’americana, come troppo spesso accade alle avversarie.

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pantera96 27-08-2015 10:00

Io signori non capisco
Ennesimo drammatico insulso articolo di Alessandro Orecchio.
Quanto ne avremo ancora??
Cerchiamo di darci un taglio con queste sciocchezze non roviniamo live tennis per favore
Per favore.

4
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Paolo (Guest) 27-08-2015 09:49

È il caso che finalmente decida di andarsene e di lasciare spazio alle altre, non se ne può più di questa tizia

3
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Phoedrus (Guest) 27-08-2015 09:45

Serena Williams nella foto, ma mai menzionata nell’articolo.

2
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jj (Guest) 27-08-2015 08:39

si ritirera’ quando perdera’ malamente.. ma sto rischio credetemi ora non esiste…qualche match ovviamente, come tutti lo perde, ma e’ troppo ed estremo direi il gap tra lei e le altre; lo vedo impossibile un ritiro ora…quasi tutti I suoi match till the final sono match di allenamento, nel senso che asfalta le avversarie…solo se sta male male perde..

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