Break Point - Numero 6 Copertina, Generica

Break Point: Un Esempio per tutti

26/04/2012 09:27 5 commenti
Rafael Nadal classe 1986, n.2 del mondo
Rafael Nadal classe 1986, n.2 del mondo

Quello che è successo la settimana scorsa sulla terra rossa del Monte Carlo Country Club è qualcosa di bello e ammirevole a livello umano.

Sotto il profilo tennistico è stato un torneo piacevole, non indimenticabile, un po’ come gli altri due Masters 1000 di inizio stagione, e che ha visto il trionfo di uno dei primi tre giocatori del mondo, proprio come accade in quasi tutti i tornei più importanti (con qualche sporadica comparsa di Murray, ma nulla di più).

Assente Roger Federer, la finale l’hanno disputata, come accade molto spesso da un anno a questa parte, Nadal e Djokovic.

E’ finita 6-3 6-1 per l’iberico con un Nole non certo al meglio dal punto di vista mentale. Ed è proprio questo che va analizzato bene. Infatti tre giorni prima della finale è morto il nonno paterno di Nole, Vladimir con il quale aveva vissuto un anno con lui durante la guerra civile che opprimeva il suo paese.

Djokovic aveva dedicato la vittoria a Miami proprio al nonno, definendolo il suo “eroe”. Una settimana fa si è così spento un rapporto importantissimo per la vita del serbo, cosa che giustifica ampiamente il lungo pianto cui si è lasciato andare dopo essere venuto a conoscenza di questa tragica notizia.

Nonostante tutto quello stesso giorno si è presentato sul terreno di gioco e per mezz’ora non è riuscito a giocare. Dopo aver dominato il secondo set ha dato vita insieme a Dolgopolov al miglior set del torneo.

Alla fine della contesa ha poi guardato in alto per dedicare questa impresa al suo eroe che lassù lo stava guardando.

Archiviata il giorno dopo la pratica Haase, nel match di semifinale ha dovuto soffrire pure con Berdych, tornato a livelli di eccellenza dopo un paio di mesi un po’ pachi.

Anche qui il tennista slavo non stava giocando il suo miglior tennis e nonostante tutto al primo piccolo calo del ceco ha reagito e, contro tutto e tutti, è riuscito ad arrivare in finale. Un esempio per tutti.

Il giorno della finale lo attendeva un giocatore che dopo essersi ripreso ad allenare soltanto da pochissimi giorni e che poteva avere dei seri dubbi sul proseguo della propria carriera a causa dei continui problemi al ginocchio.
Questo stesso giocatore in finale ha ritrovato il proprio migliore amico tennistico, vale a dire il dritto e delle percentuali al servizio strepitose.

Questo fuoriclasse è riuscito a ritrovare il carattere, la voglia e la determinazione che lo faranno passare alla storia come uno dei migliori tennisti di tutti i tempi e molto probabilmente come il migliore di ogni epoca sulla terra battuta.

Ovviamente questo immenso giocatore è Rafa Nadal, che ancora una volta ha dimostrato di essere un agonista che forse non nascerà mai più, una persona con una passione e una voglia di vincere da far paura.

Anche in questo caso vale la stessa cosa detta in precedenza: un esempio per tutti.

Adesso si entra nel vivo della stagione con i tornei di Madrid, Roma, Parigi e Wimbledon seguiti, una ventina di giorni dopo, dalle Olimpiadi, che si disputeranno proprio sui prati dell’All England Club.

Rientreranno Isner, Del Potro e soprattutto Roger Federer, fermo da un mese, che però è pronto insieme ai primi due giocatori del mondo a regalarci una stagione che potrebbe essere indimenticabile. Buon divertimento.


Gabriele Ferrara(alias “forza ginepri”)


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5 commenti

matt7719 27-04-2012 06:52

certe persone invece di fare commenti negativi e considerare un campione come nadal esempio negativo dello sport in generale dovrebbero partire dal presupposto di capire qualcosa di sport invece a me non sembra anzi mi sembra che l’ignoranza sportiva stia dilagando….io ci lavoro con i tennisti professionisti e conosco perfettamente com’è da dentro..

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rocco barocco meglio di rocco siffredi (Guest) 26-04-2012 22:03

nadal è il brutto esempio del tennis..come vincere a tutti i costi con qualsiasi trucco e mezzo..trovare sempre scuse..perdi con federer a indian wells, giochi miami fino alle semi e poi dici che stavi male gia’ da indian wells..come dire roger hai vinto xchè io giocavo con l’infiltrazione altrimenti non avresti mai vinto..grossi problemi al ginocchio e poi arrivi a montecarlo e passeggi contro tutti, vai a barcellona e passeggi contro tutti..non è che il ginocchio fa piu’ o meno male sul cemento dove vince poco e meno sulla terra dove vince piu’..brutto esmpio x lo sport in generale..

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mariano (Guest) 26-04-2012 13:01

Campioni si nasce! Uno come Nadal può capitare che nasca in Italia, in Filippina, alle Baleari o in Messico. Lo zio è stato importante nei primi anni, perchè lo ha avviato quando era bambino, poi secondo me anche lo zio non ha avuto un effetto superiore agli altri coach.
Non c’entrano le Accademie o la mentalità delle persone, ma il fenomeno è lui.
La sua testa è diversa da quella degli altri, ha una forza mentale incredibile!!!!

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davide 26-04-2012 10:45

nadal è un esempio per tutti. In negativo.

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cataflic (Guest) 26-04-2012 09:34

Beh, con Nadal il discorso, sempre uguale da 7 anni è che arrivata la stagione del rosso, ha solo da perdere, visto che l’anno prima ha vinto già tutto!

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