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Fritz e Pegula chiedono cambiamenti nel Tennis Olimpico

28/12/2023 15:49 16 commenti
Taylor Fritz e Jessica Pegula nella foto - Foto Getty Images
Taylor Fritz e Jessica Pegula nella foto - Foto Getty Images

Taylor Fritz e Jessica Pegula, stelle del tennis statunitense, sono pronti a difendere il titolo conquistato l’anno scorso negli Stati Uniti alla United Cup. Tuttavia, la loro conferenza stampa pre-torneo ha sollevato alcune questioni importanti riguardo alla complessità del calendario tennistico in un anno olimpico, esprimendo malcontento per alcune norme esistenti e suggerendo cambiamenti sostanziali per le future edizioni.

I tennisti professionisti di oggi si trovano ad affrontare un calendario sempre più fitto di impegni, che si traduce in una crescente frustrazione dovuta alla frequente sovrapposizione di eventi. Nonostante i miglioramenti nella prevenzione e nel trattamento delle lesioni, la quantità di partite, unita ai frequenti cambi di superficie, rappresenta una sfida ardua per qualsiasi atleta d’élite. La stagione 2024 vede l’aggiunta dei Giochi Olimpici, che intensificano ulteriormente la già fitta agenda dei migliori giocatori del mondo, costringendoli a effettuare transizioni straordinariamente rapide tra diverse superfici di gioco.

Fritz Contesta una Regola e Propone Cambiamenti nel Ranking
Taylor Fritz ha espresso particolare insoddisfazione per una regola che lo obbliga a partecipare a una fase di Coppa Davis per qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi 2024. “Questa norma influisce notevolmente sulla mia pianificazione. Dopo l’Open d’Australia, mi recherò in Lituania solo per rispettare questa regola. È un sacrificio che faccio per vivere l’esperienza olimpica, che considero cruciale in questa fase della mia carriera”, ha spiegato Fritz, con l’occhio lungo alla conquista di una medaglia olimpica, soprattutto in vista di Los Angeles 2028. Ha inoltre proposto che i punti ranking ATP vengano assegnati anche per le prestazioni nei Giochi Olimpici, sottolineando la perdita di opportunità di guadagnare punti in altri tornei durante quel periodo.

Pegula Sostiene l’Idea di un Torneo Olimpico a Squadre Nazionali
Jessica Pegula ha espresso un’opinione ancora più radicale. Con l’intenzione di partecipare sia nel doppio femminile che nel misto a Parigi, Pegula ha proposto che i Giochi Olimpici dovrebbero essere trasformati in un torneo per squadre nazionali. “Trovo frustrante dover affrontare un’altra giocatrice del mio stesso paese. Amo lo spirito di squadra e il supporto reciproco tra compatrioti. Forse si potrebbe considerare qualcosa di simile a questa United Cup per i Giochi Olimpici”, ha dichiarato Pegula, sottolineando la sua preferenza per un approccio di squadra che rifletta maggiormente lo spirito olimpico.

Fritz e Pegula hanno aperto un dibattito importante sulle regole attuali e sul formato dei tornei, specialmente in un anno così intenso come quello olimpico, sollevando questioni che potrebbero portare a cambiamenti significativi nel tennis professionistico.


Francesco Paolo VIllarico


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16 commenti. Lasciane uno!

pablox 29-12-2023 10:16

Scritto da robdes12
Fritz dovrebbe considerare che come per lui la Davis influisce sulla preparazione, lo stesso dicasi per gli altri tennisti in competizione, per cui non mi pare che la formula attuale per la partecipazione alle olimpiadi penalizzi solo lui. Senza contare che spesso i tennisti a stelle e strisce hanno preferito disertare la Davis per rispettare, appunto, le rispettive programmazioni. Sui punti è vero, la regola di non attribuire anche solo punteggi ridotti si rivela ingiusta. Quanto alla Pegula, al solito, non capisce mai che è meglio che giochi piuttosto che fare dichiarazioni puerili (vedi quella del pubblico che dovrebbe potersi alzare liberamente durante gli scambi) e auto-orientate. Ha riflettuto sul fatto che ci sono giocatori e giocatrici forti che però sono privi di spalle adeguate? La Swiantek, per fare un esempio, con chi andrebbe a fare squadra? Un paese può anche avere un solo rappresentante molto forte e gli altri molto indietro in classifica e nel livello, col risultato che un giocatore papabile per la vittoria di una medaglia da solo, potrebbe risultare del tutto impossibilitato a conquistarla per mancanza di compagni all’altezza. Rune con chi dovrebbe fare squadra? Forse è vero che il denaro non faccia la felicità, ma di sicuro non apporta un’intelligenza che non si possieda per natura.

A parte le tue osservazioni, ma la Pegula evidentemente non sa che, negli sport individuali, che sono poi la maggior parte, gli atleti di ogni nazione sono in competizione ANCHE con i propri concittadini. Nell’atletica ci sono statunitensi contro altri statunitensi, etiopi contro altri etiopi etc etc.
Nel tennis c’è appunto il doppio ed il doppio misto dove si gareggia a squadre nazionali, quindi non ha nessun senso quanto sostenuto da Pegula

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Markux (Guest) 29-12-2023 07:45

Il Soldato Fritz e la figlia di papà Pegula(suo padre è un magnate Americano)alzano la voce lamentando che al Soldato tocca andare in Lituania per forza se vuole fare le Olimpiadi mentre la signorina addirittura vuole cambiare le regole Olimpiche, distruggendo tradizioni secolari, perché non vuole incontrare atleti del suo Paese alle Olimpiadi! Imbarazzante.

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Sudtyrol (Guest) 29-12-2023 07:02

Scritto da frafra
come osano? solo il sommo Sinner può chiedere cambiamenti

Il solito Frufru che ce l’ha con Sinner. Ma che ti ha fatto? Ti ha rubato la fidanzata?

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Bjorn borg (Guest) 28-12-2023 23:30

Fritz ha ragione. Le olimpiadi dovrebbero assegnare gli stessi punti di uno slam o almeno di una atp final.

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+1: MarcoP
Volevo la Wip (Guest) 28-12-2023 22:45

Scritto da frafra
come osano? solo il sommo Sinner può chiedere cambiamenti

Che ridere ah ah ah

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Brufen (Guest) 28-12-2023 20:51

Scritto da Octagon
Fritz nel 2023 ha giocato, al difuori del tour, l’esibizione di Kooyong, la Laver Cup, la World Tennis League, ed adesso si fa un problema per una partecipazione, una che sia una, alla Davis, dove peraltro non è nemmeno necessario che giochi, basta scaldare la panca?

Non si è fatto problemi a scaldare la panca a Torino, benché non fosse manco in grado di camminare (e il karma simpaticamente ha voluto farlo scendere in campo contro Hurkacz…)

Ma forse la Davis non paga altrettanto bene, e la biondona + gli alimenti costan caro…

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+1: MarcoP
Brufen (Guest) 28-12-2023 20:48

Fritz non ha proprio tutti i torti ma insomma, così è se vi pare. È se non gli pare si attacca al tram, nessuno lo obbliga a partecipare. Totalmente bislacca invece l’idea della JPeg – in moltissimi eventi olimpici, dall’atletica alla scherma alla ginnastica al golf, capita di dover affrontare un/a connazionale, e spesso anche con una medaglia in palio. Poi ci manca solo un altro torneo a squadre nazionali, dopo United, Laver, Davis, Hopman et similia.

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+1: MarcoP
Rovescio al tramonto 28-12-2023 19:57

Ma le esibizioni non le farà più il buon Fritz?
Perché andate in Lituania è un sacrificio, un tot di esibizione invece un buon allenamento?

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+1: MarcoP
Taigo 28-12-2023 18:59

Fritz e Pegula chiedono cambiamenti? E come disse il grande Troisi: “si si, no no… mò me lo segno!

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frafra (Guest) 28-12-2023 18:02

come osano? solo il sommo Sinner può chiedere cambiamenti

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-1: brunodalla, Marco M., Lory99, MarcoP, pablox, j
Octagon 28-12-2023 17:47

Fritz nel 2023 ha giocato, al difuori del tour, l’esibizione di Kooyong, la Laver Cup, la World Tennis League, ed adesso si fa un problema per una partecipazione, una che sia una, alla Davis, dove peraltro non è nemmeno necessario che giochi, basta scaldare la panca?

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+1: Rovescio al tramonto, MarcoP
Seppio (Guest) 28-12-2023 17:12

Scritto da zedarioz

Scritto da Seppio
Delle tre proposte:
1) La prima è abbastanza scandalosa da esprimere in questi termini, come fosse un drammatico obbligo giocare la Davis. Per altro se Fritz si è ridotto all’ultima finestra utile, è anche un po’ colpa sua.
2) La seconda è sacrosanta, se ne parla da una vita
3) La terza mi trova in totale disaccordo. L’evento a squadre di per sé è interessante, ma a fianco del torneo individuale, come nel tennis tavolo. Il tennis però è più dispendioso, ed è impossibile anche solo da immaginare. Già uno che pensa di arrivare in fondo sa di non poter giocare tutte e tre le discipline e si concentra in genere su singolare e un doppio, figuriamoci con anche un evento a squadre. La proposta del solo torneo a squadre non ha il minimo senso, nessuno sport individuale alle Olimpiadi è organizzato in team event, tutt’al più il team event è parallelo all’individuale.
p.s. al punto 3: rimpiango ancora con dolore l’infortunio occorso a Roger prima di Rio 2016 dove, in un periodo di forma smagliante, aveva già manifestato l’intenzione di giocare singolare, doppio con Wawrinka e misto con Hingis. Sarebbe stato uno spettacolo magnifico

Sono d’accordo sui punti ATP anche per le olimpiadi, da mettere in alternativa ad un master 1000. Perchè non possono partecipare tutti, ma se dà punti la nation league…
La Pegula farnetica: o fai due tornei, uno individuale e uno a squadre, ma non siamo al tiro con l’arco come dispendio fisico, oppure al massimo assegni la medaglia per nazioni attribuendo dei punti ai risultati individuali e sommando quelli ottenuti dagli atleti per ogni nazione.
Roger alle olimpiadi ha molti rimpianti. Nel 2004 dominava il circuito ma perse dal 19enne Berdych, e si giocava in estate sul cemento, dove a livello ATP non aveva rivali. Nel 2012 arrivò un po’ spompo alla finale con Murray dopo la battaglia con Delpo in semifinale. Ma anche lì poteva fare meglio sulla sua amata erba di Wimbledon e ancora nel prime della carriera.

Roger nel 2012 pagò un regolamento semplicemente folle (per quanto incredibilmente divertente anche in quanto unicum in tempi moderno) che prevedeva match 2 su 3 ma senza tie-break nel set decisivo. Su erba, a Wimbledon! E alle Olimpiadi, dove tutti giocavano almeno due discipline. Io, da tifoso, mi divertii enormemente a vedere questo strano spettacolo, a Wimbledon ma non in bianco, con terzi set infiniti: ricordo di aver visto quasi integralmente un drammatico Berdych/Stepanek – Melo/Soares chiuso qualcosa come 24-22 al terzo, idem Ferrer/Lopez – Llodra/Tsonga, e ovviamente Federer-Delpo. Ecco, io mi divertii molto, i giocatori credo un po’ meno. In particolare si divertì poco Roger che giocò oltre 3 ore di set decisivo contro Del Potro e il giorno dopo aveva la finale contro Murray, per altro 3 set su 5 (esclusiva della finale), a Londra. E lì ci arrivò anche “grazie” all’inaspettata sconfitta al secondo turno di doppio (da campioni in carica) con la coppia israeliana

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+1: MarcoP
brunodalla 28-12-2023 16:35

tutti e due, con quello che dicono, dimostrano una scarsa cultura dello sport olimpico. ma è principalmente dovuto al fatto che siano tennisti, perchè gli americani in genere tengono molto alle olimpiadi e le considerano molto importanti per la loro carriera.
il tennis è entrato solo da poco nell’ambito olimpico, e non ha la tradizione olimpica che hanno altri sport, e soprattutto il grosso, se non la quasi totalità, delle loro attività non riguardano da vicino l’olimpiade.
tralasciando ogni commento sul “sacrificio”, è giusto che non ci siano punti atp per le olimpiadi, le olimpiadi non sono organizzate dell’atp. e alla pegula vorrei solo ricordare che in tutti gli sport olimpici (tranne quelli a squadre) è previsto che due atleti della stessa nazione possano scontrarsi.

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robdes12 28-12-2023 16:18

Fritz dovrebbe considerare che come per lui la Davis influisce sulla preparazione, lo stesso dicasi per gli altri tennisti in competizione, per cui non mi pare che la formula attuale per la partecipazione alle olimpiadi penalizzi solo lui. Senza contare che spesso i tennisti a stelle e strisce hanno preferito disertare la Davis per rispettare, appunto, le rispettive programmazioni. Sui punti è vero, la regola di non attribuire anche solo punteggi ridotti si rivela ingiusta. Quanto alla Pegula, al solito, non capisce mai che è meglio che giochi piuttosto che fare dichiarazioni puerili (vedi quella del pubblico che dovrebbe potersi alzare liberamente durante gli scambi) e auto-orientate. Ha riflettuto sul fatto che ci sono giocatori e giocatrici forti che però sono privi di spalle adeguate? La Swiantek, per fare un esempio, con chi andrebbe a fare squadra? Un paese può anche avere un solo rappresentante molto forte e gli altri molto indietro in classifica e nel livello, col risultato che un giocatore papabile per la vittoria di una medaglia da solo, potrebbe risultare del tutto impossibilitato a conquistarla per mancanza di compagni all’altezza. Rune con chi dovrebbe fare squadra? Forse è vero che il denaro non faccia la felicità, ma di sicuro non apporta un’intelligenza che non si possieda per natura.

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zedarioz (Guest) 28-12-2023 16:16

Scritto da Seppio
Delle tre proposte:
1) La prima è abbastanza scandalosa da esprimere in questi termini, come fosse un drammatico obbligo giocare la Davis. Per altro se Fritz si è ridotto all’ultima finestra utile, è anche un po’ colpa sua.
2) La seconda è sacrosanta, se ne parla da una vita
3) La terza mi trova in totale disaccordo. L’evento a squadre di per sé è interessante, ma a fianco del torneo individuale, come nel tennis tavolo. Il tennis però è più dispendioso, ed è impossibile anche solo da immaginare. Già uno che pensa di arrivare in fondo sa di non poter giocare tutte e tre le discipline e si concentra in genere su singolare e un doppio, figuriamoci con anche un evento a squadre. La proposta del solo torneo a squadre non ha il minimo senso, nessuno sport individuale alle Olimpiadi è organizzato in team event, tutt’al più il team event è parallelo all’individuale.
p.s. al punto 3: rimpiango ancora con dolore l’infortunio occorso a Roger prima di Rio 2016 dove, in un periodo di forma smagliante, aveva già manifestato l’intenzione di giocare singolare, doppio con Wawrinka e misto con Hingis. Sarebbe stato uno spettacolo magnifico

Sono d’accordo sui punti ATP anche per le olimpiadi, da mettere in alternativa ad un master 1000. Perchè non possono partecipare tutti, ma se dà punti la nation league…
La Pegula farnetica: o fai due tornei, uno individuale e uno a squadre, ma non siamo al tiro con l’arco come dispendio fisico, oppure al massimo assegni la medaglia per nazioni attribuendo dei punti ai risultati individuali e sommando quelli ottenuti dagli atleti per ogni nazione.
Roger alle olimpiadi ha molti rimpianti. Nel 2004 dominava il circuito ma perse dal 19enne Berdych, e si giocava in estate sul cemento, dove a livello ATP non aveva rivali. Nel 2012 arrivò un po’ spompo alla finale con Murray dopo la battaglia con Delpo in semifinale. Ma anche lì poteva fare meglio sulla sua amata erba di Wimbledon e ancora nel prime della carriera.

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Seppio (Guest) 28-12-2023 16:01

Delle tre proposte:

1) La prima è abbastanza scandalosa da esprimere in questi termini, come fosse un drammatico obbligo giocare la Davis. Per altro se Fritz si è ridotto all’ultima finestra utile, è anche un po’ colpa sua.
2) La seconda è sacrosanta, se ne parla da una vita
3) La terza mi trova in totale disaccordo. L’evento a squadre di per sé è interessante, ma a fianco del torneo individuale, come nel tennis tavolo. Il tennis però è più dispendioso, ed è impossibile anche solo da immaginare. Già uno che pensa di arrivare in fondo sa di non poter giocare tutte e tre le discipline e si concentra in genere su singolare e un doppio, figuriamoci con anche un evento a squadre. La proposta del solo torneo a squadre non ha il minimo senso, nessuno sport individuale alle Olimpiadi è organizzato in team event, tutt’al più il team event è parallelo all’individuale.

p.s. al punto 3: rimpiango ancora con dolore l’infortunio occorso a Roger prima di Rio 2016 dove, in un periodo di forma smagliante, aveva già manifestato l’intenzione di giocare singolare, doppio con Wawrinka e misto con Hingis. Sarebbe stato uno spettacolo magnifico

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