Break Point - Numero 7 Copertina, Generica

Break Point: Bentornato Gilles

11/05/2012 09:46 8 commenti
Gilles Simon classe 1984, n.12 del mondo
Gilles Simon classe 1984, n.12 del mondo

Fa sempre piacere ritrovare un tennista a grandi livelli come Gilles Simon che ha incontrato qualche difficoltà susseguitesi fra il 2009 e il 2010, complice qualche guaio fisico e un tennis che non riusciva a tornare sui livelli eccelsi del 2008.

Partiamo allora da quell’anno. Dopo un inizio di stagione abbastanza normale per un giocatore fra i primi 30 ,escluso l’exploit di Marsiglia dove battè Djokovic, a Maggio inizia a fare incetta di tornei vincendo a Casablanca (partendo addirittura dalle quali perché non si era iscritto) e poi a Indianapolis.

Poi arriva l’Open del Canada e al secondo turno batte un Federer ancora sotto shock dopo la sconfitta in finale a Wimbledon contro Nadal in una partita che rimarrà negli annali di questo sport. Lì vince 7-5 al terzo e arriva fino in semifinale battuto da un Kiefer al canto del cigno.

Poi arrivano i successi indoor dove batte Nadal a Madrid arrivando in finale e al Masters di fine anno sconfigge di nuovo Federer concludendo così l’anno al numero 7 del mondo per poi arrivare a inizio 2009 fino al numero 6.

Da lì inizia la crisi di gioco a cui fa seguito l’infortunio al ginocchio destro. Poi si riprende piano piano fino a disputare un eccellente 2011 dove vince ad Amburgo e a Sydney, oltre ad altri ottimi piazzamenti e ad una grande prestazione in Australia con Federer dove perde soltanto 6-4 al quinto set.

Conclude così l’anno fra i primi 15. Nel 2012 arriva la svolta. Dal punto di vista del gioco e della continuità.

Inizia a non inciampare più in partite per lui abbastanza comode e inizia pure a battere quelli che perlomeno sembravano più forti di lui. Tutto questo sulla superficie da lui meno amata. La terra battuta. Qui arriva in semifinale a Montecarlo sconfiggendo fra gli altri uno Tsonga in piena crisi di gioco e di identità, nonostante la quinta posizione del ranking mondiale.

Arrivato al sabato si pensa che possa solamente fungere da vittima sacrificale per un Nadal ancora una volta rinato. E invece così non è stato, più di quanto possa dire il 6-3 6-4 finale. Due ore di lotta pura e di grande agonismo. Rafa è stato semplicemente più forte perché se si guarda la partita di Simon si possono notare i grandi miglioramenti del transalpino:un servizio con ottime percentuali e fornito di una prima palla più che consistente, un dritto tornato ad alti livelli, oltre alle solite grandi geometrie col rovescio che non sono mai mancate.

La forza mentale e fisica è sempre stata una sua prerogativa, ma se si aggiungono queste altre cose si spiega come il francese sia tornato vicinissimo ai primi dieci giocatori del mondo (adesso è numero 12). Tutto questo è stato poi confermato nel torneo di Bucarest la settimana dopo dove ha sconfitto in finale il nostro Fognini, che ha retto il confronto tennistico, ma non quello mentale.

In quello Gilles è davvero un grande maestro, perché con qualità tecniche e fisiche non particolarmente eccelse è riuscito a regalarsi grandi soddisfazioni grazie alla tenacia e alla voglia di lavorare e di migliorarsi sempre di più.

E a 27 anni compiuti da un paio di mesi rimettersi in discussione in questo modo è stato un ulteriore salto di qualità che quasi nessuno si aspettava da parte sua. Davvero complimenti. Bentornato nell’elite del tennis Gilles. Te la meriti tutta.


Gabriele Ferrara(alias “forza ginepri”)


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8 commenti

Koko (Guest) 13-05-2012 04:35

@ forza ginepri (#660541)

Temo che tu non abbia mai visto il Seppi al top della forma. Ti assicuro che Seppi ha anche vette di rendimento: con Federer si vide a Montecarlo con un paio di 7-6, con Nadal a Rotterdham, con Ferrero in Davis, con Monaco ad Amburgo, con Hewitt ancora se stesso in Australia, con Berdych in altra occasioni etc. Che poi l’aria da bravo ragazzo e una eccessiva flemma lo facciano apparire male è un altro discorso!

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Andreas Seppi 11-05-2012 17:02

grande simon!

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forza ginepri 11-05-2012 14:45

Al di là di quello accaduto nell’ultimo anno,credo che Tipsarevic abbia delle punte di rendimento ben più alte del nostro Seppi che le ha raggiunte nelle ultime 2 settimane e nel torneo di Amburgo 2008, ma quelle del serbo(vedi primi 2 set con Djokovic ai QF degli Us Open e tutto il finale della stagione scorsa,oppure ad esempio la partita con Federer agli Ao del 2008 dove perse solo 10-8 al quinto contro un Federer sì con dei problemi,ma che giocò comunque un’eccellente partita)sono ben più alte e questo spiega il perchè uno come Seppi possa arrivare al massimo intorno alla 25esima posizione mondiale circa,lo ha dimostrato pure con Dolgopolov,ha una serietà e un rendimento che in Italia nessuno ha ma dal punto di vista caratteriale e del gioco ci sono dei limiti che,al di là del nostro doveroso tifo patriottico,sono ben evidenti e che magari hanno già meno Fognini,e soprattutto Bolelli che invece mancano clamorosamente ancora di mentalità e continuità. Grosse soddisfazioni potrebbero regalarcele a mio avviso solo loro due. Seppi è un buon esempio ma i suoi picchi non sono quelli,almeno teorici,di Bolelli e Fognini,nè tantomeno di quello che ora è un grande giocatore come Tipsarevic. 😀

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Koko (Guest) 11-05-2012 13:31

Scritto da SoFarAway

Scritto da DavideBè, pubblicare questo articolo dopo la sconfitta contro tipsarevic non mi pare il massimo.

Una sconfitta al 3° contro il n.8 del mondo non intacca certo l’ottimo momento di Simon.Riguardo il paragone tra Tipsarevic e Seppi, a mio avviso il serbo è sempre stato superiore al nostro e difettava soltanto di continuità.

Qui si può discutere a lungo però i fatti dicono che era uno alla Seppi improvvisamente e in tarda età entrato nei top ten! Non aveva vinto nulla perdendo anche male da Seppi da vecchio di testa e fisicamente precario una finale da vincere eppure da li ha spiccato il volo con Seppi invece che lungi dal lanciarsi dopo la vittoria di Eastbourne è andato in calando. Il fattore che vedo molto importante è il grado diverso di appagatività che è tipico dei nostri tennisti. Il successo per i nostri non è mai sprone per ingrandirsi e in analogia con il nanismo imprenditoriale italico anche i nostri tennisti preferiscono non provare la vertigine del crescere in maniera ipertrofica!A 250 is enough 😎

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SoFarAway 11-05-2012 13:00

Scritto da Davide
Bè, pubblicare questo articolo dopo la sconfitta contro tipsarevic non mi pare il massimo.

Una sconfitta al 3° contro il n.8 del mondo non intacca certo l’ottimo momento di Simon.
Riguardo il paragone tra Tipsarevic e Seppi, a mio avviso il serbo è sempre stato superiore al nostro e difettava soltanto di continuità.

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Koko (Guest) 11-05-2012 12:49

Per me come esempio per i nostri è assai più istruttivo Tipsarevic. In pratica il Serbo per lunghi anni ha chiuso l’anno alla Seppi intorno ai 40 quando andava bene e senza vincere nulla ma poi ha portato al massimo il suo gioco arrivando stabilmente e solidamente nei top ten. Ci si chiede, perchè sempre e solo gli altri riescono a fare questi notevoli salti in solidità?

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Davide (Guest) 11-05-2012 11:10

Bè, pubblicare questo articolo dopo la sconfitta contro tipsarevic non mi pare il massimo.

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Gaby (Guest) 11-05-2012 09:55

Un esempio di carattere per tutti i nostri tennisti, Bolelli in testa

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