Attualmente è n.248 al mondo, con un best al n.17 nel 2016 Altro, Copertina

Tomic torna a vincere un match sul tour maggiore dopo 4 anni. “Voglio tornare tra i primi 100, poi smetterò”

24/06/2025 16:15 7 commenti
Bernard Tomic
Bernard Tomic

Mai smettere di crederci, anche se tutto sembra ormai finito. Dall’ATP 250 sull’erba di Maiorca arriva una notizia curiosa: Bernard Tomic dopo aver passato le qualificazioni ha sconfitto al primo turno del main draw il connazionale Rinky Hijikata (a sua volta entrato in tabellone con una wild card) in tre set, rimontando il primo parziale e finendo per vincere per 3-6 7-5 6-2. Una partita come tante, si potrebbe pensare, invece c’è una curiosità niente male: Tomic torna infatti a vincere un match nel tabellone principale di un torneo del tour maggiore dopo oltre 4 anni. Infatti il nativo di Stoccarda (ma australiano a tutti gli effetti visto che papà Ivica – croato – spostò la famiglia “down under” quando Bernard aveva solo tre anni, prendendo presto la nazionalità australiana) mancava il successo in un torneo dell’ATP tour dagli Australian Open 2021, quando dopo aver superato le “quali” sconfisse Sugita (allora n.104 ATP) per il ritiro del giapponese nel terzo set. Al secondo turno poi fu stoppato in tre set da Denis Shapovalov. Per ritrovare Tomic vittorioso in un torneo ATP che non sia lo Slam di casa, è necessario tornare addirittura al luglio del 2019, quando “Bernie” in quel di Atlanta sconfisse al primo turno Tiafoe e al secondo Ebden, ritirandosi poi nei quarti contro il connazionale De Minaur. Allora Tomic navigava ancora in acque discrete, intorno alla centesima posizione del ranking, e oltre ai Challenger disputava vari tornei del tour maggiore, seppur con risultati in calo e ben poche soddisfazioni. Le sue prestazioni erano già assai lontane dai fasti dei suoi migliori anni da Pro nei primi anni del decennio scorso, quando nell’ormai lontanissimo 2011 a soli 19 anni arrivò nei quarti a Wimbledon (miglior piazzamento in uno Slam in carriera) e poi toccò il proprio Best di n.17 nel gennaio del 2016.

In Australia si era riparlato di lui già nello scorso weekend, quando Tomic ha sconfitto nelle qualificazioni l’olandese De Jong, tornando a battere un top 100 dopo due anni, e solo il quarto negli ultimi sei.

 

Anche se lontanissimo dai riflettori, il 32enne Tomic non ha mai smesso di giocare nonostante alcuni stop per infortuni e/o brevi pause, frequentando con poca fortuna i tour ITF e Challenger (anche in località discretamente “sperdute”), incapace di rientrare tra i primi duecento in classifica. Tanti problemi fisici l’hanno accompagnato per tutta la carriera, ma anche un carattere a dir poco ruvido e sopra le righe che l’ha fatto entrare in polemica costante con tutto il mondo della racchetta e pure sprofondare in vicende extra sportive non eccelse. L’ultima in ordine di tempo riguarda l’accusa di aver combinato delle partite, in particolare nel periodo 2021-2022, quando alcuni suoi incontri nei siti di betting australiani hanno registrato una quantità di denaro spropositata vista l’importanza modesta degli eventi (si è parlato di quasi 200mila dollari australiani su alcuni match, come riportò il quotidiano di Melbourne The Age). L’indagine portò al sequestro del cellulare di Tomic e un confronto pare piuttosto duro con le autorità, una vicenda che non è ancora conclusa.

Tomic da giovane era considerato una sorta di predestinato, un futuro campione. Ottimo il suo timing d’impatto, come il servizio, doti che lo facevano particolarmente insidioso sui prati viste le aperture minime e la buona propensione offensiva, ma il suo fisico non è mai arrivato al livello dei migliori competitor e a livello mentale c’è sempre stato un abisso con i migliori. Scarsa la sua tenuta nella lotta, con l’ideale di sentirsi un campione nonostante i risultati dicessero tutt’altro. Poche le grandi soddisfazioni rispetto alle enormi (possiamo dire oggi esagerate) aspettative, con 4 tornei vinti tra 2013 e 2018 (Sydney, due volte Bogotà, Chengdu). Recentemente Bernard ha parlato a Fox News, segnando un punto di fine per la sua travagliata carriera. “Il tennis è diventato parte della mia vita da quando avevo sette anni. Ovviamente avevo un padre che mi spingeva moltissimo e questo è uno dei motivi per cui sono arrivato fin qui” racconta l’australiano. “Ma se guardi la situazione nel suo complesso, ora che ho 32 anni, giocare mi fornisce uno scopo. Mi dà ancora qualcosa da fare. Senza il tennis, non so cosa farei. Sono intorno al 200 al mondo, o giù di lì, e il mio obiettivo è tornare tra i primi 100. Quando ci riuscirò, poi potrò ritirarmi. Vediamo se ci riuscirò. Non sono più un ragazzino, alla mia età devi trovare il tuo scopo, qualcosa che ti dia la spinta, e questo per me riguarda ancora il tennis. È l’unica cosa in cui sono bravo. Sono bravo da quasi trent’anni. Sento di poter giocare ancora decentemente. Non sono più al top della forma come in passato… ma è per questo che mi sto sfidando a tornare lì ancora una volta. E poi potrò ritirarmi felice e senza sensi di colpa”.

Un buon obiettivo, ma ancora molto lontano visto che Tomic questa settimana è n.248 al mondo e la competizione è piuttosto accesa nella fascia di ranking compresa tra la posizione 100 e 200. Nel ranking Live, con i punti di Maiorca, ha già conquistato 35 posizioni, attestandosi ad un virtuale n.213. Ne mancano “solo 113” per appendere la racchetta a chiodo sereno e soddisfatto, per quanto dichiara. Una scalata non da poco…

Marco Mazzoni


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7 commenti

Borg (Guest) 24-06-2025 19:32

Chi conosce la storia, sa che tomic è un vero imbecille. Tanti gli episodi che lo confermano.
Talento pazzesco ma testa molto peggio del connazionale kirgios.

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+1: MarcoP
walden 24-06-2025 18:18

L’Australia, da un punto di vista tennistico (ma non solo) sta raccattando tutto ciò che gira nel mondo, basti pensare alla loro attuale numero 1. Della tradizione british, a parte Thompson e Duckworth (che peraltro è di lontana origine tedesca) non è rimasto quasi nessuno. Persone, come Tomic e Kirgyos, si portano dietro i problemi dell’integrazione in una società con un’identità, ancorchè consunta, tradizionalista, basti pensare che dopo un secolo di indipendenza continuano a non decidere se diventare una Repubblica o continuare ad avere la Corona inglese come capo di stato.

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tinapica 24-06-2025 17:38

Per me può anche andare a fare il prestinaio alzandosi tutte le mattine alle 2.
Purtroppo so che non accadrà.

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Silvy__89 (Guest) 24-06-2025 17:21

Scritto da zedarioz
Dalla foto sembra che abbia 45 anni, non 33

Si veramente, portati malissimo.

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Markux (Guest) 24-06-2025 17:13

Dalla foto sembra uno che in TOP 100 non ci torna più.

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zedarioz 24-06-2025 16:31

Dalla foto sembra che abbia 45 anni, non 33

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chase (Guest) 24-06-2025 16:23

“Senza il tennis non so cosa farei” ohh, finalmente uno che lo ammette. Lo diceva Lo Monaco alla Rossi in telecronaca in chiusura di un match di Bublik, dovrebbe risparmiarsi fisicamente e ritirarsi subito senza provarci fino in fondo per fare cosa poi?? Non sono mica tutti Barty, anzi

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+1: MarcoP