Intervista a Riccardo Bonadio: “A livello future se non vinci tornei è comunque difficile finire una stagione senza averci rimesso economicamente. A Pula io ed altri non abbiamo speso tantissimo, ovvero trovando delle soluzione alternative al resort”

09/11/2014 10:31 17 commenti
Riccardo Bonadio classe 1993, n.854 ATP
Riccardo Bonadio classe 1993, n.854 ATP

Da Brescia Luigi Calvo ha intervistato Riccardo Bonadio, classe 1993, n.854 ATP.

Cosa ne pensi della tua stagione 2014 e sei soddisfatto?

“Diciamo che non era iniziata nel migliore dei modi, in quanto si era interrotto il rapporto di collaborazione con il mio ex allenatore e quindi per un periodo di tempo sono rimasto senza una guida tecnica, attraversando un periodo non facile. Adesso in questo finale di stagione ho ritrovato un nuovo equilibrio e la stagione è andata leggermente in migliorando, nonostante abbia perso delle partite per pochi punti in cui è mancata un poco di convinzione, però questo finale di stagione mi ha rigenerato.”



Con chi ti alleni in questo momento?

“Mi sto allenando al Bonaccossa di Milano con Fabio Colangelo, Uros Vico e Buson come preparatore atletico.”



Quali sono i tuoi obiettivi per il prossimo anno e futura programmazione?

“Adesso andrò a fare due o tre tornei sul veloce in Egitto e vediamo come andranno le cose, dopodiché l’8 o il 15 Dicembre inizierò la preparazione invernale a Milano e farò minimo sei settimane di preparazione per poi riprendere a Febbraio con i tornei. Obiettivi di classifica non ce ne siamo posti per il momento, soprattutto perché stiamo cambiando tantissime cose in allenamento, sotto il punto di vista fisico, atletico ma anche tecnico, quindi l’obiettivo è migliorarmi.”



Sei d’accordo sull’aumentare i montepremi dei tornei future e challenger?

” A livello future se non vinci tornei è comunque difficile finire una stagione senza averci rimesso economicamente, tra allenamenti, viaggi e costi vari. L’Itf nonostante le proposte fatte tramite l’ipin, con dei piccoli aumenti economici, ma sicuramente con la crisi economica di questi tempi, sono dei miglioramenti irrilevanti che non ci permettono di star sereni a livello economico.”



Come ti sei trovato a disputare i tornei future di Santa Margherita di Pula?

“Diciamo che a S.Margherita di Pula io ed altri non abbiamo speso tantissimo, ma questo solo per “meriti” nostri, ovvero trovando delle soluzione alternative al resort. Infatti se perdi nei primi turni, non si può più rientrare nelle struttura perché pagare 100 euro circa al giorno è veramente tanto. A livello di ambiente e come bellezza del luogo è tutto bello, ma io ho sempre criticato questi tornei per quanto riguarda l’aspetto tennistico. Anche se devo riconoscere che per molti di noi giocare più tornei in uno stesso posto, senza dover uscire fuori dall’Italia, è veramente l’ideale e molti tennisti italiani sono saliti tantissimo in classifica grazie ai tornei sardi.”


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Ospite inatteso (Guest) 10-11-2014 17:13

@ Figologo (#1209715)

Infatti io ho lasciato una domanda aperta, tu hai dato risposte granitiche presupponendo di avere i mezzi e gli elementi per poter presupporre un mio qualche interesse a morigerare il mondo. Tra chi vede una possibilità e chi la nega a priori, chi dei due è più libero pensatore?
(PS: Non è un attacco personale, spesso i tuoi commenti mi divertono, credo che tu abbia una gran bella ironia. Ma la vita è anche qualcosa in più ogni tanto.
Saluti, e se sono stato troppo aggressivo, I’m sorry. In fondo siamo degli sconosciuti che si scrivono su un forum)

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Figologo (Guest) 10-11-2014 09:00

Egregio Mario, lascia innanzitutto che io lodi la tua pacatezza.

E’ chiaro che “il vizio” è ancora inviso a numerose persone (beate loro).
E’ chiaro altresì, checchè ne dica chi vuol farmi passare per un cuore di pietra, che gli esiti infausti del vizio (tumore/fumo dipendenza-problemi economici/droga dipendenza-problemi economici/alcool ludopatia/gioco) sono un nocumento sociale (perchè rovinano l’uomo) ed economico (perchè pesano sul Ssn).

Il problema è che il proibizionismo consegna automaticamente l’utenza alla criminalità, che offre lo stesso prodotto.

Ma questo non lo dice il figologo, lo dice la storia, l’osservazione del fenomeno.

Quindi tanto vale sottrarre i proventi di quell’offerta alla criminalità, tagliandola così completamente fuori dal mercato, esercitare una forma di controllo sul prodotto che si vende, utilizzare quei proventi, tra gli altri scopi, per finanziare direttamente i relativi interventi del SSN.

Per quanto riguarda ciò che tu dici in seguito, rischiamo di addentrarci in un terreno pericolosamente sdrucciolevole.
Vorrei evitare di parlarne,non perchè non ne abbia piacere,ma perchè non siamo in contesto adatto.

Le nostre posizioni, irrimediabilmente inconciliabili, condurrebbero a una discussione infinita.

Dico solo una cosa.
Quando comincia la vita?
Se esiste una risposta una a questo interrogativo allora l’interruzione della gravidanza può essere considerato omicidio.

Chiaro che se io fossi cattolico non mi sognerei minimamente di “aprire” a un argomento del genere.

Ma non lo sono.

Saluti

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Mario (Guest) 09-11-2014 23:02

Vorrei aggiungere anch’io qualcosa, da filosofo, al discorso del Figologo filosofo. Indubbiamente è banale, e storicamente appurato, che certi proibizionismi sono serviti in passato, e servono oggi, appunto come tu dici, ad alimentare canali illegali.
Però,vorrei aggiungere, devi darmi atto, che la conseguenza di questo discorso NON PUO’ ESSERE che si devono liberalizzare certi comportamenti solo perchè in tanti lo farebbero comunque illegalmente. Bisogna valutare COSA si proibisce. Nel caso del sesso a pagamento o dell’alcool, per esempio, è chiaro che il risultato è stato e sarà quello che tu prevedi e, in questo caso, credo anch’io che bisogna evitare di criminalizzare comportamenti nati con l’uomo, ma che non uccidono nessuno.
Ma, facendo un altro esempio, ritengo che lo Stato NON PUO’liberalizzare l’aborto ricorrendo al tuo argomento, semplicemente perchè l’aborto è un omicidio, checchè ne dicano gli abortisti o il ridicolo escamotage di considerare il feto di età inferiore ai tre mesi alla stregua di un molare.
Nel caso in discussione, comunque,tendo anch’io a preferire la legalizzazione, perchè ritengo che sia il male minore.

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Figologo (Guest) 09-11-2014 18:00

Scritto da Ospite inatteso
“Ci sono peraltro, e vi invito a leggerli quando avete qualche minuto, approfonditi studi sul proibizionismo, sull’inefficacia dello stesso, sugli effetti dello stesso, anche in termini di costi sociali.”
Infatti, quando si è disinteressati alla realtà dei fatti e attaccati alle proprie idee basta “qualche minuto” per trovare le prime frasi che paiono confermarle e sentirsi anche dei grandi intellettuali.
Quando si è interessati a conoscere le cose, magari ci si fa qualche domanda in più e non si liquidano con banalità commenti come quello di Groucho. Anzi, magari ci si chiede “come mai certe cose prima erano illegali? Erano proprio tutti così scemi, o qualcosa diceva che gli uomini conoscevano se stessi meglio di adesso?”

Il commento di Groucho è una banalità, come la proposta di abolire le scommesse.
E la tua difesa di ufficio è ancora più banale, così come il tentativo di tacciarmi di intellettualismo fasullo.

Questo poi:”Anzi, magari ci si chiede “come mai certe cose prima erano illegali? Erano proprio tutti così scemi, o qualcosa diceva che gli uomini conoscevano se stessi meglio di adesso?”

Siamo al trionfo assoluto della banalità.

Comunque, non mi interessa approfondire l’argomento nè fare un bagnetto bigotto in un mare proibizionista.

Quindi vi saluto, cari animi morigerati salvatori del mondo.

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utente moderato (Guest) 09-11-2014 17:55

Io dico di proibire le scommesse nei future e challenger dove ci sono tutte le situazioni favorevoli per frodare,come nel calcio dalla b in giù e in tantissimi altri sport,ma ormai la gentr in italia gioca anche cani e cavalli virtuali

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Ospite inatteso (Guest) 09-11-2014 17:19

“Ci sono peraltro, e vi invito a leggerli quando avete qualche minuto, approfonditi studi sul proibizionismo, sull’inefficacia dello stesso, sugli effetti dello stesso, anche in termini di costi sociali.”

Infatti, quando si è disinteressati alla realtà dei fatti e attaccati alle proprie idee basta “qualche minuto” per trovare le prime frasi che paiono confermarle e sentirsi anche dei grandi intellettuali.
Quando si è interessati a conoscere le cose, magari ci si fa qualche domanda in più e non si liquidano con banalità commenti come quello di Groucho. Anzi, magari ci si chiede “come mai certe cose prima erano illegali? Erano proprio tutti così scemi, o qualcosa diceva che gli uomini conoscevano se stessi meglio di adesso?”

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Gabriele da Ragusa 09-11-2014 16:34

Resta il fatto che il circuito futures è estremamente precario se alle spalle nn si ha una famiglia alla Fognini o Gulbis, o cmq disposta a sacrifici pur di mantenere ai figli un professionismo che in realtà nn è e nn considero tale. Per cm è strutturato il circuito fuori dai 300 io considero i giocatori semiprofessionisti o addirittura dilettanti di alto livello. Nn è una mancanza di rispetto nei confronti dei tanti, troppi che si sbattono per guadagnare qualche carta da 100 euro ma una considerazione amara dettata dalla realtà. E’ inammissibile che un circuito venga definito professionistico quando di default obbliga i partecipanti ad andare in perdita o cmq a nn guadagnare. Il minimo, ma davvero il minimo che si possa fare (e che avrebbe più un valore simbolico che altro) sarebbe di aumentare il montepremi minimo dei futures a 15000 o almeno 10000 ma garantendo sempre l’ospitalità. Inoltre si potrebbe fare cm nei tornei open dv il montepremi viene assegnato a partire dai quarti mi sembra. In questo modo da una parte l’ospitalità comporterebbe una maggiore selezione e qualità dei tornei stessi visto che nn tutti i circoli (qualcuno ci rimetterebbe pazienza) sarebbero in grado di far fronte a tali spese. Dall’altra si premierebbero davvero coloro i quali in qst tornei vanno davvero avanti risparmiano qualche lira come professionisti veri, seppur di medio-basso livello.

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Figologo (Guest) 09-11-2014 16:12

Senza quotare (mi annoio) rispondo in un unico post.

La via del proibizionismo non porta a nulla, esempi storici come il Volsteadt Act e tutto quello che capitò in Usa lo dimostrano.
La gente consuma lo stesso solo che si affida a chi vende il prodotto senza concorrenza (cioè la criminalità).

In Italia il proibizionismo sul consumo delle droghe non ha sortito effetti da un punto di vista della diminuzione del consumo, ha dato un enorme canale di guadagno alla criminalità organizzata e ha riempito le carceri di gente che lì dentro non dovrebbe starci.

Abolire le scommesse vorrebbe dire dirottare i ludopatici verso le scommesse illegali, succede così dalla notte dei tempi.
Ci sono peraltro, e vi invito a leggerli quando avete qualche minuto, approfonditi studi sul proibizionismo, sull’inefficacia dello stesso, sugli effetti dello stesso, anche in termini di costi sociali.

Per quanto riguarda le ludopatie, la soluzione o anche solo il contenimento del problema non è legato quindi all’abolizione delle stesse ma a un adeguato supporto da parte del Ssn e a un’educazione al gioco da parte dello Stato stesso.

Peraltro, e qui lancio una piccola provocazione, se l’Italia non fosse diventato un paese prevalentemente “precario” e con serie difficoltà a trovare fonti di reddito, sono sicuro che il numero dei ludopatici sarebbe in diminuzione.

Comunque, in tutto questo preciso che non sono affatto liberista e non ho mai scommesso su un match di tennis.
Solo che la ridicola idea di abolire tutto si manifesta ogni volta per quella che è, appunto ridicola, e suscita cronicamente in me ilarità.

Per quanto riguarda il problema delle scommesse nel tennis, ribadisco: chi vende una partita deve essere radiato, ma non crocifisso.
Se il mondo challenger/future fosse supportato economicamente e se il professionismo di medio basso livello non fosse la bolgia che è, sarebbero molti meno i tennisti disposti a combinare.

Solo che all’Atp non gliene frega niente.

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dave (Guest) 09-11-2014 15:01

@ Figologo (#1209469)

ma che stai a dire???qulli sono dei beni di consumo..tasse che paghi per pagare srvizi..fai paragoni con cose completamente diverse tra loro..le scommesse che ci azzeccano con il resto? ….cmq io sono sospettoso come utente moderato..e quando tutti( anche recentemente molti tennisti) dicono che sanno che ci sono combine in giro..un motivo ce..

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manuel (Guest) 09-11-2014 14:49

@ utente moderato (#1209407)

concordo.

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groucho (Guest) 09-11-2014 14:23

Scritto da Figologo

Scritto da utente moderatoNo nn lo farei,la mia era un osservazione di uno che è estremamente contrario al mondo delle scommesse che rende ricco solamente le agenzie o chi fa il furbo.io le abolirei semplicemente

Io abolirei la corrente elettrica così la gente smetterebbe di attaccarsi abusivamente ai pali.Poi abolirei le tasse per combattere l’evasione.Poi abolirei anche il sesso per combattere lo sfruttamento della prostituzione.Potrei anche abolire la respirazione per evitare il contagio delle malattie infettive. Su quest’ultimo punto però resto perplesso.Vi farò sapere.

E così mentre tu fai il filologo o il filosofo, ottocentomila italiani sono affetti da ludopatia cronica, mettendo nei guai loro stessi e le loro famiglie. Quando le scommesse erano illegali almeno gli inguaiati cronici erano un decimo degli attuali. Ma a te che ci siano settecentoventimila italiani in più che si alzano la mattina con il bisogno ossessivo compulsivo di giocare non te ne può fregare di meno, tu sei un filologo o un filosofo e quindi della realtà non ti interessa, ti interessano solo le tue belle teorie liberiste.

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ste67 (Guest) 09-11-2014 14:06

Sbaglio o il suo ex allenatore era Mose’ Navarra…..

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Figologo (Guest) 09-11-2014 13:21

Scritto da utente moderato
No nn lo farei,la mia era un osservazione di uno che è estremamente contrario al mondo delle scommesse che rende ricco solamente le agenzie o chi fa il furbo.io le abolirei semplicemente

Io abolirei la corrente elettrica così la gente smetterebbe di attaccarsi abusivamente ai pali.
Poi abolirei le tasse per combattere l’evasione.
Poi abolirei anche il sesso per combattere lo sfruttamento della prostituzione.
Potrei anche abolire la respirazione per evitare il contagio delle malattie infettive. Su quest’ultimo punto però resto perplesso.

Vi farò sapere.

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ila09ale11 (Guest) 09-11-2014 12:18

@ utente moderato (#1209443)

ok …. allora concordo ….

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utente moderato (Guest) 09-11-2014 11:45

No nn lo farei,la mia era un osservazione di uno che è estremamente contrario al mondo delle scommesse che rende ricco solamente le agenzie o chi fa il furbo.io le abolirei semplicemente

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ila09ale11 (Guest) 09-11-2014 11:18

commento da persona .. …. a me non e’ neanche balenato per la testa l’idea che possano farlo …. tutti chi piu e chi meno in questo periodo economico facciamo fatica ad accumulare soldi ma viviamo di lavoro onesto (se ce l’abbiamo) cercando di ottimizzare il piu possibile, sopratutto con la cultura del sacrificio e del risparmio….. molto probabilmente se tu queste cose le hai pensate vuol dire che le fai o se ti capitasse l’occasione le faresti…… potevi evitare il commento avresti fatto piu bella figura e fatti un esame di coscienza …

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utente moderato (Guest) 09-11-2014 10:54

Senza voler accusare nessuno in particolare ma una volta un uomo saggio ha detto l occasione fa l uomo ladro.si guadagna una miseria nei future passano mesi e mesi a giocare mangiare e dormire insieme,sarebbe facilissimo per loro truccare un incontro. Nn ci resta che fidarci della loro onestà

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